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'''greenpadce''' '''greenpeace'''

gRor 19.30

greenpeace

Attivisti di Greenpeace hanno occupato oggi la sede europea della Monsanto a Bruxelles, per protestare contro la potente lobby esercitata dalla multinazionale, responsabile del 90% delle colture Ogm al mondo, sul Wto."L'amministrazione Usa ha fatto ricorso al Wto contro la moratoria europea sugli Ogm proprio per difendere gli interessi della Monsanto e dell'industria biotech che trova forti resistenze nei consumatori in tutto il mondo" spiega Luca Colombo, responsabile campagna Ogm di Greenpeace. Le coltivazioni Monsanto sono una delle maggiori fonti di inquinamento genetico per l'agricoltura biologica e convenzionale in Europa come in Brasile, Canada ed India. L'azione contro la Monsanto avviene a ridosso dell'incontro dei ministri dell'agricoltura europei che si incontreranno a Bruxelles la prossima settimana per discutere della cosiddetta "coesistenza" tra agricoltura Ogm e Ogm free. La proposta elaborata dalla Commissione Europea rischia di danneggiare l'ambiente, gli agricoltori tradizionali e i consumatori e non rispetta il principio di precauzione e del "chi inquina paga". "I costi dell'inquinamento genetico devono pagarli i produttori di Ogm come la Monsanto, non gli agricoltori e i contribuenti" commenta Colombo. Per 4 anni gli stati membri dell'Ue hanno bloccato l'approvazione di nuovi Ogm in attesa di una legislazione completa in materia: le norme sull'etichettatura e la tracciabilita' di cibi e mangimi Ogm dovrebbero entrare in vigore per la fine dell'anno. "Chiediamo alla Commissione Europea e agli Stati membri di non cedere alle pressioni statunitensi, mantenere la moratoria e introdurre le norme sulla responsabilita' per i costi legati all'inquinamento genetico"

GR ORE 17.00

palestina prosegue la conta del dolore Un ragazzo palestinese di 12 anni, Kamal Nauarda, è stato colpito stamattina dai soldati israeliani nel villaggio di Yamun, non lontano da Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti palestinesi, precisando che il bambino è stato ferito alla testa quando i militari dell’esercito di Israele hanno risposto con le armi al lancio di sassi da parte di alcuni giovani palestinesi. Kamal, hanno detto le stesse fonti, sarebbe morto poco dopo a causa delle gravi ferite. La radio israeliana ha annunciato che l'esercito sta indagando sull'episodio denunciato dai palestinesi. Nella notte le forze di sicurezza di Tel Aviv hanno arrestato a Hebron sette palestinesi ricercati, tre dei quali esponenti del movimento integralista ‘Hamas’, che ha rivendicato gli attentati degli ultimi giorni in Israele. Secondo la radio israeliana, un’anziana di 65 anni e un adolescente di 17 erano stati uccisi ieri dai militari israeliani vicino a Ramallah, in Cisgiordania.

algeria E' di oltre 540 morti e di quasi 5.000 feriti il bilancio, ancora provvisorio, del violento terremoto che ha devastato, ieri sera, il nord dell'Algeria. La scossa, di magnitudo 6,7 gradi Richter, ha avuto come epicentro Thenia, a 60 chilometri da Algeri. Gravi i danni: le comunicazioni telefoniche sono interrotte e i soccorsi faticano a raggiungere le zone più devastate. La prima violenta scossa è stata avvertita leggermente a Genova e Cagliari. "C'è ancora gente sotto le macerie - ha dichiarato ad una radio francese il premier Ahmed Ouyahia - Stiamo cercando di gestire una vera catastrofe di cui sfortunatamente non conosciamo ancora le proporzioni".

