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Dall'inizio della seconda Intifada, fissato al 29 settembre del 2000, sono stati uccisi 1945 palestinese, 365 dei quali civili innocenti, 130 bambini sotto i 16 anni e 235 adulti, fra i quali molte donne ed anziani. E' quanto riporta oggi il quotidiano israeliano ''Haaretz'', citando uno rapporto della Difesa israeliana, le cui cifre sono inferiori a quelle denunciate dalle organizzazioni palestinesi e dei gruppi per la difesa dei diritti umani. Secondo il rapporto dell'esercito israeliano, 441 dei palestinesi uccisi appartenevano ad Hamas ed alla Jihad islamica, 324 erano militanti di Fatah e dei Tanzim, 329 erano membri delle forze di sicurezza dell'Anp, 69 appartenevano al Fronte popolare, al Fronte democratico ed altri gruppi minori. Secondo la Mezza Luna Rossa, la Croce Rossa islamica, sono 2167 i palestinesi rimasti uccisi, perche' nella lista vengono inclusi i kamikaze ed i malati morti nelle ambulanze bloccate per ore ai posti di blocco israeliani. In questi due anni di ripresa del conflitto israelo-palestinese, sono stati 753 gli israeliani rimasti uccisi, dei quali 519, cioe' il 69 per cento, civili. Commentando l'alto numero di bambini e ragazzi rimasti uccisi, le fonti della Difesa citate da haaretz sostengono che in alcuni casi questi ragazzi stavano lanciando bottiglie Molotov. ''Non c'e' giustificazione per la morte di palestinesi sotto i 16 anni -aggiungono pero' le fonti- anche se stavano lanciando bottiglie Molotov. Questi casi devono essere indagati'' Dall'inizio della seconda Intifada, fissato al 29 settembre del 2000, sono stati uccisi 1945 palestinese, 365 dei quali civili innocenti, 130 bambini sotto i 16 anni e 235 adulti, fra i quali molte donne ed anziani. E' quanto riporta oggi il quotidiano israeliano ''Haaretz'', citando uno rapporto della Difesa israeliana, le cui cifre sono inferiori a quelle denunciate dalle organizzazioni palestinesi e dei gruppi per la difesa dei diritti umani. Secondo il rapporto dell'esercito israeliano, 441 dei palestinesi uccisi appartenevano ad Hamas ed alla Jihad islamica, 324 erano militanti di Fatah e dei Tanzim, 329 erano membri delle forze di sicurezza dell'Anp, 69 appartenevano al Fronte popolare, al Fronte democratico ed altri gruppi minori. Secondo la Mezza Luna Rossa, la Croce Rossa islamica, sono 2167 i palestinesi rimasti uccisi, perche' nella lista vengono inclusi i kamikaze ed i malati morti nelle ambulanze bloccate per ore ai posti di blocco israeliani. In questi due anni di ripresa del conflitto israelo-palestinese, sono stati 753 gli israeliani rimasti uccisi, dei quali 519, cioe' il 69 per cento, civili. Commentando l'alto numero di bambini e ragazzi rimasti uccisi, le fonti della Difesa citate da haaretz sostengono che in alcuni casi questi ragazzi stavano lanciando bottiglie Molotov. 'Non c'e' giustificazione per la morte di palestinesi sotto i 16 anni -aggiungono pero' le fonti- anche se stavano lanciando bottiglie Molotov. Questi casi devono essere indagati'
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Due anni dopo aver distrutto assieme al leader contadino francese Jose' Bove' una piantagione di soia geneticamente modificata della Monsanto vicino a Porto Alegre, numerosi agricoltori legati al Movimento Sem Terra (Mst) stanno piantando e commercializzando la stessa soia, considerata piu' redditizia. La denuncia e' stata confermata dal vertice stesso del Mst, che formalmente e' un deciso oppositore dei prodotti geneticamente modificati (Ogm). Secondo un portavoce del Movimento, molti degli agricoltori che hanno avuto terra grazie alla riforma agraria ''si sono fatti sedurre dalla propaganda delle multinazionali e si sono convinti che la soia modificata e' piu' facile da piantare e piu' redditizia da rivendere, anche se in realta' non e' cosi' . Nello stato del Rio Grande do Sul, dove si e' svolto negli ultimi anni il Foro Sociale Mondiale e dove l'attivista francese Bove' e militanti del MST rasero al suolo due ettari piantati a soia transgenica, l'80 per cento del raccolto di soia e' costituito da Ogm. Nei giorni scorsi, il governo del presidente Inacio Lula da Silva ha riconfermato la proibizione delle colture modificate e del commercio degli Ogm in Brasile. Sale intanto in tutto il paese la tensione per le nuove invasioni di terra da parte del Movimento, dopo una tregua iniziale con il governo di sinistra. I militanti senza terra accusano il governo di temporeggiare e di frenare la riforma agraria (alla quale e' ufficialmente favorevole) con la burocrazia. Da parte loro, i latifondisti non si sentono piu' protetti con l'entrata in scena di un governo di sinistra e minacciano di creare milizie armate per proteggere 'il diritto alla proprieta' Due anni dopo aver distrutto assieme al leader contadino francese Jose' Bove' una piantagione di soia geneticamente modificata della Monsanto vicino a Porto Alegre, numerosi agricoltori legati al Movimento Sem Terra (Mst) stanno piantando e commercializzando la stessa soia, considerata piu' redditizia. La denuncia e' stata confermata dal vertice stesso del Mst, che formalmente e' un deciso oppositore dei prodotti geneticamente modificati (Ogm). Secondo un portavoce del Movimento, molti degli agricoltori che hanno avuto terra grazie alla riforma agraria 'si sono fatti sedurre dalla propaganda delle multinazionali e si sono convinti che la soia modificata e' piu' facile da piantare e piu' redditizia da rivendere, anche se in realta' non e' cosi' . Nello stato del Rio Grande do Sul, dove si e' svolto negli ultimi anni il Foro Sociale Mondiale e dove l'attivista francese Bove' e militanti del MST rasero al suolo due ettari piantati a soia transgenica, l'80 per cento del raccolto di soia e' costituito da Ogm. Nei giorni scorsi, il governo del presidente Inacio Lula da Silva ha riconfermato la proibizione delle colture modificate e del commercio degli Ogm in Brasile. Sale intanto in tutto il paese la tensione per le nuove invasioni di terra da parte del Movimento, dopo una tregua iniziale con il governo di sinistra. I militanti senza terra accusano il governo di temporeggiare e di frenare la riforma agraria (alla quale e' ufficialmente favorevole) con la burocrazia. Da parte loro, i latifondisti non si sentono piu' protetti con l'entrata in scena di un governo di sinistra e minacciano di creare milizie armate per proteggere 'il diritto alla proprieta'

