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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

gr

ITALIA

“PRIMO PIANO”

5 I MORTI Le cinque persone vittime dell'incidente sul lavoro di ieri sono il titolare di un'azienda di Molfetta e quattro dei suoi dipendenti. Forse per un evento imprevedibile, forse per incuria, di certo per la loro generosità. Sono morti infatti uno dopo l'altro nel tentativo di salvare i loro compagni. Una morte eroica, dice qualcuno, e un episodio che allunga la tragica lista delle vittime sul lavoro in Italia. Teatro della vicenda la Truck Center, una media azienda nella zona industriale di Molfetta che si occupa di autolavaggio e soprattutto del lavaggio di cisterne. E' omicidio colposo plurimo il reato per il quale indaga la procura della Repubblica presso il tribunale di Trani per l'incidente. Il pm inquirente, Giuseppe Maralfa, indaga nei confronti di persone da identificare. Il magistrato ha disposto l'autopsia per accertare che cosa abbia provocato la morte dei cinque uomini, verificare che cosa abbiano inalato e se siano state rispettate le norme di sicurezza.

SINDACATI PUGLIA, SCIOPERO GENERALE 5 MARZO i sindacati conferderati di Puglia hanno proclamato per domani due ore di sciopero

Incidenti lavoro: un ferito grave in fabbrica a Catania Sono stazionarie le condizioni di salute dell'operaio di 51 anni, V.F., rimasto gravemente ferito in un infortunio di lavoro a Catania. E' avvenuto nell'Italsleepers, azienda specializzata nella produzione di materiale per l'edilizia e di traversine in cemento per le ferrovie. L'uomo e' ricoverato con la prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Cannizzaro ma non sarebbe in pericolo di vita.

Roma presidio a Piazza Venezia in solidarietà con il popolo palestinese contro l’ennesima occupazione della striscia di gaza Ascoltiamo una corrispondenza con una compagna di ROR

    • BOLOGNA presidio coordinamento quelle che non ci stanno

Stamattina il coordinamento quelle che non ci stanno ha organizzato un presidio davanti al tribunale in occasione dell’udienza che vede come imputato Luigi Maraglia l’uomo che nel settembre 2006 aggredì e tentò di stuprare e strangolare una giovane donna. Ascoltiamo la corrispondenza con una compagna del coordiamento “quelle che non ci stanno”

  • “Orrore a Genova e a Parma”. Protagonisti due uomini che hanno subito gravi lesioni ai genitali da parte delle loro compagne. I due episodi, distinti tra loro, sono avvenuti a distanza di poche ore l'uno dall'altro. Entrambi gli episodi sono avvenuti in contesti di violenza domestica subita dalle donne. Alla stampa nostrana sembra un orrore il ferimento ai genitali di questi uomini e non la violenza che perpetuavano ai danni delle loro compagne.

ESTERI

    • Proseguono gli attacchi israeliani nella striscia di Gaza

Almeno due palestinesi sono stati uccisi e altri quattro feriti questa mattina in due nuovi raid israeliani contro la città di Gaza e il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia: secondo l’agenzia palestinese ‘Maan’ una delle vittime è un militante dell’ala armata di Hamas di 23 anni; l’altra non sarebbe ancora stata identificata. Le forze aeree israeliane avrebbero anche sganciato due bombe su una casa, vuota al momento dell’attacco. Ieri sera nel sesto giorno consecutivo di incursioni israeliane un altro palestinese è stato ucciso dall’artiglieria nella zona di Izbat Abid Rabbu, nel nord della Striscia, e altri tre sono deceduti per le ferite riportate in precedenti attacchi contro il campo profughi di Nusairat e in altre località. Secondo dati diffusi ieri dall’organizzazione B’Tselem, centro d’informazione israeliano sui diritti umani nei Territori Palestinesi occupati, 54 delle 106 persone uccise nei raid israeliani degli ultimi giorni erano “civili disarmati”, contrariamente alle dichiarazioni del capo di stato maggiore israeliano secondo cui il 90% era armato. [FB]

Iran: Campagna per la raccolta di un milione di firme per l’abolizione delle leggi discriminatorie contro le donne

