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=== G.R. 13,00 ===

'''IRAQ'''

UN CIVILE AMERICANO UCCISO IN IMBOSCATA A SUD DI BAGHDAD Altri tre feriti, un taxi con a bordo alcuni civili americani in viaggio tra Baghdad e la provincia di Babilonia è stato vittima di un'imboscata. Uomini armati hanno aperto il fuoco uccidendo uno degli americani a bordo e ferendo altre tre persone. L'attacco, rende noto oggi il comando miliare Usa, sarebbe avvenuto sabato scorso nella zona di Mahmudiyah, a una trentina di chilometri a sud di Baghdad. Gli americani colpiti, recita una dichiarazione dell'esercito Usa, facevano parte di un non meglio identificato "gruppo religioso". Probabilmente si tratta di volontari che lavorano per una qualche Ong.


La Germania frena sui tempi per un impegno diretto della Nato in Iraq:
il ministro della Difesa tedesco, Peter Struck, prevede che un'eventuale decisione in questo senso non sara' presa prima della fine dell'anno. In un'intervista al "Frankfurter Rundschau", Struck ha affermato che al vertice di Istanbul di giugno l'Alleanza atlantica si limitera' a ribadire "la disponibilita' a esaminare una richiesta dell'Onu sulla base di una proposta del governo di transizione iracheno". Ma il ministro non ritiene che l'invio di truppe Nato possa essere stabilito nel 2004, "forse" l'anno prossimo. E in ogni caso, secondo Struck, questo impegno sara' limitato perche' "l'idea che i soldati dell'Alleanza atlantica possano rimpiazzare i 200mila americani e' illusoria". Berlino ha gia' fatto sapere che non inviera' propri militari in Iraq anche se non si opporra' a una decisione della Nato.


L' Arcivescovo di Città del Capo Desmond Tutu ha affermato che la guerra è stata "immorale" e chiederà oggi al premier britannico Tony Blair e al presidente Usa George W. Bush di presentare le proprie scuse per il conflitto "immorale" in Iraq. Nel corso di una conferenza organizzata dal quotidiano britannico Independent, il premio Nobel per la Pace 1984 sosterrà che il dopoguerra iracheno ha dimostrato l'illusorietà della dottrina secondo cui "forza e brutalità" sono i mezzi per garantire maggiore sicurezza nel mondo. "Quella intrapresa - dirà oggi l'arcivescovo - è stata una guerra immorale e il mondo è un luogo meno sicuro di quanto fosse prima".


'''PALESTINA'''

Rafah, . - Un palestinese e' stato ucciso oggi dai colpi di arma da fuoco esplosi da soldati israeliani nei pressi di Rafah, citta' all'estremita' meridionale della Striscia di Gaza, situata a ridosso della frontiera con l'Egitto. Lo hanno denunciato fonti mediche palestinesi, che hanno identificato la vittima come Jamal al-Afifi, 45 anni; i militari israeliani da una postazione fissa avrebbero aperto il fuoco contro il sobborgo di Tal al-Sultan, centrando l'uomo. Con la morte di al-Afifi e' salito a 3.765 il numero complessivo delle persone che hanno perso la vita dall'inizio della rivolta palestinese detta 'Intifada di al-Aqsa', esplosa alla fine del settembre 2000 e tuttora in corso; tra esse, 2.822 erano palestinesi e 875 cittadini d'Israele


'''NUCLEARE'''

Il direttore generale dell'Aiea, Mohammed El Baradei, andra' la prossima settimana in Libia su invito del governo di Tripoli per esaminare a che punto e' arrivato lo smantellamento del programma nucleare militare, ha reso noto oggi a Vienna un portavoce dell'Agenzia dell'Onu che si occupa di sicurezza nucleare. Secondo ambienti diplomatici a Vienna, i libici vogliono fare il punto della situazione sullo smantellamento del programma per la costruzione della bomba nucleare, al quale partecipano anche esperti dell'Aiea, in vista della prossima riunione del consiglio dei governatori dell'Aiea, in programma per il prossimo 8 marzo.


