Differences between revisions 7 and 8
Revision 7 as of 2003-04-09 15:00:03
Size: 15380
Editor: anonymous
Comment:
Revision 8 as of 2003-04-09 15:06:10
Size: 17325
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 1: Line 1:
=== GrOR ore 17.00, + consueto ritardo ===
Line 2: Line 3:
=== GrOR ore 17.00, + consueto ritardo === '''Situazione umanitaria'''

Conquistare bagdad è stata un'operazione condotta con l'arroganza e il disprezzo di tutto e tutti, e come nelle altre città ,anche a bagdad ad essere colpite sono state le strutture civili .Una delle principali centrali idriche di Baghdad e' stata bombardata, ed ora molti abitanti della capitale concentrati nella parte settentrionale della citta' sono senza acqua. L'allarme e' stato lanciato dal Comitato internazionale della Croce Rossa: ''una parte importante di uno dei piu' poveri quartieri di Baghdad si trovera' presto senz'acqua. Si tratta di infrastrutture civili che dovrebbero essere risparmiate ad ogni costo o andremo incontro a problemi molto gravi'', ha denunciato il portavoce del Comitato, Roland Huguenin-Benjamin.

Un convoglio del Comitato internazionale della Croce rossa, che tentava di raccogliere feriti nelle strade, e' finito in mezzo agli spari oggi a Baghdad e non ha potuto cosi' soccorrere nessuno, ha detto il portavoce del Cicr Roland Huguenin-Benjamin alla Cnn. L'ambulanza non ha potuto avvicinarsi ai feriti, ha affermato il portavoce, in molte parti della citta' a causa dell'intenso fuoco incrociato tra la resistenza irachena, sebbene sporadica, e la risposta americana. ''Vi sono molte situazioni in cui i feriti sono stati individuati, per le strade, sui ponti, ma non vi e' nessuna possibilita' di andare a soccorrerli, poiche' viene fatto fuoco su chiunque si avvicini loro'', ha raccontato. ''Siamo molto, molto preoccupati per il nostro convoglio di due veicoli chiaramente identificabili come appartenenti dal Cicr... Uno dei nostri clleghi, canadese, e' stato seriamente ferito e per molte ore nessuno ha potuto avvicinarsi alla sua auto''. Il Cicr ha annunciato che sospende oggi la sua attivita' a Baghdad, a causa della situazione troppo pericolosa per gli operatori dell'organizazione, dando notizia anche della 'scomparsa' di questo suo delegato canadese

GrOR ore 17.00, + consueto ritardo

Situazione umanitaria

Conquistare bagdad è stata un'operazione condotta con l'arroganza e il disprezzo di tutto e tutti, e come nelle altre città ,anche a bagdad ad essere colpite sono state le strutture civili .Una delle principali centrali idriche di Baghdad e' stata bombardata, ed ora molti abitanti della capitale concentrati nella parte settentrionale della citta' sono senza acqua. L'allarme e' stato lanciato dal Comitato internazionale della Croce Rossa: una parte importante di uno dei piu' poveri quartieri di Baghdad si trovera' presto senz'acqua. Si tratta di infrastrutture civili che dovrebbero essere risparmiate ad ogni costo o andremo incontro a problemi molto gravi, ha denunciato il portavoce del Comitato, Roland Huguenin-Benjamin.

Un convoglio del Comitato internazionale della Croce rossa, che tentava di raccogliere feriti nelle strade, e' finito in mezzo agli spari oggi a Baghdad e non ha potuto cosi' soccorrere nessuno, ha detto il portavoce del Cicr Roland Huguenin-Benjamin alla Cnn. L'ambulanza non ha potuto avvicinarsi ai feriti, ha affermato il portavoce, in molte parti della citta' a causa dell'intenso fuoco incrociato tra la resistenza irachena, sebbene sporadica, e la risposta americana. Vi sono molte situazioni in cui i feriti sono stati individuati, per le strade, sui ponti, ma non vi e' nessuna possibilita' di andare a soccorrerli, poiche' viene fatto fuoco su chiunque si avvicini loro, ha raccontato. Siamo molto, molto preoccupati per il nostro convoglio di due veicoli chiaramente identificabili come appartenenti dal Cicr... Uno dei nostri clleghi, canadese, e' stato seriamente ferito e per molte ore nessuno ha potuto avvicinarsi alla sua auto. Il Cicr ha annunciato che sospende oggi la sua attivita' a Baghdad, a causa della situazione troppo pericolosa per gli operatori dell'organizazione, dando notizia anche della 'scomparsa' di questo suo delegato canadese