Erano le 19:45 (le 20:45 in Italia), quando una interminabile scossa, durata circa cinque minuti con brevissime pause, ha seminato morte e distruzione, gettando nel panico la popolazione, e la cui onda lunga è stata sentita sulle coste spagnole, a Majorca ed è arrivata fino alla Liguria. L'epicentro è stato individuato a Thenia, non lontano da Boumerdes e da li' terremoto ha colpito in un raggio di circa 100 km. La magnitudo è stata valutata a oltre 6 gradi della scala Richter in Italia, a 6,7 dal Centro di informazione sui terremoti americano, e a 5,2 gradi dal centro di ricerca algerini di astronomia e astrofisica. Solo nelle prime due ore successive al sisma si è registrato uno sciame sismico di almeno 200 scosse, e buona parte della popolazione ha trascorso la notte all'aperto. Le località più colpite sono nella provincia di Boumerdes, con oltre 250 morti, e in particolare la città Rouiba, in buona parte devastata. Ma anche nel distretto di Algeri i morti sono oltre 200 e quasi 1.500 feriti. Le vittime vi sono rimaste uccise dal crollo di vecchi edifici soprattutto nei quartieri popolari di Bab el Oued e Belcourt. Vittime e distruzione anche a Bordj Menaiel, Dellys, Khemis el Khechna, Issers, Thenia, Naciria e fino a Tizi Ouzou, in Cabilia, circa 110 km a est di Algeri. Il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika si è subito recato sui luoghi della catastrofe, mentre il primo ministro Ahmed Ouyahia, che presiede la cellula di crisi creata per coordinare i soccorsi, ha parlato di "centinaia di corpi" sotto le macerie. "E' un momento tragico, una catastrofe nazionale - ha detto il premier - Una sventura che colpisce l'Algeria intera". Radio e televisione hanno invitato per ore medici e donatori di sangue ad accorrere negli ospedali e hanno invitato gli abitanti delle zone colpite a chiudere il gas per tema di esplosioni. Le immagini della tv algerina hanno mostrato lunghe file di corpi allineati e coperti da lenzuola, fra cui riconoscibili quelli di bambini, e scene di disperazione di feriti e persone che hanno perso famigliari, rimasti uccisi dai crolli.

New York, 16:25 Iraq, l'Onu abolisce sanzioni economiche

Abolite dopo tredici anni le sanzioni economiche contro l'Iraq. Lo ha deciso oggi il Consiglio di Sicurezza. La risoluzione è stata approvata con 14 sì. La risoluzione autorizza la coalizione guidata da Stati Uniti e Gran Bretagna a governare l'Iraq come potenze occupanti.

"E' un momento importante per il popolo iracheno. L'Iraq volta pagina dopo il lungo e brutale regime di Saddam Hussein", ha detto l'ambasciatore americano John Negroponte subito dopo il voto.

A favore della risoluzione hanno votato anche Russia, Francia e Germania, che si erano opposte alla guerra contro Saddam.

La Siria non ha partecipato al voto perchè Damasco ha detto di non avere avuto tempo di esaminare l'ultima versione del documento.(red)

Sem Terra

A 18 anni dall’assassinio del sindacalista Senza Terra João Canuto de Oliveira per mano di due sicari, i due latifondisti accusati in prima istanza di essere i mandanti del crimine affronteranno oggi il processo d’appello presso il Tribunale di giustizia di Belém, capitale dello Stato brasiliano del Pará. Centinaia di contadini Senza Terra, esponenti di associazioni a tutela dei diritti umani, osservatori internazionali, avvocati e intellettuali brasiliani sono attesi all’udienza che vedrà nuovamente sul banco degli imputati i ‘fazendeiros’ Adilson Carvalho Laranjera e Vantuir Gonçalves de Paula. La scelta di Belém come sede del giudizio era stata avanzata dal Sindacato dei lavoratori rurali di Rio Maria, già presieduto dallo stesso João Canuto de Oliveira: in un primo tempo, infatti, si temeva che il Tribunale federale del Pará optasse per Redençao ma alla fine è risultato chiaro che tale località, già teatro di violenze perpetrate dai latifondisti contro i contadini Senza Terra, non forniva adeguate garanzie per il corretto svolgimento delle udienze. Il 18 dicembre 1985 João Canuto de Oliveira venne crivellato di proiettili a Rio Maria, mentre si recava ad una riunione di lavoro. Ma la violenza contro la sua famiglia ed i collaboratori del Sindacato – la cui drammatica vicenda è stata raccontata sotto forma di romanzo da Carlos Cartaxo, professore dell’Università del Pará – non si fermò con quell’episodio. Nell’aprile del 1990 i tre figli di João Canuto de Oliveira vennero sequestrati. José e Paulo furono uccisi, mentre Orlando fu gravemente ferito, ma riuscì a sottrarsi ai rapitori. Orlando rimpiazzò quindi il padre alla guida del Sindacato di Rio Maria ma il suo successore, Expedito Ribeiro de Souza, fu assassinato a sua volta il 2 febbraio 1991. Appena un mese dopo Carlos Cabral Pereira, subentrato a Ribeiro de Souza, rimase ferito in un agguato.

