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'''Venezuela'''

GOVERNO DISPOSTO A REFERENDUM SU RUOLO CHAVEZ: Il governo del Venezuela si dice disposto ad accettare un referendum sul ruolo istituzionale del presidente Hugo Chavez, non prima, però, di aver raggiunto un accordo con l'opposizione. Il vice presidente Jose Vicente Ranger ha dichiarato al quotidiano venezuelano El Nacional che il governo sarebbe disposto a firmare un accordo con l'opposizione per stabilire i termini del referendum. Ma Ranger aggiunge che "il Venezuela non accetterà mai nessuna mediazione internazionale, che violerebbe la sovranità del Paese". L'annuncio del vice presidente è stato dato al termine di un incontro con gli inviati di Brasile, Cile, Messico, Portogallo, Spagna e Stati Uniti

'''Gran Bretagna'''

SINDACO DI LONDRA CONTRO BUSH, SPERO CROLLI COME SADDAM: Sospeso dal Partito Laburista anni fa, Ken Livingston ha sempre goduto di grande popolarita' tra i londinesi, e quando la carica di primo cittadino della capitale fu reintrodotta proprio da Blair (l'aveva abolita Margaret Thatcher, in parte anche per togliere di mezzo 'Ken il Rosso') non esito' a schierarsi contro il candidato ufficiale dei suoi ex compagni, vincendo a mani basse. Alla vigilia della guerra il sindaco e' stato in prima fila nell'opporvisi, una volta di piu' trovandosi sul versante contrapposto rispetto al premier-rivale. La sortita anti-Bush ha scatenato subito nuove polemiche, e non e' mancato chi addirittura ha accusato Livingston di danneggiare l'economia nazionale, giacche' a detta dei detrattori certe parole potrebbero innescare oltre Atlantico un boicottaggio dei prodotti 'made in England', e un drastico calo nelle presenza turistiche di cittadini americani a Londra. Pacata e serena come sempre la reazione a Washington di Ari Fleischer, capo-portavoce della Casa Bianca: "prima di tutto, di questo tizio non ho mai sentito parlare. Secondo, non intendo certo fargli l'onore di un commento".


'''Paese Basco'''

BATASUNA,NO CORTE SUPREMA A RICORSI SU LISTE BOCCIATE: La Corte Costituzionale spagnola ha confermato ieri notte l'annullamento di 225 liste elettorali per le elezioni locali nel Paese Basco, accettando solo 16 ricorsi presentati contro la misura, presa pochi giorni fa dal Tribunale Supremo, secondo il quale le candidature erano ''clonate'' da quelle di Batasuna, il partito separatista accusato di essere il braccio politico dell'Eta e sciolto dalla magistratura. La decisione e' stata annunciata dall'alta corte poco prima delle 2:00 del mattino, ossia due ore dopo l'inizio ufficiale della campagna elettorale per le elezioni locali in tutta Spagna, che si terrano il prossimo 25 maggio. Le motivazioni della decisione della Corte Costituzionale, presa dopo quindici ore di riunione praticamente ininterrotte, saranno rese note oggi ma gia' si prevedono problemi con i responsabili di alcune liste annulate, giacche' i loro rispettivi avvocati si sono ritirati dalla sede della corte poco dopo l'una, e non sono stati dunque formalmente informati della sentenza. Arantza Zulueta, ex consigliere legale di Batasuna a Bilbao e candidata del gruppo Aub a Bilbao,ha detto alla stampa che dovra' studiare se il ritardo di due ore nell'annuncio della decisione -che formalmente avrebbe dovrebbe essere annunciata entro la mezzanotte- ''ha prodotto o no un vuoto legale, o se la risoluzione della Corte Suprema e' ancora valida''.
  • == GR ORE 9.30 ==

Palestina

Cinque razzi di tipo Qassam sono stati sparati dalla striscia di Gaza verso la cittadina israeliana di Sderot, nel Neghev settentrionale. Lo ha riferito la radio militare, secondo cui due sono esplosi in una zona abitata dove hanno provocato il ferimento di una bambina. Tre passanti sono inoltre rimasti in stato di schock.