'''PENA DI MORTE'''

AMNESTY, STUDENTI CONTRO ESECUZIONI MINORENNI = Migliaia di giovani e studenti di ogni parte del pianeta, per una settimana a partire da oggi, parteciperanno alla campagna 'Stop alle esecuzioni di minorenni', per chiedere la messa al bando della pratica ''indecente e illegale'' di mandare a morte persone che avevano meno di 18 anni al momento del reato. In un comunicato, Amnesty International informa che a partire dagli anni Novanta sono state eseguite 35 condanne a morte di minorenni in otto paesi: Arabia Saudita (1), Iran (8), Nigeria (1), Pakistan (3), Repubblica Democratica del Congo (1), Repubblica Popolare Cinese (1), Stati Uniti (19) e Yemen (1). Dal 2000, le esecuzioni di minorenni sono state 15, nove delle quali negli Usa. Condannati a morte per reati commessi in minore eta' si trovano anche nelle Filippine e nel Sudan. La piu' recente esecuzione di un minorenne e' avvenuta in Iran il 25 gennaio di quest'anno, quando Mohammad Mohammadzadeh e' stato impiccato per un reato commesso a 17 anni. Un mese prima, il parlamento iraniano aveva approvato una legge per elevare a 18 anni l'eta' minima per essere condannati a morte.


'''INTERNI'''

DOMANI INZIA LA DISCUSSIONE AL PARLAMENTO ITALIANO PER IL RIFINANZIAMENTO DELLA MISSIONE ITALIANA IN IRAQ

Il leader dei DS Fassino ha detto che non ha senso chiedersi semplicemente come votera' il centrosinistra sul rifinanziamento della missione italiana in Iraq, perche' prima bisogna capire qual e' l'atteggiamento del governo italiano rispetto alla situazione che si sta vivendo in quel Paese. Solo in quel momento sara' possibile esprimere un voto. ''In Iraq, ha aggiunto, c'e' una situazione che e' ogni giorno piu' grave. Quello che chiediamo al governo -ha spiegato il leader della Quercia- non e' di venirci a portare in Parlamento un decreto tecnico di rifinanziamento. Quello che chiediamo e' di venirci a dire come valuta la situazione. Trovo abbastanza sconcertante il silenzio del governo italiano.


OCCHETTO E DI PIETRO DICONO NO AL RIFINANZIAMENTO MISSIONE = Raccogliamo senza esitazione l'appello lanciato da Gino Strada, Ciotti e Zanotelli perche' si metta fine alla nostra presenza in Iraq nel quadro delle truppe di occupazione, anche attraverso la richiesta del ritiro immediato delle nostre truppe".


'''TELEVISIONE'''

Se il governo porra' la fiducia sul decreto legge, da oggi in discussione nell'Aula della Camera, che disciplina le questioni legate a Retequattro e Raitre in riferimento alla sentenza della Corte costituzionale, ''e' la dimostrazione clamorosa di come questo governo e' prigioniero del suo presidente del Consiglio e dei suoi interessi privati''. Lo ha affermato il segretario dei Ds Piero Fassino. Francamente -ha concluso Fassino- qualsiasi persona di buon senso credo non possa che esprimere sconcerto e scandalo di fronte ad un modo di comportarsi di questo genere''.


'''LIEVE SCOSSA IN PROVINCIA DE L'AQUILA'''

Una scossa di terremoto e' stata registrata questa mattina in provincia de L'Aquila. Lo comunica una nota del Dipartimento della Protezione civile, spiegando che dalle verifiche effettuate dalla Sala operativa l'evento sismico e' stato lievemente avvertito dalla popolazione. Al momento non vengono segnalati danni a persone o a cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia -conclude la nota- la scossa di terremoto si e' verificata alle ore 9,37, con magnitudo 2,7, pari al II-III grado della Scala Mercalli


'''PROCREAZIONE ASSISTITA'''

All'ipotesi lanciata dai radicali per un referendum abrogativo sulla legge appena votata, Fassino non si sbilancia, ma non la esclude. "Quella legge e' sbagliata - ha affermato - e noi siamo consapevoli che si tratta di una materia delicata da affrontare senza forzature ideologiche, senza pretese di verita' assoluta e fondamentalismo. Il referendum - ha proseguito - e' nelle possibilita', occorre valutare se e' lo strumento piu' giusto e consono. Noi riteniamo che ci sia ancora spazio per un intervento legislativo, poi valuteremo e vedremo.