Roma

Il Comitato 'Fermiamo la guerra' esprime 'la piu' ferma protesta' per la decisione della Rai di non trasmettere in diretta la manifestazione nazionale di sabato 12 aprile 'Cessate il fuoco in Iraq'. 'Una decisione, peraltro mai comunicata al Comitato che l'ha appresa dalle agenzie di stampa, che segna una continuita' rispetto a quelle relative alle manifestazioni del 9 novembre a Firenze del Social Forum europeo e del 15 febbraio a Roma, cui pure era stata negata la diretta'. Per i promotori della manifestazione 'e' un pessimo segnale da parte del nuovo Cda della Rai e si inquadra purtroppo in un contesto in cui l'informazione sulla guerra e' sempre piy 'militarizzata' e di parte, salvo alcune lodevoli eccezioni'.

afganistan

Undici civili uccisi e uno ferito: è il bilancio di un bombardamento compiuto in Afghanistan dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti. Lo ha reso noto Douglas Lefforge, portavoce americano alla base aerea di Bagram, a nord di Kabul. Un ordigno è piombato su una casa alla periferia di Shkin, non lontano dal confine con il Pakistan, seminando morte e distruzione. “Il tragico incidente - ha spiegato il portavoce - si è verificato poco prima della mezzanotte di ieri (ora locale), mentre le forze nemiche attaccavano un posto di blocco dei militare afghani con il compito di rendere sicura la zona di Shkin”. Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di ‘errori’ delle cosiddette ‘bombe intelligenti’. Nel luglio del 2002, una bomba sganciata da un aereo Usa cadde su un banchetto di nozze in un villaggio vicino a Kandahar provocando 120 tra morti e feriti.

bolivia

Alcuni familiari delle vittime degli scontri esplosi in Bolivia due mesi fa hanno annunciato uno sciopero della fame per ottenere dal governo un sostegno economico per chi venne ferito in quei giorni. Tra il 12 e 13 febbraio scorsi, sanguinose agitazioni scoppiate in seguito all’annuncio di un prelievo fiscale sui salari, successivamente revocato, causarono 33 morti e 205 feriti, di cui 125 raggiunti da colpi di arma da fuoco. Per protesta, da oggi cinque famigliari dei feriti smetteranno di nutrirsi, chiedendo alle autorità di garantire sussidi alle persone lese, molte delle quali non sono più in condizione di lavorare. In particolare, viene chiesta assistenza per 12 vittime ancora ricoverate in ospedale. José Luis Harb, vice ministro dell’interno, ha comunicato la disponibilità del governo a prendere in considerazione gli indennizzi ma solo dietro un’indagine medica caso per caso.

palestina

E' ancora strage in palestina:

Sono almeno 29 i feriti nella esplosione avvenuta oggi nella scuola Farid Ghannam di Jaba'a, un villaggio palestinese situato dieci chilometri a sud-est di Jenin (Cisgiordania). L'azione è stata rivendicata da un gruppo di estrema destra israeliano attraverso un messaggio anonimo alla radio israeliana. Lo ha riferito la radio israeliana, precisando che i terroristi hanno voluto vendicare l'uccisione il 17 ottobre del 2001 del ministro israeliano per il Turismo, Rekhavam Zeevi. Il gruppo, secondo quanto riferiscono altri media israeliani, ha detto di aver compiuto l' attentato "in reazione all'assassinio di bambini (ebrei) per mano degli arabi". Il governatore di Jenin, Haidar Irshid, aveva addossato la responsabilità agli israeliani. "E' stata una bomba che gli israeliani hanno messo all'ingresso della scuola", ha detto. Una fonte della sicurezza palestinese aveva aggiunto che uno dei ragazzi aveva trovato una bomba a mano e ci si era messo a giocare rientrando in classe. Ma un portavoce dell'esercito israeliano aveva negato il coinvolgimento dei militari. "Non abbiamo niente a che fare con l'accaduto. Il nostro unico ruolo e' stato di avere offerto soccorsi", ha affermato la fonte.