L'attacco è giunto in ritorsione alla eliminazione avvenuta ieri di un dirigente del braccio armato di Hamas, Ayad Back, colpito a morte da razzi sganciati da un elicottero da combattimento mentre si trovava a bordo di una automobile in un rione di Gaza. L'uomo, sostiene la stampa israeliana odierna, manteneva contatti con al-Qaida.

Iraq

Oggi sarà discussa davanti alle Nazioni Unite la risoluzione presentata da Usa-Spagna-GB, per l' abolizione delle sanzioni all'Iraq e per stabilire tempi e modi per un ritorno ad un governo iracheno. Dopo 12 anni di embargo potrebbero quindi venire abolite le sanzioni imposte all'Iraq per l'invasione del Kuwait del 1990.

La notizia della presentazione del documento che prevede il sollevamento delle sanzioni economiche che pesano sull'Iraq è stata data da John Negroponte, l'ambasciatore americano alle Nazioni Unite, in un breve incontro con i giornalisti all'interno del Palazzo di Vetro.

Negroponte ha anche ribadito che gli Stati Uniti "non vedono la necessità di alcun intervento futuro degli ispettori Onu in Iraq, dal momento che il compito della ricerca di armi di distruzione di massa è stato rilevato dalle forze della coalizione".

  • Hans Blix, il capo degli ispettori Onu, aveva invece chiesto il ritorno dei suoi uomini in Iraq, per dare maggiore autorevolezza alla ricerca delle armi chimiche e batteriologiche che secondo la Casa Bianca il regime di Saddam Hussein ha nascosto.

Usa e Gb chiederanno un mandato Onu per un anno Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna chiederanno oggi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite un mandato formale per dirigere l'Iraq per almeno un anno, hanno affermato diplomatici del Consiglio.

La risoluzione che gli Stati Uniti e la Gran bretagna sottoporranno al Consiglio propone la creazione di una "autorità della coalizione provvisoria" diretta da Washington e Londra.

La risoluzione accorderebbe a questa autorità un mandato iniziale di dodici mesi, automaticamente rinnovato a meno di una decisione del Consiglio di sicurezza. Poiché gli Stati Uniti e la Gran Bretagna posseggono un diritto di veto, potrebbero bloccare ogni tentativo del Consiglio di sicurezza di fargli lasciare l'Iraq.

Inoltre, la risoluzione non definisce precisamente la composizione e i compiti di un governo provvisorio. Se sarà approvata, spetterà a Usa e Gran Bretagna ogni decisione.

Afganistan

Le Nazioni Unite hanno deciso di sospendere il programma di sminamento sulla strada che collega la capitale afgana Kabul alla città meridionale di Kandahar, dove nei giorni scorsi sono stati aggrediti alcuni operatori umanitari. L’Onu ha inoltre proibito al proprio personale di spostarsi lungo le strade delle province di Zabul, Oruzgan e Helmand. Entrambe le decisioni sono state prese dopo due gravi episodi di violenza accaduti pochi giorni fa. Il 3 maggio un gruppo di armati ha fatto fuoco contro un veicolo della organizzazione non governativa ‘Agenzia di sviluppo afgana’ (Ada) nella provincia di Wardak, sul tratto stradale Kandahar-Kabul: il conducente è morto sul colpo, mentre un altro passeggero è rimasto gravemente ferito. Lungo la stessa strada, due giorni dopo, due addetti di una agenzia delle Nazioni Unite specializzata in attività di sminamento sono stati feriti in un’imboscata nella provincia di Zabul. "Questo è uno dei più gravi esempi di violenza contro il nostro programma negli ultimi 13 anni di attività" ha dichiarato Dan Kelly, responsabile per l’Afghanistan delle operazioni di sminamento dell’Onu. "Non abbiamo altra scelta – ha concluso – se non proteggere i lavoratori da futuri nuovi attacchi cessando ogni attività nelle zone che non sono adeguatamente pattugliate e sicure". Specificando che uno dei due feriti nell’agguato di Zabul è in coma, Kelly ha detto di non credere che le aggressioni fossero mirate contro gli esperti in sminamento, ma piuttosto contro gli stranieri e gli operatori umanitari in generale. Nel marzo scorso era stato assassinato a sangue freddo nella provincia di Oruzga (Afghanistan centrale) uno svizzero di origine salvadoregna, Ricardo Munguia, che lavorava per il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr). Ad aprile era stato ucciso a Zabul, nell’Afghanistan meridionale, un italiano, Orfeo Bartolini, cinquantunenne originario di Bellaria-Igea Marina (Rimini).

