GR ORE 19.30

Italia

Lavoro

Un corteo di duemila persone si è mosso questa mattina dal piazzale dell'ex Italtel per raggiungere il centro storico dell'Aquila. Sono i lavoratori del polo elettronico aquilano, che chiedono il rispetto di un accordo siglato a Roma a marzo del 2003 relativo alla ricollocazione di 550 dipendenti della Flextronics, la multinazionale americana che l'anno scorso ha abbandonato il sito aquilano, all'interno di Finmek Solutions. I lavoratori hanno raggiunto Piazza Palazzo, dove si trova la residenza municipale dell'Aquila, diventata il simbolo della lotta della citta' per la difesa del polo elettronico, dopo la decisione dei consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione di autosospendersi in segno di solidarieta' nei confronti del lavoratori e per lanciare al Governo il segnale di un fortissimo disagio. Altre manifestazioni sono previste in giornata. Alle 18 di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi era in programma un incontro per verificare lo stato di attuazione dell'accordo. Nei giorni scorsi la Flextronics ha inviato le lettere di mobilita' verso il licenziamento a circa 300 lavoratori. Attualmente all'interno di Finmek Solutions (costituita al 70% da Finmek e al 30% da Sviluppo Italia) sono stati riassorbiti solo 230 lavoratori ex Flextronics. Se entro il 23 febbraio gli altri 320 cassintegrati non saranno stati riassunti, come come previsto dall'accordo, i lavoratori saranno licenziati.

Rai

La Camera ha approvato il decreto salvareti. In base al testo, Retequattro potrà continuare a trasmettere fino al 30 aprile del 2004, data fino alla quale Raitre potrà continuare a raccogliere risorse pubblicitarie. A favore del provvedimento hanno votato le forze di maggioranza, contro le opposizioni che hanno condotto per circa tre giorni una dura battaglia ostruzionistica. I sì sono stati 314, 197 no e un astenuto. I presenti in aula al momento del voto erano 512, La maggioranza richiesta era di 256 sì. I lavori d'aula sono inziati martedì e si sono conclusi oggi, dopo 60 ore.

La situazione resta dunque immutata fino al 30 aprile del 2004, data in cui sarà la consulta a dover esprimere il parere sulla attuale situazione delle frequenze.

Esteri

Palestina

Tremila palestinesi dei Comitati di resistenza popolari (Crp) hanno manifestato oggi a Gaza per la liberazione di quattro militanti, in prigione con l'accusa di aver ucciso tre americani in un attentato al confine fra Israele e la Striscia di Gaza. Secondo i manifestanti, i quattro palestinesi non avrebbero ricevuto un processo equo.

Iran

Si sono aperte stamattina le urne per eleggere il nuovo parlamento di Teheran. 46 milioni di iraniani sono chiamati a votare in un'atmosfera tesa, visti i gesti di indubbio significato politico degli ultimi giorni - la chiusura di due giornali vicini ai riformisti e della sede principale del partito anticonservatore - aggiunti alla sciagura ferroviaria nella provincia orientale di Khorasan di due giorni fa. Il presidente riformista Mohammed Khatami e l'ayatollah ultraconservatore Ali Khamenei hanno gia' votato. Si temono molte diserzioni alle urne tra i sostenitori della linea riformista, in segno di protesta contro l'atteggiamento intimidatorio degli ultraconservatori nel periodo pre-elettorale (sono stati bocciati circa 2.500 candidati fedeli al presidente Khatami).

Brasile

Da ieri mattina, 250 famiglie di contadini ‘Senza Terra’ che dal novembre scorso occupavano un latifondo nel nordest del Pará, sono di nuovo costrette a vivere lungo il ciglio della strada che conduce alla ‘fazenda’: lo riferiscono il Movimento dei lavoratori ‘Sem terra ‘ (Mst) e la Commissione pastorale della terra (Cpt), spiegando che 300 agenti, tra polizia civile e militare, si sono presentati ieri all’alba al latifondo Urucuzal - 2.200 ettari di superficie- situato a São Francisco e hanno proceduto allo sgombero dei contadini.Attualmente sono 1.300 le famiglie costrette a vivere in accampamenti improvvisati nella regione del nordest del Pará; 6.521 in tutto lo Stato amazzonico. Secondo dati della Cpt, nel 2003 sono stati 33 gli omicidi di contadini legati al conflitto per il possesso della terra nel Pará; altri 53 ‘sem terra’ sono stati minacciati di morte e quasi un centinaio sono stati arrestati.

