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E' iniziato con il primo turno delle 5,30 lo sciopero di 12 ore di tutti i dipendenti del Gruppo Alitalia.
Tutti i voli Alitalia, all'aeroporto milanese di Linate, risultano annullati secondo quanto riportato dai

terminali, per lo sciopero dei dipendenti della compagnia di bandiera.
I piloti aderiscono alla mobilitazione dei dipendenti del Gruppo Alitalia iniziata oggi alle ore 06.00 e che

si concludera' alle ore 18.00. L'eccessiva rigidità di Alitalia nella gestione della trattativa sul piano

industriale 2004-2006, spiegano le organizzazioni dei piloti in una nota, non ha permesso di raggiungere alcun

accordo. Le ipotesi di piano proposte dall' azienda sono inaccettabili. Manca il mandato dell'azionista al

management e la trasparenza dell' azione del vertice aziendale. La missione del vettore non rispecchia il

mandato ufficiale del governo, vi è una forte regionalizzazione e sono tuttora presenti gli esuberi, ora anche

tra i naviganti. I piloti, nel ribadire la propria disponibilità, già comunicata all' azienda, a fornire

maggiore produttività e flessibilità per supportare il futuro di Alitalia, chiedono l' intervento del Governo

perche' garantisca i Requisiti di Sistema necessari all' intero comparto del trasporto aereo e si faccia

garante dell' operato del management aziendale oggi offuscato da troppe ombre.
A Roma Fiumicino, sono in totale 507 i voli cancellati oggi da Alitalia fino alle ore 18 sull'intera rete. Ne

da' notizia la stessa compagnia, che peraltro ipotizza che nell'intera giornata il numero possa salire fino a

circa 600.
 La commisisone di Garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici ha deciso di aprire un procedimento di

valutazione per gli scioperi di ieri e di oggi del personale Alitalia, poiché "l'astensione dal lavoro non e'

stata preceduta dal preavviso ed e' stata caratterizzata dalla mancata effettuazione delle prestazioni

indispensabili previste dalla disciplina vigente" e ha invitato le organizzazioni sindacali ad astenersi da

altre proclamazioni per il tempo necessario a consentire l'ulteriore svolgimento delle trattative. La protesta

- minaccia Antonio Martone, ex magistrato esperto di diritto del lavoro e presidente della commissione di

garanzia per lo sciopero, oltre a danneggiare l'azienda, viola i diritti degli utenti laddove non si rispettano

le regole, che sono: un preavviso di almeno dieci giorni e poi assicurare i servizi minimi con il rispetto di

alcune fasce orarie''.
E' iniziato con il primo turno delle 5,30 lo sciopero di 12 ore di tutti i dipendenti del Gruppo Alitalia. Tutti i voli Alitalia, all'aeroporto milanese di Linate, risultano annullati secondo quanto riportato dai terminali, per lo sciopero dei dipendenti della compagnia di bandiera. I piloti aderiscono alla mobilitazione dei dipendenti del Gruppo Alitalia iniziata oggi alle ore 06.00 e che si concludera' alle ore 18.00. L'eccessiva rigidità di Alitalia nella gestione della trattativa sul piano industriale 2004-2006, spiegano le organizzazioni dei piloti in una nota, non ha permesso di raggiungere alcun accordo. Le ipotesi di piano proposte dall' azienda sono inaccettabili. Manca il mandato dell'azionista al management e la trasparenza dell' azione del vertice aziendale. La missione del vettore non rispecchia il mandato ufficiale del governo, vi è una forte regionalizzazione e sono tuttora presenti gli esuberi, ora anche tra i naviganti. I piloti, nel ribadire la propria disponibilità, già comunicata all' azienda, a fornire maggiore produttività e flessibilità per supportare il futuro di Alitalia, chiedono l' intervento del Governo perche' garantisca i Requisiti di Sistema necessari all' intero comparto del trasporto aereo e si faccia garante dell' operato del management aziendale oggi offuscato da troppe ombre. A Roma Fiumicino, sono in totale 507 i voli cancellati oggi da Alitalia fino alle ore 18 sull'intera rete. Ne da' notizia la stessa compagnia, che peraltro ipotizza che nell'intera giornata il numero possa salire fino a circa 600.
La commisisone di Garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici ha deciso di aprire un procedimento di valutazione per gli scioperi di ieri e di oggi del personale Alitalia, poiché "l'astensione dal lavoro non e' stata preceduta dal preavviso ed e' stata caratterizzata dalla mancata effettuazione delle prestazioni indispensabili previste dalla disciplina vigente" e ha invitato le organizzazioni sindacali ad astenersi da altre proclamazioni per il tempo necessario a consentire l'ulteriore svolgimento delle trattative. La protesta - minaccia Antonio Martone, ex magistrato esperto di diritto del lavoro e presidente della commissione di garanzia per lo sciopero, oltre a danneggiare l'azienda, viola i diritti degli utenti laddove non si rispettano le regole, che sono: un preavviso di almeno dieci giorni e poi assicurare i servizi minimi con il rispetto di alcune fasce orarie''.
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Anche oggi nessun lavoratore si e' presentato al turno della mattina nello stabilimento della FIAT di Melfi