Africa

Aumenta il numero dei soldati americani in Africa: il comando statunitense per la lotta al terrorismo nel Corno d'Africa è stato trasferito ieri da una nave, la 'Mount Whitney', che incrociava le acque del Golfo Persico, ad una vecchia base francese a Gibuti. La notizia è stata diffusa dal Pentagono attraverso un comunicato stampa nel quale si precisa anche che a 'Camp Lemonier' - questo il nome della struttura presente a Gibuti e che un tempo apparteneva ai legionari francesi - sono già stati trasferiti in elicottero circa 400 militari e svariate tonnellate di munizioni. Da qui gli americani coordineranno le operazioni antiterroristiche in tutta l'area del Corno d'Africa, con un raggio di intervento che interessa Eritrea, Etiopia, Gibuti, Yemen, Somalia, Sudan e Kenya. Secondo i piani del Pentagono, 'Camp Lemonier' dovrà ospitare in totale 1800 uomini che opereranno sotto il comando del generale John Sattler. Donald Rumsfeld, segretario americano alla Difesa, durante la sua ultima visita a Gibuti nel dicembre scorso, aveva detto che la presenza americana nella zona potrebbe protrarsi per anni.

Cina

Sono stati condannati a sette e quattro anni di prigione gli organizzatori della protesta che a marzo dello scorso anno portò 30 mila lavoratori in corteo nella città di Liaoyang (Nord est della Cina). Yao Fuxin e Xiao Yunliang, che si definiscono ‘sindacalisti indipendenti’, sono stati riconosciuti colpevoli di sovversione dalla magistratura cinese. L’organizzazione non governativa China labor watch (Clw), con base a New York, ha reso noto che tra le imputazioni riconosciute ai due sindacalisti c’è anche quella di aver avuto contatti ‘con elementi ostili e i mass media stranieri”. Quella di Liaoyang è stata una della maggiori manifestazioni di protesa in Cina negli ultimi cinquanta anni condotta da operai contro la disoccupazione e la corruzione. Cortei e scioperi sono ancora molto rari in Cina ma il malessere tra i lavoratori sta crescendo da quando il governo non è più in grado di assicurare lavoro, casa e assistenza sociale agli operai. Questi ultimi incolpano la corruzione del management delle imprese di Stato per le crisi che inducono a massicci licenziamenti. “Le sentenze contro Yao e Xiao sono eccessive e inaccettabili - ha dichiarato i direttore di Clw, Li Qiang – Questi dimostra che il governo cinese vuole sopprimere la pacifica lotta dei lavoratori”. I due imputati hanno annunciato che ricorreranno in appello.

