Ore 13.00

Paesi Baschi

Il procuratore spagnolo Olga Sanchez ha chiesto oggi la prigione preventiva per i dieci responsabili di Euskaldon Egunkaria, unico quotidiano in lingua basca pubblicato in Spagna, arrestati con l'accusa di collaborare con il gruppo armato separatista Eta. Juan del Olmo, giudice dell'Audiencia Nacional - massima istanza giudiziaria spagnola - ha concluso oggi l'interrogatorio dei dieci detenuti, compreso quello del direttore della testata, Peio Zubiria, che ha cercato di suicidarsi domenica scorsa nell'ospedale di un carcere madrileno. Conclusa la fase degli interrogatori, e tenendo conto delle richieste della procura e degli avvocati degli arrestati, il giudice dovra' ora decidere caso per caso se procedere a incriminazioni o meno

Iraq

L'Australia ha espresso preoccupazione a Washington riguardo ai suoi piani di governare direttamente l'Iraq per un periodo fino a due anni, dopo la deposizione di Saddam Hussein. A quanto riferisce oggi il Sydney Morning Herald, Canberra ha comunicato i suoi timori dopo che suoi osservatori hanno preso parte ad una riunione segreta di due giorni a Washington su come governare l'Iraq dopo la guerra. La riunione, convocata dall'ufficio del Pentagono incaricato della pianificazione dell'Iraq dopoguerra, e' stata descritta come una prova generale dell'amministrazione del Paese da parte di funzionari e militari Usa e di Paesi della coalizione anti Saddam, finche' non sara' costituito un nuovo governo iracheno. L'Australia, come la Gran Bretagna, i due Paesi che hanno gia' dispiegato truppe e mezzi aeronavali nel Golfo a fianco delle truppe Usa, vogliono un maggiore coinvoglimento dell'Onu nell'Iraq dopoguerra, maggiori opportunita' di partecipazione per gli esponenti dell'opposizione, e un processo piu' rapido verso elezioni democratiche.

La Cina definisce inutile la nuova proposta di risoluzione sull'Iraq presentata ieri da Stati Uniti, Gran Bretagna e Spagna al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Abbiamo espresso con chiarezza la nostra posizione -ha dichiarato oggi il portavoce del ministero degli Esteri, Kong Quan- una nuova risoluzione e' inutile perche' la risoluzione 1441 non e' stata del tutto attuata. Per Pechino la priorita' in questo momento e' la completa realizzazione della 1441 che era stata approvata all'unanimita' dal Consiglio di sicurezza dell'Onu.

Palestina

Una esplosione stamane a Gaza ha provocato il ferimento di un aiutante dello sceicco Ahmed Yassin, il leader di Hamas. Lo ha riferito la radio militare.Fonti locali hanno precisato che l'assistente di Yassin si chiama Abu Ali al-Baghdadi e che e' rimasto ferito in modo grave, assieme ad altre due persone. L'esplosione si e' verificata all'interno di una abitazione e - secondo la radio militare - potrebbe essere avvenuta durante la confezione di un ordigno. Hamas, da parte sua, non ha ancora commentato l'episodio

Intanto un palestinese e' deceduto la scorsa notte in ospedale a Nablus (Cisgiordania), per le ferite riportate una settimana fa durante una aggressioe dei soldati israeliani. Lo ha riferito radio 'Voce della Palestina'. L'uomo, Ala Abu Sharaf, era stato colpito al collo da un proiettile sparato dai militari israeliani ed e' rimasto in coma fino al momento del decesso. Nei giorni scorsi l'esercito israeliano ha effettuato una nuova incursione all'interno di Nablus alla ricerca di militanti armati dell'Intifada e di armi. Secondo dati forniti dai centri per i diritti umani almeno 24 palestinesi sono stati uccisi nell'ultimo mese nel distretto di Nablus.