'''Farmaci'''

Le aziende farmaceutiche occidentali non hanno nulla da temere dall'applicazione dell'accordo di Doha sull'esportazione di farmaci generici tra Paesi poveri. È il messaggio che D.S Brar, direttore esecutivo della Ranbaxy, una delle più grandi aziende indiane che produce farmaci generici anti Hiv, ha lanciato alle multinazionali farmaceutiche dalle pagine del Financial Times.

Obiettivo: arrivare finalmente all'applicazione dell'accordo di Doha sull'accesso ai farmaci nei Paesi poveri consentendo ai governi del Sud del mondo che non hanno la capacità di produrre farmaci generici di importarli da altri Paesi poveri.

Da mesi gli Stati Uniti si oppongono all'applicazione dell'accordo per paura che i Paesi poveri ne approfittino. Ma D.S Brar giura che ciò non accadrà: «Non abbiamo alcuna intenzione di usare un alleggerimento della legge sulle patenti per produrre copie generiche di farmaci contro l'asma o il diabete».

Per salvare milioni di persone da morte certa, secondo il direttore della Ranbaxy, aziende farmaceutiche del Nord e del Sud dovrebbero cominciare a cooperare. Le aziende produttrici di generici investiranno sui farmaci anti Hiv per l'Africa solo se saranno certe di non violare delle leggi e se ci saranno sufficienti fondi pubblici per acquistare le medicine che producono.
 
 
'''Italia'''

'''Mobilitazioni'''

Settemila studenti in corteo a Napoli e Salerno, diecimila a Bari, carrelli della spesa, biglietti di ingresso in scuole e facolta' trasformate per l'occasione in supermarket: cosi' gli studenti hanno manifestato in varie citta' d'Italia contro ''la mercificazione dell'istruzione''. L'occasione e' stata la Giornata europea di mobilitazione contro i Gats, gli Accordi generali sul commercio nei servizi stipulati nel quadro del Wto e per il diritto all'istruzione, proclamata per oggi. A dare un quadro delle iniziative messe in campo e' l'Udu, l'Unione degli universitari, che insieme all' Unione degli studenti e altre organizzazioni studentesche ha organizzato molte delle manifestazioni. A Napoli, riferisce l'Udu, oltre settemila studenti hanno presidiato la base Nato di Bagnoli dicendo no anche alla guerra; a Bari, in oltre diecimila sono scesi in piazza portando in strada carrelli della spesa; altri settemila studenti a Salerno nelle vie del centro; un sit-in a Palermo; megastriscioni a Firenze e acqua delle fontane in vendita a Bologna. Tante le iniziative anche in Europa: diecimila studenti in corteo a Vienna e Amsterdam, una manifestazione intorno al palazzo della Commissione europea e il blocco dell'attivita' universitaria a Bruxelles, rappresentazioni in piazza come il ''mercato delle vacche'' a Berlino; il 15 e il 22 tocchera' all'America latina.

'''Torino'''

Oggi, nella giornata di mobilitazione cittadina contro la guerra, il movimento torinese)ha manifestato di fronte alle banche complici di finanziare il traffico d'armi attraverso la loro intermediazione finanziaria, dalla S.Paolo, alla Banca Intesa, di cui fa parte la Banca commerciale.
Dopo un presidio degli studenti medi in p.za castello con alcuni blocchi stradali , l'iniziativa si è spostata di fronte alle banche, sfino poi ad entrare fisicamente nella Banca Commerciale Italiana, occupandone gli uffici. La protesta nasce dal ruolo delle banche nell'economia di guerra, che si nutre dei finanziamenti che vengono loro concessi.

