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=== GR 13.00 ===
IRAQ: BLAIR AMMETTE, AVEVO CAPITO MALE SUI 45 MINUTI

Tony Blair adesso ammette di essere incorso in un malinteso, a proposito di un passaggio chiave del rapporto sull'Iraq redatto dai servizi segreti, di cui si servi' per persuadere i suoi connazionali della giustezza della guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein: il primo ministro britannico ha dichiarato alla Camera dei Comuni (la camera bassa del parlamento britannico) di non avere capito che i "45 minuti" di tempo necessario per puntare e lanciare i missili iracheni, tempo citato in quel rapporto, si riferivano alle armi tattiche irachene, e non ai missili a lunga gittata. All'indomani dell'annuncio sull'inchiesta destinata ad accertare la qualita' del lavoro dei servizi segreti, sulle cui informazioni il primo ministro prese la decisione di entrare in guerra al fianco degli Stati Uniti, Blair ha ammesso che quelle armi cui il rapporto dei servizi segreti faceva riferimento non erano state da lui intese come armi esclusivamente tattiche.

Il direttore della Cia George Tenet cerca oggi di chiarire gli ''equivoci'' sorti sulle informazioni di intelligence fornite prima della guerra sulle armi di distruzione di massa in Iraq, parlando in pubblico per la prima volta dallo scoppio della controversia sulla questione a fine gennaio. Lo ha annunciato una fonte della Cia protetta dall'anonimato, precisando che Tenet in un discorso alla Georgetown University ''correggera' alcuni equivoci e inesattezze dette o non dette dall'intelligence a proposito dell'Iraq''. Le polemiche sulle Adm in Iraq sono riesplose a fine gennaio quando David Kay, l'ex capo degli ispettori americani per il disarmo di Saddam, disse di ritenere che non ci fossero depositi di armi biologiche e chimiche nel paese del Golfo. Kay, che era stato nominato proprio da Tenet, guidava dallo scorso giugno la caccia alle prove dell'esistenza di programmi per la produzione di armi proibite in Iraq prima della guerra.

MO: CISGIORDANIA, ESERCITO ISRAELIANO ARRESTA 30 PALESTINESI

Le forze armate israeliane hanno arrestato la notte scorsa 30 palestinesi, tra cui 20 militanti del movimento integralista islamico Hamas, durante un'operazione in Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare. Tredici membri di Hamas sono stati arrestati durante un'incursione notturna dell'esercito a Betlemme, da dove in seguito i soldati si sono ritirati. Altri sette militanti di Hamas e otto palestinesi ricercati sono stati arrestati nella regione di Hebron. Due palestinesi sono stati arrestati in villaggi nei pressi di Betlemme e Ramallah.

Il vicepremier israeliano Olmert, sara' oggi a Washington per una visita durante la quale e' previsto un incontro con il segretario di Stato americano Colin Powell. Al centro dei colloqui il piano per lo smantellamento degli insediamenti nella Striscia di Gaza, annunciato lunedi' dal premier Ariel Sharon. Lo rende noto il quotidiano israeliano 'Ha'retz' sul sito online. La notizia della visita - annunciata improvvisamente - e' stata confermata dal portavoce del Dipartimento di Stato.

