5897
Comment:
|
11650
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 38: | Line 38: |
'''Argentina''' | "CILE" da chile.indymedia.org |
Line 40: | Line 41: |
Martedì l'argentina aveva annunciato che non avrebbe pagato la rata del debito nei confronti del FMI, diventando così il paese più insolvente di tutti, data l'entità della somma. E oggi, il FMI, per far fronte alla crisi, annuncia la firma di un accordo, che posticipa al 2006 il pagamento di tutte le rate, con retroattività al 1 settebre 2003. L'argentina dunque non è più insolvente: ma il braccio di ferro tra Kirckner e i grandi banchieri difficilmente potrebbe essere replicato dalle altre economie strozzate dalle politiche monetarie internazionali, come la LIberia o il Sudan. |
Occupate 3 ambasciate in Cile. Gruppi di sinistra e per i Diritti Umani sono entrati illegalmente all'interno di 3 imbasciate. Hanno realizzato un'occupazione simultanea delle sedi diplomatiche di Messico, Svezia e Portogallo. Cesar Queiroz, coordinatore della mobilitazione, ha dichiarato che l'obiettivo era quello di richiedere una serie di provvedimenti per la "piena applicazione della Giustizia in accordo con il diritto internazionale in materia di rispetto dei diritti umani". Quiroz ha sostenuto che esigono dai governi delle rispettive sedi e dagli organismi internazionali che venga individuato un "ispettore, osservatore o relatore che abbia conoscenza dei provvedimenti che sta studiando il governo cileno in materia di diritti umani, che tenga sotto osservazione il lavoro dei tribunali e aggiorni poi gli organismi internazionali". Le occupazioni saranno mantenute fino a che le sedi diplomatiche "occupate" non dichiarino di aver preso piena coscienza delle richieste dei manifestanti. |
Line 51: | Line 64: |
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso ieri sera un palestinese che tentava di danneggiare una barriera di sicurezza tra la Cisgiordania e Israele. | |
Line 52: | Line 66: |
Intanto l'esercito israeliano ha distrutto questa notte diverse abitazioni a Ramllah e Hebron | Nuova incursione dei soldati israeliani nella Striscia di Gaza: all'alba truppe appoggiate da autoblindo e da ruspe corazzate sono penetrate per parecchie centinaia di metri nel campo profughi di Rafah, situato in una zona nel settore sud dell'enclave teoricamente sotto l'esclusivo controllo dell'Autorita' Nazionale Palestinese. Lo hanno denunciato fonti dei servizi di sicurezza della stessa Anp, secondo cui gli occupanti hannop sparato a ripietizione colpi di avvertimento in aria per tenere a distanza la popolazione; quindi hanno proceduto alla demolizione di una quindicina di abitazioni, prima di ritirarsi rapidamente. Sei palestinesi e due soldati sono rimasti feriti nell'operazione. Secondo fonti militari israeliane, le abitazioni venivano utilizzate per lanciare granate e razzi contro le posizioni israeliane. Sempre l'esercito israeliano ha anche distrutto questa notte a Hebron, in Cisgiordania, la casa di Abdullah Kawasme, ex capo dell'ala militare di Hamas per la città. Kawasme era stato ucciso dall'esercito israeliano da diversi mesi. Nella notte, altre due case sono state distrutte sempre in Cisgiordania: una vicino al quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah e l'altra nella periferia di Beitunia. '''IRAQ''' E' stata arrestata ieri sera a Baghdad, dalle forze americane, l'inviata della TV araba Al-Jazeera, Atwar Bahajat. Ne dà notizia l'emittente del Qatar. Dalle prime informazioni raccolte, l'arresto sarebbe avvenuto subito dopo lo scoppio di un ordigno esplosivo nella zona del ponte di Ghazali, nel centro della capitale. In seguito all'esplosione sarebbe morto un militare americano e sarebbe scoppiato uno scontro a fuoco tra soldati alleati e miliziani della resistenza irachena. La giornalista è stata arrestata insieme al suo cameraman che si trovavano nella zona nel momento dell'esplosione, senza un motivo ufficiale. Intanto in Spagna scade oggi il tempo massimo della