GR ORE 19.30

Palestina

Soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro alcuni ragazzi palestinesi che lanciavano pietre nel campo profughi di El Ayn, nei pressi di Nablus in Cisgiordania. Un 17enne è rimasto ucciso da un proiettile alla testa. Un altro, di 14 anni, è rimasto gravemente ferito. Secondo un portavoce dell'esercito israeliano, i soldati hanno risposto al fuoco per difendersi dal lancio di bombe molotov, giustificazione palesemente improbabile, e non confermata da nessun altra fonte

Israele E sulla propria abilità nell'uccidere ragazzi l'esercitò israeliano vuole fondare la propria economia Corsi sul campo per militari di paesi stranieri in uno dei migliori centri di addestramento del mondo: e' questa la nuova idea dell'Esercito israeliano per migliorare le relazioni con gli eserciti di paesi amici e, cosa non secondaria, rimpinguare le casse ormai vuote delle forze armate. Saranno infatti a pagamento i corsi offerti dal Centro di addestramento tattico, una struttura che opera, sfruttando le piu' moderne tecnologie, da cinque anni a Zeelim.

Afghanistan

Dopo ventidue giorni di non facile discussione, ieri 4 gennaio, i cinquecento delegati della Loya Jirga hanno approvato la nuova Costituzione dell'Afghanistan post-talebano. L'accordo finale è una sostanziale sconfitta della linea 'parlamentarista' dell'opposizione mujaheddin e quindi una vittoria della linea presidenzialista di Karzai (e degli Stati Uniti), passata con la sola concessione dell'affiancamento di due vicepresidenti. L'elezione del parlamento non avverrà in contemporanea con le presidenziali di giugno, come chiesto da tagiki e compagni per evitare 'interferenze presidenziali', ma almeno sei mesi dopo. In cambio Karzai ha concesso lo status di lingua ufficiale nazionale al dari e di terza lingua ufficiale locale all'uzbeko laddove è parlato. La comunità internazionale, Stati Uniti in testa, esulta e sottolinea come nella nuova Costituzione si riconosca pari dignità a donne e uomini e non si faccia cenno alla sharìa, la legge islamica. Cosa che difficilmente troverà applicazione pratica nella vita quotidiana degli afgani, ma soprattutto delle afgane, e soprattutto non la trovarà al di fuori delle grandi città, dove il gruppo e l'ordine tribale bvale più di una legge scritta. Non mancano le preoccupazioni per il risentimento dell'opposizione guidata dai tagiki, politicamente sconfitta, e per lo scontento dei pashtun più oltranzisti che vedono come un'umiliazione le concessioni fatte alle minoranze.

Irak

Due violente esplosioni si sono verificate ieri sera a Nassiriyah, nei pressi della sede dell'Autorità Provvisoria di Coalizione, che ospita anche il Centro di cooperazione civile e militare della Brigata Sassari, dove sono alloggiati militari italiani e alcuni civili. Non ci sono state vittime. Gli Artificieri della task force Dimonius sono ora sul luogo per disinnescare due ordigni da 60 millimetri scoperti questa mattina. Una serie di esplosioni di natura ignota hanno sconvolto invece oggi il centro di Baghdad. Non si sa ancora se siano state provocate dai soldati Usa o dai guerriglieri iracheni

Ad una settimana dall'attentato della resistenza contro il contingente della Bulgaria di stanza a Kerbala, che produsse varie vittime mortali, ieri 30 soldati hanno detto no agli ufficiali che stavano imbarcandoli in roitta verso l'Iraq. L'episodio è avvenuto nei giorni scorsi, quando era in partenza un contingente militare che doveva sostituire con forzr fresche il contingente duramente castigato a Kerbala.

Nel frattempo è stata aperta un'inchiesta sui prodotti italiani, soprattutto alimentari, probabilmente provenienti dagli aiuti umanitari, trovati in vendita in un mercato al centro di Nassiriyah. Non è la prima volta che gli aiuti italiani fanno questa fine. Identici episodi si sono verificati anche durante le altre missioni cosidette umanitarie in altre aree di conflitto.

