Note di redazione: alcune notizie che trovate in francese, adesso dovrebbero essere disponibili sulle agenzie anche in italiano. Cosa importante per il pomeriggio: oggi al senato si discute della modifica della legge sulle armi, la 185. E' una questione estremamente importante, e andrebbe seguita. Si può chiamare cristina in parlamento, oppure il senatore dei verdi martone che la sta seguendo. Ci sono anche alcuni articoli sulla riforma della legge sul divorzio....la cei si oppone perchè dice che magari la donna poi ci ripensa......(sigh) Ieri era uscita fuori questa storia dei militari statunitensi che stanno partendo dalla base di Ederle. Noi abimao fatto intervista con Paolo Cento ieri, ma il parlamento dovrebbe riferire oggi, anche se non sembrano avere voglia di dire nulla. dani dovrebbe ripassare qui più tardi, io ho ilo cellulare con me, per qualsiasi cosa. besos

GR ore 13.00

La coalizione angloamericana ha conquistato una città strategica per la conquista dell'Iraq. Dopo giorni di intensa battaglia, è stata sconfitta la resistenza a Umm Qasr.

Ora la città, che rappresenta l'unico sbocco iracheno sul Golfo Persico, è "sicura e accessibile". La notizia è stata data da un comandante militare britannico, citato dalla tv britannica Sky News.

Il responsabile militare ha sottolineato che grazie alla liberazione del porto, entro 48 ore potrà attraccare l'unità navale con i primi aiuti umanitari per la popolazione civile irachena.

Una serie di esplosioni in rapida successione ha scosso l'area sud di Baghdad intorno alle 10 e 30 ora italiana. "Ci sono state piu' o meno dieci esplosioni in dieci minuti", ha riferito un giornalista. Localizzare con precisione il luogo in cui sarebbero tornati a colpire gli alleati e' difficilissimo per via della tempesta di sabbia che si e' abbattuta sulla capitale irachena. Tra gli obiettivi principali della missione l'aeroporto internazionale "Saddam Hussein", bersaglio di un intenso bombardamento.

Intanto la tv irachena rilancia la notizia di un nuovo abbattimento di un velivolo americano senza pilota. Si tratterebbe del terzo "drone" distrutto dalla contraerea del regime.

Mentre proseguono i bombardamenti sulla capitale, le truppe americane continuano la risalita da sud. Circa 4mila marines hanno attraversato l'Eufrate nella città di Nassiriyah, 350 km a sud-est di Baghdad. Più di cento cadaveri di iracheni, di cui è impossibile dire se siano civili o militari, sono visibili lungo la strada che va verso badgad dalla città di Nassiriyah. I cadaveri sono sulla strada a una quindicina di chilometri a nord della città, e un odore di carne bruciata è percepibile nellì'aria, secondo quanto riporta il corrispondente della AFP a seguito dei marines americani. Secondo un ufficiale americano, 40 iracheni feritisono stati fatti prigionieri lungo la strada.

Sempre sul fronte meridionale, gli americani hanno invitato la minoranza sciita-irachena a non partecipare ai combattimenti contro le forze militari di Saddam.

iraq

Intanto a Bassora scarseggia il cibo e i rifornimenti di acqua sono stati interrotti.

Turchia

Les discussions à Ankara entre diplomates turcs et américains sur les modalités d'un déploiement de troupes turques dans le nord de l'Irak, contrôlé par les factions kurdes, n'ont abouti à aucun accord mardi."Les discussions vont se poursuivre dans les prochains jours", a indiqué à la presse Zalmay Khalilzad, le représentant du président américain auprès de l'opposition irakienne, au terme de nouveaux entretiens, pendant près de deux heures, au ministère turc des Affaires étrangères.L'émissaire américain a parlé de questions "difficiles et compliquées" évoquées depuis lundi avec la délégation turque, dirigée par le sous-secrétaire d'Etat adjoint aux Affaires étrangères, Ali Tuygan.Une entrée possible des troupes turques dans le Kurdistan irakien, dans le but d'endiguer un afflux de réfugiés vers la Turquie et de contrecarrer les visées sécessionnistes des groupes kurdes, constitue un sujet de vive tension avec Washington et les pays européens.Le secrétaire d'Etat américain, Colin Powell, a de nouveau insisté lundi auprès de la Turquie pour qu'elle n'entre pas dans le nord de l'Irak.Plusieurs milliers de soldats turcs sont déployés depuis plusieurs semaines à la frontière dans l'attente d'un ordre pour la franchir et établir un "cordon sanitaire" de plusieurs kilomètres de profondeur.Le journal turc Radikal affirmait mardi que Turcs et Américains étaient tombés d'accord sur l'envoi dans le nord de l'Irak de 6.000 soldats turcs, à 20 kilomètres à l'intéreur du territoire irakien.Les Kurdes, qui redoutent de voir les Turcs s'installer durablement dans leur région, auraient cependant rejeté ces conditions, selon Radikal.