vertice salonicco

I manifestanti anti-globalizzazione e della sinistra che parteciperanno alle manifestazioni di protesta contro il vertice europeo del 20 e 21 giugno nella penisola Calcidica (Grecia), potranno usufruire di campeggi e locali gratuitamente messi a disposizione dalla citta' di Salonicco, che dara' ai dimostranti anche un pass gratuito per i mezzi pubblici urbani. Lo ha annunciato il ministro per la Tracia e la Macedonia Ghiorgos Paschalidis, dopo un incontro con tre delle maggiori organizzazioni che hanno lanciato la protesta, il Genoa Social Forum, il Greek Social Forum e Action 2003. Il vertice, in realta', si svolge ad oltre 100 km a sud est di Salonicco, nel complesso alberghiero di Porto Carras, ma le manifestazioni si terranno in citta'. Alcuni gruppi hanno detto che tenteranno di avvicinarsi il piu' possibile ai luoghi delle riunioni tra i capi di stato e di governo. Il ministro ha detto che il governo intende facilitare le attivita' dei dimostranti e garantire allo stesso tempo il normale funzionamento della citta' per i residenti. Vogliamo tutti una citta' aperta durante quei giorni - ha affermato Paschalidis - Stiamo cercando di tracciare una mappa delle dimostrazioni, senza essere in alcun modo coercitivi, per consentire una gestione dei problemi di traffico per i residenti e gli altri visitatori'. I siti per il campeggio saranno nelle localita' di Aghios Pavlos e Menemeni. Gli organizzatori delle proteste hanno detto di attendersi almeno 100.000 persone.

Kiev, 15:54 Smog, Europa: ogni anno 250.000 morti per scarichi auto

Duecentocinquantamila persone ogni anno muoiono nella "grande Europa" a causa dell'inquinamento, e più in particolare a causa delle polveri sottili, la parte più insidiosa e difficile da eliminare dello smog da sostanze rilasciate dai veicoli a motori. Il dato è contenuto nel terzo Rapporto sullo stato dell'ambiente in Europa ed è stato reso noto oggi a Kiev, in Ucraina, dove è in corso la quinta Conferenza ministeriale "Ambiente per l'Europa", dove la delegazione italiana è rappresentata dal ministro Altero Matteoli. (red)

G8: INTERROGATO EX CAPO DIGOS PER ARRESTO RAGAZZO OSTIA

G8: INTERROGATO EX CAPO DIGOS PER ARRESTO RAGAZZO OSTIA

(ANSA) - GENOVA, 22 MAG - E' durato venti minuti l' interrogatorio stamani in procura dell' ex capo della Digos genovese Spartaco Mortola, attuale dirigente della polizia delle telecomunicazioni. Il funzionario è accusato di falso e arresto illegale per la vicenda del quindicenne di Ostia picchiato ed arrestato davanti alla questura il 20 luglio 2001 durante le giornate del G8. Mortola è stato interrogato dal pm Francesco Albini Cardona alla presenza dei suoi avvocati difensori Mascia e Gazzolo. Nell' episodio sono indagati anche altri poliziotti tra cui il vice capo della Digos, Alessandro Perugini. Il dirigente è accusato di lesioni; fu ripreso in un video nell' atto di sferrare un calcio al ragazzo ormai a terra, come confermato anche da testimoni oculari. "Le immagini vanno viste nel contesto": così si è sempre difeso Perugini, che sostiene di non aver colpito il ragazzo. La polizia sostiene che il gruppo di giovani l' avrebbe attaccata e che comunque le ferite riportate dai manifestanti erano pregresse. Il giovane è stato prosciolto dall' accusa di resistenza dal tribunale dei minori a febbraio scorso. Ma in questi giorni la procura generale ha impugnato la sentenza.