Italia

Acrobax

La notte tra martedì 6 e mercoledì 7 maggio, mentre era in corso l’assemblea di gestione del Laboratorio Acrobax Project è avvenuta l’ennesima provocazione fascista. I fatti sono i seguenti: verso le 00.30 un compagno nota una macchina che, con tre persone dentro, per un certo tempo, rimane ferma nel piazzale di fronte al’ex cinodromo. Quando alcuni compagni escono per valutare la situazione, la macchina si dilegua velocemente. Contemporaneamente giunge la telefonata di un compagno che, rientrando a casa, nota a 200 metri dal laboratorio un massiccio attacchinaggio contro Acrobax e il campo rom di Vicolo Savini, firmato Alleanza Nazionale. A questo punto ci dividiamo spontaneamente tra chi decide di rimanere a presidiare lo spazio e chi decide di impedire ai fascisti di legittimarsi sul territorio infamando il nostro percorso quotidiano. Quest’ultimo gruppo di compagni, dopo aver camminato a piedi per un centinaio di metri in direzione dei fasci, viene fermato da una volante di carabinieri che armi alla mano intimano l’alt. Dopo essersi ricompattati e allontanati di qualche metro dalla volante, i compagni, tenuti sotto tiro, venivano ripetutamente minacciati con le armi puntate e cariche (vorremmo specificare che il carabiniere in questione, appena sceso dalla macchina, si è curato bene, prima di puntarci l’arma, di caricarla davanti a noi con fare intimidatorio). Soltanto la calma e la determinazione dei compagni ha impedito che la situazione degenerasse e che i presenti venissero, nella migliore delle ipotesi, identificati. Ricompattato il gruppetto ci siamo allontanati lentamente dalle guardie senza lasciare nessun compagno in mano ai carabinieri. Questo non è altro che l’ultimo degli episodi che ci hanno visto al centro di una lunga catena di provocazioni da parte dei fascisti. La prima dopo poche settimane d’occupazione con la detonazione di un ordigno a poche decine di metri dall’ingresso di Acrobax, fino alla costante intimidazione ai danni dei compagn@ del laboratorio presenti a Roma Tre, passando per la campagna di diffamazione a mezzo stampa orchestrata da Alleanza Nazionale con le parole d’ordine legalità e repressione. A due giorni dall’assoluzione di Placanica non vogliamo subire in silenzio quest’ennesima provocazione e non vogliamo cadere nell’immobilismo politico, al contrario crediamo che sia necessario al più presto ritrovarci in una pratica comune di antifascismo militante.

ORE 13,00

Cecenia

Cecenia, attentato dinamitardo a Grozny:

  • Un ordigno, equivalente a 400 grammi di tritolo, e' esploso oggi nei pressi dello stadio poco prima che si svolgesse la parata per la festa della vittoria sul nazismo, celebrata oggi in gran pompa in tutta la Russia. La parata e' stata cancellata e poi si e' tenuta in tono minore nei pressi dell'aeroporto Severnij. La televisione e le agenzie avevano parlato in precedenza di un morto e due feriti, ma il ministro degli interni ceceno Alu Alkhanov ha precisato che il bilancio e' di tre feriti fra i quali un agente della polizia locale e due dei reparti del ministero dell'interno inviati da Murmansk. Alkhanov ha detto che verosimilmente l'esplosivo era stato sistemato sul posto da qualche tempo. La zona era stata esaminata piu' volte dalla polizia ma senza risultato. Kadyrov ha accusato il Presidente indipendentista Maskhadov di spingere la gioventu' cecena alla morte ed ha invitato tutti i guerriglieri che non si sono macchiati di crimini gravi ad arrendersi. Anatoli Popov, premier del governo ceceno ha affermato che la guerriglia ha di nuovo mostrato la sua faccia bestiale con questo atto sacrilego nel giorno della vittoria sul nazismo. L'attentato e' avvenuto mentre il presidente Vladimir Putin parlava nella Piazza Rossa affermando che il terrorismo internazionale e' una minaccia paragonabile al nazifascismo e invitando il mondo ad unirsi per sconfiggerlo. Una bomba era esplosa lo scorso anno a Kaspiisk nel Daghestan nel giorno della festa della vittoria facendo 45 morti.

