GR ORE 13.00
Almeno 15 persone sono morti oggi a Kandahar, nell'Afghanistan meridionale, per l'esplosione di un'autobomba di fronte a una base militare. Tra le vittime ci sono numerosi scolari. L'esplosione, con ogni probabilita' di un'autobomba, e' avvenuta nello stesso luogo dove era avvenuta, una ventina di minuti prima un'altra esplosione. In quell'occasione pero' la polizia era riuscita a localizzare per tempo l'ordigno e quindi era stata creata una fascia di sicurezza che aveva evitato vi fossero vittime. Mentre si stava procedendo ai rilievi del caso e una folla di curiosi si era radunata in strada, una seconda bomba e' scoppiata. Tra i curiosi c'erano numerosi scolari appena usciti da una scuola vicina. Kandahar era la roccaforte dei taleban, cacciati dal potere in seguito all'intervento militare americano. Tuttora e' considerata una citta' dove i taleban godono di appoggi e simpatie. L'esplosione avviene a poca distanza dall'approivazione della nuova costituzione afgana.
iraq
- La polizia irachena ha aperto oggi il fuoco per disperdere una manifestazione a Bassora di ex soldati dell'ormai disciolto
esercito di Saddam Hussein che rivendicavano i loro salari, congelati dallo scorso settembre. Almeno quattro persone sono rimaste ferite. Gli incidenti sono avvenuti proprio nella giornata che celebra l'anniversario della creazione, 83 anni fa, dell'esercito nazionale iracheno. Le forze armate del Paese, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, stanno attraversando un difficile periodo di riorganizzazione e ridimensionamento. Nel maggio scorso, l'amministratore statunitense dell'Iraq, Paul Bremer, aveva abolito il vecchio esercito formato da 400 mila persone ed entro il 2004 dovrebbero divenire operative le nuove forze armate nazionali, composte da 27 battaglioni, di cui uno è nato proprio oggi, e 40 mila persone.
- Intanto nel Nord del Paese, l'esercito statunitense ha arrestato, in una vasta operazione antiguerriglia, una cinquantina di persone. A Kirkuk, un iracheno è morto e tre altri sono rimasti feriti per l'esplosione di di un ordigno rudimentale in circostanze non ancora chiarite.
Due forti esplosioni, l'una a poca distanza dall'altra, sono state udite a Baghdad.
- Ancora non ci sono indicazioni sull'origine delle deflagrazioni che hanno scosso i vetri delle case intorno al
centro della capitale irachena. Oggi ricorre l'anniversario della fondazione dell'esercito iracheno e la polizia è pertanto in stato di allerta per possibili attacchi della guerriglia contro i soldati americani
L'armée américaine a décidé de prolonger le service en Irak de quelque 7.000 militaires qui devaient soit rentrer soit prendre leur retraite, a annoncé un porte-parole militaire. En vertu de cette instruction devant prendre effet dès cette semaine, ces soldats vont être requis pour rester en service jusqu'à trois mois de plus, a dit ce porte-parole
Palestina
Ariel Sharon "non vuole lapace": questo il primo commento del presidente palestineseYasser Arafat all'intervento del premier israeliano ieri, di fronte al Congresso del Likud, a Tel Aviv.
- Commentando il progetto di disimpegno illustrato da Sharon,Arafat ha rilevato che "il premier vuole continuare a costruireil Muro (di separazione) e a condurre operazioni militari".
"Nelle dichiarazioni di Sharonnon c'é nulla di nuovo" ha rilevato da parte sua il ministroper i negoziati Saeb Erekat.
- "La situazione sul terreno resta inalterata: la costruzionedei muri e delle colonie prosegue, così come la confisca di
terre. A ciò si aggiungano i crimini commessi a Nablus, Rafah eJenin e in tutti i territori palestinesi" ha aggiunto Erekat, in una intervista a Voce della Palestina. Israele, a suo parere, cerca solo "di creare nuovi fatti sul terreno". "Quando Sharon parla di uno stato palestinese daiconfini provvisori - ha proseguito il ministro - parla in realtà di piccoli cantoni dove le città palestinese saranno trasformate in prigioni, sul 42 per cento della Cisgiordania e sul 72 per cento della striscia di Gaza". A queste condizioni, ha previsto, "Israele non troveràalcun partner fra i palestinesi".