GR ORE 9.30

ESTERI

Esplosioni

Notte di esplosioni in cina e in venezuela. Almeno sei persone sono rimaste ferite in un'esplosione avvenuta nella mensa dell'Universita' 'Qinghua' a Pechino. Lo riferisce un responsabile dell'Universita'. Un'altra esplosione, di cui per il momento non si conoscono le cause, ha scosso la mensa di un secondo ateneo, l'Universita' di Pechino, causando tre feriti lievi. Nel primo caso lo scoppio e' avvenuto alle 11:50 (locale) al primo piano della mensa 'Heyuan', mentre oltre 30 persone stavano mangiando in quel momento. Anche la seconda esplosione e' avvenuta in una mensa, questa volta dell'Universita' di Pechino. Lo ha confermato un resposabile dell'ateneo precisando che lo scoppio e' avvenuto alle 13:20 (locale) nella mensa 'Nongyuan'. Sicuramente non legate ma coincidenti temporalmente , le due esplosioni sono risuonate quasi simultaneamente intorno all'alba a Caracas, capitale del Venezuela. una di esse ha investito un edificio annesso all'ambasciata di Spagna, situata nella parte est della citta', nel quale sono alloggiati uffici tecnici; la seconda ha colpito invece un'ala del consolato di Colombia. Lo hanno reso noto fonti di polizia. Stando a testimoni oculari, nel caso dell'ambasciata spagnola l'onda d'urto dell'a deflgrazione ha scardinato in cancello d'accesso, aprendo un vasto squarcio nel muro di cinta; in frantumi i vetri alle finestre di un palazzo antistante. Non si sa al momento se vi siano stati feriti. Per il momento non si ha notizia di vittime e sono ancora oscure le cause delle esplosioni. Polizia e testimoni hanno detto che uno dei due scoppi ha investito un ufficio dell'ambasciata di Spagna nella zona est della capitale venezuelana. Il cancello dell'edificio e' stato deformato dall'esplosione che ha anche mandato in frantumi tutte le finestre della zona. La seconda esplosione ha investito invece il consolato della Colombia che si trova in un'altra zona della citta'.

Palestina

Mentre gerusalemme si sveglia sotto in inusuale neve, il ministro palestinese delle Collettivita' locali, Saeb Erekat, ha affermato che il nuovo governo israeliano che il primo ministro incaricato Ariel Sharon sta formando non vuole la pace con i palestinesi. Il prossimo governo israeliano sara' un governo che consacrera' la colonizzazione e rifiutera' la pace, ha detto Erekat all'Afp. Dopo l'accordo tra il Likud e il Partito nazionale religioso, e' chiaro che la politica del prossimo governo israeliano sara' di continuare la colonizzazione e l'escalation militare, ha aggiunto. Secondo il responsabile palestinese, gli accordi di coalizione conclusi dal Likud rappresentano un rifiuto assoluto del 'tracciato' del Quartetto (Usa, Russia, Onu e Ue), che prevede una cessazione della colonizzazione e non un ampliamento delle coloniesso.

Iraq

La Siria votera' contro la seconda risoluzione sull'Iraq al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Lo ha detto il vicepresidente siriano Abdel HGalim Khaddam a margine dei lavori del Vertice dei paesi del Movimento dei Non Allineati. Khaddam ha detto che non c'e' alcuna giustificazione per suggerire una risoluzione. Gli ispettori stanno facendo il loro lavoro su mandato della risoluzione numero 1441 e quindi non siamo d'accordo con tale risoluzione presentata dalla Gran Bretagna.

Il Portogallo e' favorevole a una nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu come elemento di pressione politica e diplomatica per costringere l'Iraq al disarmo. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri portoghese Antonio Martins da Cruz. Il Portogallo e' favorevole a una seconda risoluzione del Consiglio di sicurezza se i membri del Consiglio di sicurezza ritengono che essa sia utile perche' l'Onu e il Consiglio di sicurezza continuino a svolgere un ruolo centrale, ha detto Martins da Cruz, citato dall'agenzia portoghese, al termine della riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue ieri a Bruxelles. L'Iraq deve capire che, se oggi la guerra puo' essere evitata, non potra' piu' esserlo se non adempie (i suoi obblighi), ha aggiunto il ministro. Il Portogallo e', con l'Italia, uno degli otto Paesi europei che hanno firmato un messaggio di appoggio agli Stati Uniti nella crisi irachena

