GR ORE 19.30

PALESTINA

L'Autorità Nazionale Palestinese cercherà di ottenere un cessate il fuoco nei Territori della durata di un anno: lo ha annunciato il ministro palestinese Naabil Sha'ath, le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Ha'aretz. Sha'ath ha reso noto che i negoziati fra i vari gruppi palestinesi riprenderanno in breve tempo al Cairo e con la mediazione del governo egiziano: una serie di colloqui avvenuti alcuni mesi fa sempre nella capitale egiziana - prima della nomina di un premier palestinese - si erano conclusi con un nulla di fatto. L'amministrazione Bush ha fatto sapere attraverso il portavoce del Dipartimento di Stato, Richard Boucher, che l'impegno della Casa Bianca per la pace nella regione continua immutato nonostante l'ondata di attentati suicidi, ma che i palestinesi devono assolutamente risolvere il problema della sicurezza. Il premier Abu Mazen ha comunque deciso di cambiare i vertici della sicurezza palestinese, nel tentativo di riprendere il controllo delle zone A: il generale Mahmoud Asfour è il nuovo capo della polizia, mentre il generale Abdel Wahed è il nuovo responsabile della difesa civile.

(ANSA) - GERUSALEMME, 20 MAG - Due giornalisti palestinesi sono stati picchiati ieri sera da soldati israeliani a Betlemme in Cisgiordania. Lo ha detto oggi uno di loro. Le due vittime dell'aggressione sono Joseph Handal, corrispondente delle tv pubblica francese France 2, e Shaaban Kandal, che lavora per una televisione locale palestinese. I due ieri sera sono stati fermati da una pattuglia israeliana a bordo di una jeep. Nonostante abbiano mostrato il tesserino stampa i soldati li hanno percossi e li hanno gettati a terra. Dagli aggiornamenti dalla Palestina pubblicati su indymedia, il racconto di osservatori internazionali che questa mattina si sono recati ad Erez, dopo 8 giorni di chiusura totale della barriera, e 4 giorni di occupazione di Beit Hanun. “La situazione e' indescrivibile” raccontano “La distruzione e' totale (...)la geografia del posto e' stata completamente sconvolta”. Fanno sapere che la barriera rimane comunque ancora chiusa ed è vietato a chiunque entrare e uscire. Anche la strada per andare a Rafha e' chiusa da 5 giorni. “Temiamo che le intenzioni siano quelle di attaccare ancora Gaza” raccontano “Gia' la scorsa notte, c'era stato un allarme del genere, che e' poi rientrato solo a notte fonda. In questo momento gli elicotteri sorvolano Gaza.

ELEZIONI in EUSKADI

In questi giorni di campagna elettorale in Euskal Herria, dopo l'illegalizzazione delle liste dell'AuB (è una coalizione di organizzazioni basche, che ha appunto presentato una lista appositamente per queste elezioni) e di 241 piattaforme popolari municipali, sia la Guardia Civil che la Ertzaintza (la polizia locale alle dipendenze di fatto di Madrid) stanno impedendo violentemente ogni iniziativa politica ed elettorale portata avanti dalle liste annullate, che hanno deciso di non sottomettersi alle leggi antidemocratiche dello stato spagnolo continuando ugualmente a distribuire le proprie schede elettorali (nello stato spagnolo si vota inserendo una scheda in una busta ed ogni partito ha le proprie) e ad organizzare iniziative politiche. Dalla società civile basca si è costituita una Commissione di Garanzia che coordinerà un gruppo di osservatori che assicureranno il conteggio dei voti conquistati dalle liste annullate e che chiederanno agli altri partiti il rispetto della volontà popolare. E' la legge spagnola ad essere, non decine di migliaia di cittadini baschi. In particolare, ieri sera la polizia locale ha impedito che Aub realizzasse un’iniziativa elettorale a Gernika, caricando violentemente i/le manifestanti.

