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Inserisci una descrizione per gror030407 == ORE 19.30 ==

'''proposta sommario'''

'''ESTERI'''

'''Iraq, operazioni militari'''

'''Iraq, diplomazia'''

'''Iraq, visti da fuori- Egitto''' (audio)

'''Iraq, ONU'''

'''Afghanistan - Attaccate di nuovo le forze americane'''

'''Cecenia - Autobomba uccide 5 poliziotti'''

'''Palestina - Programma di visite per il ministro degli esteri tedesco Fisher - Ucciso un altro palestinese'''

'''Cina - 21 vittime di un incidente in un' industria - a marzo 100 morti sul lavoro '''

'''Scorie nucleari''' (audio)

'''ITALIA'''

'''Processo alberto''' (audio)

'''processo esso''' (audio)

'''Migranti - Un gruppo di immigrati ospitati nel centro di accoglienza ''Malgrado tutto'' di Lamezia Terme, ha dato vita, la notte scorsa, ad una rivolta contro gli agenti che si erano recati nella struttura per accompagnare a Roma un giovane tunisino espulso '''

Mine e bombe'''(audio)
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''' G.R. 9,30 '''
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Dall'alba sono in corso combattimenti alla periferia di Baghdad. E mentre le truppe angloamericane stringono lentamente la morsa sulla capitale e completano la conquista di Bassora, George W. Bush e Tony Blair si vedono oggi a Belfast per parlare di dopoguerra. Al centro del terzo vertice di guerra ci sono la ricostruzione, il governo provvisorio ed il ruolo dell'Onu, punto, questo, sul quale i due alla vigilia sembrano in disaccordo Ha provocato la morte di almeno quattordici persone la bomba caduta oggi su un quartiere residenziale nel centro di Baghdad. Lo riferiscono testimoni oculari.
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ANNAN CONVOCA CONSIGLIO SICUREZZA ONU - Il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, ha convocato per oggi alle 11 (le 17 italiane) il Consiglio di Sicurezza per discutere dell'Iraq. ''Sara' un incontro informale del segretario generale con i 15 membri del Consiglio'', ha indicato la presidenza messicana del Consiglio. * SI INCONTRANO I PAESI DEL GOLFO - Riunione straordinaria oggi dei ministri degli Esteri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) per discutere della guerra in Iraq. Secondo fonti statunitensi le forze americane avrebbero preso il controllo di tre palazzi presidenziali a Baghdad. Sotto controllo Usa anche altri due palazzi presidenziali: uno sempre al centro della capitale, un terzo vicino all'aeroporto, che si trova a 20 km dal centro.
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Baghdad, 08:39
Iraq, iracheni fanno esplodere due ponti nella capitale.
Le forze irachene hanno fatto esplodere due ponti a Baghdad per tentare di ritardare l'invasione della città da parte degli americani, ha detto un generale Usa.
Nella presa dei due complessi nel centro della città le forze americane hanno incontrato una forte resistenza irakena. Molti sono gli irakeni morti sul campo, gli organi stampa occidentali non sanno ipotizzare quanti siano gli ierakeni civili e militari che sono morti, mentre pare che siano soltanto due i marines deceduti.
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BAGHDAD, TANK USA PENETRANO IN PALAZZO SADDAM = (AGI/REUTERS) - Baghdad, 7 apr. - Fonti giornalistiche hanno confermato di aver visto dal non lontano hotel 'Palestine' gli iracheni incendiare una trincea precedentemente riempita di petrolio, cosi' da creare una cortina fumogena davanti al palazzo nella speranza di rallentare l'avanzata degli avversari: tutto vano, giacche' questi hanno sfondato l'estrema linea di difesa e, preceduti da due tank, vi hanno fatto irruzione. Le fiamme proiettate in aria dal petrolio hanno investito le palme che costeggiano la riva occidentale del Tigri, appiccando il fuoco anche a esse in una scena spettrale. Gli americani sparano senza posa sui nemici che ancora resistono loro Nel terzo palazzo non c'è stata alcuna resistenza. Secondo l'operatore video della SkyNews, il primo ad aver filmato l'interno del palazzo presidenziale, il palazzo sembra abbandonato già da molto tempo.
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Baghdad, 08:41
Iraq, al Sahaf nega presenza di americani in città
Il ministro dell'informazione iracheno Mohammad Said al Sahaf è apparso davanti ai giornalisti e ha negato che gli americani siano entrati a Baghdad con 65 carri armati: "posso dirvi che gli infedeli americani non sono presenti a Baghdad", ha detto.
Uno dei grandi quesiti ancora irrisolti della guerra in Iraq riguarda il numero totale delle vittime e dei feriti. Sia tra i militari sia tra la popolazione civile, le cifre sono le più disparate e quindi le meno attendibili. La Croce Rossa Internazionale ha affermato che durante i più violenti bombardamenti riceveva una media di 100 feriti ogni ora. Ma sul fronte dei dati, l'organizzazione internazionale si ferma qui. Tanto che nel suo ultimo rapporto (pubblicato stamani) non si azzarda a presentare una lista ufficiale di morti e feriti. La mancanza di informazioni sicure ha fatto si che scoppiasse una seconda guerra tra le forze in campo, quella propagandistica sui caduti. Gli americani sostengono di avere ucciso, nella sola giornata di domenica 6 aprile, oltre 2mila soldati iracheni e di avere perso, nel corso di tutta la guerra, 80 soldati. Sul fronte britannico, i caduti di Sua Maestà la Regaina ammonterebbero invece a 27. Dall'altro lato della barricata, gli iracheni avevano dichiarato che in seguito alla battaglia per la difesa dell'aeroporto Saddam Hussein di Baghdad sarebbero stati oltre 300 i cadaveri dei soldati statunitensi e britannici stesi sulla pista di decollo. Notizie sui propri militari gli iracheni invece non ne rilasciano. Il governo di Baghdad si è espresso solo sui civili e ha dichiarato che sarebbero 1.252 le vittime e 5.103 i feriti.
