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=== GR ORE 19.30 ===


'''G8'''

Percosse, ingiurie, minacce e lesioni, abuso d'autorità e abuso d'ufficio. Sono queste le accuse ipotizzate dalla procura di Genova per quanto riguarda i fatti avvenuti nella caserma di Bolzaneto durante il G8 del luglio 2001. Gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari rispetto a questo filone riguardano 43 destinatari. Tra loro, sono indagati alcuni medici, poliziotti, carabinieri e guardie carcerarie. Tra i nomi dell'elenco, anche quello del funzionario Alessandro Perugini, numero due della Digos di Genova al momento dei fatti, della funzionaria Anna Poggi e del medico del carcere Giacomo Toccafondi.
Per quanto riguarda il secondo filone d'indagine, quello riguardante i fatti della Diaz di sabato 21 luglio 2001, dieci agenti sono stati accusati di concorso in lesioni gravi. Tra questi figurano il capo della celere romana, Vincenzo Canterini, ed il suo vice Michelangelo Fournier. Contestate anche l'irruzione materiale ed il pestaggio, reati che coinvolgerebbero un altro centinaio di agenti non identificati.
Per gli episodi delle due molotov usate come false prove dalla polizia per giustificare l' arresto di 93 manifestanti presenti nella scuola, le accuse ipotizzate dalla procura sono quelle di falso e calunnia aggravata. Destinatari dell' avviso sono, oltre agli alti dirigenti della polizia, il vice questore Massimo Troiani, il suo autista Antonio Burgio, il funzionario romano Massimiliano Di Bernardini maggiormente coinvolti nel passaggio di mano delle bombe incendiarie. Per l' episodio invece del presunto falso accoltellamento dell' agente romano Massimo Nucera i pm hanno colpito con queste accuse oltre allo stesso poliziotto il suo capo Maurizio Panzieri il quale nei verbali avallo' il racconto di Nucera, e gli altri funzionari di polizia sottoscrittori del verbale tra cui Filippo Ferri, Fabrizio Ciccimarra e Spartaco Mortola.

'''Palestina'''

Sono state le pressioni americane a far desistere per il momento il governo israeliano dalla sua decisione di espellere arafat.
Presioni che cmq sono state fatte da tutto il mondo, a partire dal mondo arabo.
La decisione israeliana di espellere il presidente palestinese Yasser Arafat dai territori viene definita una "dichiarazione di guerra" al processo di pace dalla Lega Araba. "Ritengo personalmente che equivalga a una dichiarazione di guerra a tutti gli sforzi di tornare a un processo politico fra palestinesi e israeliani" afferma Hisham Youssef. Per Youssef, "le implicazioni di una simile decisione sarebbero devastanti, non solo per la regione ma al di là". La Lega Araba fa quindi appello alla comunità internazionale, in particolare a Stati Uniti e al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, affinché impediscano ad Israele di portare la minaccia a compimento.

Non condividiamo la posizione del governo israeliano di agire contro Arafat". E' questa la reazione della Commissione europea alla decisione di principio presa ieri dall'Esecutivo israeliano sull'espulsione del presidente palestinese, Yasser Arafat. La ha espressa oggi Diego de Ojeda, portavoce del Commissario alle Relazioni esterne, Chris Patten. "Arafat resta il presidente eletto democraticamente dai palestinesi - ha sottolineato il portavoce - pensiamo che sia interesse di tutte le parti della regione e della comunità internazionale mettere in opera la Road map". "Questo resta il nostro obiettivo, le parti devono astenersi da qualunque azione che alimenti il ciclo di violenza", ha concluso de Ojeda

La polizia israeliana ha lanciato gas lacrimogeni e granate assordanti per disperdere un gruppo di fedeli musulmani che avevano lanciato pietre dopo la preghiera. Lo hanno riferito fonti della polizia e testimoni. Al momento non ci sono notizie di feriti


Sono ormai migliaia i palestinesi radunatisi a Ramallah nei pressi della Muqata, il palazzo presidenziale di Yasser Arafat. Già da ieri sera in centinaia si erano concentrati spontaneamente sul posto dopo l'annuncio della decisione - in linea di principio - di Israele di espellere Arafat e questa mattina - dicono fonti citate dal quotidiano El Mundo- il loro numero è salito ancora. Il movimento di Arafat, al fatah, fa intanto del suo meglio per capitalizzar questa reazione popolare e ha invitato tutti I palestinesi a non abbandonare il quartier generale dell'Anp per proteggere come "scudi umani" il leader da un probabile attacco israeliano. Una manifestazione significativa si è svolta anche a Gaza, dove migliaia di persone sono scese in piazza cantono inni e slogan. "sacrificheremo le nostre vite per Arafat". Ieri sera Yasser Arafat era emerso dal suo quartier generale protetto da sacchi di sabbia per mostrarsi alla folla di palestinesi che si erano radunati intorno alla moqata.