IRAQ

Entro un paio di settimane il Consiglio nord atlantico chiederà al comando supremo di Shape, in Belgio, la redazione di un piano di intervento in Iraq. E' quanto si apprende in ambienti diplomatici di Bruxelles, secondo cui entro la fine dell'anno la Nato potrebbe prendere il controllo di uno dei settori in cui sarà organizzato il Paese. E' probabile, secondo le fonti, che la scelta cada sul settore assegnato alla Polonia, dopo che Varsavia ha più volte fatto appello all'Alleanza per la gestione della situazione sul campo.

ORRORE E VIOLENZA IN COLOMBIA

Non cessa la brutalità dell’esercito e dei gruppi paramilitari in Colombia. Le comunità indigene di ARAUCA dopo mesi di pressioni e di minacce hanno denunciato l’ennesimo atto di brutalità commesso da membri dell’esercito nazionale. Le denuncie parlano di militari dell’esercito nazionale penetrati all’interno di una comunità (Betoyes) dove hanno massacrato e violentato 4 giovani tra gli 11 e i 17 anni. La loro brutalità non ha conosciuto confini. Una ragazza incinta è stata uccisa, squartata il suo feto esibito agli occhi della comunità stessa e lanciato nel fiume con i resti della madre La criminale azione ha costretto 327 indigeni della comunità a fuggire e rifugiarsi in una chiesa dalla quale però sono stati sgomberati ed è arrivata al termine di mesi di pressione esercitata con azioni ufficiali dall’esercito nazionale e I gruppi paramilitari delle AUC. L’ARAUCA, come altre regioni de paese, da mesi vive ormai una situazione di zona speciale dove vige unicamente il Codice Militare. Non cessa neanche il clima di intimidazione nei confronti delle forze sociali colombiane, solo negli ultimi 2 giorni COCA COLA E NESTLE’ sono tornate alla carica con la repressione del sindacato SINALTRAINAL : 4 sindacalisti lavoratori della NESTLE’ sono stati costretti ad abbandonare le proprie famiglie, mentre la sede del SINDACATO riceve ormai continue minacce di attentati. Stessa sorte patiscono i SINDACALISTI del SINTRAEMCALI, che organizza i lavoratori e le lavoratrici comunali di CALI, il 10 maggio 3 di loro sono stati massacrati e i partecipanti ai loro funerali, pedinati e minacciati. Mentre la USO – la Union Sindical Obrera che organizza i lavoratori del settore petrolifero annunciano il sequestro di uno studente universitario figlio di un dirigente locale del sindacato stesso. Il progetto politico del Presidente Colombiano URIBE VELEZ, il suo tentativo di fascistizzare interamente la vita politica e sociale in colombia, con l’appoggio della oligarchia e il sostegno militare degli Stati Uniti, sembra dare i suoi frutti. Tutte le organizzazioni politiche sociali civili del paese denunciano la recrudescenza degli atti di violenza e intimidazione commessi dai paramilitari con la copertura o l’appoggio delle forze militari. Brasile- Intanto la militarizzazione cresce e si espande agli stati limitrofi. Con la scusa che le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) starebbero pianificando la creazione di un ‘narco-Stato’ alla frontiera con il Brasile il generale Claudio Barbosa,capo dell’esercito brasiliano, ha aumentato da 5000 a 22mila le unità militari nella zona. Nella stessa area sono aumentate di recente le sparizioni forzate di bambini e giovani indigeni: ‘desaparecidos’ che secondo la polizia federale potrebbero essere stati rapiti dalla guerriglia per essere addestrati al combattimento.