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ANCHE INVIATO BBC FERITO DA 'FUOCO AMICO' IN KURDISTAN = - Londra, 7 apr. - C'e' anche un inviato speciale della Bbc', John Simpson, tra i feriti nel bombardamento compiuto ieri per errore nel Kurdistan iracheno da un caccia F-15E americano contro un convoglio, nel quale viaggiavano unita' delle forze speciali Usa insieme a guerriglieri 'peshmerga' curdi. Era stato lo stesso Simpson a rendere noto l'episodio, costato la vita a un numero di persone ancora imprecisato, da dieci a diciotto a seconda delle versioni, nonche' il ferimento di altre 45. Tra queste lui stesso, raggiunto da una scheggia di bomba a una gamba, ma senza subire lesioni di particolare gravita'. Assai peggio e' andata a un interprete curdo che lavorava insieme al giornalista per il network pubblico britannico, Kamaran Abdurazaq Muhamed: l'onda d'urto ha letteralmente troncato ambedue le gambe del poveretto, che e' deceduto dissanguato piu' tardi. Il ministro dell'informazione iracheno Mohammad Said al Sahaf è apparso davanti ai giornalisti e ha negato che gli americani siano entrati a Bagdad .Egli ha duramente attaccato l'emittente Tv al al Jazira, affermando che "fa propaganda per gli americani". L'emittente quatariota, ha detto al Sahaf "ha diffuso informazioni secondo cui il ministero dell'informazione e l'hotel Rashid erano in mano agli americani, come se sostenesse tali illazioni".
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Washington, 08:36
Iraq, Pentagono: non è ancora battaglia per Baghdad
L'operazione in atto da parte delle forze americane dentro Baghdad è una "dimostrazione di forza" che manda al regime iracheno un messaggio di potenza ma non è ancora la tanto annunciata "battaglia per Baghdad", ha detto oggi un portavoce del Pentagono. "Questa è una dimostrazione di forza, un'operazione il cui scopo è mandare un messaggio forte al regime che noi possiamo andare dove vogliamo quando vogliamo", ha affermato la fonte. "Ma chiamare quella in atto la 'battaglia per Baghdad' è un'iperbole non adatta a questo punto", ha precisato.
Ma oltre alle ingiurie del Ministro della informazione irakena Al Jazira si è anche dovuta ripare dal fuoco americano. Una troupe televisiva dell'emittente del Qatarè stata presa di mira dai soldati americani sulla strada per l'aeroporto di Baghdad, ha riferito l'emittente stessa precisando che nessuno dei membri della troupe è rimasto ferito. L'emittente ha inoltre mostrato le immagini dell'auto dei giornalisti, visibilmente dannegiata, con numerosi vetri infranti e con diversi fori di proiettili, anche sul parabrezza. Sulle fiancate dell'auto era ben visibile il logo 'Al Jazeera', mentre sul cofano anteriore era altrettanto visibile la scritta 'Tv' .
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Baghdad, 08:00
Iraq, sono tre i palazzi presidenziali presi dagli Usa
Le forze americane hanno preso il controllo di tre palazzi presidenziali a Baghdad, ha detto un responsabile militare statunitense.
Diplomazia
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Baghdad, 07:54
Iraq, marines si tolgono le tute antigas: non c’è pericolo. I marines americani in Iraq hanno avuto il permesso di togliersi le tute protettive e le maschere antigas perché non vi sono segnali di pericolo di attacchi con armi chimiche o biologiche.
Il presidente americano Bush e il premier britannico Blair saranno protagonisti, oggi e domani, del loro terzo 'consiglio di guerra' al vertice, incontrandosi nei pressi di Belfast, nell'Irlanda del Nord. Oltre che sull'Iraq, Bush e Blair hanno in agenda consultazioni sul Medio Oriente e sulla questione irlandese. Sul fronte della Guerra del Golfo 2, i due leader potrebbero decidere d'insediare un'Amministrazione provvisoria e dovrebbero discutere il ruolo dell'Onu, che Bush vuole limitare e Blair espandere, nella ricostruzione e "democratizzazione". Per quanto riguarda l'Irlanda del Nord, giovedi' sara' pubblicato il nuovo piano del governo britannico, a cinque anni esatti dal Patto del Venerdi' Santo. Fonti della Casa Bianca indicano che la presenza di Bush a Belfast vuole testimoniare l'appoggio americano al piano britannico.
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FRONTE NORD
Mosul, 07:12
Iraq, pioggia di bombe alleate sulla città.
Dalle 7,40 di oggi ora locale, le 5,40 ora italiane, Mosul si trova di nuovo sotto un intenso bombardamento da parte degli aerei alleati. Lo ha reso noto l'emittente satellitare pan-araba 'al-Jazeera', che ha trasmesso immagini di enormi colonne di fumo nero mentre si levavano al cielo dalle zone colpite. Secondo fonti giornalistiche presenti sul posto, gli attacchi alla principale città del nord iracheno si sono susseguiti a intermittenza per tutta la notte.
onu
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FRONTE SUD
BASSORA As Sayliyah, 08:38
Iraq, Gb: Bassora quasi tutta presa, sacche di resistenza
I britannici affermano di avere in mano la maggior parte della città di Bassora (sud dell'Iraq), ma che vi sono ancora sacche di resistenza.

