ORE 19.30

proposta sommario

ESTERI

Iraq, operazioni militari

Iraq, diplomazia

Iraq, visti da fuori- Egitto (audio)

Iraq, ONU

Afghanistan - Attaccate di nuovo le forze americane

Cecenia - Autobomba uccide 5 poliziotti

Palestina - Programma di visite per il ministro degli esteri tedesco Fisher - Ucciso un altro palestinese

Cina - 21 vittime di un incidente in un' industria - a marzo 100 morti sul lavoro

Scorie nucleari (audio)

ITALIA

Processo alberto (audio)

processo esso (audio)

Migranti - Un gruppo di immigrati ospitati nel centro di accoglienza Malgrado tutto di Lamezia Terme, ha dato vita, la notte scorsa, ad una rivolta contro gli agenti che si erano recati nella struttura per accompagnare a Roma un giovane tunisino espulso

Mine e bombe(audio)

Ha provocato la morte di almeno quattordici persone la bomba caduta oggi su un quartiere residenziale nel centro di Baghdad. Lo riferiscono testimoni oculari.

Secondo fonti statunitensi le forze americane avrebbero preso il controllo di tre palazzi presidenziali a Baghdad. Sotto controllo Usa anche altri due palazzi presidenziali: uno sempre al centro della capitale, un terzo vicino all'aeroporto, che si trova a 20 km dal centro.

Nella presa dei due complessi nel centro della città le forze americane hanno incontrato una forte resistenza irakena. Molti sono gli irakeni morti sul campo, gli organi stampa occidentali non sanno ipotizzare quanti siano gli ierakeni civili e militari che sono morti, mentre pare che siano soltanto due i marines deceduti.

Nel terzo palazzo non c'è stata alcuna resistenza. Secondo l'operatore video della SkyNews, il primo ad aver filmato l'interno del palazzo presidenziale, il palazzo sembra abbandonato già da molto tempo.

Uno dei grandi quesiti ancora irrisolti della guerra in Iraq riguarda il numero totale delle vittime e dei feriti. Sia tra i militari sia tra la popolazione civile, le cifre sono le più disparate e quindi le meno attendibili. La Croce Rossa Internazionale ha affermato che durante i più violenti bombardamenti riceveva una media di 100 feriti ogni ora. Ma sul fronte dei dati, l'organizzazione internazionale si ferma qui. Tanto che nel suo ultimo rapporto (pubblicato stamani) non si azzarda a presentare una lista ufficiale di morti e feriti. La mancanza di informazioni sicure ha fatto si che scoppiasse una seconda guerra tra le forze in campo, quella propagandistica sui caduti. Gli americani sostengono di avere ucciso, nella sola giornata di domenica 6 aprile, oltre 2mila soldati iracheni e di avere perso, nel corso di tutta la guerra, 80 soldati. Sul fronte britannico, i caduti di Sua Maestà la Regaina ammonterebbero invece a 27. Dall'altro lato della barricata, gli iracheni avevano dichiarato che in seguito alla battaglia per la difesa dell'aeroporto Saddam Hussein di Baghdad sarebbero stati oltre 300 i cadaveri dei soldati statunitensi e britannici stesi sulla pista di decollo. Notizie sui propri militari gli iracheni invece non ne rilasciano. Il governo di Baghdad si è espresso solo sui civili e ha dichiarato che sarebbero 1.252 le vittime e 5.103 i feriti.

Il ministro dell'informazione iracheno Mohammad Said al Sahaf è apparso davanti ai giornalisti e ha negato che gli americani siano entrati a Bagdad .Egli ha duramente attaccato l'emittente Tv al al Jazira, affermando che "fa propaganda per gli americani". L'emittente quatariota, ha detto al Sahaf "ha diffuso informazioni secondo cui il ministero dell'informazione e l'hotel Rashid erano in mano agli americani, come se sostenesse tali illazioni".

Ma oltre alle ingiurie del Ministro della informazione irakena Al Jazira si è anche dovuta ripare dal fuoco americano. Una troupe televisiva dell'emittente del Qatarè stata presa di mira dai soldati americani sulla strada per l'aeroporto di Baghdad, ha riferito l'emittente stessa precisando che nessuno dei membri della troupe è rimasto ferito. L'emittente ha inoltre mostrato le immagini dell'auto dei giornalisti, visibilmente dannegiata, con numerosi vetri infranti e con diversi fori di proiettili, anche sul parabrezza. Sulle fiancate dell'auto era ben visibile il logo 'Al Jazeera', mentre sul cofano anteriore era altrettanto visibile la scritta 'Tv' .