Firenze, 16:21 Dalla Toscana prima legge su piercing e tatuaggi

Regole certe per piercing e tatuaggi con multe dai 2.000 ai 15.000 euro ai trasgressori: è quanto prevede la legge approvata dalla Regione Toscana, la prima in Italia a dotarsi di un ordinamento organico che disciplina l'attività di estetica, tatuaggio e piercing. Sarà vietato eseguire tatuaggi e piercing ai minori di diciotto anni senza il consenso dei genitori e sarà vietato eseguirli anche in parti del corpo dove si possono avere difficoltà di cicatrizzazione o conseguenze invalidanti. Vietato inoltre esercitare tali pratiche in forma ambulante.

La legge, che come ha ricordato l'assessore regionale alla sanità Enrico Rossi, è stata pensata per tutelare la salute dei cittadini, prevede un obbligo formativo per tutti gli operatori del settore e per i loro dipendenti, ma anche per i titolari di farmacia e orefici che vogliono praticare le attività di tatuaggio e piercing e per gli istituti di estetica, dove la normativa riguarderà anche alcune pratiche di dimagrimento effettuate con strumenti invasivi simili a quelli oggetto della legge. Ogni quattro anni è previsto un corso formativo di aggiornamento. Alle Asl spetteranno i compiti di controllo sui requisiti igienico-sanitari delle aziende.

Entro sei mesi la Regione approverà il regolamento di attuazione della legge. Da quel momento gli operatori avranno un anno di tempo per adeguarsi alla

GR ORE 13.00

Palestina

Un bambino palestinese di 12 anni e' stato ucciso oggi da soldati israeliani a Yamun, nei pressi di Jenin. Lo rendono noto fonti della sicurezza palestinese. La vittima e' stata raggiunta da colpi di arma da fuoco alla testa; l'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro un gruppo di ragazzi che lanciava pietre

Il primo ministro palestinese, Abu Mazen incontrerà nelle prossime ore una delegazione di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato un portavoce del movimento integralista, Ismail Hanieh, precisando che la riunione dovrebbe avere luogo fra stasera e domani mattina. Abu Mazen si è espresso a favore del dialogo con gli attivisti, per mettere fine agli attentati contro Israele. Sarebbe stato proprio lui a proporre un incontro ad Hamas, a detta di Hanieh. Si tratta dei primi colloqui fra il primo ministro dell'Anp e Hamas, che insieme alla milizia della Jihad islamica è la principale responsabile delle decine di attentati che hanno alimentato gli ultimi 32 mesi di Intifada.

Algeria

E' di oltre 540 morti e di quasi 5.000 feriti il bilancio, ancora provvisorio, del violento terremoto che ha devastato, ieri sera, il nord dell'Algeria. La scossa, di magnitudo 6,7 gradi Richter, ha avuto come epicentro Thenia, a 60 chilometri da Algeri. Gravi i danni: le comunicazioni telefoniche sono interrotte e i soccorsi faticano a raggiungere le zone più devastate. La prima violenta scossa è stata avvertita leggermente a Genova e Cagliari. "C'è ancora gente sotto le macerie - ha dichiarato ad una radio francese il premier Ahmed Ouyahia - Stiamo cercando di gestire una vera catastrofe di cui sfortunatamente non conosciamo ancora le proporzioni".

