GR SERALE 19.30

ESTERI

Libano

Ancora tensioni tra Libano e Israele

Come sapete, ieri sera,a ridosso del confine settentrionale con il Libano, un soldato israeliano e' stato ucciso, un altro gravemente ferito da un attacco degli sciiti libanesi filo-iraniani Hezbollah contro il bulldozer su cui viaggiavano i due. In una dichiarazione resa nota oggi, il presidente della Repubblica libanese, in merito all'incidente accaduto ieri, ha affermato che gli esperti dell'Onu (Unifil) presenti nell'area di confine hanno stabilito che il bulldozer israeliano aveva superato la linea di confine, violando così il territorio libanese. La presidenza libanese attribuisce dunque a Israele la responsabilità dell'incidente. Oggi in risposta l'aviazione israeliana ha compiuto due incursioni nel Libano bombardando una regione meridionale del paese. Lo fanno sapere fonti dell'esercito libanese. Non ci sarebbero state vittime. Tuttavia la tensione rimane alta.....

World Social Forum a Mumbay (Bombay)

Volge al termine il WSF 2004

Domani 21 gennaio, si conclude il WSF 2004,con una grande manifestazione contro la guerra in Iraq. Oggi invece sono conclusi i seminari e si sono tenute le plenarie conclusive dove lattenzione dei delegati si e focalizzata sui problemi del lavoro e sulla situazione delle popolazioni indigene. Il documento conclusivo verterà soprattutto sul problema della fame nel mondo, in particolare quella del sud del mondo. Si prevede quindi una grande battaglia sul testo definitivo.

Ieri sera si e tenuto il meeting della delegazione italiana con alcune notizie sulle prospettive del dopo Mumbai: prossimo anno nuovo Wsf a Porto Alegre previsto dal 20 al 27 gennaio 2005, poi forum mondiali ogni due anni. LAfrica potrebbe ospitare l`edizione 2007.

PERU: LIMA DENUNCIA ALL’ONU COMMERCIO ILLECITO ARMI LEGGERE

Il rappresentante permanente della Repubblica peruviana presso le Nazioni Unite, Oswaldo de Rivero, ha rimarcato davanti al Consiglio di sicurezza l’importanza della lotta contro il commercio illegale delle cosiddette armi leggere (tra le quali figurano, ad esempio, anche le mine). Portando come esempio anche il caso di Paesi come il Perú e la Colombia, de Rivero ha ricordato che il commercio illecito di armi leggere è la causa principale dell’insicurezza in moltissimi Paesi africani, mediorientali, asiatici e sudamericani. Ci sono più di 600 milioni di armi piccole e leggere in circolazione nel mondo. Dei 49 maggiori conflitti degli anni Novanta, 47 sono stati combattuti con armi leggere”. Secondo i dati in possesso di de Rivero, inoltre, “le armi leggere provocano ogni anno la morte di mezzo milione di persone, 300mila in conseguenza di conflitti armati e 200mila a causa di omicidi, suicidi e incidenti”. Per questa ragione, il diplomatico peruviano ha chiesto un maggiore impegno dei Paesi che siedono nel Consiglio di sicurezza per combattere il commercio illegale di armi piccole e leggere.

PERU: NUOVO PROCESSO CONTRO MONTESINOS

Per ironia della sorte, è cominciato quest’oggi con la prima udienza il nuovo processo contro Vladimiro Montesinos, già consigliere dell’ex presidente Alberto Fujimori (1990-2000) oltre che capo ‘de facto’ del disciolto Servizio di informazioni nazionale (Sin); Montesinos, già condannato al termine di alcuni processi e attualmente detenuto nel carcere della base navale di El Callao, deve rispondere dell’accusa di aver venduto nel 1999 ai guerriglieri delle Farc armi che il governo di Lima aveva comprato dalla Giordania Si tratta della prima udienza di uno degli oltre 70 processi pendenti nei confronti di Vladimiro Montesinos. Secondo il pubblico ministero Ronald Gamarra è probabile che “per quell’operazione Montesinos abbia avuto l’appoggio della Cia”. Illazioni a cui l’ambasciata Usa nella capitale del Paese andino ha risposto per ora con un ‘no comment’. A Montesinos sono state già comminate due condanne: una a 9 anni di carcere per usurpazione di funzioni e reati contro la pubblica amministrazione e un’altra a 5 anni, per aver intercesso presso Fujimori al fine di ottenere un indulto a favore del fratellastro della sua ex fidanzata, in carcere per narcotraffico. Dalla sua prima apparizione davanti alla magistratura peruviana, nel febbraio 2003, non ha mai rilasciato dichiarazioni: in un’occasione la corte era stata costretta a interrompere il dibattimento dopo che l’imputato era caduto dalla sedia a rotelle, accusando un malore. Montesinos ha collezionato oltre un centinaio di capi di accusa per corruzione, frode, arricchimento illecito, narcotraffico, omicidio, strage e violazioni dei diritti umani.

