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GUERRA - Le conseguenze di una guerra all'Iraq ''sarebbero negative e su un piano globale''. Il ministro degli Esteri russo Igor Ivanov in un'intervista al Corriere della Sera spiega il perche' del no di Mosca alla guerra. E, rispetto a una seconda risoluzione dell'Onu, afferma che la Russia non e' ''in principio contraria a nuove risoluzioni. Bisogna capire a cosa servono. Sulla base dei rapporti degli ispettori e dell'Aiea non ne vediamo la necessita'. Se mira a rafforzare il mandato degli ispettori allora siamo pronti a esaminarla. Se e' per avere l'autorizzazione all'uso della forza, allora crediamo che sia dannosa''. Il ricorso al diritto di veto ''e' una misura estrema a cui ricorrere in maniera responsabile. Oggi il compito della Russia non e' di spaccare il Consiglio di Sicurezza bensi' di mantenerne al massimo l'unita''' aggiunge. Intanto il segretario di stato americano Colin Powell partira' domani per una missione che lo portera' in Giappone, Cina e Corea del Sud. Obiettivo principale del viaggio cercare una soluzione alla crisi innescata dalla decisione della Corea del Nord di riesumare il programma per la produzione di armi nucleari. Con i governanti di Tokyo, Pechino e Seul il capo della diplomazia Usa affrontera' anche la questione irachena GUERRA - Le conseguenze di una guerra all'Iraq ''sarebbero negative e su un piano globale''. Il ministro degli Esteri russo Igor Ivanov in un'intervista al Corriere della Sera spiega il perche' del no di Mosca alla guerra. E, rispetto a una seconda risoluzione dell'Onu, afferma che la Russia non e' ''in principio contraria a nuove risoluzioni. Bisogna capire a cosa servono. Sulla base dei rapporti degli ispettori e dell'Aiea non ne vediamo la necessita'. Se mira a rafforzare il mandato degli ispettori allora siamo pronti a esaminarla. Se e' per avere l'autorizzazione all'uso della forza, allora crediamo che sia dannosa''. Il ricorso al diritto di veto ''e' una misura estrema a cui ricorrere in maniera responsabile. Oggi il compito della Russia non e' di spaccare il Consiglio di Sicurezza bensi' di mantenerne al massimo l'unita''' aggiunge. Intanto il segretario di stato americano Colin Powell partira' domani per una missione che lo portera' in Giappone, Cina e Corea del Sud. Obiettivo principale del viaggio cercare una soluzione alla crisi innescata dalla decisione della Corea del Nord di riesumare il programma per la produzione di armi nucleari. Con i governanti di Tokyo, Pechino e Seul il capo della diplomazia Usa affrontera' anche la questione irachena. Un aereo Mig 19 nordcoreano ha violato brevemente stamani lo spazio aereo sudcoreano. Lo ha reso noto ilo ministero della difesa sudcoreano, precisando che e' la prima volta che un aereo militare nordcoreano viola lo spazio aereo del sud dal 1983 (RPT 1983), anno dell'armistizio che pose fine al conflitto fratricida coreano scoppiato nel 1950

 
La Nato ha approvato ieri il passaggio alla fase operativa del programma di protezione militare della Turchia in caso di guerra in Iraq. Dopo il ‘si’ politico annunciato lo scorso lunedi, il Comitato dei piani di difesa (Cpd), di cui fanno parte i paesi membri dell'Alleanza atlantica - con l’esclusione della Francia che si ritirò dall’organismo militare nel 1966 – ha dato ‘via libera’ al dispiegamento di aerei radar Awacs, l'insediamento preventivo di batterie antimissilistiche Patriot e di unità specializzate per contrastare eventuali attacchi con armi chimiche e batteriologiche. La responsabilità delle operazioni è affidata al Comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale James Jones. La decisione era stata ostacolata per oltre un mese da Francia, Germania e Belgio che si opponevano alla varo della pianificazione delle difese militari alleate per evitare di entrare ''in una logica di guerra''. Secondo il segretario generale della Nato George Robertson la lunga esitazione avrebbe causato ''danni alla nostra credibilità'' e alle ''relazioni'' fra gli Usa e quei tre paesi. Soddisfazione è stata espressa dall’ambasciatore statunitense alla Nato, Nichols Burns. Intanto, Robertson ha lasciato ieri mattina Bruxelles per recarsi negli Stati Uniti, dove dovrebbe incontrare il presidente George Bush
 
