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= Ore 19.30 = == Sommario == Iraq: In corso il dibattito alla Camera = Ore 17.00 = '''Iraq''' E' iniziato in ritardo il dibattito sulla guerra alla Camera, in questo momento il presidente del consiglio sta parlando alla Camera quindi si sposterà in Senato dopodichè inizierà il dibattito vero e proprio e le votazioni. Il capo degli ispettori delle Nazioni Unite in Iraq, Hans Blix, non ''e' soddisfatto'' di tutte le risposte sugli armamenti. Blix, all'uscita dall'incontro avuto stamattina con il premier britannico Blair e il ministro degli esteri Straw, ha anche affermato che l'Iraq''non sta cooperando completamente''. Il capo degli ispettori dell'Onu Hans Blix ed il responsabile dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Mohamed el-Baradei, al termine del loro incontro con il primo ministro britannico Tony Blair ed il ministro degli esteri Jack Straw, hanno detto che l'Iraq ''deve cambiare drasticamente'' il suo atteggiamento prima del nuovo rapporto previsto per il 14 febbraio. El Baradei ha detto che ''il messaggio che viene dal Consiglio di sicurezza e' molto chiaro: l'Iraq non sta cooperando completamente e quello che occorre e' che mostri un drastico cambiamento in termini di cooperazione''. Il messaggio che arriva - ha ancora detto- ''e' che il momento e' decisivo e che dobbiamo mostrare progressi nel nostro rapporto''. Per questo ''la nostra missione a Baghdad questo fine settimana e' cruciale e speriamo di avere il cento per cento di cooperazione da parte dell'Iraq''. Il responsabile dell'agenzia per l'energia atomica ha detto di aver avuto ''una discussione molto buona con Blair e Straw'' sul modo di risolvere il problema in modo pacifico che continua ad essere - ha aggiunto ''il nostro obiettivo''. Intanto all'indomani dell'intervento del segretario di Stato americano, Colin Powell, il mondo arabo e' rimasto dell'avviso che le prove presentate al Consiglio di sicurezza dell'Onu sono soltanto un pretesto per giustificare una guerra contro il regime di Saddam Hussein. "L'intervento di Powell non ha aggiunto niente alle insinuazioni su un presunto arsenale iracheno", ha detto uno degli ambasciatori permanenti della Lega Araba, "Le sue prove non convincono ne' provano che l'Iraq nasconde armi di sterminio". La stessa fonte ha affermato che l'intervento di Powell "riflette chiaramente che gli Stati Uniti preferiscono l'azione armata, piuttosto che rispettare la legittimita' internazionale nella soluzione della crisi irachena". Questa dichiarazione conferma lo scetticismo che e' stato espresso a caldo dal segrerario generale della Lega Araba, Amr Moussa. "Gli Stati Uniti", ha detto ieri sera l'ex ministro degli Esteri egiziano, "non sono riusciti a dare concretezza alle loro prove ne' a provare le loro accuse; ma sta comunque agli ispettori verificarle". Il premier britannico Tony Blair potrebbe essere incriminato per crimini di guerra se ordinera' un attacco contro l'Iraq senza una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che autorizzi espressamente l'uso della forza. Ma anche anche se, in una guerra autorizzata dall'Onu, civili iracheni rimarranno uccisi nei bombardamenti. Lo sostiene un gruppo di avvocati britannici, i Public Interest Lawyers di Birmingham. Il primo caso sarebbe possibile in base alle norme della Corte Penale Internazionale (ICC), ha spiegato uno dei legali, Phil Shiner, istituita con il Trattato di Roma, che Washington non ha firmato ne' di conseguenza ratificato ma Londra si'. Per la morte di civili, Blair potrebbe essere perseguito in base alle Convenzioni di Ginevra, che la Gran Bretagna ha ratificato nel 1957. - Shiner spiega che Blair, come capo di governo, puo' essere chiamato a rispondere personalmente e processato come si sta facendo per l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic. La risoluzione 1441, spiega infatti il docente di diritto internazionale della Bournemouth University, Nicholas Greif, non e' sufficiente a legittimare una guerra: nel testo infatti si usa l'espressione "serie conseguenze" in caso di inadempienza irachena e non quella che indica la minaccia dell'uso della forza, cioe' "l'uso di tutti i mezzi necessari". L'avvocato Tony Aust, ex consulente legale del governo britannico, ha affermato che le Nazioni Unite usano un linguaggio consapevolmente ambiguo e che quindi questa tesi e' tutta di dimostrare. Una trentina di militanti di Greenpeace hanno inscenato oggi una manifestazione contro la guerra in Iraq a Istanbul davanti al Centro culturale Ataturk nel quartiere europeo di Taksim. Lo riferisce l'agenzia Anadolu. Un loro portavoce ha invitato i deputati turchi a votare contro il decreto del governo per la modermizzazione delle basi aeree turche in discussione questo pomeriggio al Parlamento di Ankara. Sette dimostranti si sono arrampicati sul tetto dell'edificio ed hanno spiegato un grande cartello di stoffa con la scritta ''No alla guerra''. Otto dei manifestanti sono stati fermati dalla polizia. '''Palestina''' Gli elicotteri israeliani hanno sparato contro un ospedale causando 2 morti.La scorsa notte l'esercito israeliano ha compiuto varie operazioni nella striscia di Gaza e in Cisgiordanaia. Elicotteri di Tsahal hanno sorvolato la città di Gaza e aperto il fuoco su un ospedale. Nel corso dell'attacco sono stati colpiti a morte due infermieri palestinesi. Le pallottole hanno raggiunto anche l'interno della struttura ospedaliera ma senza causare feriti.Ieri pomeriggio un giovane palestinese era stato ucciso dai soldati israeliani mentre stava lanciando pietre contro i militari.L'imboscata notturna è stata rivendicata dalle Brigate dei martiri di Al Aqsa, legate