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'Gr serale lun 30giu 03

Sommario

Esteri

Palestina - Oggi le Brigate dei martiri di al-Aqsa hanno rivendicato la paternità di un agguato a un veicolo israeliano, in cui è rimasto ucciso un cittadino bulgaro - a Gaza i gruppi Hamas, Jihad Islamica, Al Fatah e il Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp) hanno proclamato l'avvio di una tregua di tre mesi, durante i quali si impegnano ad astenersi dal compiere attacchi contro Israele. Il governo israeliano ha replicato consentendo ai palestinesi di assumere il controllo della zona nord della striscia di Gaza, dove le truppe israelianesi si sono lentamente ritirate

Iraq - esplode un arsenale: 30 morti. Ancora attacchi contro soldati Usa, ma amnesty denuncia torure e illegalità su prigionieri e popolazione (audio)

Iran - Il ministro degli esteri britannico Straw ha lasciato l'Iran alla volta dell'Afghanistan, senza aver raggiunto un accordo sulla questione nucleare

Italia

Informatica - Le lobby dei grandi potentati economici hanno fallito il tentativo di accelerare il voto del Parlamento Europeo su una direttiva centrale per l'informatica e le libertà digitali nel Vecchio Continente

Black out energetico: l'enel tra incapacità di gestione e voglia di nucleare (audio)

Cibi irradiati, oggi protesta sotto la Fao indetta da verdi e legambiente

L'INFLAZIONE FRENA AL 2,6% A GIUGNO CON Telefonia E BENZINA

Palestina

Nonostante l' episodio, dopo lunghe ed intense giornate di fitti colloqui,: a Gaza i gruppi Hamas, Jihad Islamica, Al Fatah e il Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp) hanno proclamato l'avvio, con effetto immediato, di una tregua di tre mesi, durante i quali si impegnano ad astenersi dal compiere attacchi contro Israele. Il governo israeliano ha replicato consentendo ai palestinesi di assumere il controllo della zona nord della striscia di Gaza, dove le truppe israelianesi si sono lentamente ritirate. Hamas e la Jihad islamica hanno peraltro reso noto, tramite un comunicato, che la tregua deve necessariamente considerarsi subordinata ad una serie di condizioni che Israele dovra' rispettare. In primo luogo, viene richiesta la cessazione delle incursioni militari e delle esecuzioni mirate, nonché la liberazione di tutti i detenuti palestinesi. Infine, Israele dovrà porre fine all'isolamento delle città palestinesi ed in particolare garantire libertà di movimento ad Arafat. A seguito di tali richieste, il governo israeliano ha fatto immediatamente sapere di non riconoscere come legittimi interlocutori i gruppi sopracitati, aggiungendo che osserverà solamente gli accordi assunti con l'Autorita' Nazionale Palestinese. In primo luogo il ritiro dalla zona nord di Gaza, ritiro avviato e già avvenuto in poche ore. Israele ha inoltre affermato che la proclamazione della tregua da parte dei gruppi palestinesi costituisce un mero espediente per consentire loro di riorganizzarsi e di acquistare nuovi armi, ed ha rinnovato la richiesta all'Anp di smantellare i gruppi terroristici. L'annuncio della tregua sembra comunque aver placato la tensione delle ultime ore, emersa in particolare nel corso dei colloqui che il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Rice aveva avuto con i massimi esponenti governativi palestinesi e israeliani. Tensione che si e' acuita, in modo particolare, a seguito delle critiche mossa agli israeliani dalla Rice riguardo alla barriera di sicurezza che Israele sta costruendo da tempo lungo il confine con la Cisgiordania.

Iraq

Cercavano di portar via munizioni. L'arsenale è saltato per aria, è stata una strage. Sarebbe di una trentina di morti il bilancio provvisorio dell'esplosione che ha distrutto un deposito di munizioni a Haditha. Secondo i primi testimoni tutte le vittime sarebbe persone che stavano saccheggiando il deposito di armi ed esplosivi destinati alla distruzione. Dopo la deflagrazione, avvenuta in una zona desertica, le forze statunitensi hanno compiuto numerosi arresti.

