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Allarme per tutta la giornata di ieri che ha tenuto in trepidazione i dirigenti della multinazionale americana Ppg che ha sede a Pascarola, tra Napoli e Caserta. Dopo la tragedia del silos, scoppiato alle 7.20 del mattina che ha provocato la morte di quattro operai, si è posto il problema di raffreddare le fasi di lavorazione della vernice dal momento che gli altri due silos rimasti non avrebbero potuto garantire azoto a sufficienza. C’era il rischio che l’intero stabilimento saltasse in aria. Si è tentato di riempire i serbatoi con delle autocisterne man mano che si svuotavano. Ma il ciclo non garantiva il massimo della sicurezza.
In Campania sono 73 gli impianti censiti considerati «a rischio», di cui 27 «molto pericolosi». La provincia di Napoli ha la maglia nera con ben 39 impianti pericolosi: lo sostiene, in una nota, Legambiente della Campania. Le altre aziende a rischio si trovano nella provincia di Salerno (15) e di Caserta (14). Legambiente, che ha espresso «cordoglio per l’enormità della tragedia verificatasi nel Napoletano», pone il problema «non solo di aziende inquinanti, ma di quelle che, per la quantità di sostanze pericolose che gestiscono e movimentano, possono causare calamità in caso di incidente». Secondo Legambiente, «bisogna dismettere o delocalizzare i cicli produttivi obsoleti e più pericolosi e attuare seriamente le prescrizioni della legge Seveso bis sulla sicurezza delle industrie a rischio», che sono frutto «di uno sviluppo disordinato e di una mancanza di programmazione, simboli di un’epoca in cui l’industria era tutto e la salute e l’ambiente contavano ancora poco».
Allarme per tutta la giornata di ieri che ha tenuto in trepidazione i dirigenti della multinazionale americana Ppg che ha sede a Pascarola, tra Napoli e Caserta. Dopo la tragedia del silos, scoppiato alle 7.20 del mattina che ha provocato la morte di quattro operai, si è posto il problema di raffreddare le fasi di lavorazione della vernice dal momento che gli altri due silos rimasti non avrebbero potuto garantire azoto a sufficienza. C'era il rischio che l'intero stabilimento saltasse in aria. Si è tentato di riempire i serbatoi con delle autocisterne man mano che si svuotavano. Ma il ciclo non garantiva il massimo della sicurezza.
In Campania sono 73 gli impianti censiti considerati «a rischio», di cui 27 «molto pericolosi». La provincia di Napoli ha la maglia nera con ben 39 impianti pericolosi: lo sostiene, in una nota, Legambiente della Campania. Le altre aziende a rischio si trovano nella provincia di Salerno (15) e di Caserta (14). Legambiente, che ha espresso «cordoglio per l'enormità della tragedia verificatasi nel Napoletano», pone il problema «non solo di aziende inquinanti, ma di quelle che, per la quantità di sostanze pericolose che gestiscono e movimentano, possono causare calamità in caso di incidente». Secondo Legambiente, «bisogna dismettere o delocalizzare i cicli produttivi obsoleti e più pericolosi e attuare seriamente le prescrizioni della legge Seveso bis sulla sicurezza delle industrie a rischio», che sono frutto «di uno sviluppo disordinato e di una mancanza di programmazione, simboli di un'epoca in cui l'industria era tutto e la salute e l'ambiente contavano ancora poco».