Pakistan

Si e' svolto oggi, 5 gennaio 2004, l'incontro tra il leader pakistano, Pervez Musharraf, e il primo ministro indiano, Atal Mehari Vajpayee. Si tratta del primo incontro tra Islamabad e New Delhi dal luglio 2001. Il vertice e' stato definito "una visita di cortesia" , ma e' stato comunque considerato un momento molto importante per le relazioni fra i due Paesi. Musharaff ottiene così un'altra legittimazione, dopo quella avuta dagli stati uniti, che porta la comunità internazionale a dimenticare che si tratta di un dittatore, salito al potere con un colpo di stato nel 1999, e che solo pochi giorni fa ha ottenuto la legittimazione dal parlamento del suo paese, da lui ampiamente controllato. I colloqui tra i due paesi riguardano la questione del Kasmir, da entrambi gli stati rivendicato

Turchia

Due dirigenti locali di un partoto pro-curdo sono stati giudicati e condannati oggi da una corte di Diyarbakir, in turchia, per avere chiamato Abdullah Ocalan "signor Ocalan". Nedim Bicer et Sadiye Surer sono stati giudicati in base ad un articolo di legge antiterrorismo che bandisce quella che viene definita"la propaganda terroristica". I due dirigenti si sono rivolti a Ocalan chiamandolo Sayin( termine turco che ha una sfumatura di rispetto e di stima) nel corso di uan conferenza stampa svoltasi sabato , per denunciare il mancato rispetto dei diritti umani nelle prigioni turche. Ora, secondo le autorità di Dyarbakyr, potranno sperimentarle di persona.

Egitto

Un interlocutore anonimo che si è dichiarato appartenente ad un gruppo islaminsta finora sconosciuto, Ansar El Haq ha rivendicato oggi quello che ha definito un attentato, e ciooè la caduta dell'aereo charter egiziano. L'interlocutore, che ha detto di essere egizxiano e di chioamre dalla capitale, ha dichiarato anche il suo gruppo avrebbe base nello Yemen, ed ha minacciato di organizzare prossimamente un attacco contro la compagnia Air france se la francia non ritornerà sulla sua decisione di proibire il velo oslamico nelle scuole e negli edifici pubblici. Ma le autorità smentiscono qualsiasi possibilità di intervento volontario nella caduta dell'aereo, attribuita ad un guasto meccanico

Belgio

S'inspirant du projet français, deux sénateurs ont recommandé lundi d'interdire par voie législative l'uso à l'école de signes manifestant une appartenance religieuse. Les sénateurs francophones Anne-Marie Lizin (PS) et Alain Destexhe (MR) ont dit espérer que la chambre haute puisse mettre sur pied une commission ad hoc qui pourra pronunciarsi sur questo tema sensible. Actuellement, il n'existe aucune législation en Belgique interdisant le port du voile à l'école. Toutefois, de nombreux directeurs d'établissements scolaires publics ont inscrit cette interdiction dans les règlements d'écoles

Europarlamento

Tre lettere incendiarie sono state spedite ad altrettanti europarlamentari, due alla sede dell'Europarlamento a Bruxelles, indirizzati al capogruppo del Ppe, Hans Gert Poettering, e a Jose' Ignacio Salafranca, anch'egli europarlamentare del Ppe, il terzo nell'ufficio di Manchester dell'europarlamentare laburista britannico Gary Titley. Il pacco destinato a Poettering, una busta contenente un libro, si è infiammato stamani in uno degli uffici del capogruppo del Ppe a Bruxelles.La fiammata non ha causato danni rilevanti e non ci sono feriti. Il plico sospetto indirizzato a Jose' Ignacio Salafranca e' stato scoperto in anticipo ed e' ora al vaglio delle forze di sicurezza del Parlamento europeo e del Belgio che operano congiuntamente. Il pacco spedito a Manchester invece ha ferito a una mano la segretaria di Titley. I due plichi spediti all'Europarlamento a Bruxelles sono stati imbucati a Bologna il 22 dicembre.