Oggi un comunicato militare rende noto che la notte scorsa una pattuglia americana è stata attaccata a Falluja, nel quarto attacco di questo genere nella zona in quattro giorni. Ignoti hanno tirato un razzo, danneggiando seriamente il veicolo; solo un giornalista che accompagnava l'unità è rimasto ferito. Subito dopo l'attacco un veicolo civile ha avuto un incidente con un camion di pompieri che giungeva per aiutare i soldati attaccati e nello scontro sono morti i tre occupanti della vettura.

Ma amnesty denuncia la situazione dei prigionieri, a cui sono negate le più elementari garanzie, dalla presenza dei loro avvocati alle visite dei familiari. Ma soprattutto, torture e vessazioni, che coplpiscono non solo i prigionieri ma grossa parte della popolazione.

Iran

Questa mattina il ministro degli esteri britannico Straw ha lasciato l'Iran alla volta dell'Afghanistan, senza aver raggiunto un accordo sulla questione nucleare. Sulla base delle preoccupazioni espresse soprattutto dagli Stati Uniti e dalla comunità internazionale in merito al programma atomico dell'Iran, Straw aveva rivolto al suo omologo iraniano Kamal Kharrazi l'invito a un'apertura "immediata e incondizionata". Intervistato dalla britannica BBC, Straw ha dichiarato che "non è dato sapere con certezza" se l'Iran possegga o no armi di distruzione di massa, e ha sottolineato chiaramente che "non sussiste la minima condizione" per cui la Gran Bretagna possa ipotizzare o consentire un attacco militare contro l'Iran: "nessuno -- ha concluso Straw -- ha in mente di paragonare la situazione iraniana a quella dell'Iraq, sia in termini di sistema politico, sia in termini di pericolo per le altre nazioni".

salonicco

E' finito il vertice di Salonicco, e sono terminate anche le manifestazioni diprotesta. ma non è terminata la represione da parte dello stato greco, che già aveva colpito nei giorni delle proteste. restano in carcere 7 attivisti, Tra i sette arrestati ci sono : 3 greci, due di Atene e uno di Kosani 2 spagnoli, uno di Madrid e uno di Burgos 1 britannico 1 siriano Contro questi sono state formulate accuse gravi, come per esempio il possesso e/o l'uso di esplosivi, come cocktails molotov, l'incitamento e/o partecipazione a rivolta, resistenza ad autorita' governative, pesante disturbo della pace etc Due anni di reclusione con sospensione della pena, tre anni di libertà condizionata e un'ammenda di tremila euro per un'italiana di 24 anni, e un francese ventiseienne fermati a Salonicco domenica durante una manifestazione che chiedeva la liberazione dei manifestanti fermati il giorno prima. I due sono stati condannati per «possesso di armi», in quanto nel bagagliaio dell'auto a bordo della quale sono stati fermati sono stati trovati bulloni, martelli, una fionda e maschere antigas che secondo i magistrati avrebbero potuto essere usati come armi. Altri 19 sono stati rilasciati, anche se rimangono sotto accusa, e sei sono stati scarcerati dopo aver pagato una multa di 1.500 euro. Intanto, in Grecia fioccano le polemiche su chi dovrà pagare i danni seguiti alla manifestazione di sabato, quando un McDonald's, diversi negozi, banche e una ventina di auto sono stati bruciati o distrutti durante gli scontri. Manifestazioni di solidarietà si stano svolgendo in varie città europee, a partire dalle proteste che ci sono state in inghilterra. A milano, è prevista per oggi alle diciotto una manifestazione di solidarietà davanti al consolato greco.