custodia cautelare per il giornalista di Al Jazeera Taysir Allouni. Si attende quindi per oggi la liberazione dell'inviato dell'emittente del Qatar accusato di avere legami con Al-Qaida. '''CECENIA''' Una donna e' morta e sette altri civili sono rimasti feriti gravemente nell'esplosione di una bomba al passaggio di un trattore in un villaggio nella regione di Sunzha,in Cecenia secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax. '''Argentina''' Martedì l'argentina aveva annunciato che non avrebbe pagato la rata del debito nei confronti del FMI, diventando così il paese più insolvente di tutti, data l'entità della somma. E oggi, il FMI, per far fronte alla crisi, annuncia la firma di un accordo, che posticipa al 2006 il pagamento di tutte le rate, con retroattività al 1 settebre 2003. L'argentina dunque non è più insolvente: ma il braccio di ferro tra Kirckner e i grandi banchieri difficilmente potrebbe essere replicato dalle altre economie strozzate dalle politiche monetarie internazionali, come la LIberia o il Sudan. Svezia , morta Anna Lindh il ministro accoltellato ieri STOCCOLMA - Anna Lindh è morta. Il ministro degli Esteri svedese, accoltellata ieri da uno sconosciuto, non ce l'ha fatta. Troppo gravi e troppo profonde le ferite al fegato, al petto e all'addome. Aveva 46 anni, madre di due figli ed era uno dei politici più popolari del Paese. "E' un grande lutto", ha detto in lacrime il premier Goran Perssson in una conferenza stampa. "Canada" OGM: IN VIGORE LA ‘BIOSICUREZZA’ Da oggi entra in vigore il protocollo di Cartagena, l’accordo internazionale sulla ‘biosicurezza’. Scopo del trattato è di arrivare ad una estesa e condivisa regolamentazione del trasporto e la diffusione dei cosiddetti organismi geneticamente modificati (ogm), ovvero ‘sementi’ e prodotti agroalimentari nati dalle biotecnologie e destinati sia al consumo diretto che alla trasformazione industriale. L'accordo ufficiale è stato raggiunto a Montreal, in Canada, il 29 gennaio 2000 tra numerosissime difficoltà. Gli Stati Uniti vedevano nel trattato l'imposizione di vincoli all'esportazione di prodotti transgenici in contrasto con la liberalizzazione del commercio mondiale; decisamente più cauti gli europei che si facevano promulgatori di un "principio di precauzione". Il protocollo rappresenta una prima applicazione a livello internazionale del principio precauzionale e dell'identificazione degli ogm. Sulla base della procedura di ‘accordo preliminare dato in cognizione di causa’ (Aia, Advanced Informed Agreement) il Paese importatore e aderente al trattato deve avere accesso a tutte le informazioni necessarie per valutare i rischi ambientali legati agli ogm e ha anche il diritto di prendere una decisione prima dell'importazione. Tale provvedimento è particolarmente importante per i Paesi in via di sviluppo che non dispongono ancora di legislazioni nazionali nell'ambito delle biotecnologie. Limite del protocollo, ma anche effetto del necessario compromesso, è che le informazioni non saranno fornite da fonti indipendenti ma necessariamente dai Paesi produttori. Attualmente al protocollo di Cartagena aderiscono 57 stati più l’Unione Europea. |
Fede se ti sembrano lunghi tagliali!!! in bocca al lupo
GR ORE 9.30
Wto
E' morto il contadino coreano che si era pugnalato ieri, durante le proteste contro il vertice del Wto. Le sue condizioni erano gravi fin dall'inizio, poichè il ragazzo aveva diretto il pugnale contro il petto, colpendo organi vitali. La morte ha scosso i partecipanti alle manifestazioni, non certo il vertice stesso, che si apre nella assoluta indifferenza a ciò che lo circonda. Ma le mobilitazioni non si fermano: nella notte, doiverse manifestazioni spontanee si sono svolte, mentre presidi si attuano un pò ovunque. Ma intanto sembra che il governo messicano abbia deciso di espellere tutti i ocreani, per evitare il ripetersi di episodi smili, ma soprattutto nel timore che la rabbia dei contadini si manifesti in maniera più decisa.