'''Italia israele'''

Sono arrivati nella base aerea di Decimomannu (Cagliari) alcuni piloti dell'esercito israeliano. Sino al prossimo 18 settembre saranno impegnati in un addestramento a bordo di velivoli F15. Dieci ore di addestramento al giorno per prendere confidenza con questo tipo di aerei e uniformare le tecniche e le tattiche del tiro in uso fra gli equipaggi della Nato. Gli israeliani sono giunti in Sardegna su invito dell'aeronautica militare tedesca (Luftwaffe) che gestisce, insieme all'Italia, la base. Partiti gli aerei con la stella di David, il 20 settembre arriverà una squadriglia francese.


'''Chile'''

 Le corone ed i fiori che per tutta la giornata di ieri, trentesimo anniversario del golpe di Augusto Pinochet, associazioni e semplici cittadini avevano deposto alla base della statua del defunto presidente Salvador Allende sono gia' stati portati via. Il monumento, di cinque metri, rappresenta la figura di Allende e propone una delle sue celebri frasi: ''La storia la scrivono i popoli''. Ieri sera, circa 15.000 militanti della sinistra si sono raccolti per una manifestazione nella piazza, che si trova di fronte al Palazzo della Moneda, sede della Presidenza della Repubblica. Fin dalle prime ore di oggi un esercito di netturbini ha lavorato per ritirare la spazzatura e ridare al luogo un aspetto impeccabile. Per la sorpresa dei passanti, pero', sono scomparsi anche le rose, i garofani, i crisantemi e i gladioli che vi avevano portato i sostenitori di 'Unidad Popular' (coalizione che porto' Allende alla Presidenza.
Gli incidenti verificatisi in vari quartieri periferici di Santiago del Cile e in altre localita' cilene in occasione del trentesimo anniversario del golpe hanno avuto un bilancio di circa 300 persone arrestate e 24 membri delle forze dell'ordine feriti. Il direttore dei 'carabineros' Alberto Cienfuegos ha precisato oggi che i disordini si sono protratti fino a notte fonda in almeno due quartieri della citta' e che 206 persone sono state arrestate a Villa Francia e a Penalolen e 94 in altre zone del paese. Per quanto riguarda gli agenti di polizia feriti, cinque sono gravi e due sono stati colpiti da proiettili di armi automatiche. Non si conosce invece il bilancio delle vittime civili. Fonti del governo hanno comunque sottolineato che tutte le 71 manifestazioni tenute in Cile in occasione del trentesimo anniversario del golpe contro Salvador Allende si sono svolte senza problemi. Infine Cienfuegos ha accusato elementi 'lumpen' (sottoproletari) e delinquenti per gli incidenti avvenuti nei quartieri di Santiago.


'''cancun'''

I 146 ministri mondiali riuniti a Cancun hanno approvato l’adesione di Cambogia e Nepal all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc/Wto). I due Paesi asiatici sono le prime nazioni, tra quelle appartenenti alla lista delle meno sviluppate economicamente al mondo, a superare le procedure e i criteri per entrare nell’organizzazione che stabilisce le regole fondamentali mercato internazionale.. Nelle intenzioni dei rispettivi governi, entrare nel Wto significa dare l’opportunità ai sistemi produttivi nazionali di far parte della competizione globale. L’ammissione all’organizzazione sarà effettiva tra 30 giorni con la ratifica dei due Paesi dell’accordo di adesione.

'''cancun 2'''

 Mentre il Wto lascia i paesi in via di sviluppo in balia degli Usa e delle multinazionali del biotech come la Monsanto, Greenpeace ha bloccato oggi a Veracruz, in Messico, il primo carico di mais contaminato da Ogm dopo l'entrata in vigore ieri di un trattato internazionale che consente ai Paesi di rifiutare gli Ogm, il Protocollo sulla biosicurezza. Alle 7 di questa mattina due attivisti di Greenpeace, un argentino ed un messicano, si sono incatenati all'ancora di un cargo statunitense di 40.000 tonnellate che trasportava mais contaminato da Ogm verso il porto di Veracruz, il maggior porto messicano. Greenpeace ha documentato per la prima volta la contaminazione del mais messicano nel 1999; il governo messicano bandì allora la diffusione di mais Ogm nel Paese, in quanto centro della diversità genetica del mais nel mondo. Le varietà di mais, sviluppate nei millenni dai contadini indigeni, rappresentano un tesoro di biodiversità per la sicurezza alimentare mondiale. A Cancun gli Usa difendono il diritto di vendere prodotti come il mais ad un costo inferiore del 30% a quello di produzione, nonostante le richieste dei Paesi del Sud del mondo di bloccare il dumping. Allo stesso tempo gli Usa difendono gli interessi di giganti agroindustriali come la Monsanto che vogliono usare il Wto come arma politica per limitare le regolamentazioni sugli Ogm in tutto il mondo.
E greenpeace si è resa protagonista di una altra nazione nei confronti della delegazione statunitense, entrando nella sala dove stavano parlando e lanciando contro i delegati semi geneticamente modificati.
Quetso ha fatto si che a tutte le ong accreditate venisse negato per tutta la giornata il permesso di accedere al palazzo delle conferenze.