NUCLEARE: PAKISTAN,MANDATI ARRESTO PER RESPONSABILI RICERCHE

Almeno 5 mandati di arresto sono stati spiccati contro responsabili del centro di ricerche nucleari pachistano Khan research laboratories (Krl), implicati nelle attivita' di proliferazione di tecnologie nucleari. Lo ha detto oggi un portavoce del ministero dell'Interno. Fra i destinatari dei provvedimenti non c'e' il 'padre' dell'atomica pachistana, lo scienziato Abdul Qader Khan, direttore del centro ricerche dal 1976 al 2001, che ieri ha confessato in televisione la sua responsabilita' nella fornitura di informazioni e tecnologie sulla fabbricazione di armi nucleari all'estero (si sospetta a Iran, Libia e Corea del Nord). Khan ieri ha scagionato il governo e i militari di Islamabad e ha supplicato il perdono del presidente Musharraf.
Il gabinetto pachistano si riunisce oggi per decidere il suo destino. Nella riunione di ieri convocata da Musharraf, l'Autorità di Comando Nazionale, l'organo che controlla gli assetti nucleari del Paese, ha deferito al gabinetto la decisione se accordare o no la clemenza allo scienziato che in patria è da molti acclamato come eroe nazionale. Il primo ministro informerà Musharraf dei risultati della riunione di gabinetto e quindi prenderanno insieme una decisione, ha fatto sapere una fonte del governo. Musharraf annuncerà la decisione nella conferenza stampa che seguirà, ha aggiunto la stessa fonte.

AMBURGO
11 settembre, assolto Mzoudi

Abdelghani Mzoudi, imputato al secondo processo di Amburgo legato all'11 settembre 2001, è stato assolto dall'accusa di coinvolgimento nei preparativi degli attentati terroristi contro le torri gemelle. I giudici hanno stabilito che non è stato possibile dimostrare una sua responsabilità.

 



URANIO IMPOVERITO

Dopo una lunga malattia è morto ieri sera a Cagliari l`ex caporalmaggiore Valery Melis, 26 anni, da giorni in coma irreversibile per la leucemia. Melis aveva partecipato a missioni di pace il Albania, in Macedonia e poi in Kosovo. Secondo i familiari, che hanno chiesto allo Stato il riconoscimento della causa di servizio, proprio in Kosovo il caporalmaggiore si sarebbe ammalato, per avere inalato polveri radiattive. Si parla di proiettili all'uranio impoverito, anche se i vertici militari Sardi spiegano che Melis non era stato inviato in luoghi dove si è sparato.
Sono 23 i soldati italiani morti finora e 246 quelli a cui è stato riscontrato un linfoma dopo le missioni nei Balcani.

GENOVA, POLIZIOTTI CHE PARLANO

A quasi tre anni dal G8 di Genova, cominciano a venir fuori le verità sui pestaggi e le torture subite dai manifestanti nella caserma di Bolzaneto. Il 21 gennaio è stato reso noto dal quotidiano genovese Il Secolo XIX, che un agente ed un sottufficiale della polizia penitenziaria avrebbero raccontato al Procuratore Francesco Lalla [che stava per chiudere l'inchiesta], abusi e violenze generalizzate operate sui manifestanti arrestati. Le dichiarazioni tirano in ballo le alte sfere, come il generale della polizia penitenziaria Oronzo Doria e Alfonso Sabella, il magistrato che dirigeva la «spedizione» genovese del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap). Il magistrato Sabella, ex pm antimafia a Palermo, era stato finora considerato uno dei testi chiave dell'indagine sulle violenze nella caserma-carcere di Bolzaneto. Ora è anche indagato.
Con queste testimonianze inedite, si è aperto uno spiraglio nel muro dell´omertà e nella litania dei "Non ho visto nulla, non c´ero, non è successo nulla". Gli agenti hanno affermato di avere all´epoca informato i propri superiori e le nuove testimonianze hanno indotto i magistrati ad allargare il numero degli indagati.
L'inchiesta su Bolzaneto dunque va avanti, nonostante le insinuazioni della destra di governo e del sindacato autonomo della polizia Sappe, che mirano a screditare le dichiarazioni dei testimoni.



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GR 13.00

IRAQ: BLAIR AMMETTE, AVEVO CAPITO MALE SUI 45 MINUTI

Tony Blair adesso ammette di essere incorso in un malinteso, a proposito di un passaggio chiave del rapporto sull'Iraq redatto dai servizi segreti, di cui si servi' per persuadere i suoi connazionali della giustezza della guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein: il primo ministro britannico ha dichiarato alla Camera dei Comuni (la camera bassa del parlamento britannico) di non avere capito che i "45 minuti" di tempo necessario per puntare e lanciare i missili iracheni, tempo citato in quel rapporto, si riferivano alle armi tattiche irachene, e non ai missili a lunga gittata. All'indomani dell'annuncio sull'inchiesta destinata ad accertare la qualita' del lavoro dei servizi segreti, sulle cui informazioni il primo ministro prese la decisione di entrare in guerra al fianco degli Stati Uniti, Blair ha ammesso che quelle armi cui il rapporto dei servizi segreti faceva riferimento non erano state da lui intese come armi esclusivamente tattiche.