PALESTINA - Le forze israeliane hanno diviso questa mattina in tre sezioni la Striscia di Gaza con posti di blocco lungo le vie di comunicazione. Intanto a Tulkarem, in Cisgiordania, soldati israeliani hanno ucciso un militante armato dei Tanzim. Secondo fonti militari l'uomo ha aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto uccidendolo. La divisione della Striscia di Gaza, giunge all'indomani di una giornata di violenze, nella quale sono morti quindici palestinesi, sette dei quali civili disarmati, durante operazioni anti Hamas a Gaza e in Cisgiordania. L'organizzazione estremista islamica ha risposto lanciando quattro missili Kassam, di fabbricazione artigianale, contro la citta' israeliana di Sderot. Un israeliano e' rimasto ferito.



BOLIVIA - Il presidente della Bolivia Gonzalo Sanchez de Lozada ha annunciato la formazione di un nuovo governo, dopo che il precedente gabinetto si era dimesso in seguito ai sanguinosi disordini della scorsa settimana che, in base all’ultimo bilancio diffuso, hanno provocato 33 morti e 187 feriti. Il nuovo esecutivo vede una riduzione del numero dei ministri che dai 18 precedenti passano a 13. Si tratta della prima misura della nuova politica di austerità annunciata nei giorni scorsi dal capo di Stato e che ora dovrà essere portata avanti dalla squadra governativa appena nominata


ARGENTINA - Sono almeno 17mila i bambini e le madri denutrite nella provincia argentina
di Tucumán, divenuta tristemente famosa per le drammatiche fotografie dei
minori piagati dalla fame che nei mesi scorsi hanno fatto il giro del mondo.
L'ultimo bilancio, in ogni caso provvisorio, è fornito da un rapporto del
Sistema sanitario provinciale (Siprosa), diffuso dalla stampa locale. Circa
15.300 sono piccoli di età inferiore ai sei anni, 680 sono minori di 14 anni
ai quali sono stati riscontrati danni neurologici e un migliaio sono donne
incinte denutrite. La novità sostanziale - ha spiegato il presidente di
Sierosa, Juan Masaguer - è che rispetto allo scorso anno i minori di 14 anni
e le mamme sono stati inclusi nei programmi di assistenza, finora riservati
ai bambini sotto i sei anni. In concreto ricevono latte e un pacco-viveri
una volta al mese. Durante l'ultimo trimestre del 2002 le morti per fame a
Tucumán sono state 19. In tutti i casi, il contesto sociale in cui si sono
verificati i decessi era lo stesso: famiglie numerose in situazione di
estrema indigenza, padri senza lavoro e senza aiuti sociali, case miserabili
prive di acqua potabile e con servizi igienici a dir poco fatiscenti. La
prima a soccombere è stata Maria Rosa Gómez, che a sei anni pesava solo nove
chilogrammi.

BELGIO - Un incendio divampato in un edificio di case popolari a Mons, nel sud del Belgio, ha causato la morte di sette persone e di una ventina di feriti. Lo hanno detto stamane le autorita' locali. I feriti, ha detto il sindaco della citta' Elio di Rupo, sono ricoverati negli ospedali cittadini per intossicazione. L'allarme per il fuoco e' stato dato la scorsa notte verso le 01:19. Le fiamme si erano propagate ai piani superiori dell'edificio e secondo le prime ricostruzioni quattro delle vittime sono morte per asfissia nei propri appartamenti, mentre altre tre hanno cercato di sfuggire alle fiamme gettandosi dalle finestre. Non e' stata ancora definita l'origine dell'incendio. Le autorita' locali hanno detto inoltre che molti si sono salvati grazie all'aiuto di inquilini, uno dei quali, un congolese di circa trent'anni, ha salvato almeno dodici persone. Appena sentito l'allarme e' sceso di piano in piano bussando alle porte delle case e aiutando i piu' anziani a uscire.


ITALIA

L'Ulivo ''guarda alle convenienze, alle alleanze politiche, a prescindere, come diceva Toto'''. Lo afferma Fausto Bertinotti, in un'intervista a 'La Stampa', aggiungendo che l'atteggiamento dell'Ulivo e' ''a prescindere da quei tre milioni che sono scesi in piazza e che chiedevano una risposta politica che il centrosinistra non ha fornito. Il loro interesse principale, anche in una vicenda drammatica come questa, era quello di come posizionarsi politicamente''. ''Hanno deciso di rinviare il problema -sottolinea- seguendo questo ragionamento: se l'Onu non avvallera' il conflitto non ci divideremo, altrimenti ci si spacchera', ma dopo. Il risultato e' una mozione piena di ambiguita'