Vittime britanniche

Suicidio

Un iracheno ha compiuto un attentato suicida a Fao, nel sud-est dell'Iraq, ed e' riuscito a distruggere un carro armato della coalizione americano-britannica, nella notte tra lunedi' e martedi', ha affermato Hazem Al Rawi, portavoce dell'esercito iracheno. 'Il primo attentato suicida e' stato compiuto questa notte', ha dichiarato Rawi durante una conferenza stampa a Baghdad. L'attentato suicida e' avvenuto nel settore della penisola di Fao. Un civile iracheno 'e' penetrato dietro le fila del nemico e ha distrutto un carro armato', ha dichiarato il responsabile iracheno, che non ha fornito ulteriori precisazioni.

Cina

La Chine a renouvelé mardi son appel aux Etats-Unis à arrêter la guerre en Irak, tout en se disant "gravement préoccupée" par la détérioration de la situation humanitaire dans ce pays."Nous demandons instamment aux pays concernés de mettre un terme à la guerre et de retrouver la voie d'une solution pacifique", a déclaré le porte-parole du ministère des Affaires étrangères, Kong Quan, au cours d'un point de presse."Nous sommes très inquiets devant la détérioration de la situation humanitaire en Irak", a ajouté M. Kong, qui a rappelé que Pékin avait fourni une assistance humanitaire à la Jordanie pour aider Amman à venir en aide aux réfugiés irakiens.Il a par ailleurs indiqué que la Chine comprenait la nécessité d'accorder au secrétaire général de l'ONU Kofi Annan les pleins pouvoirs pour relancer le programme "pétrole contre nourriture", suspendu depuis de la guerre.A la suite de cette proposition du Conseil de sécurité, l'Irak avait accusé l'ONU de vouloir coloniser le pays."Nous comprenons qu'il puisse être nécessaire d'aménager le programme afin de satisfaire les besoins urgents de l'Irak", a déclaré M. Kong, qui a souligné que le programme "pétrole contre nourriture" était très important aux yeux de la Chine."La Chine va adopter une attitude responsable et participer aux discussions sur le sujet dans le cadre du Conseil de sécurité de l'ONU", a ajouté le porte-parole.Par ailleurs, "la Chine va fournir une assistance humanitaire dans la mesure de ses possibilités pour reloger les Irakiens réfugiés, devant le fléau de la guerre", toujours selon M. Kong."Nous sommes prêts, en accord avec la communauté internationale, à prendre toutes les mesures contribuant à un retour de la question irakienne dans le cadre des Nations unies et à la recherche d'une solution politique dans ce cadre", a encore dit le porte-parole.La Chine, l'un des cinq membres permanents du Conseil de sécurité des Nations unies, a demandé de manière répétée un arrêt de la guerre depuis le début du conflit, le 20 mars, et accusé les Etats-Unis d'avoir violé la charte des Nations unies.

