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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ESTERI

PALESTINA - STRISCIA DI GAZA: ALLENTATO IL BLOCCO, ARRIVANO COMBUSTIBILE E OLIO DA CUCINA

È stato parzialmente allentato il blocco sulla Striscia di Gaza imposto la scorsa settimana dal governo israeliano e che da domenica aveva lasciato senza elettricità gran parte del territorio palestinese. Da questa mattina infatti Israele ha temporaneamente ripreso a pompare olio da cucina e carburante per alimentare la centrale elettrica di Gaza, che dovrebbe essere riattivata in giornata. Fonti palestinesi fanno sapere che il combustibile inviato oggi per rifornire la centrale elettrica di Gaza, ferma da due giorni, sono sufficiente a sopperire il fabbisogno per circa cinque giorni. Da oggi scarseggiavano anche acqua e cibo e l'ospedale locale stava per finire il diesel per i generatori. ascoltiamo una corrisp. realizzata da radio black out di brescia con Angela Lano, direttrice del'agenzia di stampa online infopal Intanto, si moltiplicano le forme di protesta nei Territori occupati, in Israele e nei paesi arabi. Al valico di Rafah che segna il confine tra la Striscia e l’Egitto, migliaia di donne sono riuscite a forzare il blocco, nonostante la polizia egiziana abbia fatto uso di idranti e armi da fuoco per disperderle; come se non bastasse quella egiziana, anche la polizia di hamas è intervenuta contro i manifestanti: lo hanno riferito poche ore fa fonti stampa palestinesi secondo le quali i manifestanti stanno lentamente tornando alle loro case dopo essere stati dispersi dalle forze dell'ordine. Nei tafferugli con le guardie egiziane erano state ferite una quindicina di persone circa e altre erano state intossicate da gas lacrimogeni. Al valico di Erez, ulteriore protesta di manifestanti arabi israeliani – fronteggiati da una contromanifestazione organizzata dall’ultradestra israeliana – che hanno chiesto la fine del blocco imposto da Tel Aviv. Dopo le proteste di ieri in Libano e in Giordania, oggi anche la popolazione di Khartoum, in Sudan, è scesa in piazza per manifestare il suo sostegno alla popolazione di Gaza. Contro l’assedio alzeranno la loro voce anche membri della società civile israeliana: sabato il movimento pacifista israeliano marcerà verso Gaza per protestare e chiedere la revoca del blocco, e per far passare oltre frontiera due o tre camion carichi di generi di prima necessità che in queste ore centinaia di israeliane/i stanno raccogliendo in segno di solidarietà. Sul fronte politico, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha rinnovato i suoi appelli sollecitando Israele a ‘rimuovere totalmente’ l’assedio che stringe la Striscia e definendo “insufficiente” le parziali concessioni di questa mattina. Mentre l’esercito israeliano ha arrestato 15 palestinesi del campo profughi di Askar a Nablus (Cisgiordania). Intanto, su richiesta della Lega Araba, questo pomeriggio il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si è riunito in via straordinaria proprio per discutere il deterioramento della situazione nella Striscia.

IRAQ. Attentato in una scuola

Ennesimo attentato dinamitardo questa mattina all'ingresso di una scuola a Baquba, a nord di Baghdad. I primi bilanci parlano di almeno due morti e venti feriti. Le vittime pare siano studenti. Non è ancora chiara la dinamica dell'attacco, ovvero se si sia trattato di un kamikaze o di una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti.

