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IRAQ ESPLOSIONE A BAGHDAD Una potente esplosione ha scosso stamane gli edifici di Baghdad. Subito dopo si e' vista una spessa coltre di fumo alzarsi verso il cielo da una zona nella parte settentrionale della citta'

I soldati americani potrebbero entrare presto a Najaf, per bloccare la rivolta della milizia sciita, ma tenendosi ben lontani dai luoghi santi al centro della citta', per non suscitare il risentimento dei religiosi che scatenerebbero la rivolta contro una simile violazione da parte dei militari. A parlare di questa possibilita' e' stato il generale di brigata Mark Hertling, senza comunque precisare quanti soldati dovrebbero entrare in azione e quando. I leader sciiti hanno gia' avvertito sui rischi di una esplosione di rabbia nella popolazione se le truppe americane entrassero a Najaf e finora i comandanti americani hanno evitato questa opzione

L'AUSTRALIA POTREBBE INVIARE ALTRE TRUPPE Ma si tratterebbe di un piccolo incremento del contingente Di ritorno dalla visita ai soldati australiani a Baghdad, il primo ministro John Howard ha accennato oggi alla possibilità di inviare altre truppe in Iraq, sebbene si tratterebbe soltanto di un "piccolo incremento". L'Australia ha circa 850 soldati in Iraq e nel Golfo come parte della coalizione capeggiata dagli Usa, che ha ora bisogno di nuovi impegni, visto il ritiro di soldati da altri alleati. In precedenza Howard aveva escluso ripetutamente di voler inviare altre truppe, ma oggi ha cambiato atteggiamento

Il 67 per cento degli spagnoli sostiene la decisione del Premier Jose Luis Zapatero per il ritiro immediato del contingente militare inviato in Iraq. Il 23 per cento commenta invece negativamente la prima decisione di politica estera del nuovo governo. Secondo quanto dimostra inoltre un sondaggio commissionato dal quotidiano el Mundo, il dato disaggregato indica che il 26 per cento degli elettori dei popolari ha approvato la decisione del nuovo Premier, cosi' come il 94 per cento di Izquierda Unida e il 91,4 per cento di chi ha votato socialista. Quanto alle previsioni per le elezioni europee, i socialisti dovrebbero ottenere la maggioranza dei voti in Spagna con il 45,1 per cento, contro il 39,2 dei popolari.

GERUSALEMME

Una guardia di frontiera israeliana e' stata uccisa e altre due ferite in un agguato teso ieri sera nella zona di Hebron, nel sud della Cisgiordania. La vettura sulla quale i tre viaggiavano e' stata bersagliata di colpi d'arma da fuoco mentre transitava nei pressi del villaggio palestinese di Idna, 12 chilometri a nord-ovest di Hebron. Le guardie di frontiera hanno a loro volta sparato contro gli assalitori e secondo fonti militari israeliane a almeno uno di essi e' stato colpito.

CINA

La Cina ha escluso oggi che si possa votare a suffragio universale per scegliere i leader di Hong Kong e il parlamento nel 2007 e nel 2008. Lo ha confermato l'agenzia ufficiale Xinhua, che cita il Comitato permanente del congresso nazionale del popolo. Quando Hong Kong passò dall'amministrazione britannica al governo cinese nel 1997, la leadership di Pechino promise che si sarebbe passati a "un Paese, due sistemi" di governo, una formula che avrebbe assicurato al territorio autonomia per i futuri decenni. La mini-costituzione di Hong Kong, chiamata Basic Law, legge base, prevede la possibilità che i residenti possano eleggere il loro leader nel 2007 e i parlamentari nel 2008. Ma all'inizio di questo mese, il Comitato permanente ha deciso che Pechino deve dare approvazione preventiva a qualsiasi cambiamento politico.

FIAT/ MELFI

Il blocco dell'area industriale di Melfi effettuato da Fiom, Cobas ed Ugl oggi colpisce, dopo Mirafiori, Termini Imerese, la Sevel Val di Sagro e Termoli, anche lo stabilimento dell'Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco. Anche nell'impianto napoletano, infatti, le scorte di componenti provenienti dalle aziende dell'indotto di Melfi si sono ormai esaurite e stamamattina la Fiat Auto deve fermare le linee che producono le Alfa 147, 156 e GT. Sempre stamattina a Mirafiori rientrano da 2 settimane di cassa integrazione gli operai dei turni addetti alla costruzione della Lancia Lybra e delle Lancia Thesis e Alfa Romeo 166 e a Cassino, sempre da 2 settimande di cig, quelli della Stilo. La ripresa del lavoro, però, potrebbe essere di breve durata poichè anche alcune parti di questi modelli nascono a Melfi. Una volta utilizzati i materiali presenti nei magazzini, quindi, la Fiat potrebbe essere costretta a dichiararre il 'senza lavoro' anche per questi operai.

La Fiom ha proclamato quattro ore di sciopero mercoledi' 28 aprile per tutto il settore come protesta per quanto sta avvenendo a Melfi. Lo sciopero di domani di quattro ore alla Fiat e alle aziende dell' indotto automobilistico e' stato revocato. In Basilicata mercoledi' lo sciopero sara' di otto ore e riguardera' tutte le categorie ad eccezione di quelle vincolate alla legge sul preavviso del diritto di sciopero.