Palestina

Nuovo attentato suicida palestinese in una colonia ebraica. E' accaduto questa mattina a Sde Trumot, a cinque chilometri dalla città di Beit Shean, in Galilea. Secondo la ricostruzione della radio militare, il kamikaze è entrato in una ristorante e ha subito attivato la cintura esplosiva uccidendo il gestore del locale. L'esplosione ha provocato un incendio che ora i pompieri stanno tentando di domare. Si tratta del secondo attentato terroristico palestinese in meno di due giorni. Nella notte di martedì palestinesi armati hanno sparato da distanza ravvicinata contro un'automobile israeliana in transito su una superstrada che costeggia la Cisgiordania e hanno ucciso una bambina di sette anni.

La ventilata tregua tra israeliani e palestinesi sara' impossibile sino a quando Israele non mettera' fine alle esecuzioni mirate di dirigenti e militanti dell' Intifada e alle aggressioni contro i palestinesi. Lo ha affermato oggi uno dei leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), Jamal Majdalawi, al termine dell'incontro avuto a Gaza con il premier palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen). Le condizioni attuali non permettono una tregua - ha detto Majdalawi ai giornalisti. Abbiamo ripetuto al premier che Israele deve mettere fine agli assassinii di palestinesi e all' aggressione al nostro popolo. Il leader del Fplp ha affermato che la sua organizzazione proseguira la lotta armata contro l'occupazione israeliana.

Palestina

Il segretario di Stato americano Colin Powell terrà domani, oltre a un colloquio con il premier israeliano Ariel Sharon e con il ministro degli Esteri Silvan Shalom, un incontro con il premier palestinese Abu Mazen nella città di Gerico. E' quanto riporta questa mattina la radio israeliana, anche se fonti palestinesi non ritengono la notizia ancora ufficiale. Il capo della diplomazia americana, che giungerà oggi in Giordania, trascorrerà domani la giornata in Israele, con una puntata nei Territori per incontrare, appunto, Abu Mazean e probabilmente il collega palestinese Nabil Shaath. I colloqui con i palestinesi si dovrebbero tenere nella città di Gerico, nella valle del Giordano, ritenuta il centro più tranquillo dei Territori e meno a rischio attentati per la vita di Powell. Secondo la radio israeliana alla visita del segretario di stato statunitense nella regione - Powell parteciperà all'incontro del Quartetto ad Aqaba e ai lavori del World Economic Forum sulla riva giordana del Mar Morto - seguirà quella del consigliere per la sicurezza nazionale di Bush, Condolezza Rice, la quale dovrebbe arrivare in Israele tra 10 giorni.

Usa-bangladesh

Un accesso più ampio al mercato americano per i prodotti del Bangladesh e meno restribuzioni nei visti sono nel programma della visita che oggi il segretario di Stato americano Colin Powell farà in Bangladesh. L'arrivo di Powell è previsto per le 8.45 (ora italiana). Gruppi di comunisti e di islamisti si preparano ad accoglierlo con manifestazioni di protesta per la guerra in Iraq. Il ministro degli affari esteri del Bangladesh, Morshed Khan, ha descritto come molto importante la visita di Powell per le relazioni tra Dacca e Washington. Nelle cinque ore di colloqui previsti, si parlerà anche delle questioni internaizonali come la ricostruzione dell'Iraq e il processo di pace in Medio Oriente.

Corte penale internazionale

Anche la Cambogia sembra disponibile a firmare l'accordo con gli Stati Uniti sull'immunita' della Corte penale internazionale. Il viaggio del segretario di stato Usa Colin Powell a Phnom Penh e' servito infatti anche a raccogliere la disponibilita' del Paese, che adesso esaminera' i dettagli legali dell'intesa. Gli Stati Uniti hanno gia' firmato accordi segreti con altri 39 Paesi per garantire ai propri soldati l'immunita' dal primo tribunale permanente per i crimini di guerra, contro l'umanita' e il genocidio. Gli accordi, che si fondano sull'articolo 98 dello Statuto della Corte -che prevede la possibilita' di accordi bilaterali che esentino i cittadini di un Paese dal rischio di estradizione- sono ovviamente avversati dai sostenitori del tribunale, i quali temono un esautoramento di poteri. Ma Washington, che da mesi ha avviato un pressing su tutti i Paesi che hanno ratificato lo statuto della nuova Corte, minacciando il taglio degli aiuti militari se non sara' garantita l'immunita' ai propri soldati, ha gia' raccolto 39 adesioni (il Togo e' stato l'ultimo Paese, venerdi' scorso, a firmare l'intesa). E Washington conta di render nota la lista dopo il primo luglio, data prescelta perche' i Paesi membri della Corte Penale aderiscano agli accordi o si vedano tagliati gli aiuti statunitensi.