(Potenza) e in quello delle 28 aziende dell' indotto.
Terminata l'assemblea dei lavoratori con le parti sindacali ascoltiamo come e andata.
RINALDINI, "DA ASSEMBLEA UNITA' IMPORTANTE. E' stata una assemblea impegnativa - ha aggiunto Rinaldini -, un'

assemblea che corrisponde al livello del disagio sociale di questi lavoratori. E' chiaro - ha continuato - che

questi lavoratori per come sono stati trattati non si fidano piu' di nulla e hanno la totale sfiducia nei
Anche oggi nessun lavoratore si e' presentato al turno della mattina nello stabilimento della FIAT di Melfi (Potenza) e in quello delle 28 aziende dell' indotto. Terminata l'assemblea dei lavoratori con le parti sindacali ascoltiamo come e andata. RINALDINI, "DA ASSEMBLEA UNITA' IMPORTANTE. E' stata una assemblea impegnativa - ha aggiunto Rinaldini -, un'
assemblea che corrisponde al livello del disagio sociale di questi lavoratori. E' chiaro - ha continuato - che questi lavoratori per come sono stati trattati non si fidano piu' di nulla e hanno la totale sfiducia nei
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Riguardo al possibile esito della trattativa, Rinaldini ha detto che ''qualsiasi accordo verra' sottoposto al

voto dei lavoratori. Questa - ha concluso - e' una condizione imprescindibile''.

FIAt: AZIENDA-SINDACATI,TRATTATIVA DOVREBBE PARTIRE ALLE 17
Appuntamento a Roma nel pomeriggio Roma, 29 apr
. (Apcom) - La sospensione dei blocchi davanti allo stabilimento

di Melfi apre la strada all'avvio delle trattative. L'incontro (condizionato alla rimozione dei presidi)

fissato ieri tra la Fiat e i sindacati dei metalmeccanici, alla presenza dei delegati delle Rsu lucane, è

confermato per il pomeriggio di oggi a Roma, riferisce Bruno Vitali della Fim-Cisl. Con un leggero slittamento

nell'orario: non alle 15,30 ma alle 17, per consentire l'arrivo della delegazione Fiom da Melfi. Ate 29-APR-04

13:01 NNNN
Riguardo al possibile esito della trattativa, Rinaldini ha detto che ''qualsiasi accordo verra' sottoposto al voto dei lavoratori. Questa - ha concluso - e' una condizione imprescindibile''.
FIAt: AZIENDA-SINDACATI,TRATTATIVA DOVREBBE PARTIRE ALLE 17 a Roma. La sospensione dei blocchi davanti allo stabilimento di Melfi apre la strada all'avvio delle trattative. L'incontro (condizionato alla rimozione dei presidi)
fissato ieri tra la Fiat e i sindacati dei metalmeccanici, alla presenza dei delegati delle Rsu lucane, è confermato per il pomeriggio di oggi a Roma, riferisce Bruno Vitali della Fim-Cisl. Con un leggero slittamento nell'orario: non alle 15,30 ma alle 17, per consentire l'arrivo della delegazione Fiom da Melfi. Ate 29-APR-04
Line 106: Line 41:
Le truppe che assediano Falluja hanno iniziato a ritirarsi dai punti chiave della citta' sotto il loro

controllo, ha reso noto il comandante della polizia locale.
Il capo della polizia di Falluja, Sabar al Janabi, ha affermato che i colloqui tra le forze Usa ed ex ufficiali

dell'esercito iracheno hanno portato ad un accordo per il ritiro dei marines, che sara' completato domani.
Secondo quanto ha affermato Janabi, le forze Usa sembrano aver rinunciato alla proposta di effettuare in citta'

pattuglie congiunte tra militari americani e polizia irachena.
Le truppe che assediano Falluja hanno iniziato a ritirarsi dai punti chiave della citta' sotto il loro controllo, ha reso noto il comandante della polizia locale. Il capo della polizia di Falluja, Sabar al Janabi, ha affermato che i colloqui tra le forze Usa ed ex ufficiali dell'esercito iracheno hanno portato ad un accordo per il ritiro dei marines, che sara' completato domani. Secondo quanto ha affermato Janabi, le forze Usa sembrano aver rinunciato alla proposta di effettuare in citta' pattuglie congiunte tra militari americani e polizia irachena.
Line 119: Line 46:
Otto soldati statunitensi sono rimasti uccisi e quattro feriti da un'autobomba vicino Mahmudiyah, a sud di

Baghdad. Lo ha reso noto un portavoce militare. Un iracheno e' morto e alcuni militari americani sono rimasti

feriti in un attentato contro una pattuglia statunitense a nord di Baghdad. Ne hanno dato notizia fonti della

polizia irachena secondo cui l'attacco e' avvenuto a Baquba, 65 chilometri a nord della capitale. Dall'inizio

della guerra in Iraq, secondo il Pentagono, sono morte 724 persone delle forze Usa, 523 delle quali in

combattimento. La coalizione ha perso in tutto 826 persone. Non è stato ancora fornito un bilancio dei

sanguinosi combattimenti in corso a Falluja.
Otto soldati statunitensi sono rimasti uccisi e quattro feriti da un'autobomba vicino Mahmudiyah, a sud di Baghdad. Lo ha reso noto un portavoce militare. Un iracheno e' morto e alcuni militari americani sono rimasti feriti in un attentato contro una pattuglia statunitense a nord di Baghdad. Ne hanno dato notizia fonti della polizia irachena secondo cui l'attacco e' avvenuto a Baquba, 65 chilometri a nord della capitale. Dall'inizio della guerra in Iraq, secondo il Pentagono, sono morte 724 persone delle forze Usa, 523 delle quali in combattimento. La coalizione ha perso in tutto 826 persone. Non è stato ancora fornito un bilancio dei sanguinosi combattimenti in corso a Falluja.
Line 136: Line 51:
L'approvazione dell'operato del presidente Bush e' al 46 per cento, e scende al 41 per quanto riguarda la

