ciao bella, inizio col sommario delle notizie che già sono state trovate, mano mano in chat ti dico tutto. Bacioni

GR ORE 19.30

Sommario

Esteri

Irak, cronaca

Irak, torture

Palestina

cecenia, morte presidente, reazioni

Svizzera, marco camenish

Italia

Melfi (audio realizzato stamattina, da tagliare)

Scienze politiche (audio realizzato stamattina)

Cinisi, chiusura foruma antimafia (chiamare killerina)

G.R. 13,00

IRAQ

DIMEZZATO L'EXPORT DI PETROLIO PER SABOTAGGIO Sono state dimezzate dal sabotaggio dell'oleodotto che alimenta i terminal le esportazioni di greggio da Bassora, nel sud dell'Iraq. Lo hanno reso noto fonti del ministero iracheno per il Petrolio. I terminal di Bassora sono tra i piu' importanti in assoluto per l'economia del Paese, ma restano in gran parte bloccati in conseguenza dell'attacco dinamitardo contro la condotta, risalente a sabato; quest'ultima era stata fatta saltare con una carica esplosiva e stando a un un portavoce del Genio statunitense, Steve Wright, e' tuttora in fiamme. L'attentato e' avvenuto all'estremita' meridionale della penisola di Faw, non lontano da Bassora e dal porto di Umm Qasr, laddove l'Iraq ha il suo solo sbocco sul mare.

NUOVI SCONTRI A KUFA, 12 IRACHENI

Dodici iracheni sono stati uccisi durante la notte in scontri a Kufa fra forze americane e seguaci del predicatore sciita Muqtada al Sadr, secondo fonti mediche locali. Fra i morti quattro sono miliziani di al Sadr. Intanto testimoni riferiscono che forze americane stanno entrando in citta' dai tre principali punti d'ingresso, mentre elicotteri stanno sorvolando l'area. I soldati stanno istituendo posti di blocco. Nella vicina citta' santa sciita di Najaf, fonti della polizia riferiscono di colpi di mortaio e missili contro la sede del governatorato dove si trovano gli americani. Alcune centinaia di abitanti hanno intanto manifestato chiedendo che i miliziani di Al Sadr tornino a casa dalle loro famiglie e lascino il controllo alla polizia irachena. Elicotteri americani sorvolano l'abitato lanciando volantini che esortano la gente a non collaborare con il predicatore radicale. Un esponente del partito sciita Supremo Consiglio per la rivoluzione Islamica in Iraq (Sciiri), lo sceicco Sadreddine al-Qubanji, ha intanto affermato in una conferenza stampa diffusa da molte televisioni arabe che, in seguito ad un negoziato, la milizia di Al Sadr si ritirera' in settimana da Najaf.

SI COMBATTE A SADR CITY, SEDICI MILIZIANI UCCISI

Gli scontri erano iniziati intorno alla mezzanotte ora locale, le 22 di ieri in Italia, e in massima parte si sono protratti fino alle 4 del mattino, per poi concludersi. "Sono stati uccisi sedici elementi anti-iracheni", hanno riferito le fonti Usa. "La probabilita' che si tratti di combattenti della milizia di Sadr sono elevate". Nelle stesse ore aerei statunitensi avevano attaccato l'edificio di Sadr City nel quale erano ospitati gli uffici del giovane predicatore fondamentalista sciita. Lo hanno riferito testimoni oculari, secondo cui i velivoli hanno sganciato sulla palazzina a un unico piano almeno una bomba, radendola praticamente al suolo. In mattinata, a detta degli abitanti del quartiere, i carri armati Usa hanno completatao l'opera demolendo del tutto la costruzione. La notizia del raid non è stata confermata questa mattina dal comando militare Usa ma testimoni sul posto hanno potuto vedere il palazzo che ospitava gli uffici completamente in macerie. Tra le macerie si nota i resti di quello che sembrerebbe un missile Hellfire. Il comando militare Usa ha detto solo che ieri a Sadr City vi sono stati duri scontri con i miliziani di al Sadr e confermato la morte di "almeno 19 combattenti iracheni armati di razzi e lanciagranate".

BARNIER, NON MANDEREMO TRUPPE FRANCESI

La Francia non inviera' truppe in Iraq, anche se e' pronta a partecipare, sotto l'egida delle Nazioni Unite e con l'Unione Europea, alla ricostruzione economica e politica del Paese. Lo ha affermato il ministro degli Esteri francese, Michel Barnier, durante una conferenza stampa a Bruxelles, a margine di un incontro con il suo omologo belga Luis Michel e il premier Guy Verhofstadt, aggiungendo che e' da escludere la possibilita' che la Francia invii truppe in Iraq, questo e' chiaro.

