GR ORE 19.30

Esteri

Iraq

La Turchia ha raggiunto un accordo definitivo con gli Stati Uniti per il dispiegamento nel paese di 62mila militari americani, in previsione di una guerra contro l'Iraq. A riferirlo e' stato Tayyb Erdogan, leader del partito Giustizia e Sviluppo ora al governo. "A meno di un evento eccezionale, la mozione sara' discussa domani dal Parlamento", ha spiegato Erdogan in un'intervista alla Cnn turca. Ankara contribuira' al 'fronte settentrionale' dell'invasione con il doppio degli uomini che il Pentagono intende schierare nella zona e dunque alla fine potrebbe inviare all'incirca 40mila soldati. Nel nord dell'Iraq sara' creata una zona-cuscinetto di circa 20 chilometri ha riferito ancora Erdogan. Washington ha offerto ad Ankara, in cambio del suo appoggio, 30 miliardi di dollari in prestiti e garanzie, ha riferito il ministro delle Finanze turco Ali Babacan. Ma la Turchia pretendeva assicurazioni maggiori sul piano finanziario, politico e militare. "Sarebbe sbagliato dire che abbiamo raggiunto un accordo al 100 per cento su tutto con gli Usa, su alcuni punti non abbiamo trovato un'intesa, ma dovremo accontentarci", ha spiegato ancora Erdogan.

Iraq

La francia esclude per ora l’ipotesi di un veto in seno al consiglio delle nazioni unite. La sua posizione non rappresenta certo un’apertura agli stati uniti, ma anzi la si potrebbe definire una dichiarazione di orgoglio dettata dalla soddisfazione ddi consstatare che , nonostante i loro sforzi, gli Usa non sono riusciti ad ottenere i nove voti necessari in consiglio per far passare la loro risoluzione,. E dunque, niente veto solo perchè non sarà necessario, in caso contrario, la posizione dell afrancia potrebbe cambiare.

Londra

Con un intervento alla Camera dei Comuni del ministro degli esteri Jack Straw e' cominciata oggi la fase piu' calda del confronto sull'Iraq tra il governo del premier laburista Tony Blair e il Parlamento britannico. Con il primo ministro al fianco e alla presenza di tutti i maggiori esponenti del gabinetto Straw ha ammesso che questo e' il problema piu' complesso e difficile che si e' mai trovato a dover affrontare. Anche per Blair si tratta di un passaggio difficile e rischioso politicamente, sottolineato da molti osservatori politici i quali rilevano come il premier stia giocando tutte le sue carte sul rapporto privilegiato con gli Usa e sulla linea dura contro il terrorismo e l'esigenza di disarmare in ogni caso il dittatore iracheno. Straw, anche nel tentativo di alleggerire la pressione dei parlamentari laburisti contrari ad ogni azione militare,ha precisato che il dibattito non e' sulla decisione di fare la guerra o meno all'Iraq ma il voto riguarda il fatto che quella offerta a Saddam Hussein e' l'ultima occasione, una opportunita' finale per lui di ottemperare alle richieste delle Nazioni Unite. Su questa posizione vi e' un stretto ordine di scuderia da parte dei laburisti i cui parlamentari sono stati vincolati alla posizione ufficiale di Downing Street. Anche la maggior parte dei voti conservatori sembra si concentreranno sullo stesso testo governativo. Vi sono a fianco due altre posizioni rappresentate da due diversi emendamenti: uno dei liberal-democratici, circa una cinquantina, per i quali non sono stati esauriti tutti gli sforzi diplomatici possibili e quindi non e' ancora il momento di passare alle sanzioni militari; e l'altro su cui convergono i dissidenti laburisti (potrebbero essere fino ad un centinaio) e conservatori i quali sostengono che non e' stato trovato alcun casus belli sufficiente per un'azione militare. Il dibattito aperto con l'intervento di Straw era di fatto cominciato fin da ieri con un ampio ed appassionato discorso di Blair che oggi poi era tornato a Westminster per rispondere ad una serie di interrogazioni. Il voto e' atteso dopo le 20 (ora italiana)