'''Roma'''

Un centinaio di persone dell’associazione ACTION, ha occupato un edificio a via Collatina nella zona di Tor Sapienza. L’edificio di proprietà dell’INPDAP è stato messo all’asta dal Ministero del Tesoro ed è uno di quegli immobili cartolarizzati del patrimonio pubblico.
Gli occupanti hanno ottenuto l’impegno del Ministero del Tesoro, nella persona Delegata alla gestione degli immobili cartolarizzati, ad incontrarli martedì 18 marzo. Conquistando il diritto a rimanere nello stabile fino a quel momento.
All’incontro oltre alla proprietà sarà presente anche un rappresentante del Comune di Roma.


Gr Ore 19.30

PROPOSTA SOMMARIO

ESTERI

Iraq, aggiornamenti

Serbia, aggiornamenti (intervista con amnesty?)

Svizzera, ogm (intervista con altra agricoltura)

Sudafrica, apartheid

Palestina

ITALIA

Roma, occupazione case (audio)

Torino, banche armate

RDB, assoluzione

Roma, ospedale pertini

ore 19.30

iraq

L'Iraq consegnerà domani alle Nazioni Unite un rapporto sulle quantità di antrace che afferma di aver distrutto nel 1991 e, qualche giorno piu' tardi, un altro rapporto sul gas nervino Vx. Il presidente americano George W. Bush in evidente difficoltà diplomatiche di fronte ad uno scenario che si complica di ora in ora, ma sempre impegnato con l'alleato britannico in estenuanti negoziati incassa la probabile astensione della Guinea e prende tempo: il voto sulla seconda risoluzione in Consiglio di Sicurezza ci sarà, ma potrebbe slittare alla prossima settimana, secondo quanto dichiarato dal portavoce della Casa Bianca Ari Fleischer.

Francia, Russia e Cina hanno gia fatto sapere il loro parere negativo alla proposto bitannica. Mentre da Londra parte l'accusa di "avvelenare" il processo diplomatico con una posizione "intransigente", da Parigi Dominique de Villepin manda un segnale conciliante. "Vogliamo una soluzione e stiamo lavorando per il consenso all'interno del Consiglio di Sicurezza", dice il titolare del Quai d'Orsay. Stamattina il capo della diplomazia francese aveva respinto senza mezzi termini le nuove proposte britanniche - sei richieste ultimative al regime di Saddam Hussein collegate all'ultimatum - sostenendo che non si distaccavano dalla "logica di guerra" che anima la risoluzione anglo-britannica-spagnola. Il capo del Foreing Office, Jack Straw, aveva definito "inspiegabile" e "sorprendente" il nuovo no francese e poco dopo il portavoce del premier Tony Blair aveva accusato Parigi di "avvelenare" i rapporti diplomatici. "Dobbiamo tentare qualunque cosa per preservare l'unita' del Consiglio di Sicurezza e stiamo lavorando a questo fine. La Francia conferma di essere disponibile ad approfittare di ogni opportunita'", ha detto de Villepin.

Sulla stessa lunghezza d'onda del ministro degli esteri francese è il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha rivolto un nuovo appello al Consiglio di sicurezza affinche' affronti unito la crisi irachena. "E' importante che i governi cerchino il modo di lavorare insieme", ha dichiarato Annan ai giornalisti al suo ritorno al Palazzo di Vetro dopo la visita in Olanda. Ma con l'inasprirsi dei toni a livello diplomatico, il rifiuto iracheno della proposta di mediazione britannica ancora prima che questa potesse essere messa ai voti in Consiglio di Sicurezza. E nelle ultime ore, il rinvio a visita della Regina Elisabetta d'Inghilterra in Belgio, prevista per la prossima settimana. Lo ha annunciato oggi Buckingham Palace, precisando che la decisione è stata presa su consiglio del governo. Elisabetta avrebbe dovuto visitare anche il quartier generale della Nato a Bruxelles; l'ultima volta che aveva rinviato un viaggio all'estero era stato subito dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. Tuttto queste mentre i soldati statunitensi in Kuwait hanno cominciato ad aprire gli imballaggi contenenti le speciali uniformi protettive. Ai militari sono state anche consegnate le munizioni per le armi in loro dotazione. Per ammissione di alcuni ufficiali americani, si tratta di indicazioni di un'azione imminente. "Possono essere segni - ha detto il tenente colonnello Scott Rutter, comandante di un battaglione di fanteria della terza divisione - che le ostilità sono vicine, oppure che i nostri sistemi di rifornimento sono operativi". Un altro ufficiale, il comandante di una batteria di mortai Matt Paul, ha parlato di "indizi rivelatori" dell'approssimarsi dell'attacco all'Iraq.

In Italia il governo riferirà in parlamento solo dopo che il consiglio di sicurezza dell'ONU abbia preso una decisione. Ambigua la posizione Italiana che dichiara l'auspicio di scongiurare un intervento militare rimanendo fedele alleato USA. Intanto l'Italia è terra per trasporto militare verso l'Iraq, riferire in parlamento è giochi fatti significherebbe non rendere partecipe la gente di quale reale supporto il nostro paese stia concedendo agli USA.