==Sciopero aerei==

CENTINAIA I VOLI CANCELLATI - Roma, 14 apr. - E' scattata alle 10 di questa mattina la raffica di scioperi nel settore del trasporto aereo. Sono, infatti, centinaia i voli cancellati da tutte le compagnie aeree che operano sugli scali nazionali. Ad incrociare per primi le braccia, piloti e assistenti di volo aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Anpav, Atv, Ugl, Anpac e Up, come pure i controllori di volo che si riconoscono nella Cisal-Av. Oltre ad aventuali voli di Stato, militari, emergenza, sanitari, umanitari e di soccorso, sono programmati i collegamenti con le isole con un'unica frequenza giornaliera, ad esclusione del traffico continentale.A Fiumicino sono gia' molti voli cancellati, ma anche quelli riprogrammati, anticipati, cioe', a prima dell'inizio dell'agitazione o posticipati a fine sciopero. Se l'Alitalia ha cancellato sull'intera rete nazionale ben 320 voli, di cui 170 nazionali, 140 internazionali e 10 intercontinentali, tra le compagnie aeree europee che operano nello scalo romano, l'Air France ha, ad esempio, tolto dall'operativo sei voli per Parigi, Marsiglia e Lione. Sono, invece, quattro i collegamenti soppressi dalla British Airways per Londra, Manchester e Birmingham. Da parte sua, l'Iberia ha cancellato tre collegamenti, due per Madrid ed uno per Barcellona.

""ORE 13,00""

==IRAQ==

Caccia americani F-18 hanno bombardato le formazioni militari irachene a Tikrit distruggendo numerosi carri armati e provocando la morte di almeno 15 soldati della fanteria irachena. A Najaf, nell'Iraq centromeridionale, si e' concluso l'assedio all'abitazione del grande ayatollah Ali al-Sistani. Proprio a Najaf era stato accoltellato a morte nella moschea l'Hojatoleslam Abdul Majid al-Khoei, rientrato dall'esilio per assumere un ruolo nella nuova dirigenza del paese. A Mossul e Kirkuk si sono ritirati, con grande sollievo del governo turco, i peshmerga curdi, ma la situazione continua a rimanere molto tesa: solo ieri a Mossul, nel corso di vari scontri, sono rimasti uccise 15 persone e ferite oltre 200.

==SIRIA==

Il presidente americano ha rivolto ieri un nuovo avvertimento a Damasco. L'ho gia' detto e lo ripeto - ha detto Bush - La Siria non deve offrire protezione ad elementi del regime di Saddam Hussein. Gli Stati Uniti, ha aggiunto il presidente, hanno motivo di ritenere che vi siano in Siria armi chimiche e che si aspettano cooperazione anche su questo. Il segretario al Foreign office Jack Straw ha detto di non essere sicuro se la Siria stia sviluppando armi chimiche e che e' necessario un dialogo con Damasco. In un'intervista alla Bbc Straw ha detto che quello che e' importante e' che la Siria cooperi pienamente sugli interrogativi che sono stati sollevati a proposito di alcuni fuggitivi dall'Iraq che potrebbero essere andati in Siria e su altre questioni quali lo sviluppo di qualsiasi tipo di programmi chimici e biologici illegali o illegittimi. Alla domanda se la Siria stia sviluppando questo armi, Straw ha detto: La risposta e' che non sono sicuro e per questo e' necessario sederci e parlare con loro di questo. Il ministro degli esteri britannico ha anche detto che la Siria non e' la prossima sulla lista ma deve dare delle risposte. L'alto rappresentante Ue Javier Solana si e' dichiarato preoccupato oggi a Lussemburgo dalla crescita della tensione fra gli Usa e la Siria. 'Si, siamo preoccupati' ha detto ai cronisti, che lo interrogavano sulle dichiarazioni sulla Siria ieri di diversi dirigenti Usa. Solana ha invitato gli Usa a abbassare il livello di tensione con Damasco.'La regione sta andando verso un processo davvero difficile: penso che sarebbe meglio fare dichiarazioni costruttive per cercare di calmare la situazione'