'''Ministri interno'''

riunione informale oggi a roma dei ministri degli esteri della unione europea per discutera di sicurezza, ma in particolar modo di immigrazione.
Secondo quanto riferisce Pisanu, i ministri hanno accettato la proposta italiana di chiusura delle frontiere e di flussi controllati

'''Scuola'''

E' stato approvato oggi il decreto attuativo della riforma della scuola, che la ministra moratti aspettava con impazienza per rintuzzare le critiche al suo operato. Un quasi regalo fatto da un governo in palese difficoltà, che non risolve i problemi della scuola, ma regala una faciata di modernismo a fronte di problemi ed emergenze gravi che non vengono affrontate.
Inglese in prima elementare, una seconda lingua straniera a partire dalla prima media.
Il decreto legislativo, che prevede anche l'uso del computer sin dalla prima elementare, impegna lo Stato a spendere per la riforma un totale di oltre 8 miliardi di euro, tra il 2004 e il 2008.
Sono due delle tre I che i manifesti elettorali promettevano anni fa, quell'inglese internet e impresa, di cui finora si era vista soltanto l'ultima, nella veste di svariati condoni fatti alle società del presidente del consiglio.
Per inciso, non è casuale che sempre oggi sia stata varata la riforma fiscale che diminuiesce l'imposta sulle imprese stesse, portandola al 33%
E il regalo più grosso, è quello fatto alle scuole private, che avranno inùl grosso degli 8000 miliardi previsti.


'''Nucleare'''

La riunione di vienna del consiglio dell'Aiea si è conclusa con l'abbandono della sala da parte della delegazione iraniana.
 In discussione c'era proprio la situazione iraniana, su pressione degli stati uniti.
Il governo di Teheran aveva fatto sapere che non avrebbbe accettato scadenze, dopo aver più volte dichiarato nelle settimane scorse la propria disponibilità ad ogni verifica, anche a sorpresa.
Invece, l'agenzia ha deciso un ultimatum per il 31 ottobre, che gli iraniani hanno rifiutato, paventando anche la loro definitiva uscita dall'AIEA, come già ha fatto la corea del nord in occasione analoga.
 Secondo fonti diplomatiche, la risoluzione del direttivo dell'Aiea e' stata adottata senza bisogno di ricorrere al voto. Entro la data stabilita, Teheran dovra' provare di non avere un proramma nucleare militare, altrimenti la questione sara' inoltrata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

'''Libia'''

Con 13 voti a favore, zero contrari, due astensioni (Francia e Usa) il Consiglio di Sicurezza decreta così la fine dell'embargo Onu che, di fatto, non era più attivo da quattro anni. Nel 1999, infatti, Tripoli ha consegnato i due uomini accusati per l'attentato di Lockerbie e il Consiglio di Sicurezza, come previsto da una risoluzione Onu, ha sospeso sine die le sanzioni. La Libia, tuttavia, ha fatto pressioni per la revoca e si è resa disponibile a un generoso 'patteggiamento' per gli indennizzi alle famiglie delle 270 vittime di Lockerbie. In nome della riabilitazione definitiva in seno alla Comunità Internazionale, Tripoli ha accettato che per ogni vittima dell'esplosione del jet della PanAm nei cieli scozzesi vengano stanziati circa 4 milioni di dollari: 2,7 miliardi di Usd in tutto. L'accordo per i risarcimenti alle vittime di Lockerbie ha indotto la Francia a chiedere la riapertura del dossier degli indennizzi alle famiglie dei 170 morti nell'esplosione del Dc-10 UTA sopra il deserto del Niger, nel 1989. Un nuovo accordo di principio è stato annunciato ieri, da cui il nulla osta francese alla revoca delle sanzioni, pur con astensione dal voto.


'''arese'''

Ritornano i blocchi dell'autostrada dei Laghi messi in atto dai lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese. Questa mattina alle 10 e' ripartita la lotta dei lavoratori che protestano contro la Fiat in quanto, accusano, non ha rispettato la sentenza del pretore del lavoro che ha deciso di reintegrare le 1.023 persone che erano in cassa integrazione. Alle 9.30, dopo una breve assemblea all'interno dello stabilimento, circa 500 dipendenti dell'azienda aresina sono usciti dalla fabbrica e in corteo si sono recati sull'autostrada dei Laghi bloccando il traffico sia in direzione di Milano che in direzione di Como-Varese.
E' durata una cinquantina di minuti l'assemblea che i lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese hanno tenuto sull'autostrada dei Laghi. Durante la riunione hanno parlato i vari esponenti sindacali che hanno espresso la propria preoccupazione per la crisi occupazionale. Infatti, se entro il prossimo 8 dicembre non verranno ritirati o risolti i problemi della cassa integrazione, 1.021 lavoratori rimarranno senza lavoro. Inoltre e' stata richiamata l'attenzione delle forze politiche, in particolare quelle della Regione, a intervenire al piu' presto onde evitare i licenziamenti.