PALESTINA

Quattro palestinesi sono stati uccisi questa sera vicino Jenin, in Cisgiordania, in uno scontro a fuoco con soldati israeliani. Lo riferiscono fonti della sicurezza palestinese e fonti militari israeliane. Al momento non abbiamo approfondimenti sull'accaduto. Questa mattina due israeliani sono stati uccisi vicino Hebron in Cisgiordania in un'altro scontro a fuoco. Le forze speciali di Tel Aviv avrebbero aperto il fuoco contro auto con targa israeliana. Il fatto sarebbe avvenuto sulla strada verso l'insediamento ebraico di Pnei Hever. Secondo il quotidiano on line Hareetz, che riferisce una notizia diffusa dalla radio israeliana, un testimone avrebbe visto i soldati sparare con precisione contro un veicolo, certamente pensando fosse guidato da palestinesi. Sul fatto non si hanno ancora commenti delle autorità militari. L'omicidio dei due israeliani dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, come l'esercito di Sharon uccida a caso la popolazione palestinese, giustificando poi i suoi massacri come risposta legittima all'intifada.

Dall'inizio della seconda Intifada, fissato al 29 settembre del 2000, sono stati uccisi 1945 palestinese, 365 dei quali civili innocenti, 130 bambini sotto i 16 anni e 235 adulti, fra i quali molte donne ed anziani. E' quanto riporta oggi il quotidiano israeliano Haaretz, citando uno rapporto della Difesa israeliana, le cui cifre sono inferiori a quelle denunciate dalle organizzazioni palestinesi e dei gruppi per la difesa dei diritti umani. Secondo il rapporto dell'esercito israeliano, 441 dei palestinesi uccisi appartenevano ad Hamas ed alla Jihad islamica, 324 erano militanti di Fatah e dei Tanzim, 329 erano membri delle forze di sicurezza dell'Anp, 69 appartenevano al Fronte popolare, al Fronte democratico ed altri gruppi minori. Secondo la Mezza Luna Rossa, la Croce Rossa islamica, sono 2167 i palestinesi rimasti uccisi, perche' nella lista vengono inclusi i kamikaze ed i malati morti nelle ambulanze bloccate per ore ai posti di blocco israeliani. In questi due anni di ripresa del conflitto israelo-palestinese, sono stati 753 gli israeliani rimasti uccisi, dei quali 519, cioe' il 69 per cento, civili. Commentando l'alto numero di bambini e ragazzi rimasti uccisi, le fonti della Difesa citate da haaretz sostengono che in alcuni casi questi ragazzi stavano lanciando bottiglie Molotov. 'Non c'e' giustificazione per la morte di palestinesi sotto i 16 anni -aggiungono pero' le fonti- anche se stavano lanciando bottiglie Molotov. Questi casi devono essere indagati'

Turchia (audio)

All'indomani della sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo, che ha condannato la Turchia per processo ingiusto nel procedimento contro Abdullah Ocalan, la Corte costituzionale di Ankara ha dichiarato fuorilegge il Partito curdo della democrazia del popolo (Hadep) a causa dei suoi legami con i guerriglieri curdi. Dopo l'esame delle prove, si e' arrivati alla conclusione che l'Hadep si e' trasformato in un centro di attivita' che minano all'unita' dello Stato, attraverso l'aiuto e l'appoggio al Pkk, il partito di Ocalan, che e' illegale, hanno spiegato i giudici della Corte costituzionale. Negli ultimi cinque anni, a 46 membri dell'Hadep, tra cui alcuni suoi fondatori, era stato vietato di svolgere attivita' politiche.

serbia

Sono già una quarantina gli arresti di presunti implicati nell'assassinio di Djindjic, ucciso a colpi d'arma da fuoco a Belgrado. Tra gli arrestati anche l'ex capo dei servizi segreti di Slobodan Milosevic, Jovica Stanisic e l'ex capo delle forze antiterrorismo, Frenki Simatovic. Ma numerosi arresti anche tra gli esponenti di un clan della malavita considerato responsabile dell'attentato commesso ieri a Belgrado. Ad affermarlo, parlando con l'emittente radiofonica B-92, è stato il vicepremier Zarko Korac, ricordando che le autorità di Belgrado hanno pubblicato ieri una lista di 23 nomi di noti esponenti della mafia locale che le forze di sicurezza considerano implicati nell'attentato. In Serbia è in vigore lo stato di emergenza. I funerali del premier si terranno sabato. Intanto, per manifestare il sostegno dell'Unione Europea alla giovane democrazia serba, sono giunti a Belgrado il commissario per la politica estera Javier Solana e quello per la sicurezza Chris Patten.

Svizzera (audio)

La disseminazione nella natura di organismi geneticamente modificati (OGM) sara' permessa in Svizzera, a condizione che i consumatori siano informati sulla loro presenza al momento di acquistare i prodotti che li contengono, ed ai contadini sia assicurata anche una produzione esente da OGM. Lo ha deciso stamattina la Camera dei cantoni - con 22 voti a 17 - dando cosi' via libera alla legge sull'ingegneria genetica in campo non umano (Gen-Lex). Frutto di un lungo processo di maturazione, la legge pone regole severe riguardanti la disseminazione e la circolazione di OGM al fine di tutelare la biodiversita' dell'ambiente e proteggere uomo e animali da possibili abusi. Regole rigide sono previste anche per la semina di OGM in ambienti circoscritti. Ma le regole imposte non elimineranno il problema della contaminazione a distanza tra i due tipi di coltivazione, di cui ancora non si conosce la pericolosità.