USA

Sono centinaia di migliaia, secondo gli organizzatori, gli americani che stanno partecipando ad una marcia virtuale su Washington indetta per dire no alla guerra all'Iraq. Una coalizione di movimenti pacifisti ha invitato a fare telefonate o inviare email per tutta la giornata di oggi al Congresso e alla Casa Bianca, per esprimere il dissenso nei confronti di un'intervento armato. Siamo estasiati, non credevamo che sarebbe stato un successo di queste dimensioni, ha detto Tom Andrews, un ex membro del Congresso che dirige la coalizione Win Without War (vincere senza la guerra). Quantificare le dimensioni della marcia virtuale e' estremamente difficile. Gli organizzatori, che avevano chiesto ai partecipanti di preregistrarsi, hanno reso noto di aver avuto circa 500.000 contatti. Alla fine, credo che le persone coinvolte saranno nell'ordine di un milione, ha detto Andrews. In alcuni uffici del Congresso, le telefonate arrivano al ritmo di cinque al minuto. La marcia virtuale proseguira' fino alle 18:00 locali (mezzanotte in Italia).

Colombia

Il governo di Bogotá farà tutto quanto in suo potere per ottenere la liberazione dei tre statunitensi da giorni in mano alle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia). Lo ha assicurato il vice presidente Francisco Santos, all’indomani della richiesta della guerriglia di ‘scambiare’ i tre superstiti del Cessna precipitato il 13 febbraio scorso a Florencia (capoluogo del dipartimento di Caquetá, sud del Paese) durante una missione di ‘intelligence’, con un numero imprecisato di ribelli detenuti. Dopo che la Casa Bianca ha formalmente escluso una simile ipotesi, Santos ha asserito che, per il momento, un accordo di tale natura non viene preso in considerazione. Il vice del presidente Alvaro Uribe è quindi intervenuto in merito all’annunciato aumento della presenza militare statunitense nel Paese, già ribattezzata dagli oppositori del governo ‘una ‘vietnamizzazione’ del conflitto interno colombiano’, sostenendo che qualcuno “vuole far scoppiare una tempesta in un bicchiere d’acqua”. Da parte sua, Washington ha precisato che il numero degli effettivi mobilitati per collaborare alle ricerche dei tre statunitensi, sarebbe nettamente inferiore a quello diffuso dalla stampa locale. In base a quanto pubblicato, tra gli altri, dal quotidiano ‘El Tiempo’, avendo deciso l’invio di altri 150 uomini il presidente George W. Bush avrebbe infranto il limite imposto dal suo stesso Congresso che restringe a 400 il numero dei soldati americani che possono permanere contemporaneamente in Colombia. Si tratterebbe, in questo caso, di una ‘misura eccezionale’, autorizzata quando rientri in “operazioni di ricerca e riscatto di civili o militari”, riporta ancora oggi ‘El Tiempo’. Secondo il portavoce del dipartimento di Stato americano, Philip Reeker, tuttavia, l’incremento delle truppe in Colombia non risponderebbe solo al sequestro dei tre statunitensi ma farebbe parte del programma di addestramento dell’esercito colombiano nelle tecniche antiguerriglia iniziato a gennaio. In ogni caso, scrive Sergio Gómez su ‘El Tiempo’, la situazione non è affatto chiara. Al 31 gennaio, erano 208 i militari Usa ufficialmente presenti in Colombia. Solo 20 giorni dopo erano a saliti a 411. Una cifra elevata, sostiene Gómez - se si tiene conto che per la prima volta negli ultimi quattro anni è stata superata la media di 300. “Non andiamo in Colombia per combattere le Farc – ha chiosato il portavoce della Casa Bianca, Ari Fleisher – ma per assistere il governo nella sua lotta contro le Farc”.

Francia

Josè Bovè dovrà scontare dieci mesi di prigione per le sue azioni ogm dopo la conferma, mercoledì 26 febbraio, della corte di appello di montpellier della revoca di una parte della sua condizionale. La corte d’appello, che aveva condannato il sindacalista contadino a sei mesi di prigione nel 2001, dopo laa distruzioen di piante di mais transgenico nella regione dell’herault, ha confermato, a metà, la revoca della condizionale ddi otto mesi, pronunciata nel 1998 dal tribunale di Agen. Il porta parola della confederation paysanne, dovrà cumulare quindi le pene di quattro e sei mesi inflittegli. L’unica sua speranza è la grazia presidenziale, come richiesto da diversi sindacalisti e personalità politiche. In caso contrario, dovrà scontare la sua pena nella stessa prigione dove già aveva passato 44 giorni di reclusione.

