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'''Iraq'''

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha richiamato le forze alleate dispiegate in Iraq al rispetto della Convenzione di Ginevra, ma il suo appello ha provocato la reazione furiosa degli Stati Uniti. "Spero che la coalizione dara' l'esempio chiarendo che intende agire nel pieno rispetto delle norme contenute nella Convenzione di Ginevra e dell'Aja per cio' che riguarda il trattamento dei prigionieri", ha dichiarato Annan in un intervento davanti alla Commissione dell'Onu per i diritti umani riunita per la sessione annuale


nello scontro sul ruolo dell'onu, spunta adesso la proposta inglese, che tenta una mediazione sul ruolo degli ispettori.
Ad occuparsi della ricerca di armi di distruzione di massa in Iraq potrebbe essere un paese che non ha preso parte alla guerra contro il regime di Baghdad. A formulare la proposta e' stato oggi il ministro della Difesa britannico, Geoff Hoon. ''Abbiamo sempre sostenuto che ci dovesse esere un elemento indipendente'', ha ricordato il ministro. ''Non abbiamo imposto come condizione che questo elemento fossero le Nazioni Unite'', ha puntualizzato, proponendo di rivolgersi ad altri paesi in grado di svolgere le ispezioni. Hoon si e' anche detto convinto dell'esistenza di armi chimiche o biologiche in Iraq: sostenendo che l'unico motivo per cui Saddam non le ha usate e' che l'improvvisa invasione delle forze alleate non gli ha lasciato il tempo di farlo. Curiosa dichiarazione, se si pensa che l'ultimatum a saddam è stato dato dagli usa e dalla gran bretagna per ben due volte, e tutto era meno che improvviso e inaspettato il loro attacco.


'''Ruanda'''

Il Parlamento ruandese ha adottato ieri sera la nuova costituzione che introduce – per la prima volta dopo il genocidio del 1994 – l’elezione a suffragio universale per i deputati fino ad ora nominati dal partito al potere (Fronte Patriottico ruandese, Fpr). Lo ha confermato alla MISNA Aniste Habarurema, segretario generale dell’Assemblea Nazionale di Kigali, precisando che la nuova carta costituzionale è stata approvata all’unanimità dai 68 parlamentari presenti al momento del voto (6 erano assenti). Il nuovo parlamento sarà bicamerale, a differenza di quello attuale, formato da una sola Camera. Il suffragio non sarà tuttavia esteso al Senato, i cui membri saranno in parte nominati da associazioni della società civile e in parte su decreto del presidente della Repubblica. “L’introduzione dell’elezione per i rappresentanti della Camera costituisce un evidente passo verso la democrazia - ha dichiarato Habarurema -. Il testo ufficiale della nuova costituzione sarà sottoposto a referendum popolare il prossimo 26 maggio”. In base alla nuova Carta fondamentale dello Stato, il presidente della Repubblica sarà eletto per un mandato di cinque anni, rinnovabile una sola volta. Il nuovo statuto sostituisce la ‘legge fondamentale’ adottata nel 1995, che comprendeva la Costituzione del 1991 e i testi dell’accordo di Arusha del 1993 tra il governo e l’allora formazione ribelle del Fpr, ed entrerà in vigore al termine del periodo di transizione nel luglio prossimo. A completamento del passaggio istituzionale in atto, in agosto si dovrebbero svolgere le elezioni presidenziali e nel mese di ottobre è previsto il voto per il rinnovo del Parlamento.
Nonostante l’introduzione di modalità elettorali più democratiche rispetto alle attuali, in Rwanda continuano tuttavia ad essere violati alcuni diritti fondamentali, come hanno denunciato ieri Amnesty Internationale e Reporter senza frontiere (Rsf). L’organizzazione per la difesa dei diritti umani ha denunciato le ‘purghe’ messe in atto dal Parlamento contro gli appartenenti al Movimento democratico repubblicano (Mdr), che è stato disciolto in base un voto dell’assemblea di Kigali lo scorso 15 aprile. Rsf ha invece richiamato l’attenzione su una violazione della libertà di stampa relativa al sequestro del primo numero di un nuovo settimanale (‘Lo specchio’, ‘Indorerwamo’ in lingua kinyarwanda), ricordando che il presidente ruandese Paul Kagame è sulla ‘lista nera’ dei ‘predatori’ della libertà di espressione.