Colombia

Nella ridda di conferme e smentite sull'invio in Colombia di un contingente statunitense per collaborare con le ricerche dei tre cittadini statunitensi in mano alla guerriglia, l'emittente Radio Caracol di Bogota' sostiene che 150 uomini delle forze speciali sono pronti a partire dal Comando Sud degli Stati Uniti a Miami. Secondo la radio il contingente arrivera' prima nella localita' di Tolemaida, quindi si trasferira' a Florencia (nel cuore della zona controllata dalle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia) e infine effettueranno simulazioni operative nella base militare di Larandia, nel dipartimento di Caqueta'. Attualmente gli Usa hanno personale militare nel dipartimento di Arauca, dove stanno formando l'esercito alla protezione dell'oleodotto Cano Limon-Covenas, a Tolemaida, dove si occupano di preparazione dei reparti colombiani di lotta antiguerriglia, a Larandia, dove si occupano della formazione di agenti della polizia contro il narcotraffico, e nella base area di Tres Esquinas (Caqueta'), dove appoggiano le unita' dei battaglioni specializzati nella lotta al narcotraffico dell'esercito. Nella giornata di ieri, praticamente tutti i principali portavoce governativi statunirtensi (Casa Bianca, Dipartimento di Stato e Difesa) sono intervenuti sull'ipotesi di invio del contingente, fornendo su numero e natura della missione informazioni contrastanti.

Congo

Si fa sempre più drammatica l'emergenza Ebola che sta sconvolgendo il nord della Repubblica del Congo. L'ultimo bilancio diffuso ieri dalle autorità sanitarie di Brazzaville parla di ben 93 morti. Una cifra che dimostra chiaramente tutta la virulenza di questa nuova epidemia di febbre emorragica che in meno di due settimane è riuscita a quadruplicare le sue vittime. L'area colpita continua ad essere la provincia nordorientale della Cuvette, vicino al confine con il Gabon dove, lo scorso anno un analoga epidemia causò la morte di oltre 70 persone. Le autorità sanitarie congolesi ritengono che l'epidemia sia esplosa il 4 gennaio scorso e fanno sapere che ad essere stati letteralmente investiti dall'emergenza sanitaria sono due piccoli villaggi: Kelle e Mbou, situati 800 chilometri a nord di Brazzaville. Sul posto sono al lavoro da quasi due settimane le squadre di esperti inviate dal governo di Brazzaville e dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo staff medico presente sul posto lamenta da giorni di trovarsi ad operare in condizioni estremamente difficili, sia a causa dell'isolamento delle zone interessate dall'epidemia sia per la scarsa collaborazione della popolazione locale che si rifiuta di cooperare, attribuendo proprio ai medici il dilagare della malattia. Il governo di Brazzaville e i responsabili dell'Oms nei giorni scorsi hanno lanciato un appello alla comunità internazionale affinché vengano stanziati al più presto fondi di emergenza per combattere il diffondersi di Ebola. In attesa degli aiuti, le autorità congolesi hanno allestito una speciale tendopoli in cui sono stati messi in quarantena le persone contagiate. Intanto la paura legata ad una nuova epidemia di Ebola ha portato il confinante Gabon ad innalzare il livello di sicurezza nella zona di frontiera. Libreville, che nei giorni scorsi aveva inviato nelle provincie gabonesi considerate a rischio alcune squadre mediche, ha chiuso la frontiera con la Cuvette occidentale.

Corea del Sud

Si insedia oggi alla presidenza della Corea del Sud il progressista Roh Moo-hyun del Mdp (Partito democratico del millennio). In una cerimonia che si svolgerà alle 11:00 locali nella piazza del parlamento, il 56enne Roh sarà designato 16esimo presidente della nazione asiatica in luogo del suo predecessore Kim Dae Jung, proveniente dal medesimo partito. Uscito vincente dallo scontro elettorale del 19 dicembre scorso contro il conservatore Lee Joi Chang, il nuovo capo di Stato si troverà ad affrontare molteplici sfide. L’ex avvocato attivista per i diritti umani ha infatti incentrato la sua campagna elettorale sulla necessità di proseguire la ‘sunshine policy’, politica di riavvicinamento tra le due Coree avviata da Kim Dae Jung grazie allo storico incontro del giugno 2000 con il leader nordcoreano Kim Jong Il. Ma, adesso più che mai, l’impresa sembra farsi ardua, soprattutto da quando è scoppiata una grave crisi tra Corea del Nord e Stati Uniti sulla questione del programma bellico nucleare nelle mani del Paese asiatico. Per il momento Roh ha preso apertamente le difese di Pyongyang, dichiarandosi contrario ad eventuali sanzioni contro lo Stato comunista ed inviando nelle scorse settimane un emissario sudcoreano negli Usa proprio allo scopo di intercedere a favore del Paese confinante. Occorre vedere quale sarà a breve la reazione statunitense, tenendo anche conto che a Seul, da mesi, sta montando un forte sentimento anti-americano. Sul fronte economico, il neo presidente dovrà completare le riforme già avviate da Kim Dae Jung. In particolare Roh ha detto che si impegnerà per una più oculata distribuzione della ricchezza nel Paese e non ha nascosto l’ambizione di fare della Corea del Sud uno dei principali centri economici e finanziari dell’Asia orientale. Nell’agenda presidenziale è infine prevista una particolare attenzione al mondo di Internet. Con una mossa a sorpresa, nei giorni scorsi Roh ha rilasciato un’intervista al quotidiano online ‘OhmyNews’, nella quale ha giurato di "non scendere a compromessi con i grandi giornali su carta". In ogni caso, la prima prova a cui dovrà sottoporsi il neo capo di Stato avverrà già oggi, quando il parlamento dovrà confermare o meno la fiducia a Goh Kun, l’uomo che lui ha indicato quale futuro primo ministro.

