GR ORE 19.30

Contro la guerra

Si è costituito ieri, sulla base di appelli convergenti, il comitato organizzatore nazionale per la manifestazione del 20 marzo, giornata mondiale di mobilitazione contro la guerra. Il comitato raccoglie le tante realtà che organizzarono l'imponente manifestazione contro l'attacco all' Iraq del 15 febbraio di un anno fa, quella che vide la partecipazione di tre milioni di persone a Roma. Come allora il comitato si chiamerà "fermiamo la guerra". . La giornata sarà preparata da 3 carovane della pace che partiranno il 28 febbraio , 2 dal Nord e 1 dal Sud , che attraversando l'Italia raggiungeranno Roma confluendo nel corteo. Un commento di Nella Ginatempo del comitato fermiamo la guerra , raccolto da radio onda d'urto di brescia

Roma

(audio) Occupato questa mattina uno stabile di proprietà dell'Assofin, società legata a Berlusconi, in Corso Italia 55 a Roma. Le ottanta fameglie occupanti, coordinate dall'associazione Action, chiedono una soluzione alla loro situazione. Il comune ha promesso che inserirà nelprossimo ordine del giorno la richiesta del canone di solidarietà portata avanti dall'associazione. La corrispondenza è stata realizzata questa mattina poco dopo l'inizio dell'occupazione.

Roma

(audio) Protestano ancora una volta i lavoratori dell'Istat, l'istituto di ricerche statistiche, ormai precari da tempo. La scorsa settimana il presidente dell'istituto aveva garantito l'assunzione di 266 precari. L'assemblea svoltasi questa mattina ha deciso di organizzare un corto nel quartiere, che si è poi fermato a piazzale dell'esquilino, dove per tutta la giornata resteranno in sit-in

terni

(audio) E' stato raggiunto un accordo di massima per quanto riguarda le acciaierie di Terni, con la revoca dei licenziamneti annunciati. Resta però da capire quale sarà il futuro della zona, con il rischio che si dia il via alla costruzione della centrale a carbone, che porterebbe ancora più disagio in un territorio già devastato dall'inquinamento. Il commento di Franco Coppoli, Cobas di Terni

Alitalia

(audio) Dopo l'incontro di ieri tra azienda e governo, è il governo a chiedere le dimissioni dei vertici dell'Alitalia. cauta soddisfazione esprimono i lavoratori, che temono che questo possa essere un preludio alla chiusura o alla avendita della compagnia aerea, con il conseguente ridimensionamento degli organici. Antonio Amoroso

Pensioni

la proposta del governo è inaccettabile: è secca la risposta della CGIL alla nuova proposta del governo sulle pensioni e qualcuno parla di un possibile nuovo sciopero generale. La Cisl per ora attende di vedere la proposta nero su bianco. La riforma sarà presentata alle parti sociali oggi pomeriggio. Subito dopo, alle 19, si riuniranno le segreterie di CGIL CISL e UIL. Il commento di Pino Giampietro della confederazione Cobas (raccolto da radio onda d'urto)

Palermo

(audio) Dopo il presidio davanti al consiglio comunale di Palermo di martedì, potrebbe avvicinarsi una soluzione per quanto riguarda la situazione dei rifugiati sudanesi ospitati da mesi presso il centro sociale ZetaLab di palermo

Petrolchimico di marghera

E' ripartito stamane, con la discussione dell' eccezione di costituzionalita' presentata dalle difese, il processo d' appello per le morti e l' inquinamento da lavorazioni di Cvm al Petrolchimico di Porto Marghera. Davanti alla seconda sezione della corte veneziana, ha preso la parola l' avvocato Tullio Padovani, che per conto di Montedison aveva presentato la richiesta di ricorrere alla Consulta, relativamente alla facolta' per il pubblico ministero di presentare ricorso in appello in caso di assoluzione in primo grado. Nel corso dell' udienza sono quindi previsti gli interventi, per l'accusa, del procuratore generale Ennio Fortuna, oggi presente in aula. Nel collegio, presieduto dal giudice Francesco Aliprandi, e' presente la giudice a latere Daniela Perdibon, oggetto di ricusazione da parte della difesa, e la cui astensione era stata rigettata nei giorni scorsi dal presidente della Corte d' Appello lagunare. A decidere sull' istanza di ricusazione sara' la prima sezione penale della corte d'appello, che si riunira' a questo scopo il 31 marzo prossimo