Almeno sette morti, tra cui un bambino di sei anni e un vecchio di 75, e 47 feriti otto dei quali in condizioni critiche all'ospedale Shifa: i primi due uccisi da un missile sparato da un caccia F 16 a volo radente e gli altri da uno di due ulteriori missili provenienti ugualmente da un F 16 o da un elicottero Apache. E' accaduto ieri, poco dopo il tramonto, nella parte antica del quartiere El Zaytoon (gli olivi) a Gaza. Da quando è cominciata la guerra in Iraq, è stata questa la prima incursione aerea israeliana su territorio palestinese. Era chiaro che gli attaccanti cercavano e intendevano uccidere Saadi Al-Arabid, presunto leader locale delle brigate Ezzedine Al-Qassam braccio armato di Hamas. L'uomo è stato ucciso e così pure uno o due suoi collaboratori, tutti a bordo di un auto. Ma mentre la gente accorreva verso i resti dell'auto in fiamme, uscendo anche da una vicina storica moschea, almeno uno di due altri missili ha colpito nel mucchio e ha fatto altre vittime e una cinquantina di feriti tra persone che non avevano nulla a che fare. Le notizie e la dinamica dell'accaduto sono state confermate alla MISNA da persone raggiunte telefonicamente a Gaza e dall'ambasciatore palestinese al Cairo Mohamed El Sobeih. Il giorno prima a Jenin - in Cisgiordania, l'altro pezzo di territorio palestinese - c'era stata una spedizione di carri armati e altri veicoli militari: erano state distrutte alcune abitazioni e altre "marchiate". Sempre in Cisgiordania, a Silvit, era stato ucciso il palestinese Badr Yassin, sospettato di legami con una cellula di Feddayna. Altri sette palestinesi erano stati uccisi nei territori palestinesi tra mercoledì e giovedì scorsi: in un campo profughi di Gaza si cercavano inutilmente tunnel sotterranei per il contrabbando di armi con l'Egitto; in un altro caso, una delle vittime stava raccogliendo oraggi nell'azienda agricola Nahal Oz. Queste sono per lo meno le notizie giunte attraverso contatti in loco della MISNA e in parte diffuse da agenzie internazionali di stampa. Ma l'incursione aerea di ieri ad El Zaytoon, con la sua spettacolare e feroce dinamica, sembra voler ricordare che oltre a quella in Iraq, c'è un'altra guerra in atto, una delle tante al mondo che non finiscono mai. Quest'ultima cosiddetta "intifada" cominciata nel settembre del 2000, dopo la celebre "passeggiata" di Ariel Sharon a Gerusalemme, ha fatto finora 3140 vittime, 2363 delle quali palestinesi, 719 israeliane e le rimanenti di altre nazionalità, inclusi volontari di pace provenienti da diversi Paesi. Così continuando, potrebbe anche esser questa la vera "madre di tutte le guerre".

G.R. 9,30

Baghdad, 08:40 6 MARINES FERITI IN SCONTRI A SADDAM CITY, UNO E' GRAVE Sembrava un'avanzata senza problemi, e nessun accenno di resistenza da parte delle forze irachene: invece i marines Usa che di buon mattino avevano cominciato a procedere attraverso il vasto sobborgo di Saddam City, a nord-est del centro di Baghdad, si sono trovati di fronte uno sbarramento di paramilitari della resistenza irachena. Ne e' scaturito uno scontro a fuoco nel quale alcuni militari americani sono rimasti feriti, uno dei quali in maniera grave. Lo hanno riferito fonti giornalistiche al seguito del battaglione all'offensiva. I problemi erano cominciati in realta' gia' ieri a tarda sera, quando le truppe statunitensi erano giunte alle porte della capitale irachena, dopo aver attraversato il fiume Diyala: in un primo 'contatto' a fuoco i marines colpiti erano stati tre. Un portavoce militare Usa, tenente colonnello Pete Owen, ha riferito che sono stati chiamati rinforzi.