ad Al Fatah, e dalle Brigate Abu Ali Mustafa, braccio armato del Fronte popolare di liberazione della Palestina. '''Italia in guerra''' Un altro gruppo di 92 militari italinai è pronto alla partenza per l'Afghanistan, destinazione Khost, nella parte orientale del paese, quella piu' vicina al confine con il Pakistan, fra le piu' insidiose. Accadrà martedì 18, dall'aeroporto di Pratica di Mare. Si tratta di 70 paracadutisti della Brigata Folgore (sette distaccamenti di incursori del reggimento Col Moschin), ventidue i carabinieri paracadusti del "Tuscania", che andranno a sostituire forze americane, per una missione assai delicata nell'ambito dell'operazione "Enduring freedom". "La durata prevista della missione - dice il generale Marco Bertolini, comandante della Folgore - e' di sei mesi". Stamani, il contingente è stato al centro della rituale cerimonia ne piazzale della caserma "Vannucci" a Livorno, sede della Brigata. Successivamente, sotto gli occhi del sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi (Udc), i parà hanno svolto un'esercitazione anti-terrorismo nell'area di addestramento di Valle Ugione, alle porte della citta'. '''Referendum contro l'elettrosmog''' Oggi alle 17.00 a Palazzo Valentini, si costituisce ufficialmente il comitato regionale per il si al referendum sulla servitu'da elettrodotto .All'iniziativa partecipano Rif.Com., Verdi,Cobas,Medicina Democratica,Forum Ambientalistra Lazio,Samba e i comitati contro l'elettrosmog. '''Fiat''' Alcune decine di lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori, in cassa integrazione dal 9 dicembre, hanno manifestato davanti alla sede del consiglio regionale per sollecitare interventi di sostegno al reddito (questo mese hanno ricevuto solo i 580 euro che l'azienda ha anticipato per la cig). In corteo hanno poi raggiunto la Prefettura. L'iniziativa di oggi conclude due giornate di mobilitazione (ieri c'erano stati presidi davanti al Comune e alla Provincia), organizzate dal Comitato Cassintegrati Fiat per tenere alta l'attenzione sociale sui loro problemi. La prossima settimana ci sara' una manifestazione a None (Torino), davanti agli stabilimenti dove la Tnt ha trasferito la produzione che faceva a Mirafiori. '''E-Government''' "Il Governo ha lanciato l'e-Government aprendo con gli enti locali, 138 cantieri digitali per portare in rete ad oltre 20 milioni di cittadini e alle imprese, ben 80 servizi pubblici prioritari": questo con l'obiettivo di fornire un facile accesso all'innovazione. Lo ha detto nel corso della sua relazione il ministro Lucio Stanca al Nemetria di Foligno. Dopo aver citato il Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio che "e' dallo sviluppo delle piccole medie imprese che potra' discendere il contributo piu' rilevante all'aumento della occupazione", Stanca ha ricordato i servizi proposti, come la firma digitale che da' valore legale ai documenti telematici, permettendo - ha aggiunto - l'invio elettronico degli atti delle aziende al registro delle imprese con un risparmio di 260 milioni di Euro all'anno tra minori consumi di carta, riduzione di costi d'archiviazione e spese di spedizione. Infine ha ricordato le recenti misure per incentivare l'e-commerce (80 milioni di Euro disponibili) ed i collegamenti telematici nel tessile, abbigliamento e calzature (30 milioni di Euro). == GR ORE 13.00 == '''IRAQ''' Gelida, la reazione al discorso di Powell, dei tre membri permanenti del Consiglio di sicurezza (Russia, Cina e Francia), riluttanti ad appiattirsi sulle posizioni degli Stati Uniti. Appoggiati dalla Germania, che a febbraio assumerà la presidenza di turno del massimo organo decisionale dell’Onu, il ministro degli esteri francese, Dominique de Villepin, ha ribadito che la guerra deve rimanere “l’estrema ratio”. Parigi chiede il potenziamento del ruolo degli ispettori per il disarmo, mentre i ministri degli esteri di Russia e Cina ritengono ancora prematura una valutazione finale sull’Iraq. Agli Usa è chiaro che i tre – soprattutto la Francia – potrebbero ricorrere al diritto di veto in sede di voto in Consiglio di sicurezza su un’eventuale opzione militare contro l’Iraq. Mosca e Pechino, dimostratisi in passato più possibilisti verso Washington, per ora insistono a chiedere che il lavoro di verifica degli ispettori Onu non si fermi. In controtendenza, come previsto, il ministro degli esteri britannico Jack Straw, pronto a spalleggiare Powell quando inchioda Saddam alle proprie responsabilità. Nel giorno del processo contro l’Iraq, nella Sala del Consiglio di sicurezza è stata data la parola anche al principale imputato, rappresentato dall’ambasciatore di Baghdad, Mohammed Aldouri. In chiusura del dibattimento ha respinto tutte le accuse, bollando come menzogne le prove addotte da Powell. L’Iraq non possiede armi di distruzione di massa ed è pronto a fornire le informazioni necessarie, ha ribadito il diplomatico. Risponderemo a tutte le ‘menzogne’ degli Usa, gli ha fatto eco da Baghdad un comunicato del ministro degli esteri di Saddam, Naji Sabri. Ma sarà difficile che gli USA ottengano un voto a loro favorevole nel consigklio di sicurezza: dei 15 paesi membri, ben dieci (di cui tre permanenti, e con diritto di veto) hanno sottolineato chje le ispezioni devono continuare, e che solo dopo la fine di queste sarà possibile decidere se utilizzare altri mezzi. Ma anche la turchia, paese per cui gli stati uniti avevano mobilitato la nave, ha dichiarato che non entrerà in guerra. Se la posizione del premier verrà confermata dal parlamento, sarà un duro colpo per Bush, che contava sulla turchia per l'utilizzo delle basi nato. '''INGHILTERRA''' Il premier britannico Tony Blair potrebbe essere incriminato