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IRAQ: MARTINO, LA DEBOLEZZA NON PAGA
''La politica dell'appeasement non paga'', ha affermato Martino secondo quanto si e' appreso a margine ad una riunione informale dei ministri della difesa dell'Ue in corso a Bruxelles. ''Gli eventi di questi giorni - ha aggiunto - hanno dimostrato che anzi al Qaida diventa ancora piu' aggressiva contro i paesi che vengono percepiti come deboli''. Il riferimento, implicito, era chiaramente alla Spagna che, colpita dagli attentati dell'11 marzo a Madrid, ha annunciato il ritiro delle proprie truppe dalla coalizione internazionale in Iraq se entro il 30 giugno l'Onu non tornera' a giocare un ruolo centrale nel paese occupato.

IRAQ: MOQTADA SADR LASCIA MOSCHEA DI KUFA

''Ho preso la decisione di non far spargere il sangue degli altri'', ha affermato il leader radicale sciita, il quale ha espresso ''il rincrescimento perche' un luogo sacro e' stato violato...da gente che non indietreggia davanti a nulla''. Moqtada Sadr ha precisato che quando aveva raggiunto ieri la moschea la sua intenzione era ''di fare un sit-in pacifico'' al suo interno per protestare contro ''le aggressioni commesse dall'occupante infedele contro i civili''.

IRAQ/ SALE BILANCIO SCONTRI A SADR CITY: 57 MORTI
MORTI 236 i feriti da domenica a oggi Roma, 6 apr. (Apcom) - Sale, secondo fonti ospedaliere di Baghdad citate dal quotidiano Le Monde, il bilancio degli scontri tra sciiti e forze Usa nel quartiere di Sadr City a Baghdad. In 48 ore avrebbero perso la vita almeno 57 persone e 236 sarebbero i feriti

IRAQ: RUTELLI, GOVERNO DICA CHIARAMENTE QUAL E' FUTURO
"Siamo veramente preoccupati, siamo preoccupatissimi per i nostri uomini e per la popolazione civile". Francesco Rutelli, presidente della Margherita e coordinatore politico della campagna elettorale della Lista unitaria commenta gli ultimi drammatici avvenimenti in Iraq e chiede che il governo dica con chiarezza qual e' "il futuro" della nostra missione. "Siamo preoccupati perche' non si sta andando avanti in un processo di pacificazione e di stabilita'. Purtroppo si moltiplicano scontri, attentati, vittime , ferite. Chiediamo al governo di dirci con grande chiarezza e con grande urgenza qual e' il futuro della presenza italiana e della nostra responsabilita' in Iraq - ha affermato Rutelli - perche' vorremmo andare avanti verso l'Onu e la sovranita' irachena e non tornare indietro al caos".

Iraq: cresce il ruolo delle compagnie militari private

Iraq: cresce il ruolo delle compagnie militari private (2) ZCZC VEL0057 3 EST /R01 /ITA Iraq: cresce il ruolo delle compagnie militari private (2) Washington, 06 APR (Velino/servizi-italiani.net) - I commandos della Blackwater security consulting sono per la maggior parte composti da diversi ex membri delle forze speciali e hanno un contratto per garantire la sicurezza dell'autorita' provvisoria della coalizione di stanza a Najaf. Anche i quattro uomini massacrati a Falluja la settimana scorsa facevano parte della Blackwater, che conta in Iraq 450 dipendenti e garantisce la sicurezza dell'amministratore statunitense Paul Bremer. Attualmente la compagnia ha avanzato la richiesta di occupare una vecchia base militare nei pressi di Baghdad per addestrare le forze irachene impegnate nell'antiterrorismo.

TRE SOLDATI USA UCCISI IN SCONTRI A BAGHDAD
Veicoli militari colpiti nella periferia Nord della capitale Baghdad, 6 apr. (Ap) - Gli episodi in cui sono rimasti uccisi i tre soldati Usa sono avvenuti nella periferia settentrionale di Baghdad, a Khazimiya, tutti e tre con simile dinamica. Il comunicato precisa che uno dei tre è morto ieri, quando il convoglio su cui viaggiava è stato attaccato a colpi di arma da fuoco e con lancio di granate. Un secondo soldato è morto ieri, in uno scenario pressochè identico: il mezzo su cui si trovava è stato colpito da una granata. La terza vittima è stata registrata oggi, a sua volta colpita da una granata mentre si spostava su un veicolo da combattimento Bradley. L'identità dei tre soldati non viene per ora resa nota
IRAQ/ SCHIAVONI: NASIRIYAH, "PROBABILMENTE MORTI" IRACHENI