'''Germania'''

I sette neonazisti arrestati nei giorni scorsi a Monaco di Baviera durante una retata che ha portato al sequestro di 1,7 chili di tritolo e di numerose armi, tra le quali due pistole, progettavano una serie di attachi contro obiettivi ebraici. Lo ha confermato oggi il portavoce della Procura federale di Karlsruhe, Frauke-Katrin Scheuten. La procura ritiene che i neonazisti fossero pronti a colpire il 9 novembre prossimo, in occasione della posa della prima pietra della nuova sinagoga della capitale bavarese, cerimonia alla quale presenziera' il presidente della repubblica Johannes Rau. Gli inquirenti hanno invece escluso che l'obiettivo del gruppo neonazista fosse l'Oktoberfest, la festa della birra che iniziera' a fine mese. Il tribunale di Monaco di Baviera ha ordinato l'arresto dei neonazisti fermati, che appartengono al gruppuscolo denominato "Kameradschaft Sued", guidato da uno di essi, il ventisettenne Martin Wiese.


=== ORE 9.30 ===

Line 5: Line 93:
Il premier incaricato palestinese Abu Ala ha minacciato di sospendere la formazione del proprio governo, se Israele non fara' marcia indietro. Abu Ala ha ammonito che 'l'intera regione rischia di esplodere'', dopo la decisione del governo israeliano di espellere Arafat dai Territori. 'Se il governo israeliano non fara' marcia indietro, se si ostinera' a fare uso della forza contro il popolo palestinese, la formazione di un governo palestinese non avra' piu' senso', ha affermato Abu Ala. Il premier incaricato palestinese Abu Ala ha minacciato di sospendere la formazione del proprio governo, se Israele non fara' marcia indietro. Abu Ala ha ammonito che 'l'intera regione rischia di esplodere'', dopo la decisione del governo israeliano di espellere Arafat dai Territori. 'Se il governo israeliano non fara' marcia indietro, se si ostinerà a fare uso della forza contro il popolo palestinese, la formazione di un governo palestinese non avra' piu' senso', ha affermato Abu Ala.
Line 7: Line 95:
Preoccupato dall'ipotesi di un'espulsione di Arafat,il segretario di Stato Usa,Powell ha telefonato a vari colleghi. Ha preso contatti con i ministri degli esteri di Egitto, Ahmed Maher, Spagna, Ana Palacio, e Germania, Joschka Fischer.Secondo fonti diplomatiche, Powell sta cercando di capire quali siano le reali intenzioni di Israele e proseguira' le consultazioni anche sabato, a Ginevra, dove si discutera' una risoluzione sull'Iraq. Preoccupato dall'ipotesi di una espulsione di Arafat,il segretario di Stato Usa,Powell ha telefonato a vari colleghi. Ha preso contatti con i ministri degli esteri di Egitto, Ahmed Maher, Spagna, Ana Palacio, e Germania, Joschka Fischer.Secondo fonti diplomatiche, Powell sta cercando di capire quali siano le reali intenzioni di Israele e proseguirà le consultazioni anche sabato, a Ginevra, dove si discutera' una risoluzione sull'Iraq.

GR ORE 19.30

G8

Percosse, ingiurie, minacce e lesioni, abuso d'autorità e abuso d'ufficio. Sono queste le accuse ipotizzate dalla procura di Genova per quanto riguarda i fatti avvenuti nella caserma di Bolzaneto durante il G8 del luglio 2001. Gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari rispetto a questo filone riguardano 43 destinatari. Tra loro, sono indagati alcuni medici, poliziotti, carabinieri e guardie carcerarie. Tra i nomi dell'elenco, anche quello del funzionario Alessandro Perugini, numero due della Digos di Genova al momento dei fatti, della funzionaria Anna Poggi e del medico del carcere Giacomo Toccafondi. Per quanto riguarda il secondo filone d'indagine, quello riguardante i fatti della Diaz di sabato 21 luglio 2001, dieci agenti sono stati accusati di concorso in lesioni gravi. Tra questi figurano il capo della celere romana, Vincenzo Canterini, ed il suo vice Michelangelo Fournier. Contestate anche l'irruzione materiale ed il pestaggio, reati che coinvolgerebbero un altro centinaio di agenti non identificati. Per gli episodi delle due molotov usate come false prove dalla polizia per giustificare l' arresto di 93 manifestanti presenti nella scuola, le accuse ipotizzate dalla procura sono quelle di falso e calunnia aggravata. Destinatari dell' avviso sono, oltre agli alti dirigenti della polizia, il vice questore Massimo Troiani, il suo autista Antonio Burgio, il funzionario romano Massimiliano Di Bernardini maggiormente coinvolti nel passaggio di mano delle bombe incendiarie. Per l' episodio invece del presunto falso accoltellamento dell' agente romano Massimo Nucera i pm hanno colpito con queste accuse oltre allo stesso poliziotto il suo capo Maurizio Panzieri il quale nei verbali avallo' il racconto di Nucera, e gli altri funzionari di polizia sottoscrittori del verbale tra cui Filippo Ferri, Fabrizio Ciccimarra e Spartaco Mortola.

Palestina

Sono state le pressioni americane a far desistere per il momento il governo israeliano dalla sua decisione di espellere arafat. Presioni che cmq sono state fatte da tutto il mondo, a partire dal mondo arabo. La decisione israeliana di espellere il presidente palestinese Yasser Arafat dai territori viene definita una "dichiarazione di guerra" al processo di pace dalla Lega Araba. "Ritengo personalmente che equivalga a una dichiarazione di guerra a tutti gli sforzi di tornare a un processo politico fra palestinesi e israeliani" afferma Hisham Youssef. Per Youssef, "le implicazioni di una simile decisione sarebbero devastanti, non solo per la regione ma al di là". La Lega Araba fa quindi appello alla comunità internazionale, in particolare a Stati Uniti e al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, affinché impediscano ad Israele di portare la minaccia a compimento.