Inserisci una descrizione per gror040216

G.R. 13,00

IRAQ

UN CIVILE AMERICANO UCCISO IN IMBOSCATA A SUD DI BAGHDAD Altri tre feriti, un taxi con a bordo alcuni civili americani in viaggio tra Baghdad e la provincia di Babilonia è stato vittima di un'imboscata. Uomini armati hanno aperto il fuoco uccidendo uno degli americani a bordo e ferendo altre tre persone. L'attacco, rende noto oggi il comando miliare Usa, sarebbe avvenuto sabato scorso nella zona di Mahmudiyah, a una trentina di chilometri a sud di Baghdad. Gli americani colpiti, recita una dichiarazione dell'esercito Usa, facevano parte di un non meglio identificato "gruppo religioso". Probabilmente si tratta di volontari che lavorano per una qualche Ong.

La Germania frena sui tempi per un impegno diretto della Nato in Iraq: il ministro della Difesa tedesco, Peter Struck, prevede che un'eventuale decisione in questo senso non sara' presa prima della fine dell'anno. In un'intervista al "Frankfurter Rundschau", Struck ha affermato che al vertice di Istanbul di giugno l'Alleanza atlantica si limitera' a ribadire "la disponibilita' a esaminare una richiesta dell'Onu sulla base di una proposta del governo di transizione iracheno". Ma il ministro non ritiene che l'invio di truppe Nato possa essere stabilito nel 2004, "forse" l'anno prossimo. E in ogni caso, secondo Struck, questo impegno sara' limitato perche' "l'idea che i soldati dell'Alleanza atlantica possano rimpiazzare i 200mila americani e' illusoria". Berlino ha gia' fatto sapere che non inviera' propri militari in Iraq anche se non si opporra' a una decisione della Nato.

L' Arcivescovo di Città del Capo Desmond Tutu ha affermato che la guerra è stata "immorale" e chiederà oggi al premier britannico Tony Blair e al presidente Usa George W. Bush di presentare le proprie scuse per il conflitto "immorale" in Iraq. Nel corso di una conferenza organizzata dal quotidiano britannico Independent, il premio Nobel per la Pace 1984 sosterrà che il dopoguerra iracheno ha dimostrato l'illusorietà della dottrina secondo cui "forza e brutalità" sono i mezzi per garantire maggiore sicurezza nel mondo. "Quella intrapresa - dirà oggi l'arcivescovo - è stata una guerra immorale e il mondo è un luogo meno sicuro di quanto fosse prima".

PALESTINA

Rafah, . - Un palestinese e' stato ucciso oggi dai colpi di arma da fuoco esplosi da soldati israeliani nei pressi di Rafah, citta' all'estremita' meridionale della Striscia di Gaza, situata a ridosso della frontiera con l'Egitto. Lo hanno denunciato fonti mediche palestinesi, che hanno identificato la vittima come Jamal al-Afifi, 45 anni; i militari israeliani da una postazione fissa avrebbero aperto il fuoco contro il sobborgo di Tal al-Sultan, centrando l'uomo. Con la morte di al-Afifi e' salito a 3.765 il numero complessivo delle persone che hanno perso la vita dall'inizio della rivolta palestinese detta 'Intifada di al-Aqsa', esplosa alla fine del settembre 2000 e tuttora in corso; tra esse, 2.822 erano palestinesi e 875 cittadini d'Israele