PROBABILMENTE MORTI" IRACHENI Nessuna conferma certa su presunte vittime: "sicuramente feriti" Roma, 6 apr. (Apcom) - C'è ancora incertezza sulle presunte vittime irachene negli scontri di questa mattina tra manifestanti e truppe italiane a Nasiriyah, in Iraq. Il portavoce del comando di Divisione di Bassora, maggiore Simone Schiavoni, ha detto ad Apcom che ci sono "sicuramente dei feriti, probabilmente dei morti". I vertici militari, però, non sono in grado di fornire dati sull'eventuale numero delle vittime irachene, non essendo giunta alcuna comunicazione

IRAQ: SCONTRI A NASSIRIYA, FERITI 12 ITALIANI

Contingente italiano sotto tiro a Nassiriya. Negli scontri a fuoco alle prime ore dell' alba con i seguaci del leader sciita radicale Moqtada Sadr, sono rimasti lievemente feriti 12 bersaglieri: tre hanno riportato ferite di striscio superficiali alle gambe ed altri nove contusioni. Ora sono ricoverati all' ospedale da campo italiano all' aeroporto di Tallil. Tra gli iracheni ci sarebbero invece una quindicina di vittime, secondo quanto riferito da fonti della Cpa (l' Autorita' provvisoria della coalizione) di Nassiriya. Per ripristinare condizioni di sicurezza nella citta', compromesse dalle violente manifestazioni dei giorni scorsi, i militari dell' Italian joint task force sono intervenuti in forze all' alba. In particolare, si puntava alla rimozione degli sbarramenti sui ponti cittadini che uniscono le due rive del fiume Eufrate, allo scopo di riprenderne il controllo e di garantire il ritorno della normalita' assicurando, contemporaneamente, la viabilita' e l' afflusso dei rifornimenti alla popolazione civile ed alle organizzazioni umanitarie che operano nell' area. Ma nel corso dell' operazione gruppi di facinorosi hanno aperto il fuoco contro le pattuglie italiane (alcune centinaia di militari), provocando il ferimento lieve di 12 bersaglieri della task force 'Eleven' composta da militari dell' 11/o Reggimento bersaglieri, del Reggimento Savoia Cavalleria e da Forze Speciali di Esercito e Marina. I militari hanno risposto al fuoco e al termine degli scontri hanno ripreso il controllo dei ponti principali. I feriti sono in buone condizioni ed hanno gia' provveduto, personalmente, ad avvertire i familiari. Tra gli iracheni, secondo quanto riferito dalla portavoce della Cpa, Paola Della casa, ''stime approssimative indicano circa una quindicina di vittime''. La portavoce ha poi sottolineato che i manifestanti, nella loro azione ostile contro i militari italiani, non si sono fatti scrupolo nel mandare avanti donne e bambini, usandoli anche come scudo. Il contingente ha inoltre rinforzato la protezione della sede della rappresentante della Cpa, Barbara Contini, che, nel corso della notte, aveva subito attacchi, respinti dal reparto italiano responsabile della sicurezza. La situazione e' al momento stabile ed e' ripresa la viabilita' cittadina. La governatrice Contini ed il comandante del contingente italiano, generale Gianmarco Chiarini, hanno avviato colloqui con i capi tribu' locali, in particolare con il rappresentante del movimento di al Sadr a Nassiriya, lo sceicco Aus Al-kharfaji. Al centro delle trattative, ovviamente, la fine delle ostilita'.

PROCESSO NO GLOBAL; DIFESA CONTESTA VIDEO ACCUSA RAFFICA DI ECCEZIONI ALLA SESTA UDIENZA DEL PROCESSO A GENOVA
Una raffica di eccezioni contro la proiezione prevista per oggi di un video della Procura sui fatti del G8 e' stata presentata stamane nel corso della sesta udienza del processo davanti al tribunale, dai difensori dei 25 no global accusati di devastazione e saccheggio. L' accusa ha sostenuto che ''i Pm in questo processo stanno giocando a carte scoperte mentre la difesa vuole impedire che l' accusa svolga il suo compito''. I giudici si sono quindi ritirati in camera di consiglio per decidere se ammettere o meno la proiezione del video presentato dall' accusa. In particolare, l' avvocato Roberto Lamma del Foro della Spezia ha sostenuto che ''l' espediente e' artistico, di fare cioe' un film nel film sullo stile di Antonioni, Tornatore, Godard e Truffault, con l' intenzione di sottolineare un messaggio emozionale e non l' obiettivita' dei fatti come si sono svolti''. L' avvocato Lamma ha anche aggiunto: ''Noi il processo vogliamo farlo, ma senza una lettura pregiudiziale dei fatti''.

