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'''CONGO-BUNIA: REGNA L'INSICUREZZA E MANCANO GLI AIUTI'''

I ribelli dell'Unione dei patrioti congolesi controllano ormai tutta la città ma i saccheggi continuano, la gente è impaurita, ha fame, e gli aiuti umanitari tardano ad arrivaree: così una fonte locale descrive alla MISNA la situazione che si presenta oggi a Bunia, il capoluogo del distretto nordorientale dell'Ituri. Gli uomini dell'Upc di Thomas Lubanga hanno promesso da tempo che il mercato, le scuole e gli uffici pubblici sarebbero stati riaperti ma questo non è accaduto, perchè molti funzionari si sono rifiutati di riprendere le attività. Il mercato poi è totalmente distrutto, è rimasta solo qualche bancarella dove si possono comprare al massimo dei fagioli”. Diversi Hema, l'etnia degli armati dell'Upc, sono rientrati nelle proprie case ma la gente che ha cercato riparo presso i due campi allestiti dalla Monuc, la Missione Onu in ex Zaire, non si azzarda ad abbandonarli. “Il messaggio che l'Upc sta tentando di inviare al governo di Kinshasa è che il movimento armato sarebbe in grado di ripristinare l'ordine pubblico, aggiunge la fonte, in realtà per il momento a Bunia regna ancora l'insicurezza, anche se non si registrano nuovi scontri. Il proposito di Lubanga è probabilmente quello di arrivare a controllare gradualmente tutto l'Ituri. Il nuovo bollettino ufficiale dei violenti combattimenti di metà maggio è intanto salito a oltre 400 morti accertati. Continuano tra l'altro a rappresentare un ostacolo al ritorno alla calma i messaggi di intimidazione lanciati da Radio Candip la principale emittente di Bunia, controllata dall'Upc - contro gli sfollati che si rifiutano di abbandonare le strutture della Monuc. La Missione Onu ha già ammonito Lubanga, affermando che “si tratta di una violazione flagrante della risoluzione del Consiglio di sicurezza che dà mandato alla Monuc di proteggere la popolazione civile esposta a minacce imminenti”. “Fortunatamente la gente ascolta sempre meno Radio Candip – conclude la fonte interpellata dalla MISNA e preferisce di gran lunga sintonizzarsi su Radio Okapi, l’emittente della Monuc”.


GR ORE 13,00

SHARON abu mazen, incontro positivo per prospettive di pace

Nell'attesissimo colloquio che ha avuto ieri sera con il primo ministro palestinese Abu Mazen, il capo del governo israeliano Ariel Sharon gli ha manifestato l'esigenza che sia avviata immediatamente la repressione delle organizzazioni dell'oltranzismo palestinese, come previstso dalla "roadmap", la mappa per la pace elaborata dal "quartetto" di potenze internazionali ed accettata da entrambe le parti.

  • "Il primo ministro - ha fatto sapere l'ufficio stampa dell'ufficio di Sharon, a conclusione del colloquio con Abu Mazen, durato tre ore - ha presentato l'esigenza che il suo collega palestinese assuma provvedimenti vigorosi intesi a bloccare il terrorismo, e che compia passi concreti su questo piano". Il ministro palestinese dell'informazione Nabil Amr ha dichiarato che il colloquio e' stato "molto positivo, e la controparte israeliana ha promesso di compiere alcuni passi positivi per ridurre le sofferenze del popolo palestinese". Anche l'ufficio stampa di Sharon ha definito "molto buona e positiva l'atmosfera" del colloquio, il primo fra i due capi di governo dopo l'accettazione della roadmap da parte del primo ministro israeliano.

