GR ORE 13.00

"Torino siamo noi": dietro questo striscione ha sfilato il corteo partito questa mattina dalla "Porta 5" d Mirafiori per raggiungere il centro cittadino in Piazza Castello. I lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori sono scesi in strada per chiedere il rilancio della fabbrica torinese e garanzie sul futuro industriale del Piemonte e di tutto il Paese. Il corteo e' una delle iniziatrive organizzate nell'ambito della "24 ore per Mirafiori", voluta dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, iniziata ieri sera alle 18 con un brindisi per festeggiare i 65 anni dello stabilimento torinese e proseguita nella notte con una fiaccolata ed un veglia in Piazza Castello. Per la giornata odierna, Fim, Fiom, Uilm e Fismic hanno indetto uno sciopero per i lavoratoi della Fiat che ha gia' coinvolto gli operai del turno di notte, (50% di adesione, secondo sindacati; 18% per la Fiat), ed, al momento, i lavoratori de primo turnoa,(80% quelli che hanno aderito, secondo i sindacati e 33%, secondo la Fiat). Sono state bloccate completamente le linee delle meccaniche e della carrozzeria. Agli operai della Fiat si sono aggiunti quelli arrivati con pullman dalle fabbriche dell' indotto auto di tutta la provincia. Se non cambiera' bloccheremo la citta e' lo slogan più gridato. Al corteo sono presenti solo bandiere delle organizzazioni sindacali, mentre i partiti sono stati invitati a partecipare senza i loro simboli. In piazza Castello poi il comizio sindacale di chiusura della manifestazione, e alle 12.30 l'incontro con i vertici istituzionali di Regione, Provincia e Comune

Napoli

Hanno trascorso la notte in caserma, i 102 rom sgomberati ieri a Napoli da un accampamento di fortuna nella zona orientale della citta'. Molti di loro potrebbero essere espulsi dal territorio nazionale perche' privi del permesso di soggiorno. Sono continuati per l'intera notte, intanto, il presidio e i blocchi di protesta davanti alla caserma 'Raniero', che ospita i rom, da parte di militanti delle assocciazioni di solidarietà. Questa stamattina 27 romeni hanno potuto lasciare la caserma, dopo aver fatto richiesta di asilo politico. Per gli altri dovrebbe scattare appunto l'espulsione, anche se nessuna notizia ufficiale e' stata fornita dalla polizia in merito alla vicenda. Ascoltiamo l'audio registrato ieri sera durante il presidio

GR ORE 9.30

Palestina

Un palestinese e' stato ucciso questa mattina da soldati israeliani nel corso di un raid dell'esercito a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo si e' appreso da fonti mediche e della sicurezza palestinese. Naamun Zerini, 29 anni, e' stato ucciso allorche' una trentina di jeep e carri israeliani sono penetrati in citta'. Le stesse fonti hanno precisato che cinque persone sono state arrestate. Con il decesso di oggi sono 4.103 le persone uccise dall'inizio dell'Intifada nel settembre 2000, tra le quali 3112 palestinesi e 920 israeliani

Irak

Due poliziotti iracheni sono stati uccisi e altre 14 persone, in maggioranza civili, feriti oggi nella citta' santa di Najaf (170 km a sud di Baghdad) in scontri tra appartenenti al gruppo del leader radicale sciita Moqtada Sadr e la polizia, secondo quanto riferiscono un giornalista dell'Afp e fonti ospedaliere. Le sparatorie sono iniziate nella notte, quando poliziotti iracheni hanno tentato di arrestare alcuni uomini dell'Esercito del Mehdi, la milizia di Sadr, nel cimitero della citta' dove sono asserragliati da diverse settimane, e nelle strade. Il 4 giugno i miliziani avevano cessato di farsi vedere a Najaf e nella vicina Kufa, pur non ritirandosi, e la polizia irachena aveva ripreso il suo ruolo, nell'ambito di una tregua. Anche gli statunitensi hanno fortemente alleggerito la loro presenza a Najaf, rimanendo pero' in settori al di fuori delle due citta'.

