GR ORE 13.00

Palestina

Saer Sayuri aveva appena 13 anni. E' stato colpito alla testa da un obice israeliano mentre si trovava in un appartamento vicino alla zona degli scontri. Ferita anche una bambina di 10 anni e un uomo. L'esercito isreliano ha circondato alle prime ore della mattinata il quartiere di Abu Sneineh a Hebron (Cisgiordania) e minaccia di far saltare un edificio di otto piani se i militanti palestinesi asserragliati al suo interno non si arrenderanno.

L'assedio è cominciato all'alba: ci sono stati stati scambi di colpo da fuoco e alla battaglia hanno preso parte anche carri armati dislocati nelle vicinanze. Secondo fonti locali, i militanti assediati sono della famiglia Kawasmeh, membri di Hamas. Fonti giornalistiche israeliane aggiungono che stavano preparando un attacco suicida contro un obiettivo israeliano.

Secondo la radio militare l'esercito ha ora di fronte tre possibilità: ottenere la resa dei militanti palestinesi, ricorrere ad un blitz di una unità speciale o demolire l'intero edificio.

Wto

Hanno percorso 2.500 chilometri: tanti sono quelli che separano Citta' del Messico, la capitale, da Cancun, localita' turistica sulla costa Caraibica. Circa 700 persone, quasi tutte molto giovani, su 12 pullman e 2 furgoncini, sono arrivate a Cancun questa notte (all'alba in Italia), dopo giorni di viaggio sulle interminabili autostrade del paese mesoamericano e dopo una perquisizione della polizia alle porte della meta. Il grosso della carovana proviene da Citta' del Messico e include anche la parte piu' radicale del movimento messicano. Denominatore comune della carovana e' che nessuno accetta nessun tipo di interlocuzione con la Wto, al contrario delle molte ong, tra cui il Wwf, che partecipano ai lavori e che conducono il forum collaterale all'Hotel Sierra dove viene anche distribuito del materiale informativo o propagandistico della Wto. Per protestare, la carovana si e' divisa in tre gruppi di affinita': bianchi (pacifici), viola (situazionisti: ballano, cantano e in caso di scontri decidono che fare) e arancioni (radicali, con diverse gradazioni). Tutti, pero', agiranno unitariamente: allo scopo hanno organizzato un comitato di resistenza, con militanti incaricati di erigere barricate se la polizia dovesse caricare

- Il presidente egiziano Hosni Mubarak, in visita a Roma da domani, secondo quanto riferisce l'ambasciata egiziana a Roma avrà giovedì un incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Venerdì, Mubarak incontrerà invece il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e i presidenti di Camera e Senato Pier Ferdinando Casini e Marcello Pera.

Londra

Ingenti misure di sicurezza sono state allestite oggi a Londra in occasione dell'apertura del più grande mercato d'armi d'Europa. Più di 2.600 guardie di sicurezza e agenti di polizia stano monitorando l'area, mentre 26 funzionari di polizia del ministero della Difesa sono stati dispiegati all'interno del centro adibito per la fiera. Il timore principale delle forze dell'ordine è che scoppino incidenti a causa delle proteste di alcune associazioni contro il commercio d'armi che hanno deciso di sabotare la manifestazione in ogni modo. Paesi come Algeri, Angola, Colombia, Pakistan e India hanno inviato potenziali acquirenti all'Excel Centre di Docklands. Tra le merci in vendita - si legge sulla Bbc - anche navi da guerra, jet Eurofighter Typhoon ed elicotteri Apache. La vasta operazione di controllo da parte degli agenti costerà alle casse dello stato più di 1 milione di sterline. Ma alcuni critici della manifestazione hanno protestato affermando che il mercato attira anche Paesi che vantano dei veri e propri record in fatto di violazione dei diritti umani. E più di 60 arresti sono stati effettuati proprio all'inizio della manifestazione. L'associazione per la Campagna contro il Commercio d'Armi ha manifestato ripetutamente l'intenzione di sabotare l'evento ricorrendo ad ogni mezzo, incluso un corteo improvvisato all'interno del centro in cui si svolge la fiera.

Lega araba

Il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa, ha incontrato oggi al Cairo il nuovo ministro degli Esteri iracheno, Hoshyar Zebari, per informarlo della decisione dell'organizzazione di permettere all'Iraq di riprendere il suo posto nella Lega, vacante dall'aprile scorso, dalla caduta del regime di Saddam Hussein. La questione, che aveva diviso i rappresentanti della Lega, era stati risolta ieri, durante un incontro dei ministri degli Esteri dei 22 stati rappresentati iniziato ieri sera e conclusosi questa mattina: il compromesso trovato e' di permettere all'Iraq di riprendere il suo posto per un periodo di un anno.. I ministri hanno comunque sottolineato che la riammissione vale per un anno, in attesa che l'Iraq prepari la nuova Costituzione, convochi le elezioni e crei un governo nazionale.