Non condividiamo la posizione del governo israeliano di agire contro Arafat". E' questa la reazione della Commissione europea alla decisione di principio presa ieri dall'Esecutivo israeliano sull'espulsione del presidente palestinese, Yasser Arafat. La ha espressa oggi Diego de Ojeda, portavoce del Commissario alle Relazioni esterne, Chris Patten. "Arafat resta il presidente eletto democraticamente dai palestinesi - ha sottolineato il portavoce - pensiamo che sia interesse di tutte le parti della regione e della comunità internazionale mettere in opera la Road map". "Questo resta il nostro obiettivo, le parti devono astenersi da qualunque azione che alimenti il ciclo di violenza", ha concluso de Ojeda

La polizia israeliana ha lanciato gas lacrimogeni e granate assordanti per disperdere un gruppo di fedeli musulmani che avevano lanciato pietre dopo la preghiera. Lo hanno riferito fonti della polizia e testimoni. Al momento non ci sono notizie di feriti

Sono ormai migliaia i palestinesi radunatisi a Ramallah nei pressi della Muqata, il palazzo presidenziale di Yasser Arafat. Già da ieri sera in centinaia si erano concentrati spontaneamente sul posto dopo l'annuncio della decisione - in linea di principio - di Israele di espellere Arafat e questa mattina - dicono fonti citate dal quotidiano El Mundo- il loro numero è salito ancora. Il movimento di Arafat, al fatah, fa intanto del suo meglio per capitalizzar questa reazione popolare e ha invitato tutti I palestinesi a non abbandonare il quartier generale dell'Anp per proteggere come "scudi umani" il leader da un probabile attacco israeliano. Una manifestazione significativa si è svolta anche a Gaza, dove migliaia di persone sono scese in piazza cantono inni e slogan. "sacrificheremo le nostre vite per Arafat". Ieri sera Yasser Arafat era emerso dal suo quartier generale protetto da sacchi di sabbia per mostrarsi alla folla di palestinesi che si erano radunati intorno alla moqata.

Italia israele

Sono arrivati nella base aerea di Decimomannu (Cagliari) alcuni piloti dell'esercito israeliano. Sino al prossimo 18 settembre saranno impegnati in un addestramento a bordo di velivoli F15. Dieci ore di addestramento al giorno per prendere confidenza con questo tipo di aerei e uniformare le tecniche e le tattiche del tiro in uso fra gli equipaggi della Nato. Gli israeliani sono giunti in Sardegna su invito dell'aeronautica militare tedesca (Luftwaffe) che gestisce, insieme all'Italia, la base. Partiti gli aerei con la stella di David, il 20 settembre arriverà una squadriglia francese.

Chile

  • Le corone ed i fiori che per tutta la giornata di ieri, trentesimo anniversario del golpe di Augusto Pinochet, associazioni e semplici cittadini avevano deposto alla base della statua del defunto presidente Salvador Allende sono gia' stati portati via. Il monumento, di cinque metri, rappresenta la figura di Allende e propone una delle sue celebri frasi: La storia la scrivono i popoli. Ieri sera, circa 15.000 militanti della sinistra si sono raccolti per una manifestazione nella piazza, che si trova di fronte al Palazzo della Moneda, sede della Presidenza della Repubblica. Fin dalle prime ore di oggi un esercito di netturbini ha lavorato per ritirare la spazzatura e ridare al luogo un aspetto impeccabile. Per la sorpresa dei passanti, pero', sono scomparsi anche le rose, i garofani, i crisantemi e i gladioli che vi avevano portato i sostenitori di 'Unidad Popular' (coalizione che porto' Allende alla Presidenza.

Gli incidenti verificatisi in vari quartieri periferici di Santiago del Cile e in altre localita' cilene in occasione del trentesimo anniversario del golpe hanno avuto un bilancio di circa 300 persone arrestate e 24 membri delle forze dell'ordine feriti. Il direttore dei 'carabineros' Alberto Cienfuegos ha precisato oggi che i disordini si sono protratti fino a notte fonda in almeno due quartieri della citta' e che 206 persone sono state arrestate a Villa Francia e a Penalolen e 94 in altre zone del paese. Per quanto riguarda gli agenti di polizia feriti, cinque sono gravi e due sono stati colpiti da proiettili di armi automatiche. Non si conosce invece il bilancio delle vittime civili. Fonti del governo hanno comunque sottolineato che tutte le 71 manifestazioni tenute in Cile in occasione del trentesimo anniversario del golpe contro Salvador Allende si sono svolte senza problemi. Infine Cienfuegos ha accusato elementi 'lumpen' (sottoproletari) e delinquenti per gli incidenti avvenuti nei quartieri di Santiago.