questione irachena ed al 40 per la politica estera in generale. ''Sono i mimini storici di gradimento della sua

presidenza'' sottolineano gli analisti, ricordando il sostegno da record che Bush ha registrato per molti mesi

dopo l'11 settembre, oltre il 70 per cento, e che un anno fa, dopo la caduta di Saddam Hussein, il 67 per cento

degli americani approvava l'operato di Bush. Sul nuovo calo di Bush nei sondaggi sembrano avere avuto

un'influenza netta la ripresa in larga scala dei combattimenti in Iraq che ha fatto registrate oltre 115 caduti

tra i soldati americani nel solo mese di aprile. Dall'inizio di marzo ad oggi, infatti, il presidente ha perso

cinque punti nei sondaggi. Anche sul fronte della credibilita', dopo le recenti polemiche sulla mancata

prevenzione anti-terroristica attuata dall'amministrazione Bush e sulle armi di distruzione di massa, il

presidente ha perso terreno: ora il 56 per cento degli americani ritiene che ''in generale dica la verita', ma

ancora nasconda qualcosa'' riguardo all'Iraq. Inoltre, per il 58 per cento le perdite di vite di cittadini

americani in Iraq non sono giustificate dai risultati conseguiti con l'intervento militare: un mese fa la

pensava cosi' il 54 per cento; di opposto avviso il 33 per cento, in palese calo rispetto al 37 per cento di

marzo. Non sono poi piu' del 32 per cento degli interpellati coloro i quali pensano tuttora che l'Iraq di

Saddam costituisse una minaccia tale da richiedere una tempestiva azione sul piano militare.
L'approvazione dell'operato del presidente Bush e' al 46 per cento, e scende al 41 per quanto riguarda la questione irachena ed al 40 per la politica estera in generale. ''Sono i mimini storici di gradimento della sua presidenza'' sottolineano gli analisti, ricordando il sostegno da record che Bush ha registrato per molti mesi dopo l'11 settembre, oltre il 70 per cento, e che un anno fa, dopo la caduta di Saddam Hussein, il 67 per cento degli americani approvava l'operato di Bush. Sul nuovo calo di Bush nei sondaggi sembrano avere avuto un'influenza netta la ripresa in larga scala dei combattimenti in Iraq che ha fatto registrate oltre 115 caduti tra i soldati americani nel solo mese di aprile. Dall'inizio di marzo ad oggi, infatti, il presidente ha perso cinque punti nei sondaggi. Anche sul fronte della credibilita', dopo le recenti polemiche sulla mancata prevenzione anti-terroristica attuata dall'amministrazione Bush e sulle armi di distruzione di massa, il presidente ha perso terreno: ora il 56 per cento degli americani ritiene che ''in generale dica la verita', ma ancora nasconda qualcosa'' riguardo all'Iraq. Inoltre, per il 58 per cento le perdite di vite di cittadini americani in Iraq non sono giustificate dai risultati conseguiti con l'intervento militare: un mese fa la pensava cosi' il 54 per cento; di opposto avviso il 33 per cento, in palese calo rispetto al 37 per cento di marzo. Non sono poi piu' del 32 per cento degli interpellati coloro i quali pensano tuttora che l'Iraq di Saddam costituisse una minaccia tale da richiedere una tempestiva azione sul piano militare.
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Il generale Janis Karpinski, una donna, e' stata sospesa dalle sue funzioni alla fine del mese di gennaio dopo

che sei soldati americani sono stati accusati di naltrattare prigionieri nel carcere di Abu Ghraib, ha detto il

responsabile che ha chiesto l'anonimato. Karpinski e sei altri ufficiali sono oggetto di un'inchiesta

amministrativa. Ieri sera la tv americana Cbs ha diffuso foto in cui si vedono soldati americani che

maltrattano prigionieri iracheni a Abu Ghraib, dicendo che un'inchiesta delle forze armate aveva rivelato che

si tratta di una pratica diffusa. Le foto sono state scoperte qualche settimana fa dall'esercito Usa.
Il generale Janis Karpinski, una donna, e' stata sospesa dalle sue funzioni alla fine del mese di gennaio dopo  che sei soldati americani sono stati accusati di naltrattare prigionieri nel carcere di Abu Ghraib, ha detto il responsabile che ha chiesto l'anonimato. Karpinski e sei altri ufficiali sono oggetto di un'inchiesta amministrativa. Ieri sera la tv americana Cbs ha diffuso foto in cui si vedono soldati americani che maltrattano prigionieri iracheni a Abu Ghraib, dicendo che un'inchiesta delle forze armate aveva rivelato che si tratta di una pratica diffusa. Le foto sono state scoperte qualche settimana fa dall'esercito Usa.
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Il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, accompagnato dal ministro della Difesa José Bono, presiederà

nella base militare di Botoa lo scioglimento della "Brigada Plus Ultra", il contingente spagnolo ritirato

dall'Iraq i cui ultimi effettivi sono stati rimpatriati ieri. La cerimonia, come riporta il quotidiano spagnolo