Il direttore della Cia George Tenet cerca oggi di chiarire gli equivoci sorti sulle informazioni di intelligence fornite prima della guerra sulle armi di distruzione di massa in Iraq, parlando in pubblico per la prima volta dallo scoppio della controversia sulla questione a fine gennaio. Lo ha annunciato una fonte della Cia protetta dall'anonimato, precisando che Tenet in un discorso alla Georgetown University correggera' alcuni equivoci e inesattezze dette o non dette dall'intelligence a proposito dell'Iraq. Le polemiche sulle Adm in Iraq sono riesplose a fine gennaio quando David Kay, l'ex capo degli ispettori americani per il disarmo di Saddam, disse di ritenere che non ci fossero depositi di armi biologiche e chimiche nel paese del Golfo. Kay, che era stato nominato proprio da Tenet, guidava dallo scorso giugno la caccia alle prove dell'esistenza di programmi per la produzione di armi proibite in Iraq prima della guerra.

MO: CISGIORDANIA, ESERCITO ISRAELIANO ARRESTA 30 PALESTINESI

Le forze armate israeliane hanno arrestato la notte scorsa 30 palestinesi, tra cui 20 militanti del movimento integralista islamico Hamas, durante un'operazione in Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare. Tredici membri di Hamas sono stati arrestati durante un'incursione notturna dell'esercito a Betlemme, da dove in seguito i soldati si sono ritirati. Altri sette militanti di Hamas e otto palestinesi ricercati sono stati arrestati nella regione di Hebron. Due palestinesi sono stati arrestati in villaggi nei pressi di Betlemme e Ramallah.

Il vicepremier israeliano Olmert, sara' oggi a Washington per una visita durante la quale e' previsto un incontro con il segretario di Stato americano Colin Powell. Al centro dei colloqui il piano per lo smantellamento degli insediamenti nella Striscia di Gaza, annunciato lunedi' dal premier Ariel Sharon. Lo rende noto il quotidiano israeliano 'Ha'retz' sul sito online. La notizia della visita - annunciata improvvisamente - e' stata confermata dal portavoce del Dipartimento di Stato.

NUCLEARE: PAKISTAN,MANDATI ARRESTO PER RESPONSABILI RICERCHE

Almeno 5 mandati di arresto sono stati spiccati contro responsabili del centro di ricerche nucleari pachistano Khan research laboratories (Krl), implicati nelle attivita' di proliferazione di tecnologie nucleari. Lo ha detto oggi un portavoce del ministero dell'Interno. Fra i destinatari dei provvedimenti non c'e' il 'padre' dell'atomica pachistana, lo scienziato Abdul Qader Khan, direttore del centro ricerche dal 1976 al 2001, che ieri ha confessato in televisione la sua responsabilita' nella fornitura di informazioni e tecnologie sulla fabbricazione di armi nucleari all'estero (si sospetta a Iran, Libia e Corea del Nord). Khan ieri ha scagionato il governo e i militari di Islamabad e ha supplicato il perdono del presidente Musharraf. Il gabinetto pachistano si riunisce oggi per decidere il suo destino. Nella riunione di ieri convocata da Musharraf, l'Autorità di Comando Nazionale, l'organo che controlla gli assetti nucleari del Paese, ha deferito al gabinetto la decisione se accordare o no la clemenza allo scienziato che in patria è da molti acclamato come eroe nazionale. Il primo ministro informerà Musharraf dei risultati della riunione di gabinetto e quindi prenderanno insieme una decisione, ha fatto sapere una fonte del governo. Musharraf annuncerà la decisione nella conferenza stampa che seguirà, ha aggiunto la stessa fonte.

