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""palestina"" Ramallah, 1 gennaio - In una nuova manifestazione di protesta contro la costruzione del Muro in Cisgiordania, una quindicina di persone sono rimaste ferite |
''palestina'' Ramallah. In una nuova manifestazione di protesta contro la costruzione del Muro in Cisgiordania, una quindicina di persone sono rimaste ferite |
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""Iraq"" testimoni: elicottero abbattuto da missile |
''Iraq'' testimoni: elicottero abbattuto da missile |
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''colombia'' CONTADINI DENUNCIANO SACCHEGGI DI MILITARI VENEZUELANI SCONFINATI Unottantina di militari della Guardia nazionale venezuelana sarebbero penetrati in territorio colombiano ed avrebbero attaccato, saccheggiato e distrutto alcune case di Tibú, un villaggio nel dipartimento di Norte di Santander. Lo hanno denunciato alla televisione alcuni contadini colombiani residenti nella zona. I soldati sarebbero giunti nella località di confine, sotto la sovranità colombiana, attraverso il sentiero di San Luis de Beltrán; avrebbero picchiato diverse persone, tra le quali dei bambini, rubato utensili e minacciato di violenza fisica alcune donne. Hanno detto che questo territorio è loro ha dichiarato una delle vittime dellincursione. Lo scorso 30 dicembre gli abitanti di Montelara, nel dipartimento colombiano di La Guajira, avevano denunciato un altro sconfinamento di militari venezuelani; in quelloccasione, i soldati di Caracas pare stessero inseguendo dei presunti trafficanti di benzina. Quel giorno stesso, Bogotá e Caracas hanno costituito una commissione dinchiesta per fare luce sul primo sconfinamento, oltre che per fare il punto sulla presenza di gruppi paramilitari di destra, guerriglieri, narcotrafficanti e criminali comuni lungo i 2.219 chilometri del comune confine tra Colombia e Venezuela. Secondo la Commissione per le relazioni estere del Congresso colombiano, dal 1995 in non meno di 83 occasioni cittadini colombiani hanno denunciato atti di violenza ai loro danni commessi da militari venezuelani sconfinati.[LL |
G.R. ore 19.30
italia "DEVASTATA LA SEDE DELLOPERA NOMADI DI MILANO"
attacco nazifascista alla sede di Opera Nomadi di Milano
La nuova sede dellOpera Nomadi di Milano, allestita da circa un mese in Via De Pretis 13, al Quartiere Barona, è stata devastata questa notte. I locali, concessi in affitto dal Comune di Milano, hanno subito danni gravi, così come gli arredi, le attrezzature e il materiale documentario dellarchivio. Gli atti vandalici sono stati firmati con scritte fasciste, svastiche e croci celtiche.
Lapertura di questa nuova sede era stata realizzata grazie ad un finanziamento erogato dall UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e destinato alla creazione di un centro permanente di documentazione sulla Porrajmos - la persecuzione contro i Rom attuata durante il nazifascismo - e di un osservatorio sulla discriminazione.
Il grave episodio è stato scoperto questa mattina dai responsabili cittadini dellassociazione, che si erano recati in sede per completare il trasferimento del materiale darchivio.
Immediata la solidarietà del Centro di documentazione ebraica contemporanea, trasmessa allOpera Nomadi da Marcello Pezzetti, storico della Shoah e ricercatore del Cdec.
Fortunatamente buona parte del materiale relativo alle ricerche sulla Porrajmos, incluse alcune interviste ai sopravvissuti ai campi di sterminio, si è salvato dalla distruzione. Si stava infatti concludendo in questi giorni il montaggio di un documentario che lOpera Nomadi aveva commissionato in vista delle celebrazioni della Giornata della Memoria e, per questo motivo, la documentazione non era ancora stata restituita allarchivio.
"Villa Medici sgomberata" Questo pomeriggio alle 17 si e tenuTA presso la Galleria Colonna un'assemblea pubblica e conferenza stampa. Questa mattina alle 11 e 30 circa, la polizia ha sgomberato Villa Medici a Roma, occupata la mattina precedente da una cinquantina di intermittenti dello spettacolo francesi. Gli intermittenti e i precari francesi contestano lapplicazione del protocollo UNEDIC che, entrato in vigore proprio il 1 gennaio 2004, sancisce un immiserimento del sistema di protezione sociale per tutti gli intermittenti francesi e inoltre richiedono, oltre al ritiro dello stesso protocollo, unestensione dei diritti sociali per tutti. Lo sgombero è avvenuto sotto pressione delle autorità francesi. I dimostranti dopo essere stati trasportati sui blindati della polizia e condotti al 1° commissariato di Campo Marzio sono stati identificati e denunciati. Hanno indetto per questo pomeriggio alle 17 presso la Galleria Colonna una assemblea pubblica ed una conferenza stampa. Ascoltiamo la corrispondenza
esteri
palestina Ramallah. In una nuova manifestazione di protesta contro la costruzione del Muro in Cisgiordania, una quindicina di persone sono rimaste ferite
Territori occupati: ancora proteste contro il Muro
Ramallah, 1 gennaio - In una nuova manifestazione di protesta contro la costruzione del Muro in Cisgiordania, una quindicina di persone sono rimaste ferite, dopo essere state caricate dai militari israeliani. Gli incidenti si sono verificati sempre nei pressi del villaggio di Budros, teatro anche ieri di scontri. Gli israeliani hanno imposto il coprifuoco nel villaggio, hanno perquisito numerose case, arrestando cinque palestinesi.