Diplomazia

Il presidente americano Bush e il premier britannico Blair saranno protagonisti, oggi e domani, del loro terzo 'consiglio di guerra' al vertice, incontrandosi nei pressi di Belfast, nell'Irlanda del Nord. Oltre che sull'Iraq, Bush e Blair hanno in agenda consultazioni sul Medio Oriente e sulla questione irlandese. Sul fronte della Guerra del Golfo 2, i due leader potrebbero decidere d'insediare un'Amministrazione provvisoria e dovrebbero discutere il ruolo dell'Onu, che Bush vuole limitare e Blair espandere, nella ricostruzione e "democratizzazione". Per quanto riguarda l'Irlanda del Nord, giovedi' sara' pubblicato il nuovo piano del governo britannico, a cinque anni esatti dal Patto del Venerdi' Santo. Fonti della Casa Bianca indicano che la presenza di Bush a Belfast vuole testimoniare l'appoggio americano al piano britannico.

onu

"Mi aspetto che l'Onu abbia un ruolo nel dopoguerra". Con queste parole il segretario generale delle Nazioni Unite Annan, si è rivolto ai giornalisti prima di recarsi dinanzi al consiglio di sicurezza convocato per discutere la situazione irachena. "L'Onu è fonte di legittimità - ha detto - E legittimità internazionale ora è necessaria all'Iraq e al resto del mondo". Il segretario generale ha poi sottolineato che "ogni crisi è diversa dall'altra: l'Iraq non è Timor Est, l'Iraq non è il Kosovo". La seduta si terrà nell'ufficio di Annan e sarà informale. Inoltre egli ha nominato Rafeeuddin Ahmed, un pachistano, suo consigliere speciale per l'Iraq.Ahned gia' vice-direttore dell'agenzia Onu per lo sviluppo (Undp). La nomina e' stata annunciata oggi da Annan prima della riunione informale del Consiglio di Sicurezza che il segretario generale ha convocato nel suo ufficio. Oggi Annan ha ribadito la necessita' che l'Onu abbia un ruolo importante nel dopoguerra in Iraq.

Afghanistan

Continuano gli attacchi contro obiettivi militari americani in Afghanistan. La scorsa notte sono stati 5 i razzi lanciati contro le basi Usa del Paese, come ha riferito il quartier generale delle truppe americane dalla base aerea di Bagram. Gli attacchi non hanno avuto conseguenze per quanto riguarda danni e feriti. Nella notte sono state prese di mira la base di Shkin, nella provincia di Paktika, ad est del Paese, e l'aeroporto nei pressi di Chapman, nella provincia di Khost. Inoltre, un razzo sarebbe stato lanciato contro le forze della coalizione di stanza nella citta' di Gardez.

Cecenia

Un'esplosione ha distrutto un'auto della polizia in pieno centro a Grozny, in Cecenia: cinque agenti sono morti. A quanto riferito alle agenzie russe dal ministero dell'Interno, quando e' saltata in aria la macchina si trovava nelle vicinanze del ministero per l'Informazione. E' il secondo grave attentato in Cecenia da quando, il mese scorso, la stragrande maggioranza dei cittadini della repubblica ribelle ha votato per continuare a far parte della Russia, in un referendum promosso dal Cremlino. La settimana scorsa, otto muratori sono morti e tredici sono rimasti feriti nell'esplosione di un autobus.

