Ore 19.30

Proposta sommario

IRAQ: La Nato può dare alla Turchia appoggio militare, anche senza approvazione politica,continuano intanto le operazioni di pace.Sabato 15 febbraio corteo nazionale a Roma

Bolivia: Oggi sciopero generale

Palestina: Yasser Arafat disponibile a nominare un primo ministro che gestisca il governo palestinese.

Belgio: Sharon sarà processato

Napoli, repressione contro i disoccupati

COLOMBIA: Sanguinosi scontri nel paese

PERUGIA: MOTIVAZIONI OMICIDIO PECORELLI, ANDREOTTI IDEATORE



IRAQ

La Nato può dare alla Turchia appoggio militare, anche senza approvazione politica. Lo ha oggi detto il capo di Stato Maggiore americano Richard Myers, parlando a una commissione del Senato degli Stati Uniti.Germania, Francia e Belgio, che si oppongono a un'immediata azione militare contro l'Iraq, stanno bloccando in sede di Consiglio Atlantico la pianificazione della difesa da fornire alla Turchia, l'alleato più esposto sul fronte sud a eventuali rappresaglie irachene. Così Myers ha spiegato che la Nato sta valutando come "soddisfare le richieste di aiuto delle Turchia", in termini di aerei ricognitori radar Awacs e di batterie di missili Patriot anti-missile, "in modo da non richiedere l'approvazione politica", vale a dire dal Consiglio Atlantico.

Intanto dalla Russia Il possesso da parte dell'Iraq di missili balistici con una gittata leggermente in eccesso rispetto al limiti imposti dall'Onu, non va interpretato come una prova di violazioni degli impegni sul disarmo ma invece come una dimostrazione della cooperazione di Baghdad con gli ispettori. Lo ha detto il viceministro degli esteri russo Iuri Fedotov che ha partecipato ieri ad una riunione dell'Unmovic - la Commissione Onu di controllo, verifica e ispezione - a New York presieduta da Hans Blix.

Bolivia

Il governo boliviano ha raggiunto poco fa un accordo con i poliziotti che ieri a La Paz hanno dato vita ad una protesta sfociata nel sangue contro l’annunciata imposta sui salari. L’intesa, mirata “alla pacificazione e al ripristino dello Stato di diritto”, è stata siglata dai ministri delle finanze, Javier Comboni, e della famiglia, Carlos Morales, dal vice ministro degli interni, José Harb, e dal comandante della polizia nazionale, generale Edgar Pardo. Il documento, che contiene 19 punti, prevede tra l’altro un indennizzo pari a 10mila dollari ciascuna alle famiglie degli agenti rimasti uccisi negli scontri con l’esercito regolare e il versamento di un ‘extra’ a tutti gli uomini delle forze dell’ordine. Intanto nella capitale la situazione resta di calma apparente, mentre il bilancio delle vittime è salito a 17 morti e oltre 80 feriti. Le autorità hanno ordinato ai militari di pattugliare le principali strade della città, dopo che nel corso delle proteste le sedi della vice presidenza della Repubblica, del ministero del lavoro e dei principali partiti della maggioranza – compreso il Movimento nazionalista rivoluzionario (Mnr) del capo dello Stato Gonzalo Sánchez de Lozada – sono state date alle fiamme. In periferia si segnalano ancora saccheggi .Le forze di sicurezza restano in allerta anche a Cochabamba, Santa Cruz, Tarija, Oruro e Potosí. Da parte loro gli schieramenti all’opposizione, in testa il Movimento al socialismo (Mas) del leader dei ‘cocaleros’ del Chapare, Evo Morales Ayma, continuano a chiedere le dimissioni di ‘Goni’ (come è popolarmente conosciuto il presidente). Morales ha già proposto di ricordare la giornata di ieri, 12 febbraio, come il ‘Giorno della dignità del popolo contro la mafia politica’. Si tratta della seconda grave rivolta con cui Sánchez de Lozada si trova a fare i conti dall’inaugurazione del suo mandato, il 6 agosto dello scorso anno. La prima risale alla terza settimana di gennaio, quando la repressione dei blocchi stradali indetti dai produttori di coca contro la politica antidroga del governo costò la vita a 21 persone, in gran parte civili. Questa volta a condurre la lotta contro il nuovo pacchetto di misure economiche annunciato dal presidente domenica scorsa – e infine revocato – sono la Confederazione degli imprenditori privati della Bolivia (Cepb) e la Centrale operaia boliviana (Cob) che hanno indetto per oggi uno sciopero generale. Il governo ha replicato all’annuncio dell’agitazione sospendendo tutte le attività pubbliche e private e disponendo la chiusura delle banche.

Palestina

Yasser Arafat ha indicato per la prima volta la sua disponibilita' a nominare un primo ministro che gestisca il governo palestinese, come viene richiesto dalla mappa per la pace messa a punto dal Quartetto dei mediatori per il Medio oriente. Lo hanno riferito funzionari e diplomatici dell'Anp. Visti i molti punti ancora controversi di questo piano, tuttavia, la nomina non appare imminente. L'accettazione di Arafat e' contenuta in una lettera consegnata al premier britannico Tony Blair prima del suo incontro con il presidente americano George Bush del 31 gennaio. L'esercito israeliano ha circondato un edificio dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) nella citta' cisgiordana di Jenin e ha intimato ai funzionari che sono all'interno di consegnarsi. Secondo radio Israele, i soldati hanno preso posizione intorno al palazzo e con i megafoni ripetono l'ordine di sgomberare. Durante altre operazioni compiute questa mattina in Cisgiordania sono state arrestate 16 persone. Intanto soldati dell'esercito israeliano hanno colpito due palestinesi nei pressi dell'insediamento ebraico di Netzarim, nel centro della Striscia di Gaza. Uno di loro e' stato ucciso l'altro e' rimasto gravemente ferito.