cancun

I 146 ministri mondiali riuniti a Cancun hanno approvato l’adesione di Cambogia e Nepal all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc/Wto). I due Paesi asiatici sono le prime nazioni, tra quelle appartenenti alla lista delle meno sviluppate economicamente al mondo, a superare le procedure e i criteri per entrare nell’organizzazione che stabilisce le regole fondamentali mercato internazionale.. Nelle intenzioni dei rispettivi governi, entrare nel Wto significa dare l’opportunità ai sistemi produttivi nazionali di far parte della competizione globale. L’ammissione all’organizzazione sarà effettiva tra 30 giorni con la ratifica dei due Paesi dell’accordo di adesione.

cancun 2

  • Mentre il Wto lascia i paesi in via di sviluppo in balia degli Usa e delle multinazionali del biotech come la Monsanto, Greenpeace ha bloccato oggi a Veracruz, in Messico, il primo carico di mais contaminato da Ogm dopo l'entrata in vigore ieri di un trattato internazionale che consente ai Paesi di rifiutare gli Ogm, il Protocollo sulla biosicurezza. Alle 7 di questa mattina due attivisti di Greenpeace, un argentino ed un messicano, si sono incatenati all'ancora di un cargo statunitense di 40.000 tonnellate che trasportava mais contaminato da Ogm verso il porto di Veracruz, il maggior porto messicano. Greenpeace ha documentato per la prima volta la contaminazione del mais messicano nel 1999; il governo messicano bandì allora la diffusione di mais Ogm nel Paese, in quanto centro della diversità genetica del mais nel mondo. Le varietà di mais, sviluppate nei millenni dai contadini indigeni, rappresentano un tesoro di biodiversità per la sicurezza alimentare mondiale. A Cancun gli Usa difendono il diritto di vendere prodotti come il mais ad un costo inferiore del 30% a quello di produzione, nonostante le richieste dei Paesi del Sud del mondo di bloccare il dumping. Allo stesso tempo gli Usa difendono gli interessi di giganti agroindustriali come la Monsanto che vogliono usare il Wto come arma politica per limitare le regolamentazioni sugli Ogm in tutto il mondo.

E greenpeace si è resa protagonista di una altra nazione nei confronti della delegazione statunitense, entrando nella sala dove stavano parlando e lanciando contro i delegati semi geneticamente modificati. Quetso ha fatto si che a tutte le ong accreditate venisse negato per tutta la giornata il permesso di accedere al palazzo delle conferenze.

Ministri interno

riunione informale oggi a roma dei ministri degli esteri della unione europea per discutera di sicurezza, ma in particolar modo di immigrazione. Secondo quanto riferisce Pisanu, i ministri hanno accettato la proposta italiana di chiusura delle frontiere e di flussi controllati

Scuola

E' stato approvato oggi il decreto attuativo della riforma della scuola, che la ministra moratti aspettava con impazienza per rintuzzare le critiche al suo operato. Un quasi regalo fatto da un governo in palese difficoltà, che non risolve i problemi della scuola, ma regala una faciata di modernismo a fronte di problemi ed emergenze gravi che non vengono affrontate. Inglese in prima elementare, una seconda lingua straniera a partire dalla prima media. Il decreto legislativo, che prevede anche l'uso del computer sin dalla prima elementare, impegna lo Stato a spendere per la riforma un totale di oltre 8 miliardi di euro, tra il 2004 e il 2008. Sono due delle tre I che i manifesti elettorali promettevano anni fa, quell'inglese internet e impresa, di cui finora si era vista soltanto l'ultima, nella veste di svariati condoni fatti alle società del presidente del consiglio. Per inciso, non è casuale che sempre oggi sia stata varata la riforma fiscale che diminuiesce l'imposta sulle imprese stesse, portandola al 33% E il regalo più grosso, è quello fatto alle scuole private, che avranno inùl grosso degli 8000 miliardi previsti.

Nucleare

La riunione di vienna del consiglio dell'Aiea si è conclusa con l'abbandono della sala da parte della delegazione iraniana.

  • In discussione c'era proprio la situazione iraniana, su pressione degli stati uniti.

Il governo di Teheran aveva fatto sapere che non avrebbbe accettato scadenze, dopo aver più volte dichiarato nelle settimane scorse la propria disponibilità ad ogni verifica, anche a sorpresa. Invece, l'agenzia ha deciso un ultimatum per il 31 ottobre, che gli iraniani hanno rifiutato, paventando anche la loro definitiva uscita dall'AIEA, come già ha fatto la corea del nord in occasione analoga.

  • Secondo fonti diplomatiche, la risoluzione del direttivo dell'Aiea e' stata adottata senza bisogno di ricorrere al voto. Entro la data stabilita, Teheran dovra' provare di non avere un proramma nucleare militare, altrimenti la questione sara' inoltrata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Libia