USA

Gli Stati Uniti temono imminenti attacchi terroristici e hanno annunciato la chiusura dell'ambasciata e dei consolati in Arabia Saudita. Le sedi diplomatiche saranno chiuse da domani. Il Dipartimento di Stato ha fatto sapere che continuano a esserci "informazioni credibili" della pianificazione di attacchi contro obiettivi non specificati, dopo quelli avvenuti a Riad la settimana scorsa. L'ambasciata e i due consolati resteranno chiusi almeno fino a domenica. Al di là dei timori per la sicurezza, le sedi diplomatiche sarebbero rimaste comunque chiuse giovedì, venerdì e domenica, giorni di normale chiusura, e sabato, Memorial Day.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l'appello presentato da un gruppo di persone che aveva denunciato il presidente americano George W. Bush per il trattamento inflitto ai prigionieri di Guantanamo. In precedenza, una corte federale aveva già dato ragione al presidente. La Corte suprema non ha commentato i motivi della sua decisione Il gruppo di uomini di chiesa, avvocati e difensori dei diritti dell'uomo aveva denunciato l'anno scorso il presidente americano, il ministro della difesa Donald Rumsfeld e altri. "Il governo degli Stati Uniti ha violato le regole di base dei diritti dell'uomo trasportando i prigionieri di guerra dell'Afghanistan fino a Guantanamo, detenendoli indefinitamente in gabbie all'aria aperta" sostenevano i denuncianti. La denuncia affermava che i prigionieri erano stati privati della loro libertà e non erano stati informati delle accuse avanzate verso di loro, in violazione della Costituzione americana. La denuncia era stata respinta da diverse corti federali per il motivo che il gruppo non aveva statuto legale per rappresentare i prigionieri. La Corte d'appello di San Francisco ha affermato che il gruppo avrebbe dovuto avere legami preesistenti con i prigionieri oppure provare che erano mentalmente deficienti per poterli legalmente rappresentare davanti a un tribunale. I prigionieri hanno cominciato ad arrivare dall'Afghanistan nella base navale cubana di Guantanamo nel gennaio 2002. Gli Stati Uniti detengono circa 680 prigionieri di 42 nazioni. Il governo rifiuta di fornire la loro identita.

AUSTRALIA

Un’inchiesta giudiziaria sulla gestione del famigerato centro di detenzione per richiedenti asilo di Woomera (Australia meridionale), chiuso il mese scorso, è stata chiesta da due schieramenti di opposizione australiani, il Partito Laburista e quello Democratico. La richiesta è stata formulata dopo che l’altra sera, in un programma del canale televisivo nazionale ‘Abc’, alcuni ex dipendenti della ‘Australasian Correctional Management’ (Acm) hanno lanciato precise accuse contro la loro azienda, una filiale di una compagnia statunitense che si occupa di gestione di penitenziari nel mondo. In particolare gli intervistati hanno sostenuto che i dirigenti della Acm avrebbero taciuto su abusi sessuali avvenuti all’interno del campo, avrebbero mentito con il governo australiano sul vero numero dei dipendenti della struttura per ricavarne maggiori profitti e avrebbero maltrattato i richiedenti asilo. “I capi mandavano all’esecutivo documenti in cui si diceva che il numero dei dipendenti era quello richiesto e invece non era così” ha detto al programma ‘Four Corners’ Allan Clifton, ex dipendente dell’Acm a Woomera. Prima che fosse chiuso, il campo di Woomera era stato teatro di drammatiche rivendicazioni dei profughi che, stremati dai lunghi tempi di attesa per le loro richieste di asilo, avevano attuato fughe in massa, scioperi della fame e auto-mutilazioni. Restano tuttora aperti altri centri di detenzione, sperduti nel deserto australiano, dove i profughi non sono trattati in modo molto diverso da come avveniva a Woomera.

ZIMBABWE: Festa della mamma, manifestanti arrestate

Quarantasei donne sono state arrestate e detenute a Bulawayo, la seconda città del Paese, in occasione di una marcia per la festa della mamma. Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa le donne sono state condannate a pagare 3000 dollari dello Zimbabwe (3,63 dollari americani) e alcuni passanti sono stati coinvolti nella retata pur non avendo partecipato alla marcia. L’episodio accaduto a Bulawayo non è senza precedenti: nel febbraio scorso una quarantina di donne che manifestavano in occasione della giornata di San Valentino per protestare contro la violenza che dilaga nel Paese sono state prese a manganellate dalla polizia e rinchiuse in prigione. La violenza sulle donne in Zimbabwe è molto diffusa: dagli abusi sessuali alle mutilazioni genitali, dalla violenza domestica allo sfruttamento della prostituzione. (SM 12/05/2003)

LONDRA, 20 MAG - Tempi duri per gli studenti indisciplinati dell'isola di Wight: e' stato istituito un apposito autobus rosa per trasportarli tra casa e scuola. Qualsiasi bambino che abbia comportamenti minacciosi, violenti o indisciplinati a bordo dei tradizionali (e di solito gialli) bus scolastici sara' immediatamente considerato adatto per il Pink Peril. All'interno sara' fatto di tutto per rendere il tragitto il piu' scomodo possibile: niente riscaldamento, finestre spalancate anche in inverno, sedili stretti.