GR ORE 13.00

Afaghanistan

Il Mullah Omar, leader della dirigenza dei taleban una volta al potere a Kabul e defenestrata in seguito ad un'azione militare Usa, sarebbe rimasto ferito in uno scontro a fuoco tra un gruppo di uomini da lui guidato e una squadra di soldati americani. Lo riferisce oggi il quotidiano arabo internazionale Al- Hayat citando anonime fonti afghane secondo cui il leader dei taleban e' stato ferito al braccio destro. Le fonti, comunque, non hanno precisato ne' dove, ne' quando gli scontri avrebbero avuto luogo. Lunedi' scorso, fonti militari americane avevano annunciato che i soldati Usa in Afghanistan avevano catturato diversi membri delle milizie taleban al termine di rastrellamenti nei villaggi del Sud del Paese.

Palestina

Alcuni testimoni hanno detto che le truppe con la stella di David hanno imposto il coprifuoco al momento del loro ingresso al campo ed hanno concentrato le loro ricerche nella zona del mercato e nelle vie meridionali di accesso a Balata.

Ogm

Nonostante la maggior parte dei britannici sia contraria, il governo e' deciso a consentire l'uso di sementi geneticamente modificate. Lo rivela un documento relativo a un incontro tra alcuni membri del consiglio dei ministri avvenuto la settimana scorsa. Nel rapporto si legge che il governo e' cosciente del rifiuto degli ogm da parte della maggioranza dei cittadini, ma conferma la necessita' di eliminare il divieto di importare sementi geneticamente modificate. . La prossima settimana Downing Street annuncerà formalmente davanti alla Camera dei comuni la sua decisione di dare il via libera alla prima raccolta di mais geneticamente modificata.

La Toscana invece sosterra' in tutte le sedi istituzionali la necessita' di una rapida approvazione del disegno di legge, attualmente in Senato, che nega la denominazione di origine ai vini fatti con uve geneticamente modificate. Lo prevede una mozione, approvata dal Consiglio regionale. All'esame della Commissione agricoltura del Senato c'e' infatti un progetto di legge che modifica la disciplina nazionale vigente in materia di denominazione di origine dei vini, proibendo la denominazione di origine a quei vini per la cui produzione si sia ricorso all'impiego di varieta' geneticamente modificate o microrganismi geneticamente modificati.

Roma

(audio) Occupato questa mattina uno stabile di proprietà dell'Assofin, società legata a Berlusconi, in Corso Italia 55 a Roma. Le ottanta fameglie occupanti, coordinate dall'associazione Action, chiedono una soluzione alla loro situazione. Il comune ha promesso che inserirà nelprossimo ordine del giorno la richiesta del canone di solidarietà portata avanti dall'associazione. La corrispondenza è stata realizzata questa mattina poco dopo l'inizio dell'occupazione.

Roma

(audio) Protestano ancora una volta i lavoratori dell'Istat, l'istituto di ricerche statistiche, ormai precari da tempo. La scorsa settimana il presidente dell'istituto aveva garantito l'assunzione di 266 precari. L'assemblea svoltasi questa mattina ha deciso di organizzare un corto nel quartiere, che si è poi fermato a piazzale dell'esquilino, dove per tutta la giornata resteranno in sit-in

terni

(audio) E' stato raggiujto un accordo di massima per quanto riguarda le acciaierie di Terni, con la revoca dei licenziamneti annunciati. Resta però da capire quale sarà il futuro della zona, con il rischio che si dia il via alla costruzione della centrale a carbone, che porterebbe ancora più disagio in un territorio già devastato dall'inquinamento

Palermo

(audio) Dopo il presidio davanti al consiglio comunale di Palermo di martedì, potrebbe avvicinarsi una soluzione per quanto riguarda la situazione dei rifugiati sudanesi ospitati da mesi presso il centro sociale ZetaLab di palermo

Petrolchimico di marghera

E' ripartito stamane, con la discussione dell' eccezione di costituzionalita' presentata dalle difese, il processo d' appello per le morti e l' inquinamento da lavorazioni di Cvm al Petrolchimico di Porto Marghera. Davanti alla seconda sezione della corte veneziana, ha preso la parola l' avvocato Tullio Padovani, che per conto di Montedison aveva presentato la richiesta di ricorrere alla Consulta, relativamente alla facolta' per il pubblico ministero di presentare ricorso in appello in caso di assoluzione in primo grado. Nel corso dell' udienza sono quindi previsti gli interventi, per l'accusa, del procuratore generale Ennio Fortuna, oggi presente in aula. Nel collegio, presieduto dal giudice Francesco Aliprandi, e' presente la giudice a latere Daniela Perdibon, oggetto di ricusazione da parte della difesa, e la cui astensione era stata rigettata nei giorni scorsi dal presidente della Corte d' Appello lagunare. A decidere sull' istanza di ricusazione sara' la prima sezione penale della corte d'appello, che si riunira' a questo scopo il 31 marzo prossimo