Con 13 voti a favore, zero contrari, due astensioni (Francia e Usa) il Consiglio di Sicurezza decreta così la fine dell'embargo Onu che, di fatto, non era più attivo da quattro anni. Nel 1999, infatti, Tripoli ha consegnato i due uomini accusati per l'attentato di Lockerbie e il Consiglio di Sicurezza, come previsto da una risoluzione Onu, ha sospeso sine die le sanzioni. La Libia, tuttavia, ha fatto pressioni per la revoca e si è resa disponibile a un generoso 'patteggiamento' per gli indennizzi alle famiglie delle 270 vittime di Lockerbie. In nome della riabilitazione definitiva in seno alla Comunità Internazionale, Tripoli ha accettato che per ogni vittima dell'esplosione del jet della PanAm nei cieli scozzesi vengano stanziati circa 4 milioni di dollari: 2,7 miliardi di Usd in tutto. L'accordo per i risarcimenti alle vittime di Lockerbie ha indotto la Francia a chiedere la riapertura del dossier degli indennizzi alle famiglie dei 170 morti nell'esplosione del Dc-10 UTA sopra il deserto del Niger, nel 1989. Un nuovo accordo di principio è stato annunciato ieri, da cui il nulla osta francese alla revoca delle sanzioni, pur con astensione dal voto.

arese

Ritornano i blocchi dell'autostrada dei Laghi messi in atto dai lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese. Questa mattina alle 10 e' ripartita la lotta dei lavoratori che protestano contro la Fiat in quanto, accusano, non ha rispettato la sentenza del pretore del lavoro che ha deciso di reintegrare le 1.023 persone che erano in cassa integrazione. Alle 9.30, dopo una breve assemblea all'interno dello stabilimento, circa 500 dipendenti dell'azienda aresina sono usciti dalla fabbrica e in corteo si sono recati sull'autostrada dei Laghi bloccando il traffico sia in direzione di Milano che in direzione di Como-Varese. E' durata una cinquantina di minuti l'assemblea che i lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese hanno tenuto sull'autostrada dei Laghi. Durante la riunione hanno parlato i vari esponenti sindacali che hanno espresso la propria preoccupazione per la crisi occupazionale. Infatti, se entro il prossimo 8 dicembre non verranno ritirati o risolti i problemi della cassa integrazione, 1.021 lavoratori rimarranno senza lavoro. Inoltre e' stata richiamata l'attenzione delle forze politiche, in particolare quelle della Regione, a intervenire al piu' presto onde evitare i licenziamenti.

Germania

I sette neonazisti arrestati nei giorni scorsi a Monaco di Baviera durante una retata che ha portato al sequestro di 1,7 chili di tritolo e di numerose armi, tra le quali due pistole, progettavano una serie di attachi contro obiettivi ebraici. Lo ha confermato oggi il portavoce della Procura federale di Karlsruhe, Frauke-Katrin Scheuten. La procura ritiene che i neonazisti fossero pronti a colpire il 9 novembre prossimo, in occasione della posa della prima pietra della nuova sinagoga della capitale bavarese, cerimonia alla quale presenziera' il presidente della repubblica Johannes Rau. Gli inquirenti hanno invece escluso che l'obiettivo del gruppo neonazista fosse l'Oktoberfest, la festa della birra che iniziera' a fine mese. Il tribunale di Monaco di Baviera ha ordinato l'arresto dei neonazisti fermati, che appartengono al gruppuscolo denominato "Kameradschaft Sued", guidato da uno di essi, il ventisettenne Martin Wiese.

ORE 9.30

PALESTINA

Il governo israeliano ha deciso di chiedere all'esercito di preparare un piano per l'esilio di Arafat. Secondo una fonte governativa, la decisione di una espulsione immediata e' stata accantonata in considerazione dell'opposizione degli Stati uniti. Un alto funzionario palestinese ha da parte sua denunciato la decisione israeliana affermando che un'espulsione di Arafat destabilizzerebbe il Medio oriente.

Il premier incaricato palestinese Abu Ala ha minacciato di sospendere la formazione del proprio governo, se Israele non fara' marcia indietro. Abu Ala ha ammonito che 'l'intera regione rischia di esplodere, dopo la decisione del governo israeliano di espellere Arafat dai Territori. 'Se il governo israeliano non fara' marcia indietro, se si ostinerà a fare uso della forza contro il popolo palestinese, la formazione di un governo palestinese non avra' piu' senso', ha affermato Abu Ala.

Preoccupato dall'ipotesi di una espulsione di Arafat,il segretario di Stato Usa,Powell ha telefonato a vari colleghi. Ha preso contatti con i ministri degli esteri di Egitto, Ahmed Maher, Spagna, Ana Palacio, e Germania, Joschka Fischer.Secondo fonti diplomatiche, Powell sta cercando di capire quali siano le reali intenzioni di Israele e proseguirà le consultazioni anche sabato, a Ginevra, dove si discutera' una risoluzione sull'Iraq.

IRAQ

Iraq, uccisi dieci poliziotti da fuoco amico americano

Gli agenti di sicurezza colpiti mentre inseguivano uomini armati E' il secondo incidente in 48 ore a Falluja, 50 km da Bagdad

Uno dei poliziotti iracheni feriti dagli americani

  • FALLOUJA - Il fuoco "amico" americano ha ucciso almeno dieci poliziotti iracheni e ne ha feriti altri cinque. L'incidente è accaduto poco dopo la mezzanotte locale (le 22 in Italia) a Falluja, a 50 chilometri da Bagdad. Lo ha reso noto stamane un agente di polizia, Abdel Rahmane Khodeir.

