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=== G.R. 13,00 ===

'''IRAQ'''

L'Ayatollah Ali Al Sistani, massima autorita' religiosa sciita in Iraq, ha un piano che prevede elezioni generali in Iraq entro i prossimi tre mesi. Ad annunciarlo e' stato oggi a Baghdad il suo rappresentante, Hashem al Awadi, che nella capitale irachena ha guidato questa mattina la manifestazione di sostegno alla richiesta di Al Sistani di celebrare elezioni generali subito, e non solo nel 2005, come prevede il piano di pace sottoscritto il 15 novembre scorso. Al Sistani, che si oppone al trasferimento dei poteri dall'amministrazione civile americana ad un'utorita' irachena che non sia eletta direttamente dal popolo ma invece sia nominata da un'assemblea, rivelera' il contenuto del suo progetto nei prossimi giorni.

Intanto a Baghdad barriere di cemento sono state poste oggi davanti all'ingresso nord alla sede della coalizione dove ieri un'autobomba ha provocato la morte di 25 persone e il ferimento di un centinaio. Oggi il luogo della strage e' deserto, a parte un gruppo di soldati Usa che sta disponendo del filo spinato sopra il cemento. La strada che porta all'entrata dell'ex palazzo presidenziale e' diventata un passaggio angusto tra le nuove difese, che gia' si ergono a 200 metri dal posto di controllo sotto la porta. Il vicino ponte sul Tigri e' stato chiuso al traffico mentre dei bulldozer hanno cominciato a sgomberare l'area dalle auto carbonizzate, sotto gli occhi degli abitanti del quartiere.

Quest'oggi è entrato in territorio iracheno il contingente giapponese inviato in ricognizione in Iraq per la cosiddetta missione umanitaria che vedrà dispiegati a marzo 1.000 militari nipponici nel sud del Paese. Il contingente, scortato da truppe olandesi, ha lasciato questa mattina la base militare Usa nel deserto del Kuwait, Camp Virginia. "Verso circa le 13.00 (le 11.00 ora italiana) le forze di autodifesa giappionesi hanno attraversato il confine e sono entrati in Iraq", ha detto un portavoce Usa in Kuwait, il capitano Randall Baucom. Baucom ha precisato che le unità addette ai lavori di ingegneria e purificazione delle fonti idriche sono dirette a Samawah, dove si svolgerà la missione giapponese incaricata di purificare le fonti idriche locali, ricostruire gli edifici scolastici e fornire assistenza medica.


'''PALESTINA'''

IL MURO ALLA CORTE DELL'AJA, - Secondo gli analisti, per vincere la battaglia del muro i palestinesi devono continuare a dar credito all'Autorita' Palestinese anche se non e' riuscita a fermarne la costruzione tramite un negoziato con i responsabili israeliani. Intanto Israele ha annunciato la possibilita' di ridurre la costruzione del muro. Al momento il muro penetra per 23 chilometri all'interno della Cisgiordania. Finora ne e' stato costruito un terzo, con filo spinato, fossato, sensori elettronici e un muro di cemento che a volte raggiunge anche piu' di otto metri d'altezza. Secondo i palestinesi esso depreda terre palestinesi e fa fallire ogni possibilita' di creare due stati separati. Israele invece afferma che è necessario per impedire ai palestinesi di compiere attentati contro gli israeliani.


'''GAZA, AGRICOLTORE DILANIATO DA MINA'''

Un agricoltore palestinese e' stato dilaniato stamane dalla esplosione di una mina mentre lavorava nei campi della localita' di Abassan, nel sud della striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La vittima e' stata identificata in Farid Abu Suleiman, 24 anni. Secondo gli abitanti del posto, il luogo dell'incidente e' spesso teatro di raid israeliani e una delle ipotesi e' che l'ordigno sia stato deposto da militari. In Israele, finora, la notizia non e' stata commentata.


