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Iraq

Mentre si susseguono le notizie di propaganda sulle operazioni militari la situazione dei civili e la situazione umanitaria si va aggravando di ora in ora, gli intensi bombardamenti delle ultima ore con ogni tipo di bombe dalle cluster bombs alle superbombe tagliamargherita mirano principalmente a terrorizare la popolazione civile.

altre fonti riferiscono che alcune unità della Guardia Repubblicana sono uscite dalla capitale irachena in direzione sud, verso le forze americane che stanno avvicinandosi. Si susseguono le notizie della resistenza delle truppe irachene in tutto il paese un elicottero Blackhawk Usa e' stato abbattuto nel sud del Paese, non lontano da Kerbala: il Pentagono ha confermato che sette soldati americani sono morti mentre altri quattro sono stati feriti ma tratti in salvo. All' alba, poi, si e' appreso che un caccia Fa-18 da combattimento partito da una portaerei nel Golfo e' stato centrato da un missile terra-aria mentre era in missione sull' Iraq meridionale. Ancora nessuna notizia sulla sorte del pilota.

Appello alla resistenza contro la guerra 'Chi vuole fermare questa guerra prima di tutto deve aiutare gli iracheni nella loro resistenza civile e militare'. Lo afferma a La Repubblica il leader storico della sinistra, Pietro Ingrao. Se gli iracheni si sfarinano, dice ancora Ingrao l'arroganza della Superpotenza americana diventera' ancora piu' grande. Io non paragono Bush a Hitler, aggiunge non confondo i due personaggi. Dico che dobbiamo interrogarci su che cosa e' diventata l'America, questa Superpotenza economica, militare e politica. Io sono anti Bush, non anti americano. sottolinea Anche in America c'e' chi resiste a Bush in una maniera che ha sorpreso un po' tutti.

Afghanistan

Intanto in un altro teatro di guerra l'afghanistan, l'intreccio tra combattimenti e violazioni dei diritti umani e crisi umanitarie rapresenta il filo conduttore delle guerre americane, infatti con l'arrivo della primavera, i miliziani talebani hanno intensificato gli attacchi nella regione meridionale e sud-occidentale dell'Afghanistan: lo ha detto il ministro dell'Interno afghano Ali Ahmad Jalali, in una conferenza stampa tenuta oggi a Kabul. Jalali rispondeva alle proteste levate nei giorni scorsi da parte dei responsabili delle agenzie di aiuti umanitari e della Croce rossa internazionale, per il ripetersi degli scontrii. La settimana scorsa Richardo Munguia, uno esperto idrologico svizzero che lavorava per il Comitato internazionale della Croce rossa, e' stato ucciso in un agguato ad Oruzgan, 300 chilometri circa a sud-ovest di Kabul.

Nuovo attacco con razzi nell'area di Khost, dove operano i mille militari italiani impegnati nell'operazione Enduring Freedom. Tre ordigni sono stati lanciati ieri sera intorno alle 23 verso la pista aerea 'Chapman', in prossimita' della base 'Salerno' che ospita gli alpini. Uno dei razzi e' esploso a circa 500 metri dal perimetro della struttura, gli altri sono finiti piu' lontano. Non si registrano danni o feriti. Nelle scorse settimane la base era stata fatta bersaglio di altri lanci di razzi che non avevano provocato danni.

Turchia . Una bomba è esplosa nei pressi di una sede della ditta di spedizioni internazionali United Parcel Service. In base al resoconto fornito dall'agenzia Anatolia, la deflagrazione sarebbe avvenuta lungo il recinto del cortile dell'edificio e avrebbe fatto saltare le vetrine di due negozi nelle vicinanze. L'incidente non ha provocato feriti ed è stato confermato dalle autorità locali. La città turca è stata teatro di un altro episodio del genere, nelle prime ore di stamattina, quando un ordigno esplosivo è stato lanciato contro il consolato britannico, causando danni materiali, ma nessuna vittima. Non è ancora chiaro se le due esplosioni siano in qualche modo da collegare. . Un forte sentimento antiamericano e antibritannico è nato in Turchia dopo l'inizio della guerra in Iraq. Il 90% della popolazione turca resta contraria all'azione militare in corso nel Golfo persico.