Iraq

Episodi di segno anti-americano continuano ad insanguinare l'Iraq. Nel corso della notte, nella citta' di Samarra, 100km a nord di Baghdad, un edificio che ospita gli uffici per la ricostruzione e' stato attaccato a colpi di mortaio. Secondo fonti militari statunitensi, il bombardamento e' costato la vita a un iracheno e il ferimento di altre 12 persone, ma i soldati americani non sono riusciti ad acciuffare gli assalitori. L'attacco al Centro per le operazioni civili e militari allestito dagli americani e' l'ennesimo di una seria di violenze scatenatesi dopo la fine della guerra e che hanno come bersagli soprattutto i militari statunitensi. Nell'ondata di violenza -fatta di agguati, attentati, ma anche manifestazioni di protesta- si intrecciano matrici di segno diverso (non solo nazionalistico, ma anche sociale) che a volte si sovrappongono. Ieri e' finita nel sangue la protesta di centinaia di ex soldati iracheni, che nella mattinata si erano radunati dinanzi al quartier generale della coalizione a Baghdad per protestare contro il mancato pagamento di settimane di salario. E oggi ai funerali di una delle due vittime degli scontri (un ex ufficiale dell'aeronautica), decine di uomini, incuranti del divieto di porto d'armi, hanno sparato in aria raffiche di colpi e scandito slogan anti-americani

Ora il responsabile locale del Consiglio Supremo per la Liberazione in Iraq, Mohammed Abdul Hadi - il principale gruppo dell'opposizione sciita - critica con parole veeementi la decisione di Bremer. Gli Usa, dice, fanno ricorso al doppio standard. Pretendono che noi applichiamo delle misure che vengono trascurate anche dallo stesso "governo americano". Ed è molto severo anche il giudizio del politico locale che tutti davano per sicuro vincitore delle elezioni (mancate) di Najaf, Asad Sultan Abu Gilal. Gilal dice: "dicono di volerci dare la libertà e allora come si spiega tutto ciò? Noi abbiamo pazienza ma la nostra pazienza potrebbe esaurirsi".

Argentina

E’ durato in carica quattordici giorni il nuovo Procuratore della Procura speciale della Repubblica argentina, Carlo Sánchez Herrera. Giusto il tempo per il quotidiano di Buenos Aires ‘Página 12’ di pubblicare un’inchiesta sulle precedenti attività del Procuratore, in particolare quella di avvocato difensore dell’ex generale di brigata Juan Bautista Sasiaiñ, accusato di aver commesso crimini contro l’umanità durante il periodo della dittatura (1976-1983). L’articolo non è sfuggito al neo presidente della Repubblica, Nestor Kirchner, capo dello Stato dallo scorso 15 maggio in seguito alla rinuncia al ballottaggio da parte dello sfidante, Carlos Menem. Kirchner ha fatto sapere attraverso il suo portavoce, Miguel Nuñez, che il Procuratore, da lui stesso nominato lo scorso 4 giugno, è stato rimosso in nome di “principi etici”, poiché “nessuna persona che sia stata coinvolta in episodi di repressione della dittatura o che abbia difeso i repressori può entrare a far parte di questo governo”. Naturalmente, ha aggiunto il portavoce, il presidente “non era a conoscenza di questi precedenti” nel curriculum professionale dell’ex Procuratore. Sasiaiñ, 76 anni, la cui difesa è costata il posto a Herrera, è stato condannato dal giudice Adolfo Bagnasco per l’appropriazione e la detenzione di almeno 10 minori figli di prigioniere politiche detenute nel “Pozo de Banfield” e nel “Pozo di Arana” durante gli anni della dittatura argentina. All’ex generale di brigata sono stati riconosciuti gli arresti domiciliari, come la legge stabilisce per chi ha compiuto i 70 anni

Itoiz

Mañana jueves dia 19 se ha convocado una rueda de prensa a las 11 de la mañana enfrente del Juzgado de Aoiz para valorar estos 3 días de resistencia al desalojo y demolición del pueblo de Itoitz. En ella participaran diferentes personas que han tomado parte de diferentes maneras en esta acción. Además se dará a conocer la convocatoria de manifestación que con los lemas “HERRIAK BIZIRIK-ITOITZ GELDITU (PUEBLOS VIVOS-PARALIZACIÓN DE ITOITZ)”- tendrá lugar el próximo sábado día 21 a las 7.30 de la tarde partiendo del ayuntamiento de Aoiz.