11 settembre
Era l'11 settembre. Distolti dalla loro missione ordinaria da piloti pronti a tutto, gli aerei si scagliano verso il cuore della grande città per abbattere i simboli di un sistema politico inviso. Tutto accade in un lampo: deflagrazioni, facciate che saltano in aria, crolli di edifici in un fracasso infernale. I superstiti atterriti fuggono coperti di calcinacci e di polvere. I media diffondono la tragedia in diretta...
New York, 2001? No, Santiago del Cile, 11 settembre 1973.
Cominciva così l'articolo di Ignacio Ramonet su Le monde diplomatique dell'ottobre 2001, a ricordare che quella data, e quei fatti, erano accaduti già una volta, anche se diverso sarebbe stato l'impatto che avrebbero avuto sul mondo. Oggi l'america si appresta a ricordare quest'anniversario ocn le parole di odio di Bush, che chiede più poteri e più restrizioni della libertà, che chiede di inasprire le leggi antiterrorismo e di negare i diritti agli indagati. 5000 persone in carcere, di cui non si sanno neppure i nomi, sono il risultato della repressione interna, migliaia di morti il risultato delle guerre condotte all'estero per vendicare il suo paese. E proprio oggi Al Jazeera diffonde un video e un messaggio di osama Bin Laden, che promette altri attacchi, e fa tremare l'america, che si sente presa in giro due volte: dal suo presidente, e dal suo ex amico ora nemico, quel Bin Laden che bush assicurava ormai morto, o incapace di nuocere....
Chile
Il cile ricorda oggi trenta anni dalla morte di Salvador Allende, l'assalto alla Moneda, la presa di potere da parte di Pinochet, e gli anni sanguinosi della dittature. Imponenti misure di sicurezza sono state prese dal governo, che deve fare fronte alla rabbia della popolazione che ancora, dopo 13 anni dalla fine del potere di PInochet, non ha avuto risposta su quegli anni terribili. il Decreto legge 2191 del 1978, conosciuto come legge di amnistia (da l'immunità dai procedimenti giudiziari ai militari implicati negli abusi dei diritti umani commessi all'indomani del colpo di Stato fino al marzo 1978), e l'ampia giurisdizione di cui godono i tribunali militari hanno 'tutelato' nel tempo gli aguzzini di centinaia di 'desaparecidos', torturati e uccisi. L'Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) sottolinea come in diversi Stati, pur evolutisi in senso democratico, siano state votate leggi garantiste nei confronti di ex criminali, con la conseguente doppia infamia nei confronti delle vittime di allora e di oggi. Solo in Argentina di recente il Parlamento, su iniziativa del presidente Kirchner, ha annullato le leggi di 'Obbedienza dovuta ' e 'Punto finale ', sulle quali si deve pronunciare la Corte Suprema, aprendo la strada al libero decorso della giustizia nei confronti degli autori di crimini contro l'umanità. Rimane però il triste quadro di Paesi come il Paraguay, l'Uruguay, il Brasile, il Perù, il Messico e il Guatemala dove emerge, secondo l'Omct, una "deficienza cronica nella volontà di giustizia".
"CILE" da chile.indymedia.org
Occupate 3 ambasciate in Cile.