Erano le 19:45 (le 20:45 in Italia), quando una interminabile scossa, durata circa cinque minuti con brevissime pause, ha seminato morte e distruzione, gettando nel panico la popolazione, e la cui onda lunga è stata sentita sulle coste spagnole, a Majorca ed è arrivata fino alla Liguria. L'epicentro è stato individuato a Thenia, non lontano da Boumerdes e da li' terremoto ha colpito in un raggio di circa 100 km. La magnitudo è stata valutata a oltre 6 gradi della scala Richter in Italia, a 6,7 dal Centro di informazione sui terremoti americano, e a 5,2 gradi dal centro di ricerca algerini di astronomia e astrofisica. Solo nelle prime due ore successive al sisma si è registrato uno sciame sismico di almeno 200 scosse, e buona parte della popolazione ha trascorso la notte all'aperto. Le località più colpite sono nella provincia di Boumerdes, con oltre 250 morti, e in particolare la città Rouiba, in buona parte devastata. Ma anche nel distretto di Algeri i morti sono oltre 200 e quasi 1.500 feriti. Le vittime vi sono rimaste uccise dal crollo di vecchi edifici soprattutto nei quartieri popolari di Bab el Oued e Belcourt. Vittime e distruzione anche a Bordj Menaiel, Dellys, Khemis el Khechna, Issers, Thenia, Naciria e fino a Tizi Ouzou, in Cabilia, circa 110 km a est di Algeri. Il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika si è subito recato sui luoghi della catastrofe, mentre il primo ministro Ahmed Ouyahia, che presiede la cellula di crisi creata per coordinare i soccorsi, ha parlato di "centinaia di corpi" sotto le macerie. "E' un momento tragico, una catastrofe nazionale - ha detto il premier - Una sventura che colpisce l'Algeria intera". Radio e televisione hanno invitato per ore medici e donatori di sangue ad accorrere negli ospedali e hanno invitato gli abitanti delle zone colpite a chiudere il gas per tema di esplosioni. Le immagini della tv algerina hanno mostrato lunghe file di corpi allineati e coperti da lenzuola, fra cui riconoscibili quelli di bambini, e scene di disperazione di feriti e persone che hanno perso famigliari, rimasti uccisi dai crolli.

Norvegia

Il Dipartimento di Stato ha diffuso in serata un invito alla cautela per gli americani in Norvegia, annunciando nel contempo la chiusura da oggi dell'ambasciata Usa a Oslo. Le misure sono legate alle minacce di Ayman al Zawahri, il braccio destro di Osama bin Laden, contenute in un messaggio trasmesso ieri dalla televisione araba al Jazira. L'avviso e la notizia della chiusura dell'ambasciata sono apparsi in serata sul sito Web del Dipartimento di Stato.

Iraq

Due esplosioni vicino a un posto di comando statunitense hanno svegliato stanotte la popolazione della cittadina irachena di Fallujah, dove un carro armato americano è in fiamme: la notizia è diramata dalla tv indipendente al-Jazira, con sede nel Qatar. Le truppe statunitensi, ha spiegato l'emittente araba, avevano bloccato la strada per Gaghdad, e uno dei loro carri armati era passato con i cingoli sopra due autovetture di civili