Pakistan

Ancora un attentato a Karachi, la popolosa citta' portuale nel sud del Pakistan teatro di ripetuti episodi di sangue negli ultimi mesi. Stavolta nel mirino della guerriglia e' finito il corteo del comandante dell'esercito nella citta', un agguato costato la vita ad almeno due poliziotti ed un civile. Illeso, invece, il generale Ahsan Azeem, secondo quanto riferito da un portavoce dell'esercito. Karachi, citta' portuale con 11 milioni di abitanti sul Mar arabico, e' stato colpita da un'ondata di violenze nelle ultime settimane: due attacchi-kamikaze contro moschee sciite, una duplice auto-bomba vicino la residente del console generale statunitense, l'assassinio di un rispettato imam sciita, cui hanno fatto seguito tre giorni di violenti scontri inter-religiosi che hanno causato la morte di 51 persone.

Migranti

Sette africani sono morti di sete nel deserto del Sahara algerino. I cadaveri, completamente disidratati, sono stati scoperti da una pattuglia della gendarmeria nella regione di Adrar, a 1.550 chilometri a sud di Algeri. Lo ha reso noto la radio algerina, precisando che ne' la nazionalita' ne' l'identita' delle vittime e' stata stabilita dato che sui corpi non sono state trovate carte d'identita'. Lo scorso 4 aprile erano stati rinvenuti nella stessa regione i corpi di altri sei africani morti di sete dopo che si erano persi a causa di una tempesta di sabbia. Probabilmente stavano tentando di raggiungere la citta' di Oulf, 70 chilometri a sud di Adrar, citta' conosciuta come area di incontro e trattative per chi vuole migrare in occidente.

Germania

E' salito a 22 feriti il bilancio delle persone rimaste coinvolte nell'esplosione di un ordigno in una via commerciale del quartiere turco di Muelheim a Colonia, ieri pomeriggio poco prima delle 16. Quattro di esse versano in gravi condizioni. Gli investigatori hanno ritrovato sul luogo dell'esplosione diversi chiodi, che hanno convinto la polizia della pista dolosa. Sulla fattura dell'ordigno e sul tipo di esplosivo non sono emerse indiscrezioni. L'esplosione si è verificata nell'affollata Keupstrasse, una strada che ospita numerosi esercizi commerciali turchi, in un quartiere abitato prevalentemente da persone di quella nazionalità. Non è chiaro neppure dove abbia avuto luogo esattamente la deflagrazione. Inizialmente sembrava fosse avvenuta all'interno di un edificio di tre piani, poi davanti all'attiguo locale di un barbiere. Molte abitazioni sono state danneggiate. Dei ventidue feriti quattro lo sono in modo grave. Uno di questi è ormai fuori pericolo di vita ma rischia comunque l'amputazione di una gamba. Al momento dell'esplosione si trovavano tutti all'interno di una pizzeria e dal barbiere.

Elezioni europee

Prende il via oggi con la chiamata alle urne dei cittadini britannici e olandesi la più grande maratona elettorale mai vissuta dall'Europa. In quattro giorni, fino a domenica, nei 25 paesi dell'Unione ben 338 milioni di elettori saranno chiamati ad eleggere i loro rappresentanto all'europarlamento. Si voterà con calendari e sistemi diversi. Domani sarà la volta dell'Irlanda, sabato di Lettonia e Malta, e domenica toccherà a tutti gli altri. Solo l'Italia ha programmato il voto su due giornate: il pomeriggio di sabato e l'intera domenica. Lo spoglio delle schede sarebbe invece dovuto iniziare insieme per tutti la sera di domenica, ma l'Olanda - innescando una polemica - ha annunciato che già stasera renderà noti i risultati. La Commissione europea ha minacciato di rivolgersi alla Corte di giustizia, il governo dell'Aja ha replicato precisando che saranno diffusi dati non ufficiali, equiparabili a sondaggi. In alcuni paesi l'elezione è abbinata ad altre consultazioni: in Lussemburgo si terranno anche le politiche per rinnovare il Parlamento nazionale; Italia, Francia e Belgio sono tra le nazioni dove si voterà parzialmente anche per le regionali o comunali.