Gruppi di sinistra e per i Diritti Umani sono entrati illegalmente all'interno di 3 imbasciate. Hanno realizzato un'occupazione simultanea delle sedi diplomatiche di Messico, Svezia e Portogallo. Cesar Queiroz, coordinatore della mobilitazione, ha dichiarato che l'obiettivo era quello di richiedere una serie di provvedimenti per la "piena applicazione della Giustizia in accordo con il diritto internazionale in materia di rispetto dei diritti umani". Quiroz ha sostenuto che esigono dai governi delle rispettive sedi e dagli organismi internazionali che venga individuato un "ispettore, osservatore o relatore che abbia conoscenza dei provvedimenti che sta studiando il governo cileno in materia di diritti umani, che tenga sotto osservazione il lavoro dei tribunali e aggiorni poi gli organismi internazionali". Le occupazioni saranno mantenute fino a che le sedi diplomatiche "occupate" non dichiarino di aver preso piena coscienza delle richieste dei manifestanti.
Palestina
La seduta del Parlamento palestinese chiamata a votare la fiducia al premier designato Ahmad Qoreï, alias Abu Ala, attesa per le 11.00 locali a Ramallah, è stata rinviata, senza ulteriori precisazioni da parte delle fonti ufficiali Anp. Da Gerusalemme, intanto, la radio israeliana rilancia un'intervista al ministro degli Esteri Sylvan Shalom, che avverte: "Se ci sarà un voto in seno al gabinetto, ci sarà una maggioranza favorevole all'esilio di Arafat. Ma non sono sicuro che la questione verrà messa ai voti".
"Alcuni responsabili della sicurezza che si sono opposti nel passato a questa misura sono ora favorevoli: tutti oggi la sostengono. Ma non sono sicuro che ci sarà un voto, per considerazioni di sicurezza e politiche". L'espulsione di Arafat è caldeggiata da mesi dalla destra israeliana e lo stesso Shalom, dopo l'attentato suicida di Hamas del 2 giugno 2001 in una discoteca di Tel Aviv, si è più volte dichiarato favorevole al provvedimento. Il premier Ariel Sharon, rientrato in tutta fretta dal viaggio ufficiale in India dopo gli attentati di martedì, riunirà nel tardo pomeriggio il gabinetto di ciurezza per esaminare la situazione. E sul tavolo, assicurano fonti vicine al premier, tornerà la questione Arafat.
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso ieri sera un palestinese che tentava di danneggiare una barriera di sicurezza tra la Cisgiordania e Israele.
Nuova incursione dei soldati israeliani nella Striscia di Gaza: all'alba truppe appoggiate da autoblindo e da ruspe corazzate sono penetrate per parecchie centinaia di metri nel campo profughi di Rafah, situato in una zona nel settore sud dell'enclave teoricamente sotto l'esclusivo controllo dell'Autorita' Nazionale Palestinese. Lo hanno denunciato fonti dei servizi di sicurezza della stessa Anp, secondo cui gli occupanti hannop sparato a ripietizione colpi di avvertimento in aria per tenere a distanza la popolazione; quindi hanno proceduto alla demolizione di una quindicina di abitazioni, prima di ritirarsi rapidamente. Sei palestinesi e due soldati sono rimasti feriti nell'operazione. Secondo fonti militari israeliane, le abitazioni venivano utilizzate per lanciare granate e razzi contro le posizioni israeliane.
Sempre l'esercito israeliano ha anche distrutto questa notte a Hebron, in Cisgiordania, la casa di Abdullah Kawasme, ex capo dell'ala militare di Hamas per la città. Kawasme era stato ucciso dall'esercito israeliano da diversi mesi. Nella notte, altre due case sono state distrutte sempre in Cisgiordania: una vicino al quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah e l'altra nella periferia di Beitunia.
