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GR ORE 9.30

Perquisizione ad un compagno.

Roma 23 settembre 2003. Ore 7.30

Oggi l’abitazione di un compagno del LOA Acrobax project è stata oggetto di una perquisizione operata dalla PS della questura di Roma per “Armi ed Esplosivi”. Nell’abitazione è stata trovata un inquilina estranea a qualunque dinamica di movimento. Nonostante ciò la perquisizione è andata avanti e si è conclusa con il sequestro di alcuni libri. Crediamo che questo sia solo uno dei primi passaggi finalizzati ad una progressiva intimidazione al Movimento romano, visto che non siamo alla prima perquisizione nella capitale . I compagni e le compagne di Acrobax esprimono preoccupazione per la progressiva intimidazione al movimento romano, soprattutto in vista del vertice dell'unione europea del quattro ottobre. LOA Acrobax project

Baghdad, 14:22 Iraq, governo provvisorio chiude televisioni arabe

Il Consiglio di governo provvisorio iracheno ha stabilito oggi che nelle prossime due settimane le televisioni arabe al-Jazeera e al-Arabiya non potranno coprire nessun evento ufficiale in Iraq. "Al-Jazeera e al-Arabiya saranno provvisoriamente escluse dalla copertura delle attività del Consiglio di governo e dalle conferenze stampa ufficiali e ai corrispondenti delle due emittenti sarà interdetto l'ingresso ai ministeri e agli uffici del governo per due settimane" ha fatto sapere il Consiglio governativo. In un comunicato, il governo provvisorio iracheno precisa anche che questo blocco rappresenta "un avvertimento" non solo alle due emittenti interessate, ma a tutti gli altri media arabi accusati di incitare alla violenza contro il governo stesso e contro le forze della coalizione internazionale. Entifadh Qanbar, portavoce del presidente in esercizio del Consiglio Ahmad Chalabi, ha riferito che nei confronti delle due tv potrebbero essere presi altri provvedimenti, anche pecuniari, e che verranno imposte delle regole di riferimento per tutte le testate giornalistiche in Iraq.

Palestina

Le forze di sicurezza israeliane durante la notte hanno arrestato sette palestinesi. Sei di loro sono stati catturati nel campo profughi di Balata, vicino a Nablus, in Cisgiordania. La notizia è riferita dal sito online del quotidiano israeliano Ha'aretz, che cita la radio israeliana. Soldati israeliani hanno ucciso stamane all'alba un palestinese che aveva superato il confine tra la Striscia di Gaza e Israele. "I soldati hanno scorto un'ombra sospetta e hanno aperto il fuoco. Si trattava di un palestinese armato che ha risposto ai colpi", ha detto un portavoce militare. Una fonte palestinese ha confermato che era stata udita una sparatoria vicino alla colonia.

Barghouti

Il ministro della pubblica sicurezza di Israele, Tzachi Hanegbi, ha detto oggi che Israele non libererà l'alto esponente di Al-Fatah Marwan Barghouti, attualmente in carcere, come parte di uno scambio di prigionieri tra uomini di Hezbollah e palestinesi detenuti in Israele e israeliani catturati in Libano. Voci sulla possibilità della liberazione di Baghouti nel quadro delle trattative in corso su scambi di prigionieri con gli Hezbollah erano venute da fonte palestinese ed erano state riprese dalla stampa israeliana

Kurdistan L'associazione Azad rende nota la notizia avuta tramite video della scarcerazione dei leaders dei partiti kurdi. Lo hanno annunciato loro stessi in una conferenza stampa all'aperto di fronte il tribunale di Ankara dove il giudice per le indagini preliminari ha deciso per la liberta'.

AMINA la decisione sul caso di Amina Laval, la donna nigeriana condannata a morte per lapidazione perchè ha avuto un figlio al di fuori del matrimonio, sarà presa il 25 settembre. nei giorni scorsi 5 giudici della corte di appello della sharia hanno ascoltato testimoni per 8 ore. durante il processo d'appello, l'avvocato difensore di Amina ha spiegato che nel primo processo erano stati usati testimoni discutibili; inoltre solamente un giudice aveva preso la decisione della condanna, mentre per legge ne sarebbero previsti 3. Ricordiamo inoltre la decisione di condannare Amina alla lapidazione era stata presa secondo le leggi islamiche dello stato nigeriano del Ketsina, ma la legge penale nigeriana non è meglio: infatti prevede coomunque per "adulterio" la condanna alla detenzione.