Costituzione europea

I capi di governo di Germania, Francia e Gran Bretagna intendono incontrarsi nuovamente, prima del prossimo consiglio europeo di marzo.I tre vogliono concordare in maniera piu' stretta le rispettive posizioni sul progetto di nuova costituzione europea. Lo ha annunciato il portavoce della cancelleria Thomas Steg, il quale ha aggiunto che non sono state stabilite ancora ne' una data ne' un luogo. Schroeder, Chirac e Blair si sono gia' incontrati due volte in un vertice ristretto a tre.

Italia

Autoferroftranvieri

Si è svolta sabato a Firenze l'assemblea nazionale che ha visto la partecipazione di oltre 100 delegati delle cinquanta aziende del trasporto pubblico locale. Nasce così il coordinamento nazionale di lotta degli autoferrotranvieri, hce indice uno sciopero di 24 ore per il prossimo nove gennaio. Non si fermano dunque le azioni dei lavoratori, che contestano l'accordo firmato dai sindacati confederali e rifiutano il referendum proposto da alcuni. Referendum inutile, poichè le proteste sono un chiaro segno di rifiuto per un accordo che non tutela diritti e dignità.

Milano

Oggi a Milano, in contemporanea con altre cinque città europee, è iniziato lo sciopero della fame della delegazione di Etxerat, organizzazione di appoggio ai presos, e si sono svolte le prime iniziative cittadine a sostegno dei prigionieri politici basch,i per la fine della politica di dispersione dei prigionieri politici baschi e per il loro rimpatrio, per la fine della tortura, contro l'apartheid politica alla quale è sottoposta la sinistra indipendentista basca, per una soluzione politica del conflitto che vede contrapposti popolo basco e stati spagnolo e francese, per l'autodeterminazione.

Il presidio che ha avuto luogo davanti al consolato dello Stato spagnolo ha visto la partecipazione di un'ottantina di compagni delle diverse realtà autoorganizzate milanesi insieme alla delegazione di Etxerat in sciopero della fame. Alcuni membri della delegazione si sono recati all'interno del consolato consegnando del materiale informativo sulle condizioni di assenza dei diritti fondamentali dei prigionieri baschi. Il presidio si è successivamente trasformato in un corteo che ha raggiunto P.za della Scala per fermarsi davanti a Palazzo Marino dove ha avuto luogo uno speakeraggio che annunciava gli appuntamenti per la giornata di domani. ore 10.00-12.00 > presidio in P.za Mercanti ore 17.00-19.00 > presidio in P.za Duomo

Napoli

Questa mattina alcuni disobbedientii hanno occupato uno stabile in via Vecchia San Rocco, all’angolo del Bosco di Capodimonte. Uno spazioche il comune voleva destinare alla costruzione dell’ennesima caserma (questa volta dei vigili urbani). Nel pomeriggio si è svolta una assemblea per decidere come muoversi nei priossimi giorni.

Legge grazia

approderà in aula alla Camera il 29 gennaio, se saranno prima conclusi i lavori della Commissione Affari costituzionali. Altrimenti, l'esame slitterà al 5 febbraio. I tempi per l'accelerazione della riforma che attribuisce al Capo dello Stato i pieni poteri riguardo alla misura di clemenza, sono stati fissati oggi a Montecitorio durante la riunione dei capigruppo. L'opposizione della Lega ha impedito di assegnare il provvedimento in sede legislativa alla prima commissione di Montecitorio. Il Carroccio ha infatti posto il veto affinché il provvedimento venisse discusso in sede legislativa dalla Commissione giustizia. il presidente Casini ha fatto sapere ai capigruppo che c'era stato un colloquio con il Presidente della Repubblica, che si era dimostrato interessato all'iter di questa proposta". Casini avrebbe inoltre sottolineato che l'esame del provvedimento, in base al regolamento della Camera, potrà avvenire con tempi contingentati, questo per accelerare i tempi del dibattito.