Francia

Resta ancora in carcere Maryam Radjavi, leader dei Mujahidin del popolo arrestata due giorni fa a Parigi insieme ad altri 164 militanti con l'accusa di attivita' terroristiche. Lo hanno reso noto fonti giudiziarie francesi, precisando che la Radjavi, moglie di Massoud, a capo del movimento di resistenza iraniana, dovra' rimanere in prigione per altre 48 ore, come deciso dal giudice antiterrorismo Jean-Louis Bruguiere. Intanto, la donna, insieme ad altri 21 militanti, continua a essere interrogata dalle autorita' nel quartier generale del controspionaggio interno francese (Dst), dove ieri si sono date fuoco tre persone per protestare contro l'arresto dei mujahidin

Berlino

Si chiude oggi pomeriggio, a Berlino, la Commissione baleniera internazionale. Non sono state approvate le misure per fronteggiare le catture accidentali, tema sul quale c'era una proposta italiana sostenuta da 17 paesi. Greenpeace ha manifestato questa mattina, di fronte alla sede della riunione portando i corpi di tre focene del Baltico in rappresentanza dei 300.000 cetacei che muoiono ogni anno per catture accidentali nelle reti da pesca. Le forze dell'ordine hanno gia' rimosso l'esemplare piu' grande, mentre altri due rimangono ancora nelle barelle, con accanto gli attivisti che reggono lo striscione "Commissione baleniera, agisci ora!". Le catture accidentali minacciano le focene del Baltico orientale, la cui popolazione non supera i 600 esemplari. Di questi, 20 sono piaggiati l'anno scorso e 6-7 almeno muoiono ogni anno nelle reti. Nel giro di 20 anni la popolazione potrebbe estinguersi. Il numero complessivo delle focene che muoiono per catture accidentali nel Baltico e nel mare del Nord ogni anno e' di circa 10.000, ma molti casi non vengono registrati.

Migranti

Il via libera del Consiglio dei ministri al decreto sul controllo delle frontiere marittime, con l'attribuzione di compiti specifici alla Marina, alla Guardia di Finanza e alle Capitanerie di porto, è arrivato con le firme del ministro dell'Economia Giulio Tremonti e del titolare delle Infrastrutture Pietro Lunardi, anche se formalmente il provvedimento anti sbarchi non necessita infatti dell'approvazione del gabinetto, essendo un decreto interministeriale.

I quattro regolamenti attuativi della legge Bossi-Fini sulll'immigrazione, invece, sono stati "consegnati" al Consiglio dei ministri, ma non sono stati discussi, come ha spiegato il ministro dell'Interno, Beppe Pisanu, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il testo "non è stato preso in esame dal Consiglio dei ministri perché non era all'ordine del giorno" della riunione. I tempi, ha detto il ministro, "erano stretti, per consentire al Presidente del Consiglio di partire per il vertice di Salonicco".

In Sicilia, intanto, si è sfiorata questa notte un'altra tragedia del mare, con 148 migranti, tra cui 14 donne e 14 bambini, che hanno rischiato di naufragare a causa dell'affondamento della nave che li aveva a bordo. Decisivi nel salvataggio tre motopescherecci che transitavano nella zona, a circa 170 miglia a sud di Lampedusa, dopo che un velivolo di ricognizione della marina militare ne aveva localizzato la posizione ieri pomeriggio.

Prima dell'intervento dei tre motopescherecci, il comando generale della Capitaneria di Porto aveva chiesto l'intervento della marina libica, in quanto il natante si trovava a circa 70 miglia dalle coste dello stato africano, ma la richiesta non ha avuto alcuna risposta. Da qui l'autorizzazione ai tre motopescherecci di poter intervenire, e che poi in nottata hanno effettuato il trasbordo sulla nave 'Perseo' della marina militare.