Fao: milioni di iracheni sono disperatamente affamati

Diversi milioni di iracheni restano disperatamente affamati nonostante il miglior raccolto di cereali e la fine delle sanzioni economiche, secondo quanto riferito oggi dalle agenzie dell'Onu per l'alimentazione. "Mentre l'inedia è stata evitata, la malnutrizione cronica persiste fra diverse migliaia di persone vulnerabili", ha detto l'Organizzazione Onu per l'Alimentazione e l'Agricoltura in un comunicato su un nuovo rapporto sulle riserve di cibo in Iraq. "La situazione delle madri e dei bambini nel centro e nel sud dell'Iraq suscita particolari preoccupazioni", ha detto la Fao. L'agenzia ha detto che le persone più colpite includono circa 100.000 rifugiati e 200.000 senza casa. Il rapporto, pubblicato dalla Fao e dal Programma mondiale per l'Alimentazione (WFP), l'agenzia Onu per gli aiuti alimentari, ha detto che la metà dei 26,3 milioni di iracheni necessitano aiuti umanitari nonostante i raccolti positivi e la rimozione delle sanzioni. Quest'anno la produzione di cereali in Iraq è prevista a 4,12 milioni di tonnellate, il 22% in più rispetto al 2002.

EUROPA BREVETTI Sul software

Domani al Parlamento europeo si voterà una direttiva sulla brevettabilità del software. È una norma pericolosa per la ricerca informatica, l'economia e per la libertà di pensiero e di parola.

La questione contrappone due diverse visioni filosofiche del software: quella più propriamente europea che vede il software come cultura e quella più americana di software come prodotto. Anche in europa si sta tentando di convincere l'opinione pubblica che il software sia un prodotto. Ricordiamo che un recente studio della Universita' di Maastricht ha mostrato che in Europa lavorano il 71% degli sviluppatori di software libero mentre solo il 13% sono nordamericani, a fronte del fatto che il 60% dei brevetti per il software attualmente accordati dall'UEB sono detenuti da compagnie statunitensi.

Sono già numerose le azioni di protesta in corso, e la petizione coordinata a livello europeo da Foundation for a Free Information Infrastructure e Associazione Software Libero ha già raccolto più di 250.000 firme di singoli cittadini nonchè l'adesione di associazioni di piccole e medie imprese che rappresentano più di due milioni di aziende.

Dal testo della petizione apprendiamo che l'Ufficio Europeo per i Brevetti (UEB) ha già garantito decine di migliaia di brevetti sulle idee riguardanti la programmazione e gli affari, ossia "brevetti sul software". La Comissione Europea (CEC) sta esercitando pressioni affinché questi brevetti siano legalizzati e resi applicabili in tutta Europa. Nel fare ciò, la CEC sta ignorando il chiaro e ben argomentato appello della grande maggioranza di professionisti del software, compagnie, scenziati ed economi. La CEC basa la sua proposta su una bozza di documento scritta apparentemente dalla Business Software Alliance (BSA), una organizzazione statunitense guidata da poche grandi compagnie, come Microsoft, che ha un considevole interesse su tale argomento.

ITALIA

Offensiva del governo: punito l'uso anche di droghe leggere, parità tra pubblico e privato.

Nel corso di un convegno denominato «conferenza mondiale sulla prevenzione dalla droghe» organizzato a Roma Fini e Mantovano hanno annunciato la preparazione di un Ddl che prevede: L'annullamento della distinzione tra droghe leggere e pesanti, la reintroduzione della punizione del consumo e la possibilità di un ampio ricorso alle pene sostitutive del carcere, in questo caso le comunità. Ad annunciare le linee politiche della nuova normativa è il vicepremier Gianfranco Fini.

A entrare nei dettagli della legge, che «entro ottobre verrà presentata in preconsiglio dei ministri», è invece il sottosegretario Alfredo Mantovano, anch'egli di An: le tabelle saranno ridotte a due sole tipologie di sostanze, droghe e farmaci, per superare «il luogo comune secondo il quale ci sono droghe buone e droghe cattive»; un'altra tabella stabilirà la quantità di sostanze al di sotto della quale ci sarà una sanzione amministrativa e al di sopra l'intervento penale. Per quanto riguarda le misure alternative, in questo caso le comunità esse «non dovranno attendere il via libera dei Sert per iniziare un percorso di recupero», dunque potranno autonomamente certificare la tossicodipendenza.