G.R.13,30

PALESTINA

Gerusalemme: deciso smantellamento di due avamposti Secondo la radio militare israeliana, il primo ministro Ariel Sharon e il ministro della Difesa Sahul Mofaz hanno deciso di sgomberare "in tempi accelerati" due avamposti illegali costruiti da coloni israeliani in Cisgiordania. Si tratta di di Tal Benyamin (presso la colonia di Ofra, nella zona di Ramallah) e di Hawat Maon, a pochi chilometri da Hebron.

LICENZIAMENTI IN RAI

Il mancato rinnovo da parte della Rai di 5 contratti giornalistici per la redazione Internet del Canale costringe RaiNews24 a ridurre fortemente la produzione. Dal 1° Gennaio 2004 pertanto il sito di Rainews24 fornirà 3 notiziari al giorno, alle ore 8.00, 14.00, 20.00, con le principali notizie della giornata, nonché lo streaming in diretta della trasmissione televisiva del Canale, oltreché delle News. Ci scusiamo con il pubblico sperando di poter riprendere presto la normale produzione multimediale.

Doha

Bin Laden è tornato a farsi sentire attraverso un messaggio audio trasmesso dalla tv araba Al Jazeera. Nel nastro, il capo di Al Qaeda ha fatto riferimento alla cattura di Saddam Hussein e ha rinnovato l'invito ai musulmani alla guerra santa. Lo sceicco lancia anche aspre critche contro i governi arabi che collaborano con gli Stati Uniti: "Non si può dialogare con gli occupanti se non con le armi", afferma Bin Laden, che ammonisce poi i leader dei Paesi del Golfo: "Sanno che, dopo la cattura del loro ex collega di tradimenti e di collaborazionismo con l'America, toccherà a loro". Oltre all'Iraq, Osama ha fatto riferimento alla occupazione israeliana dei Territori palestinesi e ai tentativi di pace portati avanti attraverso la Road Map americana e all'accordo di Ginevra.

AFGHANISTAN

APPROVATA CARTA COSTITUZIONALE: PRIME NOTIZIE SUI CONTENUTI La Loya Jirga (la Grande assemblea tradizionale) ha adottato per consenso la nuova costituzione della ‘Repubblica islamica dell'Afghanistan’. Il voto si è svolto per alzata in piedi dei 502 deputati, su proposta del presidente dell’assemblea, Sebghatullah Mujadedi. La quasi totalità dei presenti in aula si è alzata, approvando così il testo. “Ho buone notizie: abbiamo raggiunto un accordo” ha dichiarato alla stampa Mirwais Yasini, vice-capo della Loya Jirga. Oltre a dare al Paese una nuova Costituzione, il voto, giunto ieri a sorpresa, sembrerebbe sancire un accordo di massima tra le varie fazioni rivali afgane ritenuto fino a pochi giorni fa lontano e di difficile attuazione. Dopo quasi tre settimane di sedute pubbliche molto difficili e grandi manovre a porte chiuse, appena giovedì scorso, l'assemblea era precipitata nel caos, quando 200 delegati si erano rifiutati di votare sugli emendamenti proposti. A spingere verso la conclusione apparentemente positiva avrebbero contribuito sia una serie di attentati (incluso quello del 28 dicembre in cui morirono sei persone) sia la 'mediazione dietro le quinte' di rappresentanti statunitensi