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 Il caso della base statunitense di appoggio per sommergibili a propulsione nucleare dell'isola di Santo Stefano, nell'arcipelago della Maddalena, alle 17 sara' esaminato dal Consiglio regionale della Sardegna. Ad aprire la seduta le dichiarazioni del presidente della Giunta Italo Masala. Protestano gli antimilitaristi, che nel pomeriggio hanno organizzato un sit-in di protesta davanti al palazzo consiliare a Cagliari, e le forze di opposizione, i piu' attivi Rifondazione Comunista e Partito sardo d'Azione. Sotto accusa, innanzitutto, i lavori di ristrutturazione dell'insediamento, sotto sovranita' italiana e dato in concessione alla Us Navy, sulla trasformazione delle strutture da ''volanti'', come le baracche in lamierato e la chiatta mobile, in permanenti. Sono differenti le interpretazioni sulla volumetria. Il caso della base statunitense di appoggio per sommergibili a propulsione nucleare dell'isola di Santo Stefano, nell'arcipelago della Maddalena, alle 17 sara' esaminato dal Consiglio regionale della Sardegna. Ad aprire la seduta le dichiarazioni del presidente della Giunta Italo Masala. Protestano gli antimilitaristi, che nel pomeriggio hanno organizzato un sit-in di protesta davanti al palazzo consiliare a Cagliari, e le forze di opposizione, i piu' attivi Rifondazione Comunista e Partito sardo d'Azione. Sotto accusa, innanzitutto, i lavori di ristrutturazione dell'insediamento, sotto sovranita' italiana e dato in concessione alla Us Navy, sulla trasformazione delle strutture da ''volanti'', come le baracche in lamierato e la chiatta mobile, in permanenti. Sono differenti le interpretazioni sulla volumetria.
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'''Colombia'''

L’Organizzazione degli Stati americani (Osa) monitorerà il negoziato avviato nel luglio dello scorso anno tra il governo colombiano e i paramilitari delle Auc (Autodifese unite della Colombia): lo stabilisce un patto siglato dal presidente Alvaro Uribe e dal segretario generale dell’Osa, César Gaviria, con il quale l’organismo che riunisce 35 Paesi del continente americano viene formalmente autorizzato “ad accompagnare il processo di pace”. L’Osa potrà, ad esempio, verificare con tempestività il rispetto del ‘cessate-il-fuoco’ unilaterale annunciato alla fine del novembre 2002 dai gruppi paramilitari, già peraltro violato in diverse occasioni da alcune fazioni delle ‘autodifese’. Sarà una delegazione speciale dell’organismo, guidata da Sergio Caramagna, ad occuparsi proprio di ‘certificare’ la sospensione delle ostilità, la smobilitazione e il disarmo e il reinserimento della vita sociale dei circa 13mila ‘paras’ (18mila secondo altre fonti) che rispondono agli ordini di Carlos Castaño e Salvatore Mancuso. Ha provocato forti critiche in larghi settori dell’opposizione e della società civile la presentazione di un disegno di legge con cui il governo vorrebbe concedere indulti e amnistie ai leader paramilitari accusati di delitti di lesa umanità, come stragi, rapimenti e spostamento forzato della popolazione; benefici che dovrebbero essere previsti anche per i vertici della guerriglia che accettino di deporre le armi e avviare colloqui di pace, ma che minacciano di aprire la strada a una diffusa impunità. Attualmente il governo Uribe dialoga solo con i paramilitari: dopo il fallimento del processo di pace tra l’amministrazione Pastrana e le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) nel febbraio 2002, il governo Uribe non ha più riaperto le trattative con il primo gruppo guerrigliero del Paese né con l’Eln (Esercito di liberazione nazionale).