CONGO-BUNIA: REGNA L'INSICUREZZA E MANCANO GLI AIUTI

I ribelli dell'Unione dei patrioti congolesi controllano ormai tutta la città ma i saccheggi continuano, la gente è impaurita, ha fame, e gli aiuti umanitari tardano ad arrivaree: così una fonte locale descrive alla MISNA la situazione che si presenta oggi a Bunia, il capoluogo del distretto nordorientale dell'Ituri. Gli uomini dell'Upc di Thomas Lubanga hanno promesso da tempo che il mercato, le scuole e gli uffici pubblici sarebbero stati riaperti ma questo non è accaduto, perchè molti funzionari si sono rifiutati di riprendere le attività. Il mercato poi è totalmente distrutto, è rimasta solo qualche bancarella dove si possono comprare al massimo dei fagioli”. Diversi Hema, l'etnia degli armati dell'Upc, sono rientrati nelle proprie case ma la gente che ha cercato riparo presso i due campi allestiti dalla Monuc, la Missione Onu in ex Zaire, non si azzarda ad abbandonarli. “Il messaggio che l'Upc sta tentando di inviare al governo di Kinshasa è che il movimento armato sarebbe in grado di ripristinare l'ordine pubblico, aggiunge la fonte, in realtà per il momento a Bunia regna ancora l'insicurezza, anche se non si registrano nuovi scontri. Il proposito di Lubanga è probabilmente quello di arrivare a controllare gradualmente tutto l'Ituri. Il nuovo bollettino ufficiale dei violenti combattimenti di metà maggio è intanto salito a oltre 400 morti accertati. Continuano tra l'altro a rappresentare un ostacolo al ritorno alla calma i messaggi di intimidazione lanciati da Radio Candip la principale emittente di Bunia, controllata dall'Upc - contro gli sfollati che si rifiutano di abbandonare le strutture della Monuc. La Missione Onu ha già ammonito Lubanga, affermando che “si tratta di una violazione flagrante della risoluzione del Consiglio di sicurezza che dà mandato alla Monuc di proteggere la popolazione civile esposta a minacce imminenti”. “Fortunatamente la gente ascolta sempre meno Radio Candip – conclude la fonte interpellata dalla MISNA e preferisce di gran lunga sintonizzarsi su Radio Okapi, l’emittente della Monuc”.

ITALIA DE BORTOLI LASCIA, FOLLI DIRETTORE

Ferruccio de Bortoli si e' dimesso ieri da direttore del Corriere della Sera. Il consiglio di amministrazione di Rcs Quotidiani ha tentato all'unanimita' di convincerlo a rimanere, ma de Bortoli ha confermato l'irrevocabilita' delle dimissioni. Al suo posto e' stato nominato direttore Stefano Folli.

  • "Il cda di Rcs Quotidiani - afferma una nota - ha preso atto delle dimissioni di Ferruccio de Bortoli dalla direzione del Corriere della Sera, pur ribadendo grande stima delle alte qualita' professionali e pieno apprezzamento della linea editoriale sviluppata. Il consiglio ha designato per la nomina a direttore del Corriere della Sera Stefano Folli, da oltre 12 anni prestigioso opinionista della testata, che assumera' l'incarico ad avvenuto espletamento delle necessarie procedure sindacali. Il cda e Folli hanno riconfermato l'autonoma e consolidata linea editoriale del quotidiano nel solco della sua storica tradizione. La decisione di De Bortoli, invitato a partecipare alla riunione, deriva da motivi del tutto personali, e malgrado l'ulteriore unanime tentativo del consiglio di convincerlo a mantenere l'incarico ha confermato l'irrevocabilita' della sua decisione. De Bortoli ha ringraziato il consiglio per la stima e la fiducia e per il costante sostegno alla linea editoriale e la difesa dell'indipendenza del Corriere assicurata in questi anni. Rcs Mediagroup a sua volta ringrazia de Bortoli per la competenza, l'autorevolezza e l'indipendenza con cui ha diretto il Corriere, consolidandone la leadership tra i quoidiani nazionali e sviluppandone ulteriormente la presenza sul territorio e all'estero. De Bortoli continuera' a operare nell'ambito del gruppo, essendo stato designato dal cda a una posizione di vertice nella Rcs Libri. I consigli di amministrazione hanno formulato a Folli il piu' vivo augurio per un proficuo lavoro, assicurando l'attenzione dell'editore alle esigenze di consolidamento e sviluppo in uno scenario in continua e rapida evoluzione".

gror030530 (last edited 2008-06-26 09:53:19 by anonymous)