per crimini di guerra se ordinera' un attacco contro l'Iraq senza una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che autorizzi espressamente l'uso della forza. Ma anche anche se, in una guerra autorizzata dall'Onu, civili iracheni rimarranno uccisi nei bombardamenti. Lo sostiene un gruppo di avvocati britannici, i Public Interest Lawyers di Birmingham. Il primo caso sarebbe possibile in base alle norme della Corte Penale Internazionale (ICC), ha spiegato uno dei legali, Phil Shiner, istituita con il Trattato di Roma, che Washington non ha firmato ne' di conseguenza ratificato ma Londra si'. Per la morte di civili, Blair potrebbe essere perseguito in base alle Convenzioni di Ginevra, che la Gran Bretagna ha ratificato nel 1957. - Shiner spiega che Blair, come capo di governo, puo' essere chiamato a rispondere personalmente e processato come si sta facendo per l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic. La risoluzione 1441, spiega infatti il docente di diritto internazionale della Bournemouth University, Nicholas Greif, non e' sufficiente a legittimare una guerra: nel testo infatti si usa l'espressione "serie conseguenze" in caso di inadempienza irachena e non quella che indica la minaccia dell'uso della forza, cioe' "l'uso di tutti i mezzi necessari". L'avvocato Tony Aust, ex consulente legale del governo britannico, ha affermato che le Nazioni Unite usano un linguaggio consapevolmente ambiguo e che quindi questa tesi e' tutta di dimostrare. '''Corea''' La guerra preventiva invocata da Bush potrebbe fare scuola: la Corea del Nord, ben lungi dal limitarsi ad attendere un'offensiva americana una volta che si sara' conclusa la guerra in Iraq, potrebbe benissimo attaccare essa per prima, a scopo preventivo: e' il monito lanciato dal regime di Pyongyang all'amministrazione Usa, il giorno dopo l'annuncio di aver riattivato i reattori nel complesso atomico di Yonbyong, attraverso dichirazioni rilasciate da Ri Pyong-gap, vice direttore del ministero degli Esteri del Nord, al quotidiano britannico 'The Guardian' che le riporta sul suo sito Internet. "Gli Stati Uniti affermano che dopo l'Iraq noi saremo i primi, ma noi abbiamo le nostre contromisure", sottolinea Ri. "Gli attacchi preventivi non sono il diritto esclusivo degli Stati eano Uniti". Il rappresentante nord-coreano mette poi in guardia sulla rischiosita' dell'attuale confronto, a suo dire maggiore di quanto non lo fosse una decennio fa, quando gia' i due Paesi si trovarono sull'orlo di un conflitto dalle conseguenze potenzialmente devastanti. "La situazione attuale puo' definirsi piu' grave rispetto al '93. Sara' pericoloso", avverte Ri. '''Palestina''' Sono in tutto quattro le vittime del violento scontro a fuoco divampato verso l'alba alle porte di Nablus, in Cisgiordania. Lo hanno precisato fonti militari ebraiche, secondo cui oltre a due commilitoni sono morti anche i due palestinesi che avevano cercato di passare ad un posto di blocco nel centro della citta' autonoma, sotto rigido coprifuoco. Nella sparatoria, della cui dinamica si hanno solo le fonti israeliane, sono rimasti uccisi anche un sokladto e un ufficiale israeliani.Il bilancio della sparatoria va ad aggiungersi a quello davvero pesante di ieri, quando tra Striscia di Gaza e Cisgiordania erano stati uccisi ben cinque palestinesi. A Gaza citta' in serata due infermieri, usciti da loro ospedale per vedere che cosa stesse succedendo, erano stati centrati dai proiettili lanciati da elicotteri israeliani. In mattinata un'anziana donna era deceduta sotto le macerie della sua casa, demolita con gli esplosivi, ove abitava un tempo il figliastro, un militante integralista deceduto due anni fa in un attacco contro militari ebraici. A Qalqilya era caduto sotto i colpi avversari un poliziotto dell'Anp, mentre nella stessa Nablus lo stesso era accaduto a un ragazzo che stava tirando pietre. '''ITALIA''' '''Giustizia''' Sulla questione giustizia è intervenuto oggi il csm, con un documento espressione del plenum del consiglio stesso, in cui ci si augura che il confronto trra potere politico e giudiziario non arrivi a tradursi tuttavia in prese di posizioni tali da delegittimare l'attivita' giudiziaria.. Nonostante lòa nwecessità di un processo riformatore, secondo il csm, deve essere sempre mantenuta una critica che sia collaborativa,e non ostruttiva delle funzioni attuali '''Lavoro''' Il disegno di legge delega presentato dal governo nel novembre 2001, da cui era stata stralciata la modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, è stato approvato ieri dal Senato. Soddisfatta la Confindustria, mentre la Cgil parla di "diritti azzerati". Per il ministro del Lavoro Roberto Maroni è stata "una giornata storica". Mentre secondo il suo predecessore Cesare Salvi (Ds) si tratta di "un duro colpo alle garanzie dei lavoratori". Il provvedimento è passato con i voti del centrodestra, mentre l’opposizione non ha votato. Ieri, durante la votazione, si era svolta proprio sotto il senato una manifestazione di centinaia di lavoratori in protestaq contro questo disegno di legge. '''Fiat''' Alcune decine di lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori, in cassa integrazione dal 9 dicembre, hanno manifestato davanti alla sede del consiglio regionale per sollecitare interventi di sostegno al reddito (questo mese hanno ricevuto solo i 580 euro che l'azienda ha anticipato per la cig). In corteo hanno poi raggiunto la Prefettura. L'iniziativa di oggi conclude due giornate di mobilitazione (ieri c'erano stati presidi davanti al Comune e alla Provincia), organizzate dal Comitato Cassintegrati Fiat per tenere alta l'attenzione sociale sui loro problemi. La prossima settimana ci sara' una manifestazione a None (Torino), davanti agli stabilimenti dove la Tnt ha trasferito la produzione che faceva a Mirafiori. |