Intanto, le truppe di occupazione israeliane hanno alleggerito l'assedio di Jenin, revocando alcuni posti di blocco attorno alla città. Rimane, invece, sempre sotto assedio militare e coprifuoco Nablus, dove ieri sera un ragazzo di sedici anni è stato ucciso dai militari ebraici. Sempre da Nablus, è stato deportato nella striscia di Gaza un sospetto militante della Jihad islamica per un periodo di due anni.
Iraq
testimoni: elicottero abbattuto da missile
E' stato colpito da un missile terra-aria, l'elicottero americano preciptato stamane a Falluja. Lo ha riferito un agente della polizia irachena, Mohammad Abul Aziz, che ha assistito all'attacco mentre era di pattuglia nella zona insieme ad alcuni militari statunitensi.(red)
Fallujah, abbattuto un elicottero, muore un soldato. Gli Usa parlano di incidente.
Fallujah, abbattuto un elicottero, muore un soldato. Gli Usa parlano di incidente Cè un morto, lennesimo soldato americano. Il comando statunitense la notizia lha data con un brevissimo dispaccio. Questo: «Un soldato è rimasto ucciso e un altro ferito quando il velivolo, un OH-58 Delta Kiowa, si è schiantato all'incirca a mezzogiorno a Falluja». Nessun altro particolare. Con laggiunta che lesercito anglo-americano ha impedito ai giornalisti ad una troupe televisiva francese - di accedere alla zona dellincidente. Poco a poco, comunque, grazie alle testimonianze è stato ricostruita la dinamica della caduta dellelicottero. Il veivolo è stato abbattuto. Tanti hanno visto una fiammata a terra, unesplosione in volto e poi, lelicottero prendere fuoco e precipitare.
Falluja, cinquantacinque chilometri a ovest di Baghdad, si trova nel cuore del cosiddetto «triangolo sunnita», dove sono ancora numerosi i seguaci dell'ex presidente Saddam Hussein. Qui, lesercito statunitense ha lanciato un'operazione militare diretta alla ricerca di armi in alcuni magazzini di mercanti di grano. E in questa operazione, le truppe di terra erano appoggiate da due elicotteri. Uno dei due sarebbe stato abbattuto, precipitando dietro il ponte che attraversa l'Eufrate, a ovest di Falluja. Si tratta della stessa zona, dove il 2 novembre dello scorso anno, un gruppo di guerriglieri iracheni centrò un Chinook americano, uccidendo i sedici soldati che erano a bordo.
colombia
CONTADINI DENUNCIANO SACCHEGGI DI MILITARI VENEZUELANI SCONFINATI Unottantina di militari della Guardia nazionale venezuelana sarebbero penetrati in territorio colombiano ed avrebbero attaccato, saccheggiato e distrutto alcune case di Tibú, un villaggio nel dipartimento di Norte di Santander. Lo hanno denunciato alla televisione alcuni contadini colombiani residenti nella zona. I soldati sarebbero giunti nella località di confine, sotto la sovranità colombiana, attraverso il sentiero di San Luis de Beltrán; avrebbero picchiato diverse persone, tra le quali dei bambini, rubato utensili e minacciato di violenza fisica alcune donne. Hanno detto che questo territorio è loro ha dichiarato una delle vittime dellincursione. Lo scorso 30 dicembre gli abitanti di Montelara, nel dipartimento colombiano di La Guajira, avevano denunciato un altro sconfinamento di militari venezuelani; in quelloccasione, i soldati di Caracas pare stessero inseguendo dei presunti trafficanti di benzina. Quel giorno stesso, Bogotá e Caracas hanno costituito una commissione dinchiesta per fare luce sul primo sconfinamento, oltre che per fare il punto sulla presenza di gruppi paramilitari di destra, guerriglieri, narcotrafficanti e criminali comuni lungo i 2.219 chilometri del comune confine tra Colombia e Venezuela. Secondo la Commissione per le relazioni estere del Congresso colombiano, dal 1995 in non meno di 83 occasioni cittadini colombiani hanno denunciato atti di violenza ai loro danni commessi da militari venezuelani sconfinati.[LL