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bUONGIORNO A TUTTI/E

gR APERTO ALLE 8.58 DA SANDRO. BUON LAVORO. Per chi farà il gr delle 13.00, consiglio di seguire, per quanto riguarda la situazione internazionale: palestina (la simulazione da parte d'Israele sulla cattura e l'evacuazione di Arafat) Costa d'Avorio ( la ribellione sembra essere più forte del previsto infatti i ribelli hanno conquistato una terza città) Brasile ( Lula sebra essere sempre in vantaggio anche se perde qualcosa, stasera ci sarà un dibattito in tele che sembra essere nolto atteso) Iraq ( Pare che gli Iracheni abbiano accettato tutte le ispezioni senza limitazioni)

Italia 1. Calo dell'occupazioni nelle grandi aziende 2. Sbarchi a lampedusa (200 in 48 ore) 3. questione invio alpini in afghanistan 4. privatizzaziione dell'acqua nel lazio (Indymedia)

E' solo una piccola traccia DI LAVORO. rIMPOLPATELA E MODIFICATELA, bUON LAVORO A TUTTI/E

bubu

GR FLASH ORE 9.30

MONDO

PALESTINA - NABLUS, 3 OTT - Un palestinese e' stato ucciso stamani da colpi d'arma da fuoco sparati da soldati israeliani a Jenine, nel nord della Cisgiordania. Lo hanno indicato responsabili della sicurezza palestinesi, secondo i quali Ahmed Stity, di 45 anni, e' stato colpito da un proiettile al capo, mentre si trovava in un mercato ortofrutticolo. Sale cosi' a 2.544 il numero delle vittime della seconda intifada cominciata nel settembre del 2000: 1.878 sono palestinesi e 615 israeliane.

FILIPPINE - La polizia locale ne è certa: è stato un attentato suicida quello che ieri ha causato la morte di un soldato statunitense e di due civili filippini a Zamboanga. Una delle vittime civili è stata vista armeggiare con qualcosa che trasportava su una motocicletta immediatamente prima dell'esplosione. Nell'esplosione, davanti all'ingresso di un bar-karaoke poco distante dal comando meridionale dell'esercito filippino a Zamboanga, è rimasto gravemente ferito un altro soldato americano, trasferito alla base di Okinawa, in Giappone. Secondo un portavoce dell'esercito statunitense, un gruppo di militari americani che stava facendo rientro al quartier generale si era fermato a comprare da mangiare in un locale a poca distanza dall'ingresso della base di Zamboanga, quando è avvenuta l'esplosione.

COSTA D'AVORIO - Abidjan, 2 ottobre 2002 Esponenti delle forze militari Usa inviate in Costa d'Avorio per proteggere i residenti stranieri dopo il tentato colpo di stato del 19 settembre hanno confermato la conquista da parte dei ribelli di una terza città nella regione settentrionale del Paese. La città di Seguela, a 250 chilometri da Abidjan, è stata occupata da truppe ribelli che hanno sopraffatto la guarnigione lealista e la polizia locale. I ribelli hanno già il controllo delle città di Korhogo e Boauke, e sembra si stiano organizzando per puntare sulla stessa Abidjan, capitale commerciale della Costa d'Avorio.

PERU' - Continua a slittare, per mancanza di soldi, l’apertura del maxi processo contro l’ex assessore presidenziale Vladimiro Montesinos e quasi un migliaio di suoi presunti complici indagati per corruzione. Le udienze avrebbero dovuto prendere il via inizialmente nella prima settimana di ottobre presso il Teatro Felipe Pardo y Aliaga, situato al centro di Lima, con una capacità di oltre 1.000 posti. Ora però la Corte Suprema insiste perché sia ospitato nella Base Navale di El Callao, dove Montesinos è recluso. Nei confronti dell’ex braccio destro del destituito presidente Alberto Fujimori - riparato in Giappone nel novembre 2000 - sono stati avviati oltre 60 procedimenti giudiziari, a fronte di quasi un centinaio di capi di imputazione. All’inizio di luglio, è stata emessa la prima sentenza contro l’ex capo ‘de facto’ dei Servizi segreti (Sin): Montesinos è stato condannato in primo grado a 9 anni e 4 mesi di detenzione, oltre a 10 milioni di nuovi soles di ammenda (pari a circa 2 milioni e mezzo di dollari), per usurpazione di funzioni e reati contro la pubblica amministrazione. Montesinos è accusato, tra l’altro, di narcotraffico e violazioni dei diritti umani, in relazione con due massacri perpetrati dal famigerato ‘Grupo Colina’, l’eccidio di 15 civili uccisi a Barrios Altos nel 1991 e la strage di 9 studenti e un professore dell’Università Enrique Guzman y Balle, meglio conosciuta come La Cantuta, perpetrata a Lima nel 1992. Per questi reati è stato incriminato dal Congresso lo stesso Fujimori