Baghdad, 07:15 Iraq, caccia Usa caduto, due piloti dispersi Un caccia F-15E americano è fuori combattimento da domenica. Lo ha reso noto solo oggi la Cnn, citando fonti del Pentagono. I due piloti a bordo dell'aereo caduto nei pressi di Tikrit, sono dispersi. La notizia della perdita dell'aereo non è stata resa pubblica finora a causa di preoccupazioni per la sicurezza delle squadre di soccorso inviate nella zona nel tentativo di recuperare i piloti. L'aereo caduto - per cause ancora da accertare -

New York, 23:24 Iraq, Annan parteciperà a vertice di Atene Il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha deciso di rinunciare al suo viaggio nelle capitali europee per consultazioni sull'Iraq, e di partecipare invece al vertice europeo previsto in Grecia la settimana prossima. Lo rende noto un comunicato diffuso nel pomeriggio dall' ufficioo di Annan, in cui si rileva che il segretario dell'Onu è stato invitato per il 17 aprile al vertice di Atene dal governo greco, che regge il turno di presidenza dell'Ue. Poichè ciò gli darà l'oportunità di incontrare i leader che avrebbe voluto vedere nel giro previsto in un primo tempo, sottolinea il comunicato, Annan andrà ad Atene. L'idea di un viaggio di Annan attraverso le capitali europee nei prossimi giorni era venuta a trovarsi a coincidere con un vertice estemporaneo a tre organizzato a San Pietroburgo tra Russia, Francia e Germania

UCCISIONE DEI GIORNALISTI all'Hotel Palestine, chiesta commissione indipendente Amnesty International reclama un'inchiesta indipendente sull'incidente che ha portato alla morte dei giornalisti ieri a Baghdad: "A meno che gli Stati Uniti non dimostrino che l'hotel Palestine era stato utilizzato per finalità militari, esso costituiva un obiettivo civile che, in quanto protetto dal diritto internazionale umanitario, non avrebbe dovuto essere attaccato".

GIORNALISTI UCCISI, CENTINAIA COLLEGHI IN PIAZZA A BARCELLONA = Barcellona - Oltre duecento tra telecineoperatori, fotografi e redattori di numerose testate informative si sono radunati in tarda serata davanti alla sede del consolato degli Stati Uniti a Barcellona per protestare contro la morte del collega Jose' Couso, cameramen di 'Telecinco' ucciso da una cannonata esplosa da un carro armato Usa contro l'hotel 'Palestine' di Baghdad, ove sono alloggiati giornalisti di tutto il mondo. "La stampa non deve essere un obiettivo militare", ha dichiarato Jose' Luis Asensio, portavoce dell'Associazione Tecnici dell'Imamagine e del Suono di Catalogna, promotrice della manifestazione. I partecipanti hanno deposto per terra i propri strumenti di lavoro, telecamete, microfoni, macchine fotografiche e registrsatori, insieme a candele accese in omaggio alle vittime, e dopo essersi seduti in circolo in mezzo alla strada prospiciente il consolato hanno osservasto tre minuti di silenzio alla memoria. Alla protesta ha presenziato anche la presidente dell'Ordine dei Giornalisti Catalanio, Mantserrat Nobis, che ha espresso indignazione.

CAMBIANDO SCENARI DI GUERRA, PASSIAMO ALL' Afghanistan, 11 civili uccisi da bomba Usa a Bagram, Bombardamenti compiuti dalla coalizione guidata dagli americani nell'est dell'Afghanistan ha provocato la morte di undici civili, ha detto una fonte militare americana. Il fatto è accaduto nei pressi di Shkin, vicino al confine con il Pakistan, ha detto Douglas Lefforge, portavoce militare Usa a Bagram, la base aerea a nord di Kabul. "Il tragico incidente - ha aggiunto - è accaduto quando forze nemiche hanno attaccato un posto di blocco militare afghano allestito per difendere una base militare a Shkin, poco prima di mezzanotte. Le forze della coalizione non colpiscono mai obiettivi civili volontariamente".