El Mundo, è iniziata con un discorso del comandante della Brigata, generale Fulgencio Coll, e del Ministro

della Difesa, il quale ha ricordato i caduti spagnoli in Iraq. La brigata era composta da 1.300 effettivi ed

era stata dispiegata lo scorso dicembre nelle zone di Najaf e Diwaniya, dove aveva portato a termine compiti di

sicurezza ed umanitari. Attualmente rimangono in Iraq gli uomini della Legion che dovranno portare a termine le

operazioni di sgombero, entro il 27 maggio. Mgi 29-APR-04 12:40 NNNN
Il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, accompagnato dal ministro della Difesa José Bono, presiederà nella base militare di Botoa lo scioglimento della "Brigada Plus Ultra", il contingente spagnolo ritirato dall'Iraq i cui ultimi effettivi sono stati rimpatriati ieri. La cerimonia, come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo, è iniziata con un discorso del comandante della Brigata, generale Fulgencio Coll, e del Ministro della Difesa, il quale ha ricordato i caduti spagnoli in Iraq. La brigata era composta da 1.300 effettivi ed era stata dispiegata lo scorso dicembre nelle zone di Najaf e Diwaniya, dove aveva portato a termine compiti di sicurezza ed umanitari. Attualmente rimangono in Iraq gli uomini della Legion che dovranno portare a termine le operazioni di sgombero, entro il 27 maggio.
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La Thailandia ha inviato truppe di rinforzo nel sud del Paese dove ieri sono morte oltre un centinaio di

persone in scontri tra polizia e bande di giovani che, armati di machete e armi da fuoco, hanno preso d’assalto

una decina di postazioni delle forze di sicurezza nelle provincie di Yala, Pattani e Songkhla. "Le truppe

devono essere in stato di massima allerta e ben preparate per un’eventuale seconda o terza ondata di attacchi"

ha detto il ministro della difesa tailandese Chettha Thanajaro. I vertici militari hanno attribuito la

carneficina di ieri a una nuova campagna degli estremisti islamici, mentre il primo ministro tailandese Thaksin

Shinawatra continua a sostenere che si tratta di gang criminali finanziate da trafficanti di droga, politici

corrotti e separatisti. Mentre tuttora si discute sulla paternità delle violenze, iniziate il 4 gennaio scorso

nel sud musulmano e proseguite fino ad oggi con un bilancio di centinaia di vittime, alcuni familiari dei

deceduti e gruppi per i diritti umani hanno criticato i metodi brutali usati ieri dagli agenti. In particolare

si contesta l’intervento nella moschea Kreu-Sae di Pattani, dove sono rimaste uccise 32 persone. Il governo

sostiene che tutti i morti erano estremisti, mentre il predicatore islamico Vithaya Visetrat afferma che molti

erano abitanti locali recatisi nel luogo sacro per pregare e lì rimasti intrappolati quando un piccolo gruppo

di militanti vi ha fatto irruzione in cerca di rifugio.
La Thailandia ha inviato truppe di rinforzo nel sud del Paese dove ieri sono morte oltre un centinaio di persone in scontri tra polizia e bande di giovani che, armati di machete e armi da fuoco, hanno preso d’assalto una decina di postazioni delle forze di sicurezza nelle provincie di Yala, Pattani e Songkhla. "Le truppe devono essere in stato di massima allerta e ben preparate per un’eventuale seconda o terza ondata di attacchi" ha detto il ministro della difesa tailandese Chettha Thanajaro. I vertici militari hanno attribuito la carneficina di ieri a una nuova campagna degli estremisti islamici, mentre il primo ministro tailandese Thaksin Shinawatra continua a sostenere che si tratta di gang criminali finanziate da trafficanti di droga, politici corrotti e separatisti. Mentre tuttora si discute sulla paternità delle violenze, iniziate il 4 gennaio scorso nel sud musulmano e proseguite fino ad oggi con un bilancio di centinaia di vittime, alcuni familiari dei deceduti e gruppi per i diritti umani hanno criticato i metodi brutali usati ieri dagli agenti. In particolare si contesta l’intervento nella moschea Kreu-Sae di Pattani, dove sono rimaste uccise 32 persone. Il governo sostiene che tutti i morti erano estremisti, mentre il predicatore islamico Vithaya Visetrat afferma che molti erano abitanti locali recatisi nel luogo sacro per pregare e lì rimasti intrappolati quando un piccolo gruppo di militanti vi ha fatto irruzione in cerca di rifugio.
Line 236: Line 71:
Il Tribunale di Diritt Umani di Strasburgo ha rifiutato il ricorso che la Cordinadora de Itliz aveva presentato

contro la modificazione legale fatta dal Parlamento di Nafarroa che da apoggio al proggetto della diga, dopo

che è stato dichiarato ilegale dall'audiencia Nacional nel 1995.
Il Tribunale di Diritt Umani di Strasburgo ha rifiutato il ricorso che la Cordinadora de Itliz aveva presentato contro la modificazione legale fatta dal Parlamento di Nafarroa che da apoggio al proggetto della diga, dopo che è stato dichiarato ilegale dall'audiencia Nacional nel 1995.
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Un migliaio di persone, in gran parte venditori ambulanti, è sceso in piazza a Chiclayo, capoluogo della

provincia settentrionale peruviana di Lambayeque, per protestare contro il sindaco Arturo Castillo che intende

privatizzare il principale mercato della città: lo hanno riferito fonti della polizia locale, precisando che i

dimostranti sono stati dispersi dopo violenti scontri con le forze dell’ordine, conclusi con un bilancio ancora

incerto. I manifestanti, che accusano il primo cittadino di volersi intascare i soldi dei contribuenti, hanno

minacciato di attaccare nelle prossime ore la sede del municipio. La vicenda di Chiclayo giunge a tre giorni di

distanza dal clamoroso linciaggio di Cirilo Robles Callomaman, sindaco di Ilave, da parte di migliaia di