Le parole di Fini e Mantovano hanno trovato una sponda nel discorso di Casini e nelle parole dei ministri Buttiglione e Sirchia,il quale ha ribadito l'importanza dell'eliminazione della distinzione tra droghe leggere e pesanti.

Prostituzione

Associazioni di volontariato ed enti pubblici, soprattutto locali, attivi nella lotta allo sfruttamento sessuale, criticano duramente il disegno di legge del governo sulla prostituzione, che non risolve i problemi legati al fenomeno ma cerca demagogicamente solo il consenso. Questa la posizione emersa dal convegno nazionale Oltre le terre di mezzo sulle nuove politiche sulla prostituzione, organizzato dall' associazione On the road, in collaborazione con la Regione Marche e il Cnca (Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza), conclusosi oggi a San Benedetto del Tronto. Il provvedimento e' stato oggetto di uno dei gruppi di lavoro del convegno, che nella sua relazione conclusiva lo ha bocciato senza possibilita' di recupero: e' sbagliato sia nel suo impianto sia nei singoli articoli. La proibizione della prostituzione di strada e' frutto di una non conoscenza del fenomeno, discrimina tra cliente e prostituta, rendendo ancor piu' vulnerabili i soggetti deboli, e inoltre il disegno di legge governativo e' anche mal raccordato con la legge sulla tratta delle persone, non affronta il problema della clandestinita', lasciato completamente alla legge 'Bossi-Fini', deresponsabilizza il cliente ed e' persino carente sul piano dei controlli sanitari.

GR ORE 9.30

Aids

Per sconfiggere l’Aids servono quattrini. “Eppure, ironia della sorte – si fa per dire! - i Paesi occidentali sono capaci di trovare 200 miliardi di dollari per combattere la guerra al terrorismo, ma non riescono a racimolare il denaro necessario per fornire trattamenti retro-virali a tutti quelli che in Africa ne hanno bisogno”. Sono le parole di Stephen Lewis, inviato speciale del segretario generale dell’Onu per l’Aids, che ieri, intervenendo a Nairobi durante una conferenza sullo spinoso tema, ha anche ricordato che nel 2002 è stato speso un solo miliardo di dollari per debellare il famigerato morbo.

A Johannesburg (Sudafrica) si è riunito ieri un Forum di giovani presieduto dall’ex presidente Nelson Mandela e sua moglie, Graca Machel. L’ottantaduenne leader dell'African National Congress (Anc), il partito che ha guidato il Sudafrica fuori dal regime segregazionista, è intervenuto ricordando ai giovani il ruolo fondamentale che essi stessi hanno giocato nella riuscita della ‘rivoluzione sociale’ sudafricana. Una rivolta studentesca nel 1976 a Soweto (South West Township), il più grande sobborgo nero di Johannesburg, sensibilizzò infatti l’opinione mondiale sul tema del razzismo in Sudafrica, favorendo il varo di sanzioni che penalizzarono il regime pro apartheid. Il leader ha esortato i giovani ad intraprendere un analogo sforzo nella lotta al virus da Hiv, ricordando loro che “la lotta contro l’Aids richiede un’altra rivoluzione sociale”. Mandela, da anni in prima linea nella campagna mondiale contro la sindrome da immunodeficienza acquisita, ha colto l’occasione di questo confronto per lanciare un appello ai giovani in difesa della figura femminile, spesso vittima del pregiudizio culturale ancora dominante nelle società africane e di conseguenza esposta più dell’uomo a contrarre la malattia. A questo proposito Melinda Gates, intervenuta con il marito Bill Gates al Forum, ha annunciato che nell’arco dei prossimi quattro anni sarà pronta un trattamento ‘ad hoc’ pensato esclusivamente per le donne e che potrebbe consentire loro di contrastare la trasmissione dell’infezione. Bill Gates ha infine sottolineato la responsabilità dei Paesi occidentali nel dilagare di questo flagello in Africa: “un dramma spesso invisibile agli occhi dei Paesi ricchi”. Il Sudafrica, con i suoi 5 milioni di sieropositivi, è il Paese al mondo col più alto numero di ammalati.