Dall’inizio della Campagna per la raccolta di un milione di firme per l’abolizione delle leggi discriminatorie contro le donne, è passato un anno e 3 mesi e le attiviste hanno fatto un bilancio della repressione che stanno subendo: sono 45 le attiviste che sono state arrestate. Le donne sono state arrestate mentre raccoglievano le firme, o perché impegnate a vario titono nella Campagna. Alcune sono state rilasciate dopo pochi giorni, altre trasferite nel carcere di Evin (per i prigionieri politici) e rilasciate solo dopo più di un mese e dopo il pagamento di una cauzione. Altre sono ancora in carcere con pesanti accuse: è il caso di Ronak che è in carcere da 4 mesi. A settembre 2007 sono state arrestate 25 persone in un workshop. Il 27 febbraio sono state rilasciate Raheleh ‘Asgarzadeh e Nasim Khosravi, che erano state arrestate il 14 dicembre scorso: stavano raccogliendo firme davanti ad un teatro in cui, in occasione dell’ anniversario della rivoluzione iraniana, era in programma uno spettacolo sulla poligamia. Mentre il 28 febbraio altre 2 donne sono state arrestate. Accanto agli arresti ci sono anche le convocazioni alla polizia per aver organizzato nelle proprie case meeting e riunioni. In più le attiviste nelle piccole città di provincia spesso vengono offese e aggredite. Delle 45 arreste, 15 sono accusate di raccogliere le firme e l’accusa recita: “atto contro il sistema islamico e la sicurezza nazionale attraverso pubblicità negativa”. Come nota la premio nobel Shirin ‘Ebadi c’è una nuova forma di violazione dei diritti umani in Iran: restringere le libertà sociali, reprimere i diritti e limitare le leggi della Costituzione.

Inoltre, ieri mattina è stato impedito a Parvin Ardalan di lasciare l’ Iran per recarsi in Svezia, dove è stata invitata per partecipare ad una cerimonia in suo onore.

Arabia Saudita, donna condannata a morte per stregoneria

Fawza Falih è stata arrestata nel 2005 dalla polizia religiosa ed è accusata di essere responsabile dell’improvvisa impotenza di un uomo che l’ha poi tacciata di stregoneria. Per arrivare alla sua condanna, nell'aprile 2006, i giudici si sono basati solo su una confessione estorta all'imputata con la forza e sulle dichiarazioni di testimoni che l'hanno accusata di averli "stregati". Durante interrogatori è infatti stata picchiata e poi processata senza avere diritto a provare la sua innocenza contro un accusa che non ha alcuna base giuridica e costretta a firmare con impronte digitali confessioni e documenti che, non sapendo leggere, non poteva capire. Human Rights Watch ha scritto al re saudita perché conceda la grazia a Fawza Falih.

  • E’ possibile firmare un appello contro l’esecuzione di Fawza Falih:

http://www.petitiononline.com/AIDFAWZA/

“Settimana della donna in Africa”

È in corso a Kigali, nella Casa per la pace e la Riconciliazione, la ‘Settimana della donna in Africa’, una serie di giornate di studio e progettazione di attività cui partecipano donne provenienti da molti paesi del continente e dalle comunità emigrate in Italia. Le rappresentanti africane della ‘Rete’ discuteranno di argomenti quali la violenza domestica, la prevenzione della sindrome di immunodeficienza acquisita (sida/aids), i diritti delle donne immigrate, l’imprenditoria femminile e il microcredito, mettendo a punto attività e programmi di cooperazione per i prossimo triennio. Incontri simili a quelli in corso questa settimana nella capitale ruandese si tengono in parallelo a Roma, coinvolgendo le donne africane anche in vista anche dell’8 marzo.

Pechino aumenta la spesa militare del 17,6 per cento Jiang Enzhu, portavoce dell' Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, ha annunciato questa mattina in una conferenza stampa di presentazione della sessione annuale dell'Assemblea - che si apre domani - che la Cina aumenterà del 17,6 per cento le sue spese per la difesa nel 2008. Negli anni passati, l'incremento medio annuo di spesa è stato del 15,8 per cento. Attualmente la spesa militare annua di Pechino è di circa 38mila miliardi di euro, ma il Pentagono Usa sostiene che in realtà la spesa reale, concentrata sulla difesa spaziale, è almeno il doppio di quella dichiarata. Pechino ha seccamente smentito

Si fa sempre più aspro lo scontro tra Bogotà e Caracas.

  • Il presidente colombiano Alvaro Uribe ha annunciato che denuncerà il presidente venezuelano Hugo Chavez con l'accusa di sostegno al genocidio, per l'aiuto prestato alle Farc nel commettere omicidi di massa in Colombia.

"La Colombia proporrà di denunciare il presidente Hugo Chavez davanti alla Corte penale internazionale per sostegno e finanziamento del genocidio", ha detto Uribe parlando con i giornalisti. Ricevendo l’appoggio di bush.

Il Venezuela annuncia la chiusura della frontiera Intanto le autorità venezuelane hanno annunciato la decisione di chiudere la frontiera tra Colombia e Venezuela. Lo ha annunciato il ministro venezuelano dell'Agricoltura Elias Jaua. Secondo il ministro, che ha parlato alla televisione di Stato venezuelana Tvt, la misura "non danneggerà i rifornimenti alimentari venezuelani". E' la terza misura adottata dal governo del Venezuela, dopo l'invio di truppe alla frontiera con la Colombia e l'espulsione dell'ambasciatore e del corpo diplomatico colombiano da Caracas. Fonti di stampa locale riferiscono inoltre che blocchi sono già in corso in alcuni punti della frontiera.