CONTINUA OGM

Due anni dopo aver distrutto assieme al leader contadino francese Jose' Bove' una piantagione di soia geneticamente modificata della Monsanto vicino a Porto Alegre, numerosi agricoltori legati al Movimento Sem Terra (Mst) stanno piantando e commercializzando la stessa soia, considerata piu' redditizia. La denuncia e' stata confermata dal vertice stesso del Mst, che formalmente e' un deciso oppositore dei prodotti geneticamente modificati (Ogm). Secondo un portavoce del Movimento, molti degli agricoltori che hanno avuto terra grazie alla riforma agraria 'si sono fatti sedurre dalla propaganda delle multinazionali e si sono convinti che la soia modificata e' piu' facile da piantare e piu' redditizia da rivendere, anche se in realta' non e' cosi' . Nello stato del Rio Grande do Sul, dove si e' svolto negli ultimi anni il Foro Sociale Mondiale e dove l'attivista francese Bove' e militanti del MST rasero al suolo due ettari piantati a soia transgenica, l'80 per cento del raccolto di soia e' costituito da Ogm. Nei giorni scorsi, il governo del presidente Inacio Lula da Silva ha riconfermato la proibizione delle colture modificate e del commercio degli Ogm in Brasile. Sale intanto in tutto il paese la tensione per le nuove invasioni di terra da parte del Movimento, dopo una tregua iniziale con il governo di sinistra. I militanti senza terra accusano il governo di temporeggiare e di frenare la riforma agraria (alla quale e' ufficialmente favorevole) con la burocrazia. Da parte loro, i latifondisti non si sentono piu' protetti con l'entrata in scena di un governo di sinistra e minacciano di creare milizie armate per proteggere 'il diritto alla proprieta'

Farmaci

Le aziende farmaceutiche occidentali non hanno nulla da temere dall'applicazione dell'accordo di Doha sull'esportazione di farmaci generici tra Paesi poveri. È il messaggio che D.S Brar, direttore esecutivo della Ranbaxy, una delle più grandi aziende indiane che produce farmaci generici anti Hiv, ha lanciato alle multinazionali farmaceutiche dalle pagine del Financial Times.

Obiettivo: arrivare finalmente all'applicazione dell'accordo di Doha sull'accesso ai farmaci nei Paesi poveri consentendo ai governi del Sud del mondo che non hanno la capacità di produrre farmaci generici di importarli da altri Paesi poveri.

Da mesi gli Stati Uniti si oppongono all'applicazione dell'accordo per paura che i Paesi poveri ne approfittino. Ma D.S Brar giura che ciò non accadrà: «Non abbiamo alcuna intenzione di usare un alleggerimento della legge sulle patenti per produrre copie generiche di farmaci contro l'asma o il diabete».

Per salvare milioni di persone da morte certa, secondo il direttore della Ranbaxy, aziende farmaceutiche del Nord e del Sud dovrebbero cominciare a cooperare. Le aziende produttrici di generici investiranno sui farmaci anti Hiv per l'Africa solo se saranno certe di non violare delle leggi e se ci saranno sufficienti fondi pubblici per acquistare le medicine che producono.

Italia

Mobilitazioni

Settemila studenti in corteo a Napoli e Salerno, diecimila a Bari, carrelli della spesa, biglietti di ingresso in scuole e facolta' trasformate per l'occasione in supermarket: cosi' gli studenti hanno manifestato in varie citta' d'Italia contro la mercificazione dell'istruzione. L'occasione e' stata la Giornata europea di mobilitazione contro i Gats, gli Accordi generali sul commercio nei servizi stipulati nel quadro del Wto e per il diritto all'istruzione, proclamata per oggi. A dare un quadro delle iniziative messe in campo e' l'Udu, l'Unione degli universitari, che insieme all' Unione degli studenti e altre organizzazioni studentesche ha organizzato molte delle manifestazioni. A Napoli, riferisce l'Udu, oltre settemila studenti hanno presidiato la base Nato di Bagnoli dicendo no anche alla guerra; a Bari, in oltre diecimila sono scesi in piazza portando in strada carrelli della spesa; altri settemila studenti a Salerno nelle vie del centro; un sit-in a Palermo; megastriscioni a Firenze e acqua delle fontane in vendita a Bologna. Tante le iniziative anche in Europa: diecimila studenti in corteo a Vienna e Amsterdam, una manifestazione intorno al palazzo della Commissione europea e il blocco dell'attivita' universitaria a Bruxelles, rappresentazioni in piazza come il mercato delle vacche a Berlino; il 15 e il 22 tocchera' all'America latina.

Torino

Oggi, nella giornata di mobilitazione cittadina contro la guerra, il movimento torinese)ha manifestato di fronte alle banche complici di finanziare il traffico d'armi attraverso la loro intermediazione finanziaria, dalla S.Paolo, alla Banca Intesa, di cui fa parte la Banca commerciale. Dopo un presidio degli studenti medi in p.za castello con alcuni blocchi stradali , l'iniziativa si è spostata di fronte alle banche, sfino poi ad entrare fisicamente nella Banca Commerciale Italiana, occupandone gli uffici. La protesta nasce dal ruolo delle banche nell'economia di guerra, che si nutre dei finanziamenti che vengono loro concessi.

