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'''PEGNA''' |
gror 13.00
Il tribunale del riesame di Roma, presieduto da Ernesto Mineo, ha dichiarato l'inefficacia della misura cautelare eseguita il 17 dicembre scorso nei confronti di Michele Pegna, arrestato con l'accusa di associazione eversiva e banda armata per la sua presunta partecipazione alle BR.
I giudici si sono pronunciati per l'inefficacia per una questione tecnica, ovvero per la mancata trasmissione degli atti, così come avevano sollecitato i difensori dell'indagato, Mario D'Alessandro e Maria Russo. -Mi fa piacere che sia tornata in liberta' una persona innocente, ma avrei preferito una pronuncia nel merito-, ha commentato l'avvocato D'Alessandro. Il penalista ha spiegato che la perdita dell'efficacia dell'ordinanza di custodio cautelare, firmata il 22 ottobre dal Gip Maria Teresa Covatta, e' dipesa dal fatto che -non sono stati trasmessi tutti gli atti posti a fondamento del provvedimento, ma soltanto quelli compiuti successivamente all'emissione della stessa ordinanza-. Il legale ha ricordato, inoltre, che Pegna -andra' adesso nella casa di lavoro di Sulmona in virtu' del provvedimento del magistrato di sorveglianza di Bari che ha aggravato la misura della liberta' vigilata trasformandola in casa di lavoro per un anno-
PALESTINA La bozza della Costituzione palestinese e' stata ultimata e verra' presentata al Consiglio centrale palestinese (Ccp, 120 membri) convocato per il 9 gennaio a Ramallah (Cisgiordania). Lo ha anticipato oggi il ministro palestinese per la cooperazione Nabil Shaath. Il ministro ha spiegato che il Ccp e' chiamato ad approvare o ad emendare il documento preparato da giuristi palestinesi, con la collaborazione di colleghi europei ed egiziani. Shaath ha aggiunto che il presidente palestinese Yasser Arafat sta incontrando l'opposizione di quei membri del Ccp che non risiedono nei Territori e che chiedono di esaminare il documento in anticipo sulla seduta del 9 gennaio. Il Ccp e' un organo intermedio tra il Consiglio nazionale palestinese (Cnp, parlamento in esilio) e il Comitato esecutivo, ossia il governo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). Diversi dei suoi membri risiedono all'estero e pertanto dovranno essere autorizzati da Israele a entrare nei Territori palestinesi.
Ore 9.30
Palestina
Dopo le incursioni nella Striscia di Gaza durate per tutta la giornata di ieri, nel corso della notte l'esercito israeliano ha demolito l'abitazione del capo della Jihad Islamica nella citta' cisgiordana di Hebron, accusato di reclutare manovalanza per gli attentati e finanziare le cellule terroristiche. Ieri a tarda notte, centinaia di prigionieri del campo di detenzione di Ofer, a ovest di Ramallah,dove sono detenuti 700 palestinesi, hanno inscenato manifestazioni di protesta, represse con gas lacrimogeni e bombe da stordimento dalle guardie israeliane; I detenuti giovedi' mattina avevano annunciato l'inizio di uno sciopero della fame in segno di protesta per i maltrattamenti subiti. L'intervento dei soldati israeliani ha messo fine alla rivolta durata diverse ore .Una quarantina di palestinesi sono rimasti intossicati dai gas lacrimogeni usati dai soldati. La rivolta e' scoppiata la scorsa notte, quando i prigionieri hanno cominciato a lanciare oggetti contro i guardiani, tentato di scavalcare le palizzate e dato fuoco alle tende. Secondo Khalida Jarrar, del gruppo palestinese per i diritti umani al-Damer, i prigionieri avevano iniziato ieri mattina uno sciopero della fame affermando che venivano picchiati dalle guardie dal campo quando venivano portati davanti al tribunale militare. Lo riferisce il sito online del quotidiano Ha'aretz.