Sanzioni

  • Parigi, Mosca e Berlino hanno annunciato che voteranno a favore della fine delle sanzioni all'Iraq e hanno accettato, "per senso di responsabilità", la risoluzione di compromesso proposta da Washington, Londra e Madrid che verrà messa ai voti al palazzo di Vetro nella giornata di oggi, a partire dalle 9,30 ora locale (le 15,30 in Italia). Nel testo, giunto alla quarta stesura e ammorbidito con qualche concessione sul ruolo dell'Onu nella ricostruzione postbellica, gli Stati Uniti chiedono che le Nazioni Unite approvino la revoca dell'embargo che pesa sul Paese del Golfo da oltre dieci anni e legittimino l'occupazione angloamericana. Secondo l'ambasciatore pachistano alle Nazioni Unite, Munir Akram, una volta cancellate le sanzioni, le esportazioni di petrolio iracheno dovrebbero riprendere al più presto. Dopo l'annuncio espresso ieri sera dai ministri degli Esteri di Francia, Russia e Germania sul sostegno alla nuova risoluzione, gli Stati Uniti sono quasi automaticamente certi che la Cina si muoverà al seguito. Soltanto il voto siriano è ancora in dubbio, e fonti diplomatiche hanno riferito di un'intensissima attività di lobby in corso nei corridoi del palazzo di Vetro per strappare il consenso di Damasco. "Se non riceverò precise istruzioni entro il momento delle votazioni, non vi prenderò parte" ha avvertito ieri il viceambasciatore siriano, Fayssal Mekdad. Rispetto alla prima versione del testo, presentata lo scorso 9 maggio, l'ultimo documento contiene circa 90 cambiamenti di linguaggio, ma non cambia la sostanza: Washington e Londra, in quanto potenze occupanti, restano fermamente al timone dell'Iraq e dei suoi giacimenti petroliferi "fino all'istituzione di un governo rappresentativo e internazionalmente riconosciuto". Gli Usa e il Regno Unito hanno bocciato la richiesta francese di stabilire un limite temporale di un anno all'occupazione, ma hanno accettato di consentire al Consiglio di Sicurezza di fare il punto sulla situazione fra dodici mesi. In base al testo, le Nazioni Unite devono nominare un rappresentante, che non avrà i poteri di un governatore internazionale, ma potrà coordinare la sua attività di supervisione con quella degli amministratori americani, inglesi e locali. Malgrado permanga un certo scetticismo fra il fronte del 'no', il ministro degli Esteri Dominique de Villepin, a fianco delle controparti tedesca e russa che lo hanno raggiunto ieri a Parigi, ha dichiarato che i tre Paesi hanno deciso - "per senso di responsabilità" - di votare a favore della nuova risoluzione, in quanto "aprirebbe la via" a un ruolo centrale per le Nazioni Unite. Il testo, ha dichiarato il capo della diplomazia d'Oltralpe, "non va lontano come avremmo sperato", ma "le Nazioni Unite tornano in gioco". "Siamo convinti che le Nazioni Unite domani si concentreranno sull'azione internazionale, viste la sua legittimità, esperienza e capacità", ha aggiunto Villepin.

g8

Le secrétaire d'Etat américain, Colin Powell, est arrivé jeudi à Paris, pour participer, à l'occasion de son premier voyage en France depuis la guerre en Irak, à une conférence avec des ministres du G8.Les discussions auxquelles M. Powell doit participer jeudi soir et vendredi, devaient être axées sur les problèmes de sécurité internationale et la préparation du sommet du G8, qui se tient à partir du 1er juin à Evian (Haute-Savoie).La tension entre Washington et Paris, née de la crise irakienne, a connu la veille un début d'apaisement avec la décision de la France d'approuver, avec ses deux alliés du camp de la paix, l'Allemagne et la Russie, une résolution américaine sur l'après-guerre en Irak.

Usa

Il senatore democratico della West Virginia, Robert Byrd, una delle figure piu' rispettate del Senato statunitense, ha accusato il presidente George W. Bush e la sua Amministrazione d'avere costruito un castello di carte per convincere con l'inganno gli americani della necessita' di attaccare l'Iraq. Byrd, che era contrario alla guerra, ha detto mercoledi' in Senato che Bush ha coinvolto gli Stati Uniti in un attacco illegale e non provocato contro un altro Paese in violazione delle leggi internazionali e con falsi pretesti. Byrd, che e' il senatore piu' anziano, ha inoltre detto che l'Amministrazione ha manipolato gli eventi dell'11 settembre per distrarre l'attenzione del pubblico da Osama bin Laden, capo della rete terroristica Al Qaida, e spostarla verso Saddam Hussein, che con gli attacchi terroristici dell'11 settembre non c'entra nulla. Byrd, infine, ha ricordato che l'Amministrazione sosteneva che la guerra all'Iraq era necessaria per eliminare le armi di distruzione di massa del regime di Saddam, che non sono pero' state trovate. Il che e' divenuto piu' che imbarazzante. La Casa Bianca ha respinto le valutazioni del senatore, ribadendo la convinzione che le armi di sterminio salteranno fuori.