MONDO: All'assemblea dell'Oms in corso a Ginevra, gli accordi di Doha non sono in agenda. La denuncia di Msf

«Gli accordi di Doha sull'accesso ai farmaci nei Paesi poveri e la proprietà intellettuale sono diventati un tabù». A denunciarlo, è Nicoletta Dentico di Medici Senza Frontiere che si trova a Ginevra per la 56 esima assemblea dell'Organizzazione mondiale della sanità. «La parola "Doha", e i temi dell'accesso ai farmaci, non compaiono nell'agenda delle discussione sulla salute pubblica previste per i prossimi giorni», denuncia Dentico.

ITALIA

Alle ore 22.00 circa di questa notte è stato dato fuoco al Centro Sociale "Terra Terra" di Rione Traiano. Il fuoco appiccato a faldoni contenenti vecchi archivi scolastici, giacenti lì da oltre 20 anni, si è subito esteso bruciando un intero locale del Centro Sociale Terra Terra Occupato da realtà della Rete Noglobal, circa un mese fa insieme a lavoratori edili della CGIL ed anziani del quartiere. Non è ancora chiara la matrice ma l' incendio è sicuramente di origine dolosa: prima di andare via hanno pensato bene di tagliare un raccordo idraulico collegato alla pompa dell'acqua, la cui presenza avrebbe permesso un più rapido spegnimento. Terra Terra è l'ultimo nato in ordine di tempo dei Centri Sociali Napoletani ( è stato occupato a Marzo di quest'anno), "Chi ha incendiato lo spazio che faticosamente è stato sottratto da un 'abbandono lungo 20 anni" si legge sul comunicato "non lo ha fatto casualmente ma in maniera certamente premeditata, come premeditata è stata la devastazione di domenica notte al circolo di rifondazione di Piscinola. Non sappiamo se la regia è unica, ma certamente Terra Terra è stato acceso perché la sua attività politica e sociale che stava iniziando nel quartiere ed in città a qualcuno dava fastidio. La migliore risposta è continuare su questa strada. In mattinata inizieranno i lavori per ridare agibilità ai locali e Sabato è prevista un'assemblea popolare per sostenere il si all' art 18, che proseguirà con una serata di festa e tarantelle. AUDIO

Palermo

Circa 500 precari si sono radunati a Palermo davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana, dove hanno bloccato il traffico ponendo di traverso un'autocisterna per il trasporto di combustibile e versando sull'asfalto parte del contenuto. Una decina di dimostranti sono saliti sull'automezzo, alcuni di loro brandendo minacciosamente accendini. Davanti al portone di Palazzo d'Orleans si sono schierati poliziotti in assetto antisommossa. Tra gruppi di precari e le forze dell'ordine sono poi scoppiati tafferugli I precari in rivolta sono stati caricati e dispersi dalla polizia. Uno dei dimostranti, accusato di aver ferito a un braccio un agente con un'arma da taglio, e' stato bloccato e arrestato. La cisterna con i suoi mille litri di gasolio, danneggiata in piu' punti con perdita di combustibile, e' stata allontanata dalle forze dell'ordine, e sul posto si sono portati anche due mezzi dei vigili del fuoco. Un elicottero della polizia ha sorvolato la zona. All'intervetno della polizia, i precari sono in gran parte fuggiti per tornare a piu' riprese e quindi ancora scappare. Tensione anche quando un cameraman della Rai che stava riprendendo la scena e' stao allontanato dai poliziotti, mentre i manifestanti chiedevano che continuasse a filmare