Italia

Informatica

Le lobby dei grandi potentati economici hanno fallito il tentativo di accelerare il voto del Parlamento Europeo su una direttiva centrale per l'informatica e le libertà digitali nel Vecchio Continente. Un'accelerazione che avrebbe significato vittoria delle più criticate tesi sui brevetti ma che, invece, non è stata accettata dall'Europarlamento, che ha rimandato la decisione a settembre. In ballo c' è da un lato le tesi della "libera brevettabilità", quelle delle grandi lobby industriali, che sperano così di accaparrarsi non solo i brevetti sui software ma anche, come già avviene negli USA, su porzioni del software stesso, su soluzioni ampiamente utilizzate finora liberamente da eserciti di sviluppatori, oppure su singole procedure applicative o ancora sulle idee. Dall'altro lato le innumerevoli critiche di chi teme che questa direttiva, se si concretizza così com'è, significherà anche in Europa vita dura o durissima per il libero sviluppo e le case indipendenti mentre darà nuovo potere e predominio di mercato ai colossi del settore. La Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII), associazione non profit di Monaco, è probabilmente l'organizzazione più attiva nel sostenere l'importanza degli standard aperti e della libera competizione anche nell'ambito della EuroLinux Alliance. Schierata contro questa direttiva, la FFII sostiene che "quasi tutti quelli che si occupano di software in Europa sono contro i brevetti, con l'eccezione di alcune grandi corporation e studi legali che si arricchiscono con le complessità legali e i procedimenti giudiziari". Ed è in effetti piuttosto facile, con una semplice ricerca su qualche motore o indice, individuare decine di siti e di newsgroup nei quali in questi anni in molti, moltissimi, hanno dibattuto dei brevetti e preso posizione. Oggi la Petizione contro i brevetti di EuroLinux Alliance ha raccolto più di 150mila firme, 2mila delle quali provengono da manager di aziende del settore e oltre 25mila da sviluppatori e ingegneri di tutti i settori dell'industria europea. Altre 2mila sono attribuite a scienziati e quasi 200 ad avvocati. La maggiore preoccupazione che sembra emergere è quella di una restrizione alle libertà di sviluppo per programmatori e ingegneri. Secondo la FFII il copyright è lo strumento per proteggere il software, non il brevetto. Una visione condivisa in rete. A settembre si vedrà se anche il Parlamento Europeo la condividerà o se, invece, verrà fatta passare una direttiva che, associata alla già approvata EUCD, getta luci inquietanti sul futuro delle libertà digitali in Europa.

Manifestazione

  • oggi pomeriggio sotto la sede della Fao per protestare contro l'irradiamento dei cibi, progetto a cui fùda anni si oppongono associazioni ambientaliste e di tutela dei ocnsumatori. Una legge che se fosse approvata provocherebbe danni non ancora quantificabili. A spingere per questa legge, ancora una volta gli stati uniti, che dopo i cibi ogm vorrebbero la libertà di profitto anche su qusato

Inflazione

L'INFLAZIONE FRENA AL 2,6% A GIUGNO.A maggio era del 2,7%. Lo comunica l'Istat in base alle stime preliminari. La variazione dei prezzi su base mensile e' stata nulla. L'Istat ha corretto i dati delle citta' campione che davano a giugno una inflazione stabile al 2,7% con una variazione mensile dello 0,1%. La frenata e' dovuta soprattutto al calo delle tariffe telefoniche e dei carburanti.