'''Guatemala'''

Ameno 10 persone sarebbero morte e altre 8 risulterebbero ‘desaparecidas’ a causa di una frana avvenuta ieri nel piccolo centro di El Chichicaste (dipartimento di San Marcos, al confine occidentale col Messico). Lo ha riferito il portavoce locale dei vigili del fuoco, Hector Fuentes, precisando che all’alba di ieri una parte del monte Cocol, che sovrasta il villaggio maya, è franata seppellendo una ventina di case. “È venuta giù metà della montagna” ha spiegato Fuentes. Il funzionario non ha azzardato ipotesi sulle cause del disastro, pur affermando che si è trattato di “una tragedia annunciata”. Già nel giugno dello scorso anno i residenti avevano lanciato l’allarme sul pericolo di una frana di grosse proporzioni, dopo alcuni piccoli smottamenti verificatisi sul monte Cocol. Nell’ottobre scorso, Gregorio Miranda, sindaco del comune di Chim (a cui appartiene El Chichicaste) aveva riferito alle autorità dipartimentali di San Marcos che almeno 51 abitazioni erano a rischio. Il Coordinamento nazionale per la riduzione dei disastri (Conred) aveva sollecitato la popolazione a trasferirsi altrove. In quell’occasione, Miranda aveva dichiarato: “Tenendo conto che questa gente non può abbandonare le proprie case e i raccolti da un momento all’altro, perché non sa dove andare, l’unica cosa che gli hanno detto è stata di raccomandarsi al Creatore”.


'''Pena di morte'''

Per la seconda volta in otto giorni in Texas la mano del boia e' stata fermata. L'esecuzione di Robert Charles Ladd, malato di mente, e' stata bloccata nove ore prima che entrasse nella camera della morte. Tre giudici di una Corte d'Appello di New Orleans hanno deciso di bloccare l'esecuzione e di far rivedere il caso da una corte federale, visto che sin da bambino Ladd, ora 46enne, era stato dichiarato ritardato. Ladd e' stato condannato a morte per aver ucciso una donna a martellate durante una rapina nel 1996. La scorsa settimana anche l'esecuzione di Kenneth Wayne Morris e' stata bloccata in extremis, dalla stessa corte di New Orleans, che ha addotto la stessa ragione.


'''Art.18'''


Mentre la Cgil sembra andare verso il sì al voto sul referendum per l'estensione dell'articolo 18 anche alle imprese con meno di 16 dipendenti, Il segretario dell'Udeur, Clemente Mastella, ha annunciato che chiedera' una riunione del centro-sinistra per ufficializzare il no al referendum sull'art. 18. Secondo Mastella, si tratta di una consultazione sbagliata, che non risolve alcun problema, interferisce nell'autonomia delle parti sociali, spacca il mondo del lavoro, danneggia irrimediabilmente le piccole e medie imprese. Non si sa quanto la posizione di Mastella sia condivisa da tutto il centro sinistra. Rutelli a suo tempo si era pronunciato nello stesso modo, ma i ds ancora non formalizzano la loro posizione. Se il centro sinistra dovesse orientarsi al no, si consumerebbe ancora di più la frattura tra la cgil e i ds.

GR ORE 19.00

Proposta sommario

Articolo 18 sentire qualcuno della Fiom

Francia prospettive sentire cesare

Palestina omicidi esercito sentire mareen

GR ORE 17.00

Iraq

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha richiamato le forze alleate dispiegate in Iraq al rispetto della Convenzione di Ginevra, ma il suo appello ha provocato la reazione furiosa degli Stati Uniti. "Spero che la coalizione dara' l'esempio chiarendo che intende agire nel pieno rispetto delle norme contenute nella Convenzione di Ginevra e dell'Aja per cio' che riguarda il trattamento dei prigionieri", ha dichiarato Annan in un intervento davanti alla Commissione dell'Onu per i diritti umani riunita per la sessione annuale