NUCLEARE

Il direttore generale dell'Aiea, Mohammed El Baradei, andra' la prossima settimana in Libia su invito del governo di Tripoli per esaminare a che punto e' arrivato lo smantellamento del programma nucleare militare, ha reso noto oggi a Vienna un portavoce dell'Agenzia dell'Onu che si occupa di sicurezza nucleare. Secondo ambienti diplomatici a Vienna, i libici vogliono fare il punto della situazione sullo smantellamento del programma per la costruzione della bomba nucleare, al quale partecipano anche esperti dell'Aiea, in vista della prossima riunione del consiglio dei governatori dell'Aiea, in programma per il prossimo 8 marzo.

PENA DI MORTE

AMNESTY, STUDENTI CONTRO ESECUZIONI MINORENNI = Migliaia di giovani e studenti di ogni parte del pianeta, per una settimana a partire da oggi, parteciperanno alla campagna 'Stop alle esecuzioni di minorenni', per chiedere la messa al bando della pratica indecente e illegale di mandare a morte persone che avevano meno di 18 anni al momento del reato. In un comunicato, Amnesty International informa che a partire dagli anni Novanta sono state eseguite 35 condanne a morte di minorenni in otto paesi: Arabia Saudita (1), Iran (8), Nigeria (1), Pakistan (3), Repubblica Democratica del Congo (1), Repubblica Popolare Cinese (1), Stati Uniti (19) e Yemen (1). Dal 2000, le esecuzioni di minorenni sono state 15, nove delle quali negli Usa. Condannati a morte per reati commessi in minore eta' si trovano anche nelle Filippine e nel Sudan. La piu' recente esecuzione di un minorenne e' avvenuta in Iran il 25 gennaio di quest'anno, quando Mohammad Mohammadzadeh e' stato impiccato per un reato commesso a 17 anni. Un mese prima, il parlamento iraniano aveva approvato una legge per elevare a 18 anni l'eta' minima per essere condannati a morte.

INTERNI

DOMANI INZIA LA DISCUSSIONE AL PARLAMENTO ITALIANO PER IL RIFINANZIAMENTO DELLA MISSIONE ITALIANA IN IRAQ

Il leader dei DS Fassino ha detto che non ha senso chiedersi semplicemente come votera' il centrosinistra sul rifinanziamento della missione italiana in Iraq, perche' prima bisogna capire qual e' l'atteggiamento del governo italiano rispetto alla situazione che si sta vivendo in quel Paese. Solo in quel momento sara' possibile esprimere un voto. In Iraq, ha aggiunto, c'e' una situazione che e' ogni giorno piu' grave. Quello che chiediamo al governo -ha spiegato il leader della Quercia- non e' di venirci a portare in Parlamento un decreto tecnico di rifinanziamento. Quello che chiediamo e' di venirci a dire come valuta la situazione. Trovo abbastanza sconcertante il silenzio del governo italiano.

OCCHETTO E DI PIETRO DICONO NO AL RIFINANZIAMENTO MISSIONE = Raccogliamo senza esitazione l'appello lanciato da Gino Strada, Ciotti e Zanotelli perche' si metta fine alla nostra presenza in Iraq nel quadro delle truppe di occupazione, anche attraverso la richiesta del ritiro immediato delle nostre truppe".

TELEVISIONE

Se il governo porra' la fiducia sul decreto legge, da oggi in discussione nell'Aula della Camera, che disciplina le questioni legate a Retequattro e Raitre in riferimento alla sentenza della Corte costituzionale, e' la dimostrazione clamorosa di come questo governo e' prigioniero del suo presidente del Consiglio e dei suoi interessi privati. Lo ha affermato il segretario dei Ds Piero Fassino. Francamente -ha concluso Fassino- qualsiasi persona di buon senso credo non possa che esprimere sconcerto e scandalo di fronte ad un modo di comportarsi di questo genere.

