GR ORE 13.00

Irak

Gli stati uniti cercano di dimostrarsi democratici: "Libereremo domani i primi cento prigionieri iracheni su richiesta del consiglio governativo iracheno". Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione civile americana in Iraq, Paul Bremer nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Baghdad e trasmessa in diretta dalla Tv araba Al-Jazeera. Bremer ha confermato le parole pronunciate in precedenza dal presidente del consiglio governativo, Adnan Pachachi, secondo il quale nei prossimi giorni saranno liberati altre centinaia di prigionieri. Ma intanto non è ancora stato reso noto il numero dei prigionieri effettivi, nè dei luoghi dove sono detenuti. Su questo, continua il silenzio della coalizione delle forze di occupazione, che preferisce tacere anche sui metodi utilizzati nei confronti dei prigionieri.

Irak due

Due iracheni sarebbero morti e altri cinque sarebbero rimasti feriti sotto il fuoco di un carro armato americano nella città irachena di Fallujah. Lo rende noto la Tv araba Al-Jazeera. Le vittime sarebbero tutte della stessa famiglia. In particolare sembra che un carro armato americano avrebbe aperto il fuoco contro un'abitazione civile uccidendo un uomo ed una donna e ferendo i loro cinque figli. Secondo alcuni testimoni oculari, il carro armato avrebbe aperto il fuoco per reazione ad un attacco subito da alcuni uomini armati.

Irak tre

Saddam Hussein avrebbe nascosto le armi di distruzione di massa in Siria. A rivelarlo e' un giornalista siriano in una lettera inviata al quotidiano olandese 'De Telegraaf' e citata dal sito Debka file, specializzato in intelligence e sicurezza. Nizar Najoef, che ha lasciato Damasco per contrasti con il regime siriano, indica tre siti in cui l'ex rais avrebbe deposto gli armamenti non convenzionali per sfuggire ai controlli degli ispettori dell'Aiea. In particolare, il giornalista siriano indica alcuni trafori scavati sotto la citta di al-Baida vicino ad Hama, nel nord della Siria. Questi trafori farebbero parte di una fabbrica sotterranea costruita dai nordcoreani per la produzione di missili Scud siriani. In questi tunnel, continua Najoef, sarebbero custodite le armi chimiche dell'Iraq. Nel villaggio di Tal Snan, al nord della citta' di Salamija, si troverebbe invece una parte considerevole di armi di distruzione di massa irachene. Il terzo sito di stoccaggio, spiega il giornalista siriano, si trova invece al confine con il Libano e in particolare nella citta' di Sjinsjar, a sud di Homs.

Le affermazioni del giornalista sono in netto contrasto con quanto emerge dagli interrogatori degli scienziati di Saddam.

Palestina

Notte di sangue in Cisgiordania, tra Tulkarem e Nablus. Tre palestinesi sono stati uccisi la scorsa da reparti militari israeliani. Lo ha riferito la radio delle forze armate israeline che ha affermato che uno era militante di Hamas, colpito a morte mentre si trovava a Tulkarem. Gli altri due palestinesi sono stati uccisi a Nablus, nel corso di una retata. A Jenin - riferisce sempre l'emittente israeliana - i soldati sono riusciti a catturare un palestinese ritenuto il numero due delle Brigate dei martiri di al-Aqsa.

L'esercito israeliano non punirà i soldati che ferirono il pacifista Non saranno puniti i soldati israeliani che il 26 dicembre hanno ferito gravemente un pacifista israeliano nel corso di una manifestazione contro la realizzazione del muro. "L'esercito israeliano - ha detto oggi il generale Moshe Yaalon - non ha come consegna di sparare su manifestanti israeliani ma, viste le circostanze, non si può rimproverare ai militari di aver commesso un errore". Yaalon ha aggiunto di avere "piena fiducia nelle testimonianze di militari, secondo cui si sono sentiti minacciati" e "non pensavano di avere che fare con israeliani". Un ufficiale ha detto ai giornalisti che un'inchiesta interna dell'esercito ha accertato che i soldati non avevano a disposizione proiettili di gomma e che la manifestazione era più importante del previsto ma ha sottolineato anch'egli che non saranno inposte sanzioni perché i soldati hanno rispettato le consegne.

Palestina

Posizione che contrasta con il diritto al ritorno dei profughi chiesto dai palestinesi, ma non desiderato da Israele. Punto questo, che è stato anche al centro delle polemiche sugli accordi di Ginevra, che lo escludevano.