nello scontro sul ruolo dell'onu, spunta adesso la proposta inglese, che tenta una mediazione sul ruolo degli ispettori. Ad occuparsi della ricerca di armi di distruzione di massa in Iraq potrebbe essere un paese che non ha preso parte alla guerra contro il regime di Baghdad. A formulare la proposta e' stato oggi il ministro della Difesa britannico, Geoff Hoon. Abbiamo sempre sostenuto che ci dovesse esere un elemento indipendente, ha ricordato il ministro. Non abbiamo imposto come condizione che questo elemento fossero le Nazioni Unite, ha puntualizzato, proponendo di rivolgersi ad altri paesi in grado di svolgere le ispezioni. Hoon si e' anche detto convinto dell'esistenza di armi chimiche o biologiche in Iraq: sostenendo che l'unico motivo per cui Saddam non le ha usate e' che l'improvvisa invasione delle forze alleate non gli ha lasciato il tempo di farlo. Curiosa dichiarazione, se si pensa che l'ultimatum a saddam è stato dato dagli usa e dalla gran bretagna per ben due volte, e tutto era meno che improvviso e inaspettato il loro attacco.

Ruanda

Il Parlamento ruandese ha adottato ieri sera la nuova costituzione che introduce – per la prima volta dopo il genocidio del 1994 – l’elezione a suffragio universale per i deputati fino ad ora nominati dal partito al potere (Fronte Patriottico ruandese, Fpr). Lo ha confermato alla MISNA Aniste Habarurema, segretario generale dell’Assemblea Nazionale di Kigali, precisando che la nuova carta costituzionale è stata approvata all’unanimità dai 68 parlamentari presenti al momento del voto (6 erano assenti). Il nuovo parlamento sarà bicamerale, a differenza di quello attuale, formato da una sola Camera. Il suffragio non sarà tuttavia esteso al Senato, i cui membri saranno in parte nominati da associazioni della società civile e in parte su decreto del presidente della Repubblica. “L’introduzione dell’elezione per i rappresentanti della Camera costituisce un evidente passo verso la democrazia - ha dichiarato Habarurema -. Il testo ufficiale della nuova costituzione sarà sottoposto a referendum popolare il prossimo 26 maggio”. In base alla nuova Carta fondamentale dello Stato, il presidente della Repubblica sarà eletto per un mandato di cinque anni, rinnovabile una sola volta. Il nuovo statuto sostituisce la ‘legge fondamentale’ adottata nel 1995, che comprendeva la Costituzione del 1991 e i testi dell’accordo di Arusha del 1993 tra il governo e l’allora formazione ribelle del Fpr, ed entrerà in vigore al termine del periodo di transizione nel luglio prossimo. A completamento del passaggio istituzionale in atto, in agosto si dovrebbero svolgere le elezioni presidenziali e nel mese di ottobre è previsto il voto per il rinnovo del Parlamento. Nonostante l’introduzione di modalità elettorali più democratiche rispetto alle attuali, in Rwanda continuano tuttavia ad essere violati alcuni diritti fondamentali, come hanno denunciato ieri Amnesty Internationale e Reporter senza frontiere (Rsf). L’organizzazione per la difesa dei diritti umani ha denunciato le ‘purghe’ messe in atto dal Parlamento contro gli appartenenti al Movimento democratico repubblicano (Mdr), che è stato disciolto in base un voto dell’assemblea di Kigali lo scorso 15 aprile. Rsf ha invece richiamato l’attenzione su una violazione della libertà di stampa relativa al sequestro del primo numero di un nuovo settimanale (‘Lo specchio’, ‘Indorerwamo’ in lingua kinyarwanda), ricordando che il presidente ruandese Paul Kagame è sulla ‘lista nera’ dei ‘predatori’ della libertà di espressione.