e dell'Onu. I 160 articoli della Costituzione, riuniti in dodici capitoli, prevedono un regime presidenziale forte, senza premier, e la nascita di una Repubblica islamica priva di riferimenti alla ‘sharia’ (la legge coranica a suo tempo imposta dai talebani), nella quale vengono pienamente recepiti i principi del rispetto dei diritti delle donne e delle minoranze, oltre che quello della parità dei generi. La Carta costituzionale approvata dalla Loya Jirga contiene inoltre richiami all’unità nazionale (“L'Afghanistan è una Repubblica islamica, indipendente, unita e indivisibile” recita l’articolo 1), alla tolleranza religiosa, a eguali diritti al lavoro, all'istruzione e alla salute; le lingue ufficiali saranno due, il pashtn (parlato dall'etnia maggioritaria pashtun) e il dari, la lingua delle principali minoranze etniche, parlata in particolare dai Tajiki; la libertà d’espressione viene considerata inviolabile ma sono previste “direttive” per stampa, radio e televisioni; il presidente sarà eletto per cinque anni e per non più di due mandati; saranno nominati due vicepresidenti; il Parlamento avrà due camere: la Wolesi Jirga (Camera bassa o del popolo, composta da 220 a 250 deputati eletti a suffragio universale diretto per cinque anni, e la Meshrano Jirga (Camera alta, o degli Anziani); il presidente è comandante in capo delle forze armate e sceglie i ministri del governo e i membri della Corte suprema; il capo dello Stato non può sciogliere le camere, ma può dimettere il governo dopo consultazioni con il Parlamento; l’ex re Zaher Shah, infine, è definito ‘Padre della nazione’ e conserverà il titolo fino alla morte. L’assemblea era riunita dallo scorso 14 dicembre. Giovedì scorso, 1° gennaio, era stata sospesa per un giorno a causa di contrasti e tensioni tra i diversi gruppi che compongono il mosaico etnico afgano. I contrasti riguardavano soprattutto i rapporti tra i Pashtun – etnia maggioritaria alla quale appartengono circa il 40 per cento degli afgani, che vuole avere un ruolo politico di primo piano e della quale è importante esponente l’attuale capo di Stato provvisorio, Hamid Karzai – e la comunità uzbeka, che aveva provocato la sospensione dei lavori ritirando momentaneamente i suoi rappresentanti (più di 200 delegati) dalla Loya Jirga. Le discussioni, in effetti, sono potute riprendere a porte chiuse una volta risolte sia la questione dell'autonomia chiesta dagli uzbeki che quella dell’accettazione della lingua uzbeka come lingua ufficiale del Paese, al pari con il pashtn e il dari. Non è chiaro quali accordi siano stati raggiunti sul tema dell’autonomia, mentre l’uzbeko non è stata riconosciuta come una delle lingue ufficiali. Altre minoranze rappresentate nella Loya Jirga sono quelle hazara e turkmena. Dovranno ora essere fissate le date per le elezioni; nel frattempo, è probabile che sarà lo stesso Karzai, da sempre sostenuto dagli Usa, a guidare il Paese durante la transizione verso il nuovo Stato.[LL]