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IRAQ - Gelida, la reazione al discorso di Powell, dei tre membri permanenti del Consiglio di sicurezza (Russia, Cina e Francia), riluttanti ad appiattirsi sulle posizioni degli Stati Uniti. Appoggiati dalla Germania, che a febbraio assumerà la presidenza di turno del massimo organo decisionale dell’Onu, il ministro degli esteri francese, Dominique de Villepin, ha ribadito che la guerra deve rimanere “l’estrema ratio”. Parigi chiede il potenziamento del ruolo degli ispettori per il disarmo, mentre i ministri degli esteri di Russia e Cina ritengono ancora prematura una valutazione finale sull’Iraq. Agli Usa è chiaro che i tre – soprattutto la Francia – potrebbero ricorrere al diritto di veto in sede di voto in Consiglio di sicurezza su un’eventuale opzione militare contro l’Iraq. Mosca e Pechino, dimostratisi in passato più possibilisti verso Washington, per ora insistono a chiedere che il lavoro di verifica degli ispettori Onu non si fermi. In controtendenza, come previsto, il ministro degli esteri britannico Jack Straw, pronto a spalleggiare Powell quando inchioda Saddam alle proprie responsabilità. Nel giorno del processo contro l’Iraq, nella Sala del Consiglio di sicurezza è stata data la parola anche al principale imputato, rappresentato dall’ambasciatore di Baghdad, Mohammed Aldouri. In chiusura del dibattimento ha respinto tutte le accuse, bollando come menzogne le prove addotte da Powell. L’Iraq non possiede armi di distruzione di massa ed è pronto a fornire le informazioni necessarie, ha ribadito il diplomatico. Risponderemo a tutte le ‘menzogne’ degli Usa, gli ha fatto eco da Baghdad un comunicato del ministro degli esteri di Saddam, Naji Sabri. Il teorema del j’accuse degli Usa ormai è noto, le strategie della ‘difesa’ irachena – contraerea a parte – non ancora. I tempi stringono. Bush vorrebbe emettere la sentenza entro la metà di febbraio. Il processo d’appello per la pace e per i civili iracheni, in questo caso, non è previsto. |
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ITALIA LAVORO - Il disegno di legge delega presentato dal governo nel novembre 2001, da cui era stata stralciata la modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, è stato approvato ieri dal Senato. Soddisfatta la Confindustria, mentre la Cgil parla di "diritti azzerati". Per il ministro del Lavoro Roberto Maroni è stata "una giornata storica". Mentre secondo il suo predecessore Cesare Salvi (Ds) si tratta di "un duro colpo alle garanzie dei lavoratori". Il provvedimento è passato con i voti del centrodestra, mentre l’opposizione non ha votato. Ecco le principali novità Il collocamento sarà gestito anche dai privati. L’attività di incrocio tra domanda di lavoro e offerta da parte delle aziende potrà essere infatti svolta anche dalle agenzie di lavoro interinale, dai consulenti del lavoro e dalle stesse università. I servizi di collocamento pubblici e privati saranno collegati inoltre tra loro in una banca dati telematica , una sorta di Borsa del lavoro che dovrebbe permettere un incrocio più veloce ed efficiente tra le proposte con determinate caratteristiche e le richieste che provengono invece da chi è in cerca di un posto di lavoro. Nel tentativo di rendere più flessibile il mercato del lavoro sono stati introdotti nuovi tipi di contratto. Come il “job on call “, secondo cui il dipendente potrà essere chiamato al lavoro dall’azienda in qualsiasi momento all’interno dell’arco di tempo di disponibilità definito dal contratto. Un’altra forma di flessibilità introdotta con la riforma del lavoro sarà il contratto di “job sharing”, che in italiano potrebbe essere tradotto come lavoro condiviso. In questo caso due o anche più occupati potranno dividersi tra loro lo stesso rapporto di lavoro a tempo pieno. . |
gr aperto alle 8.30 da Sandro. Buon giorno a tutt@.
Ore 19.30
Sommario
Iraq: In corso il dibattito alla Camera
Ore 17.00
Iraq
E' iniziato in ritardo il dibattito sulla guerra alla Camera, in questo momento il presidente del consiglio sta parlando alla Camera quindi si sposterà in Senato dopodichè inizierà il dibattito vero e proprio e le votazioni.
Il capo degli ispettori delle Nazioni Unite in Iraq, Hans Blix, non e' soddisfatto di tutte le risposte sugli armamenti. Blix, all'uscita dall'incontro avuto stamattina con il premier britannico Blair e il ministro degli esteri Straw, ha anche affermato che l'Iraqnon sta cooperando completamente. Il capo degli ispettori dell'Onu Hans Blix ed il responsabile dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Mohamed el-Baradei, al termine del loro incontro con il primo ministro britannico Tony Blair ed il ministro degli esteri Jack Straw, hanno detto che l'Iraq deve cambiare drasticamente il suo atteggiamento prima del nuovo rapporto previsto per il 14 febbraio. El Baradei ha detto che il messaggio che viene dal Consiglio di sicurezza e' molto chiaro: l'Iraq non sta cooperando completamente e quello che occorre e' che mostri un drastico cambiamento in termini di cooperazione. Il messaggio che arriva - ha ancora detto- e' che il momento e' decisivo e che dobbiamo mostrare progressi nel nostro rapporto. Per questo la nostra missione a Baghdad questo fine settimana e' cruciale e speriamo di avere il cento per cento di cooperazione da parte dell'Iraq. Il responsabile dell'agenzia per l'energia atomica ha detto di aver avuto una discussione molto buona con Blair e Straw sul modo di risolvere il problema in modo pacifico che continua ad essere - ha aggiunto il nostro obiettivo.