GR ore 17.00

Esteri

Palestina

Dopo lunghe ed intense giornate di fitti colloqui e' finalmente giunta la notizia da molti attesa con speranza e fino all'ultimo sospesa in bilico: a Gaza, i gruppi Hamas, Jihad Islamica, Al Fatah e il Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp) hanno proclamato l'avvio, con effetto immediato, di una tregua di tre mesi, durante i quali si impegnano ad astenersi dal compiere attacchi contro Israele. Il governo israeliano ha replicato consentendo ai palestinesi di assumere il controllo della zona nord della striscia di Gaza, dove le truppe israelianesi si sono lentamente ritirate. Hamas e la Jihad islamica hanno peraltro reso noto, tramite un comunicato inviato a diverse agenzie stampa, che la tregua deve necessariamente considerarsi subordinata ad una serie di condizioni che Israele dovra' rispettare. In primo luogo, viene richiesta la cessazione delle incursioni militari e delle esecuzioni mirate, nonché la liberazione di tutti i detenuti palestinesi. Infine, Israele dovrà porre fine all'isolamento delle città palestinesi ed in particolare garantire libertà di movimento ad Arafat. A seguito di tali richieste, il governo israeliano ha fatto immediatamente sapere di non riconoscere come legittimi interlocutori i gruppi sopracitati, aggiungendo che osserverà solamente gli accordi assunti con l'Autorita' Nazionale Palestinese. In primo luogo il ritiro dalla zona nord di Gaza, ritiro avviato e già avvenuto in poche ore. Israele ha inoltre affermato che la proclamazione della tregua da parte dei gruppi palestinesi costituisce un mero espediente per consentire loro di riorganizzarsi e di acquistare nuovi armi, ed ha rinnovato la richiesta all'Anp di smantellare i gruppi terroristici. L'annuncio della tregua sembra comunque aver placato la tensione delle ultime ore, emersa in particolare nel corso dei colloqui che il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Condoleezza Rice, aveva avuto con i massimi esponenti governativi palestinesi e israeliani. Tensione che si e' acuita, in modo particolare, a seguito delle critiche mossa agli israeliani dalla Rice riguardo alla barriera di sicurezza che Israele sta costruendo da tempo lungo il confine con la Cisgiordania.

E anche Les Brigades des martyrs d'Al-Aqsa, groupe armé lié au mouvement Fatah du dirigeant palestinien Yasser Arafat, s'engagent à respecter la trêve conditionnelle dans les attaques anti-israéliennes, a annoncé lundi cette organisation dans un communiqué."Nous nous engageons à respecter la position du mouvement (Fatah) qui appelle à une trêve temporaire et conditionnelle" des attaques anti-israéliennes, précise le communiqué dont l'AFP a obtenu une copie.Le groupe explique avoir pris cette décision "à la lumière des changements intervenus sur la scène internationale (...), en réponse aux instructions de notre autorité légitime à la tête de laquelle se trouve le dirigeant Yasser Arafat et pour donner une chance au gouvernement dirigé par Mahmoud Abbas et garantir l'unité nationale".

lavoro

.- La sección tercera de la Audiencia de Alicante ha condenado a ocho de los 11 procesados por el denominado 'síndrome Ardystil', que provocó la muerte de seis trabajadores del sector textil y enfermedades a otros 67 en 1992, y la Generalitat Valenciana deberá indemnizar a 26 de los afectados.

En el fallo, que fue leído en público por la presidenta del tribunal, Virtudes López, la Audiencia impone a la principal encausada, Juana Llácer, propietaria de la empresa que dio nombre al síndrome, una pena de seis años y un día de prisión mayor por un delito de imprudencia, y otra de un mes y un día de arresto por delito contra la seguridad de los trabajadores.

Asimismo, condena a un inspector de Trabajo que visitó esta fábrica, Alfredo Ortolá, a seis meses y un día de prisión menor por un delito de imprudencia temeraria -razón por la que la Generalitat ha sido declarada responsable subsidiaria- y a sendas penas de 10 días de arresto menor a otros seis procesados, en tanto que absuelve a otros tres.

De acuerdo con la sentencia, que consta de 99 folios, el síndrome Ardystil se detectó en 1992 en seis empresas de aerografía textil (estampación de tejidos mediante pulverización con pistolas neumáticas) de Alcoy, Muro de Alcoy y Cocentaina, al norte de la provincia de Alicante, y fue declarado enfermedad profesional por el Gobierno en 1993.

La exposición de los trabajadores de este sector a productos tóxicos en el ambiente laboral, unida a la falta de medidas de protección en las empresas como ventilación o mascarillas, fue la causa de que contrajeran patologías respiratorias como bronquitis obliterante con neumonía organizada (BONO) y fibrosis pulmonar.