ARGENTINA: POLEMICA CON LONDRA SUI VOLI PER ISOLE FALKLAND/MALVINAS

Il governo di Buenos Aires ha deciso di negare l’autorizzazione ai voli speciali dal Cile alle Isole Falkland/Malvinas, previsti dalla Gran Bretagna per il periodo estivo (da novembre 2003 a marzo 2004 inclusi). Londra, aspettandosi un massiccio afflusso di turisti interessati a passare un periodo di vacanza sulle isole contese con l’Argentina, aveva chiesto a Buenos Aires di permettere in quel periodo il passaggio nello spazio aereo argentino di 27 voli speciali. Il governo del presidente Néstor Kirchner ha permesso ai primi cinque aerei di attraversare lo spazio aereo nazionale, poi ha deciso di negare le successive autorizzazioni davanti al rifiuto di Londra di riconoscere all’Argentina il diritto di organizzare dei voli diretti verso le Malvinas. Da tempo Buenos Aires cerca di ristabilire dei negoziati con la Gran Bretagna per decidere il futuro delle Malvinas ma anche delle isole Georgias del Sud e Sandwich del Sud, tutte sotto la sovranità di Londra. L’Argentina non ha mai rinunciato a tornare in possesso delle isole, e del relativo spazio marino circostante, che considera delle ideali estensioni del suo territorio. Nel 1982 i due Paesi si scontrarono militarmente per la sovranità sulle Malvinas e l’Argentina uscì sconfitta dal conflitto.

ITALIA

Mobilitazioni contro il Decreto Legge Moratti

SIT-IN DEI BAMBINI INSEGNANTI E GENITORI DAVANTI AL PARLAMENTO PER CHIEDERE IL RITIRO DEL DECRETO MORATTI

Si è svolto stamattina in un clima giocoso e divertente (nonostante la pioggia) il sit-in di bambini, insegnanti e genitori organizzato davanti al Parlamento per chiedere il ritiro del decreto Moratti. I bambini hanno riempito la piazza con girotondi, canti e musica fatta con strumenti improvvisati, a simboleggiare una scuola aperta e piena di fantasia, la scuola che noi tutti vogliamo. Lo fanno sapere in un comunicato (??) che entra anche nel merito della polemica sulla "strumentalizzazione" dei bambini fomentata dai media in seguito alla manifestazione di Sabato.

A chi ci accusa di strumentalizzare i bambini rispondiamo che è vero, strumentalizziamo i bambini come ogni genitore fa con i propri figli. Come genitori li strumentalizziamo anche quando scegliamo per loro la scuola che ci sembra migliore, come genitori li strumentalizziamo ad esempio, scegliendo per loro l'insegnamento o meno della religione cattolica. Annunciano quindi che saranno di nuovo in piazza domani, mercoledì 21 gennaio, dalle ore 15.00 in poi con un presidio ad oltranza davanti al Parlamento dove si svolgerà la votazione per il parere definitivo (obbligatorio ma non vincolante) della commissione cultura, al Decreto; perchè, aggiungono: " questa riforma non toglie loro solo il tempo pieno ma anche la possibilità di avere una scuola di qualità, pluralista, aperta a tutti, con una didattica all'avanguardia."

AUTOFERROTRANVIERI

È stato rinviato al 30 gennaio lo sciopero inizialmente proclamato per lunedi prossimo dalle confederazioni di base dei lavoratori delle aziende di trasporto pubblico. Ad annunciralo è il coordinamento nazionale di lotta degli autoferrotranvieri, al quale aderiscono le sigle sindacali di base della categoria. Non si è svolto invece questa mattina il previsto incontro, al Ministero del lavoro, tra rappresentanti del governo, dei sindacati confederali e dei sindacati di base degli Autoferrotranvieri per le procedure di raffreddamento inerenti sia la vertenza contrattuale, sia il diritto di sciopero. Si sono presentati infatti solamente i lavoratori e le lavoratrici dei Cobas coordinamento nazionale di lotta Autoferrotranvieri, che a seguito del mancato incontro hanno convocato una conferenza stampa per denunciare l'assenza delle controparti. Sentiamo Alessandro Nannini dei Cobas coordinamento nazionale di lotta Autoferrotranvieri.