Intanto all'indomani dell'intervento del segretario di Stato americano, Colin Powell, il mondo arabo e' rimasto dell'avviso che le prove presentate al Consiglio di sicurezza dell'Onu sono soltanto un pretesto per giustificare una guerra contro il regime di Saddam Hussein. "L'intervento di Powell non ha aggiunto niente alle insinuazioni su un presunto arsenale iracheno", ha detto uno degli ambasciatori permanenti della Lega Araba, "Le sue prove non convincono ne' provano che l'Iraq nasconde armi di sterminio". La stessa fonte ha affermato che l'intervento di Powell "riflette chiaramente che gli Stati Uniti preferiscono l'azione armata, piuttosto che rispettare la legittimita' internazionale nella soluzione della crisi irachena". Questa dichiarazione conferma lo scetticismo che e' stato espresso a caldo dal segrerario generale della Lega Araba, Amr Moussa. "Gli Stati Uniti", ha detto ieri sera l'ex ministro degli Esteri egiziano, "non sono riusciti a dare concretezza alle loro prove ne' a provare le loro accuse; ma sta comunque agli ispettori verificarle".
Il premier britannico Tony Blair potrebbe essere incriminato per crimini di guerra se ordinera' un attacco contro l'Iraq senza una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che autorizzi espressamente l'uso della forza. Ma anche anche se, in una guerra autorizzata dall'Onu, civili iracheni rimarranno uccisi nei bombardamenti. Lo sostiene un gruppo di avvocati britannici, i Public Interest Lawyers di Birmingham. Il primo caso sarebbe possibile in base alle norme della Corte Penale Internazionale (ICC), ha spiegato uno dei legali, Phil Shiner, istituita con il Trattato di Roma, che Washington non ha firmato ne' di conseguenza ratificato ma Londra si'. Per la morte di civili, Blair potrebbe essere perseguito in base alle Convenzioni di Ginevra, che la Gran Bretagna ha ratificato nel 1957. - Shiner spiega che Blair, come capo di governo, puo' essere chiamato a rispondere personalmente e processato come si sta facendo per l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic. La risoluzione 1441, spiega infatti il docente di diritto internazionale della Bournemouth University, Nicholas Greif, non e' sufficiente a legittimare una guerra: nel testo infatti si usa l'espressione "serie conseguenze" in caso di inadempienza irachena e non quella che indica la minaccia dell'uso della forza, cioe' "l'uso di tutti i mezzi necessari". L'avvocato Tony Aust, ex consulente legale del governo britannico, ha affermato che le Nazioni Unite usano un linguaggio consapevolmente ambiguo e che quindi questa tesi e' tutta di dimostrare.
Una trentina di militanti di Greenpeace hanno inscenato oggi una manifestazione contro la guerra in Iraq a Istanbul davanti al Centro culturale Ataturk nel quartiere europeo di Taksim. Lo riferisce l'agenzia Anadolu. Un loro portavoce ha invitato i deputati turchi a votare contro il decreto del governo per la modermizzazione delle basi aeree turche in discussione questo pomeriggio al Parlamento di Ankara. Sette dimostranti si sono arrampicati sul tetto dell'edificio ed hanno spiegato un grande cartello di stoffa con la scritta No alla guerra. Otto dei manifestanti sono stati fermati dalla polizia.
Palestina
Gli elicotteri israeliani hanno sparato contro un ospedale causando 2 morti.La scorsa notte l'esercito israeliano ha compiuto varie operazioni nella striscia di Gaza e in Cisgiordanaia. Elicotteri di Tsahal hanno sorvolato la città di Gaza e aperto il fuoco su un ospedale. Nel corso dell'attacco sono stati colpiti a morte due infermieri palestinesi. Le pallottole hanno raggiunto anche l'interno della struttura ospedaliera ma senza causare feriti.Ieri pomeriggio un giovane palestinese era stato ucciso dai soldati israeliani mentre stava lanciando pietre contro i militari.L'imboscata notturna è stata rivendicata dalle Brigate dei martiri di Al Aqsa, legate ad Al Fatah, e dalle Brigate Abu Ali Mustafa, braccio armato del Fronte popolare di liberazione della Palestina.
Italia in guerra
Un altro gruppo di 92 militari italinai è pronto alla partenza per l'Afghanistan, destinazione Khost, nella parte orientale del paese, quella piu' vicina al confine con il Pakistan, fra le piu' insidiose. Accadrà martedì 18, dall'aeroporto di Pratica di Mare. Si tratta di 70 paracadutisti della Brigata Folgore (sette distaccamenti di incursori del reggimento Col Moschin), ventidue i carabinieri paracadusti del "Tuscania", che andranno a sostituire forze americane, per una missione assai delicata nell'ambito dell'operazione "Enduring freedom". "La durata prevista della missione - dice il generale Marco Bertolini, comandante della Folgore - e' di sei mesi". Stamani, il contingente è stato al centro della rituale cerimonia ne piazzale della caserma "Vannucci" a Livorno, sede della Brigata. Successivamente, sotto gli occhi del sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi (Udc), i parà hanno svolto un'esercitazione anti-terrorismo nell'area di addestramento di Valle Ugione, alle porte della citta'.
Referendum contro l'elettrosmog
Oggi alle 17.00 a Palazzo Valentini, si costituisce ufficialmente il comitato regionale per il si al referendum sulla servitu'da elettrodotto .All'iniziativa partecipano Rif.Com., Verdi,Cobas,Medicina Democratica,Forum Ambientalistra Lazio,Samba e i comitati contro l'elettrosmog.
