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'''PALESTINA'''

Almeno un palestinese, secondo gli israeliani un militare, e' rimasto ucciso durate uno scontro a fuoco con soldati israeliani nel villaggio cisgiordano di Saida, situato nel distretto di Tulkarem. Lo hanno denunciato testimoni oculari, secondo cui altri due palestinesi sono rimasti feriti nella sparatoria, e sono poi stati arrestati insieme a tre compagni. Fonti militari israeliano hanno precisato che i soldati, appoggiati da alcuni elicotteri d'assalto, hanno circondato la scuola locale al cui interno si sarebbero asserragliati non semplici ragazzi ma adulti. Alla vista dell'esercito con la stella di david nel centro abitato o militari israeliani sarebbero stati presi di mira con una bomba, che tuttavia non ha provocato alcun danno. Cosi l'esercito israeliano ha aperto il fuoco ferendo tre palestinesi e uccisdendone uno. L'operazione a Saida, che ha visto l'intervento di un elevato numero di effettivi, e' stata realizzata nell'ambito della piu' vasta campagna di rastrellamenti in corso da settimane in Cisgiordania. In tutto oggi sono stati una quindicina i palestinesi arrestati per presunta partecipazione all'intifada.

gRor 13.00

PALESTINA

Almeno un palestinese, secondo gli israeliani un militare, e' rimasto ucciso durate uno scontro a fuoco con soldati israeliani nel villaggio cisgiordano di Saida, situato nel distretto di Tulkarem. Lo hanno denunciato testimoni oculari, secondo cui altri due palestinesi sono rimasti feriti nella sparatoria, e sono poi stati arrestati insieme a tre compagni. Fonti militari israeliano hanno precisato che i soldati, appoggiati da alcuni elicotteri d'assalto, hanno circondato la scuola locale al cui interno si sarebbero asserragliati non semplici ragazzi ma adulti. Alla vista dell'esercito con la stella di david nel centro abitato o militari israeliani sarebbero stati presi di mira con una bomba, che tuttavia non ha provocato alcun danno. Cosi l'esercito israeliano ha aperto il fuoco ferendo tre palestinesi e uccisdendone uno. L'operazione a Saida, che ha visto l'intervento di un elevato numero di effettivi, e' stata realizzata nell'ambito della piu' vasta campagna di rastrellamenti in corso da settimane in Cisgiordania. In tutto oggi sono stati una quindicina i palestinesi arrestati per presunta partecipazione all'intifada.

OCALAN

La Corte Europea dei Diritti umani ha condannato la Turchia per come ha gestito l'arresto e il processo di Abdullah Ocalan, il leader curdo in carcere a Imrali. La corte di Strasburgo ritiene che la Turchia abbia violato l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani che proibisce il trattamento disumano degli imputati. Ocalan fu arrestato mentre peregrinava per vari stati del mondo in cerca di ospitalità, l'esilio non gli fu concesso neppure dal governo italiano allora presieduto da D'Alema. Oggi la Corte ha decretato che l'arresto è avvenuto con procedure non consentite, cosi anche la traduzione del prigioniero e che il processo e' stato iniquo per la presenza ad alcune udienze di un giudice militare e per gli scarsi contatti consentiti a Ocalan con il suo avvocato. Teoricamente Ankara sarebbe tenuta a ripetere il processo, ma di fatto non e' obbligata.

Ore 9.30

Scuola

Stamani il Senato approverà definitivamente, dopo due anni di iter parlamentare, il disegno di legge di riforma dell’istruzione.Il ministero ha già varato il decreto sugli organici del prossimo anno scolastico: è previsto un taglio di 8 mila professori. I tagli sono concentrati nelle regioni del Sud,effetto previsto nella Finanziaria.Nella scuola elementare è stata ridotta la quota di organico utilizzata in vari progetti, come l’inglese. Nelle medie e nelle superiori è stato ricondotto a diciotto ore l’impegno orario dei docenti che, per motivi organizzativi, non riuscivano a coprirlo interamente.Per quanto riguarda i posti di sostegno non ci sono variazioni. In totale si passerà da 698.146 docenti dell’anno in corso ai 690.157 nel prossimo . La differenza è di 7.989 professori, pari all’1,14 per cento,le dotazioni organiche vengono assegnate a livello regionale. Spettera' dunque ai direttori regionali procedere alla ripartizione di tali dotazioni di personale tra le province.Sul versante del contratto, che riguarda un milione di persone, al Tesoro è in corso da due mesi la verifica delle risorse certificate dal ministro Moratti. Senza il timbro di Tremonti la trattativa all’Aran non procede. Proclamato uno sciopero nazionale per il giorno 24 contro la riforma e i tagli agli organici e le mancate assunzioni in ruolo.