Yemen

Altri 132 somali morti nella traversata del Golfo di Aden

Almeno 132 persone, in maggioranza somale, sono morte la settimana scorsa mentre cercavano di attraversare il Golfo di Aden per raggiungere lo Yemen a bordo di imbarcazioni di trafficanti. Tra le vittime, quattro bambini morti in mare di fame, sete e stenti. Lo denuncia oggi a Ginevra l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Venerdì scorso al largo dello Yemen, 116 persone hanno perso la vita quando i trafficanti di una barca hanno ordinato ai 135 passeggeri di gettarsi in acqua, temendo un controllo della polizia del mare. "Coloro che hanno opposto resistenza sono stati picchiati, con bastoni e coltelli", ha detto il portavoce dell'Unhcr William Splinder. Un'onda ha poi rovesciato la barca uccidendo 114 passeggeri e due trafficanti. Il giorno dopo, dieci donne e sei bambini, membri di un gruppo di 29 somali a bordo di due imbarcazioni a motore, sono annegati a causa del mare grosso. Dall'inizio dell'anno, 157 persone sono morte nel Golfo di Aden. Oltre 1.400 i morti nel 2007.

Kenia: in aumento i casi di violenza contro le donne (il paese delle donne)

L’ondata di violenza scatenata in Kenua a seguito delle elezioni presidenziali dello scorso 27 dicembre ha avuto, secondo fonti mediche, come conseguenza un considerevole aumento delle aggressioni sessuali contro le donne. Dal 30 dicembre l’ospedale ha ricevuto ogni giorno 10/12 vittime di aggressioni sessuali rispetto alla media di tre del periodo precedente. La maggioranza delle vittime proviene dai quartieri più miserabili di Nairobi, ma le vittime vivono anche nei quartieri alti della città. Secondo Jennifer Miquel, responsabile regionale del servizio di emergenza del Fondo Onu per la popolazione, la maggioranza dei casi riguardano stupri di gruppo e le autorità hanno sottoestimato il problema. Fino ad ora gli scontri tra le differenti etnie hanno causato circa 700 vittime e l’esodo di migliaia di persone.

BOLIVIA: stato di emergenza a causa delle piogge

Il presidente Evo Morales, che oggi celebrerà a La Paz due anni di governo, è stato costretto a decretare lo stato di emergenza nazionale a causa delle piogge torrenziali che, a partire dal novembre scorso, hanno provocato alluvioni in 70 comuni dei nove dipartimenti del paese, con un bilancio ancora provvisorio di oltre 20 morti e 20.000 famiglie colpite. L’emergenza, si legge nel decreto, è dovuta “alla presenza di fenomeni idrometeorologici avversi, inondazioni e grandinate in diverse regioni del territorio nazionale come conseguenza de ‘La Niña’ ”, il fenomeno atmosferico che provoca un raffreddamento della temperatura superficiale marina nella parte centrale dell’Oceano Pacifico.

Pechino, si indaga sulle morti bianche da Olimpiadi

Gli ispettori del lavoro di Pechino ha aperto una inchiesta sulle morti bianche legate ai Giochi olimpici di Pechino del prossimo agosto. Almeno dieci sarebbero gli operai morti nella costruzione del nuovo stadio Olimpico.Alcuni testimoni delle morti bianche avrebbero raccontato quanto sapevano ad un giornale britannico, che ha pubblicato la notizia sulla propria edizione domenicale, secondo la quale le famiglie delle vittime avrebbero ricevuto forti indennizzi a patto di non aprire bocca. L'Organizzazione internazionale del lavoro, agenzia Onu, ha sempre criticato come “troppo leggeri” i rapporti forniti ogni anno dall'autorità cinese per la sicurezza sul lavoro. Le stime sui morti annuali cinesi in cantiere sono sempre state ritenute sottostimate. Solo in miniera se ne calcolano intorno alle 5mila, ma la Oil aveva sempre ritenuto fossero il decuplo. Oggi il signor Li ha dato una versione ufficiosa che ha lasciato di sasso i cronisti presenti alla conferenza stampa: "Una stima aprrossimativa dovrebbe arrivare ad un conteggio di circa 100mila morti annui". Cento mila morti, sarebbe come dire un numero superiore agli abitanti di Siena.