El tribunal considera que Juana Llácer cometió un "delito de imprudencia temeraria profesional de extrema gravedad" y otro contra la seguridad de los trabajadores porque "infringió el deber que le incumbía de actuar prudentemente en situaciones peligrosas creadas por ella, como la manipulación constante de productos químicos irritantes".

La presidenta de la Asociación de Afectados por el Síndrome Ardystil, Amparo Pascual, lamentó que las empresas químicas que elaboraron los productos que dieron origen al caso Ardystil no hayan sido condenadas, "cuando está claro que los trabajadores enfermaron y murieron porque inhalaron los gases de sus productos tóxicos".

salonicco

E' finito il vertice di Salonicco, e sono terminate anche le manifestazioni diprotesta. ma non è terminata la represione da parte dello stato greco, che già aveva colpito nei giorni delle proteste. restano in carcere 7 attivisti, Tra i sette arrestati ci sono : 3 greci, due di Atene e uno di Kosani 2 spagnoli, uno di Madrid e uno di Burgos 1 britannico 1 siriano Contro questi sono state formulate accuse gravi, come per esempio il possesso e/o l'uso di esplosivi, come cocktails molotov, l'incitamento e/o partecipazione a rivolta, resistenza ad autorita' governative, pesante disturbo della pace etc Due anni di reclusione con sospensione della pena, tre anni di libertà condizionata e un'ammenda di tremila euro per un'italiana di 24 anni, e un francese ventiseienne fermati a Salonicco domenica durante una manifestazione che chiedeva la liberazione dei manifestanti fermati il giorno prima. I due sono stati condannati per «possesso di armi», in quanto nel bagagliaio dell'auto a bordo della quale sono stati fermati sono stati trovati bulloni, martelli, una fionda e maschere antigas che secondo i magistrati avrebbero potuto essere usati come armi. Altri 19 sono stati rilasciati, anche se rimangono sotto accusa, e sei sono stati scarcerati dopo aver pagato una multa di 1.500 euro. Intanto, in Grecia fioccano le polemiche su chi dovrà pagare i danni seguiti alla manifestazione di sabato, quando un McDonald's, diversi negozi, banche e una ventina di auto sono stati bruciati o distrutti durante gli scontri. Manifestazioni di solidarietà si stano svolgendo in varie città europee, a partire dalle proteste che ci sono state in inghilterra. A milano, è prevista per oggi alle diciotto una manifestazione di solidarietà davanti al consolato greco.

Italia

Processo sme

Il tribunale di Milano ha deciso: sì alla sospensione del troncone principale del processo Sme per 45 giorni. A deciderlo, dopo circa un'ora di Camera di consiglio, è stato il collegio presieduto da Maria Luisa Ponti, che ha dunque accolto le richieste di sospensione addotte da tutte le difese ad eccezione di quella di Filippo Verde e di Francesco Misiani. Le richieste di sospensione erano state presentante da Cesare Previti, Attilio Pacifico, Renato Squillante, Mariano e Fabio Squillante e dalla moglie di quest' ultimo, Olga, in relazione alla legge 134 del 2003 all'articolo 5, comma 2 sul patteggiamento allargato. Per loro i giudici hanno sospeso anche i termini di prescrizione. Il processo è stato aggiornato al 29 settembre alle ore 10, anche in funzione della sospensione feriale. Secondo il Tribunale il valore letterale della norma è univoco e non lascia spazio ad interpretazioni. La richiesta di stralcio delle posizioni minori, avanzata dal pubblico ministero Ilda Boccassini, è stata respinta dal collegio perché "un tale provvedimento appare inopportuno e antieconomico". La corte ha deciso, con un'ordinanza, che la questione "principale prospettata dal pm non può essere accettata. La norma assegna all'imputato i termini per decidere se chiedere il patteggiamneto. Tutto ciò non può essere paralizzato da un dissenso anticipato del pm". La corte, inoltre, ha respinto la richiesta del pm che prospettava uno stralcio del processo per gli imputati che non si sono avvalsi della nuova norma sul patteggiamento allargato.