Corea del Nord

La Corea del Nord ha lanciato nella notte un missile che è finito nel mare del Giappone al largo della costa nordorientale della Corea del Sud. Secondo fonti del ministero della difesa sudcoreano, quando nella penisola coreana era l’alba, un vettore del tipo ‘Silkworm’, di fabbricazione cinese, ha attraversato i cieli prima di cadere in acqua. Si tratterebbe, infatti, di un tipo di missile non a lunga gittata, capace al massimo di coprire 200 chilometri. La ‘prova di forza’ è avvenuta poche ore prima della cerimonia di insediamento a Seul del presidente Roh Moo-Hyun alla quale partecipa anche il segretario di Stato americano Colin Powell. Quest’ultimo non sembra aver raccolto la provocazione ed ha affermato che il lancio del missile nel mar del Giappone è stato solo ‘un vecchio sistema d’arma lanciato in esercitazioni di routine’ ed ha assicurato il neopresidente sudcoreano che gli Usa non hanno nessun piano militare di attacco contro la Corea del Nord. Il volo del razzo ha fatto comunque scattare l’allerta tra le forze armate di Seul. Il presidente dell’Assemblea suprema del popolo di Pyongyang, Kim Yong Nam, parlando da Kuala Lumpur (Malaysia) dove è in corso il Summit del Movimento dei Paesi non allineati (Nam), ha spiegato il perché del lancio del missile adducendo ‘ragioni di sicurezza’. Ha poi ribadito che il suo governo chiede colloqui bilaterali diretti con gli Stati Uniti per risolvere la crisi nucleare nordcoreana aggravatasi con la decisione di Pyongyang di riavviare i propri reattori atomici e di uscire dal trattato di proliferazione nucleare (Tnp). Kim Yong Nam ha aggiunto che i reattori nordcoreani, che alcuni ritengono in grado di produrre materiale fissile per ordigni militari, “in questa fase verranno usati a scopi pacifici, come generare energia elettrica” per affrontare la crisi energetica in cui versa il Paese. Da Seul Colin Powell ha annunciato l’intenzione dell’amministrazione Usa di concedere alla Corea del Nord un aiuto alimentare di 100.000 tonnellate di cibo per quest'anno. Si tratta di una quantità ridotta rispetto agli anni precedenti e legata a specifiche condizioni, tra queste il controllo da parte di ispettori della loro effettiva distribuzione. Nei mesi scorsi gli Usa avevano minacciato di tagliare completamente gli aiuti.

Italia

Blocchi

Sono continuati per tutta la notte i blocchi ferroviari per impedire il passaggio dei treni che trasportano armi. In ogni stazioni sono stati effettuati blocchi che hanno rallemntato la corsa. Il brallentamento più forte si è avuto nelle prime ore della notte a Fornovo, in provincia di parma, dove bancali sono stati messi di traverso sui binari. Una decina di persone si sono incatenati ai binari della stazione di Cascina in segno di protesta. Sui binari sono rimasti qualche minuto, tempestivo l'intervento di polizia e carabinieri attrezzati con cesoie che hanno tagliato le catene, li hanno liberati e trasportati via di peso fin sul marciapiede.. Fitto lo schieramento delle forze dell'ordine in un rapporto di tre uomini per ogni dimostrante. A precedere i convogli militari un treno carico di polizia e carabinieri e poco dopo due treni che trasportavano mezzi ruotati, tra cui gip e camioncini con camouflage.

Cinema

E’ morto alberto sordi