Karbala, 21:57
Iraq, portavoce Usa: città sotto controllo
Le truppe statunitensi hanno ucciso circa 400 iracheni nelle ultime 48 ore di scontri accaniti che hanno consentito loro di assumere il controllo di Karbala, città dell'Iraq centrale. Lo ha detto oggi un portavoce della 101/a divisione aviotrasportata. Il controllo della città, un centinaio di chilometri a sudovest della capitale, era fondamentale per proteggere l'avanzata verso Baghdad delle truppe alleate. "Tutte le strade qui portano a Baghdad e ora possiamo usarle", ha aggiunto Holden, "sono sicure, il pericolo di imboscate è minimo". La caduta di Karbala è costata solo negli ultimi due giorni decine di vittime tra i feddayn, le milizie comandante dal primogenito di Saddam Hussein, Uday, mentre gli americani hanno avuto una perdita.
"Mi aspetto che l'Onu abbia un ruolo nel dopoguerra". Con queste parole il segretario generale delle Nazioni Unite Annan, si è rivolto ai giornalisti prima di recarsi dinanzi al consiglio di sicurezza convocato per discutere la situazione irachena. "L'Onu è fonte di legittimità - ha detto - E legittimità internazionale ora è necessaria all'Iraq e al resto del mondo". Il segretario generale ha poi sottolineato che "ogni crisi è diversa dall'altra: l'Iraq non è Timor Est, l'Iraq non è il Kosovo". La seduta si terrà nell'ufficio di Annan e sarà informale.
Inoltre egli ha nominato Rafeeuddin Ahmed, un pachistano, suo consigliere speciale per l'Iraq.Ahned gia' vice-direttore dell'agenzia Onu per lo sviluppo (Undp). La nomina e' stata annunciata oggi da Annan prima della riunione informale del Consiglio di Sicurezza che il segretario generale ha convocato nel suo ufficio. Oggi Annan ha ribadito la necessita' che l'Onu abbia un ruolo importante nel dopoguerra in Iraq.
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ALTRE NOTIZIE Afghanistan
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DA Mosca, 07:09
Rogo in scuola: muoiono 21 bimbi e un insegnante
E' di 22 morti, quasi tutti bambini, il bilancio di un incendio in una scuola della Siberia orientale. Secondo fonti del ministero russo per le emergenze, nel rogo hanno perso la vita 21 alunni e un insegnante.
Continuano gli attacchi contro obiettivi militari americani in Afghanistan. La scorsa notte sono stati 5 i razzi lanciati contro le basi Usa del Paese, come ha riferito il quartier generale delle truppe americane dalla base aerea di Bagram. Gli attacchi non hanno avuto conseguenze per quanto riguarda danni e feriti. Nella notte sono state prese di mira la base di Shkin, nella provincia di Paktika, ad est del Paese, e l'aeroporto nei pressi di Chapman, nella provincia di Khost. Inoltre, un razzo sarebbe stato lanciato contro le forze della coalizione di stanza nella citta' di Gardez.
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POLMONITE: SI AGGRAVA BILANCIO IN CINA, 53 LE VITTIME = (AGI/REUTERS) - Pechino, 7 apr. - Si e' ulteriormente aggravato in Cina il bilancio dell'epidemia di polmonite atipica che da settimane, sta infuriando nel Paese, specie nelle zone meridionali. Secondo quanto riferito dal ministero della Sanita', citato dalla televisione di Stato, il numero dei morti accertati a causa della misteriosa malattia e' salito a 53; i casi di contagio ammontano adesso ad almeno 1.268, 21 dei quali localizzati durante le ultime 24 ore nella sola provincia del Guangdong, la piu' colpita con ben 43 decessi finora certificati dalle autorita', che pure sostengono di aver ormai posto la situazione "sotto effettivo controllo".
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20.000 BOMBE CHIMICHE IN ADRIATICO - ROMA, 4 APR - ''I residuati di origine militare affondati nei mari italiani sono in numero tale da costituire un pericolo non solo per l'ambiente ma anche per i pescatori che perlustrano i fondali''. Lo denuncia l'Icram (l' Istituto centrale di ricerca sul mare) nel rapporto 'Residuati bellici affondati in Adriatico'. Solo per il basso Adriatico, sono piu' di 200 i casi documentati di pescatori intossicati e ustionati dalle esalazioni sprigionatesi da armi chimiche salpate con le reti. Grazie al programma Acab (Armi chimiche affondate e benthos) dell'Icram tra il 1997 e il 1999 sono state redatte mappe di quattro aree del basso adriatico vaste decine di miglia quadrate, dove si ritiene siano presenti, sottolinea il rapporto, ''almeno ventimila residui bellici a carica chimica''. In particolare, al largo di Molfetta sono stati individuati 11 ordigni all'iprite corrosi. Nel dicembre del 1943, infatti, a Bari affondo' sotto i bombardamenti tedeschi la nave Usa John Harvey, con almeno 15.000 bombe d'aereo all'iprite nelle sue stive, alle quali vanno aggiunte migliaia di ordigni inesplosi abbandonati dopo la guerra. Le immagini riprese con il Rov (remotely operated vehicle, una specie di robot comandato a distanza) e i campioni d'acqua, sedimento e pesce sono stati analizzati nei laboratori dell'Icram e dell'universita' di Siena e di Bari: in alcuni pesci esaminati, ad esempio triglie, sono state riscontrate lesioni cutanee ed epatiche, con tenori di arsenico in muscoli e branchie significativamente maggiori rispetto ai pesci non contaminati. Cecenia