Sono ormai oltre mille i palestinesi arrestati dalle autorita' militari israeliane. Lo afferma oggi il gruppo umanitario Betselem, che rileva che dodici mesi fa erano solo 36 i palestinesi sottoposti ai cosiddetti arresti amministrativi, prolungati cioe' di volta in volta su richiesta di ufficiali dell'esercito e non convalidati da un giudice. Ad Ofer i detenuti 'amministrativi' sono, secondo Betselem 111, su un totale di circa 700 internati. Altri 881 si trovano nel carcere di Ketziot, nel deserto del Neghev. In una intervista alla radio militare, la parlamentare comunista israeliana Tamar Gojansky ha oggi criticato le condizioni di reclusione nel campo di Ofer dove, a quanto le risulta, minorenni sono internati assieme con maggiorenni. Gli internati, ha aggiunto Gojansky, sono custoditi sotto tende che non proteggono dalle intemperie. Molti di loro, ha rilevato, non dispongono dell'abbigliamento necessario per ripararsi dal freddo intenso e denunciano sistematiche umiliazioni di cui sono oggetto - affermano - da parte del personale di guardia.
Con un investimento complessivo pari a 9,2 milioni di euro, ben otto progetti congiunti hanno ricevuto il via libera nello scorso fine settimana nell'ambito del nuovo programma di cooperazione italo-israeliana per la ricerca e lo sviluppo industriale, scientifico e tecnologico. Ben 16 societa' italiane ed israeliane hanno presentato le loro offerte per progetti in joint venture relativi alla ricerca e allo sviluppo, sulla base del bando di gara pubblicato in novembre. Secondo quanto riferito dal numero uno del programma, Eli Opper, il Comitato congiunto ha deciso che ogni governo conceda un supporto diretto alle societa' del suo Paese ed ha anche stabilito differenti livelli di finanziamento. Per i progetti piu' piccoli le risorse non potranno superare i 500.000 euro, mentre per quelli piu' grandi il finanziamento potra' essere superiore. E per quest'anno si raddoppia. Il direttore generale del Centro industriale israeliano preposto alle attivita' di ricerca e di sviluppo (Matimop), Yair Amitai, ha annunciato come all'inizio di quest'anno sara' pubblicato un nuovo bando di gara e che l'approvazione dei progetti e' prevista entro il prossimo giugno.
Iraq
Nella notte, caccia alleati anglo-americani hanno bombardato centri di comunicazione della difesa anti-aerea irachena, nella zona di interdizione al volo nel sud del Paese, a circa 160km a sud-est di Baghdad. Lo ha annunciato il Comando centrale delle forze armate statunitensi, che ha sede a Tampa, in Florida. L'episodio e' l'ultimo di una serie, che, a questo punto, fanno pensare a una strategia coordinata di demoliziopne della contraerea irachena. Intanto prosegue il lavoro degli ispettori dell'Onu in Iraq dove, tra due settimane dovrebbe arrivare anche il capo, Hans Blix, per incontrare il rais, Saddam Hussein, che poi tornera' a New York dove riferira' dinanzi al Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul lavoro fin qui compiuto. E la macchina da guerra non si ferma: il quotidiano 'inglese 'Daily Telegraph' ha annunciato l'invio di una nave ospedale britannica, con 120 medici a bordo, verso il Golfo.
Australia
E' salito ad almeno 40 il numero di richiedenti asilo e immigrati illegali, fra cui un cittadino britannico, trasferiti in carceri di massima sicurezza o in celle di polizia a seguito delle proteste in cinque centri di detenzione in Australia la settimana scorsa. Ma mentre il governo conservatore di John Howard ha minacciato di imprigionare ed espellere tutti i responsabili dei danni causati , le organizzazioni umanitarie impegnate a favore dei diritti dei profughi denunciano abusi da parte della polizia e descrivono i disordini come proteste disperate contro le condizioni punitive in cui sono detenuti i richiedenti asilo. Secondo il gruppo Project SafeCom, la polizia e gli agenti di sicurezza in diversi centri hanno usato gas lacrimogeno e manganelli contro i detenuti, che sono stati ammanettati e lasciati a lungo senza acqua mentre venivano perquisite le stanze.
WTO
Riprenderanno questo mese le consultazioni per giungere ad un accordo sull'accesso ai medicinali da parte dei Paesi poveri senza capacita' di produzione. I 144 Paesi membri della Wto non hanno infatti trovato , nel corso dell'ultima riunione che risale al 20 dicembre, per favorire l'accesso ai medicinali ai Paesi poveri che non hanno capacita' di produzione farmaceutica a causa dell'opposizione degli Stati Uniti. In particolare, nei giorni scorsi il ministro belga delegato agli Affari Esteri, Annemie Neyts, si e' lamentato che i negoziati in sede Wto (World Trade Organization) per l'accesso dei Paesi poveri ai farmaci non hanno avuto un esito positivo e ha fatto appello a quei Paesi che si sono opposti ad un accordo di compromesso affinche' diano prova di flessibilita'. Dopo l'intervento della Francia che, a meta' dicembre, aveva denunciato l'abbandono del tavolo dei negoziati da parte dei rappresentanti americani, ora il ministro belga si e' augurato che nel prossimo futuro la situazione si possa sbloccare anche perche', salvo qualche rara eccezione, esisteva gia' un consenso di massima sulla maggior parte delle questioni ancora sul tappeto. In particolare, il rappresentante belga ha ricordato la dimensione umanitaria di questi negoziati e ha sottolineato che un fallimento in sede Wto potrebbe avere conseguenze negative sugli altri negoziati in corso.