Fiat
Alcune decine di lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori, in cassa integrazione dal 9 dicembre, hanno manifestato davanti alla sede del consiglio regionale per sollecitare interventi di sostegno al reddito (questo mese hanno ricevuto solo i 580 euro che l'azienda ha anticipato per la cig). In corteo hanno poi raggiunto la Prefettura. L'iniziativa di oggi conclude due giornate di mobilitazione (ieri c'erano stati presidi davanti al Comune e alla Provincia), organizzate dal Comitato Cassintegrati Fiat per tenere alta l'attenzione sociale sui loro problemi. La prossima settimana ci sara' una manifestazione a None (Torino), davanti agli stabilimenti dove la Tnt ha trasferito la produzione che faceva a Mirafiori.
E-Government
"Il Governo ha lanciato l'e-Government aprendo con gli enti locali, 138 cantieri digitali per portare in rete ad oltre 20 milioni di cittadini e alle imprese, ben 80 servizi pubblici prioritari": questo con l'obiettivo di fornire un facile accesso all'innovazione. Lo ha detto nel corso della sua relazione il ministro Lucio Stanca al Nemetria di Foligno. Dopo aver citato il Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio che "e' dallo sviluppo delle piccole medie imprese che potra' discendere il contributo piu' rilevante all'aumento della occupazione", Stanca ha ricordato i servizi proposti, come la firma digitale che da' valore legale ai documenti telematici, permettendo - ha aggiunto - l'invio elettronico degli atti delle aziende al registro delle imprese con un risparmio di 260 milioni di Euro all'anno tra minori consumi di carta, riduzione di costi d'archiviazione e spese di spedizione. Infine ha ricordato le recenti misure per incentivare l'e-commerce (80 milioni di Euro disponibili) ed i collegamenti telematici nel tessile, abbigliamento e calzature (30 milioni di Euro).
GR ORE 13.00
IRAQ
Gelida, la reazione al discorso di Powell, dei tre membri permanenti del Consiglio di sicurezza (Russia, Cina e Francia), riluttanti ad appiattirsi sulle posizioni degli Stati Uniti. Appoggiati dalla Germania, che a febbraio assumerà la presidenza di turno del massimo organo decisionale dell’Onu, il ministro degli esteri francese, Dominique de Villepin, ha ribadito che la guerra deve rimanere “l’estrema ratio”. Parigi chiede il potenziamento del ruolo degli ispettori per il disarmo, mentre i ministri degli esteri di Russia e Cina ritengono ancora prematura una valutazione finale sull’Iraq. Agli Usa è chiaro che i tre – soprattutto la Francia – potrebbero ricorrere al diritto di veto in sede di voto in Consiglio di sicurezza su un’eventuale opzione militare contro l’Iraq. Mosca e Pechino, dimostratisi in passato più possibilisti verso Washington, per ora insistono a chiedere che il lavoro di verifica degli ispettori Onu non si fermi. In controtendenza, come previsto, il ministro degli esteri britannico Jack Straw, pronto a spalleggiare Powell quando inchioda Saddam alle proprie responsabilità. Nel giorno del processo contro l’Iraq, nella Sala del Consiglio di sicurezza è stata data la parola anche al principale imputato, rappresentato dall’ambasciatore di Baghdad, Mohammed Aldouri. In chiusura del dibattimento ha respinto tutte le accuse, bollando come menzogne le prove addotte da Powell. L’Iraq non possiede armi di distruzione di massa ed è pronto a fornire le informazioni necessarie, ha ribadito il diplomatico. Risponderemo a tutte le ‘menzogne’ degli Usa, gli ha fatto eco da Baghdad un comunicato del ministro degli esteri di Saddam, Naji Sabri. Ma sarà difficile che gli USA ottengano un voto a loro favorevole nel consigklio di sicurezza: dei 15 paesi membri, ben dieci (di cui tre permanenti, e con diritto di veto) hanno sottolineato chje le ispezioni devono continuare, e che solo dopo la fine di queste sarà possibile decidere se utilizzare altri mezzi.
Ma anche la turchia, paese per cui gli stati uniti avevano mobilitato la nave, ha dichiarato che non entrerà in guerra. Se la posizione del premier verrà confermata dal parlamento, sarà un duro colpo per Bush, che contava sulla turchia per l'utilizzo delle basi nato.
INGHILTERRA
Il premier britannico Tony Blair potrebbe essere incriminato per crimini di guerra se ordinera' un attacco contro l'Iraq senza una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che autorizzi espressamente l'uso della forza. Ma anche anche se, in una guerra autorizzata dall'Onu, civili iracheni rimarranno uccisi nei bombardamenti. Lo sostiene un gruppo di avvocati britannici, i Public Interest Lawyers di Birmingham. Il primo caso sarebbe possibile in base alle norme della Corte Penale Internazionale (ICC), ha spiegato uno dei legali, Phil Shiner, istituita con il Trattato di Roma, che Washington non ha firmato ne' di conseguenza ratificato ma Londra si'. Per la morte di civili, Blair potrebbe essere perseguito in base alle Convenzioni di Ginevra, che la Gran Bretagna ha ratificato nel 1957. - Shiner spiega che Blair, come capo di governo, puo' essere chiamato a rispondere personalmente e processato come si sta facendo per l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic. La risoluzione 1441, spiega infatti il docente di diritto internazionale della Bournemouth University, Nicholas Greif, non e' sufficiente a legittimare una guerra: nel testo infatti si usa l'espressione "serie conseguenze" in caso di inadempienza irachena e non quella che indica la minaccia dell'uso della forza, cioe' "l'uso di tutti i mezzi necessari". L'avvocato Tony Aust, ex consulente legale del governo britannico, ha affermato che le Nazioni Unite usano un linguaggio consapevolmente ambiguo e che quindi questa tesi e' tutta di dimostrare.