Venerdi 21 febbraio 2003
Ore 16.00 P.zza dei Mirti –100celle-
SIT-IN itinerante per le p.zze del quartiere
Sabato 15 febbraio eravamo in piazza a dimostrare il nostro dissenso nei confronti della guerra concepita come unica soluzione alle controversie internazionali. Ci siamo dispersi nell’immenso fiume umano che ha invaso Roma, con i nostri colori e i nostri suoni, con la forza della nostra rabbia e della nostra gioia. Siamo scesi in piazza nonostante l’aggressione fascista subita nella stessa notte, dispersi nella molteplicità di un movimento che ora più che mai fa paura, soprattutto a chi le logiche di guerra le conserva gelosamente all’interno del proprio DNA.
E scenderemo ancora nelle strade, nelle piazze del nostro quartiere per ribadire, con le nostre forme, la nostra estraneità ad ogni forma di guerra.
IL primo appuntamento:
Venerdi 21 febbraio ore 16.00 a p.zza dei Mirti
Musica e volantinaggio per le p.zze di 100Celle
:::dalle 19.00 al csoa Forte Prenestino
estratti dai Cinegiornali Liberi (1967) di Cesare Zavattini
incontro con:
il regista Carlo Lizzani;
Ansano Giannarelli (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico)
Massimo Rendina -Presidente dell'ANPI-
:::a seguire proiezione del film “Achtung!Banditi!”
di C. Lizzani



= GR ORE 13.00 =

Mondo
GUERRA - I paesi della Lega Araba si riuniranno il 1 marzo al Cairo per dibattere la questione irachena. La segreteria generale dell'organizzazione ha precisato che non si trattera' di un vertice straordinario, caldeggiato da diversi leader, bensi' della riunione annuale prevista per la fine di marzo nel Bahrein. Hamas ben Aissa, il monarca di questo stato, che si accinge a assumere la presidenza di turno della Lega, ha ceduto all'Egitto, che tra l'altro ospita la sede dell'organizzazione, il compito di organizzare la riunione.

VANEZUELA - Il presidente di ‘Fedecamaras’ (la Confindustria venezuelana), Carlos Fernández, uno dei promotori dello sciopero indetto dall’opposizione, che per oltre due mesi ha paralizzato il Paese, è stato arrestato dalla polizia politica (Disip) a Caracas. Lo riportano oggi fonti della stampa locale, precisando che Fernández stava uscendo da un ristorante nel settore di Las Mercedes, quando un gruppo di uomini armati gli si è avvicinato, sparando alcuni colpi in aria. Un cliente del locale ha dichiarato che non ci sarebbero feriti. Da parte sua la Disip non ha ancora confermato il fermo al Coordinamento Democratico – la rete che riunisce i movimenti che si oppongono al presidente Hugo Chavez. Fernández, assieme al dirigente della Confederazione dei lavoratori del Venezuela (Ctv), Carlos Ortega, è stato di fatto il leader dell’agitazione che ha sconvolto il Venezuela dal 2 dicembre al 2 febbraio scorsi. Va ricordato che Fernández è stato designato alla guida di ‘Fedecamaras’ dopo la rocambolesca uscita di scena del suo predecessore, Pedro Carmona, l’uomo che a seguito del fallito golpe dell’11 aprile dello scorso anno, rimpiazzò per poco meno di 48 ore Chavez alla presidenza. Accusato di 'ribellione ed usurpazione di potere', reati che prevedono pene dai 12 ai 24 anni di carcere, Carmona riuscì ad abbandonare il Venezuela e ad ottenere l’asilo politico in Colombia.



ITALIA

Bologna, 20 feb. - (Adnkronos) - Una breve protesta ha ''animato'' questa mattina la visita dell'ambasciatore statunitense, Mel Sembler al sindaco di Bologna, Giorgio Guazzaloca. Una quindicina di disobbedienti, hanno fatto irruzione a Palazzo d'Accursio e, da una finestra che da' sul cortile interno del Comune, hanno esposto la bandiera della pace e uno striscione che riportava la scritta: ''Venti di guerra, 110 milioni di pace''. I disobbedienti minacciano una protesta analoga per questa sera sempre a Palazzo d'Accursio dove e' prevista una cena privata. ''Non capiamo perche' la visita dell'ambasciatore sta avvenendo in maniera cosi' nascosta - dice Carlo Bottos esponente dei disobbedienti bolognesi - e' tutto poco chiaro e noi temiamo che a livello di enti locali si stiano sollecitando prese di posizione che mirano a scompaginare l'equilibrio e la voce forte di chi ha manifestato a Roma sabato scorso per la pace''. Questo pomeriggio l'Universita' americana, Johns Hopkins dedichera' un'aula e un convegno a Marco Biagi, ad un mese dal primo anniversario della morte. Ed anche su questo i disobbedientii protestano: ''Ci sembra del tutto improprio - dice Bottos - il tentativo di strumentalizzare fatti di casa nostra per metterli in relazione con il terrorismo internazionale. E' una vera e propria forzatura''. (Sia/Rs/Adnkronos) 20-FEB-03 12:19