BOLIVIA - I ‘cocaleros’ (produttori di coca) del Chapare si sono nuovamente mobilitati per contestare la nomina di David Greenlee ad ambasciatore degli Stati Uniti a La Paz. “Si tratta di un signore gravemente implicato in atti criminali”, ha sentenziato il capo dei coltivatori del Tropico di Cochabamba, l’ex candidato presidenziale e leader del Movimento al socialismo (Mas), Evo Morales Ayma. Secondo Morales, Greenlee “è coinvolto nel massacro di Villa Tunari, nel 1988”, quando 13 ‘campesinos’ rimasero uccisi ed altri 17 feriti in uno scontro con le forze antidroga del Paese andino. Ma non solo. Morales ha accusato apertamente il nuovo rappresentante della diplomazia Usa in Bolivia di essere stato un agente della Cia e di aver preso parte allo smantellamento di un laboratorio clandestino individuato a Huanchaca, vicino alla frontiera col Brasile. L’operazione, ha sottolineato Morales, servì a scagionare alcuni funzionari dell’esecutivo sospettati di narcotraffico. Intanto cresce l’attesa per l’incontro di venerdì tra l’esecutivo del presidente Gonzalo Sanchez de Lozada e i coltivatori di Morales, indetto nella speranza di scongiurare lo scoppio di un nuovo conflitto nella turbolenta regione del Chapare.

ITALIA

ALPINI IN AFGHANISTAN - Di nuovo divisi. Dopo tre giorni di riunioni, comunicati stampa, lettere aperte e accelerazioni di questo o quel protagonista, l'Ulivo si presenta oggi in Parlamento senza una posizione comune sull'invio degli Alpini in Afghanistan. Verdi e Pdci, verso le nove di sera, hanno annunciato che presenteranno una propria mozione; l'Udeur aveva fatto sapere già da prima che avrebbe fatto altrettanto. Ds, Margherita e Sdi, che ieri sera hanno deciso di convocare comunque un'assemblea congiunta dei loro parlamentari, potrebbero presentare due documenti diversi (favorevoli all'invio di truppe la Margherita e lo Sdi, contrari i Ds). Parlare di cabina di regia, portavoce e qualsiasi altra formula organizzativa unitaria pare ora uno sterile esercizio retorico. L'annuncio della rottura, ieri sera, è stato dato dai capigruppo alla Camera del Pdci Marco Rizzo e dei Verdi Luana Zanella. "Noi abbiamo lavorato molto a trovare una posizione unitaria - ha spiegato Rizzo - ma purtroppo oggi c'è una valutazione difficilmente ricomponibile dal momento che dentro l'Ulivo c'è chi parla di votare il dispositivo del Governo. A questo punto non è più possibile una ricomposizione e quindi Pdci e Verdi presenteranno una propria risoluzione che sarà un 'no' molto semplice dal momento che gli alpini di fatto andrebbero a sostituire i soldati Usa che verrebbero ridislocati nel Golfo e quindi costruendo un rapporto tra l'Italia e l'eventuale attacco all'Iraq