AUDIO

VIGILI DEL FUOCO

Continuano le mobilitazioni dei vigili del fuoco

I vigili del fuoco di Cisl e Uil sciopereranno il prossimo 16 febbraio. Questa la decisione presa dopo aver abbandonato questa mattina il tavolo di trattative con l'Aran per il rinnovo del contratto. Nonostante il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu avesse detto che c'erano i margini per un'intesa. Dopo la rottura di oggi, resta inoltre confermato lo sciopero dei vigili del fuoco indetto da Cgil e Rdb per il 30 gennaio. Mobilitazioni questa mattina a Roma e Milano dei vigili del fuoco per protestare contro il disegno governativo della militarizzazione del corpo e per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro. Ascoltiamo Tonino Iritano del coordinamento nazionale dei Vigli del fuoco RdB.

AUDIO

BARBITURICI AL CPT DI BOLOGNA

Alla fine della settimana scorsa in seguito a denunce di alcuni detenuti, su ordine della Procura della Repubblica è stata eseguita dai carabinieri del NAS una perquisizione all'interno del centro di permanenza temporanea di Bologna nel corso della quale sono stati sequestrati campioni di cibo oltre a documentazione medica. Le indagini sono relative al reato di alterazione fraudolenta degli alimenti in modo pericoloso per la salute: ciò al seguito del ritrovamento di tracce di barbiturici nel sangue dei detenuti presso il centro che riferiscono di non aver assunto alcun medicinale spontaneamente e che testimoniano di aver mangiato cibo in confezioni non sigillate. Dalle testimonianze raccolte risulta che vi sia una diffusa sensazione di stordimento in tutti i detenuti dopo l'assunzione del pasto.

In occasione di tutte le visite effettuate presso i centri di detenzione temporanea d'Italia i migranti trattenuti lo hanno sempre denunciato. Il sospetto, attualmente oggetto delle indagini, è che la gestione dei centri avvenga attraverso la pratica quotidiana della somministrazione di potenti sedativi all'insaputa dei detenuti.

Lo fa sapere in un comunicato l'associazione Tanaliberatutti che invita, in attesa dell'esito delle indagini, a sospendere immediatamente la convenzione tra la Prefettura di Bologna e la Croce Rossa Italiana per la gestione dei servizi all'interno del centro. L'associazione insiste inoltre sulla necessità di informare i detenuti su quanto accaduto e soccorrerli presso una struttura sanitaria adeguata sospendendo le pratiche di espulsione.

MutilazioniGenitaliFemminili

La Regione Toscana si avvia a legittimare e praticare le mutilazioni dei genitali femminili nel proprio Centro di riferimento regionale per la prevenzione e cura delle MutilazioniGenitaliFemminili.

La Regione Toscana potrebbe essere la prima Regione italiana ed europea a praticare le mutilazioni dei genitali femminili nelle proprie strutture ospedaliere, in particolare nel sedicente Centro di riferimento regionale per la prevenzione e cura delle MGF, se lAssessore alla Sanità accogliesse la richiesta, redatta da uno dei medici del centro, Omar Abdulkadir, di origine somala. Lo denunciano lAIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, e lassociazione toscana Nosotras, costituita da donne immigrate e italiane.

Il medico ha redatto una lettera, che sta sottoponendo alla firma dei rappresentanti, tutti uomini, delle diverse comunità africane in Toscana, in cui chiede di praticare la clitoridectomia nelle strutture pubbliche italiane, come forma di prevenzione dell'infibuzione e strumento per evitare che la pratica venga fatta in clandestinità. Un atto contrario alla deontologia medica, poiché non si tratta di una cura, ma di un intervento sul corpo di una bambina sana.

Praticata su bambine di età variabile da pochi mesi alladolescenza, le MGF costituiscono una potente forma di controllo della sessualità femminile e di disciplina dei corpi delle donne. Sono ormai 20 su 28 i paesi africani che hanno vietato la pratica per legge, tra cui i paesi delle comunità africane in Toscana che sottoscrivono la lettera.

In Italia, nonostante i tentativi della Lega Nord in sede legislativa per presentare una legge con chiaro sfondo razzista contro le MGF, ricordiamo che qualsiasi forma di Mutilazione è proibita dal Codice penale, art. 582 e 583, in quanto lesione.

Ascoltiamo una corrispondenza con Cristiana Scoppa dell AIDOS AUDIO

gror040120 (last edited 2008-06-26 09:58:21 by anonymous)