Guatemala

Ameno 10 persone sarebbero morte e altre 8 risulterebbero ‘desaparecidas’ a causa di una frana avvenuta ieri nel piccolo centro di El Chichicaste (dipartimento di San Marcos, al confine occidentale col Messico). Lo ha riferito il portavoce locale dei vigili del fuoco, Hector Fuentes, precisando che all’alba di ieri una parte del monte Cocol, che sovrasta il villaggio maya, è franata seppellendo una ventina di case. “È venuta giù metà della montagna” ha spiegato Fuentes. Il funzionario non ha azzardato ipotesi sulle cause del disastro, pur affermando che si è trattato di “una tragedia annunciata”. Già nel giugno dello scorso anno i residenti avevano lanciato l’allarme sul pericolo di una frana di grosse proporzioni, dopo alcuni piccoli smottamenti verificatisi sul monte Cocol. Nell’ottobre scorso, Gregorio Miranda, sindaco del comune di Chim (a cui appartiene El Chichicaste) aveva riferito alle autorità dipartimentali di San Marcos che almeno 51 abitazioni erano a rischio. Il Coordinamento nazionale per la riduzione dei disastri (Conred) aveva sollecitato la popolazione a trasferirsi altrove. In quell’occasione, Miranda aveva dichiarato: “Tenendo conto che questa gente non può abbandonare le proprie case e i raccolti da un momento all’altro, perché non sa dove andare, l’unica cosa che gli hanno detto è stata di raccomandarsi al Creatore”.

Pena di morte

Per la seconda volta in otto giorni in Texas la mano del boia e' stata fermata. L'esecuzione di Robert Charles Ladd, malato di mente, e' stata bloccata nove ore prima che entrasse nella camera della morte. Tre giudici di una Corte d'Appello di New Orleans hanno deciso di bloccare l'esecuzione e di far rivedere il caso da una corte federale, visto che sin da bambino Ladd, ora 46enne, era stato dichiarato ritardato. Ladd e' stato condannato a morte per aver ucciso una donna a martellate durante una rapina nel 1996. La scorsa settimana anche l'esecuzione di Kenneth Wayne Morris e' stata bloccata in extremis, dalla stessa corte di New Orleans, che ha addotto la stessa ragione.

Art.18

Mentre la Cgil sembra andare verso il sì al voto sul referendum per l'estensione dell'articolo 18 anche alle imprese con meno di 16 dipendenti, Il segretario dell'Udeur, Clemente Mastella, ha annunciato che chiedera' una riunione del centro-sinistra per ufficializzare il no al referendum sull'art. 18. Secondo Mastella, si tratta di una consultazione sbagliata, che non risolve alcun problema, interferisce nell'autonomia delle parti sociali, spacca il mondo del lavoro, danneggia irrimediabilmente le piccole e medie imprese. Non si sa quanto la posizione di Mastella sia condivisa da tutto il centro sinistra. Rutelli a suo tempo si era pronunciato nello stesso modo, ma i ds ancora non formalizzano la loro posizione. Se il centro sinistra dovesse orientarsi al no, si consumerebbe ancora di più la frattura tra la cgil e i ds.

GR ORE 13.00

REferendum art.18 Cgil verso il sì al voto sul referendum per l'estensione dell'articolo 18 anche alle imprese con meno di 16 dipendenti. La proposta, secondo indiscrezioni, potrebbe essere sottoposta al voto del prossimo direttivo della Cgil in calendario per il 6 maggio. Sarebbe questo l'orientamento emerso nel corso della riunione di oggi della segreteria del sindacato di Corso d'Italia. Lo stesso segretario generale, Guglielmo Epifani, nonostante la convinzione che il ricorso al referendum sia un errore, sarebbe infatti pronto a presentare al direttivo la proposta di 'schierare' la Cgil a favore del sì e del raggiungimento del quorum. Alla base dell'orientamento emerso oggi, la convinzione che un'eventuale vittoria del sì potrebbe agevolare il percorso delle proposte di legge avanzate dal sindacato per garantire ed estendere i diritti. Quella di oggi sarebbe stata, comunque, una segreteria che ha visto il gruppo dirigente dividersi in maniera netta. Secondo quanto si apprende, ad esprimersi a favore del si, oltre a Gian Paolo Patta e Paola Agnello Modica, ci sarebbero stati altri cinque componenti della segreteria. Favorevoli a lasciare i lavoratori liberi di scegliere restano gli altri cinque segretari. Per ora tutto è comunque rinviato alla prossima segreteria, prevista per il 5 maggio, nell'immediata vigilia del direttivo cui dovrebbe spettare il compito di assumere una decisione definitiva.

