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PALESTINA
Due palestinesi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco mentre stavano tentando di infiltrarsi in un insediamento israeliano illegale, creato da coloni estremisti sulla sommita' di una collina nei pressi di quello di Eilon Moreh, riconosciuto dal governo di Ariel Sharon e situato alle porte di Nablus, nel nord della Cisgiordania. Lo hanno reso noto fonti locali, secondo cui uno dei mancati aggressori e' stato falciato dal fuoco degli stessi coloni, l'altro dagli spari dei soldati israeliani intervenuti nel frattempo.
TEL AVIV. Un attentato suicida è stato compiuto stanotte contro un caffè sul lungomare di Tel Aviv vicino all'ambasciata americana, ha causato tre morti, oltre al kamikaze, e 55 feriti. Lattentato è stato poi rivendicato per telefono alla France Presse da un uomo presentatosi come Abu Barek. "Quest'attacco è stato compiuto da un martire originario di Tulkarem (nord della Cisgiordania) per vendicare Mazen Erapeh, un membro di Al Aqsa ucciso di recente (dall'esercito israeliano) a Nablus, ed è stato pianificato congiuntamente dalle Brigate Al Aqsa e Al Qassam", ha affermato l'interlocutore.
GUERRA ALL’IRAQ
Secondo Al Jazeera: soldati Usa sparano su folla, due morti La tv satellitare del Qatar Al Jazira afferma che i soldati Usa hanno sparato oggi contro manifestanti a Falluja , nei pressi di Baghdad, uccidendo due civili iracheni.
Baghdad, - E' stato fatto slittare a giovedi' il primo vertice a Baghdad tra dirigenti dei vari partiti politici iracheni per la creazione di un'autorita' ad interim nel dopo-Saddam Hussein: in origine si sarebbe dovuto tenere domani. Lo ha annunciato Zaab Sethna, portavoce di Ahmad Chalabi, capo del Congresso Nazionale Iracheno che fu a suo tempo tra le principali formazioni dell'opposizione in esilio. Sethna, il quale in precedenza aveva avvertito che la conferma della data iniziale era subordinata a precise garanzie di sicurezza da parte delle forze Usa, non ha poi spiegato la ragione del rinvio; tutti i partecipanti sono gia' nella capitale, si e' limitato a precisare. Al vertice, uno dei cui scopi e' la convocazione per la fine di maggio di una vera e propria conferenza nazionale da cui siano nominati i futuri componenti dell'amministrazione transitoria 'autoctona', presenzieranno rappresentanti americani, pur se manchera' l'attuale amministratore civile designato da Washington, il generale a riposo Jay Garner. Fonti del filo-sciita Consiglio Supremo per la Rivoluzione Islamica in Iraq, che ha sede nel vicino Iran, hanno riferito come gia' sia stata approvata dalle parti una bozza di accordo sul futuro esecutivo provvisorio; ora si sta lavorando ai dettagli.
PARIGI, 30 APR - Il presidente francese Jacques Chirac ha ribadito che l'Onu deve svolgere un ruolo centrale nella ricostruzione dell'Iraq. Nel corso di una cena all'Eliseo con il primo ministro giapponese Junichiro Koizumi, Chirac ha giudicato auspicabile che le Nazioni Unte svolgano il ruolo che deve essere il loro, vale a dire un ruolo centrale nella ricostruzione politica ed economica dell'Iraq. Dal canto suo Koizumi, che ha appoggiato l'intervento militare per rovesciare il regime di Saddam Hussein, ha affermato che la differenza di approccio tra Francia e Giappone sull'Iraq non impedisce ai due Paesi di avere una relazione solida di amicizia. Nel corso della cena all'Eliseo, Chirac e Koizumi hanno affrontato anche le tematiche del Medio Oriente e della crisi nucleare con la Corea del nord. Sul primo punto, il presidente ha sostenuto che deve essere dato impulso alla ripresa di un processo politico e che la pubblicazione del cosiddetto 'percorso di pace' (Road Map) tra Israele e palestinesi, che deve avvenire senza indugio, facilitera' molto le cose. Quanto al problema nordcoreano, Chirac ha sottolineato che non vi puo' essere nessuna soluzione che non ottenga l' accordo del Giappone e della Corea del sud. Koizumi ha riaffermato la pozizione del suo Paese, secondo cui la questione di Pyongyang deve essere trattata in maniera diplomatica, politica e pacifica.
La Corea del nord e' pronta
Bogota', 29 apr. - La Corte Costituzionale della Colombia ha abolito lo stato di emergenza varato dal presidente Alvaro Uribe, l'8 agosto, dopo l'esplosione di violenze seguite alla sua elezione e prorogato a piu' riprese nei mesi successivi per soffocare la guerra civile che, da 39 anni, insanguina il Paese. Lo stato di emergenza permetteva al governo di imporre il comando dell'esercito nelle province in cui la guerriglia e' piu' attiva, l'arresto preventivo senza autorizzazione giudiziaria, lo sfollamento di interi Paesi, la possibilita' di registrare le conversazioni telefoniche senza autorizzazione della magistratura, il divieto per i giornalisti di recarsi nelle aree 'calde' senza il permesso del ministero dell'Interno. La decisione di dichiarare incostituzionale lo stato d'emergenza, annunciata dal presidente della Corte suprema, Eduardo Montealegre, e' stata adottata mentre il presidente Uribe e' all'estero ed entrera' in vigore da subito COREA DEL NORD
COLOMBIA