GR ORE 9.30

Irak

Anche Kofi Annan, sciogliendo le sue riserve, si e' detto contrario allo svolgimento anticipato di elezioni generali in Iraq, cioe' a indire la consultazione prima della data del 30 giugno prossimo, quando scadra' il mandato dell'amministrazione provvisoria a guida Usa e le consegne, con la formale conclusione dell'occupazione militare nel Paese arabo, dovrebbero essere passate a nuove autorita' locali, peraltro non elettive ma designate dall'alto. Sono soprattutto gli sciiti, la comunita' irachena di gran lunga maggioritaria, a insistere perche' si vada alle urne prima di quella data: un'ipotesi cui si oppongono apertamente gli Stati Uniti, e che da ultimo anche il segretario generale dell'Onu ha deciso di fare propria.

Irak

Un poliziotto iracheno che si occupava del traffico automobilistico e' rimasto ucciso oggi dall'esplosione di un ordigno avvenuta al passaggio di un convoglio militare americano nella citta' di Baaquba (60 km a nordest di Baghdad), ha detto la polizia locale. L'ordigno e' esploso alle 07:20 locali (le 05:20 italiane) mentre passava un convoglio Usa che non e' stato coinvolto dallo scoppio, a un incrocio. Le forze statunitensi hanno compiuto perquisizioni nella zona, e promesso, parlando con altoparlanti, ricompense a chiunque dia informazioni sulla guerriglia antiUsa. Ieri sera, inoltre, circa sei obici di mortaio sono sttai sparati sulla prigione di Abu Ghraib, vicino Baghdad. Il carcere e' uno dei centri di detenzione piu' grandi dell'Iraq ed e' controllato dagli statunitensi.

Medio oriente

Duemila coloni ebraici hanno inscenato ieri sera una tumultuosa protesta davanti alla residenza del primo ministro israeliano Ariel Sharon, manifestandogli la loro collera per il progetto di abbandonare tutte le colonie e le realizzazioni dello stato ebraico nella striscia di Gaza. La manifestazione ha coronato quattro giorni di marcia dei manifestanti, sulla distanza di 100 chilometri da Gaza a Gerusalemme, percorsa in quattro giorni.

Medio oriente

Proseguiranno anche oggi i negoziati fra i tre inviati americani in Israele e le autorità dello Stato ebraico al fine di sbloccare l'impasse sulla Road Map, il piano di pace approvato anche dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu ma rimasto lettera morta ormai da mesi. Il Vicesegretario di Stato William Burns, il vicedirettore del Consiglio di Sicurezza Nazionale, Stephen Hadley, e lo specialista di questioni mediorientali nello stesso Consiglio, Elliot Abrams, dopo avere incontrato il direttore dell'Ufficio politico di Ariel Sharon, saranno oggi a colloquio con il premier. Durante la loro permanenza nella regione, i funzionari Usa hanno anche in programma un vertice con il primo ministro palestinese Abu Ala. I colloqui con Sharon avranno come oggetto anche la barriera di separazione, che gli stati uniti vorrebbero non fosse completata prima delle loro elezioni presidenziali di novembre, per evitare problemi a Bush.

Iran

Sono 295 le vittime finora accertate del treno deragliato e poi esploso ieri in Iran, bruciando cinque villaggi. I soccorritori temono nuove esplosioni del treno iraniano carico di benzina e fertilizzante, saltato in aria ieri nella parte nordorientale del paese. Medici e vigili del fuoco restano per ora a un chilometro di distanza dai resti dei 51 vagoni che formavano il treno

Iran

E domani gli iraniani andranno alle urne per eleggere il VII parlamento della storia della Repubblica islamica. Mentre nella capitale e nelle altre grandi città è intenso lo scambio di messaggi che invitano a disertare le elezioni, nei centri urbani minori e nelle campagne si prevede un afflusso regolare alle urne, motivato in primo luogo dall'invito del leader supremo Khamenei a votare perché "dovere religioso". Per la gente non sarà facile scegliere i candidati, poiché si tratta per la maggior parte di volti sconosciuti. I circa mille candidati riammessi alla corsa elettorale dopo aver presentato ricorso sono, infatti, personaggi di scarso profilo, sconosciuti al largo pubblico. In molti hanno invitato a disertare le elezioni dopo la decisone del consiglio dei guardiamo della rivoluzione di non far partecipare i candidati riformisti.