Gr 13

IRAQ: RISOLUZIONE ALL'ONU SOLO DOPO L'AUDIZIONE DI BLIX =

Il testo della nuova risoluzione sull'Iraq sara' presentato formalmente ai Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu solo dopo l'audizione del capo della missione Unmovic, Blix, che riferira' dei contenuti dell'accordo sulla ripresa delle ispezioni raggiunto con Baghdad. Il testo della nuova risoluzione tuttavia e' gia' stato fatto circolare anche fra i dieci membri non permanenti, oltre che, naturalmente, esteso a Francia Cina e Russia, i Paesi con cui Stati Uniti e Gran Bretagna hanno avviato negoziati subito dopo aver completato una prima stesura. Il testo chiede l'istituzione di nuove zone di interdizione aerea (lo sono gia' le regioni dell'Iraq a nord del 36esimo parallelo e a sud del 33esimo) e di interdizione automobilistica (no flight zone e no drive zone), zone protette dalle forze delle Nazioni Unite o da quelle dei Paesi membri del Consiglio, lungo le strade percorse dagli ispettori. Gli ispettori saranno inoltre protetti, si chiede inoltre, da forze delle Nazioni Unite giudicate sufficienti. Entro 30 giorni dall'approvazione della risoluzione, e prima dell'avvio di nuove ispezioni, l'Iraq dovra' consegnare una dichiarazione completa, aggiornata e accurata, di tutti gli aspetti dei suoi programmi di sviluppo di armi chimiche, biologiche, nucleari, missili balistici o aerei automatizzati. Quasiasi elemento falso o omissione o mancanza irachena in una piena cooperazione costituira', si legge nella proposta anglo americana, una ulteriore violazione...che autorizzera' gli Stati membri a usare tutti i mezzi necessari per ripristinare la pace internazionale e la sicurezza regionale. Gli Stati Uniti, cosi' come gli altri quattro paesi membri del Consiglio di sicurezza, potranno affiancare agli ispettori di Unmovic propri tecnici, una misura contraria al senso della riorganizzazione della missione di verifica, nel 1999, proprio per evitare accuse di spionaggio o parzialita', accuse giustificate dalla scoperta di un apparecchio elettronico lasciato da ispettori americani in un edificio di Baghdad, un sistema che contribui' ad indirizzare i raid aerei del dicembre del 1998. La risoluzione, in cui si denuncia inoltre la violazione da parte dell'Iraq, che prosegue da diversi anni, dei suoi obblighi previsti dalle risoluzioni approvate dal 1991, testi che vengono citati puntualmente, per essere approvata dovra' ricevere il voto favorevole almeno di nove dei 15 membri del Consiglio e non ricevere il veto di alcuno dei cinque membri permanenti.

MO: BARGHUTI, MANIFESTAZIONE SOLIDARIETA' ANCHE A RAMALLAH Un palestinese e' stato ucciso stamani da colpi d'arma da fuoco sparati da soldati israeliani a Jenine, nel nord della Cisgiordania. Lo hanno indicato responsabili della sicurezza palestinesi, secondo i quali l'uomo e' stato colpito da un proiettile al capo, mentre si trovava in un mercato ortofrutticolo. Sale cosi' a 2.544 il numero delle vittime della seconda intifada cominciata nel settembre del 2000: 1.878 sono palestinesi e 615 israeliane. Alcune centinaia di palestinesi hanno dato vita stamane a Gaza a una manifestazione di solidarieta' con Marwan Barghuti, segretario generale in Cisgiordania di Al- Fatah (il movimento di Yasser Arafat) e tra i leader piu' popolari dell'Intifada, il cui processo di fronte a un tribunale israeliano - dopo la sua cattura in aprile a Ramallah - e' ripreso stamane a Tel Aviv. Lo hanno riferito fonti palestinesi. Le fonti hanno precisato che la manifestazione e' stata convocata da Al-Fatah e dal Comitato per la liberazione dei prigionieri politici palestinesi. I manifestanti si sono diretti in corteo di fronte alla sede del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) a Gaza.

Oltre mille palestinesi sono sfilati stamane in corteo nel centro di Ramallah (Cisgiordania) in un'altra manifestazione a sostegno di Barghuti. Tra i manifestanti alcune decine di stranieri. Il corteo ha provato ad avvicinarsi alle postazioni dell' esercito israeliano nei pressi della Muqata, il quartier generale di Arafat, ma e' stato respinto dai soldati, che hanno lanciato candelotti lacrimogeni e sparato in aria colpi di avvertimento.