G.R. 10,30

PALESTINA Gaza, - MO, Israele riconsegna autostrada ai palestinesi Sembra andare avanti il passaggio delle consegne tra Israele e Palestinesi a Gaza: questa mattina - facendo seguito al ritiro parziale cominciato domenica sera - l'esercito israeliano ha trasferito il controllo della maggior parte dell'autostrada principale di Gaza all'Autorità nazionale palestinese. Si tratta di un altro passo nel quadro degli accordi per un ritiro israeliano dai territori previsto dalla cosiddetta "road map", il percorso di pace cui hanno aderito il governo israliano e quello palestinese guidato da Abu Mazen. In base all'accordo, Israele materrà sulla strada solo un posto di controllo vicino a un insediamento israeliano isolato. Le forze di sicurezza palestinesi si sono impegnate a impedire attacchi anti israeliani. Il ritiro israeliano era iniziato domenica sera dopo che le maggiori organizzazioni radicali palestinesi (Hamas, Jihad islamica, Brigate martiri di Al Aqsa) avevano proclamato una tregua di tre mesi, condizionata allo stop delle incursioni israeliane nei territori palestinesi. Intanto, dopo la proclamazione della tregua, il cessate il fuoco sembra sostanzialmente reggere. L'esercito israeliano ha infatti segnalato solo incidenti sporadici. Nella Striscia di Gaza, durante la notte sono state lanciate granate anti-carro contro una postazione israelian nei pressi dell'inseidamento di Neveh Dekalim; a Rafah, nel sud, le truppe d'Israele sono state presi di mira con armi automatiche, e raffiche sono state sparate anche contro un altro insediamnento, Gush Katif. Domenica sera militanti palestinesi avevano aperto il fuoco contro soldati israeliani di guardia a un insediamento israeliano nei pressi di Hebron, in Cisgiordania. In nessuno di questi casi ci sono stati feriti. NIGERIA Inizia oggi in Nigeria uno sciopero generale a tempo indeterminato per protesta contro l’aumento del 54 per cento del prezzo del petrolio. Preannunciata nei giorni scorsi dal Congresso del lavoro della Nigeria (Nlc) - principale raggruppamento di confederazioni sindacali dell’Africa occidentale - la decisione è stata presa dopo il fallimento di un ultimo tentativo di dialogo tra rappresentanti dei lavoratori e governo. “Gli esponenti dell’esecutivo non avevano alcuna nuova posizione sui prezzi – ha dichiarato il presidente del Nlc, Adams Oshiomhole – ma sono venuti da noi solo per chiederci di sospendere l’agitazione”. Il governo ha dichiarato illegale lo sciopero, ma i sindacati hanno deciso di andare avanti comunque. Molti nigeriani temono ora che le proteste possano provocare scontri e violenze. L’aumento del prezzo del greggio, stabilito alcuni giorni fa per decreto, è ufficialmente mirato a eliminare i sussidi all’industria petrolifera e mettere un freno al contrabbando di benzina nigeriana e di altri derivati verso i Paesi confinanti, nei quali il prezzo degli idrocarburi è molto più alto. I sindacati sostengono però che questi “sono argomenti vecchi, sbandierati da vecchi regimi e riciclati da questo esecutivo”. La Nigeria è il più grande produttore africano di petrolio. Il basso livello dei prezzi della benzina è sempre stato considerato come una sorta di beneficio concesso a una popolazione di 120 milioni di abitanti, il 70 per cento dei quali vive sotto la soglia di povertà. L’aumento deciso alla fine della scorsa settimana dal governo del presidente Olusegun Obasanjo ha portato il prezzo della benzina a circa 25 centesimi di euro il litro, contro i 12 circa di prima. L’aumento potrebbe avere conseguenze preoccupanti per i bilanci di milioni di famiglie nigeriane.