COLOMBIA

LEADER FARC SIMÓN TRINIDAD CATTURATO GRAZIE A DELAZIONE EX RIBELLE L'arresto, venerdì scorso, di Juvenal Ovidio Ricardo Palmera, detto Simón Trinidad, l’ex capo delle finanze del principale gruppo guerrigliero attivo nel Paese latinoamericano. È quanto si apprende dalle pagine del quotidiano colombiano ‘El Tiempo’, secondo le cui fonti, riservate, l’autore della ‘soffiata’ sarebbe “un uomo che dopo aver militato nel gruppo sovversivo, decise di abbandonarne le fila e reintegrarsi nel giugno del 2003, per guadagnare ora la ricompensa che il governo colombiano offre per la cattura di qualsiasi capo delle Farc, dell’Eln (Esercito di liberazione nazionale) o dei paramilitari”. Il giornale colombiano assicura che all’informatore il governo pagherà poco più di 800mila dollari per il servizio reso. Sempre secondo le fonti de ‘Il Tiempo’, il delatore conosceva tutti i dettagli dei movimenti di Simón Trinidad, a cominciare dal fatto che, periodicamente, il leader ribelle si recava a Quito, in Ecuador, dove è stato catturato, per far visita a familiari e amici e per curarsi da una grave patologia. L’arresto del guerrigliero, dunque, non sarebbe avvenuto per caso, in seguito a un controllo di documenti, come fatto trapelare fino a ieri da fonti della polizia ecuadoriana, ma su precisa segnalazione e dopo lunghi e pazienti appostamenti, frutto di un accurato lavoro dell’intelligence militare colombiana, imbeccata nelle ultime settimane dal ‘ribelle pentito’. A dimostrazione che l’azione che ha portato all’arresto di Simón Trinidad era stata programmata in ogni dettaglio, l’esercito colombiano ha diffuso attraverso la televisione una serie di filmati nei quali vengono mostrate le modalità con cui il leader delle Farc si spostava dal territorio colombiano a quello ecuadoriano. Nei video, Palmera compare spesso in compagnia di donne, oppure viene ripreso mentre, con berretto nero e occhiali scuri, a volte anche con la cravatta oppure con il collo coperto da un foulard, entra nelle farmacie che frequentava più assiduamente per acquistare le medicine di cui aveva bisogno. Di solito, quando si trovava a Quito, camminava da solo, passeggiando tranquillamente come qualsiasi cittadino. In un video diffuso dai militari, è sorridente e vestito con una tuta da ginnastica grigia e nera, con l’immancabile berretto nero calato sugli occhi. Secondo fonti dell’esercito colombiano, Simón Trinidad avrebbe lasciato l’Ecuador nelle prossime settimane per spostarsi in Brasile, dove si sarebbe dovuto incontrare con altri leader delle Farc, e in particolare con Luis Edgar Devia Silva, detto Raúl Reyes. Palmera è stato immediatamente estradato e sarebbe attualmente detenuto in un bunker predisposto dalla Procura colombiana, probabilmente a Bogotá, dove gli inquirenti avrebbero già cominciato a interrogarlo. È stato arrestato venerdì scorso a Quito, capitale ecuadoriana, dove era giunto dal dipartimento di Putumayo, nel sud della Colombia. Il governo degli Stati Uniti si è immediatamente congratulato con quello colombiano per l’arresto del leader guerrigliero. I complimenti sono giunti al presidente Alvaro Uribe direttamente dal potente senatore repubblicano Bill Frist, a Bogotá per incontrare il capo dello Stato e fare il punto della situazione sulla lotta contro il terrorismo e, soprattutto, per portare dalla parte di Washington il Paese sudamericano nell’ambito dei complessi colloqui sulla firma del Trattato di libero commercio, che gli Usa vorrebbero affrettare. “Porto un messaggio di solidarietà da parte del governo e del popolo degli Stati Uniti nella lotta della Colombia contro il terrorismo” ha detto Frist.[LL]

POLITICHE USA vs AFRICA

USA ESCLUDONO ERITREA E CENTRAFRICA DA ACCORDO AGOA Gli Stat i Uniti hanno deciso di tagliare il sostegno all’economia di due tra i Paesi più poveri dell’Africa: l’Eritrea e la Repubblica Centrafricana sono stati esclusi dall’elenco dei potenziali beneficiari dell’‘Accordo per la crescita e per le opportunità in Africa’ (Agoa). Lo ha riferito ‘Irin news’, la rete informativa delle agenzie umanitarie dell’Onu, che cita la Casa Bianca. In una dichiarazione attribuita al presidente George W. Bush si sostiene che i governi di Asmara e Bangui "non hanno compiuto i continui progressi nel raggiungimento dei requisiti" per meritare le ‘preferenze commerciali’ da parte di Washington. L’accordo è stato sottoscritto nel maggio 2000, su iniziativa degli Usa, per offrire incentivi ai Paesi africani liberalizzandone l’accesso al mercato americano in cambio di vantaggi come l’abbattimento dei dazi doganali sull’acquisto di vestiti, scarpe e alcuni prodotti agricoli. La Casa Bianca ha confermato invece la ‘corsia preferenziale’ in materia di scambi commerciali per 37 Paesi dell’Africa sub-sahariana, come Repubblica democratica del Congo, Tanzania e Rwanda. A favore di quest’ultimo l’amministrazione americana, nei mesi scorsi, aveva deciso di togliere anche il proprio bando sulla vendita di armi, appena due giorni dopo l’approvazione dell’embargo da parte dell’Onu nel luglio 2003.