ITALIA

Carcere

E' stata archiviata dal gip Gianfrotta l' inchiesta della Procura sulla spedizione punitiva che la notte di Pasqua del 2000 venne organizzata per sedare una rivolta tra i giovanissimi detenuti del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino. Gli indagati erano il direttore, Domenico Arena, e dieci agenti di custodia. L' intervento della polizia penitenziaria fu ordinato per trasferire in celle di isolamento alcuni giovani detenuti, accusati di detenere bottiglie e bastoni per ferire. L' inchiesta dei pm Viglione e Casari non porto' ad accertare un pestaggio in piena regola e quindi chiesero l' archiviazione del caso; prima di accettarla, tuttavia, il gip ha voluto svolgere personalmente altri interrogatori. La sua conclusione lo ha portato ad emettere lo stesso verdetto che poche settimane fa era stao emesso per gli agenti di custodia del carcere di sassari, assolti anche essi dall’accusa di pestaggio.

Lavoro

Martedi' 4 marzo il Consiglio provinciale di Perugia dedichera' una seduta straordinaria alla vicenda dei lavoratori dello stabilimento Nestle'-Perugina per i quali la multinazionale del cioccolato ha chiesto 220 licenziamenti. Ad annunciarlo e' stato il presidente della Provincia Giulio Cozzari nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali, riunione alla riunione hanno partecipato anche l'assessore provinciale allo Sviluppo economico Alfredo Andreani e i capigruppo consiliari di maggioranza e opposizione. L'iniziativa e' stata unanimemente accolta dai rappresentnati politici e sindacali presenti all'incontro. Il Consiglio provinciale aperto potra' servire a comprendere i problemi che interessano il piu' importante sito industriale di Perugia e a mobilitare le istituzioni di tutte le forze politiche e sociali per trovare una soluzione positiva alla vertenza

GR ORE 17.00

ESTERI

Francia

Josè Bovè dovrà scontare dieci mesi di prigione per le sue azioni ogm dopo la conferma, mercoledì 26 febbraio, della corte di appello di montpellier della revoca di una parte della sua condizionale. La corte d’appello, che aveva condannato il sindacalista contadino a sei mesi di prigione nel 2001, dopo laa distruzioen di piante di mais transgenico nella regione dell’herault, ha confermato, a metà, la revoca della condizionale ddi otto mesi, pronunciata nel 1998 dal tribunale di Agen. Il porta parola della confederation paysanne, dovrà cumulare quindi le pene di quattro e sei mesi inflittegli. L’unica sua speranza è la grazia presidenziale, come richiesto da diversi sindacalisti e personalità politiche. In caso contrario, dovrà scontare la sua pena nella stessa prigione dove già aveva passato 44 giorni di reclusione.

Israele

I rapporti fra Belgio e Israele sono troppo tesi, fatto che a Bruxelles provoca un profondo rammarico. Lo ha dichiarato il ministro degli esteri belga, Louis Michel, in una lettera aperta pubblicata su un quotidiano, dopo la sentenza della Corte di Cassazione di Bruxelles, che giorni fa ha dato via libera ad un eventuale processo in futuro contro il premier israeliano Ariel Sharon. La sentanza e' stata presa sulla base della 'competenza universale' in materia giudiziaria approvata nel 1993, legge grazie alla quale negli ultimi anni sono stati denunciati alla magistratura nazionale alcuni leader o ex leader stranieri. Mi rammarico che i miei amici israeliani non possano accettare la filosofia che e' alla base di tale legge, e al contrario continuino a ripetere che essa attacca in modo specifico Israele o il suo premier, afferma la 'lettera aperta' destinata alla stampa israeliana sottoscritta dal ministro e pubblicata oggi sul quotidiano 'Le Soir'. Cio' e' completamente falso, ha sottolineato Michel, precisando che ogni tanto puo' capitare che Belgio e Israele abbiano opinioni diverse, fatto che da entrambe le parti e' sempre stato superato grazie al dialogo e le consultazioni