Un'esplosione ha distrutto un'auto della polizia in pieno centro a Grozny, in Cecenia: cinque agenti sono morti. A quanto riferito alle agenzie russe dal ministero dell'Interno, quando e' saltata in aria la macchina si trovava nelle vicinanze del ministero per l'Informazione. E' il secondo grave attentato in Cecenia da quando, il mese scorso, la stragrande maggioranza dei cittadini della repubblica ribelle ha votato per continuare a far parte della Russia, in un referendum promosso dal Cremlino. La settimana scorsa, otto muratori sono morti e tredici sono rimasti feriti nell'esplosione di un autobus.


Palestina


La nuova missione di pace intrapresa in Medio Oriente dal ministro degli esteri tedesco Fischer urta contro un primo ostacolo ancora prima di cominciare, dopo che il ministro della giustizia israeliano Lapid ha disdetto l'incontro con il ministro degli esteri tedesco. A quanto si legge nel sito online del settimanale "Der Spiegel" il colloquio tra i due avrebbe dovuto svolgersi, secondo Lapid, nel suo ufficio situato a Gerusalemme est, nella parte araba della citta', mentre da parte tedesca si auspicava che avvenisse in un hotel situato a Gerusalemme ovest. Secondo il portavoce del ministro israeliano,. "Non sara' la Germania a stabilire dove si trova la sovranita' israeliana". Secondo lo "Spiegel" l'ambasciata tedesca e' rimasta sorpresa da questo sviluppo improvviso ed ha dichiarato di non essere stata informata dell'annullamento del colloquio, aggiungendo che l'incontro tra Fischer e Lapid in un hotel della parte ovest di Gerusalemme e' ancora in agenda. Fischer e' partito nel pomeriggio di oggi per una visita di tre giorni in Israele e nei territori autonomi palestinesi. In programma ci sono incontri con il primo ministro israeliano Sharon e con il suo nuovo ministro degli esteri Shalom. Fischer avra' incontri anche con il ministro della difesa israeliano Mofas, con il capo dell'opposizione Mitzna e con il capo dello Stato Katzav. Per mercoledi' sono previsti invece incontri con Arafat, con il suo primo ministro designato Mahmud Abbas e con il presidente del parlamento palestinese Abu Ala. Nel corso di tutti questi incontri Fischer cerchera' di rimettere in moto il processo di pace tra Israele e l'Autorita' palestinese sulla base del piano messo a punto dal "quartetto" formato da Usa, Russia, Onu e Ue.
Intanto oggi un altro palestinese e' stato ucciso dall' esercito israeliano.


Cina

Ancora una strage sul posto di lavoro in Cina, dove 21 persone sono morte nel rogo di una industria alimentare nello provincia orientale dello Shandong. Secondo il 'China Daily', le fiamme hanno distrutto la Qingdao Zhengda Corporation e decine di persone sono rimaste intrappolate dal crolllo della struttura di acciaio. Solo a marzo, gli incidenti del lavoro in Cina hanno fatto 100 vittime.


Scorie nucleari

Partito questa notte il carico delle scorie nucleari da Saluggia (Vercelli) alla centrale inglese di Sellafield per il riprocessamento. Greenpeace denuncia che sono transitati diversi treni merci ad alta velocita' in entrambe le direzioni nelle stesse ore in cui e' passato il treno delle scorie, nonostante che la circolazione dovesse essere interdetta, secondo quanto comunicato dagli organizzatori del trasporto. Una delegazione di Greenpeace, presente sul posto, ne ha potuto documentare il passaggio, con delle riprese video. E' inaccettabile sempre, e in particolare in questi tempi di guerra, che circolino carichi nucleari, e in piu' vengano disattese le piu' elementari norme di sicurezza - afferma Domitilla Senni, direttore generale di Greenpeace di questo chiediamo spiegazioni al Governo, alle Ferrovie dello Stato e alla Sogin .Per Greenpeace l'atteggiamento del governo e' irresponsabile perche' oltre a rappresentare un serissimo pericolo per l'ambiente, mette a rischio l'incolumita' delle persone: i comuni italiani attraversati dalla ferrovia Torino-Modane sono circa 25 ed in alcuni casi, come a Borgone, i binari passano a circa 3 metri dalle case.