A Trapani, infine, sono sbarcati 90 migranti che erano stati avvistati ieri e che si trovavano in difficoltà a 15 miglia dalla costa di Mazara del Vallo. A portarli in salvo sono state le motovedette della Guardia Costiera e un catamarano di una compagnia di navigazione privata. I novanta sono già stati trasferiti al centro di prima accoglienza nel Trapanese. E una barca con una quarantina di migranti e' stata individuata a 16 miglia da Lampedusa da una motovedetta della guardia costiera, che sta scortando l' imbarcazione verso le coste dell' isola. Il natante non ha alcuna sigla identificativa e per il momento i marinai non hanno notato se a bordo vi sono donne e bambini. Le condizioni del mare nel Canale di Sicilia stanno peggiorando e si e' pure alzato il maestrale. I pescherecci stanno facendo ritorno al porto di Lampedusa proprio a causa delle condizioni meteomarine

Lavoro

E' trascorso quasi un anno dall'ultimo sciopero generale proclamato il 28 giugno 2002 in Sardegna dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, ma secondo i sindacati poco e' cambiato nell'isola in tema di riforme e di difesa delle attivita' produttive e dell'occupazione. E domani iniziera' la settimana di mobilitazione dei settori dell'industria e dei servizi (con astensioni dal lavoro varie a seconda delle categorie) con due manifestazioni di piazza. La prima, proprio domani dalle 9.30 alle 13, al Nuraghe Losa di Abbasanta, in provincia di Oristano, al centro della Sardegna, dove si prevede un afflusso di almeno 10.000 persone. La seconda, mercoledi' prossimo a Roma dove un migliaio di lavoratori e di disoccupati cerchera' di raggiungere Palazzo Chigi, nel giorno in cui Governo e Regione potrebbero firmare l'atteso Accordo di programma per la riqualificazione della chimica sarda.

GR ORE 9.30

Palestina

Nuovo attentato suicida palestinese in una colonia ebraica. E' accaduto questa mattina a Sde Trumot, a cinque chilometri dalla città di Beit Shean, in Galilea. Secondo la ricostruzione della radio militare, il kamikaze è entrato in una ristorante e ha subito attivato la cintura esplosiva uccidendo il gestore del locale. L'esplosione ha provocato un incendio che ora i pompieri stanno tentando di domare. Si tratta del secondo attentato terroristico palestinese in meno di due giorni. Nella notte di martedì palestinesi armati hanno sparato da distanza ravvicinata contro un'automobile israeliana in transito su una superstrada che costeggia la Cisgiordania e hanno ucciso una bambina di sette anni.

Palestina

Il segretario di Stato americano Colin Powell terrà domani, oltre a un colloquio con il premier israeliano Ariel Sharon e con il ministro degli Esteri Silvan Shalom, un incontro con il premier palestinese Abu Mazen nella città di Gerico. E' quanto riporta questa mattina la radio israeliana, anche se fonti palestinesi non ritengono la notizia ancora ufficiale. Il capo della diplomazia americana, che giungerà oggi in Giordania, trascorrerà domani la giornata in Israele, con una puntata nei Territori per incontrare, appunto, Abu Mazean e probabilmente il collega palestinese Nabil Shaath. I colloqui con i palestinesi si dovrebbero tenere nella città di Gerico, nella valle del Giordano, ritenuta il centro più tranquillo dei Territori e meno a rischio attentati per la vita di Powell. Secondo la radio israeliana alla visita del segretario di stato statunitense nella regione - Powell parteciperà all'incontro del Quartetto ad Aqaba e ai lavori del World Economic Forum sulla riva giordana del Mar Morto - seguirà quella del consigliere per la sicurezza nazionale di Bush, Condolezza Rice, la quale dovrebbe arrivare in Israele tra 10 giorni.

Usa-bangladesh

Un accesso più ampio al mercato americano per i prodotti del Bangladesh e meno restribuzioni nei visti sono nel programma della visita che oggi il segretario di Stato americano Colin Powell farà in Bangladesh. L'arrivo di Powell è previsto per le 8.45 (ora italiana). Gruppi di comunisti e di islamisti si preparano ad accoglierlo con manifestazioni di protesta per la guerra in Iraq. Il ministro degli affari esteri del Bangladesh, Morshed Khan, ha descritto come molto importante la visita di Powell per le relazioni tra Dacca e Washington. Nelle cinque ore di colloqui previsti, si parlerà anche delle questioni internaizonali come la ricostruzione dell'Iraq e il processo di pace in Medio Oriente.