Bruxelles condanna la Francia per aver negato adozione a una lesbica

La Corte europea dei diritti dell'Uomo (che chissà che ne saprà delle lesbiche, ma tant’è!) ha condannato oggi la Francia perchè ha rifiutato l'adozione ad una donna lesbica, affermando che si è trattato di una "discriminazione". La lesbica sta conducendo da 10 anni una complessa battaglia legale per ottenere una adozione che le viene ripetutamente rifiutata a causa di una discriminazione sessuale. La Corte ha oggi affermato che "la ricorrente è stata oggetto di un trattamento diverso" per via del suo orientamento sessuale. "L'influenza della sua omosessualità sulla valutazione della domanda non è solo provata, ma è anche stata decisiva per il rifiuto", continua la Corte. Alla lesbica sono stati riconosciuti 10.000 euro per danni morali e 14.000 euro per le spese legali.

Balene: gommone di Greenpeace contro nave giapponese

Un gommone di Greenpeace ha impedito per ore in Antartide che la principale baleniera giapponese facesse rifornimento di carburante. Gli attivisti del gommone Esperanza si sono messi tra la Nisshin Maru e la nave rifornimento, impedendo per tutta la mattina che la nave giapponese potesse rifornirsi'. I giapponesi sono poi riusciti a compiere l'operazione, perche' era diventato troppo pericoloso rimanere in mezzo alle due navi che si avvicinavano.

ITALIA

BOLZANO

Un operaio è morto in una esplosione avvenuta durante lavori di manutenzionedi un palazzetto del ghiaccio in una zona sportiva ad Ora, a sud di Bolzano. Dieci bambini sono rimasti feriti in modo non grave. L'esplosione sarebbe stata causata dalla fuoriuscita di ammoniaca utilizzata per l'impianto di raffreddamento del palazzetto del ghiaccio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e l'elicottero del 118 con il medico d'urgenza che però non ha potuto salvare la vita dell'uomo.

Rifiuti: occupato sito manifattura Asia, con Cdr attivi Napoli pulita in sette giorni

Un centinaio di cittadini, insieme ad attivisti del centro sociale Officina 99, a Gianturco, ha occupato un'ex Manifattura Tabacchi. E' il sito individuato dal commissario straordinario De Gennaro come area dove stoccare la spazzatura presente nelle strade. Per i tecnici dell'Asia,l'azienda speciale di igiene ambientale, entro una settimana Napoli potrebbe tornare a essere una citta' pulita, a patto che l'attivita' degli impianti Cdr, che stanno funzionando regolarmente,non subisca intoppi.

MILANO: ANCORA ATTACCHI ALLA LEGGE 194

Il Comune di Palermo ha sospeso dal 1 gennaio 2008 tutti i servizi di ospitalità per donne vittime di violenza - la Casa delle Moire (Le Onde) e Villa Anna (Buon Pastore) - eliminando così la garanzia di luoghi di protezione per quelle donne che coi loro figli sono costrette ad allontanarsi da casa per problemi di sicurezza. Decisione gravissima, quella di interrompere un servizio che, da dieci anni, garantisce la possibilità di ospitare donne e bambine/i a rischio di incolumità fisica a causa di violenza intrafamiliare e/o di abusi, nonostante le formali sollecitazioni presentate dal centro antiviolenza nei mesi scorsi, e le altrettante verbali rassicurazioni, non mantenute, sulla garanzia di continuità del servizio. Il Comune si era impegnato, sottoscrivendo il Protocollo di intesa con la “Rete contro la violenza alle donne e ai minori”, in particolare, a “svolgere un ruolo attivo nel supporto all’uscita dalla violenza attraverso i propri servizi territoriali, le convenzioni con le strutture di ospitalità”. La scelta dell’amministrazione comunale di sospendere le convenzioni risulta ancora più grave in quanto, nell’ambito del piano nazionale volto a contrastare il fenomeno in questione e a rilanciare i servizi ad esso dedicati, era stato lo stesso comune di Palermo a sottoscrivere un Protocollo di intesa con il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che rende il capoluogo siciliano territorio pilota per il progetto nazionale Arianna 1522. Per queste ragioni, il prossimo 4 febbraio 2008 si terrà un’assemblea cittadina, aperta a tutte le forze politiche e ai cittadini, per denunciare la situazione che si è determinata rispetto alla realtà della città di Palermo dove la presenza di servizi integrati e di case rifugio garantiva, realtà unica in Sicilia, una stabile base di intervento a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza. Per avere informazioni e poter partecipare all’assemblea rivolgersi a: Le Onde Onlus, Via XX Settembre 57 Palermo Tel. e fax 091 327973