Torino

Un comunicato della Federazione Anarchica Torinese informa che 9 antirazzisti torinesi sono stati raggiunti da un avviso di garanzia per interruzione di pubblico ufficio. I fatti contestati risalgono al novembre del 2000 quando un gruppo di compagni del tavolo antirazzista lanciò volantini ed espose uno striscione con scritto "aprire le frontiere, chiudere i centri di detenzione" nella sala consiliare del Municipio di Torino durante l’intervento di Borghezio. La riunione del Consiglio comunale venne brevemente interrotta perché i compagni vennero aggrediti dai vigili urbani e buttati fuori dalla Digos. A due anni di distanza arriva l'avviso di garanzia firmato da Maurizio Laudi, un pubblico ministero divenuto "famoso" per l’inchiesta sui cosiddetti Lupi Grigi che portò all’incriminazione di tre squatter e al suicidio in carcere di Sole e Baleno. L’interruzione di pubblico ufficio è un reato che a Torino è già stato usato per reprimere il dissenso: alcuni anni orsono alcuni squatter furono condannati per aver interrotto una seduta del consiglio provinciale a 7 mesi di carcere (poi ridotti a 5).

POPOLAZIONE CARCERARIA “VIRTUALE” E, intanto, questa mattina, il Ministro della Giustizia Castelli, intervenendo a “Radio anch’io”, ha reso noti i dati sulla poplazione carceraria in Italia, che conta ben 57mila unità, di cui oltre 25mila in attesa di giudizio. A questo numero (57mila) vanno aggiunti/e 40mila condannati/e a pene detentive che scontano la pena fuori dal carcere e 70.000 condannati/e a pene detentive, pure loro fuori dal carcere, perche' in attesa della decisione dei magistrato. La popolazione carceraria “virtuale” in Italia è di ben 170mila unità.

Viareggio

I compagni e le compagne del Laboratorio spazi sociali sono giunti/e al quarto giorno di occupazione e centinaia e centinaia di giovani e non, sono venuti al centro sociale portando un contributo di solidarietrà. l'assemblea di autogestione ha deciso di chiamare il posto CSOA SARS dove quest'ultima sigla sta a significare Spazio Antagonista di Resistenza Sociale. I compagni e le compagne vogliono contaminare con il virus dell'autogestione e della pratica militante. Ad oggi nessuna persona dell'amministrazione comunale si è fatta viva. Cosa inquietante è la provocazione della polizia che ha spostato dei vagoni merci fermi da anni lungo i binari al fine di avere una migliore visibilità per scattare fotografie. Nonostantre ciò le attività del centro sociale proseguono.

GR ORE 17

PALESTINA

L'Autorità Nazionale Palestinese cercherà di ottenere un cessate il fuoco nei Territori della durata di un anno: lo ha annunciato il ministro palestinese Naabil Sha'ath, le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Ha'aretz. Sha'ath ha reso noto che i negoziati fra i vari gruppi palestinesi riprenderanno in breve tempo al Cairo e con la mediazione del governo egiziano: una serie di colloqui avvenuti alcuni mesi fa sempre nella capitale egiziana - prima della nomina di un premier palestinese - si erano conclusi con un nulla di fatto. L'amministrazione Bush ha fatto sapere attraverso il portavoce del Dipartimento di Stato, Richard Boucher, che l'impegno della Casa Bianca per la pace nella regione continua immutato nonostante l'ondata di attentati suicidi, ma che i palestinesi devono assolutamente risolvere il problema della sicurezza. Il premier Abu Mazen ha comunque deciso di cambiare i vertici della sicurezza palestinese, nel tentativo di riprendere il controllo delle zone A: il generale Mahmoud Asfour è il nuovo capo della polizia, mentre il generale Abdel Wahed è il nuovo responsabile della difesa civile.