LIEVE SCOSSA IN PROVINCIA DE L'AQUILA

Una scossa di terremoto e' stata registrata questa mattina in provincia de L'Aquila. Lo comunica una nota del Dipartimento della Protezione civile, spiegando che dalle verifiche effettuate dalla Sala operativa l'evento sismico e' stato lievemente avvertito dalla popolazione. Al momento non vengono segnalati danni a persone o a cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia -conclude la nota- la scossa di terremoto si e' verificata alle ore 9,37, con magnitudo 2,7, pari al II-III grado della Scala Mercalli

PROCREAZIONE ASSISTITA

All'ipotesi lanciata dai radicali per un referendum abrogativo sulla legge appena votata, Fassino non si sbilancia, ma non la esclude. "Quella legge e' sbagliata - ha affermato - e noi siamo consapevoli che si tratta di una materia delicata da affrontare senza forzature ideologiche, senza pretese di verita' assoluta e fondamentalismo. Il referendum - ha proseguito - e' nelle possibilita', occorre valutare se e' lo strumento piu' giusto e consono. Noi riteniamo che ci sia ancora spazio per un intervento legislativo, poi valuteremo e vedremo.

GR 9.30

India e Pakistan

al via primi colloqui di pace Hanno preso il via questa mattina a Islamabad i primi colloqui di pace fra India e Pakistan. Si tratta di un round di incontri preliminari fra funzionari di alto livello dei ministeri degli esteri dei due paesi che fra oggi e domani dovranno stabilire l'agenda e i tempi di un processo di distensione incentrato sulla questione del Kashmir, la regione contesa fra India e Pakistan da oltre 50 anni, ma anche, e questa è la novità accettata da Islamabad, sull'istituzione di misure preventive all'uso di armi nucleari. Dallo scorso mese di novembre tra i due stati è in vigore il cessate il fuoco lungo la linea di controllo che scorre lungo il confine del Kashmir. Una tregua che il mese scorso aveva reso possibile un incontro fra i leader dei due paesi, Perwez Musharraf e Atal Behari Vajpayee, a margine del forum dell'Associazione per la cooperazione regionale nell'Asia sudorientale.

IRAQ

Ministro esteri esclude elezioni entro il 30 giugno Sarà difficile che gli iracheni possano scegliere liberamente i loro rappresentanti in parlamento entro il prossimo 30 giugno. Lo ha confermato il ministro degli esteri iracheno Hoshyar Zebari. Una consultazione elettorale entro la prima metà del 2004 - ha detto Zebari a margine di una riunione di due giorni dei ministri degli esteri dei Paesi vicini all'Iraq, conclusasi ieri in Kuwait - dipenderà soprattutto "dalle conclusioni delle Nazioni Unite sulla situazione", dopo la recente visita nel Paese di una delegazione dell'Onu, che ne riferirà in settimana al segretario generale Kofi Annan. "Ma - ha precisato il rappresentante di Baghdad - credo che sarebbe estremamente difficile (...) tenere elezioni credibili e giuste prima del 30 giugno".

INTANTO UN CIVILE AMERICANO UCCISO IN IMBOSCATA A SUD DI BAGHDAD Altri tre feriti, un taxi con a bordo alcuni civili americani in viaggio tra Baghdad e la provincia di Babilonia è stato vittima di un'imboscata. Uomini armati hanno aperto il fuoco uccidendo uno degli americani a bordo e ferendo altre tre persone. L'attacco, rende noto oggi il comando miliare Usa, sarebbe avvenuto sabato scorso nella zona di Mahmudiyah, a una trentina di chilometri a sud di Baghdad. Gli americani colpiti, recita una dichiarazione dell'esercito Usa, facevano parte di un non meglio identificato "gruppo religioso". Probabilmente si tratta di volontari che lavorano per una qualche Ong.