Corte penale internazionale

Anche la Cambogia sembra disponibile a firmare l'accordo con gli Stati Uniti sull'immunita' della Corte penale internazionale. Il viaggio del segretario di stato Usa Colin Powell a Phnom Penh e' servito infatti anche a raccogliere la disponibilita' del Paese, che adesso esaminera' i dettagli legali dell'intesa. Gli Stati Uniti hanno gia' firmato accordi segreti con altri 39 Paesi per garantire ai propri soldati l'immunita' dal primo tribunale permanente per i crimini di guerra, contro l'umanita' e il genocidio. Gli accordi, che si fondano sull'articolo 98 dello Statuto della Corte -che prevede la possibilita' di accordi bilaterali che esentino i cittadini di un Paese dal rischio di estradizione- sono ovviamente avversati dai sostenitori del tribunale, i quali temono un esautoramento di poteri. Ma Washington, che da mesi ha avviato un pressing su tutti i Paesi che hanno ratificato lo statuto della nuova Corte, minacciando il taglio degli aiuti militari se non sara' garantita l'immunita' ai propri soldati, ha gia' raccolto 39 adesioni (il Togo e' stato l'ultimo Paese, venerdi' scorso, a firmare l'intesa). E Washington conta di render nota la lista dopo il primo luglio, data prescelta perche' i Paesi membri della Corte Penale aderiscano agli accordi o si vedano tagliati gli aiuti statunitensi.

Argentina

E’ durato in carica quattordici giorni il nuovo Procuratore della Procura speciale della Repubblica argentina, Carlo Sánchez Herrera. Giusto il tempo per il quotidiano di Buenos Aires ‘Página 12’ di pubblicare un’inchiesta sulle precedenti attività del Procuratore, in particolare quella di avvocato difensore dell’ex generale di brigata Juan Bautista Sasiaiñ, accusato di aver commesso crimini contro l’umanità durante il periodo della dittatura (1976-1983). L’articolo non è sfuggito al neo presidente della Repubblica, Nestor Kirchner, capo dello Stato dallo scorso 15 maggio in seguito alla rinuncia al ballottaggio da parte dello sfidante, Carlos Menem. Kirchner ha fatto sapere attraverso il suo portavoce, Miguel Nuñez, che il Procuratore, da lui stesso nominato lo scorso 4 giugno, è stato rimosso in nome di “principi etici”, poiché “nessuna persona che sia stata coinvolta in episodi di repressione della dittatura o che abbia difeso i repressori può entrare a far parte di questo governo”. Naturalmente, ha aggiunto il portavoce, il presidente “non era a conoscenza di questi precedenti” nel curriculum professionale dell’ex Procuratore. Sasiaiñ, 76 anni, la cui difesa è costata il posto a Herrera, è stato condannato dal giudice Adolfo Bagnasco per l’appropriazione e la detenzione di almeno 10 minori figli di prigioniere politiche detenute nel “Pozo de Banfield” e nel “Pozo di Arana” durante gli anni della dittatura argentina. All’ex generale di brigata sono stati riconosciuti gli arresti domiciliari, come la legge stabilisce per chi ha compiuto i 70 anni

Itoiz

Mañana jueves dia 19 se ha convocado una rueda de prensa a las 11 de la mañana enfrente del Juzgado de Aoiz para valorar estos 3 días de resistencia al desalojo y demolición del pueblo de Itoitz. En ella participaran diferentes personas que han tomado parte de diferentes maneras en esta acción. Además se dará a conocer la convocatoria de manifestación que con los lemas “HERRIAK BIZIRIK-ITOITZ GELDITU (PUEBLOS VIVOS-PARALIZACIÓN DE ITOITZ)”- tendrá lugar el próximo sábado día 21 a las 7.30 de la tarde partiendo del ayuntamiento de Aoiz.

Migranti

Oggi il Consiglio dei Ministri affronterà la questione immigrati. Il ministro dell'Interno, Beppe Pisanu, presenterà i decreti di attuazione della legge Bossi-Fini. Ma nella maggioranza resta alta la tensione tra gli alleati. Ieri, a rinfocolare le polemiche è giunta una nuova dichiarazione del ministro per le Riforme Umberto Bossi sul naufragio dei clandestini a largo di Lampedusa: "Erano in viaggio sapeste quanta gente muore sulle autostrade"! Secca la replica del capogruppo dell'Udc alla Camera, Luca Volontè: "Bossi ha difficoltà di rapporto con il buongoverno e il buon senso degli italiani".

Iran

Quesata mattina dalle ore dieci si terrà un sit-in indetto dagli esuli iraniani a Roma in PIazza Farnese, di fronte all'ambasciata francese, per protestare contro gli arresti dei mujaidinn del popolo avvenuti lunedì in tutta la francia. Ieri , in una conferenza stampa, il diretto re dei servizi segreti aveva dichiarato che gli arrestati preparavano attacchi contro le rappresentanze diplomatiche in europa