Ore 9.30

Palestina

Un altro raid israeliano a Gaza: un missile ha colpito una casa alla periferia della citta', nell'esplosione sono morti Mohammed Atel, guardia del corpo dell'alto esponente di Hamas Abu Shanab, e due figli, Sabrin, una ragazza di 15 anni, e Mohammed di 17. L'edificio si trovava a Citta' di Gaza, nel quartiere di Sheik Radwan. Sempre nella Striscia di Gaza, durante la notte soldati israeliani hanno ucciso due palestinesi che tentavano di entrarei nell'insediamento di Itsmona . Un terzo palestinese e' riuscito a fuggire. Lo ha riferito la radio israeliana.Ieri 12 palestinesi hanno perso la vita in un'incursione di tank e blindati israeliani nel cuore di Citta' di Gaza.

Mentre una ventina di carri armati israeliani proseguono le perlustrazioni nella citta' cisgiordana di Jenin dove stamane si sono gia' verificati duri scontri in cui due palestinesi sono rimasti uccisi.Le due vittime sono poi state identificate in Nidal Kistoni e Rashid Arabi. Negli incidenti e' rimasto ferito anche un fotoreporter palestinese della agenzia France Presse. Le forze penetrate a Jenin - e' stato spiegato a Tel Aviv - hanno avuto l'incarico di condurre perquisizioni ed arresti di militanti della intifada.

Intanto gli israeliani sono chiamati oggi alle urne per eleggere i 120 deputati della Knesset.Una forza di 30mila fra soldati e poliziotti veglia sulla sicurezza degli 8mila seggi elettorali aperti questa mattina alle sette in tutto il paese.Scontata la rielezione del premier Ariel Sharon e del suo partito, il Likud, la cui dura politica nei confronti della questione palestinese ha conquistato il sostegno dell'elettorato. Secondo gli ultimi sondaggi, il Likud dovrebbe conquistare tra i 30 e i 33 dei 120 seggi parlamentari, mentre i laburisti, capitanati da Amram Mitzna, dovrebbero calare a 18 o 19 seggi.

Guerra in Iraq

Lo scoop è del Washington Post, che precisa: dati, foto, luoghi e numeri verranno resi noti già la prossima settimana Il quotidiano, che cita fonti anonime, rivela che gli iracheni hanno spostato e nascosto le loro armi proibite e gli equipaggiamenti giorni o a volte ore prima delle ispezioni dell'Onu: una tesi raccolta la scorsa settimana da Panorama, in un'ampia intervista ad un ufficiale dell'esercito iracheno.Ieri il segretario di Stato americano Colin Powell ha detto che anche gli ispettori hanno denunciato il gioco a nascondino delle autorità irachene. "Gli ispettori - ha affermato il capo della diplomazia Usa - ci hanno detto di avere le prove che l'Iraq ha spostato o nascosto qualcosa nei siti poco prima delle ispezioni. Questo è quello che dicono gli ispettori, non gli americani o l'inteligence americana. Ma senza dubbio noi possiamo confermarlo". Secondo le fonti citate dal Post, Saddam ha incaricato gli uomini a lui più fedeli di occuparsi dell'occultamento dell'arsernale proibito, anche se l'intelligence statunitense non è riuscita a trovare traccia di grossi depositi di armi di sterminio o degli elementi per costruire ordigni chimici o batteriologici..Il premier Silvio Berlusconi è atteso alla Casa Bianca giovedì prossimo.

Roma

Il 27 gennaio ho assistito al pestaggio di un uomo sotto termini. Avrei chiamato la sicurezza, se non fossero stati proprio loro i picchiatori.

Scrivo per denunciare un apisodio accaduto questa sera, 27 gennaio, pochi minuti prima delle 21 sotto la stazione della metropolitana di Termini (con precisione, dopo la seconda rampa di scale mobili scendendo verso la linea A della Metro). Ho visto un uomo, di circa 30 anni, sdraiato per terra, a torso nudo, e circondato da 5-6 agenti della sicurezza della Metro (un corpo di sicurezza privato, quindi né Polizia né Carabinieri). Sul momento ho pensato che fosse qualcuno che si sentiva male, ma poi ho visto che un agente gli ha dato un calcio sulla schiena. L'uomo era a mani alzate, e biascicava qualcosa che non ho capito. Mi sono fermata atterrita, non ho avuto la prontezza di dire nulla, di intervenire... Un altro agente gli ha urlato contro: "Striscia dentro, verme", indicando la porta aperta della stanza della Sicurezza, lì affianco. L'uomo, sempre circondato, non si muoveva. Ancora un calcio. Poi un agente (o forse due) lo ha preso per una gamba e trascinato all'interno della stanza. La porta è stata sbattuta. Si sentivano dei colpi. Sono scesa giù. Ho parlato con altre ragazze che aspettavano in banchina l'arrivo del treno, e che mi hanno detto di aver visto gli agenti sferrare calci sulla schiena e sulla testa. Loro, come me, erano sconvolte. Ci tengo a sottolineare che nel momento in cui ho assistito alla scena, l'uomo non era assolutamente armato né in condizioni di far male a nessuno. Cosa sia successo prima lo ignoro, ma ritengo che assolutamente nulla giustificherebbe un tale abuso da parte delle forze di sicurezza.

Porto Alegre

La cancellazione del debito internazionale dei Paesi a basso reddito è stata riaffermata dal Forum sociale mondiale, chiuso ieri a Porto Alegre in Brasile, come passaggio chiave nella lotta per cambiare il sistema neoliberista e creare nuove opportunità di sviluppo ai popoli del Sud del mondo. E questo soprattutto nella nuova e pi??itica fase, la terza, che sta sorgendo all'orizzonte del problema debito