Iraq

L'ipotesi che l'attacco all'Iraq potrebbe essere spostato alla fine di marzo si fa più verosimile nel dibattito all'interno del Consiglio di Sicurezza. E questo nonostante il segretario alla difesa americano Rumsfeld prema per la guerra.I 6 Paesi indecisi tra i membri non permanenti del consiglio di sicurezza hanno proposto di spostare l'ultimatum all'Iraq di 45 giorni alla fine di aprile.Gli Stati Uniti si oppongono ma, contemporaneamente, sembra siano disposti ad accettare un ritardo di 10-15 giorni, alla fine di marzo.È questa l'ipotesi alla quale sta lavorando soprattutto la diplomazia britannica. Blair infatti è in forte difficoltà. Gli inglesi all'80% sono contrari ad una guerra senza l'autorizzazione dell'Onu. Inoltre una parte del suo partito, il Labour, minaccia la convocazione di un congresso straordinario per destituirlo.Lo slittamento dell'ultimatum potrebbe forse permettere di guadagnare il consenso di qualche indeciso e arrivare cosi' ai 9 voti necessari per far passare la risoluzione americana.Per tutti questi motivi è provvidenziale il dibattito in corso alle Nazioni Unite chiesto dai Paesi non allineati, sospeso in serata e che riprende oggi pomeriggio. Da un punto di vista politico è assolutamente ininfluente, ma impone lo slittamento del voto in Consiglio e fornisce a tutti la foglia di fico dietro alla quale continuare a trattare.

Infine gli Stati Uniti sperano che, allungando appena i tempi dell'attacco, maturi il ripensamento turco e si possa così riaprire il fronte nord. Erdogan, leader del partito islamista al governo, formerà un nuovo governo ed il suo sì alle truppe americane non potrebbe essere ignorato dal suo partito. E Washington ha già ripreso la trattativa con Ankara.

Il premier conservatore australiano John Howard e' lanciato in una campagna finale per persuadere gli australiani della necessita' di un attacco guidato dagli Stati uniti per disarmare l'Iraq mentre, come conferma un nuovo sondaggio, si consolida l'opposizione a un conflitto senza l'avallo dell'Onu. La percentuale dei contrari a un attacco unilaterale e' salita al 59%, il livello piu' alto in sei mesi. Howard, che gia' in gennaio ha disposto il dispiegamento nel Golfo di 2.000 soldati e di mezzi aerei e navali a fianco delle truppe Usa e Gb, presentera' le ragioni del suo governo per la partecipazione a un intervento armato domani, al Club nazionale della stampa

La Fiom e' pronta a scioperare in caso di conflitto contro l'Iraq e alla mobilitazione permanente contro la guerra e contro il coinvolgimento italiano. Questi alcuni delle decisioni assunte all'unanimita' dal Comitato Centrale della Fiom riunitosi oggi. Il Comitato Centrale della Fiom, si legge in una nota, ha deciso la partecipazione del sindacato di categoria alla fermata europea alle ore 12 del 14 marzo; l'appello a tutti i metalmeccanici per scioperi immediati e manifestazioni nel momento in cui dovesse scoppiare il conflitto; di dare mandato alla segreteria per decidere ulteriori iniziative di sciopero nel quadro delle decisioni di lotta europee contro la guerra e la diffusione in tutti i luoghi di lavoro di un appello alla mobilitazione permanente dei metalmeccanici contro la guerra e contro il coinvolgimento italiano nella guerra.

Palestina

Proseguono da parte delle truppe israeliane in tutta la Cisgiordania rastrellamenti e retate, che soltanto nelle ultime ore hanno portato all'arresto di una quindicina di palestinesi. L'operazione piu' impegnativa ha avuto come teatro il villaggio di Saida, nel distretto di Tulkarem, ove sono stati catturati cinque palestinesi gia' ricercati dai servizi di sicurezza ebraici; l'occupazione del centro abitato ha richiesto l'intervento di un elevato numero di soldati. Fonti militari israeliane hanno riferito che, all'arrivo di questi ultimi, alcuni palestinesi hanno tirato loro contro una bomba, senza tuttavia provocare feriti.

gror030312 (last edited 2008-06-26 10:01:00 by anonymous)