cittadini inferociti che gli imputavano casi di malversazione di fondi pubblici, corruzione e nepotismo. Il

ministro degli Interni Fernando Rospigliosi ha riferito che al momento risultano ancora disperse almeno 13

persone, tra cui alcuni consiglieri comunali, nonostante la polizia abbia riportato la situazione sotto

controllo. Rospigliosi ha anche reso noto che, a causa dell’alta tensione che già da settimane regnava a Ilave,

cittadina popolata per lo più da indios aymara, nei pressi del lago Titicaca, il sindaco era stato avvertito di

restare fuori dal centro abitato. “Noi aymara siamo intelligenti, abbiamo scioperato pacificamente, ma il

problema è che il nostro sindaco ha cercato di scappare, si è preso gioco di noi. Così siamo arrivati a questo

caos, a questa terra di nessuno” ha detto a una radio locale un abitante di Ilave, rimasto anonimo. Sta di

fatto che la vicenda appare tutt’altro che conclusa e rischia di estendersi ad altri centri della regione,

appartenente al dipartimento di Puno, uno dei più poveri del Paese andino.
Un migliaio di persone, in gran parte venditori ambulanti, è sceso in piazza a Chiclayo, capoluogo della provincia settentrionale peruviana di Lambayeque, per protestare contro il sindaco Arturo Castillo che intende privatizzare il principale mercato della città: lo hanno riferito fonti della polizia locale, precisando che i dimostranti sono stati dispersi dopo violenti scontri con le forze dell’ordine, conclusi con un bilancio ancora incerto. I manifestanti, che accusano il primo cittadino di volersi intascare i soldi dei contribuenti, hanno minacciato di attaccare nelle prossime ore la sede del municipio. La vicenda di Chiclayo giunge a tre giorni di distanza dal clamoroso linciaggio di Cirilo Robles Callomaman, sindaco di Ilave, da parte di migliaia di cittadini inferociti che gli imputavano casi di malversazione di fondi pubblici, corruzione e nepotismo. Il ministro degli Interni Fernando Rospigliosi ha riferito che al momento risultano ancora disperse almeno 13 persone, tra cui alcuni consiglieri comunali, nonostante la polizia abbia riportato la situazione sotto controllo. Rospigliosi ha anche reso noto che, a causa dell’alta tensione che già da settimane regnava a Ilave, cittadina popolata per lo più da indios aymara, nei pressi del lago Titicaca, il sindaco era stato avvertito di restare fuori dal centro abitato. “Noi aymara siamo intelligenti, abbiamo scioperato pacificamente, ma il problema è che il nostro sindaco ha cercato di scappare, si è preso gioco di noi. Così siamo arrivati a questo caos, a questa terra di nessuno” ha detto a una radio locale un abitante di Ilave, rimasto anonimo. Sta di fatto che la vicenda appare tutt’altro che conclusa e rischia di estendersi ad altri centri della regione, appartenente al dipartimento di Puno, uno dei più poveri del Paese andino.

g.r. 19.30

ALITALIA: paralisi totale / FIAT: MELFI; DESERTO TURNO MATTINA (audio) / IRAQ: I MARINES INIZIANO IL RITIRO DA FALLUJA / IRAQ: AUTOBOMBA UCCIDE 8 MILITARI USA, 4 I FERITI / Stati Uniti: Popolazione sempre più contraria alla guerra / IRAQ: DETENUTI MALTRATTATI,GENERALE USA SOTTO INTERROGATORIO / Spagna: ZAPATERO A CERIMONIA SCIOGLIMENTO BRIGATA PLUS ULTRA / Tahilandia: VIOLENZE NEL SUD, ESERCITO INVIA RINFORZI / Strasburgo: respinto ricorso Itoiz / PERU: PROTESTA CONTRO SINDACO A CHICLAYO /

  • I T A L I A

ALITALIA: paralisi totale

E' iniziato con il primo turno delle 5,30 lo sciopero di 12 ore di tutti i dipendenti del Gruppo Alitalia. Tutti i voli Alitalia, all'aeroporto milanese di Linate, risultano annullati secondo quanto riportato dai terminali, per lo sciopero dei dipendenti della compagnia di bandiera. I piloti aderiscono alla mobilitazione dei dipendenti del Gruppo Alitalia iniziata oggi alle ore 06.00 e che si concludera' alle ore 18.00. L'eccessiva rigidità di Alitalia nella gestione della trattativa sul piano industriale 2004-2006, spiegano le organizzazioni dei piloti in una nota, non ha permesso di raggiungere alcun accordo. Le ipotesi di piano proposte dall' azienda sono inaccettabili. Manca il mandato dell'azionista al management e la trasparenza dell' azione del vertice aziendale. La missione del vettore non rispecchia il mandato ufficiale del governo, vi è una forte regionalizzazione e sono tuttora presenti gli esuberi, ora anche tra i naviganti. I piloti, nel ribadire la propria disponibilità, già comunicata all' azienda, a fornire maggiore produttività e flessibilità per supportare il futuro di Alitalia, chiedono l' intervento del Governo perche' garantisca i Requisiti di Sistema necessari all' intero comparto del trasporto aereo e si faccia garante dell' operato del management aziendale oggi offuscato da troppe ombre. A Roma Fiumicino, sono in totale 507 i voli cancellati oggi da Alitalia fino alle ore 18 sull'intera rete. Ne da' notizia la stessa compagnia, che peraltro ipotizza che nell'intera giornata il numero possa salire fino a circa 600. La commisisone di Garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici ha deciso di aprire un procedimento di valutazione per gli scioperi di ieri e di oggi del personale Alitalia, poiché "l'astensione dal lavoro non e' stata preceduta dal preavviso ed e' stata caratterizzata dalla mancata effettuazione delle prestazioni indispensabili previste dalla disciplina vigente" e ha invitato le organizzazioni sindacali ad astenersi da altre proclamazioni per il tempo necessario a consentire l'ulteriore svolgimento delle trattative. La protesta - minaccia Antonio Martone, ex magistrato esperto di diritto del lavoro e presidente della commissione di garanzia per lo sciopero, oltre a danneggiare l'azienda, viola i diritti degli utenti laddove non si rispettano le regole, che sono: un preavviso di almeno dieci giorni e poi assicurare i servizi minimi con il rispetto di alcune fasce orarie.