GR aperto alle 8.30 da Sandro

GR flash ore 9.30

MONDO

GUERRA - Le conseguenze di una guerra all'Iraq sarebbero negative e su un piano globale. Il ministro degli Esteri russo Igor Ivanov in un'intervista al Corriere della Sera spiega il perche' del no di Mosca alla guerra. E, rispetto a una seconda risoluzione dell'Onu, afferma che la Russia non e' in principio contraria a nuove risoluzioni. Bisogna capire a cosa servono. Sulla base dei rapporti degli ispettori e dell'Aiea non ne vediamo la necessita'. Se mira a rafforzare il mandato degli ispettori allora siamo pronti a esaminarla. Se e' per avere l'autorizzazione all'uso della forza, allora crediamo che sia dannosa. Il ricorso al diritto di veto e' una misura estrema a cui ricorrere in maniera responsabile. Oggi il compito della Russia non e' di spaccare il Consiglio di Sicurezza bensi' di mantenerne al massimo l'unita aggiunge. Intanto il segretario di stato americano Colin Powell partira' domani per una missione che lo portera' in Giappone, Cina e Corea del Sud. Obiettivo principale del viaggio cercare una soluzione alla crisi innescata dalla decisione della Corea del Nord di riesumare il programma per la produzione di armi nucleari. Con i governanti di Tokyo, Pechino e Seul il capo della diplomazia Usa affrontera' anche la questione irachena. Un aereo Mig 19 nordcoreano ha violato brevemente stamani lo spazio aereo sudcoreano. Lo ha reso noto ilo ministero della difesa sudcoreano, precisando che e' la prima volta che un aereo militare nordcoreano viola lo spazio aereo del sud dal 1983 (RPT 1983), anno dell'armistizio che pose fine al conflitto fratricida coreano scoppiato nel 1950

La Nato ha approvato ieri il passaggio alla fase operativa del programma di protezione militare della Turchia in caso di guerra in Iraq. Dopo il ‘si’ politico annunciato lo scorso lunedi, il Comitato dei piani di difesa (Cpd), di cui fanno parte i paesi membri dell'Alleanza atlantica - con l’esclusione della Francia che si ritirò dall’organismo militare nel 1966 – ha dato ‘via libera’ al dispiegamento di aerei radar Awacs, l'insediamento preventivo di batterie antimissilistiche Patriot e di unità specializzate per contrastare eventuali attacchi con armi chimiche e batteriologiche. La responsabilità delle operazioni è affidata al Comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale James Jones. La decisione era stata ostacolata per oltre un mese da Francia, Germania e Belgio che si opponevano alla varo della pianificazione delle difese militari alleate per evitare di entrare in una logica di guerra. Secondo il segretario generale della Nato George Robertson la lunga esitazione avrebbe causato danni alla nostra credibilità e alle relazioni fra gli Usa e quei tre paesi. Soddisfazione è stata espressa dall’ambasciatore statunitense alla Nato, Nichols Burns. Intanto, Robertson ha lasciato ieri mattina Bruxelles per recarsi negli Stati Uniti, dove dovrebbe incontrare il presidente George Bush

PALESTINA - Le forze israeliane hanno diviso questa mattina in tre sezioni la Striscia di Gaza con posti di blocco lungo le vie di comunicazione. Intanto a Tulkarem, in Cisgiordania, soldati israeliani hanno ucciso un militante armato dei Tanzim. Secondo fonti militari l'uomo ha aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto uccidendolo. La divisione della Striscia di Gaza, giunge all'indomani di una giornata di violenze, nella quale sono morti quindici palestinesi, sette dei quali civili disarmati, durante operazioni anti Hamas a Gaza e in Cisgiordania. L'organizzazione estremista islamica ha risposto lanciando quattro missili Kassam, di fabbricazione artigianale, contro la citta' israeliana di Sderot. Un israeliano e' rimasto ferito.