'''AFGHANISTAN'''

'''FERITI 3 MILITARI USA IN ATTACCO CONTRO BASE A SUD''' - Tre soldati americani sono rimasti feriti nell'attacco lanciato alle prime luci dell'alba di ieri contro la base statunitense a Deh Rawood, nella provincia di Uruzgan, nel sud dell'Afghanistan. Secondo quanto riferito dal colonnello Usa Bryan Hilferty, i militari sono stati colpiti da colpi di granata a frammentazione shrapnel. Hilferty ha precisato che la base è stata attaccata da circa 15 guerriglieri a colpi di granate a frantumazione, lanciagranate e Kalashnikov. Un guerrigliero afgano è rimasto ucciso nello scontro a fuoco che ne è seguito. I tre feriti sono stati immediatamente trasferiti nella base di Bagram, 400 chilometri a nord-est di Kabul, e le loro condizioni sono stabili. Non è stato chiarito se i 15 aggressori sono affiliati ai Talebani o ad altri gruppi responsabili degli ultimi attacchi messi a segno nelle zone meridionali e orientali dell'Afghanistan contro soldati, obiettivi governativi e operatori umanitari. Hilferty ha detto che le autorità afgane e la forza di coalizione, composta da 11.000 soldati, hanno il controllo su tutto il paese, ma che non possono essere evitare attacchi "localizzati" di alcuni guerriglieri isolati


'''SIRIA'''

Il presidente siriano Bashar Assad ha ribadito di voler trattare la pace con Israele, ma ha negato che vi siano state trattative segrete con lo stato israeliano. In un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano arabo stampato a Londra Ashraq al Awsat, Assad ha dichiarato il suo paese vuole la restituzione delle alture del Golan e che il suo obiettivo e' raggiungere una pace ''basata sui principi di Madrid'' (ovvero terra in cambio di pace). Il presidente siriano ha anche aggiunto che esponenti europei gli hanno detto che il premier israeliano Ariel Sharon non vuole negoziare la pace, ''ma a noi -ha dichiarato- non interessa chi tratta per Israele''. Assad ha negato di possedere armi di distruzione di massa e rivelato che, malgrado le relazioni tese, esistono ''negoziati ufficiali e non ufficiali'' fra Damasco e Washington attraverso vari canali, fra cui membri del Congresso e ''figure amiche''. Tali negoziati non hanno pero' ancora prodotto ''risultati tangibili''.


'''LIBIA'''

Scontro tra USA e ONU sul disarmo Libia nel vertice di Vienna - Per gli Stati Uniti, a Vienna, ci sara' il sottosegretario al dipartimento di Stato con la delega per il controllo sulle armi, John Bolton, mentre per la Gran Bretagna ci sara' il suo omologo William Erman. Nei giorni scorsi, Londra e Washington da una parte e l'Aiea -AGENZIA DELL'onu PER L'ENERGIA ATOMICA- dall'altra hanno tentato di ridurre il livello dello scontro emerso nei giorni immediatamente successivi all'annuncio libico, quando El Baradei, al termine di una visita a Tripoli, aveva smentite le dichiarazioni americane, secondo cui il programma per lo sviluppo di armi nucleari in Libia era in fase avanzata.


'''ITALIA'''

E' cominciato con 364 voli cancellati da Alitalia lo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni sindacali del Gruppo (eccetto Anpac e Unione Piloti) dalle 10 alle 18 contro il piano di riassetto dell'azienda. Risultato, almeno 18mila passeggeri lasciati a terra.
Tra i voli soppressi, 182 sono nazionali, 168 internazionali e 14 intercontinentali. I voli modificati sono 64.
Sono nove i voli cancellati in partenza oggi dall'aeroporto di Capodichino (NA), in conseguenza dello sciopero del personale Alitalia. Tre, invece, le partenze rischedulate, ossia programmate in un'altra fascia oraria. Dei nove voli che non si effettueranno, otto sono interni mentre il nono era diretto a Parigi. Cancellati anche nove arrivi, otto nazionali e uno dalla capitale francese. Per ora nello scalo napoletano i disagi sono contenuti. Si e' registrato un po' di affollamento agli imbarchi prima delle 10, da parte dei viaggiatori che intendevano evitare la fascia oraria dell'agitazione. Per il 9 febbraio, nuovo sciopero Alitalia, questa volta dei piloti e infine, ancora disagi nel trasporto aereo con la protesta dei controllori di volo il 20 febbraio.

