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'''Milano: Marocchina perde lavoro e permesso, la figlia non può andare a scuola: lei decide di denunciare la Moratti'''

A Milano una donna extracomunitaria aveva perso il lavoro perché in gravidanza. Vorrebbe dare un'istruzione alla bambina, ma non puo' farlo. Per questo presentera' ricorso contro la circolare del Comune

Milano, 14 gennaio 2008 - Ha perso il lavoro da colf durante la seconda gravidanza, ma con l'occupazione ha perso anche il permesso di soggiorno e quindi non trova a tenersi un lavoro in regola. Così una donna marocchina di 37 anni, in Italia da circa quindici, ora che il secondo figlio, una bambina, e' arrivata all'eta' da scuola materna, vorrebbe darle un'istruzione ma non puo' farlo.

Per questo, attraverso il legale Livio Neri, presentera' al Tribunale civile di Milano un ricorso contro la circolare del Comune che preclude l'iscrizione alle materne dei figli di immigrati irregolari. La condizione dei genitori non puo' condizionare in negativo la possibilita' dei figli di accedere ai diritti fondamentali come l'istruzione, spiega in sostanza il legale nel suo ricorso, che si basa sull'articolo 44 del testo unico sull'imigrazione. '
 
'I minori non sono mai in una situazione di irregolarita', tanto e' vero che non possono essere espulsi - argomenta il legale -. Il nostro ordinamento fa prevalere su tutto l'interesse dei bambini e, in primo luogo, il diritto all'istruzione''.

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Milano: Marocchina perde lavoro e permesso, la figlia non può andare a scuola: lei decide di denunciare la Moratti

A Milano una donna extracomunitaria aveva perso il lavoro perché in gravidanza. Vorrebbe dare un'istruzione alla bambina, ma non puo' farlo. Per questo presentera' ricorso contro la circolare del Comune

Milano, 14 gennaio 2008 - Ha perso il lavoro da colf durante la seconda gravidanza, ma con l'occupazione ha perso anche il permesso di soggiorno e quindi non trova a tenersi un lavoro in regola. Così una donna marocchina di 37 anni, in Italia da circa quindici, ora che il secondo figlio, una bambina, e' arrivata all'eta' da scuola materna, vorrebbe darle un'istruzione ma non puo' farlo.

Per questo, attraverso il legale Livio Neri, presentera' al Tribunale civile di Milano un ricorso contro la circolare del Comune che preclude l'iscrizione alle materne dei figli di immigrati irregolari. La condizione dei genitori non puo' condizionare in negativo la possibilita' dei figli di accedere ai diritti fondamentali come l'istruzione, spiega in sostanza il legale nel suo ricorso, che si basa sull'articolo 44 del testo unico sull'imigrazione. '

'I minori non sono mai in una situazione di irregolarita', tanto e' vero che non possono essere espulsi - argomenta il legale -. Il nostro ordinamento fa prevalere su tutto l'interesse dei bambini e, in primo luogo, il diritto all'istruzione.

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