Roma

Un centinaio di persone dell’associazione ACTION, ha occupato un edificio a via Collatina nella zona di Tor Sapienza. L’edificio di proprietà dell’INPDAP è stato messo all’asta dal Ministero del Tesoro ed è uno di quegli immobili cartolarizzati del patrimonio pubblico. Gli occupanti hanno ottenuto l’impegno del Ministero del Tesoro, nella persona Delegata alla gestione degli immobili cartolarizzati, ad incontrarli martedì 18 marzo. Conquistando il diritto a rimanere nello stabile fino a quel momento. All’incontro oltre alla proprietà sarà presente anche un rappresentante del Comune di Roma.

ore 17.00

iraq

L'Iraq consegnerà domani alle Nazioni Unite un rapporto sulle quantità di antrace che afferma di aver distrutto nel 1991 e, qualche giorno piu' tardi, un altro rapporto sul gas nervino Vx. Il presidente americano George W. Bush in evidente difficoltà diplomatiche di fronte ad uno scenario che si complica di ora in ora, ma sempre impegnato con l'alleato britannico in estenuanti negoziati incassa la probabile astensione della Guinea e prende tempo: il voto sulla seconda risoluzione in Consiglio di Sicurezza ci sarà, ma potrebbe slittare alla prossima settimana, secondo quanto dichiarato dal portavoce della Casa Bianca Ari Fleischer. Francia, Russia e Cina hanno gia fatto sapere il loro parere negativo alla proposto bitannica facendo scendere una forte diffidenza diplomatica tra Parigi e Londra. Con l'inasprirsi dei toni a livello diplomatico, il rifiuto iracheno della proposta di mediazione britannica ancora prima che questa potesse essere messa ai voti in Consiglio di Sicurezza. E nelle ultime ore, il rinvio a visita della Regina Elisabetta d'Inghilterra in Belgio, prevista per la prossima settimana. Lo ha annunciato oggi Buckingham Palace, precisando che la decisione è stata presa su consiglio del governo. Elisabetta avrebbe dovuto visitare anche il quartier generale della Nato a Bruxelles; l'ultima volta che aveva rinviato un viaggio all'estero era stato subito dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. Tuttto queste mentre i soldati statunitensi in Kuwait hanno cominciato ad aprire gli imballaggi contenenti le speciali uniformi protettive. Ai militari sono state anche consegnate le munizioni per le armi in loro dotazione. Per ammissione di alcuni ufficiali americani, si tratta di indicazioni di un'azione imminente. "Possono essere segni - ha detto il tenente colonnello Scott Rutter, comandante di un battaglione di fanteria della terza divisione - che le ostilità sono vicine, oppure che i nostri sistemi di rifornimento sono operativi". Un altro ufficiale, il comandante di una batteria di mortai Matt Paul, ha parlato di "indizi rivelatori" dell'approssimarsi dell'attacco all'Iraq.

serbia

Sono già una quarantina gli arresti di presunti implicati nell'assassinio di Djindjic, ucciso a colpi d'arma da fuoco a Belgrado. Tra gli arrestati anche l'ex capo dei servizi segreti di Slobodan Milosevic, Jovica Stanisic e l'ex capo delle forze antiterrorismo, Frenki Simatovic. Ma numerosi arresti anche tra gli esponenti di un clan della malavita considerato responsabile dell'attentato commesso ieri a Belgrado. Ad affermarlo, parlando con l'emittente radiofonica B-92, è stato il vicepremier Zarko Korac, ricordando che le autorità di Belgrado hanno pubblicato ieri una lista di 23 nomi di noti esponenti della mafia locale che le forze di sicurezza considerano implicati nell'attentato. In Serbia è in vigore lo stato di emergenza. I funerali del premier si terranno sabato. Intanto, per manifestare il sostegno dell'Unione Europea alla giovane democrazia serba, sono giunti a Belgrado il commissario per la politica estera Javier Solana e quello per la sicurezza Chris Patten.

Palestina

Due israeliani sono stati uccisi vicino Hebron in Cisgiordania in uno scontro a fuoco di cui è ancora poco chiara la dinamica. Sembra che per errore militari delle forze speciali di Tel Aviv avrebbero aperto il fuococontro auto con targa israeliana. Il fatto sarebbe avvenuto sulla strada verso l'insediamento ebraico di Pnei Hever. Secondo il quotidiano on line Hareetz, che riferisce una notizia diffusa dalla radio israeliana, un testimone avrebbe visto i soldati sparare con precisione contro un veicolo, certamente pensando fosse guidato da palestinesi. Sul fatto non si hanno ancora commenti delle autorità militari. L'omicidio dei due israeliani dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, come l'esercito di sharon uccida a caso la popolazione palestinese, giustificando poi i suoi massacri come risposta legittima all'intifada.