Iraq

La francia esclude per ora l’ipotesi di un veto in seno al consiglio delle nazioni unite. La sua posizione non rappresenta certo un’apertura agli stati uniti, ma anzi la si potrebbe definire una dichiarazione di orgoglio dettata dalla soddisfazione ddi consstatare che , nonostante i loro sforzi, gli Usa non sono riusciti ad ottenere i nove voti necessari in consiglio per far passare la loro risoluzione,. E dunque, niente veto solo perchè non sarà necessario, in caso contrario, la posizione dell afrancia potrebbe cambiare.

Irlanda

Due compagnie aeree statunitensi, impegnate nel trasporto dei militari Usa in Medio Oriente, hanno deciso di escludere dalla rotta l'aeroporto irlandese di Shannon, dove sabato è prevista un'imponente manifestazione pacifista.

La decisione della North American Arlines e della Miami Airlines è stata provocata dai ripetuti assalti compiuti contro velivoli statunitensi da parte di manifestanti contrari alla guerra in Iraq e che hanno già causato oltre 500.000 euro di danni.

All'inizio del mese, un'altra compagnia aerea di voli a noleggio, la World Airlines, anch'essa utilizzata dal Pentagono per il trasporto dei militari in Medio Oriente, aveva deciso di evitare l'aeroporto di Shannon (da decenni utilizzato per il rifornimento di carburante degli aerei che attraversano l'Atlantico) e trasferire lo scalo a Francoforte

Palestina

A Rafah l'esercito di israeliano uccide un ragazzo di 13 anni e ferisce altre 10 persone di cui 5 bambini nel quartiere di Tel el Sultan. Un poliziotto palestinese viene ferito nella quartiere di Saleh e-Deen. L'esercito di occupazione israeliano, nel pomeriggio del 25 febbraio 2003, ha aperto il fuoco dalle postazioni militari del checkpoint di Al Mawasi e da un tank contro le abitazioni e gli abitanti del quartiere di Tel el Sultan a Rafah (Striscia di Gaza - Palestina Occupata). Vengono ferite 11 persone e le ambulanze accorse sono ugualmente sottoposte al fuoco israeliano che impedisce i soccorsi; un ragazzo di 13 anni, Ahmad Abu Elwan, colpito da una pallottola penetrata in casa attraverso la finestra, muore per le ferite riportate: l'ambulanza e' arrivata troppo tardi... Degli altri 10 feriti sopravvissuti, 5 sono bambini.In un altra zona della citta' di Rafah, vicino a Salah e-Deen Gate, viene anche ferito un poliziotto palestinese, mentre si trovava nel proprio ufficio, dai soldati israeliani appostati nella torre di difesa del "Muro dell'Apartheid" che il Governo di Israele sta costruendo lungo il confine con l'Egitto costringendo la popolazione ad evacuare la zona per i massicci spari e bombardamenti e demolendo centinaia di abitazioni. Cinque attivisti dell'ISM presenti a Rafah dormiranno nelle case del quartiere per proteggere le famiglie che vi abitano.

ITALIA

Movimenti

Contro le mobilitazioni di blocchi ferroviari si pronuncia oggi anche Taormina, celebre avvocato di Berlusconi e non a caso parlamentare di Forza Italia , che chiede l’arresto di quelli che considera leader del movimento Casarini e Caruso, arrivando per loro ad ipotizzare l’accusa di strage, punibile con l’ergastolo. L’ipotesi di tale accusa si configurerebbe attraverso proprio il blocco dei treni, poichè questi potrebbero causare disastri ferroviari. Ma il suo intervento, è anche l’occasione per attaccare i magistrati, sostenendo che la loro azione sia improntata all’accusa alle forze dell’ordine e alla protezione dei delinquenti. E’ chiaro il riferimento all’inchiesta di Genova, e alla recente accusa nei confronti degli agenti napoletani durante il vertice del marzo 2001. Nonostante questo, azioni per tutta la giornata di oggi si sono susseguite in diverse città italiane, dove sono state occupate le sedi provinciali di trenitalia. A pisa, alcune decine di attivisti hanno occupato l’aereoporto Galileui, l’azione è terminata poco