Corea
La guerra preventiva invocata da Bush potrebbe fare scuola: la Corea del Nord, ben lungi dal limitarsi ad attendere un'offensiva americana una volta che si sara' conclusa la guerra in Iraq, potrebbe benissimo attaccare essa per prima, a scopo preventivo: e' il monito lanciato dal regime di Pyongyang all'amministrazione Usa, il giorno dopo l'annuncio di aver riattivato i reattori nel complesso atomico di Yonbyong, attraverso dichirazioni rilasciate da Ri Pyong-gap, vice direttore del ministero degli Esteri del Nord, al quotidiano britannico 'The Guardian' che le riporta sul suo sito Internet. "Gli Stati Uniti affermano che dopo l'Iraq noi saremo i primi, ma noi abbiamo le nostre contromisure", sottolinea Ri. "Gli attacchi preventivi non sono il diritto esclusivo degli Stati eano Uniti". Il rappresentante nord-coreano mette poi in guardia sulla rischiosita' dell'attuale confronto, a suo dire maggiore di quanto non lo fosse una decennio fa, quando gia' i due Paesi si trovarono sull'orlo di un conflitto dalle conseguenze potenzialmente devastanti. "La situazione attuale puo' definirsi piu' grave rispetto al '93. Sara' pericoloso", avverte Ri.
Palestina
Sono in tutto quattro le vittime del violento scontro a fuoco divampato verso l'alba alle porte di Nablus, in Cisgiordania. Lo hanno precisato fonti militari ebraiche, secondo cui oltre a due commilitoni sono morti anche i due palestinesi che avevano cercato di passare ad un posto di blocco nel centro della citta' autonoma, sotto rigido coprifuoco. Nella sparatoria, della cui dinamica si hanno solo le fonti israeliane, sono rimasti uccisi anche un sokladto e un ufficiale israeliani.Il bilancio della sparatoria va ad aggiungersi a quello davvero pesante di ieri, quando tra Striscia di Gaza e Cisgiordania erano stati uccisi ben cinque palestinesi. A Gaza citta' in serata due infermieri, usciti da loro ospedale per vedere che cosa stesse succedendo, erano stati centrati dai proiettili lanciati da elicotteri israeliani. In mattinata un'anziana donna era deceduta sotto le macerie della sua casa, demolita con gli esplosivi, ove abitava un tempo il figliastro, un militante integralista deceduto due anni fa in un attacco contro militari ebraici. A Qalqilya era caduto sotto i colpi avversari un poliziotto dell'Anp, mentre nella stessa Nablus lo stesso era accaduto a un ragazzo che stava tirando pietre.
ITALIA
Giustizia
Sulla questione giustizia è intervenuto oggi il csm, con un documento espressione del plenum del consiglio stesso, in cui ci si augura che il confronto trra potere politico e giudiziario non arrivi a tradursi tuttavia in prese di posizioni tali da delegittimare l'attivita' giudiziaria.. Nonostante lòa nwecessità di un processo riformatore, secondo il csm, deve essere sempre mantenuta una critica che sia collaborativa,e non ostruttiva delle funzioni attuali
Lavoro
Il disegno di legge delega presentato dal governo nel novembre 2001, da cui era stata stralciata la modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, è stato approvato ieri dal Senato. Soddisfatta la Confindustria, mentre la Cgil parla di "diritti azzerati". Per il ministro del Lavoro Roberto Maroni è stata "una giornata storica". Mentre secondo il suo predecessore Cesare Salvi (Ds) si tratta di "un duro colpo alle garanzie dei lavoratori". Il provvedimento è passato con i voti del centrodestra, mentre l’opposizione non ha votato. Ieri, durante la votazione, si era svolta proprio sotto il senato una manifestazione di centinaia di lavoratori in protestaq contro questo disegno di legge.
Fiat
Alcune decine di lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori, in cassa integrazione dal 9 dicembre, hanno manifestato davanti alla sede del consiglio regionale per sollecitare interventi di sostegno al reddito (questo mese hanno ricevuto solo i 580 euro che l'azienda ha anticipato per la cig). In corteo hanno poi raggiunto la Prefettura. L'iniziativa di oggi conclude due giornate di mobilitazione (ieri c'erano stati presidi davanti al Comune e alla Provincia), organizzate dal Comitato Cassintegrati Fiat per tenere alta l'attenzione sociale sui loro problemi. La prossima settimana ci sara' una manifestazione a None (Torino), davanti agli stabilimenti dove la Tnt ha trasferito la produzione che faceva a Mirafiori.
GR Flash ore 9.30
Mondo
IRAQ - Gelida, la reazione al discorso di Powell, dei tre membri permanenti del Consiglio di sicurezza (Russia, Cina e Francia), riluttanti ad appiattirsi sulle posizioni degli Stati Uniti. Appoggiati dalla Germania, che a febbraio assumerà la presidenza di turno del massimo organo decisionale dell’Onu, il ministro degli esteri francese, Dominique de Villepin, ha ribadito che la guerra deve rimanere “l’estrema ratio”. Parigi chiede il potenziamento del ruolo degli ispettori per il disarmo, mentre i ministri degli esteri di Russia e Cina ritengono ancora prematura una valutazione finale sull’Iraq. Agli Usa è chiaro che i tre – soprattutto la Francia – potrebbero ricorrere al diritto di veto in sede di voto in Consiglio di sicurezza su un’eventuale opzione militare contro l’Iraq. Mosca e Pechino, dimostratisi in passato più possibilisti verso Washington, per ora insistono a chiedere che il lavoro di verifica degli ispettori Onu non si fermi. In controtendenza, come previsto, il ministro degli esteri britannico Jack Straw, pronto a spalleggiare Powell quando inchioda Saddam alle proprie responsabilità. Nel giorno del processo contro l’Iraq, nella Sala del Consiglio di sicurezza è stata data la parola anche al principale imputato, rappresentato dall’ambasciatore di Baghdad, Mohammed Aldouri. In chiusura del dibattimento ha respinto tutte le accuse, bollando come menzogne le prove addotte da Powell. L’Iraq non possiede armi di distruzione di massa ed è pronto a fornire le informazioni necessarie, ha ribadito il diplomatico. Risponderemo a tutte le ‘menzogne’ degli Usa, gli ha fatto eco da Baghdad un comunicato del ministro degli esteri di Saddam, Naji Sabri. Il teorema del j’accuse degli Usa ormai è noto, le strategie della ‘difesa’ irachena – contraerea a parte – non ancora. I tempi stringono. Bush vorrebbe emettere la sentenza entro la metà di febbraio. Il processo d’appello per la pace e per i civili iracheni, in questo caso, non è previsto.
