GR ORE 9.30

.

Sharon

E’iniziata oggi la prima visita ufficiale di un capo di governo israeliano in India: il primo ministro Ariel Sharon è stato accolto da il suo omologo Atal Behari Vajpayee a New Delhi, circondato da imponenti misure di sicurezza. Finalizzata a rafforzare i legami tra le due potenze nucleari, i cui rapporti diplomatici sono stati avviati solo 11 anni fa, la visita sembra concentrata su tematiche di sicurezza internazionale e cooperazione militare. Tra i due Paesi sono in atto importanti trattative commerciali per sistemi radar bellici, dopo che, poche settimane fa, Washington ha tolto le sue riserve affinché Tel Aviv possa vendere armamenti a New Delhi. I rapporti tra i due Stati con il comune alleato statunitense sono ugualmente nell’agenda dell’incontro.Questa visita, che è la prima di un leader israeliano nel Paese asiatico, ha suscitato le preoccupazioni del Pakistan, che teme un'alleanza definita "pericolosa". Penso che una tale collaborazione dovrebbe essere evitata a qualsiasi costo", ha sottolineato il portavoce del ministero pachistano degli affari esteri Masud Khan, aggiungendo che questa cooperazione metterebbe a rischio la pace nella regione.

Numerose strade della capitale indiana sono state chiuse al traffico, la polizia è schierata in forze mentre anche agenti israeliani controllano la situazione. Organizzazioni comuniste e musulmane, che già ieri avevano protestato all'arrivo del premier israelianocritiche per la politica di Israele nei confronti dei palestinesi, hanno promesso manifestazioni di protesta contro il premier israeliano. Contestata, in particolare, la prevista visita di Sharon al museo che ricorda l’opera del Mahatma Gandhi, guida spirituale e politico della non-violenza

Palestina

L'esercito israeliano ha compiuto oggi incursioni a Tulkarem e a Hebron, in Cisgiordania. I soldati israeliani hanno circondato un palazzo di otto piani a Hebron alla ricerca di un dirigente di Hamas, hanno evacuato i residenti e hanno poi cannoneggiato l'edificio e un palestinese è rimasto gravemente ferito. Tutto questo mentre il nuovo premier Abu Ala propone a Isarele una nuova tregua. Da Gaza arriva, intanto, la prima risposta dei movimenti radicali palestinesi, la Jihad Islamica e Hamas: “Ogni governo palestinese che abbia peso dovrà affermare il diritto del nostro popolo alla resistenza e all'autodifesa, e dovrà proteggerlo dall’aggressione e dal blocco” ha detto un portavoce della Jihad. Per ora gli estremisti – che hanno rivendicato l’attentato di Gerusalemme del 19 agosto, 22 vittime – non escludono un appoggio al primo ministro, ma ribadiscono che la loro priorità è “l’interesse del popolo palestinese” e non la road map.

Corea

Des dirigeants nord-coréens ont défendu, mardi 9 septembre, le droit de leur pays à se doter d'une capacité nucléaire, à l'occasion des célébrations du 55e anniversaire del governo. a-t-on appris de source diplomatique à Pyongyang. La Corée du Nord a promis de "combattre jusqu'au bout les impérialistes" américains dans une tribune du quotidien officiel du parti préfigurant les cérémonies du 55e anniversaire de la fondation de l'Etat stalinien, qui ont débuté mardi 9 septembre. "La souveraineté, c'est la vie même de la République. Nous n'avons pas et nous ne céderons pas un pouce dans la défense des intérêts suprêmes de l'Etat et de la nation, et nous combattrons jusqu'au bout les impérialistes" américains, écrit le journal officiel du Parti des travailleurs coréens, Rodong Sinmun. "Peu importe l'évolution de la situation et peu importe les difficultés auxquelles nous pourrions avoir à faire face, le parti et le peuple persévéreront dans leur résolution à renforcer la puissance de son armement de dissuasion et d'autodéfense", poursuit l'éditorial, qui donne le ton de la fête nationale. Mais contrairement à ce qui avait été annoncé, aucun missile n'aurait été exhibé pendant les festivités. Selon un diplomate qui a souhaité gardé l'anonymat, "(lors du défilé), pas de nouveau missile, pas de nouvelles technologies militaires, que des soldats". "Le défilé a été ordinaire", a-t-il ajouté. Il a expliqué que Kim Jong-il avait assisté à cette parade d'une heure et demie depuis une tribune, mais sans prononcer de discours.

Iraq

"Passato tutto questo tempo, sono incline a ritenere che potessero ben essere fondate le affermazioni irachene, di aver distrutto tutte le armi chimiche e biologiche già possedute fino all'estate del '91". Mentre la diplomazia internazionale è al lavoro per cercare di arginare il caos e le violenze in Iraq, l'ex capo degli ispettori ONU sul disarmo ammette che forse Saddam aveva detto la verità quando, nel rapporto alle Nazioni Unite dello scorso dicembre, sostenne di non avere più armi di ditruzione di massa.

La dichiarazione irachena, un dossier di circa 12 mila pagine consegnato dal governo di Saddam Hussein il 7 dicembre venne respinta come falsa e incompleta da Stati Uniti e Gran Bretagna che accusarono Baghdad di non avere disarmato come imponeva la risoluzione 1441 del Consiglio di Sicurezza. Tre mesi dopo, USA e Gb attaccarono l'Iraq.

Blix ha ricordato che i suoi ispettori lavorarono in Iraq tre mesi e mezzo fra la fine del 2002 e l'inizio del 2003 e che non non trovarono armi di distruzione di massa. Gli esperti americani e britannici percorrono l'Iraq alla ricerca di queste armi da vari mesi ed ora hanno la possibilità di interrogare esponenti dello scomparso regime iracheno. Ma tutto, fino ad ora, si è rivelato vano. "Non posso fare mano di notare - ha chiosato l'ex diplomatico svedese intervistato alla cnn - che parte di ciò che ci si aspettava noi trovassimo si sono ruvelate non essere in realtà armi di distruizione di massa".

Diritto di asilo

Riprenderà giovedì prossimo in Commissione Affari Costituzionali il lungo e contrastato iter delle proposte di legge 1238 ed abbinate riguardanti la revisione della vigente normativa in materia di protezione umanitaria e diritto di asilo. Nel dibattito sviluppatosi sull'articolato nell'ultima decade di luglio il sottosegretario agli Interni Alfrado Mantovano aveva chiesto un rinvio dell'esame in attesa delle decisioni che su questa normativa dovranno essere assunte in sede europea entro dicembre. Mantovano aveva anche rilevato l'opportunità, in considerazione del semestre di presidenza europea, di non delineare una posizione italiana assunta dal Parlamento su questa delicata materia anticipando la iniziativa che il Governo intende assumere in linea con le indicazioni comunitarie. Il confronto in Commissione è, però, andato avanti fino alla chiusura dei lavori della Camera per le ferie estive sulla base del testo che il relatore Antonio Soda (DS) ha già in gran parte messo a punto con numerosi emendamenti all articolato base predisposto raccordando le diverse proposte sottoscritte in merito da deputati di maggioranza e di opposizione.