Al queda

  • E' iniziato questa mattina a Bruxelles, tra imponenti misure di sicurezza il processo contro 23 presunti membri di Al Qaeda, accusati di aver pianificato attentati in Europa, dopo quelli dell'11 settembre negli Stati Uniti. Si tratta del terzo processo contro una cellula della rete terroristica internazionale che si celebra in Europa, dopo quello che si e' tenuto l'anno scorso a Rotterdam, nei Paesi Bassi e dopo quello di febbraio ad Amburgo, in Germania. Tra gli accusati ci sono l'ex calciatore tunisino Nizar Trabelsi e Tarek Maaroufi, cittadino belga di origine tunisina. Trablesi era stato arrestato il 13 settembre 2001 in un appartamento di Bruxelles; era stato trovato in possesso di diversi prodotti chimici utilizzabili per la costruzione di esplosivi. L'uomo aveva poi ammesso, in un'intervista cone la televisione pubblica belga, che stava preparando un attentato contro la base Nato a Kleine Brogel, nel nord est del Paese.

Nel processo viene affrontato anche l'assassinio del leader afghano Ahmad Shah Massoud, ucciso il 9 settembre 2001, due giorni prima dell'attentato alle Torri gemelle e al Pentagono, da due uomini che fingendosi giornalisti, lo avevano avvicinato e si erano poi fatti esplodere. Uno dei principali accusati del processo che si apre oggi, infatti, Tarek Maaroufi e' considertao un personaggio chiave nell'attentato contro Massoud. E' accusato di aver ingaggiato i due kamikaze, di origine tunisina.

vertice salonicco

  • I manifestanti anti-globalizzazione e della sinistra che parteciperanno alle manifestazioni di protesta contro il vertice europeo del 20 e 21 giugno nella penisola Calcidica (Grecia), potranno usufruire di campeggi e locali gratuitamente messi a disposizione dalla citta' di Salonicco, che dara' ai dimostranti anche un pass gratuito per i mezzi pubblici urbani. Lo ha annunciato il ministro per la Tracia e la Macedonia Ghiorgos Paschalidis, dopo un incontro con tre delle maggiori organizzazioni che hanno lanciato la protesta, il Genoa Social Forum, il Greek Social Forum e Action 2003. Il vertice, in realta', si svolge ad oltre 100 km a sud est di Salonicco, nel complesso alberghiero di Porto Carras, ma le manifestazioni si terranno in citta'. Alcuni gruppi hanno detto che tenteranno di avvicinarsi il piu' possibile ai luoghi delle riunioni tra i capi di stato e di governo. Il ministro ha detto che il governo intende facilitare le attivita' dei dimostranti e garantire allo stesso tempo il normale funzionamento della citta' per i residenti. Vogliamo tutti una citta' aperta durante quei giorni - ha affermato Paschalidis - Stiamo cercando di tracciare una mappa delle dimostrazioni, senza essere in alcun modo coercitivi, per consentire una gestione dei problemi di traffico per i residenti e gli altri visitatori'. I siti per il campeggio saranno nelle localita' di Aghios Pavlos e Menemeni. Gli organizzatori delle proteste hanno detto di attendersi almeno 100.000 persone.