WTO

"No Omc". E' stato scritto sulla sabbia di una delle piu´ belle spiagge di Cancún e il vento non l´ha cancellato. Perche i caratteri erano corpi. Quelli nudi di circa 50 attivisti che hanno risposto all'appello del Direct Action Network (Dan) per 'aprire le danze' della protesta noglobal contro il vertice del Wto, che inizia il 14 in uno dei centri conferenze della zona Hotelera di Cancún. L'azione e durata poco, il tempo di stendersi sulla spiaggia, sistemarsi in modo da formare un "No Omc" e lasciare il tempo ai "companeros" di scattare foto dall´alto. L´iniziativa si e´svolta pacificamente, la polizia e´rimasta a vigilare senza intervenire. Uno degli intenti degli attivisti era proprio quello di saggiare l´atteggiamento delle forze dell´ordine, in vista delle altre mobilitazioni contro il round del Wto

Onu

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan arriverà a Ginevra già domani mattina e si tratterrà nella città svizzera fino a domenica: lo ha annunciato oggi una portavoce dell'Onu senza pero' confermare ufficialmente la riunione dei ministri dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, in programma il 13 settembre a Ginevra. Venerdi' prossimo - ha annunciato la portavoce - Annan presiedera' una riunione sulla sicurezza del personale dell'Onu in Iraq dopo l'attentato del 19 agosto scorso a Baghdad in cui perse la vita insieme ad altre 22 persone Sergio Vieira de Mello, Alto commissario dell'Onu per i diritti umani e rappresentante delle Nazioni Unite in Iraq. Le discussioni di venerdi' sulle misure di sicurezza si svolgeranno nell'ambito del comitato permanente inter- organizzazioni (Iasc) che coordina il lavoro umanitario delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non governative e del movimento della Croce rossa (Cicr). Al suo arrivo a Ginevra mercoledi' Annan si rechera' presso la sede dell'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani, per la prima volta dall'attentato di Baghdad.

Ogm

La semplice presenza di residui di proteine transgeniche in nuovi prodotti alimentari non impedisce la loro immissione in commercio, mediante una procedura semplificata, se non vi sono rischi per la salute umana. Tuttavia, se uno Stato membro ha motivi fondati per sospettare l'esistenza di un simile rischio, puo' limitare provvisoriamente o sospendere la commercializzazione e l'utilizzo sul suo territorio. Questa la sentenza della Corte di giustizia Ue del Lussemburgo nella causa che opponeva la Monsanto ed altre imprese attive nel settore della biotecnologia all'Italia per aver vietato l'immissione sul mercato di alcuni prodotti alimentari con granturco geneticamente modificato.

== GR ORE 9.30 ==

Sharon

E’iniziata oggi la prima visita ufficiale di un capo di governo israeliano in India: il primo ministro Ariel Sharon è stato accolto da il suo omologo Atal Behari Vajpayee a New Delhi, circondato da imponenti misure di sicurezza. Finalizzata a rafforzare i legami tra le due potenze nucleari, i cui rapporti diplomatici sono stati avviati solo 11 anni fa, la visita sembra concentrata su tematiche di sicurezza internazionale e cooperazione militare. Tra i due Paesi sono in atto importanti trattative commerciali per sistemi radar bellici, dopo che, poche settimane fa, Washington ha tolto le sue riserve affinché Tel Aviv possa vendere armamenti a New Delhi. I rapporti tra i due Stati con il comune alleato statunitense sono ugualmente nell’agenda dell’incontro.Questa visita, che è la prima di un leader israeliano nel Paese asiatico, ha suscitato le preoccupazioni del Pakistan, che teme un'alleanza definita "pericolosa". Penso che una tale collaborazione dovrebbe essere evitata a qualsiasi costo", ha sottolineato il portavoce del ministero pachistano degli affari esteri Masud Khan, aggiungendo che questa cooperazione metterebbe a rischio la pace nella regione.

Numerose strade della capitale indiana sono state chiuse al traffico, la polizia è schierata in forze mentre anche agenti israeliani controllano la situazione. Organizzazioni comuniste e musulmane, che già ieri avevano protestato all'arrivo del premier israelianocritiche per la politica di Israele nei confronti dei palestinesi, hanno promesso manifestazioni di protesta contro il premier israeliano. Contestata, in particolare, la prevista visita di Sharon al museo che ricorda l’opera del Mahatma Gandhi, guida spirituale e politico della non-violenza

Palestina

L'esercito israeliano ha compiuto oggi incursioni a Tulkarem e a Hebron, in Cisgiordania. I soldati israeliani hanno circondato un palazzo di otto piani a Hebron alla ricerca di un dirigente di Hamas, hanno evacuato i residenti e hanno poi cannoneggiato l'edificio e un palestinese è rimasto gravemente ferito. Tutto questo mentre il nuovo premier Abu Ala propone a Isarele una nuova tregua. Da Gaza arriva, intanto, la prima risposta dei movimenti radicali palestinesi, la Jihad Islamica e Hamas: “Ogni governo palestinese che abbia peso dovrà affermare il diritto del nostro popolo alla resistenza e all'autodifesa, e dovrà proteggerlo dall’aggressione e dal blocco” ha detto un portavoce della Jihad. Per ora gli estremisti – che hanno rivendicato l’attentato di Gerusalemme del 19 agosto, 22 vittime – non escludono un appoggio al primo ministro, ma ribadiscono che la loro priorità è “l’interesse del popolo palestinese” e non la road map.