(ANSA) - GERUSALEMME, 20 MAG - Due giornalisti palestinesi sono stati picchiati ieri sera da soldati israeliani a Betlemme in Cisgiordania. Lo ha detto oggi uno di loro. Le due vittime dell'aggressione sono Joseph Handal, corrispondente delle tv pubblica francese France 2, e Shaaban Kandal, che lavora per una televisione locale palestinese. I due ieri sera sono stati fermati da una pattuglia israeliana a bordo di una jeep. Nonostante abbiano mostrato il tesserino stampa i soldati li hanno percossi e li hanno gettati a terra. Dagli aggiornamenti dalla Palestina pubblicati su indymedia, il racconto di osservatori internazionali che questa mattina si sono recati ad Erez, dopo 8 giorni di chiusura totale della barriera, e 4 giorni di occupazione di Beit Hanun. “La situazione e' indescrivibile” raccontano “La distruzione e' totale (...)la geografia del posto e' stata completamente sconvolta”. Fanno sapere che la barriera rimane comunque ancora chiusa ed è vietato a chiunque entrare e uscire. Anche la strada per andare a Rafha e' chiusa da 5 giorni. “Temiamo che le intenzioni siano quelle di attaccare ancora Gaza” raccontano “Gia' la scorsa notte, c'era stato un allarme del genere, che e' poi rientrato solo a notte fonda. In questo momento gli elicotteri sorvolano Gaza.

ELEZIONI in EUSKADI

In questi giorni di campagna elettorale in Euskal Herria, dopo l'illegalizzazione delle liste dell'AuB e di 241 piattaforme popolari municipali, sia la Guardia Civil che la Ertzaintza (la polizia locale alle dipendenze di fatto di Madrid) stanno impedendo violentemente ogni iniziativa politica ed elettorale portata avanti dalle liste annullate, che hanno deciso di non sottomettersi alle leggi antidemocratiche dello stato spagnolo continuando ugualmente a distribuire le proprie schede elettorali (nello stato spagnolo si vota inserendo una scheda in una busta ed ogni partito ha le proprie) e ad organizzare iniziative politiche. Dalla società civile basca si è costituita una Commissione di Garanzia che coordinerà un gruppo di osservatori che assicureranno il conteggio dei voti conquistati dalle liste annullate e che chiederanno agli altri partiti il rispetto della volontà popolare. E' la legge spagnola ad essere, non decine di migliaia di cittadini baschi.

IRAQ

Entro un paio di settimane il Consiglio nord atlantico chiederà al comando supremo di Shape, in Belgio, la redazione di un piano di intervento in Iraq. E' quanto si apprende in ambienti diplomatici di Bruxelles, secondo cui entro la fine dell'anno la Nato potrebbe prendere il controllo di uno dei settori in cui sarà organizzato il Paese. E' probabile, secondo le fonti, che la scelta cada sul settore assegnato alla Polonia, dopo che Varsavia ha più volte fatto appello all'Alleanza per la gestione della situazione sul campo.

USA

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l'appello presentato da un gruppo di persone che aveva denunciato il presidente americano George W. Bush per il trattamento inflitto ai prigionieri di Guantanamo. In precedenza, una corte federale aveva già dato ragione al presidente. La Corte suprema non ha commentato i motivi della sua decisione Il gruppo di uomini di chiesa, avvocati e difensori dei diritti dell'uomo aveva denunciato l'anno scorso il presidente americano, il ministro della difesa Donald Rumsfeld e altri. "Il governo degli Stati Uniti ha violato le regole di base dei diritti dell'uomo trasportando i prigionieri di guerra dell'Afghanistan fino a Guantanamo, detenendoli indefinitamente in gabbie all'aria aperta" sostenevano i denuncianti. La denuncia affermava che i prigionieri erano stati privati della loro libertà e non erano stati informati delle accuse avanzate verso di loro, in violazione della Costituzione americana. La denuncia era stata respinta da diverse corti federali per il motivo che il gruppo non aveva statuto legale per rappresentare i prigionieri. La Corte d'appello di San Francisco ha affermato che il gruppo avrebbe dovuto avere legami preesistenti con i prigionieri oppure provare che erano mentalmente deficienti per poterli legalmente rappresentare davanti a un tribunale. I prigionieri hanno cominciato ad arrivare dall'Afghanistan nella base navale cubana di Guantanamo nel gennaio 2002. Gli Stati Uniti detengono circa 680 prigionieri di 42 nazioni. Il governo rifiuta di fornire la loro identita.