IRAQ
E' stata arrestata ieri sera a Baghdad, dalle forze americane, l'inviata della TV araba Al-Jazeera, Atwar Bahajat. Ne dà notizia l'emittente del Qatar. Dalle prime informazioni raccolte, l'arresto sarebbe avvenuto subito dopo lo scoppio di un ordigno esplosivo nella zona del ponte di Ghazali, nel centro della capitale. In seguito all'esplosione sarebbe morto un militare americano e sarebbe scoppiato uno scontro a fuoco tra soldati alleati e miliziani della resistenza irachena. La giornalista è stata arrestata insieme al suo cameraman che si trovavano nella zona nel momento dell'esplosione, senza un motivo ufficiale. Intanto in Spagna scade oggi il tempo massimo della custodia cautelare per il giornalista di Al Jazeera Taysir Allouni. Si attende quindi per oggi la liberazione dell'inviato dell'emittente del Qatar accusato di avere legami con Al-Qaida.
CECENIA
Una donna e' morta e sette altri civili sono rimasti feriti gravemente nell'esplosione di una bomba al passaggio di un trattore in un villaggio nella regione di Sunzha,in Cecenia secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax.
Argentina
Martedì l'argentina aveva annunciato che non avrebbe pagato la rata del debito nei confronti del FMI, diventando così il paese più insolvente di tutti, data l'entità della somma. E oggi, il FMI, per far fronte alla crisi, annuncia la firma di un accordo, che posticipa al 2006 il pagamento di tutte le rate, con retroattività al 1 settebre 2003. L'argentina dunque non è più insolvente: ma il braccio di ferro tra Kirckner e i grandi banchieri difficilmente potrebbe essere replicato dalle altre economie strozzate dalle politiche monetarie internazionali, come la LIberia o il Sudan.
Svezia
, morta Anna Lindh il ministro accoltellato ieri STOCCOLMA - Anna Lindh è morta. Il ministro degli Esteri svedese, accoltellata ieri da uno sconosciuto, non ce l'ha fatta. Troppo gravi e troppo profonde le ferite al fegato, al petto e all'addome. Aveva 46 anni, madre di due figli ed era uno dei politici più popolari del Paese. "E' un grande lutto", ha detto in lacrime il premier Goran Perssson in una conferenza stampa.
"Canada"
OGM: IN VIGORE LA ‘BIOSICUREZZA’
Da oggi entra in vigore il protocollo di Cartagena, l’accordo internazionale sulla ‘biosicurezza’. Scopo del trattato è di arrivare ad una estesa e condivisa regolamentazione del trasporto e la diffusione dei cosiddetti organismi geneticamente modificati (ogm), ovvero ‘sementi’ e prodotti agroalimentari nati dalle biotecnologie e destinati sia al consumo diretto che alla trasformazione industriale. L'accordo ufficiale è stato raggiunto a Montreal, in Canada, il 29 gennaio 2000 tra numerosissime difficoltà. Gli Stati Uniti vedevano nel trattato l'imposizione di vincoli all'esportazione di prodotti transgenici in contrasto con la liberalizzazione del commercio mondiale; decisamente più cauti gli europei che si facevano promulgatori di un "principio di precauzione". Il protocollo rappresenta una prima applicazione a livello internazionale del principio precauzionale e dell'identificazione degli ogm. Sulla base della procedura di ‘accordo preliminare dato in cognizione di causa’ (Aia, Advanced Informed Agreement) il Paese importatore e aderente al trattato deve avere accesso a tutte le informazioni necessarie per valutare i rischi ambientali legati agli ogm e ha anche il diritto di prendere una decisione prima dell'importazione. Tale provvedimento è particolarmente importante per i Paesi in via di sviluppo che non dispongono ancora di legislazioni nazionali nell'ambito delle biotecnologie. Limite del protocollo, ma anche effetto del necessario compromesso, è che le informazioni non saranno fornite da fonti indipendenti ma necessariamente dai Paesi produttori. Attualmente al protocollo di Cartagena aderiscono 57 stati più l’Unione Europea.