Afganistan

- Le autorita' afghane hano arrestato quattro ex alti dirigenti del regime talebano, tra cui il viceministro dell'Istruzione Mawlavi Shahidkhel. I quattro sono stati fermati nella notte nelle vicinaze di Ghazni, 20 chilometri a sudovest di Kabul, una delle aree piu' calde dell'Afghanistan: qui gli ex talebani si stanno riorganizzando con il gruppo Hezb-i-Islami del signore della guerra Gulbuddin Hekmatiar. Secondo il capo dei servizi segreti, il comandante Ismael, nel fine settimana i talebani e Hezb-i-Islami hanno tenuto un vertice vicino a Ghazni. Shahidkhel, uno dei leader piu' in vista del deposto regime, e' accusato di una serie di attacchi contro forze del nuovo governo e di avere distribuito volantini nei quali si minacciano funzionari locali di gravi conseguenze se continueranno a collaborare con l'esecutivo filostatunitense. Nel sud dell'Afghanistan, le forze della coalizione antiterrorismo hanno effettuato oggi un nuovo raid aereo sui dintorni di Kandahar, un tempo roccaforte dei talebani. Il bombardamento ha avuto per la prima volta come obbiettivo una serie di villaggi e cunicoli sulle montagne di Samighar, dove potrebbe nascondersi Osama bin Laden, ad appena 30 chilometri dal confine con il Pakistan

I mille militari italiani inviati in Afghanistan per l' operazione Enduring Freedom non hanno sostituito forze armate americane che sono state spostate sullo scacchiere iracheno. Lo ha precisato il ministro della Difesa, Antonio Martino, nel corso di un' audizione alla commissione Difesa del Senato. 'Prima della guerra in Iraq - ha spiegato Martino - c' erano ottomila militari americani in Afghanistan, gli stessi che ci sono ora, dopo che e' iniziata l' operazione in Iraq. Non condivido dunque le valutazioni fatte da alcuni esponenti dell' opposizione'. Quanto alla coincidenza tra bombardamenti in Iraq ed in alcune zone dell' Afghanistan da parte delle forze alleate, secondo il ministro, 'si e' trattato solo di una coincidenza temporale'.

palestina

Continuano i rastrellamenti in Cisgiordania da parte delle forze militari di Tel Aviv che nella notte hanno arrestato 19 palestinesi sospettati di attivit?anti-israeliane?. Due dei fermati sono esponenti di ?al-Fatah?, (schieramento di Yasser Arafat e principale componente dell?Organizzazione per la Liberazione della Palestina ? Olp), e sono stati bloccati mentre transitavano a Ramallah (nord della Cisgiordania) su una vettura con immatricolazione e targa dell?Unione Europea. La radio israeliana ha precisato che tra gli arrestati, due sono stati fermati prima che potessero mettere in atto l?attentato suicida che stavano organizzando. La retata delle scorse ore segue a un?analoga operazione della notte tra domenica e luned?urante la quale erano stati arrestati altri 33 palestinesi. Tutti gli fermati si vanno ad unire agli oltre 7mila detenuti palestinesi che attualmente sono nelle carceri militari israeliane, catturati dopo l?inizio della seconda Intifada nel settembre del 2000.

Salvador

Se vuoi la pace, lotta per la giustizia?. A passo lento, ripetendo queste parole, centinaia di persone hanno marciato ieri contro la guerra a San Salvador, nel giorno dell?anniversario dell?assassinio di monsignor Oscar Arnulfo Romero, ucciso il 24 marzo del 1980. ?Monse??era un uomo di pace, per questo ricordandolo noi oggi diciamo no alla guerra in Iraq?, ha dichiarato Juan Ramon Cordova, uno degli organizzatori delle numerose iniziative in memoria del vescovo assassinato. Non sono mancate le critiche al presidente Francisco Flores, schieratosi con i belligeranti. ?Non siamo mai stati consultati ma ora vogliamo far sentire la nostra voce?, ha rilevato Cordova. Diversi cortei sono confluiti verso la Cattedrale, dove ?tata celebrata una Santa Messa per monsignor Romero,

Brasile

Singolare sentenza contro un evasore fiscale in Brasile. La giustizia federale ha condannato l?imprenditore William Duarte a versare 50mila reales (14.700 dollari) sul conto del programma ?Fame Zero?, il principale piano di sviluppo sociale voluto dal presidente Luiz In?o Lula da Silva per sradicare la povert? la fame che colpiscono il 30 per cento dei 175 milioni di abitanti del Paese. Il giudice Ali Maloum aveva inizialmente inflitto a Duarte due anni di reclusione offrendo una scelta: l?imprenditore avrebbe potuto, come pena alternativa, pagare una somma di denaro destinato alla lotta alla fame e svolgere per 24 mesi un servizio di volontariato presso una casa di riposo per anziani. Duarte ha scelto ?Fame Zero?.