Congo

BATTAGLIA PER IL CONTROLLO DI BUNIA, ALMENO 21 MORTI: Centinaia di guerrieri della tribù Lendu, armati con machete, lance e pistole hanno pattugliato le strade di Bunia nel secondo giorno di combattimenti. Le violenze sono cominciate mercoledì sera, quando i guerriglieri dell'Unione patrioti congolesi - un gruppo ribelle dominato dagli uomini della tribù Hema - hanno attacato Bunia per conquistare il suo aeroporto, dice un dirigente di un movimento di diritti civili. Gli scontri sono cominciati quando l'Uganda ha completato il ritiro degli oltre seimila soldati da Bunia, lasciando la zona in assenza di sicurezza. L'amministrazione civile è inerte, mentre la polizia non è in grado di bloccare la violenza. L'Uganda ha chiesto ieri aiuto internazionale per soccorrere le migliaia di profughi che da Bunia si riversano nell'Uganda occidentale.

Australia

POLEMICHE SULLA SCELTA DEL SITO DA ADIBIRE A DISCARICA NUCLEARE:. Il governo conservatore australiano ha stabilito che sara' una grande tenuta adibita a pascolo in South Australia ad accogliere la prima discarica nazionale di scorie radioattive di basso livello. Lo ha annunciato oggi a Adelaide il ministro delle Scienze Peter McGauran, precisando che la zona prescelta si trova presso la cittadina di Woomera nell'entroterra dello Stato, le cui vicinanze hanno ospitato in passato una base missilistica e poi un controverso centro di detenzione per richiedenti asilo (chiuso il mese scorso). Resta ancora da scegliere una zona per le scorie radioattive di medio livello, anche se il ministro McGauran ha escluso possa essere situato in South Australia. Secondo i piani, la tenuta di Arcoona, di 40 ettari, ricevera' a partire dal 2004 circa 40 metri cubi di scorie radioattive l'anno, generate in tutta Australia, in un deposito sotterraneo. La decisione significa che la rimozione di scorie di basso livello da centinaia di siti, in citta' e sobborghi di tutta Australia, e' ora piu' vicina. Il governo federale dovra' pero' affrontare una serie di ostacoli, a partire dall'opposizione del governo laburista del South Australia, il cui premier Mike Rann minaccia di trascinare la questione attraverso i tribunali per impedire la costruzione della discarica. Decisa l'opposizione anche dei partiti minori di opposizione, i Verdi e i Democratici. La portavoce per le Scienze dei Democratici, Natasha Stott Despoja ha annunciato oggi che il suo partito si unira' al governo del South Australia per combattere la decisione che -ha detto- e' stata presa senza adeguata consultazione ed e' contraria alle leggi statali. Avremo pecore che risplendono nel buio, e' questo che vuole il ministro McGauran, ha detto. E' una soluzione malsana dal punto di vista ambientale, e' antidemocratica ed e' contraria non solo alla volonta' dei cittadini del South Australia, ma anche della popolazione indigena, e questo e' vergognoso, ha aggiunto. Protesta anche il rappresentante del locale popolo aborigeno dei Kokhata, Alwyn McKenzie, ricordando che la sua gente combatte contro l'idea della discarica nella loro regione sin da quando e' stata menzionata la prima volta. Sono davvero deluso che ancora una volta il popolo aborigeno, e la sua saggezza siano stati ignorati, ha dichiarato. Secondo il ministro McGauran tuttavia sara' inutile tentare di combattere la decisione. Le minacce del premier Rann di opporsi legalmente a tutti i livelli, fino all'Alta Corte significa un enorme spreco di denaro dei contribuenti, che potranno chiedersi perche' i fondi non siano spesi in maniera piu' utile.

Venezuela

GOVERNO DISPOSTO A REFERENDUM SU RUOLO CHAVEZ: Il governo del Venezuela si dice disposto ad accettare un referendum sul ruolo istituzionale del presidente Hugo Chavez, non prima, però, di aver raggiunto un accordo con l'opposizione. Il vice presidente Jose Vicente Ranger ha dichiarato al quotidiano venezuelano El Nacional che il governo sarebbe disposto a firmare un accordo con l'opposizione per stabilire i termini del referendum. Ma Ranger aggiunge che "il Venezuela non accetterà mai nessuna mediazione internazionale, che violerebbe la sovranità del Paese". L'annuncio del vice presidente è stato dato al termine di un incontro con gli inviati di Brasile, Cile, Messico, Portogallo, Spagna e Stati Uniti