Perù

I coltivatori di coca peruviani si incontrano oggi nella capitale, Lima, per discutere i modi con cui confrontarsi con il governo, sul loro raccolto, sempre al centro di critiche e discussioni. I contadini sono arrabbiati con i politici che hanno fallito nel proporre loro possibili alternative sull'uso delle foglie di coca. I cocaleros hanno percorso lunghe e impervie distanze, provenendo dalle zone piu' remote della Cordigliera delle Ande e dell'Amazzonia, per far sentire la propria voce. Il Peru' e' il secondo paese produttore di coca nel mondo.

Belgio

In Belgio i migranti non appartenenti alla comunità europea potranno votare dalle prossime elezioni comunali previste nel 2006. Lo stabilisce una legge adottata dalla Camera dei deputati, dopo il via libera del Senato, due mesi fa. Secondo la legge, potranno votare coloro che vivono in Belgio stabilmente da almeno cinque anni. Gli aventi diritto al voto dovranno essere iscritti in una lista elettorale e saranno anche eleggibili, elemento questo che differnzia la legge belga da altre analoghe. La legge e' passata alla Camera con il si' di 80 deputati contro 58 contrari e tre astenuti, grazie soprattutto al voto favorevole di alcune formazioni che sono all'opposizione, come i verdi francofoni e l'ex partito social-cristiano. La maggioranza liberale-socialista si e' divisa: il partito liberal-democratico del premier Guy Verhofstadt ha votato contro. Tradisce però il carattere razzista della normativa una dichiarazione che i migranti dovranno firmare prima, dichiarazione in cui dicono di aderire ai principi della democrazia, evidentemente nel timore che dietro ogni migrante non europeo si celi un pericoloso sovversivo..

Martedì 17 febbraio alle 06.30 della mattina, quaranta persone residenti tra Roma, Rieti e Viterbo, hanno ricevuto la visita della DIGOS. Sono accusati di essere presunti appartenenti ad una associazione sovversiva anche solo per essere andati ad un presidio e questo basta per essere sequestrati per quattro ore e a rivoltarci casa e intimità. Queste perquisizioni cercavano legami tra questo comitato che ha organizzato quel presidio al carcere di Viterbo e le recenti esplosioni avvenute al tribunale e alla questura di Viterbo. Questa accusa si basa solo sul fatto che quattro persone sono state viste distribuire pubblicamente un volantino dai contenuti radicali che commentava un altro fatto. In pratica anche solo partecipando ad una manifestazione l’accusa potrebbe essere “associazione sovversiva”. I sequestri del 17 febbraio sono stati violenza gratuita (e il poco o niente che hanno trovato lo dimostra) di un potere che prepara la strada a nuove leggi antiterrorismo (promesse dall’undici settembre) che dicono non saranno “leggi speciali”, ma basterà partecipare ad una manifestazione per esssere accusati anche di reati di cui non si conosce l’autore, commessi addirittura in altri momenti. Il risultato delle quaranta perquisizioni è di 3 timer (uno usato per irrigare un orto) e qualche gioco pirotecnico (presumo qualche rauto), praticamente nulla, com’era, del resto, prevedibile, a parte le agende coi numeri e gli indirizzi di centinaia se non migliaia di altre persone. Questa è solo una prima valutazione dei fatti, a ferite fresche; individuale e incompleta perchè necessita di essere aggiornata da una discussione collettiva più ampia, volta a contrastare lo stato di guerra e di emergenza generale in cui ci vogliono trascinare, che giustifica interventi armati e polizieschi in sempre più occasioni e consente al potere di tirare avanti nel mezzo di un disastro economico da sè stesso generato, impoverendo e detenendo un’intera società sotto il tallone di ferro di leggi ignoranti e repressive. Solidarietà ai quaranta inquisiti addì 20.02.200