TERRORISMO: BATTISTI; DOCUMENTI NUOVI, VERSO RINVIO UDIENZA
Roma, 6 apr. - (Adnkronos) - I giudici italiani hanno inviato alla Corte d'Appello di Parigi un nuovo dossier sul caso di Cesare Battisti, alla vigilia dell'udienza di domani alla Chambre d'Instruction che avrebbe dovuto decidere sull'estradizione dell'ex terrorista. Il plico e' stato trasmesso questa mattina alla magistratura francese, e questo provochera' con molta probabilita' uno slittamento dell'udienza al palazzo di Giustizia di Parigi. (Gdd/Rs/Adnkronos) 06-APR-04 16:09 NNNN

''E' un enorme pacco di documenti, ci vorra' un mese o un mese e mezzo per esaminarli'', ha spiegato all'ANSA Jean-Jacques de Felice, avvocato dell'ex leader dei Pac, Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti. ''Il presidente della Chambre de l'Instruction della Corte d'Appello - ha aggiunto de Felice - ci ha avvertiti questa mattina. Ha deciso di rinviare l'esame della richiesta di estradizione, ma la decisione ufficiale sara' annunciata dalla Corte domani''. Il legale definisce ''scandaloso'' da parte dell'Italia l'invio di ''una massa di documenti cosi' grande il giorno prima dell'esame della richiesta di estradizione''


QUINTA UDIENZA PROCESSO AL MOVIMENTO PER I FATTI DEL G8 DI GENOVA
06 Aprile 2004 - 17.13 Durata: 7 minuti 26 secondi
Quinta udienza del processo ai 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per i fatti relativi alle contestazioni al G8 del luglio 2001. Il Tribunale di Genova, dopo circa un' ora e mezza di camera di consiglio, ha ammesso la visione del filmato presentato dall' accusa: gli avvocati avevano presentato una raffica di eccezioni contro i tre dvd presentati dall’accusa: una raccolta di clip di pochi secondi, estrapolati da ben 200 videocassette, per comprovare l’accusa di devastazione e saccheggio a prescindere dal contesto in cui si sono realmente svolti i fatti. Tra i video documentati il furto di un mitra FAL da un blindato dei carabinieri da parte dei manifestanti poi bruciato all’incrocio tra corso Torino e via Tolemaide. Secondo i pm Anna Canepa e Andrea Canciani, l' arma sarebbe stata usata dai carabinieri per lanciare i lacrimogeni. Secondo alcuni difensori degli imputati, in un altro video (non proiettato stamani) si vedrebbe lo stesso FAL abbandonato per terra rotto. L’ udienza si è conclusa intorno alle 15 ed è stata aggiornata al 13 aprile. Sentiamo l'intervento dell'avvocato Marialuisa Daddabbo del Legal FOrum
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Definitivamente il flicaille li stupirà sempre! Questi porci hanno osato legare Jöelle al suo letto! sua sorella l'ha saputo ieri quando la è andata a visitare. APPELLO per una manifestazione davanti all'Amministrazione penitenziaria 31 marzo per chiedere la LIBERTÀ IMMEDIATA per le militanti e i militanti di Action Direct! Il 9 aprile, la Corte d'Appello suprema renderà pubblica la decisione sulla liberazione di Nathalie Ménigon in prigione o no per motivi medici (legge Kouchner). Ma nell'udienza del 26 marzo, i giudici non hanno lasciato alcun dubbio sul verdetto: hanno mostrato il loro disprezzo ed atteggiamento aggressivo la loro volontà da continuare a distrugg fisicamente quello militante. Le notizie altre de quelle militanti sono più del preoccupandosi: . Joelle Aubron è stato funzionato il 16 marzo con il CHRU di Lille di un tumore di cervello. Le analisi più complete sono nel corso. La Jean-Vinaccia Rouillan, raggiunto di un cancro al polmone rilevato tre mesi fa, - tardo - è stata trasferita appena all'ospedale da funzionare là. Joelle Aubron, George Cipriani, Nathalie Ménigon e la Jean-Vinaccia Rouillan imprisoned per 17 anni. Schleicher governato, imprisoned per 21 anno, è stato releasable dagli anni, ma le relative richieste per il condizionale sono state rifiutate sempre. Questi militants e militanti hanno subito durante gli anni lunghi degli stati di detenzione di eccezione. È soltanto al prezzo di una resistenza permanente che e potrebbero sopravvivere prigione arbitraria e con la loro eliminazione programmata. Hanno dovuto effettuare due colpi di fame di più di cento giorni in modo che il loro isolamento fosse rotto. Gli anni della lotta e di un altro colpo di fame erano necessari da forzare le autorità della prigione ed il chancellery per riconoscere la gravità della salute di George Cipriani e di Nathalie Ménigon. Le autorità della prigione, lo ha dimostrato, non può da accertare gli stati del trattamento adatti con i prigionieri ammalati. Quelle ed i militants militanti di azione diretta devono essere liberati immediatamente! Non con la pena di morte in prigione! Collettivo non lasciamo per fare