Carcere

E' stata archiviata dal gip Gianfrotta l' inchiesta della Procura sulla spedizione punitiva che la notte di Pasqua del 2000 venne organizzata per sedare una rivolta tra i giovanissimi detenuti del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino. Gli indagati erano il direttore, Domenico Arena, e dieci agenti di custodia. L' intervento della polizia penitenziaria fu ordinato per trasferire in celle di isolamento alcuni giovani detenuti, accusati di detenere bottiglie e bastoni per ferire. L' inchiesta dei pm Viglione e Casari non porto' ad accertare un pestaggio in piena regola e quindi chiesero l' archiviazione del caso; prima di accettarla, tuttavia, il gip ha voluto svolgere personalmente altri interrogatori. La sua conclusione lo ha portato ad emettere lo stesso verdetto che poche settimane fa era stao emesso per gli agenti di custodia del carcere di sassari, assolti anche essi dall’accusa di pestaggio.

Movimenti 2

Assemblea nazionale dei movimenti il 1 e 2 marzo a Livorno. In attesa dell’inizio della manifestazione a Pisa di oggi, che partirà tra pochi minuti, e di quella di camp darby dell’8 marzo, è questo l’appuntamento che si danno i movimenti, per rilanciare l'opposizione alla guerra, l'opposizione al neoliberismo ed al razzismo per difendere ed estendere i diritti a tutti(migranti, lavoratori e lavoratrici, precari, senza diritti, utenti dei servizi pubblici, ecc.). Un appuntamento preparatorio in previsione del priossimo forum sociale europeo che si terrà a parigi nel prossimo novembre

GR FLASH 13.00

Iraq

Gli americani potranno quindi utilizzare il centro di comando e controllo dell'Air Force di Prince Sultan (la base aperta nel 2001 a sud di Riad) e far decollare dalle altre basi saudite aerei per il rifornimento, e da ricognizione (Awacs e JStars). Aerei da combattimento inviati in missioni di intercettazione contro aerei militari iracheni e per continuare a pattugliare la zona di interdizione aerea nel sud dell'Iraq. Ma anche per missioni di bombardamento (quest'ultimo punto rimane implicito, e da non rendere pubblico, secondo quanto spiega la fonte diplomatica). Al contrario, la Siria ha fatto sapere che non riconoscera' e non avra' alcun tipo di rapporti diplomatici con qualsiasi governatore militare americano che dovesse essere installato in Iraq dopo l'eventuale cacciata di Saddam Hussein. Lo ha detto il vicepresidente Abdel Halim Khaddam.

Mentre il Parlamento di Ankara annunciava per domani l'atteso dibattito che portera' alla votazione sull'eventuale ingresso in Turchia di circa 62.000 soldati americani, e sull'uso da parte degli stessi delle basi militari in territorio nazionale, l'agenzia di stampa 'Anadolou' ha riferito che il segretario di Stato americano Colin Powell ha telefonato al primo ministro turco, il filo-islamico Abdullah Gul, per sottolineare l'urgenza degli Stati Uniti di ottenere il via libera. Powell ha quindi sollecitato l'interlocutore a fare si' che le necessarie autorizzazioni giungano rapidamente, e a quanto pare e' stato particolarmente insistente nel chiedere a Gul quando si pronuncera' il Parlamento.Il dibattito e la successiva votazione in aula sono slittati piu' volte perche', in cambio dell'accesso per le truppe Usa, le autorita' della Turchia pretendono un pacchetto di aiuti economici, e di compensazioni per le conseguenze di un conflitto, piu' consistente rispetto a quello finora offerto loro da Washington.

Continuano le iniziative del Vaticano contro la guerra una delegazione del Consiglio delle Chiese Cristiane degli Stati Uniti e' stata ricevuta da papa al termine dell'Udienza Generale. Come e' noto l'organismo, del quale fa parte anche la Chiesa metodista di cui e' membro il presidente George W. Bush, ha pubblicato un documento contro la guerra all'Iraq. Il testo e' stato consegnato al Papa con l'adesione all'iniziativa da lui lanciata di un giorno di digiuno per la pace che si celebrera' il prossimo 5 marzo. L'adesione delle chiese americane al digiuno proposto dal Papa segue a quella della Comunione Anglicana decisa ieri a Londra.