SENATO: AFGHANISTAN; IL SI' A MOZIONE MAGGIORANZA

- Il Senato ha dato il suo via libera all'invio degli alpini italiani in Afghanistan approvando la mozione presentata dalla maggioranza. A favore hanno votato tutti i gruppi del centrodestra. Nel centrosinistra i senatori della Margherita e i dissidenti dei Ds non hanno partecipato alla votazione per manifestare la loro non contrarieta': al Senato il voto di astensione viene infatti conteggiato come voto contrario e il capogruppo della Margherita Bordon ha spiegato che il suo gruppo non intendeva esprimere in alcun modo un no alla mozione del centrodestra.

Ore 17.00

Palestina

Quasi cinque mesi di carcere non hanno domato Marwan Barghouti: il leader di Fatah in Cisgiordania e' apparso per la terza volta oggi davanti a un tribunale israeliano ed e' tornato a esortare i palestinesi a sfidare il coprifuoco e a resistere all'esercito. "Non otterremo la liberta' obbendendo agli ordini degli occupatori, la otterremo quando l'occupazione diventera' per loro un fardello", ha dichiarato Barghouti. Per questo, ha proseguito, "invito i palestinesi a sfidare il coprifuoro, a continuare per quanto possibile la vita di tutti i giorni". Barghouti, proprio oggi riconfermato dal Comitato centrale del movimento segretario generale di Fatah in Cisgiordania, ha anche ribadito di non riconoscere l'autorita' del tribunale.

Disordini e proteste sono scoppiati all'inizio e alla fine dell' udienza . Parenti israeliani di vittime del terrorismo hanno accolto l'imputato in aula al grido di assassino, hai mandato gente ad uccidere i nostri figli, ma Barghouti ha risposto: sono un combattente per la liberta. il 21 novembre la decisione sul prolungamento del fermo di Barghouti, accusato di appartenere ad un'organizzazione terroristica.

Intanto ancora una volta l'esercito israeliano spara sulla folla. Un carro armato israeliano ha sparato con la mitraglietta su un mercato a Jenin, in Cisgiordania, affollato di gente uscita durante l'interruzione del coprifuoco per approvvigionarsi di viveri. Testimoni palestinesi hanno riferito che un venditore di 45 anni e' stato ucciso e altre tre persone sono rimaste ferite. Secondo la versione data da fonti militari israeliane, la pattuglia dell'esercito era stata presa di mira da armati palestinesi e ha risposto al fuoco nella direzione degli spari. L'esercito ha tuttavia aperto un'inchiesta.

Francia

In Francia si profila un autunno caldo: i dipendenti di Edf, Gaz de France, Air France, Sncf e altre societa' a partecipazione statale sono scesi oggi massicciamente in piazza contro i progetti di privatizzazione del governo Raffarin. In 60.000 hanno bloccato per ore il centro di Parigi. Cortei si sono svolti anche nelle altre principali citta' dell'Esagono. I dipendenti del servizio pubblico temono che la privatizzazione delle loro aziende si traduca in un'ondata di licenziamenti e in grossi tagli alle pensioni. A Parigi sono scesi in piazza e hanno marciato da Republique a Opera soprattutto gli impiegati di Edf (il colosso elettrico) e Gaz de France. Hanno insistito per la difesa di un servizio pubblico rinnovato, moderno, umano e democratico. Molti esponenti della gauche hanno partecipato alle proteste. Nel 1995 il governo di centro-destra con a capo Alain Juppe' ebbe un pauroso crollo di popolarita', da cui non si rimise piu', dopo un lungo e duro braccio di ferro con i sindacati per la riforma delle pensioni.

Ocalan

Il tribunale per la sicurezza dello Stato di Ankara ha commutato la pena di morte a cui era stato condannato il leader curdo Abdullah Ocalan il 29 giugno del 1999 in ergastolo. La decisione e' stata presa dopo che la scorsa estate il Parlamento turco aveva abolito la pena capitale, una delle condizioni imposte dall'Unione europea per avviare i negoziati per l'ammissione di Ankara.

gror031002 (last edited 2008-06-26 10:05:14 by anonymous)