SUL PIANO POLITICO, CHALABI DICHIARA: NIENTE PROCESSO A SADDAM PRIMA DI 2 ANNI( GUARDIAN) Il processo all'ex presidente iracheno Saddam Hussein non dovrebbe tenersi prima di due anni. Lo afferma oggi il Guardian citando fonti irachene vicine al consiglio governativo e in particolare il leader del Congresso Nazionale iracheno Ahmed Chalabi. Secondo il Guardian, il Tribunale speciale iracheno per i crimini contro l'umanità non dovrebbe affrontare il suo primo caso se non tra qualche mese, probabilmente ad ottobre col processo a Muhammad Ziman Abd Al-Razzaq al Sadun, ex presidente del partito Baath e comandante della milizia Baath di Baghdad. E Chalabi, al Guardian, spiega: "penso che ci vorranno almeno due anni prima di processare Saddam". È necessario, aggiunge, scegliere i giudici, preparare i tribunali, mettere a punto carceri sicure. Insomma, è un processo difficile e Chalabi non lo nasconde: speravamo di fare prima, "siamo frustrati: Inoltre, Chalabi spiega anche che al fondo della questione c'è un problema etico, politico e giuridico di difficile soluzione: "dobbiamo trovare una soluzione di equilibrio tra l'esistenza di garantire i diritti della difesa rispettando standard giuridici internazionali e il desiderio di vendetta degli iracheni.

INTANTO GLI SCIITI, PIANI ALTERNATIVI A ELEZIONI ENTRO 30 GIUGNO L'autorita' religiosa sciita ha preparato soluzioni alternative nel caso l'Onu giudicasse ufficialmente impossibile organizzare elezioni in Iraq prima del 30 giugno prossimo, come chiede l'ayatollah Al Sistani. Lo ha annunciato il suo rappresentante nella citta' santa di Karbala. La Marjalya (direzione religiosa sciita) ha stabilito una serie di soluzioni di ricambio, che non possiamo rivelare ora, in quanto aspettiamo la risposta dell'Onu, ha detto ieri alla France Presse sheikh Abdel Mahdi al Karbalai. Karbalai ha sottolineato che il Grande ayatollah Sistani, massima autorita' degli sciiti iracheni, aspetta la risposta dell'Onu, non le dichiarazioni di qualcun altro, in riferimento a una conferenza stampa di Lakhdar Brahimi, capo della missione Onu in Iraq. Questi ha escluso che elezioni dirette possano organizzarsi in Iraq prima del 30 giugno. Sheikh Karbalai ha ricordato che Sistani aveva detto il mese scorso: Se l'Onu giunge alla conclusione che le elezioni non sono possibili, deve presentare altre soluzioni. Interrogato sulle ragioni dei timori degli sciiti a proposito dell'accordo firmato il 15 novembre scorso tra la coalizione e il Consiglio di governo provvisorio, Karbalai ha risposto: Abbiamo paura che il provvisorio duri in eterno. Tale accordo prevede la designazione di un'assemblea transitoria, che scegliera' un governo provvisorio in carica fino alle elezioni generali previste a fine 2005, dopo l' elaborazione di una Costituzione da sottoporre a referendum

IRAN

ELEZIONI, ARRESTATO LEADER RIFORMISTA DEL PARTITO DI REZA KHATAMI, FRATELLO DEL PRESIDENTE Il responsabile per la citta' di Arak del maggiore partito riformista iraniano, il Mosharekat, e' stato arrestato mentre distribuiva un comunicato firmato dal suo e da altri gruppi riformisti. Lo scrive oggi il quotidiano Yas-e Now, organo dello stesso Mosharekat. Davud Baqeri, e' stato arrestato insieme a quattro collaboratori, i quali successivamente sono stati rilasciati. Yas-e Now aggiunge che il responsabile del proprio supplemento per la stessa citta' di Arak, circa 250 chilometri a sud-ovest di Teheran, e' stato convocato in tribunale, ma non precisa le accuse che gli sono state rivolte. Il Mosharekat (Fronte per la partecipazione) e' guidato da Reza Khatami, fratello del presidente della Repubblica Mohammad Khatam

gror040216 (last edited 2008-06-26 09:54:40 by anonymous)