G.R. 9,30

INDIA-PAKISTAN

Il presidente pachistano Pervez Musharraf e il primo ministro indiano Atal Behari Vajpayee si incontreranno oggi a Islamabad, dove è in corso di svolgimento il dodicesimo summit della Saarc (Associazione per la cooperazione regionale nell’Asia del sud), cominciato ieri. Lo ha annunciato oggi Masood Khan, portavoce del ministero dell'Interno pachistano. Quello di domani, inizialmente non previsto in agenda, sarà il primo incontro tra i due leader da due anni e mezzo a questo parte: l'ultimo era avvenuto nel luglio 2001 ad Agra, in India. Il capo del governo di New Delhi, in carica dal 1998, era stato invece l’ultima volta in Pakistan nel febbraio 1999, a Lahore, nell’est del Paese, per firmare un accordo di amicizia indo-pakistano. Ieri Vajpayee ha incontrato privatamente, per circa mezz’ora, il primo ministro pachistano Zafarullah Jamali, con il quale aveva già scambiato alcune parole sabato scorso, in aeroporto, al suo arrivo. Secondo quanto dichiarato dal ministro pachistano dell'Informazione, Sheikh Rashid, nel loro incontro, al quale hanno partecipato anche i rispettivi ministri degli Esteri, i capi di governo avrebbero anche parlato della situazione del Kashmir, dove dal 1947 i due Paesi si scontrano rivendicando la sovranità sull’estesa e strategica regione. Proprio durante l’incontro, Vajpayee avrebbe chiesto di poter incontrare entro la fine del summit (che si concluderà domani) il presidente pakistano Musharraf. Il vertice privato tra i due leader è stato immediatamente fissato per la giornata di oggi, a margine del summit della Saarc

Hong Kong

Sars: conferma a Canton, sospetto nelle Filippine Sospetto caso di Sars nelle Filippine proprio mentre dalla Cina arriva la conferma che il caso sospetto segnalato alla fine del 2003 a Canton è effettivamente la temibile polmonite atipica. Le autorità sanitarie delle Filippine hanno ricoverato in isolamento una donna proveniente da Hong Kong che ha manifestato sintomi simili a quelli della Sars. La donna era arrivata dalla Cina il 20 dicembre, ma i test e gli esami cui è stata sottoposto non sono ancora stati terminati. Per evitare rischi, le autorità di Canton hanno anche deciso di abbattere diecimila zibetti, piccoli carnivori comuni in alcune parti dell'Asia, che si sospetta possa trasmettere all'uomo il coronavirus. "Saranno chiusi i mercati di animali selvatici nella provincia di Guangdong - ha detto un responsabile del governo provinciale - e saranno adottate delle misure per eliminarli"

IRAQ

Due violente esplosioni si sono verificate ieri sera a Nassiriyah, nei pressi della sede dell'Autorità Provvisoria di Coalizione, che ospita anche il Centro di cooperazione civile e militare della Brigata Sassari, dove sono alloggiati militari italiani e alcuni civili. Non ci sono state vittime. Gli Artificieri della task force Dimonius sono ora sul luogo per disinnescare due ordigni da 60 millimetri scoperti questa mattina. E' stata aperta un'inchiesta sui prodotti italiani, soprattutto alimentari, probabilmente provenienti dagli aiuti umanitari, trovati in vendita in un mercato al centro di Nassiriyah.

GEORGIA

TBILISI - Mikhail Saakashvili ha vinto le elezioni presidenziali in Georgia. Secondo gli exit poll diffusi da un istituto di sondaggio indipendente formato da vari gruppi internazionali, il leader riformatore ha ottenuto l'85,8% dei voti. Per il popolo della Georgia e' un trionfo, ha detto Saakashvili chiedendo alla gente di aiutarlo a ricostruire il paese, sconfiggendo il separatismo e la poverta'. In dichiarazioni fatte dopo che i primi exit poll gli hanno assegnato l'85,8% dei voti, il giovane leader rivolto ai suoi sostenitori ha detto: Voglio ringraziare tutta la nazione. Questa e' la vostra vittoria. Non sono io ad aver vinto le elezioni. Voi che siete il mio popolo avete vinto le elezioni... Ci sono molti problemi da risolvere ma noi ricostruiremo il nostro paese insieme e cammineremo sulla strada della democrazia per costruire una nuova Georgia.