Tratta di di nigeriane in Puglia: arrestate otto persone

La polizia pugliese ha arrestato 8 persone appartenenti ad una organizzazione dedita alla tratta di ragazze nigeriane. L'organizzazione offriva alle giovani africane la copertura legale attraverso un avvocato complice, il quale, per ottenere il permesso di soggiorno, si avvaleva della richiesta di asilo politico da parte delle ragazze nigeriane che dichiaravano di provenire da città interessate da conflitti etnici. In realtà le ragazze venivano comprate nel loro Paese di origine e mostrate ai vari acquirenti attraverso veri e propri book fotografici. In Europa erano indirizzate presso i numerosi bordelli che ne facevano richiesta.

E' morto lo storico comandante partigiano Arrigo Boldrini

E' morto all'età di 92 anni nell'ospedale di Ravenna dove era ricoverato in gravi condizioni Arrigo Boldrini, grande partigiano noto con il nome di battaglia di comandante Bulow. Presidente onorario dell'Anpi, la sua fama di combattente è legata a quanto avvenne il 4 dicembre 1944: i partigiani della 28/a Brigata Garibaldi 'Mario Gordini', che lui comandava, e i reparti alleati dell'VIII Armata britannica, liberarono Ravenna con un'offensiva combinata. Due mesi dopo 'Bulow' fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare.


Gr 13:00

ESTERI

PALESTINA

Da questa mattina, Israele ha temporaneamente ripreso a pompare carburante verso la Striscia di Gaza, consentendo la riapertura della locale centrale elettrica, che dovrebbe essere riattivata in giornata. Dal valico di Nahal Oz entreranno 2,2 milioni di litri di carburante industriale e 500mila litri di diesel per i generatori. La misura è stata decisa in seguito alle proteste internazionali contro la decisione israeliana di bloccare le forniture di carburante in rappresaglia ai lanci di missili Qassam: una punizione collettiva che stava lasciando Gaza senza luce. Da oggi scarseggiavano anche acqua e cibo e l'ospedale locale stava per finire il diesel per i generatori.

Dall'altra parte del confine, centinaia di arabi israeliani hanno manifestato sventolando bandiere palestinesi davanti al valico di frontiera di Erez, che collega il territorio israeliano con il nord della Striscia di Gaza, per esprimere solidarieta' nei confronti dei palestinesi e chiedere la fine del blocco economico imposto da Israele.

IRAQ

Ennesimo attentato dinamitardo questa mattina all'ingresso di una scuola a Baquba, a nord di Baghdad. I primi bilanci parlano di almeno due morti e venti feriti. Le vittime pare siano studenti. Non è ancora chiara la dinamica dell'attacco, ovvero se si sia trattato di un kamikaze o di una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti.

PAKISTAN

I talebani pachistani di Baitullah Mehsud hanno attaccato ieri il forte militare di Ladha, nel Sud Waziristan, al confine con l'Afghanistan, uccidendo cinque soldati e ferendone altri sette. Le forze di sicurezza hanno risposto al fuoco, infliggendo forti perdite ai miliziani e respingendo il loro attacco. La scorsa settimana i guerriglieri integralisti avevano conquistato per alcune ore lo stesso forte, ingaggiando una dura battaglia con l'esercito terminata con almeno 90 morti tra le fila dei talebani. Dall'inizio dell'anno, il conflitto tra esercito e talebani pachistani ha già causato 260 morti; 3.300 i morti nel 2007.