AMBURGO 11 settembre, assolto Mzoudi

Abdelghani Mzoudi, imputato al secondo processo di Amburgo legato all'11 settembre 2001, è stato assolto dall'accusa di coinvolgimento nei preparativi degli attentati terroristi contro le torri gemelle. I giudici hanno stabilito che non è stato possibile dimostrare una sua responsabilità.

URANIO IMPOVERITO

Dopo una lunga malattia è morto ieri sera a Cagliari l`ex caporalmaggiore Valery Melis, 26 anni, da giorni in coma irreversibile per la leucemia. Melis aveva partecipato a missioni di pace il Albania, in Macedonia e poi in Kosovo. Secondo i familiari, che hanno chiesto allo Stato il riconoscimento della causa di servizio, proprio in Kosovo il caporalmaggiore si sarebbe ammalato, per avere inalato polveri radiattive. Si parla di proiettili all'uranio impoverito, anche se i vertici militari Sardi spiegano che Melis non era stato inviato in luoghi dove si è sparato. Sono 23 i soldati italiani morti finora e 246 quelli a cui è stato riscontrato un linfoma dopo le missioni nei Balcani.

GENOVA, POLIZIOTTI CHE PARLANO

A quasi tre anni dal G8 di Genova, cominciano a venir fuori le verità sui pestaggi e le torture subite dai manifestanti nella caserma di Bolzaneto. Il 21 gennaio è stato reso noto dal quotidiano genovese Il Secolo XIX, che un agente ed un sottufficiale della polizia penitenziaria avrebbero raccontato al Procuratore Francesco Lalla [che stava per chiudere l'inchiesta], abusi e violenze generalizzate operate sui manifestanti arrestati. Le dichiarazioni tirano in ballo le alte sfere, come il generale della polizia penitenziaria Oronzo Doria e Alfonso Sabella, il magistrato che dirigeva la «spedizione» genovese del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap). Il magistrato Sabella, ex pm antimafia a Palermo, era stato finora considerato uno dei testi chiave dell'indagine sulle violenze nella caserma-carcere di Bolzaneto. Ora è anche indagato. Con queste testimonianze inedite, si è aperto uno spiraglio nel muro dell´omertà e nella litania dei "Non ho visto nulla, non c´ero, non è successo nulla". Gli agenti hanno affermato di avere all´epoca informato i propri superiori e le nuove testimonianze hanno indotto i magistrati ad allargare il numero degli indagati. L'inchiesta su Bolzaneto dunque va avanti, nonostante le insinuazioni della destra di governo e del sindacato autonomo della polizia Sappe, che mirano a screditare le dichiarazioni dei testimoni.

Grf 9:30 Gio 05 Feb 04

IRAQ: BLAIR AMMETTE, AVEVO CAPITO MALE SUI 45 MINUTI

Tony Blair adesso ammette di essere incorso in un malinteso, a proposito di un passaggio chiave del rapporto sull'Iraq redatto dai servizi segreti, di cui si servi' per persuadere i suoi connazionali della giustezza della guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein: il primo ministro britannico ha dichiarato alla Camera dei Comuni (la camera bassa del parlamento britannico) di non avere capito che i "45 minuti" di tempo necessario per puntare e lanciare i missili iracheni, tempo citato in quel rapporto, si riferivano alle armi tattiche irachene, e non ai missili a lunga gittata. All'indomani dell'annuncio sull'inchiesta destinata ad accertare la qualita' del lavoro dei servizi segreti, sulle cui informazioni il primo ministro prese la decisione di entrare in guerra al fianco degli Stati Uniti, Blair ha ammesso che quelle armi cui il rapporto dei servizi segreti faceva riferimento non erano state da lui intese come armi esclusivamente tattiche.