Incidenti lavoro: un ferito grave in fabbrica a Catania

Sono stazionarie le condizioni di salute dell'operaio di 51 anni, V.F., rimasto gravemente ferito in un infortunio di lavoro a Catania. E' avvenuto nell'Italsleepers, azienda specializzata nella produzione di materiale per l'edilizia e di traversine in cemento per le ferrovie. L'uomo e' ricoverato con la prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Cannizzaro ma non sarebbe in pericolo di vita.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Cina

Pechino aumenta la spesa militare del 17,6 per cento

Jiang Enzhu, portavoce dell' Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, ha annunciato questa mattina in una conferenza stampa di presentazione della sessione annuale dell'Assemblea - che si apre domani - che la Cina aumenterà del 17,6 per cento le sue spese per la difesa nel 2008. Negli anni passati, l'incremento medio annuo di spesa è stato del 15,8 per cento. Attualmente la spesa militare annua di Pechino è di circa 38mila miliardi di euro, ma il Pentagono Usa sostiene che in realtà la spesa reale, concentrata sulla difesa spaziale, è almeno il doppio di quella dichiarata. Pechino ha seccamente smentito

Proseguono gli attacchi israeliani nella striscia di Gaza

Almeno due palestinesi sono stati uccisi e altri quattro feriti questa mattina in due nuovi raid israeliani contro la città di Gaza e il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia: secondo l’agenzia palestinese ‘Maan’ una delle vittime è un militante dell’ala armata di Hamas di 23 anni; l’altra non sarebbe ancora stata identificata. Le forze aeree israeliane avrebbero anche sganciato due bombe su una casa, vuota al momento dell’attacco. Ieri sera nel sesto giorno consecutivo di incursioni israeliane un altro palestinese è stato ucciso dall’artiglieria nella zona di Izbat Abid Rabbu, nel nord della Striscia, e altri tre sono deceduti per le ferite riportate in precedenti attacchi contro il campo profughi di Nusairat e in altre località. Secondo dati diffusi ieri dall’organizzazione B’Tselem, centro d’informazione israeliano sui diritti umani nei Territori Palestinesi occupati, 54 delle 106 persone uccise nei raid israeliani degli ultimi giorni erano “civili disarmati”, contrariamente alle dichiarazioni del capo di stato maggiore israeliano secondo cui il 90% era armato. [FB]


L'immigration au centre des élections législatives en Espagne

  • Ils sont une cinquantaine à attendre à l'entrée d'un bâtiment public de Madrid. Une cinquantaine d'immigrés venus faire renouveler leur permis de séjour. Eux ne voteront pas dimanche, mais leur présence est au coeur de la campagne des législatives espagnoles.

A les écouter, tandis qu'ils patientent des heures sous un soleil hivernal, leurs préoccupations sont exactement celles des Espagnols qu'inquiètent le retournement de la conjoncture économique, l'inflation et la hausse du chômage.

Herbert Lawani, un Nigérian âgé de 27 ans installé depuis neuf ans en Espagne et qui possède une société de gestion d'actifs, confie que si la loi espagnole l'autorisait à voter, il opterait sans doute pour le Parti populaire (PP), la formation d'opposition de droite qu'il pense capable de relancer l'économie.

LA DROITE ET LE "PROBLÈME" DE L'IMMIGRATION

Pourtant, le parti de Mariano Rajoy a fait de l'immigration l'un des principaux thèmes de la campagne électorale qui s'achève. L'immigration, pour le PP, est "un problème", et le parti propose une série de mesures contraignantes à l'égard des communautés immigrées, dont la restriction du port du voile islamique.

Le Maroc, l'Amérique latine et l'Europe de l'Est forment en revanche les trois principaux bassins d'émigration à destination de l'Espagne, dont le boom immobilier du début des années 2000 qui décline aujourd'hui explique en grande partie ces phénomènes migratoires.

En 2006, le nombre de résidents étrangers en Espagne a dépassé pour la première fois les quatre millions, soit 9% de la population totale du pays. Comparée au reste de l'Europe, l'Espagne est le pays où la population immigrée a crû le plus rapidement ces dernières années.

Les immigrés de la "première génération" sont arrivés au moment où le pays bénéficiait d'une forte croissance économique. Aujourd'hui, l'activité dans le BTP s'est ralentie, leurs emplois, souvent en intérim ou temporaires, sont plus vulnérables.