L/ 24 FEBBRAIO SCIOPERO NAZIONALE DI 4 ORE Blocco degli straordinari fino al 10 marzo Milano, 20 feb. (Apcom) - Blocco degli straordinari programmati fino al 10 marzo e sciopero nazionale di 4 ore con varie manifestazioni il 24 febbraio per i lavoratori del gruppo Enel. Lo stato di mobilitazione è stato indetto dalle segreterie nazionali di Filcem-Flaei-Uilcem. Lo sciopero è stato indetto dopo il fallimento del tentativo di conciliazione promosso dal Ministero del Welfare. Viene chiesto il ripristino degli organici - secondo le sigle sindacali infatti si è perso il 60% dei posti di lavoro -, la ripresa degli investimenti e la tutela della rete elettrica, impedendo la privatizzazione di Terna, la società addetta alla grande rete di trasmissione. I sindacati vogliono inoltre che non vengano ceduti i lavoratori delle società di servizio, come New Real e Enel.Net. I sindacati invitano le sezioni territoriali a chiedere ai prefetti un incontro urgente per illustrare le ragioni dello sciopero. L'astensione dal lavoro, infatti, anche se effettuata nel rispetto delle norme, potrà recare qualche disagio all'utenza. In particolare non sarà garantita la riparazione dei guasti, se non nei casi tutelati dalla legge (ospedali, situazioni di pericolo, ordine pubblico).

(Adnkronos) - I dipendenti della Telecom delle Marche aderiranno alla protesta di Slc-Cgil, FistTel-Cisl e Uilcom-Uil dichiarata a livello nazionale per lunedi' 23 febbraio per le prime 4 ore dei turni antimeridiani e le ultime 4 per i turni con inizio dalle ore 12, per contrastare le iniziative Telecom. Dal primo marzo 2004 -informa una nota congiunta dei sindacati di categoria-, Telecom Italia Spa ed Emsa (100% Telecom), cederanno ad una societa' privata, la Telepost, le attivita' di segreteria e posta in tutta Italia e con esse 257 lavoratori, alcuni dei quali (4) di Ancona. Presto, a questa iniziativa di esternalizzazione, potrebbero seguirne altre gia' prospettate da Telecom a livello nazionale, che coinvolgerebbero nelle Marche, precisamente ad Ancona, circa altri 15 lavoratori che si occupano di vari servizi (manutenzione, servizi ambientali, gestione tecnica e amministrativa). (segue) (Ama/Pe/Adnkronos) 20-FEB-04 17:56 NNNN

- Belgrado, 20 feb. - Kostunica, pero', ha subito cercato di rassicurare quanti temono ripercussioni sul futuro di Belgrado. "La determinazione europeista di questo governo non ha ambiguita' e non puo' essere messa in dubbio", ha dichiarato il premier incaricato. Il fatto che sia necessaria un'alleanza con i socialisti, ha spiegato, fa parte del gioco della democrazia: "Qualcuno dice che si allontana dall'Europa, ma io penso che ci avvicini. L'Europa e' fondata sui principi democratici e sul diritto". Il futuro capo di governo ha gia' ben chiare anche le sue priorita' e prima di tutto la nuova Costituzione. "Abbiamo bisogno di istituzioni forti, leggi chiare e giustizia indipendente", ha detto, tutti elementi "che faranno progredire la nostra economia, sradicheranno la corruzione e renderanno piu' veloce il nostro cammino verso l'Europa". Quanto alla collaborazione con il Tribunale penale per la ex Jugoslavia, "nessuno mette in dubbio la collaborazione con l'Aja", ha assicurato Kostunica di cui e' nota la scarsa simpatia per la procura guidata da Carla Del Ponte. Ma, ha aggiunto, "dobbiamo arrivare a una politica unificata e definita, c'e' bisogno di un coordinamento". (AGI) Sab 201747 FEB 04 NNNN