Palestina

La nuova missione di pace intrapresa in Medio Oriente dal ministro degli esteri tedesco Fischer urta contro un primo ostacolo ancora prima di cominciare, dopo che il ministro della giustizia israeliano Lapid ha disdetto l'incontro con il ministro degli esteri tedesco. A quanto si legge nel sito online del settimanale "Der Spiegel" il colloquio tra i due avrebbe dovuto svolgersi, secondo Lapid, nel suo ufficio situato a Gerusalemme est, nella parte araba della citta', mentre da parte tedesca si auspicava che avvenisse in un hotel situato a Gerusalemme ovest. Secondo il portavoce del ministro israeliano,. "Non sara' la Germania a stabilire dove si trova la sovranita' israeliana". Secondo lo "Spiegel" l'ambasciata tedesca e' rimasta sorpresa da questo sviluppo improvviso ed ha dichiarato di non essere stata informata dell'annullamento del colloquio, aggiungendo che l'incontro tra Fischer e Lapid in un hotel della parte ovest di Gerusalemme e' ancora in agenda. Fischer e' partito nel pomeriggio di oggi per una visita di tre giorni in Israele e nei territori autonomi palestinesi. In programma ci sono incontri con il primo ministro israeliano Sharon e con il suo nuovo ministro degli esteri Shalom. Fischer avra' incontri anche con il ministro della difesa israeliano Mofas, con il capo dell'opposizione Mitzna e con il capo dello Stato Katzav. Per mercoledi' sono previsti invece incontri con Arafat, con il suo primo ministro designato Mahmud Abbas e con il presidente del parlamento palestinese Abu Ala. Nel corso di tutti questi incontri Fischer cerchera' di rimettere in moto il processo di pace tra Israele e l'Autorita' palestinese sulla base del piano messo a punto dal "quartetto" formato da Usa, Russia, Onu e Ue. Intanto oggi un altro palestinese e' stato ucciso dall' esercito israeliano.

Cina

Ancora una strage sul posto di lavoro in Cina, dove 21 persone sono morte nel rogo di una industria alimentare nello provincia orientale dello Shandong. Secondo il 'China Daily', le fiamme hanno distrutto la Qingdao Zhengda Corporation e decine di persone sono rimaste intrappolate dal crolllo della struttura di acciaio. Solo a marzo, gli incidenti del lavoro in Cina hanno fatto 100 vittime.

Scorie nucleari

Partito questa notte il carico delle scorie nucleari da Saluggia (Vercelli) alla centrale inglese di Sellafield per il riprocessamento. Greenpeace denuncia che sono transitati diversi treni merci ad alta velocita' in entrambe le direzioni nelle stesse ore in cui e' passato il treno delle scorie, nonostante che la circolazione dovesse essere interdetta, secondo quanto comunicato dagli organizzatori del trasporto. Una delegazione di Greenpeace, presente sul posto, ne ha potuto documentare il passaggio, con delle riprese video. E' inaccettabile sempre, e in particolare in questi tempi di guerra, che circolino carichi nucleari, e in piu' vengano disattese le piu' elementari norme di sicurezza - afferma Domitilla Senni, direttore generale di Greenpeace di questo chiediamo spiegazioni al Governo, alle Ferrovie dello Stato e alla Sogin .Per Greenpeace l'atteggiamento del governo e' irresponsabile perche' oltre a rappresentare un serissimo pericolo per l'ambiente, mette a rischio l'incolumita' delle persone: i comuni italiani attraversati dalla ferrovia Torino-Modane sono circa 25 ed in alcuni casi, come a Borgone, i binari passano a circa 3 metri dalle case.

ITALIA

Processi genova

Si è svolta oggi l’udienza al tribunale del riesame che deve decidere sulle misure cautelari nei confronti di alberto, il nostro compagno ancora detenuto in carcere da oltre quattro mesi per i fatti relativi alle maniofestazioni di genova del liùuglio 2001. E’ attesa nei prossimi giorni, forse addirittura domani, la sentenza. Riocordiamo che alberto, assieme a jimmy, è tra gli ultimi ancora in carcere. Le recenti sentenze del tribunale del riesame hanno concesso gli arresti domiciliari ai suoi coimputati.

Processo esso

Con la condanna a tre mesi di reclusione si è concluso oggi il processo a carico dei cinque 'disobbedienti' accusati di aver preso d'assalto, la sera del 21 marzo scorso, il distributore della Esso, in via delle Sette Chiese, nei pressi di piazza dei Navigatori, a Roma, nell'ambito di una iniziativa di protesta organizzata per dire no alla guerra in Iraq. La sentenza è stata emessa dal giudice del tribunale della Capitale, in composizione monocratica, Luciano Imperiali, al termine di una breve camera di consiglio.