FIAT: MELFI; DESERTO TURNO MATTINA (audio)

Anche oggi nessun lavoratore si e' presentato al turno della mattina nello stabilimento della FIAT di Melfi (Potenza) e in quello delle 28 aziende dell' indotto. Terminata l'assemblea dei lavoratori con le parti sindacali ascoltiamo come e andata. RINALDINI, "DA ASSEMBLEA UNITA' IMPORTANTE. E' stata una assemblea impegnativa - ha aggiunto Rinaldini -, un' assemblea che corrisponde al livello del disagio sociale di questi lavoratori. E' chiaro - ha continuato - che questi lavoratori per come sono stati trattati non si fidano piu' di nulla e hanno la totale sfiducia nei confronti della Fiat. Il passaggio a forme di lotta diverse e' quindi un passaggio difficile e complicato. Riguardo al possibile esito della trattativa, Rinaldini ha detto che qualsiasi accordo verra' sottoposto al voto dei lavoratori. Questa - ha concluso - e' una condizione imprescindibile. FIAt: AZIENDA-SINDACATI,TRATTATIVA DOVREBBE PARTIRE ALLE 17 a Roma. La sospensione dei blocchi davanti allo stabilimento di Melfi apre la strada all'avvio delle trattative. L'incontro (condizionato alla rimozione dei presidi) fissato ieri tra la Fiat e i sindacati dei metalmeccanici, alla presenza dei delegati delle Rsu lucane, è confermato per il pomeriggio di oggi a Roma, riferisce Bruno Vitali della Fim-Cisl. Con un leggero slittamento nell'orario: non alle 15,30 ma alle 17, per consentire l'arrivo della delegazione Fiom da Melfi. Ate 29-APR-04

  • M O N D O

IRAQ: I MARINES INIZIANO IL RITIRO DA FALLUJA

Le truppe che assediano Falluja hanno iniziato a ritirarsi dai punti chiave della citta' sotto il loro controllo, ha reso noto il comandante della polizia locale. Il capo della polizia di Falluja, Sabar al Janabi, ha affermato che i colloqui tra le forze Usa ed ex ufficiali dell'esercito iracheno hanno portato ad un accordo per il ritiro dei marines, che sara' completato domani. Secondo quanto ha affermato Janabi, le forze Usa sembrano aver rinunciato alla proposta di effettuare in citta' pattuglie congiunte tra militari americani e polizia irachena.

IRAQ: AUTOBOMBA UCCIDE 8 MILITARI USA, 4 I FERITI

Otto soldati statunitensi sono rimasti uccisi e quattro feriti da un'autobomba vicino Mahmudiyah, a sud di Baghdad. Lo ha reso noto un portavoce militare. Un iracheno e' morto e alcuni militari americani sono rimasti feriti in un attentato contro una pattuglia statunitense a nord di Baghdad. Ne hanno dato notizia fonti della polizia irachena secondo cui l'attacco e' avvenuto a Baquba, 65 chilometri a nord della capitale. Dall'inizio della guerra in Iraq, secondo il Pentagono, sono morte 724 persone delle forze Usa, 523 delle quali in combattimento. La coalizione ha perso in tutto 826 persone. Non è stato ancora fornito un bilancio dei sanguinosi combattimenti in corso a Falluja.

Stati Uniti: Popolazione sempre più contraria alla guerra, Bush al minimo storico

L'approvazione dell'operato del presidente Bush e' al 46 per cento, e scende al 41 per quanto riguarda la questione irachena ed al 40 per la politica estera in generale. Sono i mimini storici di gradimento della sua presidenza sottolineano gli analisti, ricordando il sostegno da record che Bush ha registrato per molti mesi dopo l'11 settembre, oltre il 70 per cento, e che un anno fa, dopo la caduta di Saddam Hussein, il 67 per cento degli americani approvava l'operato di Bush. Sul nuovo calo di Bush nei sondaggi sembrano avere avuto un'influenza netta la ripresa in larga scala dei combattimenti in Iraq che ha fatto registrate oltre 115 caduti tra i soldati americani nel solo mese di aprile. Dall'inizio di marzo ad oggi, infatti, il presidente ha perso cinque punti nei sondaggi. Anche sul fronte della credibilita', dopo le recenti polemiche sulla mancata prevenzione anti-terroristica attuata dall'amministrazione Bush e sulle armi di distruzione di massa, il presidente ha perso terreno: ora il 56 per cento degli americani ritiene che in generale dica la verita', ma ancora nasconda qualcosa riguardo all'Iraq. Inoltre, per il 58 per cento le perdite di vite di cittadini americani in Iraq non sono giustificate dai risultati conseguiti con l'intervento militare: un mese fa la pensava cosi' il 54 per cento; di opposto avviso il 33 per cento, in palese calo rispetto al 37 per cento di marzo. Non sono poi piu' del 32 per cento degli interpellati coloro i quali pensano tuttora che l'Iraq di Saddam costituisse una minaccia tale da richiedere una tempestiva azione sul piano militare.