Cipro

A poche ore dall'inizio dei colloqui per la riunificazione di Cipro, una piccola esplosione è avvenuta davanti alla casa del primo ministro dell'auto-proclamato Stato turco-cipriota. Non ci sono feriti.

Sulla base dell'accordo raggiunto la settimana scorsa dalle parti, al termine di una maratona negoziale di tre giorni al Palazzo di Vetro, il processo negoziale si svolgera' in tre fasi, l'ultima delle quali, se non si raggiungerà un accordo, prevede un referendum, fissato per il 21 aprile, in entrambe le comunita'. La questione cipriota risale ormai al luglio di 30 anni fa, quando, a seguito del golpe contro l'arcivescovo Makarios sostenuto dal regime dei colonnelli di Atene a favore dell'enosis (annessione) dell'isola alla Grecia, le truppe turche invasero la parte settentrionale di Cipro, proclamandovi unilateralmente nel 1983 la Repubblica turca di Cipro Nord

Corea del nord

La Corea del nord ha informato di essere disposta a discutere anche il suo programma segreto con l'uranio arricchito nell'imminente secondo round di negoziati a sei sulla crisi nucleare. Lo ha rivelato oggi a Seul, dietro richiesta di anonimato, un alto funzionario del governo sudcoreano all'agenzia di stampa sudcoreana 'Yohnap', a conferma delle note ottimistiche espresse ieri dal ministro degli esteri Ban Ki Moon su possibili 'risultati visibili e positivi' nei negoziati a sei (le due Coree, Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone) in programma a Pechino dal 25 febbraio prossimi.

Haiti

Il presidente di Haiti, Jean-Bertrand Aristide, ha respinto la proposta statunitense mirante a tenere elezioni presidenziali anticipate per uscire dalla crisi politica che scuote attualmente il Paese. A riferire il rifiuto di Aristide è un esponente politico di Washington. Anche se respingono l'idea di una deposizione di Aristide con la forza, i responsabili dell'amministrazione statunitense discutono ora delle possibilità di una successione, nel quadro della Costituzione, prima della scadenza del mandato presidenziale, nel febbraio 2006. Una delle ipotesi dibattute prevede il trasferimento del potere, con il consenso di Jean-Bertrand Aristide, a un governo provvisorio, in attesa dell'elezione di un nuovo presidente.

Nicaragua

Non si placa, dopo venticinque anni, l'odio degli usa verso i sandinisti. Il dirigente sandinista Samuel Santos e' stato bloccato dagli agenti dell'immigrazione dell'aeroporto statunitense di Miami mentre si trovava in transito verso l'Italia. Lo hanno rivelato fonti del Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln), precisando che Santos e' stato espulso dagli Stati Uniti senza spiegazioni. Santos, responsabile delle relazioni internazionali del Fsln, e' stato espulso dagli Stati Uniti e rimpatriato in Nicaragua, ha detto il portavoce del maggiore partito di opposizione, Freddy Garcia. Non sappiamo le ragioni per le quali non e' stato permesso a Santos di proseguire il suo viaggio verso Roma, ha detto il portavoce. Nel giugno scorso, il dirigente sandinista Bayardo Arce venne espulso dagli Usa mentre era in transito per raggiungere l'Europa.

Italia

Decreto salva rete quattro

Dopo una pausa tecnica, necessaria per pulire l'aula, e' ripresa alle sette del mattino la seduta fiume dell'assemblea di Montecitorio che sta esaminando il dl 'salva-reti'. I lavori, iniziati martedi' intorno alle 18, sono andati avanti ininterrottamente per tutta la notte, con interventi a raffica dei deputati del centro-sinistra, che hanno parlato per dieci minuti ciascuno. Gli iscritti a parlare sulle dichiarazioni di voto al provvedimento, su cui martedi' il governo aveva incassato la fiducia, sono oltre 200. Il voto finale potrebbe giungere nella serata di oggi. L'ostruzionismo dell'opposizione mira a far decadere i termini necessari per la conversione in legge.