BOLIVIA - Il presidente della Bolivia Gonzalo Sanchez de Lozada ha annunciato la formazione di un nuovo governo, dopo che il precedente gabinetto si era dimesso in seguito ai sanguinosi disordini della scorsa settimana che, in base all’ultimo bilancio diffuso, hanno provocato 33 morti e 187 feriti. Il nuovo esecutivo vede una riduzione del numero dei ministri che dai 18 precedenti passano a 13. Si tratta della prima misura della nuova politica di austerità annunciata nei giorni scorsi dal capo di Stato e che ora dovrà essere portata avanti dalla squadra governativa appena nominata

ARGENTINA - Sono almeno 17mila i bambini e le madri denutrite nella provincia argentina di Tucumán, divenuta tristemente famosa per le drammatiche fotografie dei minori piagati dalla fame che nei mesi scorsi hanno fatto il giro del mondo. L'ultimo bilancio, in ogni caso provvisorio, è fornito da un rapporto del Sistema sanitario provinciale (Siprosa), diffuso dalla stampa locale. Circa 15.300 sono piccoli di età inferiore ai sei anni, 680 sono minori di 14 anni ai quali sono stati riscontrati danni neurologici e un migliaio sono donne incinte denutrite. La novità sostanziale - ha spiegato il presidente di Sierosa, Juan Masaguer - è che rispetto allo scorso anno i minori di 14 anni e le mamme sono stati inclusi nei programmi di assistenza, finora riservati ai bambini sotto i sei anni. In concreto ricevono latte e un pacco-viveri una volta al mese. Durante l'ultimo trimestre del 2002 le morti per fame a Tucumán sono state 19. In tutti i casi, il contesto sociale in cui si sono verificati i decessi era lo stesso: famiglie numerose in situazione di estrema indigenza, padri senza lavoro e senza aiuti sociali, case miserabili prive di acqua potabile e con servizi igienici a dir poco fatiscenti. La prima a soccombere è stata Maria Rosa Gómez, che a sei anni pesava solo nove chilogrammi.

BELGIO - Un incendio divampato in un edificio di case popolari a Mons, nel sud del Belgio, ha causato la morte di sette persone e di una ventina di feriti. Lo hanno detto stamane le autorita' locali. I feriti, ha detto il sindaco della citta' Elio di Rupo, sono ricoverati negli ospedali cittadini per intossicazione. L'allarme per il fuoco e' stato dato la scorsa notte verso le 01:19. Le fiamme si erano propagate ai piani superiori dell'edificio e secondo le prime ricostruzioni quattro delle vittime sono morte per asfissia nei propri appartamenti, mentre altre tre hanno cercato di sfuggire alle fiamme gettandosi dalle finestre. Non e' stata ancora definita l'origine dell'incendio. Le autorita' locali hanno detto inoltre che molti si sono salvati grazie all'aiuto di inquilini, uno dei quali, un congolese di circa trent'anni, ha salvato almeno dodici persone. Appena sentito l'allarme e' sceso di piano in piano bussando alle porte delle case e aiutando i piu' anziani a uscire.

ITALIA

L'Ulivo guarda alle convenienze, alle alleanze politiche, a prescindere, come diceva Toto. Lo afferma Fausto Bertinotti, in un'intervista a 'La Stampa', aggiungendo che l'atteggiamento dell'Ulivo e' a prescindere da quei tre milioni che sono scesi in piazza e che chiedevano una risposta politica che il centrosinistra non ha fornito. Il loro interesse principale, anche in una vicenda drammatica come questa, era quello di come posizionarsi politicamente. Hanno deciso di rinviare il problema -sottolinea- seguendo questo ragionamento: se l'Onu non avvallera' il conflitto non ci divideremo, altrimenti ci si spacchera', ma dopo. Il risultato e' una mozione piena di ambiguita'