ZAPATERO SUR LA DÉFENSIVE

Le Parti populaire espère qu'en adoptant une position sévère sur ce thème, il s'attirera les grâces des électeurs des classes ouvrières qui redoutent eux aussi les effets du ralentissement économique sur leur emploi.

La position très dure de la droite espagnole sur l'immigration a placé le président du gouvernement socialiste Jose Luis Rodriguez Zapatero sur la défensive.

"LES IMMIGRÉS MÉRITENT DE VOTER"

Dans les sondages, les Espagnols interrogés classent régulièrement l'immigration dans le trio de tête de leurs préoccupations, avec le chômage et le terrorisme.

"Nous avons besoin de l'immigration, mais dans les limites du raisonnable", dit Pilar Torio, une mère de famille de 29 ans enceinte de son quatrième enfant, rencontrée dans un square madrilène, à proximité d'un quartier de baraquements.

"J'ai voulu mettre mes filles dans une crèche publique ici, mais je n'ai pas pu parce que toutes les places étaient prises par des immigrés, dont beaucoup de clandestins", poursuit-elle.

Retour au bureau de délivrance des permis de séjour.

Luz Adriana Ochoa Calderon est Colombienne. Elle a 28 ans, travaille dans un supermarché. Si elle pouvait voter, confie-t-elle, ce serait pour les socialistes. Parce qu'elle juge que le gouvernement Zapatero a beaucoup fait pour les droits des femmes. Parce qu'elle attend aussi le droit de vote pour les étrangers.

"Les immigrés méritent de voter. Nous méritons les mêmes droits par notre seule présence ici. Nous payons des impôts, pourquoi alors n'aurions-nous pas les mêmes droits ?"

ERITREA

Completato il ritiro dei caschi blu al confine tra Etiopia ed Eritrea

È stato ultimato il ritiro completo di tutti i caschi blu della missione delle Nazioni Unite in Etiopia ed Eritrea (Unmee) dispiegati sul lato eritreo del ‘confine’ tra i due paesi del Corno d’Africa. Lo si apprende da una breve nota diffusa in nottata dalle Nazioni Unite, nella quale si precisa che, fatta eccezione per 112 militari di stanza presso il porto di Assab, tutto il personale dell’Unmee (980 caschi blu, prevalentemente giordani, indiani e keniani) si trova ora ad Asmara da dove, nei prossimi giorni, partirà per l’Etiopia. Le difficoltà tra Asmara e la missione Onu proseguono da mesi e si sono intensificate a dicembre quando i caschi blu hanno detto di non riuscire a ottenere rifornimenti di cibo e di gasolio sufficienti per continuare il loro lavoro di pattugliamento lungo il confine tra Etiopia ed Eritrea. Asmara contesta alle Nazioni Unite di non aver convinto l’Etiopia (soprattutto a causa delle pressioni degli Stati Uniti, particolarmente vicini ad Addis Abeba) ad applicare la sentenza “inappellabile” sulla definizione della frontiera tra i due paesi.[MZ]

ITALIA

Esselunga minaccia querele

La Esselunga ha acquistato una pagina su alcuni quotidiani in cui annuncia querele per la vicenda del presunto mobbing a una cassiera. La Esselunga sostiene di aver subito un danno di immagine. Nella pagina e' sintetizzata la vicenda con le relative proteste dei lavoratori e gli articoli pubblicati. L'azienda sostiene di essere stata 'dipinta come azienda reazionaria, arcigna e senza scrupoli' mentre e' 'moderna,aperta, amica'. Risarcimenti saranno chiesti a Cgil, Uil, 'Repubblica' e Rai.

Erano a circa 50 miglia a sud dell'isola delle Pelagie

Immigrati, Lampedusa: sbarcate 42 persone stamattina

Sono sbarcati poco dopo le sette di oggi sull'isola di Lampedusa i 42 immigrati clandestini soccorsi la scorsa notte a circa 50 miglia a sud dell'isola delle Pelagie da una nave della Marina militare. Gli extracomunitari sono stati trasbordati su una motovedetta della Guardia costiera che li ha accompagnati fino al porto. Sono in corso le operazioni di trasferimento nel Centro di accoglienza

Presidio questa mattina a Bologna per un processo per stupro

Stamattina il coordinamento "Quelle che non ci stanno" ha organizzato un presidio davanti al Tribunale,in cui era in corso l'udienza che vede come imputato LUIGI MARAIA, l' uomo che nel settembre 2006 aggredì e tentò di struprare e strangolare una giovane donna, che ha avuto la forza di denunciarlo. sentiamo come è andata. CORRISPONDENZA

Presidio oggi pomeriggio piazza santa maria di loreto(piazza venezia) per sostenere il popolo palestinese (Corr.ROR)

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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