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Giornale radio delle ore 09.30

Sommario

IRAQ: GLI STATI UNITI SI PREPARANO A RIAPRIRE LA GUERRA SU LARGA SCALA, CON LA RIAPERTURA DEL COMANDO OPERATIVO IN QUATAR SI PROFILA LA RIPRESA DELLE OPERAZIONI MILITARI TRADIZIONALI, DUE LE PAROLE D'ORDINE IRAKIZZAZIONE, OVVERO CHE SIANO GLI IRAKENI A UCCIDERSI TRA LORO, E RIPRESA DELLA GUERRA GUERREGGIATA, BOMBE BOMBE BOMBE INTANTO L'ONU NON HA NESSUNA INTENZIONE DI RIENTRARE IN IRAK!!

ITALIA: FINAZIARIA AL SENATO, ALITALIA SI VENDE, SCORIE NUCLEARI IN BASILICATA, DISOCCEDIENTI VENEZIANI INDAGATI, (BOSSI RAZZISTA)

Testo

IRAK: RUMSFELD, NON CE NE ANDREMO IN ANTICIPO, ANZI - 14/11/2003 - 7.27.00

Non ci sono piani per un ritiro anticipato delle truppe statunitensi dall'Iraq, anche se nei confronti dellle nuove autorita' irachene ci sara' un passaggio dei poteri piu' ampio e piu' rapido rispetto a quanto era stato inizialmente previsto. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa americano, Donald Rumsfeld, in visita alla gigantesca base aerea Usa di Anderson sull'isola di Guam, la piu' meridionale delle Marianne.Non c'e' alcuna decisione di ritirarsi dall'Iraq prima di quanto stabilito, anzi, e' esattamente il contrario, ha ammonito il capo del Pentagono parlando ai connazionali sotto le armi. Rimarremo laggiu' per tutto il tempo che sara' necessario, cosi' da poter constatare che quel Paese e' stato avviato sul cammino della democrazia.

IRAQ: QUARTIER GENERALE CENTCOM TORNA IN QATAR - 14/11/2003 - 8.43.00

Il quartier generale del Comando centrale americano (Centcom) torna in Qatar a causa del deteriorarsi della sicurezza in Iraq, nel tentativo di dirigere meglio dal Paese del Golfo le operazioni contro la guerriglia irachena. Lo ha annunciato un portavoce militare, precisando che nel Qatar - da dove il generale Tommy Franks, andato in pensione nelle settimane scorse, diresse la guerra contro il regime di Saddam - arriveranno prossimamente alcune centinaia di soldati. Questo ci permettera' di servire meglio il capo del Centcom (il generale John Abizaid) e di aver un migliore collegamento con le unita' sul teatro delle operazioni, ha spiegato il comandante Hal Pittman. Il quartier generale del Centcom era stato trasferito nel Qatar nel dicembre del 2002, in vista della guerra, e il generale Franks aveva fatto rientro alla base di Tampa, in Florida, il 3 maggio, due giorni dopo la dichiarazione della fine della guerra.

(IRAQ: USA,COMANDO CENTRALE RIMANDA IN QATAR CENTINAIA UOMINI - 14/11/2003 - 3.52.00

Il Comando Centrale (Cent Com) degli Stati Uniti intende trasferire di nuovo, presto, diverse centinaia di uomini nel Qatar, nella base da cui il generale Tommy Franks guido' la prima fase della campagna Liberta per l'Iraq'. Lo hanno indicato giovedi' sera fonti militari americane ai giornalisti al Pentagono, che ne riferiscono. La postazione avanzata nel Qatar del Comando Centrale, che ha sede a Tampa in Florida, e' operativa dal dicembre 2002 e non e' mai stata completamente abbandonata. La sua rivitalizzazione, ora, viene posta in relazione al deterioramento della situazione in Iraq. Il generale John Abizaid, attuale comandante della campagna 'Liberta' per l'Iraq', e che ieri ha fatto da Tampa una conferenza stampa senza parlare dell'invio di rinforzi in Qatar, trascorre, attualmente, oltre i due terzi del suo tempo sul terreno, tra Qatar, Kuwait e Iraq, e il resto a Tampa.)

ONU, DIFFICILE PREVEDERE QUANDO PERSONALE TORNERA' - 14/11/2003 - 8.40.00

Non e' ancora possibile stabilire quando il personale delle Nazioni Unite al completo potra' rientrare in Iraq e riprendere le proprie normali attivita': troppa incertezza resta ancora a tale proposito, troppo instabile essendo tuttora la situazione nel Paese arabo. A Cipro lo ha dichiarato Kevin Kennedy, capo della Divisione Umanitaria di Emergenza dell'Ufficio dell'Onu per il Coordinamento degli Affari Umanitari, che ha la supervisione sulle iniziative concernenti la ricostruzione irachena e l'assistenza alla popolazione.

ITALIA:

FINANZIARIA: VIA LIBERA A DDL DALL'AULA DEL SENATO - 14/11/2003 - 1.26.00

Approvatain ieri la finanziaria in aula al Senato, lavori dell'aula del Senato riprendono stamene alle 09.30 dopo il Consiglio dei ministri che dovra' approvare la nota di variazione al Bilancio. L'approvazione definitiva di Palazzo Madama al Ddl Bilancio dovrebbe arrivare in tarda mattinata. I provvedimenti dalla prossima settimana iniziano la seconda lettura a Montecitorio.