ITALIA

Processi genova

Si è svolta oggi l’udienza al tribunale del riesame che deve decidere sulle misure cautelari nei confronti di alberto, il nostro compagno ancora detenuto in carcere da oltre quattro mesi per i fatti relativi alle maniofestazioni di genova del liùuglio 2001. E’ attesa nei prossimi giorni, forse addirittura domani, la sentenza. Riocordiamo che alberto, assieme a jimmy, è tra gli ultimi ancora in carcere. Le recenti sentenze del tribunale del riesame hanno concesso gli arresti domiciliari ai suoi coimputati.

Processo esso

Con la condanna a tre mesi di reclusione si è concluso oggi il processo a carico dei cinque 'disobbedienti' accusati di aver preso d'assalto, la sera del 21 marzo scorso, il distributore della Esso, in via delle Sette Chiese, nei pressi di piazza dei Navigatori, a Roma, nell'ambito di una iniziativa di protesta organizzata per dire no alla guerra in Iraq. La sentenza è stata emessa dal giudice del tribunale della Capitale, in composizione monocratica, Luciano Imperiali, al termine di una breve camera di consiglio.

Gli imputati, che hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato, sono stati riconosciuti colpevoli di furto e danneggiamento aggravati "per aver agito con violenza sulle cose e su cose esposte per necessita' e consuetudine a pubblico uso". Il giudice Imperiali ha inflitto loro anche 100 euro di multa a testa ma, stando a quanto riferito dal'avvocato Marco Lucentini, difensore dei cinque 'disobbbedienti', ha riconosciuto la prevalenza sulle aggravanti contestate delle attenuanti previste dall'articolo 61 (1 e 4) e 62 bis del codice penale. cioe' quelle di avere agito per motivi di particolare valore morale e sociale e la lievita' del danno economico subito dal gestore del distributore. Il tribunale ha stabilito, inoltre, la sospensione condizionale della pena e la non menzione per tre imputati, in quanto incensurati, al contrario degli altri due.


Migranti

Un gruppo di immigrati ospitati nel centro di accoglienza ''Malgrado tutto'' di Lamezia Terme, ha dato vita, la notte scorsa, ad una rivolta contro gli agenti della Questura di Catanzaro che si erano recati nella struttura per accompagnare a Roma un giovane tunisino espulso dal territorio italiano. Sul posto sono intervenuti agenti, carabinieri e finanzieri che hanno fronteggiato la protesta, riuscendo a fare tornare la situazione alla normalita'. I poliziotti hanno poi arrestato un migrante per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ed hanno preso in consegna il giovane tunisino per accompagnarlo a Roma e dare corso al provvedimento di espulsione. Nei primi mesi dell' anno, secondo quanto riferito dalla Questura, sono stati 31 gli extracomunitari espulsi e 64 quelli accompagnati coattivamente alla frontiera; 413 sono stati i permessi di soggiorno rilasciati e 442 quelli rinnovati.


20.000 BOMBE CHIMICHE IN ADRIATICO

I residuati di origine militare affondati nei mari italiani sono in numero tale da costituire un pericolo non solo per l'ambiente ma anche per i pescatori che perlustrano i fondali. Lo denuncia l'Icram (l' Istituto centrale di ricerca sul mare) nel rapporto 'Residuati bellici affondati in Adriatico'. Solo per il basso Adriatico, sono piu' di 200 i casi documentati di pescatori intossicati e ustionati dalle esalazioni sprigionatesi da armi chimiche salpate con le reti. Grazie al programma Acab (Armi chimiche affondate e benthos) dell'Icram tra il 1997 e il 1999 sono state redatte mappe di quattro aree del basso adriatico vaste decine di miglia quadrate, dove si ritiene siano presenti, sottolinea il rapporto, almeno ventimila residui bellici a carica chimica. In particolare, al largo di Molfetta sono stati individuati 11 ordigni all'iprite corrosi. Nel dicembre del 1943, infatti, a Bari affondo' sotto i bombardamenti tedeschi la nave Usa John Harvey, con almeno 15.000 bombe d'aereo all'iprite nelle sue stive, alle quali vanno aggiunte migliaia di ordigni inesplosi abbandonati dopo la guerra. Le immagini riprese con il Rov (remotely operated vehicle, una specie di robot comandato a distanza) e i campioni d'acqua, sedimento e pesce sono stati analizzati nei laboratori dell'Icram e dell'universita' di Siena e di Bari: in alcuni pesci esaminati, ad esempio triglie, sono state riscontrate lesioni cutanee ed epatiche, con tenori di arsenico in muscoli e branchie significativamente maggiori rispetto ai pesci non contaminati.