Il trasporto pubblico locale vive nuove ore di tensione e non si possono escludere nuovi scioperi spontanei da parte dei Cobas. Lunedì prossimo, il 26 gennaio, sarà la volta dello sciopero per bus, metro e tram, giudicato illegale dalla Commissione di Garanzia ma non per questo rinviato.
I Cobas degli autoferrotranvieri rinviano a domani, dopo il previsto incontro al ministero del Lavoro, ''una valutazione e una presa di posizione sullo sciopero nazionale del 26 gennaio'' dice Giampietro Antonini, coordinatore nazionale Cub Trasporti. Per ora lo sciopero nazionale di lunedi' prossimo ''e' confermato'', afferma Antonini, nonostante i rilievi mossi dalla Commissione di garanzia. ''Domani, alla luce di quanto emergera' dall'incontro al Welfare, valuteremo''; la possibilita' di una revoca della protesta e' comunque subordinata ''all'avvio di un tavolo negazione vero e proprio con il governo'' dice il rappresentante dei Cobas.

Intanto è in arrivo la repressione sulle lotte: il presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi Antonio Martone minaccia che "Giovedì decideremo le sanzioni per le irregolarità verificatesi durante lo sciopero degli autoferrotranvieri del primo dicembre scorso a Milano". "La legge - sottolinea Martone- è stata predisposta in rapporto a un sistema di relazioni sindacali funzionante. Ed è proprio il sistema di relazioni sindacali che è saltato". A giudizio del presidente dell'Authotity di garanzia ciò è avvenuto per "due ragioni". "Da un lato - spiega - c'è la crisi economica del trasporto locale e di quello aereo; dall'altro c'è nel settore un'ulteriore spinta verso un'eccessiva frammentazione sindacale.

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G.R. 13,00

IRAQ

L'Ayatollah Ali Al Sistani, massima autorita' religiosa sciita in Iraq, ha un piano che prevede elezioni generali in Iraq entro i prossimi tre mesi. Ad annunciarlo e' stato oggi a Baghdad il suo rappresentante, Hashem al Awadi, che nella capitale irachena ha guidato questa mattina la manifestazione di sostegno alla richiesta di Al Sistani di celebrare elezioni generali subito, e non solo nel 2005, come prevede il piano di pace sottoscritto il 15 novembre scorso. Al Sistani, che si oppone al trasferimento dei poteri dall'amministrazione civile americana ad un'utorita' irachena che non sia eletta direttamente dal popolo ma invece sia nominata da un'assemblea, rivelera' il contenuto del suo progetto nei prossimi giorni.

Intanto a Baghdad barriere di cemento sono state poste oggi davanti all'ingresso nord alla sede della coalizione dove ieri un'autobomba ha provocato la morte di 25 persone e il ferimento di un centinaio. Oggi il luogo della strage e' deserto, a parte un gruppo di soldati Usa che sta disponendo del filo spinato sopra il cemento. La strada che porta all'entrata dell'ex palazzo presidenziale e' diventata un passaggio angusto tra le nuove difese, che gia' si ergono a 200 metri dal posto di controllo sotto la porta. Il vicino ponte sul Tigri e' stato chiuso al traffico mentre dei bulldozer hanno cominciato a sgomberare l'area dalle auto carbonizzate, sotto gli occhi degli abitanti del quartiere.

Quest'oggi è entrato in territorio iracheno il contingente giapponese inviato in ricognizione in Iraq per la cosiddetta missione umanitaria che vedrà dispiegati a marzo 1.000 militari nipponici nel sud del Paese. Il contingente, scortato da truppe olandesi, ha lasciato questa mattina la base militare Usa nel deserto del Kuwait, Camp Virginia. "Verso circa le 13.00 (le 11.00 ora italiana) le forze di autodifesa giappionesi hanno attraversato il confine e sono entrati in Iraq", ha detto un portavoce Usa in Kuwait, il capitano Randall Baucom. Baucom ha precisato che le unità addette ai lavori di ingegneria e purificazione delle fonti idriche sono dirette a Samawah, dove si svolgerà la missione giapponese incaricata di purificare le fonti idriche locali, ricostruire gli edifici scolastici e fornire assistenza medica.