FIAT
La famiglia Agnelli e le banche creditrici della Fiat "sono aperte ad ulteriori discussioni con Roberto Colaninno sul suo piano di salvataggio da 4 miliardi di euro". Il Financial Times non ha dubbi: l'ex-numero uno di Telecom Italia ha già esposto il piano alla famiglia e alle banche, che hanno chiesto ulteriori dettagli sul progetto. Che potrebbe portare in Fiat anche il boss della Formula 1, Bernie Ecclestone.Il piano prevede che Colaninno prenda il controllo di Fiat e ceda la maggior parte delle attività non-auto. Per il Ft la disponibilità degli Agnelli e delle banche ad ascoltare la proposta di Colaninno, "che gode di sostegno politico", aumenta le possibilità della sopravvivenza della Fiat come casa automobilistica indipendente.Quanto alle banche, "si è ancora all'inizio, ma sono abbastanza ben disposte verso Colaninno" da approfondire i contatti, indica un'altra fonte vicina agli istituti. Restano ancora incerte, per contro, le intenzioni di General Motors: per il Giornale, i nuovi assett in Fiat, con Colaninno amministratore delegato e azionista di rilievo al fianco della famiglia Agnelli e delle banche, prevedono un accordo con il gigante americano e un aumento di capitale da 2,5 miliardi per rilanciare l'Auto. Il piano Colaninno, già illustrato a Grande Stevens, uomo di fiducia della famiglia Agnelli e vicepresidente Fiat, e al governatore di Bankitalia Antonio Fazio, verrà perfezionato nelle sue articolazioni inn una serie di incontri nei prossimi giorni. A GM si proporrebbe l'annullamento dell'opzione put che obbliga il colosso americano ad acquisire nel 2004 il restante 80% di Fiat Auto, con una sorta di rescissione negoziata da 1,5 miliardi di euro. Denaro che alleggerirebbe la posizione debitoria di Fiat, nella quale ad operazione conclusa, con il nuovo assetto societario, si inietterebbero più o meno 8 miliardi 'freschi'. Determinante, nei prossimi giorni, la posizione delle banche creditrici, poste di fronte ad un nuovo piano che prevede per loro un ruolo diverso nel futuro di Fiat.
Carcere
Circa 150 persone si sono ritrovate al presidio indetto da varie realtà genovesi e non, sotto il carcere di Marassi per esprimere ancora una volta la propria solidarietà nei confronti dei detenuti ed essere vicini agli arrestati per le vicende relative al G8, Ricordiamo tuttora detenuti anche a Marassi. Già nel pomeriggio una delegazione si era recata al carcere femminile di Pontedecimo per salutare tutte le detenute e Marina, l'altra arrestata il giorno 4 e ancora trattenuta in carcere a Genova. Come per tutti gli altri presidi la partecipazione dei detenuti all'iniziativa è stata particolarmente sentita. Con loro, assieme a parenti ed amici di alcuni detenuti, abbiamo ascoltato musica, sparato botti, lanciato slogan e dialogato per il possibile per qualche ora. Anche i vigili del fuoco in servizio in quella zona si sono fermati a brindare. Verso la fine il presidio ha deciso di salutare anche i detenuti delle celle che sono collocate dall'altra parte del carcere. A questo punto (nel frattempo erano arrivati due mezzi della polizia mentre fino a quel momento erano presenti solo agenti in borghese) la polizia ha iniziato ad insultare e provocare scatenando una reazione con due conseguenti cariche con pestaggi particolarmente violenti, alcune persone sono state ferite, una in modo abbastanza grave. In seguito qualcuno è stato identificato e due ragazze, che volevano ripartire con il loro furgone, sono state bloccate dalla Digos che si è accanita all'interno del mezzo.