Il direttore della Cia George Tenet cerca oggi di chiarire gli equivoci sorti sulle informazioni di intelligence fornite prima della guerra sulle armi di distruzione di massa in Iraq, parlando in pubblico per la prima volta dallo scoppio della controversia sulla questione a fine gennaio. Lo ha annunciato una fonte della Cia protetta dall'anonimato, precisando che Tenet in un discorso alla Georgetown University correggera' alcuni equivoci e inesattezze dette o non dette dall'intelligence a proposito dell'Iraq. Le polemiche sulle Adm in Iraq sono riesplose a fine gennaio quando David Kay, l'ex capo degli ispettori americani per il disarmo di Saddam, disse di ritenere che non ci fossero depositi di armi biologiche e chimiche nel paese del Golfo. Kay, che era stato nominato proprio da Tenet, guidava dallo scorso giugno la caccia alle prove dell'esistenza di programmi per la produzione di armi proibite in Iraq prima della guerra.

MO: CISGIORDANIA, ESERCITO ISRAELIANO ARRESTA 30 PALESTINESI

Le forze armate israeliane hanno arrestato la notte scorsa 30 palestinesi, tra cui 20 militanti del movimento integralista islamico Hamas, durante un'operazione in Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare. Tredici membri di Hamas sono stati arrestati durante un'incursione notturna dell'esercito a Betlemme, da dove in seguito i soldati si sono ritirati. Altri sette militanti di Hamas e otto palestinesi ricercati sono stati arrestati nella regione di Hebron. Due palestinesi sono stati arrestati in villaggi nei pressi di Betlemme e Ramallah.

Il vicepremier israeliano Olmert, sara' oggi a Washington per una visita durante la quale e' previsto un incontro con il segretario di Stato americano Colin Powell. Al centro dei colloqui il piano per lo smantellamento degli insediamenti nella Striscia di Gaza, annunciato lunedi' dal premier Ariel Sharon. Lo rende noto il quotidiano israeliano 'Ha'retz' sul sito online. La notizia della visita - annunciata improvvisamente - e' stata confermata dal portavoce del Dipartimento di Stato.

NUCLEARE: PAKISTAN,MANDATI ARRESTO PER RESPONSABILI RICERCHE

Almeno 5 mandati di arresto sono stati spiccati contro responsabili del centro di ricerche nucleari pachistano Khan research laboratories (Krl), implicati nelle attivita' di proliferazione di tecnologie nucleari. Lo ha detto oggi un portavoce del ministero dell'Interno. Fra i destinatari dei provvedimenti non c'e' il 'padre' dell'atomica pachistana, lo scienziato Abdul Qader Khan, direttore del centro ricerche dal 1976 al 2001, che ieri ha confessato in televisione la sua responsabilita' nella fornitura di informazioni e tecnologie sulla fabbricazione di armi nucleari all'estero (si sospetta a Iran, Libia e Corea del Nord). Khan ieri ha scagionato il governo e i militari di Islamabad e ha supplicato il perdono del presidente Musharraf. Il gabinetto pachistano si riunisce oggi per decidere il suo destino. Nella riunione di ieri convocata da Musharraf, l'Autorità di Comando Nazionale, l'organo che controlla gli assetti nucleari del Paese, ha deferito al gabinetto la decisione se accordare o no la clemenza allo scienziato che in patria è da molti acclamato come eroe nazionale. Il primo ministro informerà Musharraf dei risultati della riunione di gabinetto e quindi prenderanno insieme una decisione, ha fatto sapere una fonte del governo. Musharraf annuncerà la decisione nella conferenza stampa che seguirà, ha aggiunto la stessa fonte.

RUSSIA: ESPLOSIONE A VLADIKAVKAZ, DUE MORTI

E' di almeno due morti e diversi feriti il bilancio di un'esplosione avvenuta questa mattina nella citta' meridionale russa di Vladikavkaz, nell'Ossezia del nord, non lontano dal confine con la Cecenia. Martedi' sempre a Vladikavkaz l'esplosione di un'autobomba aveva provocato la morte di due persone ed il ferimento di numerose altre.

gror040205 (last edited 2008-06-26 10:06:30 by anonymous)