Fermati per un liquido sospetto: era solo detergente. Colin Powell all'Onu aveva parlato di un cellula spagnola Saranno rilasciati entro la settimana, a meno che non vengano prodotte altre prove a loro carico, i 16 presunti terroristi arrestati in Spagna il mese scorso e sospettati di voler preparare un attentato con armi chimiche.Sono stati infatti confermati i risultati dei test sul liquido sequestrato agli uomini fermati: si tratta di detergente e non di ricina come sospettato dagli inquirenti, a quanto riporta oggi il quotidiano El Pais.Campioni delle sostanze sospette sono stati inviati anche negli Stati Uniti. Il giudice che segue il caso, Guillermo Ruiz Polanco, ha fatto sapere che gli uomini saranno presto rilasciati: alcuni di loro, pero', potrebbero essere trattenuti con l'accusa di falsificazione di documenti. L'arresto dei presunti terroristi, di nazionalita' algerina e marocchina, aveva creato grane allarme in Spagna, anche perche' molto vicino in ordine di tempo ad altre operazioni che avevano condotto all'arresto di presunti militanti a Parigi e Londra.Il segretario di stato Colin Powell, nel presentare le prove di intelligence contro l'Iraq al Consiglio di sicurezza aveva anche fatto esplicito riferiemento a una cellula di Al Qaeda spagnola.

Palestina

A Rafah l'esercito di israeliano uccide un ragazzo di 13 anni e ferisce altre 10 persone di cui 5 bambini nel quartiere di Tel el Sultan. Un poliziotto palestinese viene ferito nella quartiere di Saleh e-Deen. L'esercito di occupazione israeliano, nel pomeriggio del 25 febbraio 2003, ha aperto il fuoco dalle postazioni militari del checkpoint di Al Mawasi e da un tank contro le abitazioni e gli abitanti del quartiere di Tel el Sultan a Rafah (Striscia di Gaza - Palestina Occupata). Vengono ferite 11 persone e le ambulanze accorse sono ugualmente sottoposte al fuoco israeliano che impedisce i soccorsi; un ragazzo di 13 anni, Ahmad Abu Elwan, colpito da una pallottola penetrata in casa attraverso la finestra, muore per le ferite riportate: l'ambulanza e' arrivata troppo tardi... Degli altri 10 feriti sopravvissuti, 5 sono bambini.In un altra zona della citta' di Rafah, vicino a Salah e-Deen Gate, viene anche ferito un poliziotto palestinese, mentre si trovava nel proprio ufficio, dai soldati israeliani appostati nella torre di difesa del "Muro dell'Apartheid" che il Governo di Israele sta costruendo lungo il confine con l'Egitto costringendo la popolazione ad evacuare la zona per i massicci spari e bombardamenti e demolendo centinaia di abitazioni. Cinque attivisti dell'ISM presenti a Rafah dormiranno nelle case del quartiere per proteggere le famiglie che vi abitano.

Paesi Baschi

Il direttore di Egunkaria, Martxelo Otamendi, ha affermato di aver subito torture da parte della Guardia Civil durante il periodo di isolamento al quale è stato sottoposto dopo l'arresto; ha denunciato di essere stato tenuto in cella di isolamento, nudo ed in manette, e di aver subito l'ormai abituale rito della "bolsa",l'applicazione di una busta di plastica chiusa in testa fino al limite del soffocamento.Otamendi era stato arrestato la settimana scorsa assieme agli altri redattori di Egunkaria e posto in isolamento secondo la legislazione antiterrorista spagnola che lascia per tre o cinque giorni gli arrestati nella "sapienti" mani della polizia più violenta ed impunita d'Europa.Ricordiamo che Egunkaria, unico quotidiano scritto interamente in ligua basca, è stato chiuso manu militari dalla Guardia Civil per decisione del magistrato spagnolo Garzon con l'accusa di essere parte di ETA. Otamendi ha inoltre dichiarato che anche gli altri giornalisti arrestati, i quali non hanno ancora potuto rilasciare dichiarazioni, sono stati sottoposti a pestaggi e maltrattamenti, in particolare l'intellettuale basco Joan Mari Torrealdi, che avrebbe addirittura tentato il suicidio pur di sfuggire alle torture. Il direttore di Egunkaria ha quindi concluso la propria conferenza stampa ribadendo l'assoluta mancanza di legami, sia politici che economici, fra la testata che dirige e l'organizzazione armata ETA, ed ha chiamato la cittadinanza basca alla mobilitazione per il diritto alla libertà di espressione e di parola.

