Differences between revisions 2 and 4 (spanning 2 versions)
Revision 2 as of 2003-09-04 07:36:21
Size: 1572
Editor: anonymous
Comment:
Revision 4 as of 2003-09-04 10:09:52
Size: 5304
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 1: Line 1:
=== gRor delle 13 ===

‘’’iraq’’’

Ennesimo attacco contro le forze statunitensi a Fallujah, uno dei principali bastioni dei fedelissimi dell'ex regime di Saddam Hussein, una sessantina di chilometri a ovest di Baghdad.
Secondo testimoni, un convoglio militare americano di carri armati e autoblindo è stato fatto bersaglio ad almeno tre colpi di lancia-granate mentre stava passando per il quartiere di al-Jamhuriyah, in pieno centro cittadino.
E' stato colpito un tank, che ha preso fuoco, mentre un secondo proietto si è abbattuto su una casa. Nessun ferito.



‘’’chile’’’


Ha provocato rabbia e sconcerto tra i familiari dei ‘desaparecidos’ l’ordinanza con cui il sindaco di Recoleta (Santiago), Gonzalo Cornejo, ha ordinato la chiusura del cimitero locale in occasione del 30esimo anniversario del golpe di Augusto Pinochet, il prossimo 11 settembre. “È la decisione più assurda che si poteva prendere” ha dichiarato alla stampa la presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime del regime Mireya García – è una violenza contro chiunque ma in particolare contro i familiari che ogni anni ricordano nel memoriale del cimitero i propri cari”. Ma il primo cittadino di Recoleta è apparso irremobivile: “la mia responsabilità è vigilare sui beni di proprietà del comune – ha ribattuto Cornejo al quotidiano ‘La Segunda’ – il campo santo resterà assolutamente chiuso”. Il sindaco si è detto certo che quest’anno le consuete manifestazioni presso il cimitero, dove risposano anche le spoglie dell’ex presidente Salvador Allende, saranno caratterizzate da un numero più alto di incidenti rispetto agli scorsi anni. Secondo il rapporto della Commissione Rettig, istituita nel 1990 dall’allora presidente Patricio Alwyn per documentare i crimini perpetrati durante la dittatura di Pinochet (1973-’90), le vittime del regime sono state almeno 3179. Di queste 1192 sono ‘desaparecidos’.



‘’’liberia’’’

Decine di migliaia di profughi ospiti dei campi di Totota (circa 80 chilometri a nordovest di Monrovia) stanno scappando in direzione della capitale liberiana, temendo di finire vittima di nuovi attacchi e violenze. La notizia, diffusa da alcune agenzie internazionali, è confermata alla MISNA da padre Mauro Armanino, superiore regionale della Società missioni africane (Sma), uno dei pochi occidentali rimasto a Monrovia durante il recente conflitto. “Questo è il tempo della vendetta. Sono stato domenica scorsa a Totota – dice il religioso - e già migliaia di persone stavano cominciando a fuggire. La gente scappava per timore di essere uccisa, maltrattata o sequestrata, scappava per paura di ritorsioni e vendette”. Padre Armanino spiega che nell’area intorno a Totota (che da tempo ospita tra i 40 e i 45mila profughi) alcuni villaggi erano stati incendiati e diverse persone si erano date alla fuga. “I fuggitivi sono passati dai campi profughi e gli sfollati, vedendoli, si sono sentiti anch’essi in pericolo” continua il missionario. I profughi sono stati inoltre messi in allarme da rumori di arma da fuoco e colpi di mortaio provenienti dalle zone vicine. Il missionario ritiene che, con ogni probabilità, i profughi si stiano dirigendo verso Salala - circa 25 chilometri a sud di Totota e intorno ai 70 chilometri a nord di Monrovia - dove sono stati costruiti campi di accoglienza, sebbene privi di servizi. “Questa situazione conviene anche ai governativi – è il commento di padre Armanino – perché chi scappa è costretto a lasciare indietro parte dei propri beni, che vengono puntualmente depredati. Le sofferenze del popolo liberiano, purtroppo, non sono ancora finite”.



Line 3: Line 27:
Il governo colombiano ''vede positivamente'' la possibilita' che rappresentanti dell'Onu e delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) si incontrino in territorio brasiliano. Lo ha reso noto il ministro degli esteri colombiano, Carolina Barco. Reagendo a notizie insistenti provenienti da Brasilia, il ministro ha precisato che comunque fra le condizioni per avanzare in un negoziato con la guerriglia vi sono ''la cessazione delle ostilita''' e ''l'accettazione da parte delle Farc della base negoziate posta dal governo'' di Bogota'. Ieri il consigliere per le relazioni internazionali del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, Marco Aurelio Garcia, ha indicato che il capo dello stato brasiliano offrirà la disponibilità del suo Paese ad accogliere un 'faccia a faccia' fra l'inviato speciale dell'Onu, James Lemoyne, e il 'numero due' delle Farc, Raul Reyes, in occasione di un vertice il 15 settembre con il collega Alvaro Uribe in Colombia. '''Colombia'''
Line 5: Line 29:
Il governo colombiano ''vede positivamente'' la possibilita' che rappresentanti dell'Onu e delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) si incontrino in territorio brasiliano. Lo ha reso noto il ministro degli esteri colombiano, Carolina Barco. Reagendo a notizie insistenti provenienti da Brasilia, il ministro ha precisato che comunque fra le condizioni per avanzare in un negoziato con la guerriglia vi sono ''la cessazione delle ostilità'' e ''la accettazione da parte delle Farc della base negoziate posta dal governo'' di Bogotà. Ieri il consigliere per le relazioni internazionali del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, Marco Aurelio Garcia, ha indicato che il capo dello stato brasiliano offrirà la disponibilità del suo Paese ad accogliere un 'faccia a faccia' fra l'inviato speciale dell'Onu, James Lemoyne, e il 'numero due' delle Farc, Raul Reyes, in occasione di un vertice il 15 settembre con il collega Alvaro Uribe in Colombia.