Gli agenti iracheni stavano inseguendo degli uomini armati che, a bordo di una Bmw, avevano aperto il fuoco sul quartier generale del governatorato nel centro della città. Ma quando hanno raggiunto l'ospedale della Mezzaluna Rossa - ha raccontato l'agente Abdul Rahman Khodeir- si sono imbattuti nei soldati statunitensi che hanno aperto il fuoco contro di loro.

L'incidente ha scatenato le proteste degli abitanti di Falluja: una folla di persone si è radunata all'esterno dell'edificio del governatorato e del quartier generale della polizia.

Si tratta del secondo incidente del genere che accade a Falluja in quarant'otto ore: mercoledì un soldato americano aveva sparato e ucciso un poliziotto iracheno, dopo che una bomba aveva colpito un convoglio militare alla periferia di Falluja.

E stamane un ordigno è strato fatto esplodere al passaggio di un convoglio militare americano sempre nei pressi di Falluja. Secondo quanto hanno riferito dei testimoni, almeno tre soldati Usa sono rimasti feriti. Secondo le stesse fonti, poco dopo l'esplosione, che ha anche distrutto una auto Humvee, i feriti sono stati evacuati. Un fotografo dell'agenzia Reuters giunto sul posto ha riferito di aver viste del sangue sull'asfalto, accanto alla Humvee ancora in fiamme.

IRAQ-POLMONITE

In Iraq, ma anche in altri Paesi mediorientali e dell'Asia centrale dove si trovano soldati statunitensi, si è diffusa una rara forma di polmonite, sconosciuta ai medici e ai ricercatori. Secondo il Washington Post, avrebbe già provocato due vittime e 19 militari sarebbero in fin di vita.

In pochi minuti la morte A scoprirla è stato un medico epidemiologico militare, inviato dal Pentagono in Germania per indagare su strani casi di polmonite che stavano colpendo i soldati Usa. Quando il colonnello Janice Rusnak ha visitato l'ospedale di Landstul si è accorta subito che la situazione era grave e insolita. Alcuni pazienti erano improvvisamente collassati avvicinandosi in pochi minuti alla morte, causa: cedimento degli organi interni del corpo umano. Difficoltà di respirazione, spappolamento del fegato solo alcuni degli effetti della malattia.

La preoccupazione del Pentagono In realtà si stenta a credere che ci sia una relazione tra gli oltre cento casi. Se si prendono in considerazione i 19 più gravi, ad esempio, si scopre che i militari erano di stanza in un'area vasta oltre 4.200 chilometri, che va da Gibuti, in Africa, all'Uzbekistan, in Asia centrale. Inoltre, hanno tutti assegnazioni diverse. Solo due provengono dalla stessa unità, ma si sono ammalati a sei mesi di distanza l'uno dall'altro. Insomma, sembrerebbe proprio che la malattia non sia trasmettibile con un normale contagio. Eppure, il numero insolitamente caso del manifestarsi di una malattia così rara ha fatto insospettire il Pentagono, e poi 10 dei 19 pazienti più gravi hanno prodotto all'interno del proprio corpo un non comune sistema immunitario chiamato eosinofili.

CILE

Scontri tra manifestanti e carabineros durante le celebrazioni Colpi d'arma da fuoco nella notte, blindati in azione

SANTIAGO DEL CILE - Gravi incidenti fra manifestanti e carabineros si sono verificati ieri sera in varie zone di Santiago del Cile. Erano circa 15.000 le persone raccolte ieri pomeriggio nella Plaza de la Constitucion per onorare la memoria di Salvador Allende, rovesciato dal golpe militare l'11 settembre 1973.

Scontri e disordini sono proseguiti anche durante la notte: radio e televisioni hanno riferito di colpi d' arma da fuoco e di un gran movimento di mezzi blindati della polizia. Le celebrazioni si sono concluse con un bilancio provvisorio di tre o cinque agenti feriti, una cinquantina di arresti e ingenti danni a infrastrutture e automezzi.

Epicentro dei disordini è stato il quartiere Estacion Central, nel municipio Villa Francia della capitale cilena, dove anche negli anni scorsi si erano verificati tali scontri. Le operazioni di polizia sono state prese in mano dal direttore dei carabineros Alberto Cienfuegos e a quanto pare i manifestanti appartengono al movimento di estrema sinistra Fronte rivoluzionario Manuel Rodriguez (Frmr). E' qui che un membro dei carabineros è stato ferito gravemente. Altri incidenti anche nel municipio di Penalolen, dove è stato rovesciato un automezzo pesante della polizia causando il ferimento di quattro civili.

Poi un episodio gravissimo che non è chiaro se s'inserisce nella tensione di questi giorni: nove reclusi sono morti e 18 sono rimasti gravemente ustionati nel carcere El Manzano di Concepcion (Cile Meridionale) a centinaia di chilometri dalla capitale. Ieri sera infine nella Fondazione Augusto Pinochet si è svolta una cerimonia a cui hanno partecipato 3.000 simpatizzanti dell'ex dittatore e che è servita per consegnare decorazioni a 120 ministri che hanno servito per 17 anni l'ex generale nel regime militare.

gror030912 (last edited 2008-06-26 09:48:23 by anonymous)