PALESTINA

IL MURO ALLA CORTE DELL'AJA, - Secondo gli analisti, per vincere la battaglia del muro i palestinesi devono continuare a dar credito all'Autorita' Palestinese anche se non e' riuscita a fermarne la costruzione tramite un negoziato con i responsabili israeliani. Intanto Israele ha annunciato la possibilita' di ridurre la costruzione del muro. Al momento il muro penetra per 23 chilometri all'interno della Cisgiordania. Finora ne e' stato costruito un terzo, con filo spinato, fossato, sensori elettronici e un muro di cemento che a volte raggiunge anche piu' di otto metri d'altezza. Secondo i palestinesi esso depreda terre palestinesi e fa fallire ogni possibilita' di creare due stati separati. Israele invece afferma che è necessario per impedire ai palestinesi di compiere attentati contro gli israeliani.

GAZA, AGRICOLTORE DILANIATO DA MINA

Un agricoltore palestinese e' stato dilaniato stamane dalla esplosione di una mina mentre lavorava nei campi della localita' di Abassan, nel sud della striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La vittima e' stata identificata in Farid Abu Suleiman, 24 anni. Secondo gli abitanti del posto, il luogo dell'incidente e' spesso teatro di raid israeliani e una delle ipotesi e' che l'ordigno sia stato deposto da militari. In Israele, finora, la notizia non e' stata commentata.

AFGHANISTAN

FERITI 3 MILITARI USA IN ATTACCO CONTRO BASE A SUD - Tre soldati americani sono rimasti feriti nell'attacco lanciato alle prime luci dell'alba di ieri contro la base statunitense a Deh Rawood, nella provincia di Uruzgan, nel sud dell'Afghanistan. Secondo quanto riferito dal colonnello Usa Bryan Hilferty, i militari sono stati colpiti da colpi di granata a frammentazione shrapnel. Hilferty ha precisato che la base è stata attaccata da circa 15 guerriglieri a colpi di granate a frantumazione, lanciagranate e Kalashnikov. Un guerrigliero afgano è rimasto ucciso nello scontro a fuoco che ne è seguito. I tre feriti sono stati immediatamente trasferiti nella base di Bagram, 400 chilometri a nord-est di Kabul, e le loro condizioni sono stabili. Non è stato chiarito se i 15 aggressori sono affiliati ai Talebani o ad altri gruppi responsabili degli ultimi attacchi messi a segno nelle zone meridionali e orientali dell'Afghanistan contro soldati, obiettivi governativi e operatori umanitari. Hilferty ha detto che le autorità afgane e la forza di coalizione, composta da 11.000 soldati, hanno il controllo su tutto il paese, ma che non possono essere evitare attacchi "localizzati" di alcuni guerriglieri isolati

SIRIA

Il presidente siriano Bashar Assad ha ribadito di voler trattare la pace con Israele, ma ha negato che vi siano state trattative segrete con lo stato israeliano. In un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano arabo stampato a Londra Ashraq al Awsat, Assad ha dichiarato il suo paese vuole la restituzione delle alture del Golan e che il suo obiettivo e' raggiungere una pace basata sui principi di Madrid (ovvero terra in cambio di pace). Il presidente siriano ha anche aggiunto che esponenti europei gli hanno detto che il premier israeliano Ariel Sharon non vuole negoziare la pace, ma a noi -ha dichiarato- non interessa chi tratta per Israele. Assad ha negato di possedere armi di distruzione di massa e rivelato che, malgrado le relazioni tese, esistono negoziati ufficiali e non ufficiali fra Damasco e Washington attraverso vari canali, fra cui membri del Congresso e figure amiche. Tali negoziati non hanno pero' ancora prodotto risultati tangibili.

LIBIA

Scontro tra USA e ONU sul disarmo Libia nel vertice di Vienna - Per gli Stati Uniti, a Vienna, ci sara' il sottosegretario al dipartimento di Stato con la delega per il controllo sulle armi, John Bolton, mentre per la Gran Bretagna ci sara' il suo omologo William Erman. Nei giorni scorsi, Londra e Washington da una parte e l'Aiea -AGENZIA DELL'onu PER L'ENERGIA ATOMICA- dall'altra hanno tentato di ridurre il livello dello scontro emerso nei giorni immediatamente successivi all'annuncio libico, quando El Baradei, al termine di una visita a Tripoli, aveva smentite le dichiarazioni americane, secondo cui il programma per lo sviluppo di armi nucleari in Libia era in fase avanzata.