Italia

E' un dovere di ogni pacifista "autoconvocarsi" individualmente e andare a Roma di fronte al Senato martedì 25 marzo. Ognuno con la bandiera della pace. Ognuno contro i mercanti di armi che stanno per brindare alla vittoria. Infatti la legge 185/90, una buona legge scritta nata per controllare l'esportazione di armi italiane, sta per essere smantellata. Quella legge la chiedemmo noi pacifisti quando i venditori di morte si arricchivano inviando armi a Saddam Hussein e ad altri dittatori. Oggi - nel pieno di una guerra nata con il pretesto di disarmare "il rais" ieri così ben armato da chi oggi lo bombarda - rispunta la "lobby di Saddam". Sì, proprio quella che ieri armò il dittatore e che oggi punta ad armare altri dittatori liberalizzando il mercato bellico, oggi regolato per l'Italia dalla legge 185/90 che proibisce di vendere armi a nazioni che violano i diritti umani. Che fare?

Napoli

Una cinquantina di disoccupati aderenti alla lista Movimento di lotta per il lavoro, ha occupato gli scavi archeologici di Ercolano. I manifestanti sono entrati a piccoli gruppi nell'area archeologica occupando la biglietteria degli Scavi e non fanno entrare turisti e visitatori. Sul posto sono giunti polizia e carabinieri, ma non si registrano tensioni. I disoccupati hanno diffuso e distribuito ai delusi visitatori un volantino che reca il titolo: 'L'unica lotta legittima e' quella dei proletari'. I manifestanti hanno reso noto di aspettarsi risposte concrete per l'occupazione e la istituzione di 'corsie preferenziali' per l'avviamento al lavoro.

GR ORE 9.30

Iraq

Le truppe alleate angloamericane avanzano verso Baghdad e si preparano alla battaglia per la capitale irachena, ma dietro di loro sul terreno lasciano molte città che non sono completamente conquistate. Non appare tranquilla la situazione a Bassora nel sud né a Nasariyah, dove per due giorni si è combattuto aspramente e dove si è concentrato il grosso delle perdite angloamericane in battaglia. Ma proprio da Nasariyah passano ora le truppe dirette a nord. Nuovi bombardamenti alla periferia di Baghdad fanno tremare gli edifici del centro della capitale. Il punto in cui si concentrano i bombardamenti alleati è verso sud, dove sono dislocate unità della Guardia Repubblicana. L'accanirsi dei raid alleati sulla linea difensiva a sud sembra annunciare l'imminenza della battaglia, decisiva, per la presa di Baghdad. Una nuova ondata di esplosioni e' stata udita nei dintorni di Baghdad poco dopo le 8 e 30 ora italiana, mentre aerei alleati sorvolavano la capitale irachena. Un testimone ha riferito di almeno sette potentissime deflagrazioni alla periferia meridionale e orientale della citta', probabilmente a cinque-sei chilometri dal centro. Questa notte uno squadrone di elicotteri Usa Apache ha attaccato la divisione "Medina" della Guardia Repubblicana, asserragliata a sud della capitale. Fonti del Pentagono riferiscono che sarebbero stati distrutti 10 carri armati iracheni, mentre gli Apache, pur raggiunti da numerosi proiettili di mitragliatrice, sarebbero tornati tutti illesi alla base. Proprio un elicottero Apache è al centro del nuovo episodio della guerra mediatica fra gli alleati e il regime di Baghdad. Dopo i prigionieri di domenica, i due piloti dell'elicottero abbattuto vicino a Karbala sono stati ripresi ieri dalla televisione irachena (che peraltro sostiene che sono due gli Apache abbattuti), nel giorno in cui Saddam ha promesso in tv al popolo la vittoria, e Tareq Aziz ha smentito in conferenza stampa che il regime sia vicino a crollare. Intanto le tv internazionali cominciano a mandare in onda le immagini dei civili iracheni in ospedale. Il governo iracheno ha diramato ieri le prime cifre ufficiali delle vittime della guerra, entrata nel sesto giorno. Si tratta di 252, di cui 194 a Baghdad. Ma l'esecutivo si è rifiutato di fornire il numero dei militari morti. Un secondo soldato britannico è stato ucciso in un combattimento di terra in Iraq, riferisce la Bbc, informata da fonti della Difesa britannica. Non viene per ora specificato dove il soldato britannico abbia perso la vita. Ieri, nei pressi di Bassora, i britannici hanno registrato la prima perdita in combattimento. Il ministero della Difesa britannico ha ufficilizzato l'uccisione di un militare britannico in combattimento ad Az Zubay con un comunicato. Nessun dettaglio sull'accaduto, se non che che la famiglia della vittima è già stata avvertita.