PALESTINA

GERUSALEMME, UCCISO UN PALESTINESE Un giovane palestinese e' stato ucciso in circostanze controverse alle prime ore di oggi a Abu Dis, alla periferia di Gerusalemme est. Secondo fonti palestinesi Fadi Bachar, di 19 anni, e' stato ucciso dal fuoco di agenti della Polizia di Frontiera, che hanno reagito a una sassaiola. Un portavoce militare israeliano ha invece detto che il giovane e' stato investito da un'automobile palestinese che non si era fermata in tempo. Nella striscia di Gaza 13 case palestinesi sono state demolite dall' esercito lungo la strada che dal valico di Kissufim porta a un gruppo di insediamenti. Ieri cecchini palestinesi avevano sparato contro un gruppo di coloni che si erano raccolti sulla strada per ricordare l' uccisione, una settimana prima, di una colona e delle sue quattro figlie, colpite dal fuoco di due palestinesi.

ARAFAT POTREBBE TRASFERIRSI A GAZA

L' Egitto starebbe attivamente operando per ottenere il trasferimento a Gaza, dalla sua attuale sede a Ramallah, del presidente dell' Autorita' nazionale palestinese Yasser Arafat. Secondo quanto ha riferito oggi il quotidiano israeliano in lingua inglese Jerusalem Post, fonti dell' Anp hanno detto che il capo dei servizi di intelligence egiziani, generale Omar Suleiman, dovrebbe arrivare a Ramallah nel prossimo futuro per consigliare Arafat a trasferirsi a Gaza su un elicottero militare egiziano. La proposta ha il fine di prevenire un raid israeliano nel quartier generale di Arafat.. Non e' tuttavia chiaro, hanno precisato le fonti, se il leader palestinese sia disposto ad accogliere questa proposta. Di recente il premier israeliano Ariel Sharon aveva rivolto una trasparente minaccia a Arafat, affermando di ritenersi ormai sciolto dall' impegno preso tre anni fa col presidente Usa George W. Bush di non colpire l' anziano Rais. Arafat era solito risiedere a Gaza dal suo ritorno nei Territori nel 1994, ma dopo lo scoppio dell' intifada, a fine settembre del 2000, era rimasto a Ramallah e Israele in seguito lo aveva isolato nel suo quartier generale in questa citta' dove si trova tuttora.

CECENIA

BOMBA STADIO, MASKHADOV NEGA SUA RESPONSABILITA' Nella sua condanna del terrorismo, Maskhadov - che rilancia il suo piano per un negoziato di pace in Cecenia garantito dalla comunita' internazionale - afferma di includere la giustizia sommaria, i sequestri di persona, la cattura di ostaggi e gli omicidi politici. Sottolinea inoltre che nell'attentato di ieri, accanto agli occupanti odiati dal popolo ceceno e ai traditori (un riferimento a Kadyrov), vi sono state vittime tra i civili ed esprime solidarieta' ai familiari delle vittime innocenti. Rendendoci conto che la morte e la violenza non possono dare soluzione ai nostri problemi, noi abbiamo rinunciato al terrore di risposta, malgrado i metodi perfidi che i nostri civili subiscono ogni giorno sulla loro pelle a opera degli occupanti e dei loro fiancheggiatori, prosegue il leader ribelle. Maskhadov avanza quindi sospetti sui servizi segreti russi che a suo giudizio avrebbero avuto interesse a liquidare il governo fantoccio di Kadyrov, che aveva esaurito tutte le risorse del processo di soluzione pseudo-politica presentata dalla dirigenza russa alla comunita' mondiale come un dialogo reale col popolo ceceno, per nominare un altro Kadyrov. Da parte sua, il leader indipendentista torna invece a invocare quello che definisce un negoziato reale, sulla base di una indipendenza condizionata della Cecenia garantita dalla comunita' internazionale, affermando che senza la partecipazione della comunita' internazionale sara' impossibile ripristinare la pace e mettere fine a una guerra coloniale che dura ormai da quasi quattro secoli. In passato lo stesso Maskhadov aveva annunciato di aver condannato a morte Kadyrov, mentre stamattina fonti del suo governo indipendentista avevano giustificato come inevitabile l'eliminazione fisica del presidente lealista.

SVIZZERA

CAMENISCH, ANARCHICI MANIFESTANO A ZURIGO Clima ad alta tensione questa mattina davanti al Tribunale di Zurigo dove e' iniziato il processo nei confronti di Marco Camenisch, l'anarchico poschiavino accusato di omicidio per la morte di un doganiere 36enne ucciso nell'89 a Brusio e di tentato omicidio ai danni di un secondino durante la sua evasione dal carcere di Regensdorf nell'81 mentre stava scontando una condanna a 10 anni per un attentato dinamitardo a una centrale elettrica. Questa mattina alcune decine di anarchici stanno manifestando fuori dal palazzo di Giustizia per "esprimere solidarieta' ad un prigioniero politico". Imponenti le misure di sicurezza con inferriate e teli protettivi davanti al Tribunale. Camenisch e' giunto stamani a Zurigo dal carcere di Kloten dove e' detenuto. La sentenza e' prevista per il prossimo 4 giugno.