ITALIA

E' cominciato con 364 voli cancellati da Alitalia lo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni sindacali del Gruppo (eccetto Anpac e Unione Piloti) dalle 10 alle 18 contro il piano di riassetto dell'azienda. Risultato, almeno 18mila passeggeri lasciati a terra. Tra i voli soppressi, 182 sono nazionali, 168 internazionali e 14 intercontinentali. I voli modificati sono 64. Sono nove i voli cancellati in partenza oggi dall'aeroporto di Capodichino (NA), in conseguenza dello sciopero del personale Alitalia. Tre, invece, le partenze rischedulate, ossia programmate in un'altra fascia oraria. Dei nove voli che non si effettueranno, otto sono interni mentre il nono era diretto a Parigi. Cancellati anche nove arrivi, otto nazionali e uno dalla capitale francese. Per ora nello scalo napoletano i disagi sono contenuti. Si e' registrato un po' di affollamento agli imbarchi prima delle 10, da parte dei viaggiatori che intendevano evitare la fascia oraria dell'agitazione. Per il 9 febbraio, nuovo sciopero Alitalia, questa volta dei piloti e infine, ancora disagi nel trasporto aereo con la protesta dei controllori di volo il 20 febbraio.

Il trasporto pubblico locale vive nuove ore di tensione e non si possono escludere nuovi scioperi spontanei da parte dei Cobas. Lunedì prossimo, il 26 gennaio, sarà la volta dello sciopero per bus, metro e tram, giudicato illegale dalla Commissione di Garanzia ma non per questo rinviato. I Cobas degli autoferrotranvieri rinviano a domani, dopo il previsto incontro al ministero del Lavoro, una valutazione e una presa di posizione sullo sciopero nazionale del 26 gennaio dice Giampietro Antonini, coordinatore nazionale Cub Trasporti. Per ora lo sciopero nazionale di lunedi' prossimo e' confermato, afferma Antonini, nonostante i rilievi mossi dalla Commissione di garanzia. Domani, alla luce di quanto emergera' dall'incontro al Welfare, valuteremo; la possibilita' di una revoca della protesta e' comunque subordinata all'avvio di un tavolo negazione vero e proprio con il governo dice il rappresentante dei Cobas.

Intanto è in arrivo la repressione sulle lotte: il presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi Antonio Martone minaccia che "Giovedì decideremo le sanzioni per le irregolarità verificatesi durante lo sciopero degli autoferrotranvieri del primo dicembre scorso a Milano". "La legge - sottolinea Martone- è stata predisposta in rapporto a un sistema di relazioni sindacali funzionante. Ed è proprio il sistema di relazioni sindacali che è saltato". A giudizio del presidente dell'Authotity di garanzia ciò è avvenuto per "due ragioni". "Da un lato - spiega - c'è la crisi economica del trasporto locale e di quello aereo; dall'altro c'è nel settore un'ulteriore spinta verso un'eccessiva frammentazione sindacale.

G.R. 9,30

SCIOPERI DEL TRASPORTO PUBBLICO - LA REPRESSIONE

"Giovedì decideremo le sanzioni per le irregolarità verificatesi durante lo sciopero degli autoferrotranvieri del primo dicembre scorso a Milano". Lo annuncia Antonio Martone, presidente della Commissionwe di garanzia sugli scioperi, nel giorno in cui tornano le agitazioni nel settore aeroportuale. "La legge - sottolinea Martone- è stata predisposta in rapporto a un sistema di relazioni sindacali funzionante. Ed è proprio il sistema di relazioni sindacali che è saltato". A giudizio del presidente dell'Authotity di garanzia ciò è avvenuto per "due ragioni". "Da un lato - spiega - c'è la crisi economica del trasporto locale e di quello aereo (...) dall'altro c'è nel settore un'ulteriore spinta verso un'eccessiva frammentazione sindacale con il moltiplicarsi di sigle in concorrenza tra loro". Intanto oggi sciopero del trasporto aereo e lunedì prossimo, il 26 gennaio, sciopero dei trasporti urbani indetto dai sindacati di base.

IRAQ: ATTENTATO A KERBALA

Tredici persone sono rimaste ferite, una di loro gravemente, nell'esplosione di una bomba nella citta' irachena di Kerbala. L'ordigno e' esploso ieri sera verso le dieci (ora locale) a circa cento metri dal mausoleo dell'imam Abbas.