GR ORE 13.00

Sardegna

Il caso della base statunitense di appoggio per sommergibili a propulsione nucleare dell'isola di Santo Stefano, nell'arcipelago della Maddalena, alle 17 sara' esaminato dal Consiglio regionale della Sardegna. Ad aprire la seduta le dichiarazioni del presidente della Giunta Italo Masala. Protestano gli antimilitaristi, che nel pomeriggio hanno organizzato un sit-in di protesta davanti al palazzo consiliare a Cagliari, e le forze di opposizione, i piu' attivi Rifondazione Comunista e Partito sardo d'Azione. Sotto accusa, innanzitutto, i lavori di ristrutturazione dell'insediamento, sotto sovranita' italiana e dato in concessione alla Us Navy, sulla trasformazione delle strutture da volanti, come le baracche in lamierato e la chiatta mobile, in permanenti. Sono differenti le interpretazioni sulla volumetria. L'amministrazione americana, che paghera' i lavori stanziando 33 milioni di dollari, afferma che i metri cubi si ridurranno da 57.710 a 48.382. I contestatori replicano che si tratta di un ampliamento vero e proprio per trasfromare la base da semplice appoggio a sito permanente. Altro tema di dibattito il presunto elevato tasso di radioattivita' per la presenza di torio 234 rilevato in alcune alghe dal Criirad, un istituto di ricerca francese, nei giorni successivi al 25 ottobre 2003, quando un sottomarino Hartford ebbe un incidente andando a sbattere contro una secca. Gli antimilitaristi, che hanno avviato una raccolta di firme per un referendum regionale consultivo, ritengono che i cittadini hanno il diritto di esprimersi sulla presenza di un sito dove sembra elevato il rischio di incidente. Allo stesso modo pensano che sia ingiustificato il ritardo della Prefettura di Sassari nella divulgazione del Piano di evacuazione della popolazione civile in caso di emergenza.

Parmalat

E' andata in scena in Senato l'autodifesa di Antonio Fazio, governatore di Bankitalia, dall'affondo governativo su un presunto difetto di vigilanza dell'istituto che presiede in casi come quello Parmalat e Cirio, che hanno minato profondamente la fiducia dei risparmiatori. Il governatore ha spiegato che Parmalat è stato un "episodio criminale", che occorrono misure più severe nell'ambito del diritto societario (per esempio nella falsificazione dei bilanci) e che il caso Enron negli Usa non ha intaccato l'autorità e l'indipendenza della Federal Reserve, come qualcuno vorrebbe fare con Bankitalia. In più, su Parmalat, ha puntato il dito contro altri soggetti: "Nell'agosto 2003 su 14 analisti internazionali, sette raccomandavano di acquistare titoli Parmalat e il 21 novembre scorso sette analisti consigliavano alla propria clientela di tenere o comprare titoli del gruppo di Collecchio". Il crac, dunque, "nasce da episodi, ripetuti, di criminalità nella gestione di impresa" che hanno indotto in errore "le stesse banche finanziatrici che basano le proprie analisi in primo luogo sui dati di bilanci".

Argentina

L'ex-dittatore Jorge Rafael Videla e altri due noti gerarchi dell’ultima dittatura argentina (1976-’83) sono stati messi agli arresti cautelari a Buenos Aires su richiesta della magistratura tedesca: lo hanno riferito fonti giudiziarie della capitale precisando che il giudice federale Norberto Oyarbide ha agito sulla base di un mandato di cattura emesso da una corte di Norimberga, giuntogli nei giorni scorsi via Interpol. Videla, insieme all’ex-ammiraglio Emilio Massera e al generale a riposo Carlos Suárez Mason, sono accusati di “implicazione indiretta” nella morte di due cittadini tedeschi, Klaus Zieschank e Elizabeth Kaeseman. Del primo, un giovane di 24 anni, si persero le tracce nel marzo del 1976: testimoni lo videro prelevare da civili armati a San Martin e i giudici tedeschi sospettano che venne strangolato e il suo cadavere gettato nel Rio de la Plata da uno dei cosiddetti ‘voli della morte’. La giovane, 29 anni, figlia del teologo luterano Ernest Kaesemann, era stata invece arrestata a Buenos Aires nel maggio 1977 e giustiziata con altri 14 oppositori politici nei pressi di Monte Grande, dove vennero rinvenuti i cadaveri