ITALIA

FIAT: MELFI IN CORSO LE ASSEMBLEE DEGLI OPERAI PER VALUTARE L'IPOTESI DI ACCORDO TRA AZIENDA E SINDACATI. Le assemblee saranno realizzate siu tre turni di lavoro, sono iniziate questa mattina proseguiranno nel pomeriggio e termineranno nel turno di notte. Dopo tre settimane di sciopero probabilmente gli operai approveranno l'ipotesi, ma la mobilitazione rimarrà in piedi

G.R. 9,30

IRAQ

SOSPESE ESPORTAZIONI DI GREGGIO DAL SUD PER UN ATTENTATO = Bloccate le esportazioni di petrolio dal sud dell'Iraq a causa di un attacco contro uno degli oleodotti all'estremita' meridionale della penisola di Faw. Lo rende noto la BBC precisando che il terminal petrolifero e' ancora in fiamme dopo l'attentato avvenuto sabato 8 maggio, anche se la notizia e' stata diffusa solo oggi. La penisola di Faw, da cui passa l'oleodotto prima di raggiungere i terminali di Bassora e' ancora in fiamme. Fino a quando non verra' domato l'incendio e valutati i danni - hanno riferito fonti britanniche - non potranno essere riprese le esportazioni di greggio, che costituiscono l'unica fonte per il Paese di introiti in valuta straniera

AGGUATO A KIRKUK - Alcuni uomini armati hanno ucciso due ingegneri, un sudafricano e un neozelandese, e il loro autista iracheno, in un agguato avvenuto nella citta' settentrionale di Kirkuk. Un'auto con alcuni ribelli a bordo ha teso un'imboscata agli stranieri, impiegati nella 'Compagnia irachena di ricostruzione, stamani mentre stavano per salire sulla loro vettura per andare al lavoro. E' quanto ha riferito un funzionario della polizia locale.

TORTURE

IL NEW YORK TIMES comunica che il primo processo sugli abusi e sulle torture in Iraq è stato fissato per 19 maggio". Anche l giornale inglese GUARDIAN apre con le torture ai prigionieri iracheni. "Nuove immagini e critiche militari accrescono la pressione su Bush". E Abdel Bassat Turki, ministro iracheno, accusa: "Bremer sapeva". In Gran Bretagna, "Hoon affronta i comuni mentre cresce la tensione".

CECENIA

DOPO UCCISIONE KADYROV il governo indipendentista ceceno ha oggi affermato che con l'uccisione ieri del presidente filorusso Akhmad Kadyrov e' scomparso un criminale genocida ed e' fallita l'intera politica russa nel Caucaso, ed invita Mosca a cercare una via negoziale per risolvere il conflitto. Fonti del governo ribelle hanno detto all'Ansa che sarebbe stato preferibile portare in giudizio per i loro criminie genocidi sia Kadyrov che il generale Valery Baranov, comandante delle forze russe in Cecenia, rimasto ferito gravemente nell'attentato di ieri. Ma sfortunatamente la nazione cecena e' ingiustamente privata di questa possibilita, hanno aggiunto

NORDCOREA

PYONGYANG INVITA GLI USA A FARE PASSI AVANTI - A tre giorni dall'inizio della nuova sessione dei colloqui a sei per risolvere la crisi nucleare della Corea del Nord, Pyongyang invita gli Stati Uniti a non perdere tempo ma piuttosto a fare passi avanti degni di fiducia per sbloccare il dialogo. Il successo dei colloqui e qualsiasi progresso nella soluzione della questione nucleare dipendono interamente dall'atteggiamento degli Stati Uniti -si legge sul quotidiano ufficiale del nord, il Rodong Sinmun.

INDIA

ELEZIONI LEGISLATIVE, FASE FINALE, BOMBE, UN MORTO E 21 FERITI - Ancora violenze nelle elezioni legislative indiane, giunte ormai alla fase finale, la quinta a tre settimane dall'inizio del voto; alle elezioni sono stati chiamati alle urne più di 660 milioni di elettori . Nella città di Doda, nello Stato di Jammu Kashmir, una granata è stata lanciata da militanti contro un corteo di automobili di un candidato. Un funzionario governativo è rimasto ucciso e quindici altre persone sono rimaste ferite. Secondo i media locali, l'ordigno è esploso vicino al cancello di un ospedale. Nello stesso distretto elettorale, militanti hanno lanciato una granata e sparato con i fucili contro un seggio elettorale, ferendo sei persone, ha riferito la polizia.