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ORE 19.30

proposta sommario

ESTERI

Iraq, operazioni militari

Iraq, diplomazia

Iraq, visti da fuori- Egitto (audio)

Iraq, ONU

Afghanistan - Attaccate di nuovo le forze americane

Cecenia - Autobomba uccide 5 poliziotti

Palestina - Programma di visite per il ministro degli esteri tedesco Fisher - Ucciso un altro palestinese

Cina - 21 vittime di un incidente in un' industria - a marzo 100 morti sul lavoro

Scorie nucleari (audio)

ITALIA

Processo alberto (audio)

processo esso (audio)

Migranti - Un gruppo di immigrati ospitati nel centro di accoglienza Malgrado tutto di Lamezia Terme, ha dato vita, la notte scorsa, ad una rivolta contro gli agenti che si erano recati nella struttura per accompagnare a Roma un giovane tunisino espulso

Mine e bombe(audio)

Ha provocato la morte di almeno quattordici persone la bomba caduta oggi su un quartiere residenziale nel centro di Baghdad. Lo riferiscono testimoni oculari.

Secondo fonti statunitensi le forze americane avrebbero preso il controllo di tre palazzi presidenziali a Baghdad. Sotto controllo Usa anche altri due palazzi presidenziali: uno sempre al centro della capitale, un terzo vicino all'aeroporto, che si trova a 20 km dal centro.

Nella presa dei due complessi nel centro della città le forze americane hanno incontrato una forte resistenza irakena. Molti sono gli irakeni morti sul campo, gli organi stampa occidentali non sanno ipotizzare quanti siano gli ierakeni civili e militari che sono morti, mentre pare che siano soltanto due i marines deceduti.

Nel terzo palazzo non c'è stata alcuna resistenza. Secondo l'operatore video della SkyNews, il primo ad aver filmato l'interno del palazzo presidenziale, il palazzo sembra abbandonato già da molto tempo.

Uno dei grandi quesiti ancora irrisolti della guerra in Iraq riguarda il numero totale delle vittime e dei feriti. Sia tra i militari sia tra la popolazione civile, le cifre sono le più disparate e quindi le meno attendibili. La Croce Rossa Internazionale ha affermato che durante i più violenti bombardamenti riceveva una media di 100 feriti ogni ora. Ma sul fronte dei dati, l'organizzazione internazionale si ferma qui. Tanto che nel suo ultimo rapporto (pubblicato stamani) non si azzarda a presentare una lista ufficiale di morti e feriti. La mancanza di informazioni sicure ha fatto si che scoppiasse una seconda guerra tra le forze in campo, quella propagandistica sui caduti. Gli americani sostengono di avere ucciso, nella sola giornata di domenica 6 aprile, oltre 2mila soldati iracheni e di avere perso, nel corso di tutta la guerra, 80 soldati. Sul fronte britannico, i caduti di Sua Maestà la Regaina ammonterebbero invece a 27. Dall'altro lato della barricata, gli iracheni avevano dichiarato che in seguito alla battaglia per la difesa dell'aeroporto Saddam Hussein di Baghdad sarebbero stati oltre 300 i cadaveri dei soldati statunitensi e britannici stesi sulla pista di decollo. Notizie sui propri militari gli iracheni invece non ne rilasciano. Il governo di Baghdad si è espresso solo sui civili e ha dichiarato che sarebbero 1.252 le vittime e 5.103 i feriti.

Il ministro dell'informazione iracheno Mohammad Said al Sahaf è apparso davanti ai giornalisti e ha negato che gli americani siano entrati a Bagdad .Egli ha duramente attaccato l'emittente Tv al al Jazira, affermando che "fa propaganda per gli americani". L'emittente quatariota, ha detto al Sahaf "ha diffuso informazioni secondo cui il ministero dell'informazione e l'hotel Rashid erano in mano agli americani, come se sostenesse tali illazioni".

Ma oltre alle ingiurie del Ministro della informazione irakena Al Jazira si è anche dovuta ripare dal fuoco americano. Una troupe televisiva dell'emittente del Qatarè stata presa di mira dai soldati americani sulla strada per l'aeroporto di Baghdad, ha riferito l'emittente stessa precisando che nessuno dei membri della troupe è rimasto ferito. L'emittente ha inoltre mostrato le immagini dell'auto dei giornalisti, visibilmente dannegiata, con numerosi vetri infranti e con diversi fori di proiettili, anche sul parabrezza. Sulle fiancate dell'auto era ben visibile il logo 'Al Jazeera', mentre sul cofano anteriore era altrettanto visibile la scritta 'Tv' .

Diplomazia

Il presidente americano Bush e il premier britannico Blair saranno protagonisti, oggi e domani, del loro terzo 'consiglio di guerra' al vertice, incontrandosi nei pressi di Belfast, nell'Irlanda del Nord. Oltre che sull'Iraq, Bush e Blair hanno in agenda consultazioni sul Medio Oriente e sulla questione irlandese. Sul fronte della Guerra del Golfo 2, i due leader potrebbero decidere d'insediare un'Amministrazione provvisoria e dovrebbero discutere il ruolo dell'Onu, che Bush vuole limitare e Blair espandere, nella ricostruzione e "democratizzazione". Per quanto riguarda l'Irlanda del Nord, giovedi' sara' pubblicato il nuovo piano del governo britannico, a cinque anni esatti dal Patto del Venerdi' Santo. Fonti della Casa Bianca indicano che la presenza di Bush a Belfast vuole testimoniare l'appoggio americano al piano britannico.