Gli imputati, che hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato, sono stati riconosciuti colpevoli di furto e danneggiamento aggravati "per aver agito con violenza sulle cose e su cose esposte per necessita' e consuetudine a pubblico uso". Il giudice Imperiali ha inflitto loro anche 100 euro di multa a testa ma, stando a quanto riferito dal'avvocato Marco Lucentini, difensore dei cinque 'disobbbedienti', ha riconosciuto la prevalenza sulle aggravanti contestate delle attenuanti previste dall'articolo 61 (1 e 4) e 62 bis del codice penale. cioe' quelle di avere agito per motivi di particolare valore morale e sociale e la lievita' del danno economico subito dal gestore del distributore. Il tribunale ha stabilito, inoltre, la sospensione condizionale della pena e la non menzione per tre imputati, in quanto incensurati, al contrario degli altri due.

Migranti

Un gruppo di immigrati ospitati nel centro di accoglienza Malgrado tutto di Lamezia Terme, ha dato vita, la notte scorsa, ad una rivolta contro gli agenti della Questura di Catanzaro che si erano recati nella struttura per accompagnare a Roma un giovane tunisino espulso dal territorio italiano. Sul posto sono intervenuti agenti, carabinieri e finanzieri che hanno fronteggiato la protesta, riuscendo a fare tornare la situazione alla normalita'. I poliziotti hanno poi arrestato un migrante per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ed hanno preso in consegna il giovane tunisino per accompagnarlo a Roma e dare corso al provvedimento di espulsione. Nei primi mesi dell' anno, secondo quanto riferito dalla Questura, sono stati 31 gli extracomunitari espulsi e 64 quelli accompagnati coattivamente alla frontiera; 413 sono stati i permessi di soggiorno rilasciati e 442 quelli rinnovati.

20.000 BOMBE CHIMICHE IN ADRIATICO

I residuati di origine militare affondati nei mari italiani sono in numero tale da costituire un pericolo non solo per l'ambiente ma anche per i pescatori che perlustrano i fondali. Lo denuncia l'Icram (l' Istituto centrale di ricerca sul mare) nel rapporto 'Residuati bellici affondati in Adriatico'. Solo per il basso Adriatico, sono piu' di 200 i casi documentati di pescatori intossicati e ustionati dalle esalazioni sprigionatesi da armi chimiche salpate con le reti. Grazie al programma Acab (Armi chimiche affondate e benthos) dell'Icram tra il 1997 e il 1999 sono state redatte mappe di quattro aree del basso adriatico vaste decine di miglia quadrate, dove si ritiene siano presenti, sottolinea il rapporto, almeno ventimila residui bellici a carica chimica. In particolare, al largo di Molfetta sono stati individuati 11 ordigni all'iprite corrosi. Nel dicembre del 1943, infatti, a Bari affondo' sotto i bombardamenti tedeschi la nave Usa John Harvey, con almeno 15.000 bombe d'aereo all'iprite nelle sue stive, alle quali vanno aggiunte migliaia di ordigni inesplosi abbandonati dopo la guerra. Le immagini riprese con il Rov (remotely operated vehicle, una specie di robot comandato a distanza) e i campioni d'acqua, sedimento e pesce sono stati analizzati nei laboratori dell'Icram e dell'universita' di Siena e di Bari: in alcuni pesci esaminati, ad esempio triglie, sono state riscontrate lesioni cutanee ed epatiche, con tenori di arsenico in muscoli e branchie significativamente maggiori rispetto ai pesci non contaminati. Si è insediata oggi a Roma la commissione internazionale di 120 esperti provenienti da 75 Paesi, che dovrà raccogliere ed esaminare le informazioni per redigere l'edizione 2003 del Landmine Monitor Report, il Rapporto annuale sulle mine. L'iniziativa è promossa dall'International Campaign to ban landimines, premio Nobel per la pace nel 1997, in collaborazione con la Campagna italiana contro le mine. . Prima della moratoria del 1994 l'Italia era uno dei principali produttori ed esportatori di mine, nel 1997, con l'approvazione della legge 374, ne è stato vietato l'uso e due anni più tardi è stato ratificato il Trattato di Ottawa, accordo che ha sancito la messa a bando delle mine. Lo scorso mese di novembre, in anticipo sui termini concordati, sono stati distrutti tutti gli arsenali di mine presenti sul territorio nazionale. Tra i Paesi che non hanno ancora firmato il Trattato di Ottawa ci sono gli Stati uniti, la Russia, la Cina e Israele.

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gror030407 (last edited 2008-06-26 09:49:46 by anonymous)