Colombia

L’Organizzazione degli Stati americani (Osa) monitorerà il negoziato avviato nel luglio dello scorso anno tra il governo colombiano e i paramilitari delle Auc (Autodifese unite della Colombia): lo stabilisce un patto siglato dal presidente Alvaro Uribe e dal segretario generale dell’Osa, César Gaviria, con il quale l’organismo che riunisce 35 Paesi del continente americano viene formalmente autorizzato “ad accompagnare il processo di pace”. L’Osa potrà, ad esempio, verificare con tempestività il rispetto del ‘cessate-il-fuoco’ unilaterale annunciato alla fine del novembre 2002 dai gruppi paramilitari, già peraltro violato in diverse occasioni da alcune fazioni delle ‘autodifese’. Sarà una delegazione speciale dell’organismo, guidata da Sergio Caramagna, ad occuparsi proprio di ‘certificare’ la sospensione delle ostilità, la smobilitazione e il disarmo e il reinserimento della vita sociale dei circa 13mila ‘paras’ (18mila secondo altre fonti) che rispondono agli ordini di Carlos Castaño e Salvatore Mancuso. Ha provocato forti critiche in larghi settori dell’opposizione e della società civile la presentazione di un disegno di legge con cui il governo vorrebbe concedere indulti e amnistie ai leader paramilitari accusati di delitti di lesa umanità, come stragi, rapimenti e spostamento forzato della popolazione; benefici che dovrebbero essere previsti anche per i vertici della guerriglia che accettino di deporre le armi e avviare colloqui di pace, ma che minacciano di aprire la strada a una diffusa impunità. Attualmente il governo Uribe dialoga solo con i paramilitari: dopo il fallimento del processo di pace tra l’amministrazione Pastrana e le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) nel febbraio 2002, il governo Uribe non ha più riaperto le trattative con il primo gruppo guerrigliero del Paese né con l’Eln (Esercito di liberazione nazionale).

Algeria

L'impianto petrolchimico di Skikda, sulla costa orientale algerina, e' esploso ieri provocando 27 morti e 70 feriti. Il complesso, il piu' importante del Paese nord-africano, - scrive Le Monde - non riprendera' la sua attivita' prima di essere completamente ispezionato. Lo ha affermato il ministro per l'Energia, Chakib Khelil, attraverso un portavoce del ministero. Mohamed Meziane, direttore della Sonatrach, la compagnia petrolifera nazionale, ha stimato in 800 milioni di dollari i danni provocati dall'incidente.

Palestina

Il ministro degli esteri egiziano, Ahmed Maher, e' giunto oggi a Ramallah per colloqui col presidente dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat. Assieme a Maher e' giunto il generale Omar Suleiman, capo dei servizi segreti egiziani, che e' impegnato negli sforzi che l' Egitto sta attuando per convincere tutte le forze palestinesi ad accettare di sospendere le ostilita' contro Israele. A quanto si e' appreso, sara' questo l'argomento dominante nei colloqui di Maher con Arafat. Tra le altre questioni nell'agenda dei colloqui, secondo Nabil Abu Rudeina, collaboratore di Arafat, ci saranno la barriera che Israele sta costruendo in Cisgiordania e il dibattito sulla sua legittimita' che si terra' alla Corte Internazionale di Giustizia dell' Aja.

Palestina

Una trentina circa di palestinesi attivamente ricercati da Israele si sarebbero di nuovo rintanati nella Muqata, il quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah. A riferirlo oggi e' la radio statale israeliana, secondo la quale nella Muqata si troverebbero membri dei quadri direttivi delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, alcuni dei quali sono ricercati da Israele per un'asserita loro diretta complicita' in mortali agguati stradali in Cisgiordania e in sanguinosi attentati suicidi in Israele. Diversi mesi fa, ricercati palestinesi erano stati espulsi dalla Muqata per non dare a Israele il pretesto per occuparla e arrestare Arafat.