onu

"Mi aspetto che l'Onu abbia un ruolo nel dopoguerra". Con queste parole il segretario generale delle Nazioni Unite Annan, si è rivolto ai giornalisti prima di recarsi dinanzi al consiglio di sicurezza convocato per discutere la situazione irachena. "L'Onu è fonte di legittimità - ha detto - E legittimità internazionale ora è necessaria all'Iraq e al resto del mondo". Il segretario generale ha poi sottolineato che "ogni crisi è diversa dall'altra: l'Iraq non è Timor Est, l'Iraq non è il Kosovo". La seduta si terrà nell'ufficio di Annan e sarà informale. Inoltre egli ha nominato Rafeeuddin Ahmed, un pachistano, suo consigliere speciale per l'Iraq.Ahned gia' vice-direttore dell'agenzia Onu per lo sviluppo (Undp). La nomina e' stata annunciata oggi da Annan prima della riunione informale del Consiglio di Sicurezza che il segretario generale ha convocato nel suo ufficio. Oggi Annan ha ribadito la necessita' che l'Onu abbia un ruolo importante nel dopoguerra in Iraq.

Afghanistan

Continuano gli attacchi contro obiettivi militari americani in Afghanistan. La scorsa notte sono stati 5 i razzi lanciati contro le basi Usa del Paese, come ha riferito il quartier generale delle truppe americane dalla base aerea di Bagram. Gli attacchi non hanno avuto conseguenze per quanto riguarda danni e feriti. Nella notte sono state prese di mira la base di Shkin, nella provincia di Paktika, ad est del Paese, e l'aeroporto nei pressi di Chapman, nella provincia di Khost. Inoltre, un razzo sarebbe stato lanciato contro le forze della coalizione di stanza nella citta' di Gardez.

Cecenia

Un'esplosione ha distrutto un'auto della polizia in pieno centro a Grozny, in Cecenia: cinque agenti sono morti. A quanto riferito alle agenzie russe dal ministero dell'Interno, quando e' saltata in aria la macchina si trovava nelle vicinanze del ministero per l'Informazione. E' il secondo grave attentato in Cecenia da quando, il mese scorso, la stragrande maggioranza dei cittadini della repubblica ribelle ha votato per continuare a far parte della Russia, in un referendum promosso dal Cremlino. La settimana scorsa, otto muratori sono morti e tredici sono rimasti feriti nell'esplosione di un autobus.

Palestina

La nuova missione di pace intrapresa in Medio Oriente dal ministro degli esteri tedesco Fischer urta contro un primo ostacolo ancora prima di cominciare, dopo che il ministro della giustizia israeliano Lapid ha disdetto l'incontro con il ministro degli esteri tedesco. A quanto si legge nel sito online del settimanale "Der Spiegel" il colloquio tra i due avrebbe dovuto svolgersi, secondo Lapid, nel suo ufficio situato a Gerusalemme est, nella parte araba della citta', mentre da parte tedesca si auspicava che avvenisse in un hotel situato a Gerusalemme ovest. Secondo il portavoce del ministro israeliano,. "Non sara' la Germania a stabilire dove si trova la sovranita' israeliana". Secondo lo "Spiegel" l'ambasciata tedesca e' rimasta sorpresa da questo sviluppo improvviso ed ha dichiarato di non essere stata informata dell'annullamento del colloquio, aggiungendo che l'incontro tra Fischer e Lapid in un hotel della parte ovest di Gerusalemme e' ancora in agenda. Fischer e' partito nel pomeriggio di oggi per una visita di tre giorni in Israele e nei territori autonomi palestinesi. In programma ci sono incontri con il primo ministro israeliano Sharon e con il suo nuovo ministro degli esteri Shalom. Fischer avra' incontri anche con il ministro della difesa israeliano Mofas, con il capo dell'opposizione Mitzna e con il capo dello Stato Katzav. Per mercoledi' sono previsti invece incontri con Arafat, con il suo primo ministro designato Mahmud Abbas e con il presidente del parlamento palestinese Abu Ala. Nel corso di tutti questi incontri Fischer cerchera' di rimettere in moto il processo di pace tra Israele e l'Autorita' palestinese sulla base del piano messo a punto dal "quartetto" formato da Usa, Russia, Onu e Ue. Intanto oggi un altro palestinese e' stato ucciso dall' esercito israeliano.

Cina

Ancora una strage sul posto di lavoro in Cina, dove 21 persone sono morte nel rogo di una industria alimentare nello provincia orientale dello Shandong. Secondo il 'China Daily', le fiamme hanno distrutto la Qingdao Zhengda Corporation e decine di persone sono rimaste intrappolate dal crolllo della struttura di acciaio. Solo a marzo, gli incidenti del lavoro in Cina hanno fatto 100 vittime.

Scorie nucleari

Partito questa notte il carico delle scorie nucleari da Saluggia (Vercelli) alla centrale inglese di Sellafield per il riprocessamento. Greenpeace denuncia che sono transitati diversi treni merci ad alta velocita' in entrambe le direzioni nelle stesse ore in cui e' passato il treno delle scorie, nonostante che la circolazione dovesse essere interdetta, secondo quanto comunicato dagli organizzatori del trasporto. Una delegazione di Greenpeace, presente sul posto, ne ha potuto documentare il passaggio, con delle riprese video. E' inaccettabile sempre, e in particolare in questi tempi di guerra, che circolino carichi nucleari, e in piu' vengano disattese le piu' elementari norme di sicurezza - afferma Domitilla Senni, direttore generale di Greenpeace di questo chiediamo spiegazioni al Governo, alle Ferrovie dello Stato e alla Sogin .Per Greenpeace l'atteggiamento del governo e' irresponsabile perche' oltre a rappresentare un serissimo pericolo per l'ambiente, mette a rischio l'incolumita' delle persone: i comuni italiani attraversati dalla ferrovia Torino-Modane sono circa 25 ed in alcuni casi, come a Borgone, i binari passano a circa 3 metri dalle case.