Questione umanitaria

Il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, incontra oggi Condoleezza Rice, consigliere per la sicurezza nazionale Usa, per discutere le questioni umanitarie legate alla guerra in Iraq. Annan ha avvertito ieri dei rischi di "catastrofe umanitaria" a Bassora, dove proseguono i violenti combattimenti tra gli iracheni e le forze della coalizione.

Bassora

Secondo quanto riporta la televisione araba Al Jazeera, i civili di Bassora sono usciti questa mattina per le strade del centro per inscenare una manifestazione anti-americana contro la presenza dei soldati Usa nella città meridionale. Al-Jazeera ha trasmesso le immagini di uomini che hanno sfilato per le strade del centro inneggiando a Saddam con i fucili imbracciati.

Le truppe britanniche hanno dichiarato obiettivo militare Bassora -la citta' nel sud dell'Iraq dove le truppe alleate non sono ancora riuscite a piegare la resistenza- e dovranno probabilmente andare a combattere all'interno della citta'. Lo ha reso noto alla Cnn il portavoce britannico al Comando centrale di Doha, il capitano Al Lockwood, spiegando che "non si tratta soltanto di un cambio nella strategia, ma di una operazione difficile e ad alto rischio". "Stiamo incontrando resistenza da parte di irregolari, fedayn estremamente fedeli al regime di Saddam Hussein". "Stanno terrorizzando la cittadinanza e probabilmente dovremo andare a combattere all'interno della citta'

Governo iracheno

Il governo iracheno ha smentito che truppe anglo-americane di terra si trovino ormai ad appena 90-100 chilometri da Baghdad, come sostenuto da varie fonti in Usa e Gran Bretagna. "Simili affermazioni in proposito fanno semplicemente parte della loro guerra psicologica", hanno tagliato corto fonti del regime di Saddam Hussein. Erano stati tra gli altri il premier britannico Tony Blair e il generale Tommy Franks, l'americano comandante in capo delle forze alleate, ad affermare che esse sono ormai vicinissime alla capitale irachena. Franks aveva peraltro ammesso che persistono sacche di resistenza pure alla retroguardia dell'avanzata su Baghdad. Ad operazioni militari terminate, l'Iraq intende consegnare tutti i prigionieri di guerra, dichiara l'ambasciatore iracheno a Mosca, Abbas Khalaf. Sottintendento che la vittoria sarà dell'Iraq, l'ambasciatore assicura che il rimpatrio dei soldati alleati in mano agli iracheni non sarà in nessun caso messo in questione. "L'Iraq tratta e tratterà i prigionieri di guerra americani e britannici in base alla Convenzione di Ginevra", sottolinea il rappresentante iracheno in un'intervista all'agenzia Interfax. Abbas Khalaf definisce "menzogne" le voci di preparativi iracheni per l'uso di armi chimiche nella difesa di Baghdad.