Venerdi 21 febbraio 2003 Ore 16.00 P.zza dei Mirti –100celle- SIT-IN itinerante per le p.zze del quartiere Sabato 15 febbraio eravamo in piazza a dimostrare il nostro dissenso nei confronti della guerra concepita come unica soluzione alle controversie internazionali. Ci siamo dispersi nell’immenso fiume umano che ha invaso Roma, con i nostri colori e i nostri suoni, con la forza della nostra rabbia e della nostra gioia. Siamo scesi in piazza nonostante l’aggressione fascista subita nella stessa notte, dispersi nella molteplicità di un movimento che ora più che mai fa paura, soprattutto a chi le logiche di guerra le conserva gelosamente all’interno del proprio DNA. E scenderemo ancora nelle strade, nelle piazze del nostro quartiere per ribadire, con le nostre forme, la nostra estraneità ad ogni forma di guerra. IL primo appuntamento: Venerdi 21 febbraio ore 16.00 a p.zza dei Mirti Musica e volantinaggio per le p.zze di 100Celle :::dalle 19.00 al csoa Forte Prenestino estratti dai Cinegiornali Liberi (1967) di Cesare Zavattini incontro con: il regista Carlo Lizzani; Ansano Giannarelli (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) Massimo Rendina -Presidente dell'ANPI- :::a seguire proiezione del film “Achtung!Banditi!” di C. Lizzani

GR ORE 13.00

Mondo GUERRA - I paesi della Lega Araba si riuniranno il 1 marzo al Cairo per dibattere la questione irachena. La segreteria generale dell'organizzazione ha precisato che non si trattera' di un vertice straordinario, caldeggiato da diversi leader, bensi' della riunione annuale prevista per la fine di marzo nel Bahrein. Hamas ben Aissa, il monarca di questo stato, che si accinge a assumere la presidenza di turno della Lega, ha ceduto all'Egitto, che tra l'altro ospita la sede dell'organizzazione, il compito di organizzare la riunione.

VANEZUELA - Il presidente di ‘Fedecamaras’ (la Confindustria venezuelana), Carlos Fernández, uno dei promotori dello sciopero indetto dall’opposizione, che per oltre due mesi ha paralizzato il Paese, è stato arrestato dalla polizia politica (Disip) a Caracas. Lo riportano oggi fonti della stampa locale, precisando che Fernández stava uscendo da un ristorante nel settore di Las Mercedes, quando un gruppo di uomini armati gli si è avvicinato, sparando alcuni colpi in aria. Un cliente del locale ha dichiarato che non ci sarebbero feriti. Da parte sua la Disip non ha ancora confermato il fermo al Coordinamento Democratico – la rete che riunisce i movimenti che si oppongono al presidente Hugo Chavez. Fernández, assieme al dirigente della Confederazione dei lavoratori del Venezuela (Ctv), Carlos Ortega, è stato di fatto il leader dell’agitazione che ha sconvolto il Venezuela dal 2 dicembre al 2 febbraio scorsi. Va ricordato che Fernández è stato designato alla guida di ‘Fedecamaras’ dopo la rocambolesca uscita di scena del suo predecessore, Pedro Carmona, l’uomo che a seguito del fallito golpe dell’11 aprile dello scorso anno, rimpiazzò per poco meno di 48 ore Chavez alla presidenza. Accusato di 'ribellione ed usurpazione di potere', reati che prevedono pene dai 12 ai 24 anni di carcere, Carmona riuscì ad abbandonare il Venezuela e ad ottenere l’asilo politico in Colombia.

ITALIA

Bologna, 20 feb. - (Adnkronos) - Una breve protesta ha animato questa mattina la visita dell'ambasciatore statunitense, Mel Sembler al sindaco di Bologna, Giorgio Guazzaloca. Una quindicina di disobbedienti, hanno fatto irruzione a Palazzo d'Accursio e, da una finestra che da' sul cortile interno del Comune, hanno esposto la bandiera della pace e uno striscione che riportava la scritta: Venti di guerra, 110 milioni di pace. I disobbedienti minacciano una protesta analoga per questa sera sempre a Palazzo d'Accursio dove e' prevista una cena privata. Non capiamo perche' la visita dell'ambasciatore sta avvenendo in maniera cosi' nascosta - dice Carlo Bottos esponente dei disobbedienti bolognesi - e' tutto poco chiaro e noi temiamo che a livello di enti locali si stiano sollecitando prese di posizione che mirano a scompaginare l'equilibrio e la voce forte di chi ha manifestato a Roma sabato scorso per la pace. Questo pomeriggio l'Universita' americana, Johns Hopkins dedichera' un'aula e un convegno a Marco Biagi, ad un mese dal primo anniversario della morte. Ed anche su questo i disobbedientii protestano: Ci sembra del tutto improprio - dice Bottos - il tentativo di strumentalizzare fatti di casa nostra per metterli in relazione con il terrorismo internazionale. E' una vera e propria forzatura. (Sia/Rs/Adnkronos) 20-FEB-03 12:19

gror030220 (last edited 2008-06-26 09:51:48 by anonymous)