svizzera

La disseminazione nella natura di organismi geneticamente modificati (OGM) sara' permessa in Svizzera, a condizione che i consumatori siano informati sulla loro presenza al momento di acquistare i prodotti che li contengono, ed ai contadini sia assicurata anche una produzione esente da OGM. Lo ha deciso stamattina la Camera dei cantoni - con 22 voti a 17 - dando cosi' via libera alla legge sull'ingegneria genetica in campo non umano (Gen-Lex). Frutto di un lungo processo di maturazione, la legge pone regole severe riguardanti la disseminazione e la circolazione di OGM al fine di tutelare la biodiversita' dell'ambiente e proteggere uomo e animali da possibili abusi. Regole rigide sono previste anche per la semina di OGM in ambienti circoscritti. Ma le regole imposte non elimineranno il problema della contaminazione a distanza tra i due tipi di coltivazione, di cui ancora non si conosce la pericolosità.

Italia

Torino

Oggi, nella giornata di mobilitazione cittadina contro la guerra, il movimento torinese)ha manifestato di fronte alle banche complici di finanziare il traffico d'armi attraverso la loro intermediazione finanziaria, dalla S.Paolo, alla Banca Intesa, di cui fa parte la Banca commerciale. Dopo un presidio degli studenti medi in p.za castello con alcuni blocchi stradali , l'iniziativa si è spostata di fronte alle banche, sfino poi ad entrare fisicamente nella Banca Commerciale Italiana, occupandone gli uffici. La protesta nasce dal ruolo delle banche nell'economia di guerra, che si nutre dei finanziamenti che vengono loro concessi.

Roma

Un centinaio di persone dell’associazione ACTION, ha occupato un edificio a via Collatina nella zona di Tor Sapienza. L’edificio di proprietà dell’INPDAP è stato messo all’asta dal Ministero del Tesoro ed è uno di quegli immobili cartolarizzati del patrimonio pubblico. Gli occupanti hanno ottenuto l’impegno del Ministero del Tesoro, nella persona Delegata alla gestione degli immobili cartolarizzati, ad incontrarli martedì 18 marzo. Conquistando il diritto a rimanere nello stabile fino a quel momento. All’incontro oltre alla proprietà sarà presente anche un rappresentante del Comune di Roma.

Ore 13.00

Iraq

Il regime iracheno non ricevera' la delegazione della Lega araba, che avrebbe dovuto recarsi domani a Baghdad nel tentativo di convincere Saddam Hussein a uscire di scena per evitare la guerra. La commissione della Lega araba -composta dai ministri degli Esteri di Egitto, Tunisia, Libano, Siria, Bahrein e guidata dal segretario generale dell'organizzazione, Amr Moussa- era stata creata il primo marzo scorso, in occasione del vertice di Sharm el Sheikh.

L'Iraq ha respinto le sei richieste avanzate dalla Gran Bretagna per scongiurare una guerra. Il ministro degli Esteri di Baghdad Sabri, ha detto che la proposta di Londra per una revisione della bozza di risoluzione equivale a un piano di guerra. "E' un modo per infiocchettare una proposta gia' respinta - ha detto Sabri - un aggressivo piano di guerra con cui si cerca di ripulire una risoluzione che e' stata rigettata da gran parte del Consiglio di sicurezza". Anche la Francia respinge le proposte della Gran Bretagna di individuare delle condizioni alle quali l'Iraq dovrebbe ottemperare per evitare una guerra. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, de Villepin

Intanto il governo svedese potrebbe decidere di bloccare qualunque esportazione di armi verso gli Stati Uniti se questi ultimi dovessero entrare in guerra contro l'Iraq senza l'accordo delle Nazioni unite, e' stato annunciato oggi da fonte ufficiale. Di fatto la Svezia non esporta ne' armi ne' prodotti che possono avere un uso militare verso i paesi in guerra o in violazione del diritto internazionale. Speriamo di non dover prendere questa difficile decisione, ma il diritto internazionale e' un criterio molto importante di decisione, ha dichiarato un alto responsabile del ministero degli Esteri citato dall'agenzia svedese Tt.

Il ministro degli esteri russo Igor Ivanov ha ribadito oggi che Mosca votera' contro una risoluzione che apra direttamente o indirettamente la via a un'azione militare contro l'Iraq. Egli ha inoltre definito inaccettabili e controproducenti gli eventuali tentativi di stabilire un legame tra la posizione coerente assunta dalla Russia sulla crisi irachena e i rapporti bilaterali tra Russia e Usa. A dispetto delle divergenze sulla questione Iraq, Mosca resta disponibile a sviluppare rapporti costruttivi e produttivi con gli Stati Uniti e non vuole un conflitto Una contrapposizione non serve a nessuno - ha proseguito il ministro - ma nello stesso tempo la Russia si sente in diritto di affermare in modo chiaro e franco la sua posizione sulla crisi irachena poiche' noi, come partner degli Usa, riteniamo che uno scenario militare non corrisponda neppure agli interessi americani.