IRAQ: MARTINO, LA DEBOLEZZA NON PAGA La politica dell'appeasement non paga, ha affermato Martino secondo quanto si e' appreso a margine ad una riunione informale dei ministri della difesa dell'Ue in corso a Bruxelles. Gli eventi di questi giorni - ha aggiunto - hanno dimostrato che anzi al Qaida diventa ancora piu' aggressiva contro i paesi che vengono percepiti come deboli. Il riferimento, implicito, era chiaramente alla Spagna che, colpita dagli attentati dell'11 marzo a Madrid, ha annunciato il ritiro delle proprie truppe dalla coalizione internazionale in Iraq se entro il 30 giugno l'Onu non tornera' a giocare un ruolo centrale nel paese occupato.

IRAQ: MOQTADA SADR LASCIA MOSCHEA DI KUFA

Ho preso la decisione di non far spargere il sangue degli altri, ha affermato il leader radicale sciita, il quale ha espresso il rincrescimento perche' un luogo sacro e' stato violato...da gente che non indietreggia davanti a nulla. Moqtada Sadr ha precisato che quando aveva raggiunto ieri la moschea la sua intenzione era di fare un sit-in pacifico al suo interno per protestare contro le aggressioni commesse dall'occupante infedele contro i civili.

IRAQ/ SALE BILANCIO SCONTRI A SADR CITY: 57 MORTI MORTI 236 i feriti da domenica a oggi Roma, 6 apr. (Apcom) - Sale, secondo fonti ospedaliere di Baghdad citate dal quotidiano Le Monde, il bilancio degli scontri tra sciiti e forze Usa nel quartiere di Sadr City a Baghdad. In 48 ore avrebbero perso la vita almeno 57 persone e 236 sarebbero i feriti

IRAQ: RUTELLI, GOVERNO DICA CHIARAMENTE QUAL E' FUTURO "Siamo veramente preoccupati, siamo preoccupatissimi per i nostri uomini e per la popolazione civile". Francesco Rutelli, presidente della Margherita e coordinatore politico della campagna elettorale della Lista unitaria commenta gli ultimi drammatici avvenimenti in Iraq e chiede che il governo dica con chiarezza qual e' "il futuro" della nostra missione. "Siamo preoccupati perche' non si sta andando avanti in un processo di pacificazione e di stabilita'. Purtroppo si moltiplicano scontri, attentati, vittime , ferite. Chiediamo al governo di dirci con grande chiarezza e con grande urgenza qual e' il futuro della presenza italiana e della nostra responsabilita' in Iraq - ha affermato Rutelli - perche' vorremmo andare avanti verso l'Onu e la sovranita' irachena e non tornare indietro al caos".

Iraq: cresce il ruolo delle compagnie militari private

Iraq: cresce il ruolo delle compagnie militari private (2) ZCZC VEL0057 3 EST /R01 /ITA Iraq: cresce il ruolo delle compagnie militari private (2) Washington, 06 APR (Velino/servizi-italiani.net) - I commandos della Blackwater security consulting sono per la maggior parte composti da diversi ex membri delle forze speciali e hanno un contratto per garantire la sicurezza dell'autorita' provvisoria della coalizione di stanza a Najaf. Anche i quattro uomini massacrati a Falluja la settimana scorsa facevano parte della Blackwater, che conta in Iraq 450 dipendenti e garantisce la sicurezza dell'amministratore statunitense Paul Bremer. Attualmente la compagnia ha avanzato la richiesta di occupare una vecchia base militare nei pressi di Baghdad per addestrare le forze irachene impegnate nell'antiterrorismo.