BELGIO: SHARON PUÒ ESSERE PROCESSATO SU SABRA E CHATILA, MA SOLO A TERMINE MANDATO

Al termine del suo mandato come primo ministro di Israele Ariel Sharon potrà essere processato per crimini contro l’umanità. E’ la decisione di ieri della Corte di cassazione del Belgio sugli orrendi massacri di Sabra e Chatila, i campi profughi libanesi dove nel 1982 vennero uccisi 800 palestinesi (che secondo ricerche recenti sarebbero invece quasi duemila). All’epoca Sharon era ministro della difesa di Tel Aviv: contro di lui grava l’accusa di responsabilità politica e militare per la strage, che di fatto venne perpetrata dalle milizie cristiane libanesi di Elie Hobeika mentre le truppe israeliane circondavano i campi con unità corazzate. Secondo la giustizia belga – che in base a una legge può perseguire i responsabili di crimini di guerra e contro l’umanità e genocidio anche di altre nazionalità e residenti all’estero - è invece processabile fin da subito Amos Yaron, attuale potente direttore generale del ministero della Difesa israeliano, che all’epoca della carneficina di Sabra e Chatila comandava le truppe dello Stato ebraico in Libano. Immediata la reazione del governo di Tel Aviv: l’ambasciatore israeliano in Belgio, Yehudi Kinar, è stato subito richiamato in patria per ‘consultazioni urgenti’, mentre il rappresentante di Bruxelles a Tel Aviv è stato a sua volta convocato dalle autorità. Durissime le parole del capo di Stato israeliano, Moshe Katsav: in un messaggio al re del Blegio, Alberto II, ha scritto che le truppe dello Stato ebraico operarono secondo le norme internazionali e la legge della coscienza e della morale e nessuno può dubitarne. Non la pensano così i 23 superstiti dell’eccidio, che si sono rivolti alla magistratura belga per chiedere giustizia.

fermiamo la guerra Percorso del corteo di sabato 15 febbraio: orario di inzio della manifestazione: ore 14.00 luogo del concentramento: Piazzale Ostiense percorso: VIA PIRAMIDE CESTIA - VIALE AVENTINO - VIA DEI CERCHI - PIAZZA DELLA BOCCA DELLA VERITA' - VIA PETROSELLI - PIAZZA VENEZIA - VIA IV NOVEMBRE - VIA NAZIONALE - TRAFORO - VIA DEL TRITONE - PIAZZA BARBERINI - VIA BARBERINI - LARGO SANTA SUSANNA - PIAZZA DELLA REPUBBLICA - VIA CAVOUR - PIAZZA S.MARIA MAGGIORE - VIA MERULANA - VIA MANZONI - VIA EMANUELE FILIBERTO arrivo in Piazza San Giovanni in Laterano. La maggior parte dei treni speciali in arrivo da tutta Italia per il corteo di sabato 15 Febbraio a Roma arriverà in mattinata alla stazione Termini. I posti sono terminati. Chiaramente non mancheranno arrivi in pulman o in automobile.Per non pagare ai varchi di entrata in città la tassa di accesso i Pullmans dovranno portare esposto il logo della manifestazione ricavabile dai sito internet www.fermiamolaguerra.it

Radio Gap seguirà in diretta le mobilitazioni di tutto il mondo domani 14 febbraio dalle 10. 30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.20 e sabato mattina dalle 8 in poi. E’ possibile seguire la diretta anche via streaming tramite il sito www.radiogap.info

Napoli

Qualcuno e' incredulo, altri sono arrabbiati. La notifica di 29 ordinanze ha provocato la dura reazione degli indagati, disoccupati appartenenti alle due liste, Movimento disoccupati autorganizzati di Acerra e Coordinamento di lotta per il lavoro. Per domani alle ore 12 il movimento ha organizzato una conferenza nella propria sede. L'inchiesta condotta dalla Digos e coordinata dalla Procura riguarda episodi avvenuti a Napoli dall'agosto del 2000 fino al luglio del 2001. Tra il materiale investigativo raccolto dagli inquirenti e contenuto nell'ordinanza di ordine di presentazione, vi sarebbero anche ingiurie rivolte dai disoccupati all'arcivescovo di Napoli, Michele Giordano. Ascoltiamo Consiglia dei disoccupati autorganizzati di Acerra.

COLOMBIA: Sanguinosi scontri nel paese

Almeno 20 morti nei durissimi scontri tra guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie (Farc) e paramilitari delle Autodifese unite della Colombia (Auc). Unita' dell'esercito colombiano sono state inviate nel dipartimento caraibico di Bolivar dove le Farc avrebbero attaccato martedi' un accampamento delle Auc.

PERUGIA: MOTIVAZIONI OMICIDIO PECORELLI, ANDREOTTI IDEATORE

L' imputato Giulio Andreotti 'e' stato l' ideatore dell' omicidio Pecorelli, commesso 'nel suo interesse': si legge nelle motivazioni della sentenza di secondo grado con la quale la Corte d' assise d' appello di Perugia ha condannato a 24 anni di reclusione il senatore a vita e Gaetano Badalamenti per l' eliminazione del giornalista. Andreotti "aveva un forte interesse a che Pecorelli non pubblicasse certe notizie scottanti o le pubblicasse comunque in maniera addolcita". 'Bontate e Badalamenti hanno programmato di eliminare lo scomodo giornalista a seguito di un' esplicita richiesta di un' entita' politica riconducibile all' imputato Andreotti.