IRAQ: DETENUTI MALTRATTATI,GENERALE USA SOTTO INTERROGATORIO

Il generale Janis Karpinski, una donna, e' stata sospesa dalle sue funzioni alla fine del mese di gennaio dopo che sei soldati americani sono stati accusati di naltrattare prigionieri nel carcere di Abu Ghraib, ha detto il responsabile che ha chiesto l'anonimato. Karpinski e sei altri ufficiali sono oggetto di un'inchiesta amministrativa. Ieri sera la tv americana Cbs ha diffuso foto in cui si vedono soldati americani che maltrattano prigionieri iracheni a Abu Ghraib, dicendo che un'inchiesta delle forze armate aveva rivelato che si tratta di una pratica diffusa. Le foto sono state scoperte qualche settimana fa dall'esercito Usa.

Spagna: ZAPATERO A CERIMONIA SCIOGLIMENTO BRIGATA PLUS ULTRA

Il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, accompagnato dal ministro della Difesa José Bono, presiederà nella base militare di Botoa lo scioglimento della "Brigada Plus Ultra", il contingente spagnolo ritirato dall'Iraq i cui ultimi effettivi sono stati rimpatriati ieri. La cerimonia, come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo, è iniziata con un discorso del comandante della Brigata, generale Fulgencio Coll, e del Ministro della Difesa, il quale ha ricordato i caduti spagnoli in Iraq. La brigata era composta da 1.300 effettivi ed era stata dispiegata lo scorso dicembre nelle zone di Najaf e Diwaniya, dove aveva portato a termine compiti di sicurezza ed umanitari. Attualmente rimangono in Iraq gli uomini della Legion che dovranno portare a termine le operazioni di sgombero, entro il 27 maggio.

Tahilandia: VIOLENZE NEL SUD, ESERCITO INVIA RINFORZI

La Thailandia ha inviato truppe di rinforzo nel sud del Paese dove ieri sono morte oltre un centinaio di persone in scontri tra polizia e bande di giovani che, armati di machete e armi da fuoco, hanno preso d’assalto una decina di postazioni delle forze di sicurezza nelle provincie di Yala, Pattani e Songkhla. "Le truppe devono essere in stato di massima allerta e ben preparate per un’eventuale seconda o terza ondata di attacchi" ha detto il ministro della difesa tailandese Chettha Thanajaro. I vertici militari hanno attribuito la carneficina di ieri a una nuova campagna degli estremisti islamici, mentre il primo ministro tailandese Thaksin Shinawatra continua a sostenere che si tratta di gang criminali finanziate da trafficanti di droga, politici corrotti e separatisti. Mentre tuttora si discute sulla paternità delle violenze, iniziate il 4 gennaio scorso nel sud musulmano e proseguite fino ad oggi con un bilancio di centinaia di vittime, alcuni familiari dei deceduti e gruppi per i diritti umani hanno criticato i metodi brutali usati ieri dagli agenti. In particolare si contesta l’intervento nella moschea Kreu-Sae di Pattani, dove sono rimaste uccise 32 persone. Il governo sostiene che tutti i morti erano estremisti, mentre il predicatore islamico Vithaya Visetrat afferma che molti erano abitanti locali recatisi nel luogo sacro per pregare e lì rimasti intrappolati quando un piccolo gruppo di militanti vi ha fatto irruzione in cerca di rifugio.

Strasburgo: respinto ricorso Itoiz

Il Tribunale di Diritt Umani di Strasburgo ha rifiutato il ricorso che la Cordinadora de Itliz aveva presentato contro la modificazione legale fatta dal Parlamento di Nafarroa che da apoggio al proggetto della diga, dopo che è stato dichiarato ilegale dall'audiencia Nacional nel 1995.

PERU: PROTESTA CONTRO SINDACO A CHICLAYO

Un migliaio di persone, in gran parte venditori ambulanti, è sceso in piazza a Chiclayo, capoluogo della provincia settentrionale peruviana di Lambayeque, per protestare contro il sindaco Arturo Castillo che intende privatizzare il principale mercato della città: lo hanno riferito fonti della polizia locale, precisando che i dimostranti sono stati dispersi dopo violenti scontri con le forze dell’ordine, conclusi con un bilancio ancora incerto. I manifestanti, che accusano il primo cittadino di volersi intascare i soldi dei contribuenti, hanno minacciato di attaccare nelle prossime ore la sede del municipio. La vicenda di Chiclayo giunge a tre giorni di distanza dal clamoroso linciaggio di Cirilo Robles Callomaman, sindaco di Ilave, da parte di migliaia di cittadini inferociti che gli imputavano casi di malversazione di fondi pubblici, corruzione e nepotismo. Il ministro degli Interni Fernando Rospigliosi ha riferito che al momento risultano ancora disperse almeno 13 persone, tra cui alcuni consiglieri comunali, nonostante la polizia abbia riportato la situazione sotto controllo. Rospigliosi ha anche reso noto che, a causa dell’alta tensione che già da settimane regnava a Ilave, cittadina popolata per lo più da indios aymara, nei pressi del lago Titicaca, il sindaco era stato avvertito di restare fuori dal centro abitato. “Noi aymara siamo intelligenti, abbiamo scioperato pacificamente, ma il problema è che il nostro sindaco ha cercato di scappare, si è preso gioco di noi. Così siamo arrivati a questo caos, a questa terra di nessuno” ha detto a una radio locale un abitante di Ilave, rimasto anonimo. Sta di fatto che la vicenda appare tutt’altro che conclusa e rischia di estendersi ad altri centri della regione, appartenente al dipartimento di Puno, uno dei più poveri del Paese andino.