Irak

Due agenti di polizia iracheni sono rimasti uccisi, un terzo ferito nel corso di un attacco sferrato la scorsa notte nella citta' irachena centrale di Karbala. A riferirne e' stata l'agenzia di stampa polacca PAP, citando fonti militari a Varsavia. Bersaglio , la casa del capo della polizia di Karbala. Due persone, considerate tra i cinque presunti responsabili sono state arrestate.

Irak

L'Onu invierà un gruppo di esperti in Iraq per valutare la possibilità di organizzare le elezioni. Il tutto però se le condizioni di sicurezza lo permetteranno. Lo ha annunciato il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan da Parigi dove si trova per un colloquio con il presidente francese Jacques Chirac. La coalizione aveva chiesto il coinvolgimento delle Nazioni Unite nel processo di trasferimento del potere, che passa attraverso il voto, che potrebbe tenersi intorno alla metà dell'anno in corso.

ADM

L'informativa che il regime di Saddam fosse in grado di sviluppare armi di distruzione di massa in 45 minuti potrebbe essere stata completamente falsa. Lo ha ammesso l'Iraqi National Accord (Ina), il gruppo di esiliati iracheni con sede a Londra che passò la soffiata ai servizi segreti britannici (Mi6). Dopo che l'ex capo ispettore Cia per gli armamenti, David Kay, ha accusato le agenzie di intellicence di non essere riuscite a scoprire che i piani di Saddam per le armi non convenzionali erano nel caos per la corruzione e l'incostanza del rais, questa notizia mina pericolosamente la credibilità di Blair, già alle prese con i problemi dell'aumento delle tasse universitarie. Nel settembre 2002 Tony Blair, nella prefazione al dossier in cui si preannunciava la guerra, diede grande risalto alla capacità di Saddam di sviluppare armi chimiche e biologiche in 45 minuti. L'informativa fu inoltre alla base delle accuse tra Downing Street e la Bbc dopo le perplessità espresse dallo scienziato David Kelly, morto in seguito suicida. Per Theros, che lavora con suo padre (un ex ambasciatore Usa) per promuovere gli interessi politici di Allawi, attuale membro del consiglio di governo iracheno, l'informativa oggi sembra essere "spazzatura".

Nucleare

Svolta nelle indagini sul trasferimento illecito di tecnologia nucleare dal Pakistan a paesi come l'Iran, la Libia e la Corea del Nord. Secondo il quotidiano pachistano 'The News', gli inquirenti starebbero spostando la loro attenzione sull'Europa, e in particolare sull'Olanda, dove sarebbero state prodotte centrifughe per l'arricchimento dell'uranio impiegate da Pakistan, Iran, Libia e Corea del Nord nei loro programmi nucleari. Gli investigatori starebbero valutando il ruolo esercitato da alcune grandi aziende europee nel trasferimento illecito di tecnologia atomica verso Nord Africa, Asia e Medio Oriente. Il nodo dell'inchiesta sarebbe quello dell'origine di alcune centrifughe per l'arricchimento di uranio prodotte dalla societa' olandese Urenco e finite nelle mani di Teheran negli anni '80.

Intanto è stato annunciato che i colloqui tra pakistane india riprenderanno il 16 febbraio prossimo

GR ORE 9.30

E' stato fissato per le 9,30 di oggi l'incontro del prefetto di Milano, Bruno Ferrante, con il sindacato dei tassisti che ieri non ha preso parte allo sciopero selvaggio, caricando regolarmente i passeggeri che giungevano negli aeroporti di Linate e Malpensa. I conduttori delle auto pubbliche protestano per la decisione di comune e regione Lombardia di concedere altre licenze.