NUCLEARE: BLOCCHI E PROTESTE CONTRO LE SCORIE IN BASILICATA (- 13/11/2003 - 23.54.00)

I manifestanti intorno alle 23:45 hanno tolto i blocchi sulla Statale 106 Jonica. La circolazione, ERA STATA deviata su itinerari alternativi, e' ripresa regolarmente. Oggi, i manifestanti terranno un presidio nella piazza antistante il palazzo comunale di Scanzano Jonico e uno nell'area delle miniere di salgemma, dove si prevede sara' realizzato il sito per lo stoccaggio delle scorie nucleari. Nella mattina, inoltre, a Matera si riuniranno le segreterie di Cgil, Cisl e Uil per definire ulteriori azioni di lotta.

ALITALIA: SI VENDE COMPAGNIA DI BANDIERA (- 13/11/2003 - 20.47.00)

Addio compagnia di bandiera. Alitalia imbocca la via della privatizzazione. Con una mossa a sorpresa e dopo settimane di stallo, si e' sbloccata la strada che consentira' all'azionista Tesoro, che detiene il 62,3% del capitale della compagnia, di scendere sotto la soglia del 50%. Il Consiglio dei ministri ha detto, infatti, il suo primo si' al dpcm che ora dovra' passare al vaglio delle competenti commissioni parlamentari e poi tornare a Palazzo Chigi. Anche se i tempi non sono ancora definiti, il varo del decreto prepara il terreno alla trattativa che Alitalia dovra' affrontare con i potenziali partner, Air France e Klm, la cui alleanza decollera' nella primavera del 2004. Non e' stato agevole il cammino che ha portato alla svolta di oggi. Il 'tam tam' su un possibile varo del decreto era cominciato subito dopo l'estate. Dopo l'annuncio delle nozze tra Air France e Klm, il Governo era sceso in campo annunciando la privatizzazione della compagnia per poter entrare nell'alleanza.

ISOBBEDIENTI: VENEZIA, 67 INDAGATI PER AGENZIA SOCIALE CASA (- 13/11/2003 - 13.35.00)

Sono 67 i Disobbedienti veneziani indagati dalla Procura della Repubblica per le attivita' della cosiddetta Agenzia sociale per la casa, responsabili di una serie di occupazioni di alloggi sfitti e episodi di minacce a pubblici ufficiali. La magistratura veneziana ha iniziato a notificare oggi gli avvisi di chiusura delle indagini preliminari sulle attivita' dell'organizzazione, contestando a vario titolo i reati di associazione per delinquere, rottura di sigilli e resistenza a pubblico ufficiale. Gli accertamenti, coordinati dai pm Carlo Nordio e Alessia Tavarnesi, riguardano episodi verificatisi tra il 2001 e il 2003, culminati lo scorso anno con l'invasione degli uffici della polizia municipale di Venezia.

(DISOBBEDIENTI: VENEZIA, 67 INDAGATI PER AGENZIA SOCIALE CASA(2) - 13/11/2003 - 17.00.00

Gli indagati avranno venti giorni di tempo per produrre eventuali memorie difensive, chiedere di venire interrogati o chiedere ulteriori atti d'indagine. Negli scorsi mesi, gli indagati avevano ricevuto un invito a comparire davanti al pm Nordio, ma avevano rifiutato di sottoporsi agli interrogatori. Avevano gia' avuto l'occasione - ha puntualizzato a questo proposito il procuratore capo veneziano Vittorio Borraccetti - di far sentire la loro versione dei fatti, ma hanno ritenuto legittimamente di fare una scelta contraria. Adesso noi mettiamo le nostre carte in tavola, con una serie di fatti che crediamo configurino dei reati, e in questa occasione avranno modo di dire la loro. Gli episodi oggetto dell'indagine sono stati riuniti nello stesso faldone in base a una serie di informative della Questura di Venezia. L'ipotesi di reato associativo e' stata avanzata in base all'attivita' di programmazione e pianificazione delle attivita' dell' agenzia, che comportavano, a detta dell'accusa, la commissione di atti qualificati dalla legge come reati.)

DROGA: CENTO, DISOBBEDIENZA CIVILE CONTRO LEGGE FINI (- 13/11/2003 - 18.56.00)

Una grande campagna antiproibizionista per fermare la proposta Fini con la disobbedienza civile. E' quanto promette il deputato Verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia, secondo il quale il testo approvato dal Consiglio dei Ministri e' repressivo ed autoritario. Il risultato sara' quello di far scoppiare le carceri e di gettare allarme in migliaia di famiglie, senza risolvere in alcun modo il problema della tossicodipendenza. Secondo Cento, infine ,la proposta e' un'irresponsabile spot elettorale, drammaticamente fatto sulla pelle dei tossicodipendenti: per Fini, insomma, e' piu' grave l'uso di uno spinello che l'illegalita' del mercato clandestino delle droghe pesante.

LEGA RAZZISTA: VERGOGNA RAZZISTA A CREMONA CONTRO LA MOSCHEA

Manifestazione contro la locale moschea con ministro Bossi