Sem Terra

  • A 18 anni dall’assassinio del sindacalista Senza Terra João Canuto de Oliveira per mano di due sicari, i due latifondisti accusati in prima istanza di essere i mandanti del crimine affronteranno oggi il processo d’appello presso il Tribunale di giustizia di Belém, capitale dello Stato brasiliano del Pará. Centinaia di contadini Senza Terra, esponenti di associazioni a tutela dei diritti umani, osservatori internazionali, avvocati e intellettuali brasiliani sono attesi all’udienza che vedrà nuovamente sul banco degli imputati i ‘fazendeiros’ Adilson Carvalho Laranjera e Vantuir Gonçalves de Paula. La scelta di Belém come sede del giudizio era stata avanzata dal Sindacato dei lavoratori rurali di Rio Maria, già presieduto dallo stesso João Canuto de Oliveira: in un primo tempo, infatti, si temeva che il Tribunale federale del Pará optasse per Redençao ma alla fine è risultato chiaro che tale località, già teatro di violenze perpetrate dai latifondisti contro i contadini Senza Terra, non forniva adeguate garanzie per il corretto svolgimento delle udienze. Il 18 dicembre 1985 João Canuto de Oliveira venne crivellato di proiettili a Rio Maria, mentre si recava ad una riunione di lavoro. Ma la violenza contro la sua famiglia ed i collaboratori del Sindacato – la cui drammatica vicenda è stata raccontata sotto forma di romanzo da Carlos Cartaxo, professore dell’Università del Pará – non si fermò con quell’episodio. Nell’aprile del 1990 i tre figli di João Canuto de Oliveira vennero sequestrati. José e Paulo furono uccisi, mentre Orlando fu gravemente ferito, ma riuscì a sottrarsi ai rapitori. Orlando rimpiazzò quindi il padre alla guida del Sindacato di Rio Maria ma il suo successore, Expedito Ribeiro de Souza, fu assassinato a sua volta il 2 febbraio 1991. Appena un mese dopo Carlos Cabral Pereira, subentrato a Ribeiro de Souza, rimase ferito in un agguato.

Paesi baschi

Il Parlamento regionale basco non sciogliera' nell'immediato il gruppo parlamentare Sozialista Abertzaleak (Sa), come richiesto dal Tribunale Supremo spagnolo, e si riunira' per esaminare la questione il prossimo 27 maggio, ossia dopo le elezioni municipali e locali di domenica 25. L'assemblea legislativa basca ha ricevuto ieri notte, via fax, il testo della decisione del Tribunale Supremo, che ordinava lo scioglimento del gruppo Sa, sostenendo che i suoi sette deputati erano gli stessi di Batasuna -il partito separatista considerato il braccio politico dell'Eta, e gia' sciolto dalla magistratura- sotto un altro nome. Ma fonti della presidenza del Parlamento di Vitoria hanno argomentato che l'invio del fax non rappresenta un invio formale della decisione, giacche' lo stesso documento annuncia l'invio di una comunicazione ufficiale. Inoltre, i partiti nazionalisti -al governo nella regione- sostengono che lo scioglimento del gruppo Sa e' impossibile senza un cambiamento del regolamento interno dell'assemblea, ed e' su questa questione che si dibattera' il 27 maggio. Nella decisione diffusa ieri, il Tribunale Supremo avvertiva il Parlamento basco che la non adempienza della sua sentenza potrebbe essere considerata un attentato contro lo Stato di diritto

G8 Genova

E' durato venti minuti l' interrogatorio stamani in procura dell' ex capo della Digos genovese Spartaco Mortola, attuale dirigente della polizia delle telecomunicazioni. Il funzionario e' accusato di falso e arresto illegale per la vicenda del quindicenne di Ostia picchiato ed arrestato davanti alla questura il 20 luglio 2001 durante le giornate del G8. Mortola e' stato interrogato dal pm Francesco Albini Cardona alla presenza dei suoi avvocati difensori Mascia e Gazzolo. Nell' episodio sono indagati anche altri poliziotti tra cui il vice capo della Digos, Alessandro Perugini. Il dirigente e' accusato di lesioni; fu ripreso in un video nell' atto di sferrare un calcio al ragazzo ormai a terra, come confermato anche da testimoni oculari. Le immagini vanno viste nel contesto: cosi' si e' sempre difeso Perugini, che sostiene di non aver colpito il ragazzo. La polizia sostiene che il gruppo di giovani l' avrebbe attaccata e che comunque le ferite riportate dai manifestanti erano pregresse. Il giovane e' stato prosciolto dall' accusa di resistenza dal tribunale dei minori a febbraio scorso. Ma in questi giorni la procura generale ha impugnato la sentenza.

gror030522 (last edited 2008-06-26 10:00:39 by anonymous)