Paranoia della sicurezza

Tra pochi giorni il segretario di stato britannico ai Trasporti, Alistair Darling, redigerà un protocollo di norme per l'utilizzo di guardie armate - i cosiddetti "sceriffi dell'aria" - sui voli diretti negli Stati Uniti, per contrastare la crescente opposizione europea alla misura. Secondo quanto riferisce oggi The Guardian, l'iniziativa del ministro sarebbe maturata durante l'incontro avuto ieri con i rappresentanti dell'Associazione piloti delle compagnie aeree britanniche. Nel corso del confronto, Darling ha ammesso la mancanza di chiarezza da parte del governo sull'uso degli sceriffi dell'aria. Il segretario generale dell'associazione , Jim McAuslan, ha sottolineato come la contrarietà dei piloti sia motivata dal timore che gli air marshal rappresentino un rischio per la vita dei passeggeri e per la loro stessa autorità sul velivolo. E ha chiesto un incontro urgente tra i rappresentanti delle compagnie aeree, dei sindacati e dell'aviazione. In una dichiarazione alla Camera dei comuni, Darling ha difeso l'uso della guardie armate, definito "una mossa responsabile e prudente". Il ministro ha detto di essere determinato "a mettersi al comando in Europa" sulla questione, nonostante la crescente opposizione da parte di altri Paesi europei. Svezia, Danimarca, Finlandia e Portogallo hanno già respinto la richiesta americana, mentre Francia, Germania e Canada hanno dichiarato di avere adottato gli air marshal da tempo. L'ultimo rifiuto è arrivato ieri dal governo sudafricano. la paranoia degli Usa ha creato ieri un incidente diplomatico, quando il presidente del Senato messicano, Enrique Jackson, e la moglie sono stati sottoposti a una severa e interminabile perquisizione nell’aeroporto di Città del Messico da personale della sicurezza aeroportuale statunitense. Adesso il ministro delle Comunicazioni, Pedro Cerisola, dovrà comparire davanti al Senato per spiegare per quale ragione nell’aeroporto di Città del Messico siano le autorità statunitensi a occuparsi della sicurezza dei voli in partenza verso gli Usa, e non il personale locale addetto.

Immigrazione USA

10 milioni di immigrati irregolari negli Stati Uniti potrebbero presto ottenere lo status di "ospiti lavoratori regolari". L'idea è venuta al presidente Bush in persona - in cerca di voti nella folta comunità ispanica, dicono i suoi avversari politici - che propone di creare un database con la registrazione dei lavori svolti dagli immigrati e incentivi per gli irregolari che si faranno avanti. Coloro che dimostreranno di avere un'esperienza di lavoro negli Stati Uniti, otterrano uno status legale temporaneo e la possibilità, in futuro, di avere una green card e la cittadinanza americana. Ma la proposta ha sollevato molti dubbi all'interno della comunità ispanica. Dopo le elezioni, si chiedono in molti, che ne sarà del database di Bush? Il timore è che diventi una lista di proscrizione e che l'amministrazione Bush rispedisca in patria tutti gli irregolari.

Pena di morte

Brasile

Hanno assaltato i latifondi, armati di archi, frecce e fucili per reclamare la loro terra. Sono tremila indios del Mato Grosso do Sul, alla frontiera del Paraguay. Hanno iniziato la loro battaglia il 20 dicembre e almeno otto proprietari terrieri sono già stati espulsi. Gli indigeni sostengono che sono disposti anche a morire pur di non abbandonare le aree conquistate. Affermano che quelle haciendas occupano la terra indigena Yvy Katu e avvertono che ne invaderanno altre, sempre nel comune di Japorà, a 464 chilometri a sud di Campo Grande, la capitale del Mato Grosso do Sul. Lula aveva incluso nel suo programma il riconoscimento dello stato di Omologazione di Terre Indigene (TIs), ma ancora è ben lungi dall’averlo totalmente fatto rispettare. Anche la Costituzione del Paese, poi, stabilisce nell’articolo 231 il diritto degli indios al possesso permanente e all’uso esclusivo delle proprie terre.

Italia

Rai

pensioni

E' iniziato il secondo incontro tra governo e sindacati sulla riforma delle pensioni. Una riunione per Cgil, Cisl e Uil importante che dovrebbe affrontare il nodo piu' spinoso sul tappeto: la spesa previdenziale. Oggi faremo l'operazione verita' sui conti della spesa pensionistica -spiega entrando il segretario generale aggiunto della Uil, Adriano Musi- e su come va distinta da quella dell'assistenza oltre a capire come si forma questa famigerata coppia. Sul futuro della trattativa per ora nessuno si sbilancia ma la Uil avverte: se il governo va avanti per la sua strada, le risposte sono tante: quella tradizionale dei lavoratori o il dibattito in Parlamento.