Un soldato canadese in forza al contingente internazionale in Afghanistan, ISAF, e' rimasto ucciso in un attacco suicida compiuto a Kabul intorno alle cinque di questa mattina ora italiana. Quattro persone sono rimaste ferite nell'esplosione. I soldati erano di pattuglia quando e' stato compiuto l'attacco, a poca distanza dalla base dei militari canadesi. Secondo testimoni citati dall'agenzia AIP l'attentatore suicida si e' andato a schiantare con la bicicletta contro il veicolo che trasportava i militari, facendo esplodere l'ordigno. Secondo quanto reso noto successivamente, i feriti sarebbero dodici, tre militari in forza all'Isaf e nove civili afghani. A precisarlo e' stato un portavoce del contingente internazionale. Nel mese di ottobre scorso, l'esplosione di una mina a Kabul aveva ucciso due soldati canadesi in forza all'Isaf e ne aveva feriti altri tre.

Il presidente iraniano Mohammad Khatami ha oggi respinto le dimissioni presentate da un gruppo di ministri ed alti funzionari del governo,che volevano cosi' protestare contro la bocciatura di massa di candidati progressisti alle prossime elezioni legislative del 20 febbraio. Intanto, il Parlamento iraniano, a maggioranza progressista, ha deciso di rinunciare al progetto di riforma urgente del codice elettorale, che doveva essere un mezzo per forzare l'organo conservatore del Consiglio dei Guardiani a rivedere la l'esclusione di migliaia di candidati. Il Consiglio dei Guardiani aveva gia' fatto sapere preventivamente che avrebbe bocciato anche questo progetto di riforma.

Sei persone sono state uccise durante un attacco sferrato da un gruppo armato proveniente dall'Abkhazia contro un villaggio georgiano di Lia, vicino al confine con la regione indipendentista: lo hanno riferito fonti della polizia. Nello scontro sono morti quattro poliziotti e 2 dei ribelli, che facevano parte di gruppo di sei-sette uomini. L'attacco e' il primo serio incidente da quando e' entrato in carica il nuovo presidente Mikhail Saakashvili. Il conflitto con i separatisti dell'Abkhazia, ormai virtualmente autonoma, e' uno dei principali problemi che si trova ad affrontare Saakashvili, salito al potere nell'ex Repubblica sovietica dopo le dimissioni di Eduard Shevardnadze, avvenute lo scorso novembre in seguito ad una sollevazione popolare incruenta.

E' salito a otto il numero delle vittime del crollo dell'edificio avvenuto ieri sera nel quartiere Al-Sadr del Cairo. Lo rende noto l'inviato della Tv araba Al-Jazeera. Secondo l'emittente del Qatar infatti le squadre di soccorso avrebbero recuperato dalle macerie otto cadaveri. Ci sarebbero circa 36 feriti, molti dei quali in gravi condizioni, e diversi dispersi. Nonostante ciò le squadre di soccorso sono riuscite a recuperare alcuni poliziotti vivi dalle macerie. L'intervento ieri sera dei pompieri e della polizia è riuscito a slavare la maggioranza degli abitanti dell'edificio

Le Nazioni Unite si sono rivolte al governo della Cambogia suggerendo l’avvio di un’inchiesta sull’omicidio del leader sindacalista Chea Vichea, vicino al partito di opposizione Sam Rainsy Party, assassinato la scorsa settimana in quello che, presumibilmente, è stato l’ultimo di una serie di omicidi politici che stanno tormentando la società cambogiana. “I massimi livelli della vita politica del Paese devono lanciare un chiaro messaggio che i responsabili di questo omicidio ne dovranno rispondere alla legge” ha detto ieri l’alto commissario dell'Onu, ad interim, per i diritti umani Bertrand Ramcharan.. Ramcharan ha chiesto che vengano identificati e consegnati alla legge gli esecutori e i mandanti dell’assassino del fondatore del Libero sindacato dei lavoratori.

gror040127 (last edited 2008-06-26 09:58:21 by anonymous)