ITALIA

Alle ore 22.00 circa di questa notte è stato dato fuoco al Centro Sociale "Terra Terra" di Rione Traiano. Il fuoco appiccato a faldoni contenenti vecchi archivi scolastici, giacenti lì da oltre 20 anni, si è subito esteso bruciando un intero locale del Centro Sociale Terra Terra Occupato da realtà della Rete Noglobal, circa un mese fa insieme a lavoratori edili della CGIL ed anziani del quartiere. Non è ancora chiara la matrice ma l' incendio è sicuramente di origine dolosa: prima di andare via hanno pensato bene di tagliare un raccordo idraulico collegato alla pompa dell'acqua, la cui presenza avrebbe permesso un più rapido spegnimento. Terra Terra è l'ultimo nato in ordine di tempo dei Centri Sociali Napoletani ( è stato occupato a Marzo di quest'anno), "Chi ha incendiato lo spazio che faticosamente è stato sottratto da un 'abbandono lungo 20 anni" si legge sul comunicato "non lo ha fatto casualmente ma in maniera certamente premeditata, come premeditata è stata la devastazione di domenica notte al circolo di rifondazione di Piscinola. Non sappiamo se la regia è unica, ma certamente Terra Terra è stato acceso perché la sua attività politica e sociale che stava iniziando nel quartiere ed in città a qualcuno dava fastidio. La migliore risposta è continuare su questa strada. In mattinata inizieranno i lavori per ridare agibilità ai locali e Sabato è prevista un'assemblea popolare per sostenere il si all' art 18, che proseguirà con una serata di festa e tarantelle.

Circa 500 precari si sono radunati a Palermo davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana, dove hanno bloccato il traffico ponendo di traverso un'autocisterna per il trasporto di combustibile e versando sull'asfalto parte del contenuto. Una decina di dimostranti sono saliti sull'automezzo, alcuni di loro brandendo minacciosamente accendini. Davanti al portone di Palazzo d'Orleans si sono schierati poliziotti in assetto antisommossa. Tra gruppi di precari e le forze dell'ordine sono poi scoppiati tafferugli I precari in rivolta sono stati caricati e dispersi dalla polizia. Uno dei dimostranti, accusato di aver ferito a un braccio un agente con un'arma da taglio, e' stato bloccato e arrestato. La cisterna con i suoi mille litri di gasolio, danneggiata in piu' punti con perdita di combustibile, e' stata allontanata dalle forze dell'ordine, e sul posto si sono portati anche due mezzi dei vigili del fuoco. Un elicottero della polizia ha sorvolato la zona. All'intervetno della polizia, i precari sono in gran parte fuggiti per tornare a piu' riprese e quindi ancora scappare. Tensione anche quando un cameraman della Rai che stava riprendendo la scena e' stao allontanato dai poliziotti, mentre i manifestanti chiedevano che continuasse a filmare

GR ORE 9.30

Palestina

Fonti militari israeliane confermano la fine del raid a Beit Hanun, a nord di Gaza, dopo 5 giorni di operazioni definite di prevenzione e bonific' per scoprire depositi di razzi Qassam palestinesi, e che hanno incontrato una forte resistenza palestinese. In Israele, intanto, migliaia di poliziotti pattugliano le principali strade di comunicazione con la Cisgiordania per cercare di intercettare nuovi attentati suicidi. Alla radio, un ufficiale dell'esercito ha avvertito la popolazione: "Non siamo ancora arrivati al culmine dell'ondata di attentati". Nel corso della operazione nella striscia di Gaza le forze israeliane hanno sradicato gli aranceti sostenendo che passato militanti di Hamas vi avessero trovato riparo. Da quelle zone erano partiti ripetuti attacchi alla vicina cittadina israeliana di Sderot, nel Neghev settentrionale. Intanto l'ossessione di sharon per Arafat contagia anche gli altri ministri: mettere il presidente palestinese Yasser Arafat agli arresti domiciliari è la proposta avanzata avanzata oggi dal vicepremier e ministro dell'industria Ehud Olmert (Likud) in una intervista al quotidiano Maariv.

Un altro dirigente del Likud, il ministro della sicurezza interna Zahy Hanegbi, ritiene tuttavia che la calma non sarà ripristinata nemmeno con la scomparsa di Arafat, "la quale prima o poi avverrà - ha previsto - vuoi per ragioni naturali, vuoi per le circostanze".