==AFGHANISTAN==

Ieri sera una forte esplosione e' stata avvertita a circa 600 metri da Chapman, un distaccamento di Enduring Freedom - dove si trovano una cinquantina di militari italiani, oltre a commandos americani - non lontano da Khost e dalla base Salerno, il quartier generale della task force Nibbio. Sulla natura dell'esplosione le indagini sono tuttora in corso, ma secondo le prime informazioni si sarebbe trattato di un'autobomba saltata in aria mentre veniva preparata. Nessun ferito tra i militari e nessun danno alla base, ma almeno uno dei presunti attentatori - secondo fonti italiane - sarebbe rimasto ucciso nell'esplosione. L'esplosione di ieri sera, comunque, si inserisce in un quadro di preoccupante recrudescenza di attentati contro le forze della coalizione internazionale in Afghanistan. Solo ieri mattina una pattuglia di militari italiani e' scampata all'ennesimo agguato: un ordigno rudimentale composto da due bombe a mano unite tra loro e' esploso in prossimita' di un automezzo della task force Nibbio, che stava compiendo una perlustrazione nel centro abitato di Khost. Nessun ferito.

ITALIA

==Caivano==

Allarme per tutta la giornata di ieri che ha tenuto in trepidazione i dirigenti della multinazionale americana Ppg che ha sede a Pascarola, tra Napoli e Caserta. Dopo la tragedia del silos, scoppiato alle 7.20 del mattina che ha provocato la morte di quattro operai, si è posto il problema di raffreddare le fasi di lavorazione della vernice dal momento che gli altri due silos rimasti non avrebbero potuto garantire azoto a sufficienza. C'era il rischio che l'intero stabilimento saltasse in aria. Si è tentato di riempire i serbatoi con delle autocisterne man mano che si svuotavano. Ma il ciclo non garantiva il massimo della sicurezza. In Campania sono 73 gli impianti censiti considerati «a rischio», di cui 27 «molto pericolosi». La provincia di Napoli ha la maglia nera con ben 39 impianti pericolosi: lo sostiene, in una nota, Legambiente della Campania. Le altre aziende a rischio si trovano nella provincia di Salerno (15) e di Caserta (14). Legambiente, che ha espresso «cordoglio per l'enormità della tragedia verificatasi nel Napoletano», pone il problema «non solo di aziende inquinanti, ma di quelle che, per la quantità di sostanze pericolose che gestiscono e movimentano, possono causare calamità in caso di incidente». Secondo Legambiente, «bisogna dismettere o delocalizzare i cicli produttivi obsoleti e più pericolosi e attuare seriamente le prescrizioni della legge Seveso bis sulla sicurezza delle industrie a rischio», che sono frutto «di uno sviluppo disordinato e di una mancanza di programmazione, simboli di un'epoca in cui l'industria era tutto e la salute e l'ambiente contavano ancora poco».

==Sciopero aerei==

CENTINAIA I VOLI CANCELLATI - Roma, 14 apr. - E' scattata alle 10 di questa mattina la raffica di scioperi nel settore del trasporto aereo. Sono, infatti, centinaia i voli cancellati da tutte le compagnie aeree che operano sugli scali nazionali. Ad incrociare per primi le braccia, piloti e assistenti di volo aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Anpav, Atv, Ugl, Anpac e Up, come pure i controllori di volo che si riconoscono nella Cisal-Av. Oltre ad aventuali voli di Stato, militari, emergenza, sanitari, umanitari e di soccorso, sono programmati i collegamenti con le isole con un'unica frequenza giornaliera, ad esclusione del traffico continentale.A Fiumicino sono gia' molti voli cancellati, ma anche quelli riprogrammati, anticipati, cioe', a prima dell'inizio dell'agitazione o posticipati a fine sciopero. Se l'Alitalia ha cancellato sull'intera rete nazionale ben 320 voli, di cui 170 nazionali, 140 internazionali e 10 intercontinentali, tra le compagnie aeree europee che operano nello scalo romano, l'Air France ha, ad esempio, tolto dall'operativo sei voli per Parigi, Marsiglia e Lione. Sono, invece, quattro i collegamenti soppressi dalla British Airways per Londra, Manchester e Birmingham. Da parte sua, l'Iberia ha cancellato tre collegamenti, due per Madrid ed uno per Barcellona.

gror030414 (last edited 2008-06-26 09:56:35 by anonymous)