Afganistan

- Le autorita' afghane hano arrestato quattro ex alti dirigenti del regime talebano, tra cui il viceministro dell'Istruzione Mawlavi Shahidkhel. I quattro sono stati fermati nella notte nelle vicinaze di Ghazni, 20 chilometri a sudovest di Kabul, una delle aree piu' calde dell'Afghanistan: qui gli ex talebani si stanno riorganizzando con il gruppo Hezb-i-Islami del signore della guerra Gulbuddin Hekmatiar. Secondo il capo dei servizi segreti, il comandante Ismael, nel fine settimana i talebani e Hezb-i-Islami hanno tenuto un vertice vicino a Ghazni. Shahidkhel, uno dei leader piu' in vista del deposto regime, e' accusato di una serie di attacchi contro forze del nuovo governo e di avere distribuito volantini nei quali si minacciano funzionari locali di gravi conseguenze se continueranno a collaborare con l'esecutivo filostatunitense. Nel sud dell'Afghanistan, le forze della coalizione antiterrorismo hanno effettuato oggi un nuovo raid aereo sui dintorni di Kandahar, un tempo roccaforte dei talebani. Il bombardamento ha avuto per la prima volta come obbiettivo una serie di villaggi e cunicoli sulle montagne di Samighar, dove potrebbe nascondersi Osama bin Laden, ad appena 30 chilometri dal confine con il Pakistan

Guatemala

Una missione della Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) ha iniziato una visita in Guatemala con l’obiettivo di analizzare “la situazione dello Stato di diritto” nel tormentato Paese centroamericano, a 7 anni dalla fine della sanguinosa guerra civile. In un comunicato, la Cidh ha precisato che la missione “osserverà con particolare attenzione la situazione dei minori, dei popoli indigeni e dell’amministrazione della giustizia”. Della delegazione fanno parte, tra gli altri, il primo vice presidente della Cidh, José Zalaquett, il secondo vice, Clare Roberts, la relatrice per il Guatemala, Susana Villarán. Alla vigilia dell’inizio della missione, il Gruppo di appoggio mutuo (Gam) - del quale fanno parte i familiari dei ‘desaparecidos’ causati dal conflitto interno - ha denunciato un totale di 593 violazioni dei diritti umani e atti di violenza contro la popolazione civile (incluse nove esecuzioni extragiudiziali) registrati nei primi due mesi del 2003. “Il Guatemala sta progressivamente diventando uno dei Paesi con il più alto indice di insicurezza del continente, dove si mescolano delinquenza organizzata e crimini di matrice politica”, ha fatto sapere in una nota il Gam. Organo di spicco dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), la Cidh ha il mandato di promuovere il rispetto dei diritti civili e politici in base ai parametri stabiliti dalla Convenzione americana dei diritti umani approvata nel 1969 ed entrata in vigore nel 1978 dopo la ratifica di 25 dei 35 Stati membri dell’Osa. La particolarità della Convenzione sta nel fatto che individua un nucleo ‘duro’ di alcuni diritti umani che non possono essere derogati neppure in tempo di guerra o di emergenza, sebbene non proibisca la pena di morte, consentendone l’applicazione nei casi più gravi. Impedisce, tuttavia, agli Stati che l’avessero abolita di ripristinarla. La Convenzione ha anche istituito la Corte Interamericana dei diritti umani, composta da 7 giudici, con sede a San Josè, in Costarica

Italia

In Commissione Affari Costituzionali riprende da oggi il tentativo del relatore di maggioranza, il forzista Sandro Bondi, di superare il fermo no della Lega Nord al ddl governativo 2531 in materia di liberta' religiosa e culti ammessi. La scorsa settimana in varie Commissioni, chiamate ad esprimere il loro parere sul controverso provvedimento che le Camere stanno cercando di varare da oltre 10 anni per rivedere una normativa che risale al 1929, i deputati leghisti sono intervenuti in massa per contrastare l'iter di questo ddl soprattutto per le norme che prevedono la possibilita' di realizzare intese dello Stato con le organizzazioni di culto islamico esistenti in Italia. Per superare l'ostacolo Bondi ha gia' presentato una serie di emendamenti, ma il gruppo di Umberto Bossi ha ribadito che e' pronto a dare battaglia anche in aula. In merito e' attesa per oggi anche la conclusione del parere che deve esprimere la Lavoro per i riflessi che il riconoscimento della liberta' di pratiche religiose negli ambienti lavorativi potra' determinare anche sui contratti nazionali collettivi. Il seguito dell'esame in Affari Costituzionali previsto anche nelle sedute di domani e giovedi' dovra' chiarire se e come potranno essere ricuciti i contrasti nella maggioranza su questo provvedimento evitando di andare ad uno scontro aperto in aula