GUERRA:DO SE NE ANDRANNO I MILITARI ITALIANI? 20 Febbraio 2004 - 12.56 Durata: 52 secondi E’ possibile che la missione internazionale debba durare ancora, perché i tempi in Iraq non sono brevi per arrivare ad un governo rappresentativo dell'intero Paese". Così il ministro della Difesa Antonio Martino, ha commentato quanto dichiarato dal governatore Usa in Iraq, Paul Bremer, secondo cui ci sarà bisogno degli italiani "almeno fino a dicembre 2005, se non oltre". Nell’intervista pubblicata oggi dal corriere della sera, Bremer ha detto che la coalizione deve restare unita, aggiungendo di attendersi che le aziende italiane partecipino numerose alla ricostruzione, che a partire da marzo sarà finanziata da miliardi di dollari. Alberto Asor Rosa ha deciso di restituire la tessera dei Ds in segno di protesta per la posizione astensionista assunta dal suo partito sull'Iraq. In una lettera aperta all'Unità, l'intellettuale ha spiegato i motivi della sua decisione. "Se questo è il biglietto da visita con cui la nuova concentrazione riformistico-moderata si presenta al paese c'é da temere che per il futuro se ne debbano vedere di peggiori, anzi di molto peggiori", è uno dei passaggi della lettera aperta. Un ulteriore motivo di riflessione per i parlamentari che hanno deciso di astenersi rispetto al rifinanziamento della missione italiana in Iraq. Piero Maestri, Campagna Bastaguerra: Scarica il Servizio

GR ORE 13.00

IRAQ

La Cia ha rimosso il suo numero uno a Baghdad per dubbi sulla sua capacita' di guidare i servizi Usa nella capitale irachena. Lo scrive oggi il Los Angeles times. Un alto funzionario ha detto al quotidiano che la rimozione e' avvenuta a dicembre, dopo sanguinosi attentati contro forze Usa e obiettivi civili iracheni. La postazione della Cia a Baghdad e', secondo una fonte del Los Angeles times, la piu' numerosa della storia dell'agenzia.

E' di quattro morti il bilancio di un attentato contro una pattuglia appiedata di soldati statunitensi a Khaldiyah, 80 chilometri a ovest di Baghdad. Secondo una nota del comando americano, l'esplosione di un ordigno rudimentale piazzato lungo una strada ha ucciso due militari, un interprete iracheno e un poliziotto. Ferito un altro soldato statunitense, ricoverato in gravi condizioni. Dopo la deflagrazione, la pattuglia e' stata persa di mira a colpi di arma da fuoco leggera.

IRAN: ELEZIONI, DUBBI SUL NUMERO DEGLI ELETTORI

MO: GAZA, TROVATI CADAVERI DI DUE COMBATTENTI PALESTINESI

I cadaveri di due combattenti palestinesi che la scorsa notte hanno preso parte ad un attacco a una postazione militare nel sud della striscia di Gaza sono stati recuperati stamane da una unita' israeliana. Lo riferisce il sito Ynet del quotidiano Yediot Ahronot. Accanto ai cadaveri vi erano bombe a mano e fucili Kalashnikov. L'incidente era avvenuto nella zona di Tel Katifa (Kissufim). I soldati attaccati avevano risposto al fuoco e avevano riferito di aver avuto l'impressione, nella oscurita', di aver colpito due o tre assalitori. La affiliazione politica dei caduti non e' ancora nota.

LAVORO: DUEMILA OPERAI POLO ELETTRONICO MANIFESTANO ALL'AQUILA

Un corteo di duemila persone e' stamane dal piazzale dell'ex Italtel per raggiungere il centro storico dell'Aquila. Sono i lavoratori del polo elettronico aquilano, che chiedono il rispetto di un accordo siglato a Roma a marzo del 2003 relativo alla ricollocazione di 550 dipendenti della Flextronics, la multinazionale americana che l'anno scorso ha abbandonato il sito aquilano, all'interno di Finmek Solutions. I lavoratori raggiungeranno Piazza Palazzo, dove si trova la residenza municipale dell'Aquila, diventata il simbolo della lotta della citta' per la difesa del polo elettronico, dopo la decisione dei consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione di autosospendersi in segno di solidarieta' nei confronti del lavoratori e per lanciare al Governo il segnale di un fortissimo disagio. Altre manifestazioni sono previste in giornata. Alle 18 di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi si svolgera' un incontro per verificare lo stato di attuazione dell'accordo. Nei giorni scorsi la Flextronics ha inviato le lettere di mobilita' verso il licenziamento a circa 300 lavoratori. Attualmente all'interno di Finmek Solutions (costituita al 70% da Finmek e al 30% da Sviluppo Italia) sono stati riassorbiti solo 230 lavoratori ex Flextronics. Se entro il 23 febbraio gli altri 320 cassintegrati non saranno stati riassunti, come come previsto dall'accordo, i lavoratori saranno licenziati.