Corea

Des dirigeants nord-coréens ont défendu, mardi 9 septembre, le droit de leur pays à se doter d'une capacité nucléaire, à l'occasion des célébrations du 55e anniversaire del governo. a-t-on appris de source diplomatique à Pyongyang. La Corée du Nord a promis de "combattre jusqu'au bout les impérialistes" américains dans une tribune du quotidien officiel du parti préfigurant les cérémonies du 55e anniversaire de la fondation de l'Etat stalinien, qui ont débuté mardi 9 septembre. "La souveraineté, c'est la vie même de la République. Nous n'avons pas et nous ne céderons pas un pouce dans la défense des intérêts suprêmes de l'Etat et de la nation, et nous combattrons jusqu'au bout les impérialistes" américains, écrit le journal officiel du Parti des travailleurs coréens, Rodong Sinmun. "Peu importe l'évolution de la situation et peu importe les difficultés auxquelles nous pourrions avoir à faire face, le parti et le peuple persévéreront dans leur résolution à renforcer la puissance de son armement de dissuasion et d'autodéfense", poursuit l'éditorial, qui donne le ton de la fête nationale. Mais contrairement à ce qui avait été annoncé, aucun missile n'aurait été exhibé pendant les festivités. Selon un diplomate qui a souhaité gardé l'anonymat, "(lors du défilé), pas de nouveau missile, pas de nouvelles technologies militaires, que des soldats". "Le défilé a été ordinaire", a-t-il ajouté. Il a expliqué que Kim Jong-il avait assisté à cette parade d'une heure et demie depuis une tribune, mais sans prononcer de discours.

Iraq

"Passato tutto questo tempo, sono incline a ritenere che potessero ben essere fondate le affermazioni irachene, di aver distrutto tutte le armi chimiche e biologiche già possedute fino all'estate del '91". Mentre la diplomazia internazionale è al lavoro per cercare di arginare il caos e le violenze in Iraq, l'ex capo degli ispettori ONU sul disarmo ammette che forse Saddam aveva detto la verità quando, nel rapporto alle Nazioni Unite dello scorso dicembre, sostenne di non avere più armi di ditruzione di massa.

La dichiarazione irachena, un dossier di circa 12 mila pagine consegnato dal governo di Saddam Hussein il 7 dicembre venne respinta come falsa e incompleta da Stati Uniti e Gran Bretagna che accusarono Baghdad di non avere disarmato come imponeva la risoluzione 1441 del Consiglio di Sicurezza. Tre mesi dopo, USA e Gb attaccarono l'Iraq.

Blix ha ricordato che i suoi ispettori lavorarono in Iraq tre mesi e mezzo fra la fine del 2002 e l'inizio del 2003 e che non non trovarono armi di distruzione di massa. Gli esperti americani e britannici percorrono l'Iraq alla ricerca di queste armi da vari mesi ed ora hanno la possibilità di interrogare esponenti dello scomparso regime iracheno. Ma tutto, fino ad ora, si è rivelato vano. "Non posso fare mano di notare - ha chiosato l'ex diplomatico svedese intervistato alla cnn - che parte di ciò che ci si aspettava noi trovassimo si sono ruvelate non essere in realtà armi di distruizione di massa".

Diritto di asilo

Riprenderà giovedì prossimo in Commissione Affari Costituzionali il lungo e contrastato iter delle proposte di legge 1238 ed abbinate riguardanti la revisione della vigente normativa in materia di protezione umanitaria e diritto di asilo. Nel dibattito sviluppatosi sull'articolato nell'ultima decade di luglio il sottosegretario agli Interni Alfrado Mantovano aveva chiesto un rinvio dell'esame in attesa delle decisioni che su questa normativa dovranno essere assunte in sede europea entro dicembre. Mantovano aveva anche rilevato l'opportunità, in considerazione del semestre di presidenza europea, di non delineare una posizione italiana assunta dal Parlamento su questa delicata materia anticipando la iniziativa che il Governo intende assumere in linea con le indicazioni comunitarie. Il confronto in Commissione è, però, andato avanti fino alla chiusura dei lavori della Camera per le ferie estive sulla base del testo che il relatore Antonio Soda (DS) ha già in gran parte messo a punto con numerosi emendamenti all articolato base predisposto raccordando le diverse proposte sottoscritte in merito da deputati di maggioranza e di opposizione.