TRE SOLDATI USA UCCISI IN SCONTRI A BAGHDAD Veicoli militari colpiti nella periferia Nord della capitale Baghdad, 6 apr. (Ap) - Gli episodi in cui sono rimasti uccisi i tre soldati Usa sono avvenuti nella periferia settentrionale di Baghdad, a Khazimiya, tutti e tre con simile dinamica. Il comunicato precisa che uno dei tre è morto ieri, quando il convoglio su cui viaggiava è stato attaccato a colpi di arma da fuoco e con lancio di granate. Un secondo soldato è morto ieri, in uno scenario pressochè identico: il mezzo su cui si trovava è stato colpito da una granata. La terza vittima è stata registrata oggi, a sua volta colpita da una granata mentre si spostava su un veicolo da combattimento Bradley. L'identità dei tre soldati non viene per ora resa nota IRAQ/ SCHIAVONI: NASIRIYAH, "PROBABILMENTE MORTI" IRACHENI

PROBABILMENTE MORTI" IRACHENI Nessuna conferma certa su presunte vittime: "sicuramente feriti" Roma, 6 apr. (Apcom) - C'è ancora incertezza sulle presunte vittime irachene negli scontri di questa mattina tra manifestanti e truppe italiane a Nasiriyah, in Iraq. Il portavoce del comando di Divisione di Bassora, maggiore Simone Schiavoni, ha detto ad Apcom che ci sono "sicuramente dei feriti, probabilmente dei morti". I vertici militari, però, non sono in grado di fornire dati sull'eventuale numero delle vittime irachene, non essendo giunta alcuna comunicazione

IRAQ: SCONTRI A NASSIRIYA, FERITI 12 ITALIANI

Contingente italiano sotto tiro a Nassiriya. Negli scontri a fuoco alle prime ore dell' alba con i seguaci del leader sciita radicale Moqtada Sadr, sono rimasti lievemente feriti 12 bersaglieri: tre hanno riportato ferite di striscio superficiali alle gambe ed altri nove contusioni. Ora sono ricoverati all' ospedale da campo italiano all' aeroporto di Tallil. Tra gli iracheni ci sarebbero invece una quindicina di vittime, secondo quanto riferito da fonti della Cpa (l' Autorita' provvisoria della coalizione) di Nassiriya. Per ripristinare condizioni di sicurezza nella citta', compromesse dalle violente manifestazioni dei giorni scorsi, i militari dell' Italian joint task force sono intervenuti in forze all' alba. In particolare, si puntava alla rimozione degli sbarramenti sui ponti cittadini che uniscono le due rive del fiume Eufrate, allo scopo di riprenderne il controllo e di garantire il ritorno della normalita' assicurando, contemporaneamente, la viabilita' e l' afflusso dei rifornimenti alla popolazione civile ed alle organizzazioni umanitarie che operano nell' area. Ma nel corso dell' operazione gruppi di facinorosi hanno aperto il fuoco contro le pattuglie italiane (alcune centinaia di militari), provocando il ferimento lieve di 12 bersaglieri della task force 'Eleven' composta da militari dell' 11/o Reggimento bersaglieri, del Reggimento Savoia Cavalleria e da Forze Speciali di Esercito e Marina. I militari hanno risposto al fuoco e al termine degli scontri hanno ripreso il controllo dei ponti principali. I feriti sono in buone condizioni ed hanno gia' provveduto, personalmente, ad avvertire i familiari. Tra gli iracheni, secondo quanto riferito dalla portavoce della Cpa, Paola Della casa, stime approssimative indicano circa una quindicina di vittime. La portavoce ha poi sottolineato che i manifestanti, nella loro azione ostile contro i militari italiani, non si sono fatti scrupolo nel mandare avanti donne e bambini, usandoli anche come scudo. Il contingente ha inoltre rinforzato la protezione della sede della rappresentante della Cpa, Barbara Contini, che, nel corso della notte, aveva subito attacchi, respinti dal reparto italiano responsabile della sicurezza. La situazione e' al momento stabile ed e' ripresa la viabilita' cittadina. La governatrice Contini ed il comandante del contingente italiano, generale Gianmarco Chiarini, hanno avviato colloqui con i capi tribu' locali, in particolare con il rappresentante del movimento di al Sadr a Nassiriya, lo sceicco Aus Al-kharfaji. Al centro delle trattative, ovviamente, la fine delle ostilita'.