INDIA

Tre guerriglieri indipendentisti del gruppo Lashkar-e-Toiba (LeT) sono stati uccisi ieri dall'esercito nel corso di uno scontro a fuoco avvenuto nel distretto di Kupwara. Secondo i portavoce della guerriglia, anche nove soldati sono morti nei combattimenti. Fonti militari indiane affermano che altri due ribelli del LeT sono stati uccisi in un altra battaglia avvenuta nel distretto di Shopian, mentre nella città di Handwara sono morti un poliziotto e un militante non identificato. Il conflitto in Kashmir ha causato oltre 90mila morti dal 1989 a oggi.

NIGER

I ribelli del Movimento dei nigerini per la giustizia (Mnj) avrebbero attaccato ieri e preso il controllo, dopo alcune ore di combattimenti, della città di Tanout, 950 chilometri a nord-ovest della capitale Niamey nella regione di Zinder: lo sostengono gli stessi ribelli in un comunicato pubblicato oggi sul loro sito internet. Nella nota si precisa che durante l’attacco - confermato anche da fonti governative – sarebbero rimasti uccisi sette soldati e altri dieci sarebbero stati fatti prigionieri, tra cui un alto ufficiale; ignote le perdite tra le fila dei ribelli.

FILIPPINE

Antonio Ledesma, arcivescovo cattolico di Cagayan de Oro - città dell'isola meridionale di Mindanao - ha rivolto a nome della Chiesa cattolica filippina un appello al governo di Manila e ai guerriglieri comunisti del Nuovo Esercito Popolare (Npa) affinché trovino una soluzione negoziale al conflitto armato che dal 1969 insanguina le Filippine. Ledesma, parlando a una conferenza stampa, ha invitato le parti a raggiungere una tregua nei combattimenti e ha dichiarato che solo una riforma agraria potrebbe risolvere i gravi problemi di povertà che affliggono le campagne filippine e che sono alla base della guerriglia comunista.

BOLIVIA

Il presidente Evo Morales, che oggi celebrerà a La Paz due anni di governo, è stato costretto a decretare lo stato di emergenza nazionale a causa delle piogge torrenziali che, a partire dal novembre scorso, hanno provocato alluvioni in 70 comuni dei nove dipartimenti del paese, con un bilancio ancora provvisorio di oltre 20 morti e 20.000 famiglie colpite. L’emergenza, si legge nel decreto, è dovuta “alla presenza di fenomeni idrometeorologici avversi, inondazioni e grandinate in diverse regioni del territorio nazionale come conseguenza de ‘La Niña’ ”, il fenomeno atmosferico che provoca un raffreddamento della temperatura superficiale marina nella parte centrale dell’Oceano Pacifico.

ITALIA

BOLZANO

Un operaio è morto in una esplosione avvenuta durante lavori di manutenzionedi un palazzetto del ghiaccio in una zona sportiva ad Ora, a sud di Bolzano. Dieci bambini sono rimasti feriti in modo non grave. L'esplosione sarebbe stata causata dalla fuoriuscita di ammoniaca utilizzata per l'impianto di raffreddamento del palazzetto del ghiaccio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e l'elicottero del 118 con il medico d'urgenza che però non ha potuto salvare la vita dell'uomo.

E' morto questa notte nell'ospedale di Ravenna, dov'era ricoverato da alcuni giorni, Arrigo Boldrini , 92enne, comandante partigiano Denominato il "comandante Bulow", Boldrini -medaglia d'oro alla resistenza- fu comandante della 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini”, che nel febbraio 1945 liberò la città di Ravenna.


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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