'''Usa'''

gRor delle 13

‘’’iraq’’’

Ennesimo attacco contro le forze statunitensi a Fallujah, uno dei principali bastioni dei fedelissimi dell'ex regime di Saddam Hussein, una sessantina di chilometri a ovest di Baghdad. Secondo testimoni, un convoglio militare americano di carri armati e autoblindo è stato fatto bersaglio ad almeno tre colpi di lancia-granate mentre stava passando per il quartiere di al-Jamhuriyah, in pieno centro cittadino. E' stato colpito un tank, che ha preso fuoco, mentre un secondo proietto si è abbattuto su una casa. Nessun ferito.

‘’’chile’’’

Ha provocato rabbia e sconcerto tra i familiari dei ‘desaparecidos’ l’ordinanza con cui il sindaco di Recoleta (Santiago), Gonzalo Cornejo, ha ordinato la chiusura del cimitero locale in occasione del 30esimo anniversario del golpe di Augusto Pinochet, il prossimo 11 settembre. “È la decisione più assurda che si poteva prendere” ha dichiarato alla stampa la presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime del regime Mireya García – è una violenza contro chiunque ma in particolare contro i familiari che ogni anni ricordano nel memoriale del cimitero i propri cari”. Ma il primo cittadino di Recoleta è apparso irremobivile: “la mia responsabilità è vigilare sui beni di proprietà del comune – ha ribattuto Cornejo al quotidiano ‘La Segunda’ – il campo santo resterà assolutamente chiuso”. Il sindaco si è detto certo che quest’anno le consuete manifestazioni presso il cimitero, dove risposano anche le spoglie dell’ex presidente Salvador Allende, saranno caratterizzate da un numero più alto di incidenti rispetto agli scorsi anni. Secondo il rapporto della Commissione Rettig, istituita nel 1990 dall’allora presidente Patricio Alwyn per documentare i crimini perpetrati durante la dittatura di Pinochet (1973-’90), le vittime del regime sono state almeno 3179. Di queste 1192 sono ‘desaparecidos’.

‘’’liberia’’’

Decine di migliaia di profughi ospiti dei campi di Totota (circa 80 chilometri a nordovest di Monrovia) stanno scappando in direzione della capitale liberiana, temendo di finire vittima di nuovi attacchi e violenze. La notizia, diffusa da alcune agenzie internazionali, è confermata alla MISNA da padre Mauro Armanino, superiore regionale della Società missioni africane (Sma), uno dei pochi occidentali rimasto a Monrovia durante il recente conflitto. “Questo è il tempo della vendetta. Sono stato domenica scorsa a Totota – dice il religioso - e già migliaia di persone stavano cominciando a fuggire. La gente scappava per timore di essere uccisa, maltrattata o sequestrata, scappava per paura di ritorsioni e vendette”. Padre Armanino spiega che nell’area intorno a Totota (che da tempo ospita tra i 40 e i 45mila profughi) alcuni villaggi erano stati incendiati e diverse persone si erano date alla fuga. “I fuggitivi sono passati dai campi profughi e gli sfollati, vedendoli, si sono sentiti anch’essi in pericolo” continua il missionario. I profughi sono stati inoltre messi in allarme da rumori di arma da fuoco e colpi di mortaio provenienti dalle zone vicine. Il missionario ritiene che, con ogni probabilità, i profughi si stiano dirigendo verso Salala - circa 25 chilometri a sud di Totota e intorno ai 70 chilometri a nord di Monrovia - dove sono stati costruiti campi di accoglienza, sebbene privi di servizi. “Questa situazione conviene anche ai governativi – è il commento di padre Armanino – perché chi scappa è costretto a lasciare indietro parte dei propri beni, che vengono puntualmente depredati. Le sofferenze del popolo liberiano, purtroppo, non sono ancora finite”.

GR ORE 9.30

Colombia

Il governo colombiano vede positivamente la possibilita' che rappresentanti dell'Onu e delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) si incontrino in territorio brasiliano. Lo ha reso noto il ministro degli esteri colombiano, Carolina Barco. Reagendo a notizie insistenti provenienti da Brasilia, il ministro ha precisato che comunque fra le condizioni per avanzare in un negoziato con la guerriglia vi sono la cessazione delle ostilità e la accettazione da parte delle Farc della base negoziate posta dal governo di Bogotà. Ieri il consigliere per le relazioni internazionali del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, Marco Aurelio Garcia, ha indicato che il capo dello stato brasiliano offrirà la disponibilità del suo Paese ad accogliere un 'faccia a faccia' fra l'inviato speciale dell'Onu, James Lemoyne, e il 'numero due' delle Farc, Raul Reyes, in occasione di un vertice il 15 settembre con il collega Alvaro Uribe in Colombia.

Usa

Gli Stati Uniti hanno chiesto la possibilità di rinviare di tre anni la scadenza dell'aprile 2004, momento al quale avrebbero dovuto avere distrutto almeno il 45 percento delle armi chimiche in loro possesso. Lo ha indicato in serata a Washington il Pentagono, ricordando che la Convenzione internazionale sulle armi chimiche (Cwc) prevede la possibilita' di rinviare scadenze di questo tipo se necessario. La Convenzione Cwc stabilisce che il 100 per cento delle armi chimiche vengano distrutte entro il 2007. Al giorno d'oggi gli Usa ne hanno distrutto soltanto il 23 per cento

gror030904 (last edited 2008-06-26 09:55:22 by anonymous)