Onu

La "bozza finale" di risoluzione sulla revoca delle sanzioni In Iraq è stata presentata da Usa e Gran Bretagna al consiglio di Sicurezza dell'Onu questa notte e un voto sul testo è atteso per domani. Ma la Francia sembra ancora una volta poco convinta e lascia intravedere una possibilità di astensione.

Messico

“Mai più un Messico senza indigeni, mai più un Messico che li discrimini”: con queste parole il presidente Vicente Fox ha presentato la nuova ‘Commissione nazionale per lo sviluppo dei popoli autoctoni’, definita uno strumento indispensabile per stabilire un anuova relazione tra lo Stato, la società e le stesse comunità indigene. “Ora siamo in condizioni di attuare una politica ancora più a favore dei popoli autoctoni” ha aggiunto Fox, ricordando che il nuovo organismo sostituisce ufficialmente l’Istituto nazionale indigenista (Ini). Sta di fatto che l’obiettivo di Fox appare più che mai ambizioso, alla luce dell’ultimo raporto del Sottosegretariato per le questioni globali, nel quale si affarma che la discriminazione di cui soffrono le comunità indigene è in costante aumento, soprattutto negli Stati di Puebla, Veracruz, Michoacán, Guerrero, Oaxaca e Chiapas. Il rilancio della politica indigena si inserisce inoltre in un contesto di tensioni mai sopite, generate nell’aprile del 2001 dall’approvazione della discussa ‘legge sui diritti e la cultura indigeni’. Una normativa bocciata da gran parte delle organizzazioni autoctone messicane che spinse due anni fa l’Ezln (esercito zapatista di liberazione nazionale) a sospendere i contatti con l’esecutivo.

Corea

Esistono possibilita' che i negoziati tripartiti di Pechino - Corea del nord, Stati Uniti e Cina - sulla crisi nucleare nordcoreana proseguano, anche se Washington non ha ancora preso una decisione finale in merito, e gli Stati Uniti credono che in questo caso Pyongyang avanzera' nuove proposte per la soluzione della crisi. Lo ha detto oggi a Seul un alto funzionario statunitense citato, dietro richiesta di anonimato, dall'agenzia di stampa sudcoreana 'Yonhap'. Non escludiamo affatto questa possibilita' - ha affermato il funzionario - Ma e' certo che ci attendiamo maggiori sforzi creativi da parte della Corea del nord perche' la crisi nucleare possa avviarsi ad una soluzione equa e soddisfacente. L'alto funzionario ha precisato che la proposta presentata da Pyongyang al primo round di negoziati tripartiti a Pechino dal 23 al 25 aprile scorsi rimane molto al di sotto delle attese americane. Quanto noi vogliamo e' uno smantellamento completo, irreversibile e verificabile delle armi, programmi e capacita' nucleri nordcoreane. E quella proposta non contiene questi elementi. Nel primo rond di negoziati, la Corea del nord, dopo aver ammesso di possedere gia' uno o due ordigni atomici, aveva proposto di smantellare il suo programma nucleare in simultanea con concessioni americane in aiuti economici e in garanzie di sicurezza. Se vi saranno nuovi round di negoziati - ha detto il funzionario - il nostro interesse si concentrera' sulla possibilita' di nuovi passi avanti, piu' flessibili e creativi, da parte della Corea del Nord. L'alto funzionario ha poi confermato che l'obiettivo finale degli Stati Uniti sono negoziati multilaterali allargati a Corea del sud, Giappone e, forse, anche Russia. Facciamo fatica a immaginare progressi seri senza la presenza di questi tre paesi, ha affermato

Turchia

Una persona e' morta e un'altra e' rimasta ferita in un'esplosione avvenuta in un caffe' nel centro della capitale turca Ankara. Lo afferma l'agenzia turca Anadolu precisando che le cause dell'esplosione, che ha mandato in frantumi tutti i vetri degli edifici circostanti, non sono al momento chiare

gror030520 (last edited 2008-06-26 10:00:40 by anonymous)