PERU’ L'avvocatessa Beatriz Merino Lucero è da sabato il nuovo primo ministro del Perù. Quarantacinque anni, è considerata una delle personalità maggiormente impegnate nella lotta contro la corruzione. Designata dal presidente Alejandro Toledo, a due anni dal suo insediamento alla massima carica dello Stato, per far fronte alle critiche derivanti dai pessimi risultati della sua politica economica, Merino Lucero è amica di Mario Vargas Llosa, celebre romanziere di Arequipa. Anticipando l’usuale prassi prevista ogni anno il 28 luglio, festa dell’indipendenza del Paese andino, tutti i ministri del governo del presidente Toledo lunedì scorso avevano rimesso nelle mani del capo dello Stato il loro mandato. Va ricordato che per far fronte alle recenti proteste dei principali sindacati – in testa quello degli insegnanti - il governo aveva decretato il mese scorso lo stato d’emergenza. Anche a fronte dell’assai scarso livello di popolarità di Toledo, crollato all’11 per cento, gli analisti ritengono che la nuova leadership di Merino Lucero potrebbe comportare sostanziali modifiche nella politica economica.

WASHINGTON, 29 GIU - Centinaia di migliaia di gay e lesbiche hanno celebrato ieri in tutta l'America con sfilate, raduni e concerti, la festa annuale del Gay Pride. Le celebrazioni sono state rese ancora piu' gioiose dalla recente decisione della Corte Suprema che ha dichiarato incostituzionali le leggi di molti stati Usa che vietavano e punivano i rapporti omosessuali; inoltre l’autorizzazione in Canada ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Le sfilate gia' in programma da tempo si sono cosi' trasformate a San Francisco, New York, Atlanta, Seattle e in numerose altre citta' americane in una entusiastica celebrazione della storica sentenza della Corte Suprema che puo' aprire la strada ad ulteriori conquiste legali da parte dei gay negli Stati Uniti. In Georgia oltre 300 mila persone hanno partecipato all' Atlanta Pride Festival, una manifestazione che ha piu' di trenta anni di storia. Non potremmo chiedere una ragione migliore per uscire nelle strade e celebrare - ha dichiarato uno degli organizzatori della parata - Molte persone pensano che i rapporti omosessuali siano immorali: adesso sanno che non e' cosi. Un'altra massiccia sfilata si e' svolta a San Francisco, dove gli attivisti gay hanno chiesto sostegni per premere per la approvazione al Senato della California di una legge che concede maggiori benefici alle coppie gay mettendole sullo stesso piano di quelle eterosessauli. Alla manifestazione a San Francisco ha partecipato anche Tom Ammiano, in lizza per diventare il primo sindaco gay di San Francisco.

Roma, 09:36 Black out, nessuna interruzione tra 9 e 10:30 Salta la prima, eventuale interruzione di energia elettrica che il Gestore della rete aveva previsto per le 9 di questa mattina. Nelle prime ore di questa mattina si riusciva a far fronte alle richieste di energia e il gestore ha comunicato alle aziende (Enel e municipalizzate) che il piano di sospensione dell'erogazione non sarebbe stato attuato nella fascia oraria 9:00-10:30. Restano, naturalmente, lo stato di allarme e la possibilità di black out nelle fasce successive.

Firenze, 10:24 Scossa terremoto quarto grado Richter tra Pisa e Livorno

Avvertita scossa di terremoto 4.1 della scala Richter alle 9.04 di questa mattina con epicentro in mare aperto, a 15 chilometri dalla costa tra Pisa e Livorno. La scossa si è sentita in modo particolare a Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, ma è stata avvertita anche nel centro di Pisa e a Livorno. Non sono al momento segnalati danni, solo la caserma dei carabinieri di Marina di Pisa è stata lievemente lesionata.

gror030630 (last edited 2008-06-26 09:49:13 by anonymous)