Italia

Le mozioni dell'Ulivo saranno tre, una di Ds e Margherita, una di Sdi e Udeur e una di Verdi e Pdci. E' andata male, non c'e' l'accordo -ha detto Pierluigi Castagnetti, capogruppo della Margherita-. Manca ancora del tempo al voto, puo' accadere che le altre mozioni vengano ritirare. Me lo auguro. Il testo del documento presentato da Margherita e Ds prevede l'aggiunta di tre passaggi alla mozione sugli aiuti umanitari illustrata qualche giorno fa dall'opposizione. Ci sara' una premessa che condanna la guerra parlando di grande ingiustizia, poi si chiede all'Onu di porre in essere ogni intervento possibile per fermare la guerra e al Consiglio di sicurezza una tregua per gli aiuti umanitari.

No al referendum di Rifondazione comunista sull'articolo 18, perche' pericoloso e controproducente per una politica riformista, si' allo Statuto dei lavori e a tutte le iniziative che vanno nella direzione di dare tutela a tutti quei lavoratori atipici oggi privi delle piu' elementari garanzie. Con questi obiettivi il gruppo della Margherita del Consiglio regionale della Toscana, ha organizzato per domani, venerdi' 4 aprile (ore 15.30), a Firenze, in Palazzo Panciatichi, un seminario per fare il punto sullo stato delle politiche per il lavoro in Toscana e per riflettere sui rischi che per l'occupazione e l'economia possono derivare dal referendum. All'incontro sono state invitate le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil e le associazioni di categoria. Al seminario parteciperanno i sei consiglieri regionali toscani della Margherita e l'assessore regionale alle Attivita' produttive, Ambrogio Brenna.

I

ITALIA Michael Seifert è attualmente residente in Canada Toronto, 3 apr. (Ap.Biscom) - È iniziata ieri a Vancouver l'udienza per l'estradizione di Michael Seifert, l'ex ufficiale nazista meglio noto come il "boia di Bolzano" condannato in Italia per l'uccisione e la tortura di 11 prigionieri nel campo di concentramento nazista altoatesino. L'udienza è iniziata dopo infiniti rinvii chiesti dalla difesa di Seifert, attualmente residente in Canada, nella speranza di riuscire a dimostrare la demenza dell'ex ufficiale e quindi l'impossibilità di sostenere un processo di estradizione in Italia, dove è ricercato per scontare la pena. La struttura di Bolzano è stata utilizzata dall'esercito nazista tra il 1944 e 1945 come campo di transito per i prigionieri deportati al di fuori del nostro paese. Un compagno nel campo di prigionia dove Seifert prestava servizio ha affermato di non essere a conoscenza di nessuno dei fatti contestati dal tribunale italiano e che sarebbero stati commessi nel corso della seconda guerra mondiale. Peter Makelke, che conosce Seifert da 60 anni, è stato chiamato a testimoniare dal Dipartimento di Giustizia federale essenzialmente per confermare l'identità di Seifert nella prima udienza presso la Corte Suprema della British Columbia, secondo la procedura prevista dal codice canadese. Ma Makelke ha testimoniano bel oltre l'identità dell'amico, affermando, durante l'interrogatorio incrociato, di non sapere nulla degli 11 omicidi per i quali Seifert è stato condannato, in absentia, dal tribunale militare italiano.

IMMIGRAZIONE/ MARONI: PRESTO CIRCOLARE AI PREFETTI SU BOSSI-FINI Riparerà i problemi sorti dopo il caso di Milano Roma. "Entro pochi giorni sarà pronta e distribuita ai prefetti la circolare che darà una risposta ai problemi sorti a Milano nell'applicazione della Bossi-Fini". Lo ha detto il ministro del Welfare, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti in Transatlantico. Maroni aveva già annunciato la circolare di interpretazione della legge sull'immigrazione che, aveva sottolineato solo pochi giorni fa a Cernobbio, "contiene tutte le risposte e non occorre modificarla". Il ministro, con la circolare scritta a 4 mani con il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, intende in particolare "riparare" all'accordo ("senza valenza giuridica") sottoscritto dal prefetto di Milano e l'Inps in base al quale l'extracomunitario che dopo aver fatto domanda di regolarizzazione si fosse trovato senza lavoro non veniva comunque espulso.

Oggi a roma e stata occupata la sede romana della shell per denunciare le responsabilità delle compagnia petrolifera nella guerra in corso sentiamo la corrispondenza