Iraq

Le conseil de gouvernement transitoire irakien va annoncer "des mesures sévères et dissuasives" à l'encontre des chaînes satellitaires arabes Al-Jazira et Al-Arabiya, a déclaré mardi à la presse Samir Al-Soumaydaï, membre du conseil."Nous annoncerons des mesures concernant les médias. Cette décision qui a été examinée lundi intervient à la suite d'abus de la part de certains médias arabes, notamment Al-Jazira et Al-Arabiya", a dit le responsable irakien."Les mesures seront sévères et dissuasives à l'encontre de ces deux chaînes et d'autres médias", a dit M. Soumaydaï, qui fait partie de la commission de sécurité du conseil de gouvernement.Il a refusé de confirmer si le conseil s'apprêtait à fermer les bureaux de ces deux chaînes à Bagdad.Al-Arabiya, basée à Dubai (Emirats arabes unis), et Al-Jazira du Qatar n'ont pas encore commenté cette annonce.Le chef de la commission de sécurité, Iyad Allaoui, avait accusé ces chaînes satellitaires d'inciter à la liquidation de membres du conseil, dans un communiqué publié après l'attentat samedi contre Mme Akila Al-Hachimi, elle-même membre de cette instance."Les chaînes satellitaires arabes, notamment Al-Jazira et Al-Arabiya, diffusent des images de criminels cagoulés qui incitent à liquider des membres du conseil, ce qui constitue un encouragement aux actes terroristes dont le dernier a été la tentative d'assassinat contre Akila al-Hachimi", avait-il affirmé.Les responsables américains avaient été également très critiques à l'encontre des chaînes satellitaires arabes qui donnent une grande place aux attaques anti-américaines, servent de tribune aux anciens dirigeants irakiens et diffusent des enregistrements attribués à Saddam Hussein.

Palestina

Le forze di sicurezza israeliane durante la notte hanno arrestato sette ricercati palestinesi. Sei di loro sono stati catturati nel campo profughi di Balata, vicino a Nablus, in Cisgiordania. La notizia è riferita dal sito online del quotidiano israeliano Ha'aretz, che cita la radio israeliana. Soldati israeliani hanno ucciso stamane all'alba un palestinese che aveva superato il confine tra la Striscia di Gaza e Israele. "I soldati hanno scorto un'ombra sospetta e hanno aperto il fuoco. Si trattava di un palestinese armato che ha risposto ai colpi", ha detto un portavoce militare. Una fonte palestinese ha confermato che era stata udita una sparatoria vicino alla colonia.

Barghouti

Il ministro della pubblica sicurezza di Israele, Tzachi Hanegbi, ha detto oggi che Israele non libererà l'alto esponente di Al-Fatah Marwan Barghouti, attualmente in carcere, come parte di uno scambio di prigionieri tra uomini di Hezbollah e palestinesi detenuti in Israele e israeliani catturati in Libano. "Nessuno rilascerà quest'uomo" ha detto Hanegbi alla radio israeliana riferendosi a Barghouti. "E' un pluriomicida". La dichiarazione di Hanegbi giunge a conferma di quanto appreso in precedenza non ufficialmente. Israele non ha nessuna intenzione di includere il leader di al Fatah Marwan Barghouti in un possibile scambio di prigionieri con gli Hezbollah o con altre organizzazioni, aveva detto all'Associated Press ieri sera un funzionario di altro grado del Ministero degli esteri, parlando a condizione dell'anonimato. La fonte ha citato una raccomandazione del ministero della giustizia israeliano, circa la necessità di mantenere Barghouti in stato di detenzione. E' "impensabile", ha detto, che Barghouti possa essere liberato mentre è ancora sotto processo con molteplici accuse di terrorismo e omicidio. Voci sulla possibilità della liberazione di Baghouti nel quadro delle trattative in corso su scambi di prigionieri con gli Hezbollah erano venute da fonte palestinese ed erano state riprese dalla stampa israeliana

Nucleare, corea

La Corea del Nord, che si è ritirata dal trattato di non proliferazione nucleare nel gennaio scorso, ha dichiarato che la risoluzione approvata venerdì scorso dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica di Vienna, della quale fanno parte 137 nazioni, non ha nessun valore. "La risoluzione è il diretto risultato della politica ostile degli Stati Uniti contro il Nord (Corea) e ignora la vera natura del problema nucleare nella penisola coreana e lo status unico del Nord, che ha già lasciato l'Npt" dice l'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna, citata dall'agenzia sudcoreana Yonhap. "Non possiamo accettare ingiustificabile risoluzione e la dichiariamo non valida" dice la Kcna. Nella risoluzione, la Aiea ordina alla Corea del Nord di "smantellare completamente" le armi nucleari. E chiede al Paese di "accettare la completa tutela dell'Aiea e di collaborare con l'agenzia nella totale e reale applicazione".

gror030923 (last edited 2008-06-26 09:54:58 by anonymous)