GR ORE 9.30

Palestina

Notte di sangue in Cisgiordania, tra Tulkarem e Nablus. Tre palestinesi sono stati uccisi la scorsa da reparti militari israeliani. Lo ha riferito la radio delle forze armate israeline che ha affermato che uno era militante di Hamas, colpito a morte mentre si trovava a Tulkarem. Gli altri due palestinesi sono stati uccisi a Nablus, nel corso di una retata. A Jenin - riferisce sempre l'emittente israeliana - i soldati sono riusciti a catturare un palestinese ritenuto il numero due delle Brigate dei martiri di al-Aqsa.

L'esercito israeliano non punirà i soldati che ferirono il pacifista Non saranno puniti i soldati israeliani che il 26 dicembre hanno ferito gravemente un pacifista israeliano nel corso di una manifestazione contro la realizzazione del muro. "L'esercito israeliano - ha detto oggi il generale Moshe Yaalon - non ha come consegna di sparare su manifestanti israeliani ma, viste le circostanze, non si può rimproverare ai militari di aver commesso un errore". Yaalon ha aggiunto di avere "piena fiducia nelle testimonianze di militari, secondo cui si sono sentiti minacciati" e "non pensavano di avere che fare con israeliani". Un ufficiale ha detto ai giornalisti che un'inchiesta interna dell'esercito ha accertato che i soldati non avevano a disposizione proiettili di gomma e che la manifestazione era più importante del previsto ma ha sottolineato anch'egli che non saranno inposte sanzioni perché i soldati hanno rispettato le consegne.

UNIONE EUROPEA

IRLANDA L'incontro con la Commissione Europea a Dublino ha dato il via ufficiale al semestre irlandese di presidenza dell'Unione Europea. In una conferenza stampa congiunta con il primo ministro irlandese Bertie Ahern, il presidente della Commissione Europea Romano Prodi ha sottolineato le priorità poste dall'allargamento dell'Unione, a cominciare dal varo della costituzione europea, auspicando che l'accordo nella conferenza intergovernativa si raggiunga entro l'anno. Sotto la presidenza irlandese cadono anche le elezioni europee del 13 giugno. Inoltre, toccherà ad Ahern sondare il terreno per il nuovo presidente della Commissione, in vista del rinnovo dell'esecutivo comunitario nel gennaio 2005. Come si prevedeva, - ed è questa la novità - la presidenza irlandese dell'Ue è cominciata con un messaggio forte di riavvicinamento a Washington, dopo la spaccatura provocata dalla guerra in Iraq.

AFGHANISTAN

La situazione in Afghanistan, secondo un rapporto inviato al Consiglio di Sicurezza dal segretario generale dell’Onu Kofi Annan e reso pubblico poche ore dopo l’attentato di Kandahar, si afferma che nel Paese la situazione ha subito “ un deterioramento per quel che riguarda la sicurezza esattamente nel momento in cui il processo di pace esige il contrario”. A Kandahar,ex-raccofaorte dei Talebani, ieri, in un’azione chiaramente allestita per fare il maggior numero di vittime possibili, un camion-bomba ha fatto almeno 16 vittime – inclusi otto bambini di età compresa tra i sette e i quindici anni- e una sessantina di feriti, inclusa una dozzina di bambini. In un altro documento, Annan aveva definito l’attentato un “ odioso atto di violenza”. All’agenzia di stampa britannica Reuters, un portavoce dei Talebani ha detto: “ Condanniamo questo attacco; noi non colpiamo i civili”. L’Onu fa rilevare che dallo scorso agosto in Afghanistan ci sono state più di 400 vittime e che negli ultimi tre mesi ci sono stati più attacchi contro i civili di quanti ne vennero compiuti nei 20 mesi successivi all’accordo di pace firmato a Bonn nel dicembre 2001.E' parere diffuso che l'attentato di Kandahar costituisca una reazione alla Carta costituzionale approvata a fatica due giorni fa dalla Loya Jirga dopo alcune settimane di difficili sedute e non meno di cinque attentati.

FILIPPINE

Manila La 42enne domestica filippina sospettata di aver contratto la Sars ad Hong Kong non soffre della sindrome della polmonite acuta. Lo ha detto oggi alla Reuters il segretario del dipartimento della salute filippino, aggiungendo che è in procinto di tenere una conferenza stampa per rendere noti i risultati del test al quale è stata sottoposta la donna, in quarantena da qualche giorno con marito e figli dopo essere rientrata in patria da Hong Kong negli ultimi giorni di dicembre. E' stato necessario però aspettare fino ad oggi per avere i risultati definitivi dei test. Rimangono tre i casi accertati della Sindrome respiratoria acuta in Asia, in quello che è apparso come un possibile riaccendersi dell'epidemia