IRAK Il Sismi, il nostro servizio segreto militare avrebbe infiltrato una ventina di uomini, che hanno condotto, per 22 giorni, operazioni coperte di intelligence in appoggio alle forze anglo-americane in occasione della guerra in Iraq. Gli uomini si sarebbero infiltrati nelle aree di Bassora Baghdad Kirkuk. A rivelarlo è oggi Carlo Bonini sul quotidiano la Repubblica. "Qualificate fonti italiane e statunitensi hanno spiegato a Repubblica che si è trattato di "attività su terreno". Di "ricognizione e individuazione di obiettivi militari", di "ricerca e localizzazione "dei dignitari del regime " e di "antiterrorismo" sui singoli sospettati. "Alle operazioni coordinate con il Comando alleato (cui per settimane, attraverso l'ambasciata Usa di Roma, è stato girato l'intero flusso di informazioni raccolte dagli uomini del servizio) - spiega Bonini - hanno partecipato tre divisioni del Sismi (intelligence militare, operazioni e antiterrorismo) e una rete di 'fonti dirette' che si è andata infittendo nelle settimane precedenti il conflitto. Con il 'reclutamento' di alti ufficiali dell'esercito iracheno e del partito Baath, persuasi dal Sismi alla 'diserzione'". La 'guerra' del nostro servizio segreto sarebbe già iniziata nelle ultime settimane del dicembre scorso.

Dovrebbero essere le Nazioni Unite ad amministrare l'Iraq del dopo guerra fino a quando non sara' creato un governo autonomo. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Dominique de Villepin, in visita a Teheran, insieme al suo omologo iraniano Kamal Kharrazi, sottolineando che la priorita' ora per il popolo iracheno devono essere gli aiuti umanitari. I due ministri hanno evidenziato inoltre la necessita' di preparare il terreno per un governo democraticamente eletto e tale operazione dovrebbe essere compiuta sotto l'egida dell'Onu. De Villepin ha poi chiesto alle forze della coalizione di garantire la sicurezza in Iraq e di chiarire lo status delle armi di distruzioni di massa, la ragione per la quale e' stato deciso l'intervento militare. Si sta concretizzando la "punizione" minacciata dal segretario di Stato Usa contro la Francia, come conseguenza dell'opposizione di Parigi alla guerra in Iraq. Secondo un funzionario del governo americano, che ha parlato sotto anonimato, l'amministrazione del presidente George W. Bush starebbe esplorando i modi per escludere la Francia da parte dei meeting Nato. Un altro funzionario, sempre anonimo, ha detto che le relazioni fra Stati Uniti e Francia debbono essere impostate in modo diverso. A discutere delle "conseguenze" gi?inacciate dal segretario di Stato Colin Powell, ?tato un vertice composto dallo stesso Powell, il vice presidente Dick Cheney, il segretario alla Difesa Donald H. Rumsfeld e il consigliere alla sicurezza nazionale Condoleezza Rice. Le misure proposte riguarderebbero l'esclusione della Francia dai summit sulla sicurezza con gli "alleati" degli Usa, superando gli incontri che si svolgono nell'ambito del Consiglio della Nato, del quale la Francia fa parte.

  • I Paesi aderenti all'Opec sono d'accordo nel tagliare la sovrapproduzione di petrolio, stimata in due milioni di barili al giorno.Lo ha detto a Vienna, dove oggi si terra' la riunione del cartello petrolifero, il ministro venezuelano dell'Energia, Rafael Ramirez. 'Ci accorderemo per ridurre la sovrapproduzione' ha affermato Ramirez mentre il suo collega algerino, Chakib Khelil, ha detto che 'e' necessario stabilizzare il mercato, e l'Opec si appresta a fare quanto necessario'.

Palestina

Due palestinesi, fra cui un 17enne, sono stati uccisi da soldati israeliani in un villaggio presso Ramallah. A quanto riferiscono fonti palestinesi, citate da Ha'aretz, i militari hanno aperto il fuoco contro un gruppo di studenti della scuola secondaria che avevano tirato pietre contro di loro. I morti sono il 17enne Faker Arar e Osama Arar, un tassista di 30 anni. Le Brigate dei martiri di Al Aqsa, un gruppo armato legato al Fatah del dirigente palestinese Yasser Arafat, hanno rivendicato l'attacco di questa notte a Kfar Saba a nord di Tel Aviv.

gror030424 (last edited 2008-06-26 09:50:22 by anonymous)