PROCESSO NO GLOBAL; DIFESA CONTESTA VIDEO ACCUSA RAFFICA DI ECCEZIONI ALLA SESTA UDIENZA DEL PROCESSO A GENOVA Una raffica di eccezioni contro la proiezione prevista per oggi di un video della Procura sui fatti del G8 e' stata presentata stamane nel corso della sesta udienza del processo davanti al tribunale, dai difensori dei 25 no global accusati di devastazione e saccheggio. L' accusa ha sostenuto che i Pm in questo processo stanno giocando a carte scoperte mentre la difesa vuole impedire che l' accusa svolga il suo compito. I giudici si sono quindi ritirati in camera di consiglio per decidere se ammettere o meno la proiezione del video presentato dall' accusa. In particolare, l' avvocato Roberto Lamma del Foro della Spezia ha sostenuto che l' espediente e' artistico, di fare cioe' un film nel film sullo stile di Antonioni, Tornatore, Godard e Truffault, con l' intenzione di sottolineare un messaggio emozionale e non l' obiettivita' dei fatti come si sono svolti. L' avvocato Lamma ha anche aggiunto: Noi il processo vogliamo farlo, ma senza una lettura pregiudiziale dei fatti.

TERRORISMO: BATTISTI; DOCUMENTI NUOVI, VERSO RINVIO UDIENZA Roma, 6 apr. - (Adnkronos) - I giudici italiani hanno inviato alla Corte d'Appello di Parigi un nuovo dossier sul caso di Cesare Battisti, alla vigilia dell'udienza di domani alla Chambre d'Instruction che avrebbe dovuto decidere sull'estradizione dell'ex terrorista. Il plico e' stato trasmesso questa mattina alla magistratura francese, e questo provochera' con molta probabilita' uno slittamento dell'udienza al palazzo di Giustizia di Parigi. (Gdd/Rs/Adnkronos) 06-APR-04 16:09 NNNN

E' un enorme pacco di documenti, ci vorra' un mese o un mese e mezzo per esaminarli, ha spiegato all'ANSA Jean-Jacques de Felice, avvocato dell'ex leader dei Pac, Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti. Il presidente della Chambre de l'Instruction della Corte d'Appello - ha aggiunto de Felice - ci ha avvertiti questa mattina. Ha deciso di rinviare l'esame della richiesta di estradizione, ma la decisione ufficiale sara' annunciata dalla Corte domani. Il legale definisce scandaloso da parte dell'Italia l'invio di una massa di documenti cosi' grande il giorno prima dell'esame della richiesta di estradizione

QUINTA UDIENZA PROCESSO AL MOVIMENTO PER I FATTI DEL G8 DI GENOVA 06 Aprile 2004 - 17.13 Durata: 7 minuti 26 secondi Quinta udienza del processo ai 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per i fatti relativi alle contestazioni al G8 del luglio 2001. Il Tribunale di Genova, dopo circa un' ora e mezza di camera di consiglio, ha ammesso la visione del filmato presentato dall' accusa: gli avvocati avevano presentato una raffica di eccezioni contro i tre dvd presentati dall’accusa: una raccolta di clip di pochi secondi, estrapolati da ben 200 videocassette, per comprovare l’accusa di devastazione e saccheggio a prescindere dal contesto in cui si sono realmente svolti i fatti. Tra i video documentati il furto di un mitra FAL da un blindato dei carabinieri da parte dei manifestanti poi bruciato all’incrocio tra corso Torino e via Tolemaide. Secondo i pm Anna Canepa e Andrea Canciani, l' arma sarebbe stata usata dai carabinieri per lanciare i lacrimogeni. Secondo alcuni difensori degli imputati, in un altro video (non proiettato stamani) si vedrebbe lo stesso FAL abbandonato per terra rotto. L’ udienza si è conclusa intorno alle 15 ed è stata aggiornata al 13 aprile. Sentiamo l'intervento dell'avvocato Marialuisa Daddabbo del Legal FOrum Scarica il Servizio

gror040406 (last edited 2008-06-26 10:00:43 by anonymous)