CARCERE

Il cosiddetto "indultino" al senato. Il provvedimento per la sospensione condizionale della pena per i detenuti che hanno da scontare un residuo di tre anni di carcere, recentemente approvato alla Camera dei deputati, è ora approdato al Senato. I tempi del dibattito e dell'eventuale approvazione, stabiliti dalla conferenza dei capigruppo del Senato sono i seguenti: due mesi di discussione in Commissione giustizia del Senato, e poi, il 6 aprile andrà in aula per le dichiarazioni di voto e successivo voto conclusivo. Se anche il Senato approverà la stesura del provvedimento di legge così come è stato licenziato dalla Camera, diventerà legge dello stato e sarà operativo, se al contrario vi saranno modifiche, il testo ritornerà alla Camera. Le valutazioni dello stesso Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria calcolano in non più di 3.000 i possibili beneficiari del provvedimento, da più parte criticato, soprattutto dai detenuti e dalle detenute, perchè è totalmente inadeguato a decongestionare il sovraffollamento delle carceri italiane.

GR FLASH 9.30

IRAQ: SU TRUPPE USA DOMANI IL DIBATTITO AL PARLAMENTO TURCO = - Ankara, 26 feb. - Si svolgera' domani in seno al Parlamento di Ankara l'atteso dibattito sulla mozione governativa per autorizzare l'ingresso in territorio turco di circa 62.000 soldati americani, e l'uso da parte degli stessi delle basi militari nazionali in vista della creazione di un fronte nord in caso di guerra all'Iraq, dal quale procedere a un'eventuale invasione. Lo hanno riferito fonti parlamentari riservate. Il dibattito e la successiva votazione in aula sono slittati piu' volte perche' le autorita' della Turchia pretendono, in cambio dell'accesso per le truppe Usa, un pacchetto di aiuti economici e di compensazioni per le conseguenze di un conflitto piu' consistente rispetto a quello offerto da Washington. Il governo di Ankara e' inoltre dominato dal filo-islamico Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, e deve fare i conti con una base non certo favorevole a concessioni asll'Occidente che andrebbero a detrimento di un altro Paese musulmano, quale e' l'Iraq.

IRAQ: OGGI BLAIR AFFRONTA VOTO AI COMUNI SULLA GUERRA Londra, 26 feb. - I ribelli alla guerra sfidano Blair. Cosi' il Guardian sintentizza, in un titolo, la situazione che si trovera' ad affrontare oggi il premier britannico alla Camera dei Comuni dove, dopo un dibattito che si preannuncia rovente, si votera' sull'azione militare contro l'Iraq. Oltre 70 dei deputati laburisti infatti hanno gia' espresso la loro contrarieta' alla politica di guerra affrettata intrapresa dal loro premier, che rischia quindi oggi di affrontare la piu' ampia rivolta alla sua autorita' mai avvenuta nei suoi sei anni di premiership. La scorsa notte il partito trasversale degli oppositori alla guerra ha annunciato di poter contare sul voto contro la guerra, o sull'astensione, di almeno 160 deputati, di tutti gli schieramenti.