DALL'HOTEL PALESTINE ALLA PALESTINA - Almeno sette morti, inclusi due o tre uomini collegati ad Hamas ma anche un bambino di sei anni e un vecchio di 75, e 47 feriti otto dei qualiin condizioni critiche all'ospedale Shifa: i primi due uccisi da un missile sparato o da un caccia F 16 a volo radente e gli altri da uno di due ulteriori missili provenienti ugualmente da un F 16 o da un elicottero Apache. E' accaduto ieri, poco dopo il tramonto, nella parte antica del quartiere El Zaytoon (gli olivi) a Gaza. Da quando è cominciata la guerra in Iraq, è stato questa la prima incursione aerea israeliana su territorio palestinese. Gli attaccanti cercavano di uccidere Saadi Al-Arabid, presunto leader locale delle brigate Ezzedine Al-Qassam braccio armato di Hamas. L'uomo è stato ucciso e così pure uno o due suoi collaboratori, tutti a bordo di un auto. Ma mentre la gente accorreva verso i resti dell'auto in fiamme, uscendo anche da una vicina storica moschea, almeno uno di due altri missili ha colpito nel mucchio e ha fatto altre vittime e una cinquantina di feriti tra persone che non avevano nulla a che fare. Le notizie e la dinamica dell'accaduto sono state confermate alla MISNA da persone raggiunte telefonicamente a Gaza e dall'ambasciatore palestinese al Cairo Mohamed El Sobeih. Il giorno prima a Jenin - in Cisgiordania, l'altro pezzo di territorio palestinese - c'era stata una spedizione di carri armati e altri veicoli militari: erano state distrutte alcune abitazioni e altre "marchiate". Sempre in Cisgiordania, a Silvit, era stato ucciso il palestinese Badr Yassin, sospettato di legami con una cellula di Feddayn. Altri sette palestinesi erano stati uccisi nei territori palestinesi tra mercoledì e giovedì scorsi: in un campo profughi di Gaza si cercavano inutilmente tunnel sotterranei per il contrabbando di armi con l'Egitto; in un altro caso, una delle vittime stava raccogliendo oraggi nell'azienda agricola Nahal Oz. Queste sono per lo meno le notizie giunte attraverso contatti in loco della MISNA e in parte diffuse da agenzie internazionali di stampa. Ma l'incursione aerea di ieri ad El Zaytoon, con la sua spettacolare e feroce dinamica, sembra voler ricordare che oltre a quella in Iraq, c'è un'altra guerra in atto, una delle tante al mondo che non finiscono mai. Quest'ultima cosiddetta "intifada" cominciata nel settembre del 2000, dopo la celebre "passeggiata" di Ariel Sharon a Gerusalemme, ha fatto finora 3140 vittime, 2363 delle quali palestinesi, 719 israeliane e le rimanenti di altre nazionalità, inclusi volontari di pace provenienti da diversi Paesi. Così continuando, potrebbe anche esser questa la vera "madre di tutte le guerre"

DALL'INTERNO

  • Bari, Cibi guasti e scaduti a bimbi e malati, 8 arresti

Dieci provvedimenti restrittivi - otto agli arresti domiciliari e due di interdizione dall'attività d'impresa - vengono eseguiti nei confronti dei responsabili baresi e romani della società cooperativa 'La Cascina' di Roma, azienda leader nel settore delle mense universitarie e scolastiche. L'inchiesta della procura di Bari riguarda sia sospette irregolarità nell'aggiudicazione di numerosi appalti per la fornitura e la somministrazione di pasti (in ospedali, scuole materne e elementari e mense universitarie della Puglia) sia la scadente qualità dei cibi serviti. In molti casi, sostengono i pm inquirenti Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro, gli alimenti offerti anche ai bambini erano scaduti, avariati, puzzolenti e putrefatti; alcune pietanze erano contaminate da un'elevata carica batterica. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, numerosissimi episodi di truffa aggravata ai danni di enti pubblici, falsità ideologica e materiale, frode nelle pubbliche forniture, commercio di sostanze alimentari nocive e turbata libertà degli incanti. I provvedimenti restrittivi, firmati dal gip Giuseppe de Benedictis, vengono eseguiti da polizia, carabinieri del Nas e guardia di finanza a Bari e in provincia, a Jesi (Ancona) e a Roma.

gror030409 (last edited 2008-06-26 09:49:47 by anonymous)