COREA - La Corea del Nord, ben lungi dal limitarsi ad attendere un'offensiva americana una volta che si sara' conclusa la guerra in Iraq, potrebbe benissimo attaccare essa per prima, a scopo preventivo: e' il monito lanciato dal regime di Pyongyang all'amministrazione Usa, il giorno dopo l'annuncio di aver riattivato i reattori nel complesso atomico di Yonbyong, attraverso dichirazioni rilasciate da Ri Pyong-gap, vice direttore del ministero degli Esteri del Nord, al quotidiano britannico 'The Guardian' che le riporta sul suo sito Internet. "Gli Stati Uniti affermano che dopo l'Iraq noi saremo i primi, ma noi abbiamo le nostre contromisure", sottolinea Ri. "Gli attacchi preventivi non sono il diritto esclusivo degli Stati eano Uniti". Il rappresentante nord-coreano mette poi in guardia sulla rischiosita' dell'attuale confronto, a suo dire maggiore di quanto non lo fosse una decennio fa, quando gia' i due Paesi si trovarono sull'orlo di un conflitto dalle conseguenze potenzialmente devastanti. "La situazione attuale puo' definirsi piu' grave rispetto al '93. Sara' pericoloso", avverte Ri.
PALESTINA - È di tre morti e quattro feriti il bilancio dello scontro a fuoco avvenuto la scorsa notte alle porte di Nablus (Cisgiordania) secondo quanto ha riferito la radio militare israeliana. Secondo una prima ricostruzione, uno o più palestinesi hanno colto di sorpresa due soldati israeliani che presidiavano un avamposto nel rione dei Samaritani, sul Monte Gerizim. Uno dei soldati è rimasto ucciso sul posto, un secondo è deceduto poco dopo. Una unità di paracadutisti si è lanciata all'inseguimento dell'assalitore (o degli assalitori) ed è stata attaccata con il lancio di bombe a mano. Altri quattro soldati sono rimasti feriti. Ciò nonostante sono riusciti ad uccidere un palestinese che aveva partecipato alla operazione. L'attacco ai militari è stato rivendicato dalle Brigate dei Martiri di al-Aqsa (al Fatah) e dalle Brigate Ali Mustafa, del Fronte popolare. In precedenza due infermieri palestinesi erano stati uccisi da un razzo israeliano in un ospedale di Gaza.
COLOMBIA - Il principale oleodotto della Colombia è stato fatto saltare in aria da un commando dei guerriglieri delle Farc, le Forze armate della rivoluzione, ad Arauquita, nel dipartimento nord orientale di Auraca. Lo hanno riferito fonti della polizia locale. L' attentato, sempre secondo fonti della polizia, ha provocato la fuoriuscita di petrolio nelle acque di un torrente nella zona di La Ceiba, vicino ad Arauquita. Una squadra di tecnici della società Ecopetrol, la società nazionale petrolifera della Colombia, si recherà oggi sul luogo per riparare l' oleodotto, per la difesa del quale circa settanta marines americani addestravano un reparto dell' esercito colombiano.
ITALIA
LAVORO - Il disegno di legge delega presentato dal governo nel novembre 2001, da cui era stata stralciata la modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, è stato approvato ieri dal Senato. Soddisfatta la Confindustria, mentre la Cgil parla di "diritti azzerati". Per il ministro del Lavoro Roberto Maroni è stata "una giornata storica". Mentre secondo il suo predecessore Cesare Salvi (Ds) si tratta di "un duro colpo alle garanzie dei lavoratori". Il provvedimento è passato con i voti del centrodestra, mentre l’opposizione non ha votato.
- Ecco le principali novità
Il collocamento sarà gestito anche dai privati. L’attività di incrocio tra domanda di lavoro e offerta da parte delle aziende potrà essere infatti svolta anche dalle agenzie di lavoro interinale, dai consulenti del lavoro e dalle stesse università. I servizi di collocamento pubblici e privati saranno collegati inoltre tra loro in una banca dati telematica , una sorta di Borsa del lavoro che dovrebbe permettere un incrocio più veloce ed efficiente tra le proposte con determinate caratteristiche e le richieste che provengono invece da chi è in cerca di un posto di lavoro. Nel tentativo di rendere più flessibile il mercato del lavoro sono stati introdotti nuovi tipi di contratto. Come il “job on call “, secondo cui il dipendente potrà essere chiamato al lavoro dall’azienda in qualsiasi momento all’interno dell’arco di tempo di disponibilità definito dal contratto. Un’altra forma di flessibilità introdotta con la riforma del lavoro sarà il contratto di “job sharing”, che in italiano potrebbe essere tradotto come lavoro condiviso. In questo caso due o anche più occupati potranno dividersi tra loro lo stesso rapporto di lavoro a tempo pieno.
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