Iraq, sciiti in piazza per elezioni subito

A Baghdad migliaia di sciiti sono scesi in piazza per chiedere elezioni generali subito. Gli sciiti - maggioranza nel Paese - vogliono rapidamente avere un maggior potere negli organi di governo e di transizione iracheni. Al corteo prendono parte sia le fazioni moderate, sia le fazioni radicali. Intanto questa sera, al Palazzo di Vetro, l'amministratore americano dell'Iraq Paul Bremer e i rappresentati del Consiglio iracheno incontreranno il segretario generale dell'Onu Kofi Annan per chiedergli che le Nazioni Unite tornino in Iraq, dal quale erano andate via dopo l'attentao che costò la vita tra gli altri all'inviato di Anna, Viera de Mello e per dissenso con la politica delle forze di occupazione anglo-americane. Stando alle voci che circolano nel palazzo di vetro, Kofi Annan ritiene che elezioni libere e chiare in Iraq entro i prossimi sei mesi non sarebbe tecnicamente possibile né politicamente auspicabile.

SPAGNA AZNAR SCIOGLIE LE CORTES, ELEZIONI IL 14 MARZO

Il premier spagnolo José Maria Aznar presiederà questo pomeriggio una riunione straordinaria del consiglio dei Ministri nel quale verrà approvato il decreto di scioglimento dell Cortes e verranno convocate le none elezioni dal ritorno della democrazia, il 14 marzo prossimo. Come spiega il quotidiano spagnolo El Mundo, la legge impone di sciogliere le Camere al massimo 55 giorni prima delle consultzioni, e come già al termine del suo primo mandato Aznar ha aspettato l'ultima data utile. Alle 19.30 il premier, che non si presenterà per un terzo mandato, terrà una conferenza stampa nella quale farà il bilancio dei suoi otto anni di governo: l'addio definitivo è previsto al momento della formazione del nuovo esecutivo, nell'aprile prossimo: fino a tale data infatti il governo di Aznar rimarrà in carica per il disbrigo degli affari correnti. Entro il 16 febbraio dovranno essere rese note le liste ufficiali dei candidati; la campagna elettorale durerà invece quindici giorni, dal 27 febbraio fino alla mezzanotte del 12 marzo

SUMMIT AL CAIRO SU PIANO PACE E RIFORME DELLA LEGA ARABA

Si è tenuto ieri sera al Cairo un vertice a tre al quale hanno preso parte il ministro degli Esteri egiziano, Ahmad Maher, il suo omologo saudita Saud Al-Faysal ed il segretario generale della Lega Araba Amr Moussa per discutere su un piano di pace per il Medio Oriente e sulle proposte di riforma della Lega Araba. Ne dà notizia l'agenzia araba Kuna. Secondo quanto annunciato dal ministro saudita Al-Faysal, nel corso dell'incontro di ieri è stato discusso della bozza di proposta di riforme della Lega Araba da presentare nel prossimo vertice che si terrà a Tunisi nel mese di Marzo. Su questo argomento è intervenuto anche il ministro degli Esteri egiziano, secondo il quale nei prossimi giorni ci saranno altri incontri tra le diplomazie arabe per raccogliere le proposte di tutti i governi al fine di portare al vertice di Tunisi una proposta complessiva. Anche per quanto riguarda la possibilità di avviare una nuova iniziativa di pace, i tre esponenti della diplomazia araba hanno cercato di mettere in relazione le diverse proposte avanzate in questi giorni dai singoli governi arabi. "Sono in corso diverse iniziative da parte dei governi arabi per un nuovo processo di pace - ha affermato Saud Al-Faysal - prossimamente ci sarà un vertice dei ministri degli Esteri della Lega Araba per mettere in atto queste diverse proposte". Il ministro saudita ha però precisato che non si tratta di nuove iniziative pace, poiché partono comunque dalla base della proposta di Beirut. Intanto Amr Moussa ha preannunciato una sua prossima visita a Damasco per discutere col governo siriano di questi temi. Il vertice a tre del Cairo si concluderà oggi e si prevede la convocazione entro breve tempo di una riunione di tutti i ministri degli Esteri della Lega Araba. Secondo la Tv araba Al-Jazeera, che cita fonti diplomatiche arabe, questo vertice è previsto per il prossimo 10 febbraio al Cairo

gror040119 (last edited 2008-06-26 09:51:36 by anonymous)