ITALIA

Processi genova

Si è svolta oggi l’udienza al tribunale del riesame che deve decidere sulle misure cautelari nei confronti di alberto, il nostro compagno ancora detenuto in carcere da oltre quattro mesi per i fatti relativi alle maniofestazioni di genova del liùuglio 2001. E’ attesa nei prossimi giorni, forse addirittura domani, la sentenza. Riocordiamo che alberto, assieme a jimmy, è tra gli ultimi ancora in carcere. Le recenti sentenze del tribunale del riesame hanno concesso gli arresti domiciliari ai suoi coimputati.

Processo esso

Con la condanna a tre mesi di reclusione si è concluso oggi il processo a carico dei cinque 'disobbedienti' accusati di aver preso d'assalto, la sera del 21 marzo scorso, il distributore della Esso, in via delle Sette Chiese, nei pressi di piazza dei Navigatori, a Roma, nell'ambito di una iniziativa di protesta organizzata per dire no alla guerra in Iraq. La sentenza è stata emessa dal giudice del tribunale della Capitale, in composizione monocratica, Luciano Imperiali, al termine di una breve camera di consiglio.

Gli imputati, che hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato, sono stati riconosciuti colpevoli di furto e danneggiamento aggravati "per aver agito con violenza sulle cose e su cose esposte per necessita' e consuetudine a pubblico uso". Il giudice Imperiali ha inflitto loro anche 100 euro di multa a testa ma, stando a quanto riferito dal'avvocato Marco Lucentini, difensore dei cinque 'disobbbedienti', ha riconosciuto la prevalenza sulle aggravanti contestate delle attenuanti previste dall'articolo 61 (1 e 4) e 62 bis del codice penale. cioe' quelle di avere agito per motivi di particolare valore morale e sociale e la lievita' del danno economico subito dal gestore del distributore. Il tribunale ha stabilito, inoltre, la sospensione condizionale della pena e la non menzione per tre imputati, in quanto incensurati, al contrario degli altri due.

Migranti

Un gruppo di immigrati ospitati nel centro di accoglienza Malgrado tutto di Lamezia Terme, ha dato vita, la notte scorsa, ad una rivolta contro gli agenti della Questura di Catanzaro che si erano recati nella struttura per accompagnare a Roma un giovane tunisino espulso dal territorio italiano. Sul posto sono intervenuti agenti, carabinieri e finanzieri che hanno fronteggiato la protesta, riuscendo a fare tornare la situazione alla normalita'. I poliziotti hanno poi arrestato un migrante per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ed hanno preso in consegna il giovane tunisino per accompagnarlo a Roma e dare corso al provvedimento di espulsione. Nei primi mesi dell' anno, secondo quanto riferito dalla Questura, sono stati 31 gli extracomunitari espulsi e 64 quelli accompagnati coattivamente alla frontiera; 413 sono stati i permessi di soggiorno rilasciati e 442 quelli rinnovati.

20.000 BOMBE CHIMICHE IN ADRIATICO

I residuati di origine militare affondati nei mari italiani sono in numero tale da costituire un pericolo non solo per l'ambiente ma anche per i pescatori che perlustrano i fondali. Lo denuncia l'Icram (l' Istituto centrale di ricerca sul mare) nel rapporto 'Residuati bellici affondati in Adriatico'. Solo per il basso Adriatico, sono piu' di 200 i casi documentati di pescatori intossicati e ustionati dalle esalazioni sprigionatesi da armi chimiche salpate con le reti. Grazie al programma Acab (Armi chimiche affondate e benthos) dell'Icram tra il 1997 e il 1999 sono state redatte mappe di quattro aree del basso adriatico vaste decine di miglia quadrate, dove si ritiene siano presenti, sottolinea il rapporto, almeno ventimila residui bellici a carica chimica. In particolare, al largo di Molfetta sono stati individuati 11 ordigni all'iprite corrosi. Nel dicembre del 1943, infatti, a Bari affondo' sotto i bombardamenti tedeschi la nave Usa John Harvey, con almeno 15.000 bombe d'aereo all'iprite nelle sue stive, alle quali vanno aggiunte migliaia di ordigni inesplosi abbandonati dopo la guerra. Le immagini riprese con il Rov (remotely operated vehicle, una specie di robot comandato a distanza) e i campioni d'acqua, sedimento e pesce sono stati analizzati nei laboratori dell'Icram e dell'universita' di Siena e di Bari: in alcuni pesci esaminati, ad esempio triglie, sono state riscontrate lesioni cutanee ed epatiche, con tenori di arsenico in muscoli e branchie significativamente maggiori rispetto ai pesci non contaminati.

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gror030407 (last edited 2008-06-26 09:49:46 by anonymous)