COLLINS (SETAF VICENZA), MANIFESTAZIONI NON CAMBIERANNO I PIANI Vicenza, 26 feb. - Siamo preoccupati, ma siamo sempre in grado di dispiegare quanto preventivato. Naturalmente tenendo conto delle proteste e di quanto ci dicono questure, carabinieri e governo. E' quanto afferma a 'Il Corriere della Sera' il colonnello americano Thomas Collins, ufficiale del Setaf (Southern european task force) dalla caserma Ederle di Vicenza, a proposito delle proteste dei pacifisti disobbedienti. Operiamo in strettissimo collegamento -aggiunge- nelle autorita' italiane abbiamo la massima fiducia e ci muoveremo secondo le loro disposizioni e suggerimenti

ISRAELE - Il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, ha raggiunto questa mattina l'accordo che allarga la coalizione che sosterra' il suo nuovo governo. L'accordo, annuncia una dichiarazione del Likud, verra' firmato ufficialmente oggi fra il partito di Sharon vincitore delle elezioni dello scorso 28 gennaio senza pero' ottenere una sicura maggioranza alla Knesset, con il centrista Shinui e le formazioni di estrema destra, il partito Nazionale d'Unione ed il Partito religioso nazionale (Nrp), il 'paladino' dei coloni e dell’estensione degli insediamenti israeliani nei territori. In questo modo Sharon si assicura una maggioranza di 68 dei 120 voti della Knesset.

KUALA LUMPUR, PAESI ISLAMICI VALUTANO STRUMENTI DI PRESSIONE (ANSA-AFP-REUTERS) - KUALA LUMPUR, 26 FEB - I leader dei Paesi islamici che hanno partecipato al vertice del movimento dei non allineati di Kuala Lumpur hanno deciso di sostenere la posizione di Francia, Germania e Russia nella crisi irachena e hanno preso in considerazione, nel tentativo di evitare una guerra, l'eventualita' di usare l'arma del petrolio. La proposta e' stata presentata dal premier malaysiano Mahatir Mohamad, il quale - parlando al termine di una riunione informale di una cinquantina di Paesi dell'Oci - ha detto: C'e' stata una proposta di valutare l'eventuale uso del petrolio come strumento di pressione. Come questo puo' essere attuato - ha aggiunto il premier - e' un altro discorso, ma c'e' un consenso sul fatto che occorre anche pensare a cio'. E' qualcosa di molto pericoloso, alcuni dicono che potrebbe causare molte ripercussioni ma se non riflettiamo su questo non saremo in grado di esercitare alcuna influenza

Mobilitazioni

Ci si mobilita in tuta italia e in particolar modo nelle città interessatae dalle tratte ferroviarie dei treni della morte, per partecipare alla giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra. Dalle otto e trenta sono in corso presidi a Vicenza e a Milano, mentre alla stessa ora era indetto un appuntamento a verona per raggiungere grisignano, dove dalle sette e trenta si sono radunati i manifetstanti. Da genova, l'appuntamento è alle dieci e trenta per raggiungere pisa, mentre un presidio resterà nel capoluogo ligure. A pisa già nella mattina sono organizati presidi nelle stazioni, mentre si attende la manifestazione nazionale che partirà alle ore 17.

Alberto Sordi

Il centro della capitale è rimasto a lungo paralizzato da un'enorme folla che voleva porgere un ultimo saluto all'attore scomparso. Piazza del Campidoglio, in prossimità della Camera ardente allestita nella sala Giulio Cesare. Numerose sono le persone che entrano nella sala del Consiglio in una fila composta, in silenzio, per salutare il loro Alberto Sordi, il loro attore preferito, da molti definito come uno di famiglia. Tanti i fiori lasciati ai margini del feretro, i baci lanciati, i segni della croce.Tanti gli sguardi che incrociano il sorriso irresistibile di Albertone che campeggia da una gigantografia allestita nella sala, che lo ritrae mentre nel '95 ritira il Leone d'oro alla carriera.Il traffico è stato bloccato per tutta la serata da un flusso interminabile di cittadini in attesa. Un percorso transennato lungo diverse decine di metri conduce verso la camera ardente, controllato da poliziotti e carabinieri. Taxi e automobili sono stati deviati fino a tarda sera verso strade secondarie. I funerali del grande attore saranno celebrati a Roma, giovedi mattina, nella basilica di San Giovanni e saranno trasmessi in diretta sulla Rete 1 della Rai. Secondo le prime stime si prevede un afflusso di 500 mila persone. Per facilitare gli spostamenti è stato approntato un piano di emergenza dei trasporti.