G.R. ore 13.00

  • ALITALIA:LINATE;TUTTI I VOLI ANNULLATI

E' iniziato con il primo turno delle 5,30 lo sciopero di 12 ore di tutti i dipendenti del Gruppo Alitalia. Tutti i voli Alitalia, all'aeroporto milanese di Linate, risultano annullati secondo quanto riportato dai terminali, per lo sciopero dei dipendenti della compagnia di bandiera. Senza tener conto delle rivendicazioni dei lavoratori martone dichiara: Oggi affronteremo la vicenda Alitalia e le eventuali sanzioni da applicare . La protesta - minaccia Antonio Martone, ex magistrato esperto di diritto del lavoro e presidente della commissione di garanzia per lo sciopero, oltre a danneggiare l'azienda, viola i diritti degli utenti laddove non si rispettano le regole, che sono: un preavviso di almeno dieci giorni e poi assicurare i servizi minimi con il rispetto di alcune fasce orarie.

  • I piloti dell' Anpac, Unione Piloti, Uil Piloti, aderiscono alla mobilitazione dei dipendenti del Gruppo Alitalia iniziata oggi alle ore 06.00 e che si concludera' alle ore 18.00. L'eccessiva rigidità di Alitalia nella gestione della trattativa sul piano industriale 2004-2006, spiegano le organizzazioni dei piloti in una nota, non ha permesso di raggiungere alcun accordo. Le ipotesi di piano proposte dall' azienda sono inaccettabili. Manca il mandato dell' azionista al management e la trasparenza dell' azione del vertice aziendale. La missione del vettore non rispecchia il mandato ufficiale del governo, vi è una forte regionalizzazione e sono tuttora presenti gli esuberi, ora anche tra i naviganti. I piloti, nel ribadire la propria disponibilità, già comunicata all' azienda, a fornire maggiore produttività e flessibilità per supportare il futuro di Alitalia, chiedono l' intervento del Governo perche' garantisca i Requisiti di Sistema necessari all' intero comparto del trasporto aereo e si faccia garante dell' operato del management aziendale oggi offuscato da troppe ombre. FIAT: MELFI; DESERTO TURNO MATTINA Anche oggi nessun lavoratore si e' presentato al turno della mattina nello stabilimento della FIAT di Melfi (Potenza) e in quello delle 28 aziende dell' indotto.

Terminata l'assemblea dei lavoratori con le parti sindacali ascoltiamo come e andata.

iraq

  • Un iracheno e' morto e alcuni militari americani sono rimasti feriti in un attentato contro una pattuglia statunitense a nord di Baghdad. Ne hanno dato notizia fonti della polizia irachena secondo cui l'attacco e' avvenuto a Baquba, 65 chilometri a nord della capitale.

Dall'inizio della guerra in Iraq, secondo il Pentagono, sono morte 724 persone delle forze Usa, 523 delle quali in combattimento. La coalizione ha perso in tutto 826 persone. Non è stato ancora fornito un bilancio dei sanguinosi combattimenti in corso a Falluja.

  • BUSH E SOSTEGNO A GUERRA AI MINIMI STORICI NEI SONDAGGI (2)= (Adnkronos) - L'approvazione dell'operato del presidente Bush e' al 46 per cento, e scende al 41 per quanto riguarda la questione irachena ed al 40 per la politica estera in generale. Sono i mimini storici di gradimento della sua presidenza sottolineano gli analisti, ricordando il sostegno da record che Bush ha registrato per molti mesi dopo l'11 settembre, oltre il 70 per cento, e che un anno fa, dopo la caduta di Saddam Hussein, il 67 per cento degli americani approvava l'operato di Bush. Sul nuovo calo di Bush nei sondaggi sembrano avere avuto un'influenza netta la ripresa in larga scala dei combattimenti in Iraq che ha fatto registrate oltre 115 caduti tra i soldati americani nel solo mese di aprile. Dall'inizio di marzo ad oggi, infatti, il presidente ha perso cinque punti nei sondaggi. Anche sul fronte della credibilita', dopo le recenti polemiche sulla mancata prevenzione anti-terroristica attuata dall'amministrazione Bush e sulle armi di distruzione di massa, il presidente ha perso terreno: ora il 56 per cento degli americani ritiene che in generale dica la verita', ma ancora nasconda qualcosa riguardo all'Iraq.

IRAQ: DETENUTI MALTRATTATI,GENERALE USA SOTTO INTERROGATORIO

  • - Il generale Janis Karpinski, una donna, e' stata sospesa dalle sue funzioni alla fine del mese di gennaio dopo che sei soldati americani sono stati accusati di naltrattare prigionieri nel carcere di Abu Ghraib, ha detto il responsabile che ha chiesto l'anonimato. Karpinski e sei altri ufficiali sono oggetto di un'inchiesta amministrativa. Ieri sera la tv americana Cbs ha diffuso foto in cui si vedono soldati americani che maltrattano prigionieri iracheni a Abu Ghraib, dicendo che un'inchiesta delle forze armate aveva rivelato che si tratta di una pratica diffusa. Le foto sono state scoperte qualche settimana fa dall'esercito Usa.

gror040429 (last edited 2008-06-26 10:01:23 by anonymous)