Continuano le iniziative contro la guerra: militanti del gruppo ecologista Greenpeace hanno inseguito oggi a bordo di due gommoni la nave militare americana 'Dallas' alla sua uscita dalla base navale di Rota, nel sud della Spagna, portando cartelli con slogan come No War e Aznar, di' di no alla guerra. In un comunicato stampa, Greenpeace sostiene che la 'Dallas' sta partecipando alla preparazione della guerra in Iraq, sottolineando che durante la protesta i gommoni degli ecologisti sono stati inseguiti da un elicottero e una nave della Guardia Civil spagnola. La nave principale della flotta di Greenpeace, la 'Rainbow Warrior', e' ancorata da ieri al largo della base di Rota, per analizzare i movimenti delle navi da guerra americane.

Palestina

I soldati israeliani hanno arrestato 18 palestinesi durante una serie di raid questa notte in Cisgiordania. Secondo un portavoce dell'esercito israeliano fra gli arrestati figurano due membri del Fronte popolare di liberazione della Palestina (Pflp) che stavano preparando un attacco contro un insediamento ebraico nel nord della Cisgiordania. La maggior parte degli arresti e' avvenuta nel villaggio di Tulkarem, dove ieri e' stato ucciso un soldato israeliano durante una sparatoria. E' deceduto oggi in ospedale un palestinese rimasto ferito la scorsa settimana durante una incursione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti sanitarie palestinesi. L'uomo, Samir Mughra, 27 anni, era stato colpito al torace e all'addome da schegge di una cannonata sparata da un carro armato israeliano. Con il decesso di Mughra, sono ora 13 i palestinesi uccisi durante il raid israeliano della scorsa settimana a Jabalya

TURCHIA

All'indomani della sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo, che ha condannato la Turchia per processo ingiusto nel procedimento contro Abdullah Ocalan, la Corte costituzionale di Ankara ha dichiarato fuorilegge il Partito curdo della democrazia del popolo (Hadep) a causa dei suoi legami con i guerriglieri curdi. Dopo l'esame delle prove, si e' arrivati alla conclusione che l'Hadep si e' trasformato in un centro di attivita' che minano all'unita' dello Stato, attraverso l'aiuto e l'appoggio al Pkk, il partito di Ocalan, che e' illegale, hanno spiegato i giudici della Corte costituzionale. Negli ultimi cinque anni, a 46 membri dell'Hadep, tra cui alcuni suoi fondatori, era stato vietato di svolgere attivita' politiche.

Roma

Alcune decine di Disobbedienti hanno occupato stamani uno stabile di via Collatina, a Roma, di proprieta' dell' Inpdap messo in vendita e al cui acquisto si sarebbero mostrate interessate societa' che fanno capo a Bush senior. Assieme al gruppo di disobbedienti hanno partecipato all' occupazione anche famiglie di sfrattati ed extracomunitari in cerca di sistemazioni alloggiative. Chiediamo un incontro con rappresentanti del Ministero del Tesoro e dell'Inpdap per chiedere ufficialmente che questo edificio di 12 mila metri quadri sia destinato all'emergenza abitativa, spiegano i Disobbedienti. Roma e' una citta' dove ci sono gia' ottomila sfratti esecutivi mentre altri 30 mila ne sono stati richiesti - dicono - in questo quadro si inserisce la nostra azione di riappropriazione di spazi pubblici e denuncia degli interessi privati.

Ore 9.30

Iraq

Il ministro degli esteri russo Igor Ivanov ha ribadito oggi che Mosca votera' contro una risoluzione che apra direttamente o indirettamente la via a un'azione militare contro l'Iraq. Lo afferma Iterfax. Egli ha inoltre definito inaccettabili e controproducenti gli eventuali tentativi di stabilire un legame tra la posizione coerente assunta dalla Russia sulla crisi irachena e i rapporti bilaterali tra Russia e Usa. A dispetto delle divergenze sulla questione Iraq, Mosca resta disponibile a sviluppare rapporti costruttivi e produttivi con gli Stati Uniti e non vuole un conflitto Una contrapposizione non serve a nessuno - ha proseguito il ministro - ma nello stesso tempo la Russia si sente in diritto di affermare in modo chiaro e franco la sua posizione sulla crisi irachena poiche' noi, come partner degli Usa, riteniamo che uno scenario militare non corrisponda neppure agli interessi americani.

La Francia respinge le proposte della Gran Bretagna di individuare delle condizioni alle quali l'Iraq dovrebbe ottemperare per evitare una guerra. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, de Villepin.

Palestina

I soldati israeliani hanno arrestato 18 palestinesi durante una serie di raid questa notte in Cisgiordania. Secondo un portavoce dell'esercito israeliano fra gli arrestati figurano due sospetti membri del Fronte popolare di liberazione della Palestina (Pflp) che stavano preparando un attacco contro un insediamento ebraico nel nord della Cisgiordania. La maggior parte degli arresti e' avvenuta nel villaggio di Tulkarem, dove ieri e' stato ucciso un soldato israeliano durante una sparatoria.

India

Almeno tre persone sono state uccise ed altre 12 sono rimaste ferite in un attentato avvenuto oggi nel Kashmir amministrato dall'India. L'emittente televisiva 'The Star News' ha riportato che l'esplosione e' avvenuta su un autobus in viaggio da Poonch verso il capoluogo invernale di Jammu. Per il momento nessuno dei gruppi fondamentalisti islamici che operano nella regione hanno rinvendicato l'attacco.

gror030313 (last edited 2008-06-26 09:50:55 by anonymous)