IRAN
Plusieurs Iraniens qui espionnaient pour le compte de la CIA et envoyaient leurs informations par internet ont été arrêtés en Iran, a déclaré le chef de la justice militaire cité par un quotidien ultraconservateur, "Jomhouri Eslami". Le journal ne précise pas les circonstances des arrestations et ne dit pas si ces personnes étaient des militaires ou des civils, mais la justice militaire s'occupe seulement des crimes et délits commis par les membres des forces armées
cOREA
La Corée du Nord offre d'arrêter de tester et de produire des armes nucléaires pour relancer les négociations internationales sur son programme nucléaire
Australia
- Il minuscolo stato-isola di Nauru, nel Pacifico, dove l'Australia detiene a sue spese oltre 280 richiedenti asilo, ha accusato il governo di Canberra di non rispettare gli accordi presi e di ignorare i suoi obblighi verso i 35 detenuti che da quasi un mese sono in sciopero della fame. In una rara presa di posizione del piccolo stato di 10 mila abitanti, sull'orlo della bancarotta e dipendente dagli aiuti australiani, il ministro delle finanze Kinza Clodumar ha diffuso oggi un comunicato in cui condanna le recenti dichiarazioni del ministro australiano dell'Immigrazione, Amanda Vanstone. Questa aveva affermato che lo sciopero della fame dei detenuti, quasi tutti afghani d'etnia hazara cui è stato rifiutato lo status di profughi, "non è un problema dell'Australia". Clodumar accusa inoltre l'Australia di aver mancato di assicurare cure mediche adeguate agli ospiti del campo, allestito nell'interno torrido e desolato dell'isoletta di 21 km2.
Il mese scorso il ministro Vanstone aveva dichiarato che lo sciopero della fame non è responsabilità dell'Australia perché i campi di detenzione fuori del suo territorio, allestiti nel quadro della 'Pacific Solution', sono gestiti dall'International Organization for Migration.
- L'Australia ha adottato la linea dura contro i richiedenti asilo nel 2001, impiegando la marina per intercettare i boat people e dirottarli verso Nauru o l isola di Manus in Papua Nuova Guinea. Un gruppo di 35 afghani rifiutano il cibo da 27 giorni, e quattro si sono cuciti la bocca con filo di cotone, affermando
che preferiscono morire piuttosto che essere costretti a tornare in patria, dove subirebbero persecuzioni.
- Lo sciopero della fame a Nauru fa seguito ad una lunga serie di proteste, disordini, evasioni, automutilazioni e tentativi di
suicidio nei sette campi di detenzione, cinque nel continente australiano e due nel Pacifico, in cui sono rinchiuse in tutto circa 1200 persone. Amnesty International ed altre organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto ripetutamente al governo di Canberra di chiudere il campo di Nauru, perché ai detenuti vengono negati i diritti umani fondamentali e degli standard di vita decenti.
Italia
- Un uomo è morto assiderato questa mattina nei giardini pubblici di Latina. Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un cittadino dell'est europeo, dell'apparente età di 40-45 anni, senza fissa dimora. I sanitari del 118, avvertiti da alcuni passanti che avevano notato il corpo dell'uomo a terra, non hanno potuto far altro
che constatare il decesso. Sono in corso accertamenti per identificare il morto
Milano
- Un incendio è divampato verso le 8 di questa mattina in un campo nomadi alla periferia di Milano, in via Caporizzuto ai confini col comune di Pero. Secondo le prime informazioni le fiamme, divampate per cause che sono ancora da accertare, hanno coinvolto e danneggiato sette baracche nelle quali avevano trovato rifugio una quarantina di persone, ma non hanno provocato feriti.
- Sul posto, con le pattuglie della volante, sono giunte alcune squadre di vigili del fuoco che hanno circoscritto e domato
l'incendio, e anche una ambulanza che è comunque rientrata senza trasportare nessun ferito. Nel campo vivono complessivamente circa 200 persone.