Gran Bretagna

SINDACO DI LONDRA CONTRO BUSH, SPERO CROLLI COME SADDAM: Sospeso dal Partito Laburista anni fa, Ken Livingston ha sempre goduto di grande popolarita' tra i londinesi, e quando la carica di primo cittadino della capitale fu reintrodotta proprio da Blair (l'aveva abolita Margaret Thatcher, in parte anche per togliere di mezzo 'Ken il Rosso') non esito' a schierarsi contro il candidato ufficiale dei suoi ex compagni, vincendo a mani basse. Alla vigilia della guerra il sindaco e' stato in prima fila nell'opporvisi, una volta di piu' trovandosi sul versante contrapposto rispetto al premier-rivale. La sortita anti-Bush ha scatenato subito nuove polemiche, e non e' mancato chi addirittura ha accusato Livingston di danneggiare l'economia nazionale, giacche' a detta dei detrattori certe parole potrebbero innescare oltre Atlantico un boicottaggio dei prodotti 'made in England', e un drastico calo nelle presenza turistiche di cittadini americani a Londra. Pacata e serena come sempre la reazione a Washington di Ari Fleischer, capo-portavoce della Casa Bianca: "prima di tutto, di questo tizio non ho mai sentito parlare. Secondo, non intendo certo fargli l'onore di un commento".

Paese Basco

BATASUNA,NO CORTE SUPREMA A RICORSI SU LISTE BOCCIATE: La Corte Costituzionale spagnola ha confermato ieri notte l'annullamento di 225 liste elettorali per le elezioni locali nel Paese Basco, accettando solo 16 ricorsi presentati contro la misura, presa pochi giorni fa dal Tribunale Supremo, secondo il quale le candidature erano clonate da quelle di Batasuna, il partito separatista accusato di essere il braccio politico dell'Eta e sciolto dalla magistratura. La decisione e' stata annunciata dall'alta corte poco prima delle 2:00 del mattino, ossia due ore dopo l'inizio ufficiale della campagna elettorale per le elezioni locali in tutta Spagna, che si terrano il prossimo 25 maggio. Le motivazioni della decisione della Corte Costituzionale, presa dopo quindici ore di riunione praticamente ininterrotte, saranno rese note oggi ma gia' si prevedono problemi con i responsabili di alcune liste annulate, giacche' i loro rispettivi avvocati si sono ritirati dalla sede della corte poco dopo l'una, e non sono stati dunque formalmente informati della sentenza. Arantza Zulueta, ex consigliere legale di Batasuna a Bilbao e candidata del gruppo Aub a Bilbao,ha detto alla stampa che dovra' studiare se il ritardo di due ore nell'annuncio della decisione -che formalmente avrebbe dovrebbe essere annunciata entro la mezzanotte- ha prodotto o no un vuoto legale, o se la risoluzione della Corte Suprema e' ancora valida.

Italia

Indossare una maglietta con la scritta Berlusconi... Buon lavoro! e un paio di corna nel mezzo? E' un atto sovversivo: Ne sa qualcosa Fabio, uno studente palermitano di giurisprudenza di 21 anni, che e' stato apostrofato duramente da un vigile urbano mentre studiava nel parco della biblioteca comunale di Villa Trabia con indosso, appunto, la maglietta 'incriminata'. Stavo studiano come faccio tutti i pomeriggio nel parco - ha detto Fabio - quando mi si e' avvicinato un vigile urbano, apostrofandomi che indossavo una maglietta 'indecorosa e offensiva nei confronti di una istituzione' e con un 'chiaro messaggio sovversivo' Mi ha anche intimato di non indossarla piu', altrimenti rischiavo una grossa multa. Alla discussione hanno assistito anche diversi studenti che hanno difeso la maglietta del ragazzo.

gror030509 (last edited 2008-06-26 10:01:19 by anonymous)